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#Cultura di Hallstatt
humorstoria · 4 months
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LA CULTURA DEI CAMPI DI URNE
Questa è una storia che riguarda la tarda età del bronzo e si svolge nell’affascinante scenario dell’Europa centrale. Come le migliori storie, anche questa ha un prequel e un sequel. La cultura dei campi di urne fu preceduta dalla cultura dei tumuli, che potrebbe essere considerata come il capitolo “adolescenziale” dell’età del bronzo. Poi arrivò la cultura di Hallstatt, l’età del ferro, che era…
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personal-reporter · 1 year
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Cuneo Archeofilm 2023
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Dal 5 al 7 ottobre, il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo sarà il protagonista della prima edizione del Cuneo Archeofilm, il Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte Ambiente dove ogni sera, a partire dalle 21, saranno proiettate due opere cinematografiche scelte tra le eccellenze della produzione mondiale legata a questi temi. L’accesso alle proiezioni è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento posti inoltre, ad arricchire l’esperienza, verranno organizzati incontri con autorevoli figure del mondo della comunicazione storico-archeologica, in un’occasione unica per approfondire e contestualizzare le opere proposte. Il pubblico avrà il ruolo di giuria popolare e potrà votare per l’assegnazione del prestigioso Premio Cuneo Archeofilm alla pellicola più apprezzata. Questa iniziativa s' inserisce all’interno del progetto europeo Interreg IV A Alcotra 2021/2027 – P.E.P.A. Patrimonio ambientale culturale – approcci interdisciplinari e strumenti innovativi, dove il Comune di Cuneo svolge un ruolo di partner attivo. Cristina Clerico, assessora alla Cultura del Comune di Cuneo, ha ideato il Cuneo Archeofilm come strumento di promozione del patrimonio archeologico locale dove, attraverso lo spericolato business delle ossa, si racconterà dei fossili di dinosauro, tra i capolavori dell’arte rupestre nella grotta Cosquer, perché il piccolo paese delle Alpi austriache, Hallstatt, noto per le miniere di sale, era già noto nella preistoria, fino ad arrivare alla grande architettura Incas e a raccontare la vera storia di Tutankhamon. Inoltre, il docufilm fuori concorso ripercorrerà la ricerca dell’opera più grande sognata da Gaudì, la Sagrada Familia di Barcellona e gli interventi di nomi e personaggi del mondo della comunicazione storica-archeologica, che si intervalleranno tra le proiezioni, saranno occasione per contestualizzare le opere e acquisire nuove conoscenze. L’evento è stato  promosso dal Museo Civico di Cuneo in collaborazione con Firenze Archeofilm, Archeologia Viva e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Read the full article
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LA SICCITA' HA SVELATO I RESTI DEL CENTRO FORTIFICATO DI VIX, FRANCIA
LA SICCITA’ HA SVELATO I RESTI DEL CENTRO FORTIFICATO DI VIX, FRANCIA
Del centro urbano di Vix, che conobbe la sua massima occupazione alla fine della prima Età del Ferro, cioè nel VI sec. a. C., tutti conoscono il famoso cratere in bronzo, celtico rinvenuto nel 1953.  Da anni gli archeologi che esplorano il sito nei pressi di Châtillon sur Seine, nella Côte d’Or, rinvenendo sempre più tracce dell’esistenza  di una città fortificata su 50 ettari, uno dei siti più…
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storiearcheostorie · 7 years
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FOTO: © MIBACT
COMO – Per la prima volta in mostra, reperti archeologici di grande importanza storica, esito della ricerca condotta a Como negli ultimi dieci anni, vengono esposti nella suggestiva Chiesa di San Pietro in Atrio, dal 30 settembre al 10 novembre.
L’articolata rassegna “Prima di Como. Nuove scoperte archeologiche dal territorio” organizzata congiuntamente dalla Soprintendenza Archeologica e dai Musei Civici di Como, accanto alla panoramica sugli ultimi ritrovamenti, illustra le novità scientifiche sulle più antiche fasi di popolamento, sviluppatosi nel corso del primo millennio avanti Cristo, e mette in risalto il valore e il significato del ricco patrimonio archeologico comasco precedente alla fondazione della colonia romana.
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Guttus ornitomorfo, dal corredo della Tomba 3, Grandate, 2011 © MIBACT
Urne cinerarie e vasi per offerte dalle forme inconsuete, ornamenti in bronzo, ferro, ambra, pasta vitrea, elementi dell’abbigliamento, amuleti, simboli di status delle antiche popolazioni e preziosissime armi riferibili alla cultura protostorica detta “di Golasecca” caratterizzano il percorso espositivo, accompagnato da fotografie e disegni ricostruttivi, video e immagini 3D, che forniscono, grazie alle nuove tecnologie, informazioni approfondite finalizzate a coinvolgere un vasto pubblico.
I temi principali della mostra sono i corredi funerari della prima età del Ferro provenienti dagli scavi di S. Fermo della Battaglia, via per Mornago (2006) e di Grandate, emersi nel 2011 durante la costruzione della nuova Pedemontana; l’enigmatica area religiosa/monumentale del Nuovo Ospedale Sant’Anna (scavi 2007), risalente al VI secolo a.C., costituita da un grande circolo del diametro di 70 m, delimitato da un doppio recinto di pietre con piattaforma centrale ad emiciclo e setti radiali in materiali litici e terre diverse, di difficile interpretazione funzionale; un ripostiglio sacro dell’Età del Ferro rinvenuto sul Monte San Zeno in Val d’Intelvi; i più recenti dati archeobiologici sul clima, la vegetazione, l’alimentazione umana in età protostorica; e infine i risultati della nuova ricerca condotta sul Carro cerimoniale del V secolo a.C. della Ca’ Morta dal prof. Bruno Chaume dell’Università della Borgogna, Direttore del programma Vix et son Environnement, che ha messo in evidenza una stretta parentela con i coevi carri di ambito culturale hallstattiano, rinvenuti nel Centro Europa.
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  Vaso a tre bracci con tre coppe, dal corredo della Tomba 3, Grandate, 2011 © MIBACT
Questi ultimi ritrovamenti contribuiscono ad accrescere il ricco patrimonio archeologico del centro protostorico che ha preceduto la fondazione di Como, le cui origini risalgono al I millennio a.C. Infatti, prima della città romana, i rilievi attorno alla città attuale vedono l’insediamento di villaggi e gruppi di abitazioni: diversi reperti e resti di tombe ne conservano la testimonianza. Nei secoli successivi, in particolare il VI e il V a.C., l’abitato raggiunge la sua massima espansione e ricchezza, concentrandosi soprattutto lungo il versante meridionale della Spina Verde, il parco regionale che si estende sulla fascia collinare a nord-ovest di Como. Fondamentale per lo sviluppo del nucleo abitativo è il suo ruolo di centro di contatto e scambi tra la Pianura Padana, stabilmente occupata dagli Etruschi, e il mondo celtico e quello hallstattiano (dalla cittadina di Hallstatt, nei pressi di Salisburgo) del Centro Europa.
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  Grande vaso in bronzo (stamnos) con coperchio, cinerario della Tomba del Carro della Ca’ Morta, V sec. a.C. © MIBACT
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Carro cerimoniale protostorico, V sec. a.C. Rinvenuto a Lazzago nel 1928, esposto al Museo Archeologico di Como © MIBACT
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Spada in ferro dal corredo della Tomba 2, Grandate, 2011 © MIBACT
L’ininterrotto stanziamento delle popolazioni nella medesima area fino ai giorni nostri, unito all’intensificarsi delle attività edilizie del secondo dopoguerra, ha nascosto o cancellato segni dell’insediamento antico. Tuttavia, l’attività di tutela svolta dalla Soprintendenza Archeologica in sinergia con le Amministrazioni Comunali, consente di recuperare sempre nuove testimonianze del passato della città e dei suoi abitanti, garantendone la salvaguardia.
La ricerca scientifica – che di recente si è avvalsa della collaborazione con importanti centri di studio internazionali, quali il CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) e le Università di Berlino e di Mainz – permette ora di porre in risalto il ruolo della civiltà di Golasecca (cultura preromana che si sviluppa nel I millennio a.C. nel territorio della Lombardia occidentale, Piemonte Orientale, Canton Ticino, che deriva dalla località di Golasecca, sulla sponda varesina del fiume Ticino) nel quadro delle relazioni con le coeve civiltà mediterranee e mitteleuropee.
  La mostra è inoltre un invito a visitare i beni archeologici presenti in città e nei dintorni: il Museo Civico cittadino, dove sono conservati l’originale del Carro celtico e i reperti dei passati rinvenimenti nella necropoli della Ca’ Morta, il Parco della Spina Verde, il Circolo dell’Ospedale di S. Anna e infine, per l’epoca romana, l’area delle Terme di Viale Lecco e Porta Pretoria.
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Tomba 16 del Nuovo Ospedale sant’Anna di Como, in corso di scavo © MIBACT
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Corredo Tomba 1, Nuovo Ospedale sant’Anna di Como, VI sec a.C Urna cineraria troncoconica in ceramica, grande coppa su piede, boccale, fibule e altri elementi di ornamento in bronzo, due perle in pasta vitrea © MIBACT
Il progetto scientifico è stato redatto da Lucia Mordeglia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio, Varese, Marina Uboldi, Musei Civici di Como,Stefania Jorio, già Soprintendenza Archeologia della Lombardia, con la collaborazione di Marta Rapi, Docente di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Milano, Mauro Rottoli, Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como e Mimosa Ravaglia, Archeologa, Como.
Accompagna la mostra un catalogo con testi di Lucia Mordeglia, Stefania Jorio, Mimosa Ravaglia, Bruno Chaume, Marina Uboldi, Mauro Rottoli, edito da Società Archeologica Comense.
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  Veduta generale del cantiere di scavo in occasione della costruzione del Nuovo Ospedale sant’Anna di Como, 2007 © MIBACT
Il grande “circolo” cultuale del Nuovo Ospedale sant’Anna di Como, in corso di scavo, 2007 © MIBACT
Il grande “circolo” cultuale del Nuovo Ospedale sant’Anna di Como, in corso di scavo, 2007 © MIBACT
INFORMAZIONI
Prima di Como. Nuove scoperte archeologiche dal territorio
A cura di Lucia Mordeglia e Marina Uboldi
Sede Chiesa di S. Pietro in Atrio, via Odescalchi, Como
Date 30 settembre – 10 novembre 2017
Orari martedì – venerdì, ore 15-18; sabato e domenica, ore 10-18; lunedì chiuso
Ingresso gratuito
Visite guidate per le scuole solo su prenotazione: martedì e giovedì, ore 10-12
Per prenotazioni: Società Archeologica Comense, Piazza Medaglie d’Oro 6 – 22100 Como
Tel. 031 269022 – [email protected]
Informazioni: Tel. 031.252550
#MOSTRE / “PRIMA DI #COMO. NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE DAL TERRITORIO” #archeologia FOTO: © MIBACT COMO - Per la prima volta in mostra, reperti archeologici di grande importanza storica, esito della ricerca condotta a Como negli ultimi dieci anni, vengono esposti nella suggestiva…
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