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#ho finito le lacrime
omarfor-orchestra · 7 months
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RICCARDO MANERA HA FATTO UNA PARTE IN MAMELI PER L'AMOR DEL CIELO GUARDATE QUELLA FICTION ANCHE SOLO PER LUI
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ilfascinodelvago · 17 days
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Quando un personaggio del governo Meloni fa qualcosa di buffo (tipo la festa di Capodanno con le pistole o come ieri Sangiuliano fare ammenda al TG con la testa spaccata per aver avuto un'amante che lo registrava con occhiali spia) (solo l'Italia poteva inventare il punto in cui si incontrano William Gibson e Temptation Island) io penso sempre: e questi sono i migliori che hanno trovato.
L'intervista a Sangiuliano è stato un momento di buon intrattenimento, abbiamo sempre bisogno di quindici minuti divertenti offerti gratis dal destino. Se questo fosse un paese immaginario, con problemi immaginari abitato da persone immaginarie, avremmo potuto spegnere la Tv, grati e sorridenti per la performance. Il problema è che questo è un paese reale, con problemi reali ovunque guardi, e questi sono i migliori che hanno trovato, quasi un secolo di rivalsa post-fascista a sentirsi i migliori ingiustamente esclusi dalla cosa pubblica e poi letteralmente: il circo.
Non è ovviamente la prima volta, chi ha buoni archivi di ritagli o buona memoria, in questi giorni può scrivere pezzi belli su tutte le volte che il circo è arrivato a Roma, le volte in cui seguire la politica è stato divertente perché persone buffe facevano cose buffe in pubblico invece di governare. Da che io ricordi l'Italia politica è questo perenne pendolo tra cicli di intrattenimento e cicli in cui ci viene presentato il conto perché ops: non si è governato per anni, avete votato il circo, quindi ora ecco un turbo burocrate che parla poco, a voce bassa, pensa ai conti, sistema la baracca, si veste in modo impeccabile, lacrime, sangue, età pensionabili presto spinte oltre il limite della sopravvivenza umana, tagli ovunque, eccetera.
Seconda e terza repubblica sono un perenne ciclo di caos e sanzione, un governo che fa le orge e poi un governo che viene a punire il paese per aver votato il governo che faceva le orge, almeno vent'anni quasi tutti così, e se provi a chiederti dove sia finito il futuro nella politica italiana, almeno ieri ho scoperto che esistono occhiali con cui si registrano le persone, non esattamente il futuro che ci avevano promesso ma ci accontenteremo.
Ferdinando Cotugno
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tulipanico · 3 months
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Iniziato e finito giornata piangendo, dopo 10 ore in ambulatorio e 2 in negozio, in preciclo, decido che mi merito un panino del mc per cena, il tizio dello sportello drive ci prova e mi da tre anni in meno di quelli che ho (ovvero, guardacaso, la sua età) e l'unica cosa che ho pensato è stata: amo, sono le lacrime che mi tengono idratata la pelle.
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ec-chi-mo-si · 2 months
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Almeno per questa notte ho finito le lacrime.
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Un po' out of character, ma ho bisogno di supporto morale.
Ho appena finito "Banana Fish" (anime) e voglio piangere tutte le mie lacrime. 😭 Ditemi che qualcunə di voi lo ha visto, così possiamo piangere insieme 😭
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ma-come-mai · 2 months
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La Democrazia Americana
"Portano violenza,
e poi vogliono insegnare al mondo come ci si comporta democraticamente,
non meritano la nostra ammirazione"
"Cari ascoltatori, è molto diffusa l’opinione, non solo in Italia, ma in mezzo mondo, che gli Stati Uniti siano un modello di democrazia. Io, naturalmente, non ho niente contro gli americani, però mi piacerebbe essere minimamente obiettivo per raccontare leggermente la loro storia. Intanto, in quanto ai loro presidenti, ne hanno stecchiti quattro o cinque, così, assassinati, cosa che per esempio in Italia non è mai accaduta, neanche in altri Paesi. Insomma, gli americani quando si stancano di un presidente gli sparano e poi fanno dei bei funerali, quattro lacrime, e si passa al prossimo da assassinare. Insomma, una cosa veramente vergognosa. Ma è la storia degli americani che è inquietante. E quindi l’America non merita tutta la stima che noi abbiamo nei confronti degli Stati Uniti. E vi racconto molto brevemente la loro storia: hanno cominciato con l’uccidere tutti gli apache, i famosi indiani, ci hanno girato mille film su questo argomento. I poveri indiani che si difendevano con l’arco e le frecce, e invece gli americani che usavano ovviamente il fucile e la pistola, e quindi, diciamo, una partita un po’ truccata, ma niente di più. Poi cos’hanno fatto gli americani? Sono andati in Africa e hanno deportato un numero sterminato di neri, li hanno schiavizzati, li hanno trattati male per secoli e adesso passano per quelli buoni, che naturalmente devono insegnare al mondo come ci si comporta democraticamente. Fatta anche questa operazione, cosa hanno fatto gli americani? Così io sintetizzo. Sono andati in Giappone e hanno sganciato due bombe atomiche, due, una su Nagasaki e una su Hiroshima, facendo una quantità sterminata di vittime e anche questa è una bella prodezza. Non paghi, sono andati in Corea a fare un’altra guerra, e anche lì è successo di tutto. Poi sono andati in Vietnam
a massacrare i vietnamiti, un’altra prodezza, diciamo. Poi sono andati in Iraq. Ricorderete, dove volevano esportare la democrazia, invece hanno esportato la morte, perché ne hanno stecchiti un vagone.
Poi hanno finito di fare
i bulli gli americani?
No signori, sono andati anche in Afghanistan.
E lì abbiamo visto com’è andata a finire. Si sono fermati vent’anni, dovevano cambiare la società, non hanno cambiato niente e hanno, diciamo, lasciato una scia di sangue, di morti ammazzati, come loro abitudine. Ecco, questi sono gli americani. E noi dovremmo guardarli con ammirazione nel tentativo di imitarli? Io penso proprio che no. Molto meglio noi italiani, che siamo un po’ confusionari, abbiamo avuto qualche problema, ma rispetto agli Stati Uniti siamo Biancaneve".
- Vittorio Feltri
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libero-de-mente · 3 months
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𝗜𝗟 𝗦𝗔𝗕𝗔𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗠𝗔𝗧𝗨𝗥𝗔𝗡𝗗𝗢
𝗣𝗿𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼
- Papà domani mattina mi accompagneresti in auto a scuola?
- Certo Gabriele, se vuoi. Perché questo cambio di programma?
- Eh, metti che la TEB - (metropolitana leggera a cielo aperto della nostra città) - sia in ritardo o abbia un guasto. Non voglio rischiare il giorno del mio esame finale.
- Giusta osservazione, cercare sempre la via sicura. Ti accompagnerò io.
𝟮𝟵 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼
La notte è stata insonne per lui, l'ho sentito alzarsi più di una volta.
Quelle notti dove sai che il giorno dopo ti giocherai un altro passo importante nel proseguimento della scuola. La chiusura della settimana degli esami per la maturità.
Un lustro di fatiche, incomprensioni, colpi di genio, inaspettati metodi di studio, che l'esperienza scolastica gli ha fatto trovare. I voti alti, le cadute, i pugni dati sulla scrivania, la voglia di recuperare con rabbia e di esserci riuscito alla grande. I sorrisi, quelli di quando mi annunciava di un voto alto che, forse, neanche lui si aspettava.
Credo che lui non lo sapesse, ma stava guardando gli occhi di un padre che credeva in lui e si aspettava tutto ciò.
Gli amici, le compagnie mai nate per quel maledetto virus che per molto tempo lo ha imprigionato a casa.
Era un 4 marzo, si aspettava la primavera per poter tornare ad assaporare le compagnie nel parco pubblico. Invece arrivò una terribile notizia, come se gli studenti fossero soldati e che dovessero andare in guerra. Chiusi nelle trincee (case) per colpa di un nemico invisibile. Così quell'acronimo DAD divenne di uso quotidiano.
La rinascita. Le amicizie che si consolidano, gli amori adolescenziali. Così puri, scanzonati e forse mai impegnativi.
Questa mattina il viaggio verso la scuola, a un certo punto, è diventata una processione. File di ragazzi vestiti eleganti, per un appuntamento che svolterà la loro vita. Tailleur, completi e tante camicie bianche.
A un semaforo, mentre si attendeva il verde, noto questa ragazza. Tratti sudamericani che richiamano le nobili dinastie delle civiltà precolombiane. Vestita di tutto punto, con un mazzo di fiori tenuto sotto braccio mentre con le mani teneva aperto un grande quaderno con gli appunti. Mentre camminava a testa alta stava ripetendo a voce alta la sua: "dichiarazione volontaria di prendere a tutti i costi quel diploma, con un voto alto".
Probabilmente non potendola accompagnare a scuola, qualcuno, le ha donato quel mazzo di fiori come un rituale di buona sorte.
Era bellissima, volevo dirle dal finestrino quando mi stava passando vicino: "andrà tutto bene, sarai magnifica".
Ma non sapevo come avrebbe reagito, se per sorridere allentando la tensione o arrabbiandosi perché le avrei fatto perdere la concentrazione. Così glielo detto col cuore.
Arrivati a scuola il saluto, l'abbraccio. Le parole che non gli ho detto per non caricarlo di ansia, ma che ho tutte qui nel mio cuore.
La promessa. Quella di mandarmi un messaggio su WhastApp appena avrà finito il suo esame.
Sto scrivendo questo post proprio mentre lui sta raccontando, spiegando, gesticolando e impegnandosi per chiudere un percorso scolastico che lo vedrà, da subito, in pista per l'Università.
A volte mi fermo a pensare quanto possa essere stato un pessimo padre. Poi penso al fatto che i miei figli sono tutto quello che avrei voluto essere io. Loro ci sono riusciti. Forse noi genitori, alla fine, non siamo stati poi così male.
p.s. stavo per postare questo mio pensiero. Quando su WhastApp appare questo messaggio: "finitoo🥹🥹🥹"
Ho fatto click di invio di questo post con gli occhi lucidi, non riuscendo più a leggere per le lacrime. Adesso scusatemi ma devo levarmi dagli occhi tutte quelle soddisfazioni che non ho mai avuto, ma che sono riuscito a far avere a chi conta più della mia stessa vita.
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francesca-70 · 8 months
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DOVE VA A FINIRE L’ amore QUANDO FINISCE?
- Come faccio - mi chiese -
A lasciarlo andare ? Non vederlo piu’, non sapere piu’ niente di lui .
- perché devi figlia- rispose la curandera guardando verso l’antica quercia .
- vedi , nulla davvero ci appartiene ma chi abbiamo amato ha mescolato con noi il suo corpo astrale .
- che significa?
- che vi siete intrecciati come i rami dell’edera , ma non nel corpo , quello e’ momentaneo, nello spirito .
- ma a me non basta .
Sto male , voglio ancora vederlo e toccarlo e parlargli .
Non ce la faccio .
- non ce la devi fare - rispose sorridendo la donna di cui nessuno conosceva l’ eta’ .
- non ce la devi fare perché non sei tu a decidere : l’amore improvvisamente e senza merito arriva , come un canto di uccelli a mezzanotte .
E cosi’improvvisamente e senza motivo se ne va .
Ma non finisce mai.
Continua in quest’ altra dimensione .
- quale dimensione ?
Chiede la ragazza soffiandosi il naso avvolto dalle lacrime .
- la dimensione dell’invisibile. Dove vivono i maestri, i sacri spiriti, gli esseri di luce e le forze superiori .
I vostri spiriti congiunti e intrecciati salgono su fino a li , fino a diventare impercettibili e tuttavia continuano a vivere .
Vedi cara : l’umano non accetta che cio’ che può vedere e’ pari a un granello di sabbia a confronto dell’oceano.
- sto iniziando a capire ma fa ancora male .
- lo so bambina .
Non scacciare il demone del dolore : ogni volta che il cuore si spacca, si allarga un po’ di piu’ ma solo se lo lasci fare.
Se respingi, fingi , rigetti indietro, ti stordisci con le frivolezze , ritornera’ piu’ forte e ti chiudera’ il cuore .
E un cuore chiuso, e’ cio’ che di peggio puoi dare al mondo .
- gia’ in passato , Signora ho chiuso il mio cuore per non soffrire piu’ ed e’ stato sempre peggio !
- certo! Dimorare nelle tenebre e nella paura non e’ mai bene cara .
Non cercare di capire il dolore , lascia che ti travolga come un’onda, fatti lieve come piuma , lasciato attraversare come burro , ma se chiudi il cuore allora i demoni danzeranno sul tuo petto e ne’ gioia ne’ dolore toccheranno piu’ il tuo ventre .
E questo equivale a morire .
- si , ho capito .
Ho capito che essere forti significa stare 5 passi indietro.
Lo lascero’ andare ...
- domani sera , con la luna piena, da sola , vai in collina e pianta un ulivo .
Le sue foglie argentate saranno nutrite dalla tua leggerezza .
Qualcosa crescerà da questo strappo ma solo se lasci che la luce lo disinfetti .
E cosi sara’ per la pianta .
E la ragazza ando’ .
Con la luna calda di agosto a piantare il suo amore finito tra o cespugli di ginestra .
Scivolo’ dentro se’ per un po’
E la curendera non la perse mai di vista .
Da lontano, la vedeva con l’ occhio interiore e lei inviava ogni sera gli spiriti del bosco a vegliarle il sonno ...
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Testo originale di
ClaudiaCrispolti
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Ieri ho trovato il coraggio di lasciarti andare per sempre
Ieri ti ho detto addio
Ieri è iniziata la mia rinascita tra il dolore infinito che sento dentro il vuoto di te che già non sei più parte della mia vita, delle mie giornate, della mia quotidianità
Ci siamo lasciati dandoci per l'ultima volta tutto il bene che ci siamo sempre promessi fin dal primo giorno e ora posso dire fino all'ultimo istante
Ci siamo lasciati senza odio alcuno, augurandoci il meglio l'uno per l'altro. Tu lo hai detto a chiare lettere augurandomi la felicità che merito e lì ho iniziato a temere di aver perso per sempre l'unica persona che davvero mi conosce profondamente ma era troppo difficile continuare, stava diventando un'amicizia distruttiva perché io non riesco a reprimere le mie emozioni, non riesco a smettere di immaginarti al mio fianco ogni momento e tu invece sì eri capace di tenere ben distinta la realtà dalla chat, da una vicinanza solo virtuale e questo sentivo che ci stava allontanando ogni giorno di più e sapevo che entro la fine di quest'anno tutto sarebbe finito, avrei voluto resistere ancora, stringere i denti ancora un poco il tempo per poter vivere insieme ancora un paio di tappe e traguardi importanti come la tua laurea, come la pubblicazione dei nostri libri, come la mia patente e l'inizio dei nostri lavori e invece ieri sera ci siamo salutati per l'ultima volta tra le lacrime più sincere
Ieri sera ho letto per l'ultima volta il tuo nome in chat proprio mentre stavo per sedermi sugli spalti di quel concerto che tu sai aspettavo da tanto tempo, quello della mia cantante preferita che ha scritto ogni canzone come la playlist della mia vita oltre che della sua, ho letto velocemente le tue ultime frasi che sono incise sul mio cuore, ti ho detto per l'ultima volta ciao, ho chiuso per sempre quella chat, ho chiuso per sempre ogni contatto con te, mi sono seduta tremavo ancora subito dopo si sono spente le luci ed è iniziato il concerto, ogni frase era una pugnalata ma nonostante ciò mi costringevo a cantare a buttare attraverso quelle parole tutto il dolore interiore, a urlarle quelle frasi e poi proprio tra le prime canzoni inaspettatamente c'è stata "frasi a metà" e lì ho sentito come se la Pausini sapesse che dovevo sentire una conferma di aver fatto la cosa giusta al momento giusto e lo ha fatto me l'ha confermato con quella frase "non c'era posto migliore" e forse è davvero così non c'era posto migliore perché questo mi ricorda quanto non poteva funzionare tra noi, tu in un posto così non ci avresti mai messo piede mentre io mi sento viva in quella confusione, se la Pausini ha fatto la playlist della mia vita non c'era davvero posto migliore per iniziare a rinascere a riprendere in mano la mia vita lasciandoti andare per sempre. Dopo un'ora buona ha cantato "come se non fosse stato mai amore" lì ho pianto e ho cantato con la voce spezzata e ho pianto ancora, sentivo di starti dicendo ancora una volta addio ancora più forte "ieri ho capito che è da oggi che comincio senza te", "ma adesso è troppo presto", "e vorrei fuggire via, e vorrei nascondermi ma resto ancora così senza parlare senza dirti non te ne andare".
È la fine di un capitolo intenso davvero ma se voglio tornare a vivere devo andare avanti da sola senza te e lo faccio per me, volto pagina ora torno a vivere per me
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idettaglihere · 4 months
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neanche il tempo di far suonare la sveglia delle 7.30 che ero già sveglia da mezz'ora piangendo per la troppa ansia e il troppo stress
bonus: sono stata fuori circa 40 minuti con i cani e ho pianto anche durante tutti questi
ho già finito le lacrime per oggi (?)
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ossimoro7 · 1 year
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Ad un uomo fu chiesto di dipingere una barca. L'uomo prese vernice e pennelli e cominciò a dipingere la barca di un rosso brillante come da richiesta del proprietario. Mentre dipingeva si accorse di un piccolo buco nello scafo e lo riparò in silenzio. Quando ebbe finito di dipingere la barca ricevette il suo compenso e se ne andò, ma l'indomani il proprietario si presentò a casa sua con un assegno di gran lunga superiore a ciò che era stato pattuito per la pittura. Con sorpresa il pittore disse: "mi hai già pagato per dipingere la barca, signore".
"Ah, ma questo non è per la pittura, ma per aver riparato il buco nello scafo" rispose il proprietario.
"Ah, ma è stato un servizio così piccolo che non vale la pena pagare una cifra così alta" continuò il pittore.
Mio caro amico, disse il proprietario… lascia che ti racconti cos'è successo:
Quando la barca si è asciugata i miei figli hanno preso la barca e sono andati a pesca. Non sapevano che c'era un buco e io non ero in casa in quel momento. Ero disperato quando mi sono accorto che avevano preso la barca che sarebbe potuta affondare per il buco nello scafo.
Immagina il mio sollievo e la mia gioia quando li ho visti tornare dalla pesca. Poi esaminando la barca ho scoperto che avevi riparato il buco, salvando con la tua piccola buona azione la vita dei miei figli.
Quindi non importa chi, quando, come, dove… continua ad aiutare, a sostenere, ad asciugare le lacrime, ad ascoltare attentamente e a riparare tutte le perdite che trovi.
Non sai mai quando qualcuno ha bisogno di noi, e quando Dio ci riserva delle piacevoli sorprese per essere stati importanti per qualcuno. Lungo il percorso della vita potresti aver riparato senza accorgertene numerosi "buchi nelle barche" per diverse persone, senza renderti conto di quante vite hai salvato.
Fai la differenza, sii il meglio di te
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Ossimoro
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ho finito got? si. il fiume di lacrime composto da me stessa è più lungo del Po? SICURO
amo questa canzone.
@piccol0paradiso mi hai fatto passare le pene dell'inferno con il tuo cazzo di sogno al capitolo 57.
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chloeexxx · 1 month
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Non voglio riprendermelo, perche probabilmente il nostro tempo é finito e sarebbe sbagliato forzarlo a ricominciare, perché non sarebbe mai bello come la prima volta, sono qui per chiedere una cosa alla prossima che ci sarà, per favore trattalo bene, lo so che certe volte e insopportabile e esagerato, ma accettalo cosi, non cambierà mai e poi alla fine ti innamorerai anche di questo lato di lui.
Non fargli la guerra, é orgoglioso, la vincerà lui.
Ripetigli sempre quanto lo ami, a lui fa piacere e ogni tanto faglieli quei messaggi improvvisi, lui aspetta solo quelli. Ti sei andata a prendere una delle persone piu complicata sulla faccia della terra..
però fidati che se poi lo capisci, non lo lasci piú!
Impara ad ascoltarlo e a farlo stogare, molte volte ti tratterà male ma non perché c'è l'ha con te, ma perché c'è l'ha con il mondo. Si in grado di strappargli un sorriso nei momenti no, dirgli ti amo, solo di questo ha bisogno. Sembra un duro ma in realtà é fragillissimo, é un bambino e anche se sembra sicuro di se stesso fidati non lo è. È tutta una maschera per proteggersi da quello che il mondo può fargli, tu amalo, amalo tanto.
Amalo sempre e non rimproverarlo perché tanto non ti ascolterà, ha la testa dura come il marmo.
Non parlargli del suo passato, non ti dirà niente, ama il presente e se lo vive sempre a mille. Potrei scriverti milioni di cose da fare, ma concludo con una semplicissima..vivetelo fino all'ultimo e rendilo felice, vedrai che poi la mattina ti sveglierai con il cuore pieno d’amore ..io “te lo lascio” e “te lo affido", é una frase che si sente nei film ma sappi che ti prendi una grande responsabilità..devi accogliere la sua pazzia, le battute, la sua voglia di fuggire dagli impegni, i suoi ragionamenti che non hanno ne capo ne coda, i suoi messaggi acidi e freddi. Fai tutto questo e avrai lui, io te lo posso giurare, posso dirti con certezza che anche se il peso da sopportare sia a volte insostenibile, con lui avrai un modo che nessun'altro ti ha mai dato in tutta la tua vita.
Ogni volta che lui ti sorriderà senza un motivo, o riderà di una tua battuta, o ti metterà quegli occhi addosso in una conversazione, sentirai di essere in un altro universo. Combatterai e sopporterai quelle dannate lacrime pur di conquistare uno soltanto dei suoi sorrisi, ti assicuro se terrai acceso il suo sorriso niente potrà fermarvi, sarete imbattibili, indistruttibili.
Niente al mondo vi separerà, sopporta tutto di lui e sopratutto fatti rispettare, non mancare di sgridarlo quando lo merita e poi dirgli "facciamo pace" insegnagli ad amare, lasciagli qualcosa di te. lo ci ho provato, ma ho fallito, e credevo di essere diversa dalle altre e lo ero ma "... Non ero ciò che voleva lui e lui non era ciò che faceva per me" Ho sempre sopportato le critiche e sulla maggior parte delle cose avevano ragione ma amo rischiare e allora rischiai...
sei tu quella che gli farà cambiare idea, che lo farà smettere di pensare che l'amore é inutile e fa male, abbraccialo mentre camminate, confidati con lui, non tenerti dentro neanche mezza parola di quello che pensi, stringilo, bacialo, non sarà facile ma sarà meraviglioso ,e poi chissà magari un giorno vi incrocerò in qualche strada di città e sorriderò pensando che forse mi ringrazierai per averti lasciato ciò che ho sempre voluto, ma che ho perso.
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mistruggelanima · 8 days
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Mi sento così delusa che ho finito tutte le mie lacrime.
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valentina-lauricella · 2 months
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Quel ch'io sento per lui non mi par cosa mortale
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Dalla lettera di Antonio Ranieri a Giovanni Battista Niccolini in data 10 Novembre 1844:
"Io sono stato infermo nell'ottobre per l'amarissima tenerezza della memoria del Leopardi: e veramente l'esser fatto di terra sensibile è troppo funesto dono. Ho avuto bisogno di un mese intero di ferie per collocare nel suo posto quel monumentino già da gran tempo finito. La chiesetta di S. Vitale a Posilipo è aggregata alla diocesi di Pozzuoli. Chi può dirvi quante volte sono dovuto andare ad inchinare quel vescovo per ottenere i debiti permessi! Il permesso già datone dall'antecessore non giovava! Ed in mezzo ad opere così lacrimevoli e pietose, in contrade così allagate da ogni più grave e pestifera superstizione, giungere un solenne articolo del Sainte-Beuve in cui si prova con documenti l'ateismo del defunto. Dio onnipotente! Che secolo è questo che viviamo! Tanto grande ingegno ci vuole per intendere le terribili conseguenze che un discorso tale può portare in contrade tali! Ah! quanto desidero di vedervi per narrarvi quel che ho dovuto spendere e soffrire. Ma lasciamo ciò; e, rispondendo, usate in subiecta materia, gli universali. La cassa in cui giacciono i suoi avanzi, volli colle mie braccia trasferirla dalla stanza sotterranea nel vestibolo della chiesa, dove l'ho fatta murare sotto il monumento. Ebbi l'imprudenza d'aprirla. Oh Dio! Nulla potette il piombo e l'iniezione contro un disfacimento cominciato già molti anni prima della morte! Gli avanzi della carne disseccata mi rendettero più atroce lo spettacolo, perchè l'occhio offuscato e stupido di lacrime e di dolore cercava le antiche forme sotto la nuova dissoluzione. Insomma nulla mi valse l'avere nella mia passione per la notomia veduti migliaia di cadaveri e rotte e cincischiate molte ossa e carne umana. Il cuore non obbedisce alle infami leggi della materia; e quindi stesso io traggo un argomento contrario alla fiera sentenza che parve sì certa al defunto. Quel ch'io ho sentito e sento e sentirò per lui non mi pare cosa mortale; o almeno non posso concepirla come tale. Ora un solido marmo custodisce quelle ossa. Preghiamo l'Altissimo che i liberali (i neo-guelfi) non pervengano a turbarne l'eterno riposo."
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libero-de-mente · 4 months
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MIO CUORE
Ho un cuore debole.
Nulla di romantico. È più fisica la questione, anzi cardiaca.
Il mio cuore fa male, risulta come stanco.
Così sono finito al pronto soccorso, uno di quelli in città.
Nuovo, di recente costruzione in cui mi hanno accolto.
Al triage sono bastate due parole, dammi due parole "cuore" e "dolore", una in meno delle tre parole che cantavamo quasi tutti nel 2001.
Mi ritrovo proiettato in una realtà che non assaporavo da anni, fatta di dolore ed emergenze, di speranze e di rassegnazione, spesso disperazione.
Sdraiato su di un lettino, con cavi attaccati e flebo. Prelievi e TAC.
Osservo, senza essere invasivo e persistente, le persone che condividono la stanza. Sento i loro lamenti. Sono per lo più persone anziane.
Una signora si lamenta: "La testa vola via, aiuto".
Penso alla mia di testa, sempre staccata metaforicamente dal mio corpo, tipo "io e te, tre metri scopra il collo".
Passano le ore. Ho con me il Kindle, sono un lettore atipico.
Ho bisogno di un'atmosfera serena per leggere, il frastuono mi distrae, in questo ambiente tra i bip-bip degli elettrocardiografi, le voci, i lamenti, le suonerie telefoniche improbabili delle persone anziane che cercano di rispondere goffamente alle telefonate dei loro parenti è il caos.
Opto quindi per un libro già letto, in maniera che qualsiasi distrazione non mi faccia perdere il filo, conoscendola già, della trama.
Sono stato ricoverato un bel po', di ore dico, tanto che ho iniziato e finito Assassinio sull'Orient-Express, di Agatha Christie. Adoro.
La scelta è stata dettata perché, come sul vagone del treno, ci sono le cuccette. Individuo in un anziano signore, dispotico con le infermiere, il signor Ratchett. Una signora seduta con modi eleganti mi ricorda la principessa Natalia Dragomiroff, mentre un'altra signora è simile a Hildegard Schmidt la sua cameriera.
Mi immedesimo in Hercule Poirot, più alla Kenneth Branagh che alla David Suchet per una questione prettamente d'aspetto fisico, e mi manca tanto avere accanto un Monsieur Bouc.
La mia dedizione alla lettura viene sospesa, quand'essa viene catturata da un uomo. Lo hanno fatto entrare e si avvicina alla persona anziana che sta sulla mia sinistra.
La tendina divisoria non mi mostra il volto, ma lo sento respirare attaccato alla maschera per l'ossigeno con molte difficoltà.
Non è una semplice visita di cortesia, mi sembra un saluto.
L'uomo in lacrime chiama "papà" la persona che sta lottando con un respiratore. Gli dice che è fiero di lui, che è orgoglioso della vita insieme a lui. Che non deve mollare, che domani tornerà a trovarlo e si rivedranno sicuramente. Ma il suo volto, mentre si girava per uscire passandomi davanti, diceva tutt'altro. Con gli occhi pieni di lacrime.
Come se quelle parole dette fossero un probabile addio.
Sono stato dimesso in piena notte. Ventiquattrore che non dormo.
Il mio cuore stanco faceva male.
Ce la caveremo entrambi, me la caverò con una cura.
Ho salutato tutte le infermiere e i medici presenti, ringraziandoli.
Ho salutato la signora "Hildegard Schmidt", che ha apprezzato, contraccambiando con un sorriso.
Quando sono uscito ho ricevuto gli abbracci dei miei figli. Una panacea naturale dal potere infinito.
Oggi è la festa della mamma e mia madre l'ha voluta celebrare facendo gli gnocchi. Fatti a mano da lei. Credo che non li facesse dai tempi in cui mio padre era ancora in vita.
Un regalo enorme per me.
Resterò a riposo. Con il piccolo Leo che gioca su di me.
Strana la vita, si diverte con il bilanciare le cose.
Per un micio rosso che arriva, Leo, uno rosso se ne va. Tito, il gatto rosso di una vicina di casa, che si è spento l'altra notte.
La vita alla fine, in un modo o nell'altro, riequilibra le cose.
I nostri eccessi verranno annullati, ne sono sicuro.
Buona festa a tutte le donne che hanno fatto da madre nella loro vita, ai loro cuori generosi e forti; capaci di eseguire uno dei compiti più importanti e impegnativi nella vita.
Essere madre, mamma e matrice.
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