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#flaconi
la-scigghiu · 6 months
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Marzo si diverte ad aprire flaconi di profumo, mescolare essenze, inventare nuovi colori, poi fa scivolare qualcuno dei suoi fiori più luminosi dalla tasca profonda del suo grembiule e lo sparge sul mondo.
...Spring🌺
🔸F. Caramagna
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autolesionistra · 1 year
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Come credo un po' tutti sono particolarmente sensibile ai ricordi olfattivi, che quando mi si ripropongono lo fanno con la delicatezza di un Tyson dell'88. Ma ci arriviamo.
Se qualcuno incautamente mi lascia comprare un docciaschiuma, il mio processo selettivo si basa su una complicata combinazione di prezzo e armocromia che mi spinge verso flaconi di marche ignoranti con vesti grafiche opinabili. Come cantava quello, per provare nuove sensazioni e farti trasportare dalle emozioni.
Sono entrato in doccia particolarmente orgoglioso del mio ultimo acquisto, una magnum da un litro o giù di lì di un rassicurante verde acqua con etichetta flash millantante aroma di muschio bianco.
Come inizio ad usarlo realizzo che la definizione (già di per sé vaga) di "muschio bianco" è più un'operazione di wishful thinking che di marketing, e poi, dal nulla, inizio a pensare alla mi' nonna.
Mentre cerco di capire sia perché m'è tornata in mente mia nonna sia che odore abbia di preciso il sapone (che è decente, ma stranino) realizzo che ha una punta abbastanza riconoscibile dello stesso profumo che mettono (mettevano?) nella lacca per capelli, e mia nonna è l'ultima persona che ho visto usarla.
Ora, potreste pensare che un docciaschiuma che profuma di lacca per capelli sia un'aberrazione ma nel complesso non è malvagio. Poi vuoi mettere il valore esperienziale, chi resta nella sua comfort zone docciaschiumica non sa quel che si perde.
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ypsilonzeta1 · 2 days
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L'ecologia dei sentimenti.
Non so dove mettere i tanti rifiuti
I “NO” quelli secchi ne ho dati, ne ho avuti
Ma i “forse” a smaltirli si fa complicata
La falsa speranza: nell’indifferenziata.
Le bottiglie di rabbia, i flaconi di bile,
La faccia posticcia di chi è pavido e vile
Le rose di nylon che non fioriranno:
La plastica è il posto dove se ne vanno.
Li butto nel vetro i sogni che ho infranto?
I mille frammenti a seguire lo schianto
Oppure nell’umido, il buonsenso risponde
A infrangersi è il vetro, ma anche le onde.
E vanno in frantumi ad ogni scogliera
Li incolla la schiuma, il mare li avvera
Così si riformano i sogni ogni giorno
Un eterno riciclo, l’eterno ritorno.
Invece le lettere? Nella carta, mi pare
Io non ci credevo, ma l’amore va a male
Le ho scritte pensando non c’è una scadenza
Ho un plico di posta rimasto in giacenza
Il destinatario le rimanda al mittente
Se manca chi legge non servono a niente?
E invece le tengo, mi ci incarto il futuro
Il passato è passato e io non l’abiuro.
I giudizi pesanti nel mio armadio ammassati
Via nel cassonetto degli abiti usati
ci butto il maglione che avevi scordato
c’ho pulito anche il cesso, ma t’ho perdonato.
Rassetto le stanze di questa mia vita
Per qualcosa di nuovo, dell’aria pulita
E butto i rapporti scaduti e scadenti
È l’ecologia, dei miei sentimenti.
Enrica Tesio
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Marzo si diverte ad aprire flaconi di profumo, mescolare essenze, inventare nuovi colori, poi fa scivolare qualcuno dei suoi fiori più luminosi dalla tasca profonda del suo grembiule e lo sparge sul mondo.
(Fabrizio Caramagna)
🌸🩷
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mezzopieno-news · 2 years
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LIBRI IN CAMBIO DI PLASTICA: LA PUGLIA FA SCUOLA
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Un libro ogni 10 bottiglie, flaconi in plastica o lattine in alluminio; l’idea è nata a Taranto per ripulire le spiagge e promuovere una nuova cultura della cura della natura e dell’ambiente.
L’ecolibreria nata in Puglia è uno di primi progetti di questo tipo in Italia ed è nato dall’intuizione di un’associazione che da diversi anni è impegnata con obiettivo di promuovere azioni di sensibilizzazione ambientale e raccolte di rifiuti volontarie su spiagge e coste dei due mari di Taranto. Un gruppo di volontari impegnati sul territorio per sensibilizzare sulle tematiche dell’ecologia e nel divulgare buone pratiche di cittadinanza, svolgere attività di promozione e nella valorizzazione dei tratti costieri abbandonati. Nel 2020 l’associazione Plasticaqquà ha avviato a Parco Cimino sul Mar Piccolo di Taranto, la raccolta dei rifiuti che soffocavano la costa, coinvolgendo il Gruppo Sportivo Polizia Locale del Comune di Taranto e l’azienda multiservizi l’Amiu che ha messo a disposizione i locali e che ricicla i contenitori donando loro una nuova vita. I tappi vengono consegnati ad associazioni che riescono, con la loro vendita, ad acquistare carrozzine per disabili.
“Ci piace pensare che immettiamo gratuitamente nuova cultura in città, perché di cultura c’è sempre un grande bisogno”, dichiara Giuseppe Internò coordinatore del progetto e presidente di Plasticaqquà, mentre resoconta i traguardi raggiunti nel procedere del progetto dell’ecolibreria: “In tutto il 2020 siamo riusciti ad avviare a raccolta differenziata 34mila bottiglie. Nel frattempo abbiamo attrezzato anche un’ecolibreria itinerante”.
____________________
Fonte: Plasticaqquà
Volonwrite per Mezzopieno
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Ecologia dei sentimenti
Non so dove mettere i tanti rifiuti i “NO” quelli secchi ne ho dati, ne ho avuti ma i “forse” a smaltirli si fa complicata la falsa speranza: nell’indifferenziata. le bottiglie di rabbia, i flaconi di bile, la faccia posticcia di chi è pavido e vile le rose di nylon che non fioriranno: la plastica è il posto dove se ne vanno. Li butto nel vetro i sogni che ho infranto? i mille frammenti a seguire lo schianto oppure nell’umido, il buonsenso risponde a infrangersi è il vetro, ma anche le onde. E vanno in frantumi ad ogni scogliera li incolla la schiuma, il mare li avvera così si riformano i sogni ogni giorno un eterno riciclo, l’eterno ritorno. Invece le lettere? Nella carta, mi pare io non ci credevo, ma l’amore va a male le ho scritte pensando non c’è una scadenza ho un plico di posta rimasto in giacenza. Il destinatario le rimanda al mittente se manca chi legge non servono a niente? E invece le tengo, mi ci incarto il futuro il passato è passato e io non l’abiuro. I giudizi pesanti nel mio armadio ammassati via nel cassonetto degli abiti usati ci butto il maglione che avevi scordato c’ho pulito anche il cesso, ma t’ho perdonato. Rassetto le stanze di questa mia vita per qualcosa di nuovo, dell’aria pulita e butto i rapporti scaduti e scadenti. È l’ecologia, dei miei sentimenti.
 Enrica Tesio
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, spaccio di droga: la Polizia di Stato arresta 8 persone e sequestra 25mila euro
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Milano, spaccio di droga: la Polizia di Stato arresta 8 persone e sequestra 25mila euro. Giovedì mattina, in via delle Primule a Rozzano (MI), gli Agenti della 6^ Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile hanno notato un cittadino straniero che si muoveva con fare sospetto e che si guardava continuamente attorno. I poliziotti, dopo averlo osservato, lo hanno deciso controllato. L’uomo, un cittadino marocchino di 22 anni, è stato trovato in possesso di n. 44 involucri in carta stagnola contenenti 16 grammi di cocaina e della somma di 300 euro. Il 22enne è stato giudicato per direttissima all’esito della quale gli è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Invece, venerdì sera, in Via Vitruvio a Milano, i poliziotti della 6^ Sezione della Squadra Mobile hanno arrestato per droga un cittadino rumeno 28 anni trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente e di denaro. Gli Agenti hanno notato l’uomo all’interno di un’autovettura in evidente attesa di qualcuno. Infatti, poco dopo, un ragazzo è entrato per pochi istanti nell’auto e si è allontanato facendo perdere le proprie tracce. I poliziotti hanno quindi fermato l’uomo e proceduto al controllo. A seguito delle perquisizioni personali e domiciliari sono stati sequestrati complessivamente: n. 58 involucri in cellophane di colori azzurro e bianco contenenti 44 grammi di cocaina, 80 grammi di hashish, 15 grammi di marijuana, n. 7 flaconi di plastica trasparenti contenenti “GHB” (droga dello stupro) dal peso complessivo di 200 grammi (rinvenuti all’interno di una borsa posta dentro l’armadio della camera da letto) e la somma in contanti di 20.000,00 euro. Il 28enne è stato giudicato per direttissima all’esito della quale gli è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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valium-a · 2 years
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Pronto farmacia ? Mi occorrono due flaconi di xanax e uno scaffale di valium <3
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rassegnanotizie · 9 days
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scontomio · 20 days
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verbandsbuero · 2 months
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Kostenlose Werbegeschenke bei Flaconi - was steckt dahinter?
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thebeautycove · 2 months
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OPTICO PROFUMI - OPTICO ITALY Collezione Optical Art - OPTICO THC Collezione Pop Art - Eau de Parfum
Impossible made possible. Endless satisfaction to seek and discover. Digging into my curiosity. Fueling desires. Fragrances that call you out. Pick you up. Sharing vision and passion. Op&Pop I gotcha you.
Art gives you wings. Scents the will to fly.
.
Chiamata alla scoperta. Spazi inesplorati nel mio percorso di conoscenza. Approdo nell’universo olfattivo di Optico Profumi, realtà italiana della profumeria artistica, recentemente introdotta nel portfolio distributivo di Olfattorio Bar à Parfums.
È subito un bel sentire, avvertire affinità elettive, condividere la vision di un brand che attinge per ispirazione e passione al mondo dell’arte e del design con due collezioni fragranze che richiamano ciascuna i movimenti cult Pop Art e Optical Art.
Due (per ora) le fragranze che chiamano e sanno alimentare il desiderio: Optico Italy (Optical Art Collection) e Optico THC (Pop Art Collection).
Sprigionano energia purissima.
Vasarely e Warhol approverebbero.
• OPTICO ITALY - La festa degli agrumi, un concentrato di mediterraneità in bottiglia. Optico Italy riflette la gioiosa esuberanza del belpaese, incornicia nei suoi accordi lo splendore aromatico dei paesaggi costieri.  Un jus di essenze esperidate, allietanti, solari, dispensatrici di lucente entusiasmo. Euforico nella sua dissetante freschezza, energetico oltre ogni limite nella raggiante definizione odorosa. 
I frutti del sole sono tutti qui, in allegra alternanza, le scorze asprigne, le polpe succose, così armoniche e pimpanti, un distillato di allegria, una bruma citrina che schiude una stagione di sorrisi. 
Bergamotto, arancia amara, limone primofiore, pompelmo rosa dominano l'apertura, un giardino di delizia e giovinezza in cui il sostare rasserena, appagati del soave fraseggio di neroli e gelsomino e infine,  nella spensierata eleganza della lavanda, ritrovare una piena sensazione di benessere. Nel finale il genius loci sfocia nella generosa sfumatura legnosa ambrata, lusingata dalla vaporosa esultanza del muschio bianco. Elisir di felicità.
• OPTICO THC - Fragranza senza compromessi Optico THC (The Highest Component) lancia una sfida per qualità di componenti e creatività al mondo della profumeria selettiva. 
Aromi verdi in purezza, un accordo penetrante, audacemente in solo, per la nota distintiva di cannabis sativa dalla decisa vibrante sottolineatura, espansiva nella sua massiccia ma non corrosiva presenza. Allettanti le sfumature che partecipano all'evoluzione, i toni erbacei, vegetali, via via più asciutti e pungenti nell'impronta odorosa del fieno greco, si scompongono e aggregano alla molecola Amber Xtreme che smussa le asperità e accentua la dimensione più sensualmente arborea. Per appassionati in cerca del proibito o meglio, dell'impossibile reso possibile.
Create da Nicola Bianchi.
Flaconi slanciati con riferimenti decorativi alla op e pop art su fondo nero.
Optico Italy  - Eau de Parfum 20 e 100 ml. 
Optico THC  - Eau de Parfum 50 ml.
••• Online qui 
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legendary-ai-stories · 3 months
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Avamposti di Cellule: Un Microbiologo Guerriero in Addestramento
In un mondo dove la scienza interseca l’implacabiltà degli allenamenti bellici, emerge la figura di un eroe inaspettato: un microbiologo guerriero. Tra flaconi di vetracci e teorie scientifiche, il protagonista Eliot affronta il rigoroso addestramento del campo militare. “Non puoi fare la guerra con un contagocce Eliot, il tuo nemico sono i virus,” brontola il suo istruttore, Mr. Thornton. Questi…
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antennaweb · 3 months
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Ilaria Tuti - Fiore di Roccia - di Serenella Mariani
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FIORE DI ROCCIA ILARIA TUTI “Fiore di roccia” di Ilaria Tuti dire che è un libro bellissimo è restrittivo, si è catturati dalla prima all’ultima pagina con il desiderio di non smettere di leggerlo. Con la sua scrittura evocativa, l’autrice ci porta nell’atmosfera della grande guerra e nello specifico nel ruolo avuto dalle portatrici. Nessuna parola è superflua e ogni citazione entra dritta nell'anima permettendo profonde riflessioni. Ma chi erano queste portatrici? Erano donne che durante la prima guerra mondiale trasportavano ai soldati viveri, munizioni e quanto altro con le gerle sulle spalle, attraverso sentieri impervi. Nello specifico in questo libro si narra la storia di Caterina, Viola, Lucia, Maria e in particolare di Agata, voce narrante. Agata è una donna forte che vive con il padre malato, che cerca di vivere alla giornata; ma la guerra la metterà alla prova facendole affrontare molte battaglie difficili, come anche alle altre protagoniste che hanno una loro vita: sono mammee dedite alla famiglia… attraverso loro viene fuori tutta la tenacia, la determinazione, la fragilità di queste donne che mai si arrendono, che cercano di fare la cosa giusta in ogni circostanza senza mai perdere di vista il valore primario della giustizia e della solidarietà. Con le loro gerle cariche di esplosivo, rifornimenti, flaconi di tintura di iodio, lettere, bende, le donne si incamminano per quelle vette che conoscono come le loro tasche, pronte a privarsi del cibo e di quanto altro pur di contribuire alla sopravvivenza dei soldati. E’ attraverso i loro occhi che riviviamo la guerra che ci sembra così lontana e che invece con questo libro la sentiamo sulla nostra pelle. tra queste donne e i soldati si crea un rapporto di rispetto e di fiducia. L’incontro di Agata con il diavolo bainco, cecchino delle file nemiche, biondo e chiaro di pelle, diverso, ma con lo stesso sguardo spaventato che accomuna tutti, fa capire che anche il nemico è un uomo con una sua vita di padre, di figlio, di marito. In questo libro si parla di sentimenti senza mai scendere nel sentimentalismo, anzi…. Ringrazio questa scrittrice per aver riportato alla luce la storia di queste donne di cui non ne conoscevo l'esistenza, non ne avevo sentito parlare neanche nei libri di storia; la ringrazio per averle fatte rivivere per aver dimostrato, ancora una volta, il valore delle donne anche nei momenti più difficili, celebrandone il coraggio, al resilienza, la capacità di abnegazione di umili contadine, ma forti. Ascolta la recensione play_arrow FIORE DI ROCIA SERENELLA MARIANI Read the full article
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lamilanomagazine · 4 months
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Napoli: farmaci dopanti, proiettili, fucile e contanti, curioso mix nel sequestro dei Carabinieri
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Napoli: farmaci dopanti, proiettili, fucile e contanti, curioso mix nel sequestro dei Carabinieri.  Armi e farmaci dopanti, due mondi lontani che a Chiaiano si sono riuniti sotto lo stesso tetto. I carabinieri del nucleo operativo del Vomero hanno perquisito un'abitazione cercando armi da fuoco e proiettili trovando molto di più. Nel box erano stipati un fucile con canna tagliata e matricola abrasa, 3 munizioni cal 12, 2 cal. 22,6 a salve, uno storditore elettrico, un pugnale e oltre 97mila euro in contanti. Del piccolo arsenale risponderà Raffaele Maietta, 29enne già noto alle forze dell'ordine. Suo padre, invece, dovrà rispondere di ricettazione e possesso di farmaci illegali in grado di alterare le prestazioni sportive. Nello stesso luogo i militari hanno trovato centinaia di flaconi di nandrolone, testosterone, ormoni della crescita. Tra i farmaci anche alcuni contenenti anastrozolo, utilizzato in medicina per il trattamento di alcune forme di cancro e diffuso illecitamente nel bodybuilding. Il 29enne è stato sottoposto ai domiciliari, in attesa di giudizio. Il padre denunciato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Di tutto è rimasto un poco
Della mia paura. Del tuo ribrezzo.
Dei gridi blesi. Della rosa
è rimasto un poco.
È rimasto un poco di luce
captata nel cappello.
Negli occhi del ruffiano
è restata un po’ di tenerezza
(molto poco).
Poco è rimasto di questa polvere
che ti coprì le scarpe
bianche. Pochi panni sono rimasti,
pochi veli rotti,
poco, poco, molto poco.
Ma d’ogni cosa resta un poco.
Del ponte bombardato,
delle due foglie d’erba,
del pacchetto
— vuoto — di sigarette, è rimasto un poco.
Ché di ogni cosa resta un poco.
È rimasto un po’ del tuo mento
nel mento di tua figlia.
Del tuo ruvido silenzio
un poco è rimasto, un poco
sui muri infastiditi,
nelle foglie, mute, che salgono.
È rimasto un po’ di tutto
nel piattino di porcellana,
drago rotto, fiore bianco,
di rughe sulla tua fronte,
ritratto.
Se di tutto resta un poco,
perché mai non dovrebbe restare
un po’ di me? nel treno
che porta a nord, nella nave,
negli annunci di giornale,
un po’ di me a Londra,
un po’ di me in qualche dove?
nella consonante?
nel pozzo?
Un poco resta oscillando
alla foce dei fiumi
e i pesci non lo evitano,
un poco: non viene nei libri.
Di tutto rimane un poco.
Non molto: da un rubinetto
stilla questa goccia assurda,
metà sale e metà alcool,
salta questa zampa di rana,
questo vetro di orologio
rotto in mille speranze,
questo collo di cigno,
questo segreto infantile…
Di ogni cosa è rimasto un poco:
di me; di te; di Abelardo.
Un capello sulla mia manica,
di tutto è rimasto un poco;
vento nelle mie orecchie,
rutto volgare, gemito
di viscere ribelli,
e minuscoli artefatti:
campanula, alveolo, capsula
di revolver… di aspirina.
Di tutto è rimasto un poco.
E di tutto resta un poco.
Oh, apri i flaconi di profumo
e soffoca
l’insopportabile lezzo della memoria.
Ma di tutto, terribile, resta un poco,
e sotto le onde ritmate,
e sotto le nuvole e i venti
e sotto i ponti e sotto i tunnel
e sotto le fiamme e sotto il sarcasmo
e sotto il muco e sotto il vomito
e sotto il singhiozzo, il carcere, il dimenticato
e sotto gli spettacoli e sotto la morte in scarlatto
e sotto le biblioteche, gli ospizi, le chiese trionfanti
e sotto te stesso e sotto i tuoi piedi già rigidi
e sotto i cardini della famiglia e della classe,
rimane sempre un poco di tutto.
A volte un bottone. A volte un topo.
Carlos Drummond de Andrade, Tr. Antonio Tabucchi, Residuo in “Sentimento del mondo”
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