#giacomorun

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“VIGNETTES- INTERPRETING NOSTALGIA”

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Group Show, Opening Nov. 30th. 6pm. ‘23 -

Closing Jan. 14th. ‘24

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Final show of @bsmtspace for this year will be “VIGNETTES” which is a group show in which I also participate and I’m beyond words happy!!! Still can’t believe! So so happy and honored!!!

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Please friends, come over for the opening night or later if you can’t make it on the 30th. Nov, the show is up for a month and a half! Here more important info>>>

TO ATTEND THE OPENING NIGHT OR FOR CATALOGUE ENQUIRIES PLEASE CONTACT: HELLO@BSMT.CO.UK

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Every artwork in the show is 40cm X 40cm. There will be 40 works on show.

Sponsor of the show @3ambreweryuk Beats by @deboa

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Artists participating:

@einesigns

@bondtruluv

@davidshillinglaw

@dotmasters

@eloweeese

@errolaart

@eyesaw_nft

@gary_stranger

@gokcenyuksekart

@himbad

@inkiegraffiti

@jaune_art

@jimmer_willmott

@jo_peel

@joesangre

@josephloughborough

@kmgyeah

@lucie.flynn

@raid_33

@maxsolca

@artistmedea

@mighty.monkey

@motelseven40hk

@mrcenzone

@nerone_lecoktail

@perspicereartist

@pezbarcelona

@populuxe_

@realhackneydave

@richard_berner_artist

@myneandyours

@giacomorun

@russell_herron_art

@simon_hennessey

@thesweettoof

@theskeletoncardboard

@timothygatenby

@tizerid

@xenzogram

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[runabc]

Questo e' cio' che il mio amico M.B. ha scritto per la mostra da Bobeche dal titolo BAU BAU Sesiete di Ancona o siete di passaggio, ma ad ancona non vi perdete lo spettacolo di visitare almeno una volta lo store e gustarvi la mostra. Ci sono infiniti varchi in giro per la città. Bau Bau esce di casa si cala lungo scalinate fra pareti gialle e tetti spioventi e porte sgangherate, attraversa gigantesche rotonde frastornanti. Vede gabbiani sulle carcasse di pesce, poi un cavallo rosso, immobile, su un muro arancione. C’è una vetrina inaspettata, la osserva, ne è risucchiato. Capita spesso a Bau Bau di venire risucchiato. Gli alberi hanno spesso cortecce argentate e virgulti carnosi. I baobab sono così. Bau Bau ne osserva uno da vicino, abbraccia il suo tronco grasso e gibboso e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Dico ciò perché Bau Bau si è ritrovato in un luogo che non aveva mai visto. Ci sono molti alberi, molte fronde, è una foresta di baobab ma il sottobosco è denso di fronde. Bau Bau le discosta in cerca di luce e quando il sole filtra fra il fogliame, i raggi si infrangono su cose per terra. Hanno forme oniriche e funzionali, morbidezza ammiccante, disciplina geometrica. Sono grandi bulbi, pieni di cassetti aperti o ornati di bottoni. Bau Bau si siede su una poltrona, una di quelle dai cuscini soffici, violacei. È una poltrona girevole e Bau Bau inizia a roteare, si sente come un cane che voltola per terra, si sente una creatura irriverente. Guarda i lampadari appesi al soffitto. Ora gli alberi sono scomparsi. La foresta si è tramutata in un giardino dove grappoli di lampadine gli ricordano che si è scordato di tutto. Il sole che diventa sole, il tempo che non si ferma. Prima viene la corsa, il colore, la linea che diventa mare, il mare che corre sulla spiaggia, la spiaggia che rotola verso il cielo. Le linee si chiudono, si aprono, respirano, raramente si intrecciano alla pesantezze, ma non temono neanche quella. Non temono i giganti che emergono dal mare e si posano sui tetti delle case. O i volti dagli occhi a spirale che spuntano dietro le porte. O una fila indiana di pensieri che procedono lungo solchi di parole. Fiotti di immagini scatenano il piacere della regressione, una scarica liquorosa si innesta alle radici del collo. Bau Bau ha il volto incapace di stare fermo e produce un flusso di spigolosità espressive. Il luogo dove Bau Bau continua a girare su se stesso, avvitandosi sulla sua poltrona, è profondo. Contiene una disposizione di mobili che se potessero parlare, emetterebbero un boato potente, quello del tempo che si è accumulato sulle nostre spalle. Bau Bau non è solo in questo momento. Non lo è più, non lo è mai stato. Sente un brulichio di voci crescergli nella testa, è un rumore dal forte timbro dialettale. È un suono irriverente. Ci sono foglie che si tramutano in mani e mani che si tramutano in occhi. Ora è il momento di uscire. Le mani e gli occhi che incontra lungo il marciapiede lo salutano con il suo nome, gli fanno tutti Bau Bau e lo abbracciano, irrefrenabili. Bau Bau è contento, sicuro, non sente né paura né esaltazione, ha attraversato tutte le prove necessarie ora che muove le gambe, che tende le braccia, che sorride immaginando la sua città, le sue cose, i suoi immensi fossili silenziosi sbocciare ogni secondo. Bau Bau si ritrova in una piazza, su una panchina, dentro un bar, in un campo da calcetto con le porte dai pali colorati e le reti a brandelli. Conosce una donna che ha i capelli riccioluti, nerissimi, le dice tu sei Afrodite, sei nata dalla schiuma, la schiuma dei tuoi capelli è nera perché il mare era notturno. Bau Bau si affaccia da una grande casa con le pareti trasparenti, c’è il mare che sciaborda sul cornicione della finestra e una barca piena di donne e di uomini gli si fa incontro e i passeggeri a bordo gli fanno tutte e tutti “Bau Bau”, lo chiamano tutti per nome. «Ma potrò io mai lasciarvi con la sete e con la fame?» Dice lui ridendo, e li invita dentro casa, la casa dalle pareti trasparenti. L’Afrodite ricciuta frigge un piatto di fave per tutti su un grande tavolo, tratto fuori da una epoca iniziata e mai finita. Ovunque grandi baobab crescono silenziosamente, altre donne e altri uomini arrivano dalla città, scivolano attorno ai tavoli mentre il sole fa il sole nel cielo. La foresta si fa sempre più rigogliosa e vasta. Grandi bulbi spuntano dal terreno, si schiudono. Se non fosse per le persone che quando parlano fanno anche, con irriverenza, Bau Bau, se tutto il vociare dal timbro dialettale fosse un po’ più pacato, si sentirebbe la musica che viene dal profondo del bosco.

[lamolinastreetart]

Collab by Italians Lucio Bolognesi aka Basik (@basik) & Giacomo Bufarini aka RUN (@giacomorun) in Firenze, Italy (2019) #basik #giacomorun #firenze #italy #firenzestreetart #artedistrada #streetart #mural #colorwall #streetartnews #instastreetart #streetarteverywhere #streetarttoday #streetartglobe #urbanphotography #artphotography #welovestreetart #graffitiwall #graffititoday #streetartistry 📷 via Insta artist | bit.ly/2P4HPJV (bij Firenze, Tuscany, Italy) https://www.instagram.com/p/B8tNWPXlW7A/?igshid=1sic4daz96mab

[urbanarthunters]

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[hookedblog]

We just caught this mural in Hackney Wick by London based Italian artist @giacomorun before it got repainted with something new by the artist.⁣ ⁣ It is the third mural painted on this wall location by Run as part of his residency at the @growhackney :⁣ .⁣ .⁣ .⁣ #giacomobufarini #Hackneywick #streetartlondon #ukstreetart #streetartuk #londonstreetart #streetartist #wallpainting #hookedblog #muralpainting #murals #streetartists #eastlondon #londonlife #urbanartist https://instagr.am/p/CE1R3DylxLQ/

[jasoncampbellstudio]

Via @giacomorun #jasoncampbellstudio

[johnathanreinerscreenprints]

So happy with this gem of a gift for myself for 2017 ;)!! Well done @giacomorun for an amazing body of work and a beautiful book!

[markogiacomo]

Интересно как много из вас видело и играло в мою игру #GiacomoRun ? Которую мы както выпустили совместно с синглом #RunFromTheTown feat #AndreyFan !

[runabc]

• What is the meaning behind 'The Thinker Child'? The Thinker Child is a work that reclaim the stars, the moon and the planet, the sky and the ground of the hearth. When I see metropolis that are loosing their identity or are embracing the identity dictated by corporation, technology and cold inhuman developing, I feel the duty of gifting the citizen with something that makes them go back to their origin. We are humans still and we always will be. The thinker child is a bookmark on our history (or prehistory) to remind us that we are made of feelings and stardust. It is a very deep meaning for me, maybe to deep and my mission is to bring that to the people. As a public artist this is my job to talk about visceral topics. Direct or indirect, political or subtle, my duty is not to repeat what the big industry that are flooding out daily life do. Me, I am a singular individual that have been given the opportunity to speak to a larger audience and this is what I have to do. I don’t feel like a messiah but more a traveller that tells the story of the places I have travelling through. The huge figure touch his forehead holding gently the moon and the other hand softly go to reach the hearth establishing a connection between the two planet.All that is in between, that is you.

[runabc]

My new wall in Clapton E5 Hackney London. I have painted this wall 5 time in the last 6 years. It's my spot, or is everyone's place to watch and to make up a story with. Public art is for everyone, the context of art shall reflect the world we live in and make people think. this is made by one individual person, no advert, no product. Enjoy RUN

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Monotipo 1 some more @giacomorun

[runabc]

In a Chinese metropolis in the throes of feverish growth, three artists who came to paint on the facades of the buildings talk about themselves and explain springs and impulses, visions and desires that give shape to their imaginative designs. Run, Hitnes and Jiamin are three international murals, this time named for the 2018 Architecture Biennale in Shenzhen, a megalopolis with 15 million inhabitants and an ancient fishing village in full metamorphosis. The city is their mirror, the container of inexhaustible visions, the hyperspace of unexpected encounters. Painting in its free and mythopoietic trait amalgamates everything, enters into a relationship with signs and symbols, with humanity frantically engaged in work and with popular beliefs rooted in the smoky slums. Until state censorship arrives invisible in the shadow of skyscrapers and crashes against a non-aligned message, so as to derail the story of "What I do" on unexpected vectors. In una metropoli cinese in preda a una febbrile crescita, tre artisti venuti a dipingere sulle facciate delle costruzioni si raccontano e spiegano molle e pulsioni, visioni e desideri che danno forma ai loro immaginifici disegni. Run, Hitnes e Jiamin sono tre muralisti di respiro internazionale, questa volta chiamati per la Biennale di Architettura 2018 di Shenzhen, megalopoli da 15 milioni di abitanti e antico borgo di pescatori in piena metamorfosi. La città è il loro specchio, il contenitore di inesauribili visioni, l’iperspazio di incontri inaspettati. La pittura nel suo tratto libero e mitopoietico amalgama tutto, entra in relazione con segni e simboli, con l’umanità freneticamente impegnata nel lavoro e con le credenze popolari radicate nei bassifondi fumosi. Finché la censura di Stato arriva invisibile all’ombra dei grattacieli e si abbatte contro un messaggio non allineato, così da far deragliare su vettori inaspettati il racconto stesso di “What I do”.

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US TOGETHER NOI INSIEME Acquarello e matite su carta Run 2019 AT BOBECHE ancona Presents BAU BAU A solo show by RUN

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'Don't fogt to smll the flowers' Illustration 2019 Silo Brighton The Book

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ONLY 3 IMages from COLERA at galleria VARSI in ROME GO AND SEE OUR MONOTYPE PRINTING YOU NEVER GONNA REGREAT IT ... + ROME IS BEAUTIFUL ... SHOW IS ON UNTIL 23rd APRIL

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HOMOTIPO for 'COLERA' ROMA Galleria Varsi until 23rd of April RUN