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#fotointerpretazione
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INDIVIDUATO SITO DEL TARDO NEOLITICO A JARKOVAC, NEL NORD DELLA SERBIA
INDIVIDUATO SITO DEL TARDO NEOLITICO A JARKOVAC, NEL NORD DELLA SERBIA Da indagini di fotointerpretazione (remote sensing) e di geognostica,  un team di archeologi dell'Università di Kiel ha individuato e mappato completamente, in una zona remota della Serbia,  i resti di un vasto insediamento neolitico di 7.000 anni. Situato vicino a Jarkovac, un villaggio nel nord della Serbia, l'insediamento neolitico copre circa...
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scienza-magia · 1 year
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Hacking Etico, come lavorare nei Servizi Segreti Italiani
Gli 007 italiani stanno assumendo. Ecco i profili ricercati. Cambiano le minacce al Paese, e con esse le professionalità che servono a difenderlo. Pubblicato un avviso per esperti in algoritmica per la crittoanalisi, fotointerpretazione di immagini satellitari e tecniche di machine learning per il riconoscimento biometrico. Petrelli (Roma Tre): “Sembra iniziato il processo di trasformazione digitale per rafforzare la raccolta” Cambiano le minacce alla sicurezza nazionale e l’intelligence di conseguenza. Lo racconta un avviso di ricerca pubblicato oggi dal Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. L’intelligence italiana è, infatti, alla ricerca di giovani esperti in algoritmica per la crittoanalisi, fotointerpretazione di immagini satellitari e tecniche di machine learning per il riconoscimento biometrico. Risorse per difendere il Paese Il comparto, si legge in una nota, “seleziona costantemente le migliori risorse da porre a servizio del Paese, per la salvaguardia della sicurezza nazionale e per la tutela degli interessi strategici in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale”. Oltre alle competenze tecniche, sono richiesti affidabilità e sicurezza, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza, spiegano gli 007.
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James Bond La selezione All’esito di un preliminare screening curriculare, i candidati saranno sottoposti alle previste procedure selettive, comprendenti la verifica del possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale e dei requisiti di affidabilità e sicurezza. In caso di assunzione, la qualifica professionale attribuita terrà conto degli esiti della selezione, dei titoli di studio e delle esperienze professionali del candidato. La presentazione delle candidature è aperta fino alle ore 24:00 del 30 giugno 2023. Le candidature spontanee Per entrare a far parte dell’intelligence italiana resta sempre aperta la possibilità di presentare la propria candidatura spontanea attraverso la procedura on-line della sezione “Lavora con Noi”. I profili professionali di maggiore attenzione al momento in relazione ai settori di intervento sono quelli di: analista (in ambito geopolitico, del contrasto ai fenomeni del terrorismo e dell’eversione); esperto in campo economico (golden power, green economy e transizione energetica); conoscitore di lingue rare e dialetti d’area; tecnico della sicurezza cibernetica e nel campo dei droni; esperto nella ricerca informativa. Anche le candidature spontanee acquisite mediante la piattaforma on-line saranno sottoposte all’iter selettivo strutturato di cui sopra, preordinato all’individuazione delle risorse maggiormente rispondenti alle specifiche esigenze di impiego. Un’altra via per il reclutamento nell’intelligence italiana è la ricerca mirata di professionalità attraverso la collaborazione con i migliori atenei nazionali. Il commento di Petrlli (Roma tre) “Da questo avviso sembra che nell’intelligence italiana, tradizionalmente basata per buona parte sulla human intelligence, sia iniziato il processo di trasformazione digitale per rafforzare la raccolta, l’ambito in cui è più chiaro l’impatto delle nuove tecnologie, a differenza dell’analisi”, commenta Niccolò Petrelli, docente di studi strategici all’Università Roma Tre. “Inoltre i profili ricercati suggeriscono che in passato il sistema educativo non abbia prodotto le competenze necessarie o forse, più probabilmente, che chi ne è in possesso non abbia fino a oggi considerato l’opportunità di metterle al servizio dell’intelligence”. Read the full article
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afnews7 · 2 months
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Intelligence italiana, cerca nuovi 007
http://www.afnews.info segnala: L’intelligence italiana cerca nuovi 007. Ed è a caccia di esperti di intelligenza artificiale, cybersicurezza, esperti di fotointerpretazione di immagini satellitari ed altre figure altamente specializzate, per rafforzare le sue strutture e contrastare le minacce tipiche dell’età contemporanea. Il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, sotto la…
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aquinum · 5 years
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Durante la campagna di scavi autunnale del 2018, nel mese di settembre, a seguito dello studio e comparazione dei dati emersi da una serie di indagini geofisiche e di fotointerpretazione, si è deciso di aprire un nuovo fronte di scavo nell’area archeologica di Aquinum.
I fotogrammi in particolare, evidenziavano una grande struttura porticata ad ovest del teatro che le indagini archeologiche (ancora in corso), hanno messo effettivamente in luce: si tratta di una grande porticus duplex ed il corrispondente decumano che la delimita a nord.
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Lungo la strada basolata, durante l’asportazione degli strati di crollo tardoantichi, è avvenuta l’eccezionale (e ormai nota) scoperta di tre teste marmoree, una delle quali di notevole pregio artistico, ovvero un volto virile, i cui tratti evocano fortemente quelli dell’uomo romano che più di tutti ha segnato l’immaginario collettivo nei secoli a venire: il dittatore Caio Giulio Cesare.
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  Il ritratto è stato da quel giorno oggetto di curiosità, ammirazione, interesse, un interesse manifestatosi anche al di fuori dei nostri confini.
Ed è qui che inizia la parte bella della storia.
Era un afoso pomeriggio quando Jan Kindberg Jacobsen, curatore della collezione greco-romana della Ny Carlsberg Glyptoteket, ha aperto la strada ad un’ idea davvero interessante: portare il Cesare di Aquinum a Copenhagen.
Da qui l’incontro a Roma, per parlarne davanti ad un caffè. La proposta, accolta e fortemente sostenuta dal direttore scientifico degli scavi Giuseppe Ceraudo dell’Università del Salento, è diventata ben presto operativa.
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  Da quel momento Giovanni Murro, archeologo e responsabile tecnico del progetto Foro di Cesare per l’Accademia di Danimarca e collaboratore di Unisalento sin dalla prima campagna di scavo ad Aquinum, ha curato la costruzione del progetto fino alla sua realizzazione, attraverso un lungo percorso di schedatura dei pezzi, documentazione, moduli, intensi scambi di informazioni con i curatori danesi del progetto.
Fondamentale è stato il ruolo svolto dalla squadra della Ny Carlsberg Glyptoteket.
In primis da Cecilie Brøns, ricercatrice responsabile delle analisi specialistiche che verranno condotte sui pezzi aquinati; successivamente da Børge Igor Brandt, responsabile del servizio Mostre nel museo e Gitte Lunde Jørgensen, coordinatrice delle stesse; da Martha Sofie Kragh Arnesen e Sonja Landuyt dell’ufficio marketing e comunicazione.
Un sentito ringraziamento va naturalmente al direttore del museo Christine Buhl Andersen, per aver voluto ospitare Aquinum in una sede così prestigiosa e fare a tutto il territorio un regalo così grande.
Va ricordato che tutto questo non sarebbe stato possibile senza il costante supporto dell’amministrazione comunale del Comune di Castrocielo e soprattutto senza l’avallo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone Latina e Rieti e del suo Soprintendente Paola Refice.
È doveroso rivolgere un grande “grazie” ai funzionari Carlo Molle e Lorenzo Riccardi per le indicazioni ed i consigli, per l’impegno e la solerzia profusi affinché questo progetto andasse in porto.
Grazie infine a Eleonora, Giacomo, Irene, Noemi e Tiziana, archeologi presenti quella mattina e soprattutto a Libero Carbone, escavatorista “chirurgico” dal tocco fortunato, protagonisti per primi di queste meravigliose scoperte.
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    La testa di Giulio Cesare a settembre, sarà trasferita a Copenaghen per essere sottoposta ad analisi specialistiche. Al termine, da ottobre a marzo 2020, l’effige e altri reperti aquinati verranno esposti nella Glyptoteket di Copenaghen all’interno di una mostra dedicata dal titolo “Heads Up! New Discoveries from the Roman Empire”, accompagnata da altri reperti provenienti dagli scavi.
Per celebrare la trasferta europea, il 12 settembre alle ore 17, è stato organizzato nell’area archeologica di Aquinum, un evento dal titolo “Ave Caesar, Aquinates te salutant”, con esposizione straordinaria del ritratto marmoreo.
L’ingresso è gratuito e siete tutti invitati. Vi aspettiamo!
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Dal ritrovamento della testa di Giulio Cesare, all’esposizione a Copenaghen Durante la campagna di scavi autunnale del 2018, nel mese di settembre, a seguito dello studio e comparazione dei dati emersi da una serie di indagini geofisiche e di fotointerpretazione, si è deciso di aprire un nuovo fronte di scavo nell’area archeologica di Aquinum.
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LA SICCITA' HA SVELATO I RESTI DEL CENTRO FORTIFICATO DI VIX, FRANCIA
LA SICCITA’ HA SVELATO I RESTI DEL CENTRO FORTIFICATO DI VIX, FRANCIA
Del centro urbano di Vix, che conobbe la sua massima occupazione alla fine della prima Età del Ferro, cioè nel VI sec. a. C., tutti conoscono il famoso cratere in bronzo, celtico rinvenuto nel 1953.  Da anni gli archeologi che esplorano il sito nei pressi di Châtillon sur Seine, nella Côte d’Or, rinvenendo sempre più tracce dell’esistenza  di una città fortificata su 50 ettari, uno dei siti più…
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