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#frasi e aforismi
alessaless · 2 years
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Ma certo passa tutto, solo che non si torna più gli stessi.
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mapsofinnerspace · 6 months
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4 modi per dire “ti amo” senza dire “ti amo”, by @greg_goya via @Iltrippovago
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mccek · 10 months
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Siamo sempre stati bravi a dare tutto agli altri e a ricordarci di noi stessi troppo tardi.
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lospalatoredinuvole · 7 months
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Sono in giro e ti sto pensando.
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Lirico è la brezza marina
Lirico è la brezza marina. I suoi occhi acquosi sono fissi nel nulla, trasparenti, impalpabili; sono inchiodati nel vento che gli fruga i riccioli sulla fronte. Lirico non parla, non ha mai parlato, nessuno sa se può percepire suoni e parole. Lui vive solo di futuro e nella sua mente ogni certezza è una possibilità, ogni frase un abbozzo di sillabe in un magma di suoni disarticolati, ogni suo pensiero è un sogno. Ma la sua afasia non è incomunicabilità, Lirico comunica e lo fa agganciandosi alla vita sempre sospesa più in basso; parla con i gesti e i suoi movimenti sono ampi, d’una plasticità solida; e se imparassi il suo linguaggio comprenderesti quale inesauribile flusso di immagini emana dal suo volto.
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siipoesia · 2 years
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La verità è che è grazie a te che ogni volta trovo la forza per rialzarmi, nonostante l’unico mio desiderio è rimanere tra le mie stesse macerie.
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desy03 · 2 years
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se avessi avuto due cuori te li avrei dati entrambi
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clacclo · 8 months
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L'amore è come i libri: ogni pagina racconta una storia unica e preziosa e ogni libro è diverso dall'altro.
@clacclo
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alessaless · 2 years
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claudiognoffo · 1 year
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Làscito.
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mccek · 1 year
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Coloro che non hanno mai rischiato riescono solo a scorgere la sconfitta degli altri.
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lospalatoredinuvole · 6 months
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Vorrei poter ascoltare per sempre la tua voce che pronuncia quelle parole che mi fanno stare bene.
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Formiche
Provate a chiedere alla formica in cerca di molliche sul pavimento di casa vostra di aiutarvi a far quadrare i conti; forse vi consiglierà di berci su qualcosa di forte e di lasciarla stare ai suoi minuscoli problemi di sopravvivenza…  Ed è quello che intendiamo fare noi, lasciare la formichina alla sua infaticabile ricerca e assieme a lei tutte le altre, e milioni di altre ancora, quante mai sono apparse su questo pianeta brulicante di minuscoli esseri, capaci di creare invidiabili aggregazioni sociali e agglomerati urbani. A voi piccolissime creature dedico il futuro, a voi resterà il compito di traghettare il cosmo, questo antico e stanco viandante verso la sua prossima rinascita, a voi che inconsapevoli partecipate alla grande corsa, a voi che potreste precipitarvi a ricoprirmi, a consumarmi, se non fosse ancora presto per questo…  Così mi imbarcai su di una zattera costruita dalle mie amiche formiche e salpai, un millimetro da terra, solcando i più insicuri e sconosciuti pavimenti del mio appartamento; e ogni mattonella era un mondo da scoprire, un’isola misteriosa su cui approdare o al limite naufragare, per liberare quell’innato anelito all’avventura che ognuno di noi porta costretto dentro, come una vescica in una scarpa nuova.  E percorrendo quel bagnasciuga di marmo, mentre la zattera barcollava sulle onde dell’oceano, mi veniva incontro un paesaggio esotico, un intero metro quadro di ignoto proprio nel centro del salone di casa. Il pappagallo dalla coda variopinta ristagnava sulla mia spalla, sfiorandomi la schiena con le sue piume colorate; io forse ero un pirata, forse un bucaniere naufragato, forse un avventuriero, o uno della ciurma su un vascello dell’esercito regolare, o soltanto uno stronzo che perdeva il contatto con la realtà. E le formiche divennero mare, e poi alberi, e sabbia sottile e bianca, e onde schiumose, e una capanna di legno… Quando vennero a salvarmi non avevo molta voglia di abbandonare quel paradiso di serenità. Vennero a bordo di una telefonata che squarciò il cielo come un fulmine rosso e mi trascinarono incatenato per costringermi a risalire a prua della realtà e a riaffiorare al centro del mio appartamento in una serata afosa di agosto, con fuori un silenzio irreale e dentro chissà quanti anni ancora di vita.
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-Se il sole muore, Oriana Fallaci
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