Tumgik
#foto bellissimi
buscandoelparaiso · 10 months
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omarfor-orchestra · 1 year
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Mi sta venendo da piangere
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pensierodelgiornoblog · 2 months
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amoituoiocchineri · 1 year
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Su Tumblr una volta si poteva scrivere di tutto, sfogarsi e vedere che c'erano persone a km di distanza con i tuoi stessi patemi; ora vedo solo foto di culi. Per carità culi bellissimi maaa postarli su Insta no?!
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ci0k · 3 months
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"si ma quando mi mandi le foto devi includere anche i tuoi bellissimi occhi."
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adolescenzasweg · 19 days
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Non vedranno mai questa foto ma erano bellissimi.
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tinxanax · 7 months
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Sei felice. È un giorno di sole. E tu sei felice. Tua sorella ti manda un messaggio. "Guarda, oggi ho gli occhi che sono di un verde brillante" (che col tempo i suoi occhi cambiano un po' di tonalità)... E in allegato una foto. La apri. Ha degli occhi bellissimi lei. Ma con questa tonalità di verde mi ha ricordato troppo il nonno. E niente mo sto a piangere come una cogliona perché sto pensando agli occhi di nonno.
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me-soltanto-me · 5 months
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Ci sono dei blog bellissimi, pieni di eleganza e bellezza! Catturano lo sguardo, le attenzioni non per le foto osé o per determinate frasi, ma solo per la loro semplicità.
La bellezza salverà il mondo…
Me
There are beautiful blogs, full of elegance and beauty! They catch the eye, attention not for daring photos or for certain phrases, but only for their simplicity.
Beauty will save the world...
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ci0k · 2 months
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per carità, hai dei bellissimi addominali.. però sei diventata noisa con ste foto
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Spoiler.✨✨✨
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momentidicri · 1 year
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Come mi aspettavo, Galway è piena di turisti. La zona del centro è inaccessibile.
Ma ho trovato una libreria bellissima e la zona del West End è molto bella e piena di locali bellissimi (niente foto perchè le ho sul pc).
Comunque Galway è proprio piccola, meno male che domani andiamo su un altra isola.
p.s. a tutti quelli che la birra piccola non esiste e che dovrei vergognarmi a chiederla, qua in Irlanda invece la bevono tutti.
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gretarayofficial · 1 year
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Grazie di cuore per i bellissimi commenti su YouTube al mio video di “Flowers”, felice che vi sia piaciuto, avanti tutta, vi voglio bene ❤️🎶
Gre.
https://lnkd.in/eYzXt2th
Foto di @fracardella
#gretaray #flowers #artist #singer #gretarayofficial #artista #cantante #videoclip #musicvideo #youtube
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greenbor · 3 months
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Dai bellissimi post di https://www.tumblr.com/r-d-m-a00
Per quest’estate non ho fatto programmi,
Anche quest’anno non ho fatto progressi,
Ho il cuore infranto,ho perso chilogrammi. Non c’è una foto recente di me che sorrido.
Il terremoto dentro,
vibra il lampadario.
Pezzi di me muoiono.
Litigo col mondo,senza fare pace.
Ti vedo ovunque,e non sai quanto male fa.
Si muore giovani e frustrati.
Vivo peggio di come puoi immaginare.
Tu continua pure a farmi male,
Che io sto bene anche così.
Lei mi guarda come se volesse capirmi,
Ma non capisci un cazzo,
Quella roba che ha in mezzo
Mi fa essere scemo,e mi fa uscire pazzo
Ma ho bisogno d’amore e l’amore non c’è.
Mi sveglio con le paranoia appiccicate al materasso,
Come stai dentro lo sai solo tu,come la password.
“E resto solo con questo malessere qui
E te vai li a rifarti la vita
Ma con me non farti la fica
Quante cose ancora deve insegnarti la vita
Può disegnarti la vita
Vorrei abbracciarti la vita
E quante cose possono segnarti la vita”
“Non risponde alle domande
Sempre sveglio con le albe
Quando loro vanno a lavoro
E io ancora qua sopra a scrivere ..
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logorroicomentale · 29 days
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certo che ci sono certi blog che sono bellissimi, solo foto, molto aesthetic, belli, che esprimono concetti tramite la profondità dell’immagine e di ciò che c’è rappresentato, poi ci sono io che scrivo persino se respiro (utile così vedete quando muoio)
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danzameccanica · 10 years
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L’anno 2005 è stato uno dei più intensi emotivamente della mia vita. Facevo il primo anno di università a Bologna ma per un serie di cose (fra le quali la fidanzata dell’epoca, il gruppi di amici a Marsciano, la band…) tornavo giù a casa dai miei spesso. Ero in una fase a metà della mia vita nella quale studiavo, lavoravo ma allo stesso tempo avevo tante cose del cuore legate alla mia cittadina fra cui la nostra band con Lorenzo e Giuseppe, gli Autumn Leaf. Ricordo tantissimo di quel periodo di vita anche perché tendenzialmente vivevo fino al giovedì mattina a Bologna e poi prendevo il treno per scendere giù. A volte scendevo mercoledì sera inventando la mancanza di lezioni, altre volte risalivo il lunedì sera mancandone altre. Insomma era una sorta di settimana cortissima che mi ha fatto mantenere un piede in due scarpe, o meglio, portare avanti due sentieri assieme: quello universitario (che tardava a decollare) e quello tardo adolescenziale (che invece era rimasto piacevolmente legato giù. Anche perché gli altri membri della band, nonché i miei nuovi amici del cuore, erano tutti più giovani di me almeno di uno-due anni; avevamo alcuni ascolti in comune e questa piccola ma sostanziale differenza di età ha fatto sì che io diventassi il loro mentore, la loro persona di fiducia. Ma la cosa era reciproca visto che ancora oggi ricordo i pomeriggi a casa di Lorenzo a guardare film e film, lui che per me era la mia fonte cinematografica. Ed è grazie a loro che scoprii i Porcupine Tree. Lorenzo, Giuseppe (ma anche Caroli e Alberto) erano più legati ad un progressive metal che era emerso da ascolti giovanili di nu-metal e qualcosa di thrash. Deadwing (ma anche In Absentia) è strettamente legato a quei giorni, alle nostre prove, al tentare di creare in sala prove qualcosa a metà strada fra gli Opeth, gli Ulver, gli Anathema e, appunto, i Porcupine Tree.
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Ancora oggi quando parte l’omonima traccia del disco i miei pensieri vanno giù a quei bellissimi anni; queste chitarre liquide, aperte, ariose, meravigliose sembravano appunto uscire dagli Opeth più melodici; la voce di Steven Wilson era qualcosa di magico, orecchiabile, che sapeva trasportarti altrove. Deadwing è un album progressive che – per fortuna – spinge poco il piede sul metal (una cosa che ancora non sopporto è la produzione soprattutto della batteria in In Absentia) e che lascia emergere tutte le componenti calorose degli strumenti, del pianoforte, del legno. Il ritornello di "Shallow", anche se mena forte è mitigato dalla voce effettata di Steven. "Lazarus" sembra quasi un singolo dei Coldplay ma in senso buono, perfettamente inserito all’interno dello storytelling dell’album (e Steven ha sempre ammirato Chris Martin e soci anche se è famosa quella foto dove tiene un cartello in mano con scritto “i Coldplay sono dei segaioli”); consideriamo sempre che al pianoforte, al mellotron, ai synth c’è Richard Barbieri, un ex-Japan.
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Anche "Mellotron Scratch" tira fuori i Porcupine Tree più dolci, che giocano con le sovrapposizioni vocali e riescono a creare dei bellissimi collage con foto ritagliate dai ricordi delle estati che furono. Una delicatissima malinconia che è intrecciata con le chitarre dei Pink Floyd, con tutta la tradizione di tastiere della scuola di Canterbury senza però abbandonarsi in lunghe perifrasi tecniche tanto care al prog duro e puro. I più maniaci dei tempi dispari e delle pippe tecniche devono spostarsi a fine album ad ascoltare "The Start of Something Beautiful" dove Gavin Harrison e Colin Hedwin si divertono a picchettare il brano e l’ascoltatore… se non siete dei mega-fan del tempo disparo resistete fino alla seconda metà del brano dove si assiste ad una bellissima trasformazione verso il sentimentale con i classici echi di David Gilmour. A volte, in questo Deadwing, Steven assume un timbro vocale forse troppo debitore a Maynard Keene, ma d’altronde i Tool sono stati una delle pietre angolari di tanta musica sperimentale ("Shallow", "Open Car"). C’è da dire che il picco più alto dell’album nonché uno dei picchi massimi dell’intera discografia dei Porcupine Tree coincide con "Arriving Somewhere but not here". Una bellissima suite di 12 minuti con suoni in backwards, sonorità nostalgiche e dolci che impennano verso il cielo col primo assolo: pazzesco, bellissimo, come se uscisse da "Comfortably Numb". Questo brano con l’opener Deadwing e la conclusiva "Glass Arm Shattering" (e la bellissima coda di "The Start of Something Beautiful") descrivono i Porcupine Tree più spensierati, che suonano di getto, che aprono il cuore e riescono a selezionare i nostri migliori ricordi. Anzi, le dita di Wilson riscrivono su carta i ricordi di ognuno di noi.
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nobody199 · 2 months
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Ma poi tutti gli esempi di over turismo che si vedono online, che schifo. Posti bellissimi prosciugati. E che cazzo di imbarazzo che mi fate quando fate la fila per farvi la foto dallo spot iconico del posto. Non avete un briciolo di personalità, siete il nulla mischiato col niente. Parole sproporzionate probabilmente, ma radicalmente vere. Smettetela di fare le cose solo perché vedete che le fanno tutti gli altri
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hiddendesiress69 · 2 months
Note
si può avere una vostra foto, diete bellissimi😭😭
Solo se ti riveli
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