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#filippo romagna
cento40battute · 2 years
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Charme e Gusto in Italia
Charme e Gusto in Italia
Esperienze ‘rurali’ con les Collectionneurs Una selezione di indirizzi all’interno della community les Collectionneurs, ideali per un soggiorno o un’esperienza gastronomica immersi nella natura alla scoperta di affascinati dimore e cucine d’autore Per chi è alla ricerca di un soggiorno dal sapore ‘rurale’ e di un’esperienza gastronomica a contatto con la natura, les Collectionneurs – community…
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ambrenoir · 1 year
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GIORNO DELLA MEMORIA - 27 gennaio
“Campi di sterminio per chi non si vaccina” - Giuseppe Gigantino, cardiologo
“Mi divertirei a vederli morire come mosche” - Andrea Scanzi, giornalista
“Se fosse per me costruirei anche due camere a gas” - Marianna Rubino, medico
“I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori” - Sebastiano Messina, giornalista
“Vagoni separati per non vaccinati” - Mauro Felicori, assessore
“Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile” - Stefano Feltri, giornalista
“I no vax fuori dai luoghi pubblici” - Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana
“Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo” - Angelo Giovannini, sindaco di Bomporto
“Stiamo aspettando che i no vax si estinguano da soli” - Paolo Guzzanti, giornalista
“Verranno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci” - Roberto Burioni, virologo.
“Non chiamateli no vax, chiamateli col loro nome: delinquenti” - Alessia Morani, deputato
“Vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo” - Selvaggia Lucarelli, giornalista
“I rider devono sputare nel loro cibo.” - David Parenzo, giornalista
“I loro inviti a non vaccinarsi sono inviti a morire.” - Mario Draghi, Presidente del Consiglio
“Gli metterò le sonde necessarie nei soliti posti, lo farò con un pizzico di piacere in più.” - Cesare Manzini, infermiere
“Gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla “ - Francesca Bertellotti, infermiera
“Provo un pesante odio verso i no vax” J-Ax, cantante (eh?)
“Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina” - Carlotta Saporetti, infermiera
“Non siete vaccinati? Toglietevi dal cazzo!” - Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna
“Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il governo ruandese ha sterminato i tutsi” - Alfredo Faieta, giornalista
“Il greenpass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli” - Renato Brunetta, ministro
“E’ giusto lasciarli morire per strada” - Umberto Tognolli, medico
“Prego Dio affinché i non vaccinati si infettino tra loro e muoiano velocemente” - Giovanni Spano, vicesindaco
“Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro” - Filippo Maioli, medico
“Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo” - Giuliano Cazzola, giornalista
“Mandategli i Carabinieri a casa” - Luca Telese, giornalista
“Gli renderemo la vita difficile, sono pericolosi” - Piepaolo Sileri, Viceministro
“E’ possibile porre a loro carico una parte delle spese mediche, perché colpevoli di non essersi vaccinati” - Sabino Cassese, costituzionalista
“Non sarà bello augurare la morte, ma qualcuno sentirà la mancanza dei novax?” - Laura Cesaretti, giornalista
“Se arrivi in ospedale positivo, il Covid ti sembrerà una spa rispetto a quello che ti farò io” - Vania Zavater, infermiera
“I novax sono i nostri talebani” - Giovanni Toti, presidente regione Liguria
“Sono dei criminali, vanno perseguitati come si fa con i mafiosi” - Matteo Bassetti, infettivologo
Si, NOI ci ricorderemo anche di "Loro".
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tarditardi · 11 months
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Woodpecker Milano Marittima: incanta, unisce ed emoziona. Di nuovo. Dal 30 giugno 
Incanta, unisce, emoziona. Di nuovo, solo il venerdì notte, dalle 23 all'alba. La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna), riparte venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay). Il sound è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25.
I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno... 
Woodpepecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate. 
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
www.instagram.com/_woodpeckerofficial
Biglietti, tavoli www.woodpeckerdiscoteca.it/eventi/
Info & Booking +39 348 860 9356
Taxi, NCC: +39 333 3470315
MEDIA INFO
https://lorenzotiezzi.it/woodpecker/
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realnews20 · 5 days
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Roma, 12 mag. (Adnkronos) - C'è Matteo Zago, di Bolzano, che a soli otto anni è riuscito a fermare un veicolo in movimento che rischiava di schiantarsi a causa del malore che aveva colpito il padre mentre era alla guida. Sofia Gentile, 19 anni, è invece di Vittoria, in Provincia di Ragusa, e attraverso la musica sottolinea l’importanza della cultura della legalità. Sono i simboli di un'Italia dove dall'estremo nord all'estremo sud è possibile incontrare giovani capaci di incarnare quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, diventando adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali. Come ogni anno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scelto di individuarne alcuni e di nominarli Alfieri della Repubblica. Sono 29 e verranno ricevuti domani al Quirinale, alle 11.30, per la consegna dei relativi attestati. Con loro anche tre scolaresche di Trasacco (L'Aquila), Ozieri (Sassari) e Campi Bisenzio (Firenze), al quale il Capo dello Stato ha assegnato tre targhe per azioni collettive che hanno espresso con grande forza i valori della solidarietà. Tra i premiati coloro che si sono distinti per azioni di volontariato nelle zone dell'Emilia Romagna colpite dall'alluvione: Abderrahim Ben Rhouma, 13 anni, di origine tunisina e residente a Cesena; Guido Betti, 18 anni, di Ravenna, che ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6mila volontari; Valeria Frasca, 17 anni di Forlì; Letizia Galletti, 19 anni, di Lugo, in provincia di Ravenna, che ha portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione. Matteo Violani, 18 anni, di Faenza, con la sua grinta è stato motivante per altri giovani e con il suo lavoro è divenuto un punto fermo per i volontari di ogni età e provenienza. Ginevra Minetti, 16 anni, di Montemurlo, in provincia di Prato, ha invece preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati durante la recente alluvione di Prato. Ci sono poi le storie di nativi digitali capaci di tradurre le loro intuizioni in progetti di utilità sociale e in scoperte scientifiche: Giulia Andreasi Bassi, 18 anni, romana, è l'autrice di una soluzione per ottimizzare la gestione dei rifiuti pericolosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile. Francesco Colasanti, 18 anni di Pofi, in provincia di Frosinone, ha ideato delle riproduzioni in 3D di reperti archeologici per persone ipovedenti, utilizzando materiali a basso impatto ambientale. Filippo Mutta, 18 anni, di Marano Vicentino, ha realizzato un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici, ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività. Lorenzo Sassaro, 17 anni, di Valdagno, in provincia di Vicenza, ha scoperto una nuova stella che ora porta anche il suo nome. Non mancano i racconti di giovani capaci con sangue freddo di salvare la vita a persone in situazioni di estremo pericolo. Emanuele Nicola Affaticati, 15 anni, di Fiorenzuola D’Arda, in provincia di Piacenza, di ritorno dalla scuola su un treno regionale ha involontariamente udito la telefonata di un altro passeggero che, in lingua rumena, continuava a ripetere con fare nervoso di essere diretto dalla sua ex fidanzata per ucciderla. Senza esitazione, ha avvisato le Forze dell’Ordine che hanno identificato e tratto in arresto l’uomo, impedendogli di dare attuazione ai suoi propositi violenti. Selim Ayach, 16, di Gatteo, in Emilia Romagna, ha praticato manovre di rianimazione su un'anziana signora, appena scesa da un autobus, in arresto cardiaco salvandole così la vita. Sebastiano Guazzeroni, 9 anni, di Paciano, in provincia di Perugia, di fronte al malore accusato dal padre durante una passeggiata nel bosco, dopo una corsa di quasi due chilometri, ha finalmente incontrato delle persone che lo hanno aiutato ad attivare i soccorsi.
Matteo Ridolfi, 14 anni, di Colognola ai Colli, in provincia di Verona, mentre andava in bicicletta verso il campo da calcio, si è imbattuto in un uomo di 65 anni caduto in terra a causa di un infarto. Ricordando una scena vista in una nota serie televisiva, ha praticato il massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dei soccorsi, aiutato da un operatore al telefono, salvandogli così la vita. C'è chi invece la malattia l'ha vissuta in prima persona, offrendo così la testimonianza di come si affronta e si supera. Marta Camerlo, 15 anni, di Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, al termine della prima media, ha scoperto di avere una grave patologia che ha comportato un intervento e delle terapie molto pesanti, durante le quali non si è mai lasciata abbattere da quanto le stava accadendo. Una volta guarita, ha deciso di trasformare la sua sofferenza in accoglienza e impegno verso la vita, dedicandosi alle attività di volontariato in oratorio e all’Arsenale della Pace di Torino. A Nicole Minardi, 13 anni, di Parma dopo anni di incertezze e problemi, è stata diagnosticata la sindrome Pan-Pandas, ancora poco conosciuta. La sua esperienza l'ha spinta a dedicarsi con ogni energia alla diffusione delle conoscenze sulla sua patologia per ottenerne il riconoscimento da parte delle istituzioni, l’inserimento tra le malattie rare e la definizione di protocolli per la diagnosi e la cura. Un capitolo a parte, è proprio il caso di dirlo, è dedicato al mondo della lettura e della scrittura. Giulia Di Cairano, 18 anni, residente a Calitri, in provincia di Avellino, attraverso l’amore in particolare per la poesia, cerca di sensibilizzare su temi importanti quali il valore della democrazia, della tutela ambientale, della parità di genere, del Mezzogiorno. Elisa Palombo, 14 anni, di Torchiarolo, provincia di Brindisi, grazie alla collaborazione tra l’associazione Libera, la scuola e la parrocchia, ha scoperto la figura di Marcella Di Levrano e attraverso la sua scrittura ha fatto conoscere la storia di questa giovane donna uccisa dalla Sacra corona unita il 5 aprile 1990 perché aveva deciso di collaborare con le Forze dell’Ordine, per riscattarsi da una esistenza difficile segnata dalla vicinanza ad ambienti malavitosi. Alfonso Stigliani, 19 anni, di Matera, ha saputo reagire ai problemi familiari e al disagio scolastico che coinvolge tanti giovani, impegnandosi nella stesura di un libro, che è stato presentato al Salone internazionale del libro di Torino nel 2023, raccontando il periodo del Covid e di come questo gli sia servito per affrontare i suoi problemi di adolescente e per recuperare il difficile rapporto che aveva con il padre. Damiano Toniolo, 15 anni, residente a Villa del Conte, in provincia di Padova, costretto dalla pandemia a rimanere a casa durante il lungo periodo di isolamento, ha impiegato il suo tempo per scrivere un libro autobiografico in cui racconta la sua immensa passione per le galline, dalla prima vinta a una pesca paesana alla realizzazione della sua piccola fattoria. Ha poi deciso di devolvere tutto il ricavato della vendita del libro nell’acquisto di quattro automobili elettriche, che sono state donate alle pediatrie degli ospedali di Cittadella e di Camposampiero, sempre in provincia di Padova, che vengono guidate dai piccoli pazienti pediatrici per spostarsi lungo le corsie e andare in altri reparti per fare esami particolari. Michele Vigilante, 17 anni, di San Marco in Lamis in provincia di Foggia, ha una grande passione per la lettura, che cerca di promuovere tra i coetanei e tra le persone anziane. Proprio grazie alle letture riesce a regalare momenti di serenità agli anziani a cui fa visita. Spazio poi alle storie di accoglienza. Irene Marabini, 9 anni, di Loreto, in provincia di Ancona, ha accolto con grande amicizia e generosità un nuovo compagno di classe ucraino, fuggito dalla guerra. Adele Ricci, 12 anni, residente ad Ameglia, provincia di La Spezia, ha affiancato un suo compagno con disabilità aiutandolo nella quotidianità.
Fatima Sadkaoui, 15 anni, residente a Torrebelvicino, in provincia di Vicenza, di origini tunisine, nata in Italia, spinta dalla sua esperienza personale, ha aiutato un compagno arrivato lo scorso anno dal Senegal, condividendo con lui i testi utilizzati per imparare la lingua italiana e traducendo in francese, lingua veicolare del compagno, quanto richiesto dagli insegnanti. Emanuela Tessitore, 19 anni, residente a Succivo, in provincia di Caserta, durante il periodo della didattica a distanza, non ha mai fatto mancare il suo aiuto a una compagna con disabilità. Con impegno e senso di responsabilità si è offerta di dare ripetizioni in tutte le discipline ad altri studenti in difficoltà motivandoli e cercando di infondere loro fiducia nelle proprie capacità. Infine l'impegno per l'ambiente e a favore dei migranti. Caterina Contento, 18 anni, residente a Montevecchia, in provincia di Lecco, è autrice di ricerche sull’impatto ecologico della cementificazione rivelatesi determinanti per sensibilizzare tanti coetanei sui temi dello sviluppo sostenibile. Invece Giovanni Prestinice, 13 anni, di Crotone, dopo il tragico naufragio di Cutro si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime. [ad_2] Source link
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Ad Maiora: si conclude la quarta stagione
Giunge al termine la quarta stagione della digital serie AD MAIORA.  Un viaggio cinematografico attraverso episodi che mettono al centro le persone e la forza delle relazioni sociali per trasmettere allo spettatore un messaggio positivo. Otto (1° - Più che vicini, 2° - La Meraviglia, 3° - Un attimo di noi, 4° C’era una volta lei, 5° Tutti giù per terra, 6° - Nutrire l’anima, 7° - Quello che c’è, 8° - Rifiorire) sono le storie di resilienza, girate nel 2024 in Emilia Romagna, da rivedere qui  Del cast sono parte: Stefano Foglia regista e attore, Federico Feliziani sceneggiatore, Manuel Benati e Filippo Romanelli filmmakers. Deborah Annolino, ideatrice del format.  Ad Maiora - la digital serie Nata nel 2020 durante la pandemia Covid-19 come momento di informazione positiva, la digital serie, del genere docufiction, è un progetto no profit prodotto da AD Communications, studio di comunicazione a Bologna.  AD MAIORA racconta attraverso il linguaggio delle immagini, e del cinema, le buone pratiche e gli esempi virtuosi delle realtà del terzo settore.  “Le persone che accettano di fare questo viaggio insieme a noi - spiega l’ideatrice Deborah Annolino - lo fanno con la massima sincerità e la volontà di raccontarsi. AD Maiora ha l’obiettivo di andare alla ricerca di storie che offrono un contributo positivo all’informazione rafforzando i legami tra le persone. Questo progetto ci fa scoprire la bellezza di essere tutti parte di una grande comunità” – conclude l’ideatrice di AD MAIORA. La digital serie ha vinto importanti riconoscimenti nel settore cinematografico: dal primo posto del Festival internazionale della Cinematografia sociale “Tulipani di Seta Nera” alla menzione speciale del “Digital Media Fest” Best oriented Social Movie evidenziando l’essenza sociale del progetto. “Siamo soddisfatti di questo nuovo viaggio - spiega il regista Stefano Foglia – che fa leva sul valore sociale e umano delle persone. La quarta stagione ha rappresentato un importante arricchimento per noi di AD Maiora ed è bello conoscere tante realtà virtuose, dargli voce oltre che visibilità”. Infine le parole dello sceneggiatore, Federico Feliziani: “L’esercizio più grande in questa quarta stagione è stato proprio equilibrare la parte artistica della sceneggiatura e quella giornalistica ben piantata nella realtà. Queste sono state le linee guida che mi hanno guidato nella scrittura: la ricerca di un linguaggio emozionante che sapesse trasmettere empatia con le storie reali raccontate”. Nella quarta stagione di AD MAIORA non c’è solo il racconto delle disabilità ma emergono temi come l’ambiente (la resilienza delle piante raccontata attraverso le immagini del Bosco integrale di Cento, in provincia di Ferrara), l’arte (il Teatro di Camelot come luogo creativo e inclusivo dove ciascuno attore è accolto per ciò che è e può dare). Tutti gli argomenti inoltre si collegano ad alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile di AGENDA ONU 2030 come la parità di genere (raccontata nell’episodio del Room and Breakfast di Maranello, in provincia di Modena che include e integra donne vittime di violenza), la salute e il benessere (un esempio è la storia dei volontari del progetto Bologna For Community che accompagnano tutto l’anno un gruppo di ragazzi disabili tifosi allo Stadio per vedere le partite di calcio ma non solo).  Infine c’è spazio per la bellezza di monumenti storici che resistono al tempo e che grazie alle guide dell’Associazione “Succede solo a Bologna” vengono raccontati e fatti conoscere alle future generazioni.   Read the full article
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lamilanomagazine · 2 months
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Catanzaro. Il kiwi di Calabria sbarca in Giappone. Incontro in Cittadella per definire procedure e strategie. Gallo: "Altra importante opportunità per i nostri produttori"
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Catanzaro. Il kiwi di Calabria sbarca in Giappone. Incontro in Cittadella per definire procedure e strategie. Gallo: "Altra importante opportunità per i nostri produttori". Il kiwi calabrese si prepara a conquistare il palato dei giapponesi. È il risultato che potrebbe scaturire dall’assenso prestato dalla Regione Calabria all’ingresso del Comitato per la promozione del kiwi calabrese nel gruppo di lavoro istituito presso il Sevizio fitosanitario nazionale del Ministero della Sovranità alimentare. Il tema è stato oggetto di un incontro svoltosi nei giorni scorsi in Cittadella, presenti i referenti del Comitato, coordinato da Filippo Zerbi, e l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo. Al centro del confronto, le prospettive future di un settore in espansione: la Calabria rappresenta, dopo Lazio ed Emilia Romagna, il terzo produttore di kiwi in Italia. Un trend in continua crescita con circa 3.500 ettari di coltivazione riservati al frutto che nella nostra terra trova una condizione di sviluppo ottimale grazie al clima, caldo-umido, e alla tipologia dei terreni. A confermarlo anche la resa qualitativa: il kiwi endogeno è considerato tra i migliori al mondo per le sue peculiari caratteristiche organolettiche. Da qui la scelta di guardare anche al Paese del Sol Levante, il cui mercato si contraddistingue per una domanda di prodotto superiore all���offerta disponibile. In proposito, il Masaf è attualmente impegnato a negoziare con le autorità nipponiche la messa a punto di un protocollo fitosanitario condiviso. “L’adesione della Regione Calabria – commenta l’Assessore Gallo - segna un passo in avanti nella concretizzazione di un’occasione commerciale d’eccezione per l’intero comparto agroalimentare calabrese. Favoriremo questo percorso con convinzione”. Dal generale al particolare: il Servizio fitosanitario centrale del Ministero dell’agricoltura ha programmato l’effettuazione dei test necessari per il prossimo ottobre, in concomitanza con l’inizio della nuova campagna di produzione. Il Comitato, da parte sua, tramite i propri corrispondenti in Giappone, è già impegnato in attività di promozione presso i maggiori buyer ortofrutticoli del Paese, che hanno mostrato grande interesse al brand Calabria. Anche le organizzazioni di produttori calabresi hanno manifestato ampia disponibilità, dichiarandosi pronte ad aderire alla campagna di verifiche del Masaf, alla presenza delle autorità fitosanitarie giapponesi presso i propri stabilimenti. Aderiscono e sostengono l’iniziativa anche Confagricoltura, Coldiretti e l’Ordine degli Agronomi della Provincia di Reggio Calabria.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sounds-right · 3 months
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“UNA MORTE DA MEDIANO”: terzo album per Francesco Cavestri 
Dal 16 febbraio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale "UNA MORTE DA MEDIANO", il terzo album di Francesco Cavestri  che fa parte dell'omonima colonna sonora prodotta da Rai Tgr e Rai Play Sound.
"Una morte da mediano" è una raccolta di nove brani originali composti da Francesco Cavestri come commento musicale dell'omonimo podcast ideato dal regista e giornalista (vincitore del David di Donatello) Filippo Vendemmiati.
La colonna sonora è registrata in solo piano, con aggiunte di leggere patine di elettronica che creano l'ambiente sonoro tipico della produzione musicale di Francesco Cavestri. La musica, che accompagna la storia di Denis Bergamini, un beniamino del calcio di fine anni '80 trovato morto in circostanze poco chiare, ha un'atmosfera meditativa, sospesa, a tratti cupa e a tratti solare, caratterizzata ora da tessuti melodici pianistici, ora da suoni elettronici, incursioni di archi e improvvisazioni libere in solo piano. Un album dalle tante sfumature, ispirate alle vaste influenze musicali che caratterizzano il mondo artistico di Francesco Cavestri. I titoli dei brani, letti in ordine, costituiscono una poesia, ispirata da "Forse un mattino andando" di Eugenio Montale: 
Un giorno camminando 
Si risveglia il suono della natura 
Un respiro 
Forte di vita 
Prende il ritmo, perde il ritmo 
Nella via del silenzio 
Mi guardo indietro 
Un giorno camminando 
Commenta l'artista a proposito del progetto: "L'album ha tre aspetti centrali: quello compositivo, quello 'improvvisativo' e quello costituito dalle aggiunte elettroniche, volte a creare un'atmosfera sonora contemporanea che si interfaccia con le parti in solo piano. Questi tre aspetti si legano e corroborano a vicenda, come nel caso di "Si Risveglia il Suono della Natura" e "Forte di Vita" , rispettivamente il secondo e il quarto brano dell'album, in cui le melodia dolci e intense, esposte dal pianoforte, vengono avvolte da sonorità come pad elettronici e strumenti orchestrali, che le impreziosiscono." 
Biografia
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,con 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz/hip hop – due generi fratelli) nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMI) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia Romagna per la rassegna Viralissima.) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album è in uscita. 
Dopo "IKI – BELLEZZA ISPIRATRICE" (gennaio 2024), "Una morte da mediano" è il terzo album di Francesco Cavestri disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.
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djs-party-edm-italia · 3 months
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“UNA MORTE DA MEDIANO”: terzo album per Francesco Cavestri 
Dal 16 febbraio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale "UNA MORTE DA MEDIANO", il terzo album di Francesco Cavestri  che fa parte dell'omonima colonna sonora prodotta da Rai Tgr e Rai Play Sound.
"Una morte da mediano" è una raccolta di nove brani originali composti da Francesco Cavestri come commento musicale dell'omonimo podcast ideato dal regista e giornalista (vincitore del David di Donatello) Filippo Vendemmiati.
La colonna sonora è registrata in solo piano, con aggiunte di leggere patine di elettronica che creano l'ambiente sonoro tipico della produzione musicale di Francesco Cavestri. La musica, che accompagna la storia di Denis Bergamini, un beniamino del calcio di fine anni '80 trovato morto in circostanze poco chiare, ha un'atmosfera meditativa, sospesa, a tratti cupa e a tratti solare, caratterizzata ora da tessuti melodici pianistici, ora da suoni elettronici, incursioni di archi e improvvisazioni libere in solo piano. Un album dalle tante sfumature, ispirate alle vaste influenze musicali che caratterizzano il mondo artistico di Francesco Cavestri. I titoli dei brani, letti in ordine, costituiscono una poesia, ispirata da "Forse un mattino andando" di Eugenio Montale: 
Un giorno camminando 
Si risveglia il suono della natura 
Un respiro 
Forte di vita 
Prende il ritmo, perde il ritmo 
Nella via del silenzio 
Mi guardo indietro 
Un giorno camminando 
Commenta l'artista a proposito del progetto: "L'album ha tre aspetti centrali: quello compositivo, quello 'improvvisativo' e quello costituito dalle aggiunte elettroniche, volte a creare un'atmosfera sonora contemporanea che si interfaccia con le parti in solo piano. Questi tre aspetti si legano e corroborano a vicenda, come nel caso di "Si Risveglia il Suono della Natura" e "Forte di Vita" , rispettivamente il secondo e il quarto brano dell'album, in cui le melodia dolci e intense, esposte dal pianoforte, vengono avvolte da sonorità come pad elettronici e strumenti orchestrali, che le impreziosiscono." 
Biografia
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,con 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz/hip hop – due generi fratelli) nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMI) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia Romagna per la rassegna Viralissima.) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album è in uscita. 
Dopo "IKI – BELLEZZA ISPIRATRICE" (gennaio 2024), "Una morte da mediano" è il terzo album di Francesco Cavestri disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.
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barbarapicci · 4 months
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Streetart: Eduardo De Filippo by Beast @ Emilia-Romagna, Italy
More pics at: https://barbarapicci.com/2024/01/13/streetart-beast-emilia-romagna-italy-2/
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lartedellascolto · 8 months
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Two composers/performers gather around an astonishing project: an investigation into texts by such Italian authors as Gramsci, Leopardi and Pasolini organized in a musical way and presented in a staged concert with a five member band made out of clarinets, guitar, electronics, sampler, and theremin vox. Kind of noise group where collaborative strategies build up the dense structure out of the original words. Play it loud! ITALIA ANNO ZERO As in a still from a Rossellini film -- it is from today's ruins that Italia anno zero is born. Italia anno zero is a collaboration between Olga Neuwirth (composer/performer) and Roberto Paci Dalò (composer/performer/director) based on investigations into texts by Antonio Gramsci, Giacomo Leopardi, Pier Paolo Pasolini. Italy is not only a post-fascist country, it is also a pre-fascist place. Especially through texts by Leopardi is shown how the Italian DNA works. Something which later has been called “fascism” is already part of the Italian way of life. The piece also deals with the visible signs of today´s fascist merchandising through the presentation of some of the nazi-fascist products available...  more
Released: 9 January 2021
Roberto Paci Dalò clarinets, sampler, electronics Olga Neuwirth theremin vox, electronics Donna Molinari clarinets Ernesto Molinari clarinets Burkhard Stangl guitars, electronics film Natalie Cristiani actress Julian Bees voice off (English) Andrea Clausen voice off (German) Caroline Michel voice off (French) Sandro Lombardi voice off (Italian) concept / composition Olga Neuwirth & Roberto Paci Dalò film / light / objects Roberto Paci Dalò live video mixing Filippo Giunchedi sound director Oliver Brunbauer technical director / lighting mixer Peter Knögler production manager / touring Sabina Schebrak artistical collaboration Gabriele Frasca objects collaboration Francesco Bocchini miniature stage model Stefano Cerulli film editor Pietro Lassandro animation assistant Irene Aurora Paci cinematography and camera Roberto Paci Dalò, Marco Tani, Nicola Vicenti project manager Barbara Lebitsch production Giardini Pensili & Wien Modern in collaboration with Budapest Autumn Festival, ORF Kunstradio, Terra Gramsci supported by Réseau Varèse and the European Commission (Culture 2000) The Giardini Pensili company is supported by the Regione Emilia Romagna and the Provincia di Rimini. Thanks: Robert Adrian X, Giorgio Baratta, Nicoletta Fabbri, Heidi Grundmann, Peter Kammerer, Peter Knögler, WUK / VOT Ausbildung für Veranstaltungs-organisation und -technik, Norbert Math, Davide Montecchi. L'Arte dell'Ascolto LADA004
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aldebaran66 · 1 year
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1 ANNO FA DECADEVA IL GREEN PASS E MASCHERINA ANCHE AL CHIUSO, MA NON DIMENTICHEREMO MAI QUESTE AFFERMAZIONI:
“Campi di sterminio per chi non si vaccina” 
Giuseppe Gigantino, cardiologo.
“Mi divertirei a vederli morire come mosche”
Andrea Scanzi, giornalista.
“Se fosse per me costruirei anche due camere a gas”
Marianna Rubino, medico.
“I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori”
Sebastiano Messina, giornalista.
“Vagoni separati per non vaccinati”
Mauro Felicori, assessore.
“I no vax fuori dai luoghi pubblici”
Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana.
“Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo”
Angelo Giovannini, sindaco di Bomporto.
“Stiamo aspettando che i no vax si estinguano da soli”
Paolo Guzzanti, giornalista.
“Verranno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci”
Roberto Burioni, virologo.
“Non chiamateli no vax, chiamateli col loro nome: delinquenti”
Alessia Morani, deputato.
“Vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo”
Selvaggia Lucarelli, giornalista.
“I rider devono sputare nel loro cibo.”
David Parenzo, giornalista.
“I loro inviti a non vaccinarsi sono inviti a morire.”
Mario Draghi, Presidente del Consiglio
“Gli metterò le sonde necessarie nei soliti posti, lo farò con un pizzico di piacere in più.”
Cesare Manzini, infermiere.
“Gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla”
Francesca Bertellotti, infermiera.
“Provo un pesante odio verso i no vax”
J-Ax, cantante.
“Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina”
Carlotta Saporetti, infermiera.
“Non siete vaccinati? Toglietevi dal cazzo!”
Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna.
“Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il governo ruandese ha sterminato i tutsi”
Alfredo Faieta, giornalista.
“Il greenpass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli”
Renato Brunetta, ministro.
“E’ giusto lasciarli morire per strada”
Umberto Tognolli, medico.
“Prego Dio affinché i non vaccinati si infettino tra loro e muoiano velocemente”
Giovanni Spano, vicesindaco.
“Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro”
Filippo Maioli, medico.
“Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo”
Giuliano Cazzola, giornalista.
“Mandategli i Carabinieri a casa”
Luca Telese, giornalista.
“Gli renderemo la vita difficile, sono pericolosi”.
Piepaolo Sileri, Viceministro alla salute.
“E’ possibile porre a loro carico una parte delle spese mediche, perché colpevoli di non essersi vaccinati”
Sabino Cassese, costituzionalista.
“Non sarà bello augurare la morte, ma qualcuno sentirà la mancanza dei novax?”
Laura Cesaretti, giornalista.
“Se arrivi in ospedale positivo, il Covid ti sembrerà una spa rispetto a quello che ti farò io”.
Vania Zavater, infermiera.
“I novax sono i nostri talebani”
Giovanni Toti, presidente regione Liguria
“Sono dei criminali, vanno perseguitati come si fa con i mafiosi”
Matteo Bassetti, infettivologo.
ecc...
*ABBIAMO SEGNATO I NOMI.*
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kritere · 1 year
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Modena, le ossa trovate in un boschetto potrebbero essere di Filippo Cornia: attesa per l’autopsia
DIRETTA TV 21 Aprile 2023 Potrebbero essere di Filippo Cornia i resti umani ritrovati in un boschetto di Spezzano, in Emilia Romagna, lo scorso 4 aprile. A dirlo con certezza sarà l’autopsia. 6 CONDIVISIONI Potrebbero appartenere a Filippo Cornia i resti umani ritrovati in un boschetto di Spezzano, in Emilia Romagna, lo scorso 4 aprile. A renderlo noto i media locali, che ricordano come per…
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tarditardi · 3 months
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“UNA MORTE DA MEDIANO”: terzo album per Francesco Cavestri 
Dal 16 febbraio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale "UNA MORTE DA MEDIANO", il terzo album di Francesco Cavestri  che fa parte dell'omonima colonna sonora prodotta da Rai Tgr e Rai Play Sound.
"Una morte da mediano" è una raccolta di nove brani originali composti da Francesco Cavestri come commento musicale dell'omonimo podcast ideato dal regista e giornalista (vincitore del David di Donatello) Filippo Vendemmiati.
La colonna sonora è registrata in solo piano, con aggiunte di leggere patine di elettronica che creano l'ambiente sonoro tipico della produzione musicale di Francesco Cavestri. La musica, che accompagna la storia di Denis Bergamini, un beniamino del calcio di fine anni '80 trovato morto in circostanze poco chiare, ha un'atmosfera meditativa, sospesa, a tratti cupa e a tratti solare, caratterizzata ora da tessuti melodici pianistici, ora da suoni elettronici, incursioni di archi e improvvisazioni libere in solo piano. Un album dalle tante sfumature, ispirate alle vaste influenze musicali che caratterizzano il mondo artistico di Francesco Cavestri. I titoli dei brani, letti in ordine, costituiscono una poesia, ispirata da "Forse un mattino andando" di Eugenio Montale: 
Un giorno camminando 
Si risveglia il suono della natura 
Un respiro 
Forte di vita 
Prende il ritmo, perde il ritmo 
Nella via del silenzio 
Mi guardo indietro 
Un giorno camminando 
Commenta l'artista a proposito del progetto: "L'album ha tre aspetti centrali: quello compositivo, quello 'improvvisativo' e quello costituito dalle aggiunte elettroniche, volte a creare un'atmosfera sonora contemporanea che si interfaccia con le parti in solo piano. Questi tre aspetti si legano e corroborano a vicenda, come nel caso di "Si Risveglia il Suono della Natura" e "Forte di Vita" , rispettivamente il secondo e il quarto brano dell'album, in cui le melodia dolci e intense, esposte dal pianoforte, vengono avvolte da sonorità come pad elettronici e strumenti orchestrali, che le impreziosiscono." 
Biografia
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,con 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz/hip hop – due generi fratelli) nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMI) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia Romagna per la rassegna Viralissima.) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album è in uscita. 
Dopo "IKI – BELLEZZA ISPIRATRICE" (gennaio 2024), "Una morte da mediano" è il terzo album di Francesco Cavestri disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.
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bloggiuliostrocchi · 1 year
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Ad Maiora - Storie di Resilienza: il trailer
AD MAIORA - Storie di Resilienza è un’opera di cinematografia sociale, un progetto che non ha scopo di lucro e che dà voce a realtà no profit che operano sul territorio lasciando un segno positivo, di bellezza appunto. La quarta stagione è un viaggio nei volti e nei luoghi più nascosti. È il racconto di 8 storie, di coraggio, ambientate in Emilia-Romagna. La parola chiave di questa stagione è la BELLEZZA declinata in momenti e significati diversi. https://www.youtube.com/watch?v=bwEulb5rgAk Un sorriso o un abbraccio tra nuovi amici, la scoperta di luoghi che resistono al tempo, la forza dell’amore a supporto delle fragilità. Il valore dello sport e del teatro come strumenti di inclusione e superamento delle barriere culturali. Al centro, sulla scia delle precedenti edizioni della digital serie, sono le Persone che aiutano altre Persone. La stagione 2024 presenta importanti novità tra cui l’ampliamento del cast con Stefano Foglia, alla regia, Federico Feliziani alla sceneggiatura. Filmmakers sono: Manuel Benati e Filippo Romanelli. La produzione è di AD Communications e per la prima volta il progetto ottiene il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, ANCRI e Ferrara Città del Cinema. AD MAIORA in questa nuova tappa del viaggio, trae ispirazione come sempre da AGENDA ONU 2030 e da alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile. Tutti gli aggiornamenti e i video sarà possibile visionarli sul sito ufficiale www.storiediresilienza.org Read the full article
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lamilanomagazine · 2 months
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Cultura e Paesaggio. Giornate Fai di Primavera, in Emilia-Romagna 52 luoghi aperti al pubblico sabato 23 e domenica 24 marzo
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Cultura e Paesaggio. Giornate Fai di Primavera, in Emilia-Romagna 52 luoghi aperti al pubblico sabato 23 e domenica 24 marzo.  E quest'anno anche la Regione apre le porte: sarà possibile visitare gli spazi in viale Aldo Moro 50, a Bologna, sede dell'Assemblea legislativa. La presidente Petitti: "E' per noi motivo di grande soddisfazione e ci spinge a continuare a lavorare all'insegna dell'arte e della bellezza" L'eremo di San Espedito a Badagnano, nel piacentino, e la Commenda dei cavalieri Gerosolimitani, a Faenza. E poi l'antica farmacia di San Filippo Neri e il suo archivio, a Parma, e la biblioteca Maldotti a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. Sono solo alcuni dei 52 luoghi che sarà possibile visitare in Emilia-Romagna sabato 23 e domenica 24 marzo all'interno dell'edizione 2024 delle Giornate Fai di Primavera. Un'iniziativa nata per contribuire alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, facendo conoscere e apprezzare luoghi noti o ancora sconosciuti, monumenti spesso inaccessibili, ambienti curiosi o inediti che narrano la storia del territorio. La manifestazione, arrivata alla trentaduesima edizione, è stata illustrata in conferenza stampa questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente, Stefano Bonaccini, dalla presidente dell'Assemblea legislativa, Emma Petitti, dall'assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, dalla presidente del Fai Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, e dalla referente del Fai regionale, Barbara Rossi. Le Giornate Fai di Primavera si confermano uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un'esclusiva opportunità di scoprire un'Italia meno nota, dalle grandi città ai borghi che raccontano una cultura millenaria, ricchissima e multiforme del Paese. "Per due giorni tutti i cittadini saranno coinvolti in questa grande festa della bellezza che il Fai ci aiuta a scoprire o riscoprire in tanti luoghi dell'Emilia-Romagna, vicino a casa- affermano Bonaccini e Felicori-. Grazie all'attività dell'associazione, ogni anno possiamo conoscere nuovi aspetti del prezioso patrimonio culturale e paesaggistico che ci circonda, imparando a rispettarlo e a diffonderne il valore. Il lavoro del Fai e dei suoi tanti volontari, tra cui molti giovanissimi, che ringraziamo, non solo sensibilizza ognuno di noi, ma spesso stimola le stesse istituzioni e le sostiene nella conservazione e nel salvataggio di questi luoghi straordinari. Un'opera di educazione civica collettiva che fa bene alla comunità e al futuro delle giovani generazioni". "Noti o meno noti, tradizionali o contemporanei, nell'insieme compongono un meraviglioso e variegato mosaico di tessere diverse tra loro, fatte di storia e modernità, di colori e di avvenimenti, di archeologia, palazzi e natura, nel quale si snoda il racconto dell'Emilia-Romagna. A ciascuna è affidato il compito di rappresentare muri, terre, acque e persone del proprio ambito territoriale, attraverso la voce dei volontari e dei numerosissimi 'Apprendisti ciceroni', studenti delle scuole superiori che aderiscono alle giornate- spiega Carla Di Francesco, presidente Fai Emilia-Romagna-. A loro e alle Delegazioni e ai gruppi Fai che con immensa passione hanno lavorato per questa festa del patrimonio culturale regionale, ai proprietari pubblici e privati dei luoghi, ai professori e dirigenti scolastici va il nostro ringraziamento più sentito". Quest'anno sarà possibile visitare anche la torre di viale Aldo Moro 50, a Bologna, che ospita la sede dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. I visitatori saranno condotti alla scoperta degli spazi più significativi della vita politica della Regione, compresa l'Aula consiliare, progettata da Marco Zanuso, e la collezione di arte contemporanea della Regione Emilia-Romagna. Esternamente alla torre, la guida approfondirà anche la storia e lo sviluppo del Fiera District. "Da anni l'Assemblea legislativa ospita mostre ed è diventata un punto di riferimento per gli artisti, con l'obiettivo di non essere solo un luogo istituzionale, ma uno spazio culturale comune, di appartenenza pubblica, di arricchimento per sé e per tutti i visitatori che vorranno condividere con noi tempo e piacere di conoscere- commenta la presidente dell'Assemblea legislativa, Emma Petitti-. Siamo quindi lieti che quest'anno vengano aperte le porte dell'Assemblea legislativa in occasione delle Giornate Fai: è per noi motivo di grande soddisfazione e ci spinge a continuare a lavorare all'insegna dell'arte e della bellezza". L'evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna. In tutta Italia sono 750 i luoghi in 400 città che saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni. Maggiori informazioni sul sito: www.giornatefai.it A questo link l'elenco completo con le descrizioni dei siti e le modalità di visita in Emilia-Romagna.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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