Tumgik
#e un altro giorno tempo dopo sono sul tetto di un albergo a roma che si fanno compagnia in silenzio dopo una sconfitta (di jannik magari?)
sonego · 4 months
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consider: carlitos @ jannik
#music tag#e considerate anche:#carlos continua a pensare a jannik e non sa più dove sbattere la testa ha bisogno di buttare fuori un po' i sentimenti in qualche modo#così si mette a cercare canzoni d'amore italiane#e finisce per ascoltare questa e anche se all'inizio non sa bene cosa dica solo le Vibes sono molto Lui#e così cerca il testo ed è tipo oh my god that's me...... e l'ascolta a ripetizione ottanta volte finché juanki non minaccia di rompergli#tutte le racchette se non la smette#(si mette le cuffie e continua)#un giorno in modo del tutto disinvolto (cioè per niente) chiede a jannik se ascolta mengoni#e arrossisce quando aggiunge “because there is one song of him that i really like... makes me uh.. think of someone”#jannik tipo math lady meme cercando di capire la canzone (gliel'avrebbe detta) e la persona (dio se glielo vorrebbe dire)#e un altro giorno tempo dopo sono sul tetto di un albergo a roma che si fanno compagnia in silenzio dopo una sconfitta (di jannik magari?)#e carlitos prende il cellulare e mette la canzone#jannik è sorpreso ma ascolta in silenzio. non la conosceva ma è molto bella e si ritrova a guardare carlos#e sente qualcosa di un po' strano. al petto. come una leggerezza che gli fa girare la testa e sentire più caldo di quando non ci sia ma#avere anche i brividi#guarda carlos e lo continua a guardare. carlos si gira e gli sorride. quasi timido. strano per lui#“this song... do you remember when i told you his song made me think of someone?”#il cuore di jannik batte un po' troppo forte. la sua gola è un po' troppo secca. si sente un po' troppo in alto in alto in alto come stesse#volando e carlos fosse lontanissimo eppure se allungasse le mani potrebbe toccarlo#e così lo fa. le allunga ed è proprio lì. così vicino. una carezza sulla guancia che è come risuonasse forte nell'aria#unita alla voce di mengoni e circondata dalle stelle del cielo romano#non poteva che andare così. “voglio essere importante per te. e non per la gente” dice carlos#e jannik non sa perché ma sente una lacrima bagnargli il viso. fa un passo in avanti. e un altro. e abbraccia carlos come se ne dipendesse#della sua vita. “you are. carlos you are. important...” si stacca quanto basta per fissarlo negli occhi e dirgli con voce quasi sussurrata#“per me.”#(this got out of hand. help.)
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chiaragreco89-blog · 7 years
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In questo articolo vi mostrerò come in sole 48 ore sia possibile vedere quello che di meglio può offrirci la stupenda New York. Con i suoi 8 milioni di abitanti e i famosi cinque borough:
Manhattan
Brooklyn
Queens
Bronx
e Staten Island,
la grande metropoli americana ci regala arte, sport, cibo, moda, strutture architettoniche tra le più famose al mondo; insomma, una città in cui difficilmente ci si annoia. Sarebbe il luogo ideale nel quale potrei vivere tranquillamente in pratica!
Settembre 2016 è stato il mese in cui per la prima volta ho messo piede sul suolo americano, e, a distanza di tempo, stento ancora a realizzare. Ricordo quando da piccola guardavo in tv i Robinson, i Ghostbuster o da adolescente quando sognavo di passeggiare sulla Quinta strada come Carrie Bradshaw e le sue amiche in Sex and the City. Il sogno finalmente si è realizzato!
Partiamo da Roma e atterriamo al JFK, dopo circa 8 ore di volo, alle 14 ore locali. Dopo la lunga fila alla dogana (armatevi di taaanta pazienza) riusciamo ad uscire dall’aeroporto circa alle 16. Fuori un latinos molto simpatico ci propone di accompagnarci a Manhattan a 20$ a persona; vi consiglio di diffidare di questi metodi di trasporto in quanto è più conveniente la corsa in taxi che si aggira intorno ai 40$ (noi eravamo in quattro, quindi abbiamo speso 80$, mentre con il taxi ne avremmo spesi solo 40 appunto!).
Il nostro albergo, lo Stanford Hotel, non è una struttura di lusso ma è in una posizione praticamente strategica. Si trova alle spalle dell’Empire State Building, con la metropolitana praticamente sotto e tanti negozi vicino, tra cui il mio amato Victoria’s Secret. Times Square è praticamente a circa un quarto d’ora di distanza ma, per quella sera, optiamo di raggiungerla in metro. Nel frattempo, a spasso tra le luci e i vari grattacieli di Manhattan, mi sono dilettata a scattare alcune foto ai colori newyorkesi e mettici anche i famosissimi taxi gialli di New York 🙂
New York City
Alla vista di Times Square si rimane quasi senza parole. Un fiume di gente e un tripudio di luci, neon animati e schermi che sparano pubblicità senza pietà che ti travolgono letteralmente. É in pratica uno dei luoghi che mi è rimasto molto impresso. 
Times Square
L’incrocio più famoso di Manhattan è circondato da vari negozi di souvenir, negozi di lusso e dal mitico Hard Rock Cafè, nel quale acquistiamo dei gadget come ricordo.
Affamati ci dirigiamo verso Broadway dove decidiamo di cenare all’americana (hamburger e patatine fritte :P) nel Dallas BBQ, dove spendiamo circa 85$ in quattro. Vi assicuro che gli hamburger, le patatine e la coca cola americane sono completamente diverse dalle nostre. In pratica in America viene servito tutto XL rispetto alle porzioni a cui siamo abituati.
Primo giorno
Il giorno seguente ci svegliamo alle 5 del mattino, reduci dal temutissimo jet lag e ne approfitto per editare le foto scattate durante la serata precedente. La colazione in hotel è praticamente americana; vengono serviti dei muffin, panini al burro (super calorici) pancetta, uova. Nostalgici del caro espresso italiano decidiamo di trovare un luogo in cui potessero servirlo e, infatti, a pochi metri riusciamo a bere un caffè decente da bravi turisti italiani che criticano le tradizioni culinarie degli altri paesi :-D.
Decidiamo di dedicare la mattinata in giro per i vari musei di Manhattan. Con la metro ci dirigiamo di nuovo a Broadway dove visitiamo il Madame Tussauds, il famosissimo museo delle cere. Non sono rimasta particolarmente entusiasta di questo museo, un vero e proprio covo inventato per spillare soldi ai turisti. I passaggi includono piccoli duty free e la vendita di bibite e acqua a partire da 3$. 
Io e E.T.
Broadway
Dopo Broadway ci spostiamo a nord di Times Square sulla 53a strada, per visitare il famosissimo MoMA, il museo delle arti moderne, del quale leggevo sui miei libri di storia dell’arte e conosciuto perchè custodisce una incomparabile collezione di opere degli artisti più famosi al mondo, tra cui Picasso, Dalì, Magritte, De Chirico, Monet. 
Il MoMA mi è rimasto davvero nel cuore. Ho amato sempre l’arte, e vedere dal vivo le opere più famose di sempre, è stato una sorta di realizzazione di un sogno. Davvero un’esperienza unica, in soli 6 piani di pura arte moderna e contemporanea.
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Dalla sublime bellezza del MoMA ci dirigiamo verso il museo Guggenheim, anch’esso molto conosciuto nel panorama culturale mondiale e offre, oltre una vasta gamma di opere d’arte, anche una bellissima architettura che lo contraddistingue rispetto agli altri musei newyorkesi.
Dopodiché ci spostiamo, passando per Central Park, al Museo di Storia Naturale che, sinceramente, non mi ha colpito molto.
Laghetto di Central Park
Dopo il giro nei vari musei sono all’incirca le 18, decidiamo quindi di riposare un attimo in hotel, fare una doccia per recarci poi sul meraviglioso Empire State Building per ammirare lo skyline di Manhattan di sera.
Manhattan dall’Empire State Building (si può notare il Chrysler Building, un altro grattacielo famosissimo)
La calca sull’ 86esimo piano è inevitabile ma ne vale veramente la pena! Il grattacielo barcolla un po’, forse a causa del forte vento che c’era quella sera, ma essere sul tetto del mondo è impagabile.
Secondo giorno
Nel nostro secondo e ultimo giorno nella grande mela decidiamo di spostarci a lower Manhattan, dove vogliamo rendere omaggio alle vittime dell’11 settembre 2001, un episodio che da piccola, appena undicenne, mi colpì tantissimo. 
  National September 11 Memorial & Museum
Oggi, al posto delle Torri Gemelle, sorge un museo in memoria delle vittime dell’attentato, un luogo davvero molto suggestivo, e un nuovo grattacielo, la Freedom Tower, caratterizzata da una particolare composizione architettonica
Non poteva poi mancare una visita alla Statua della Libertà.
Statua della Libertà
E infine al Rockefeller Center, dove l’observation deck offre un bellissimo panorama di Manhattan e Central Park.
Vi consiglio di acquistare il New York pass per risparmiare ore e ore di fila che, oltre a farvi risparmiare, vi offre il giro panoramico della città (dalla durata di ben tre ore, assolutamente da non perdere).
See you viaggiatori!
48 ore a New York: i luoghi da non perdere. In questo articolo vi mostrerò come in sole 48 ore sia possibile vedere quello che di meglio può offrirci la stupenda…
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