Tumgik
#intrattabile
mostro-rotto · 1 year
Text
Starmi accanto non è facile. Non sono bravo con le persone. E sì, lo so, a volte sono intrattabile. Ma il bene che ti ho voluto non è quantificabile. E lo so che certi rapporti nascono per finire. Ma io in noi ci ho creduto davvero. Probabilmente mi mancherai più del previsto. Probabilmente anch'io ti mancherò ma non lo sapremo mai, vero? Quante persone si dicono "Mi manchi" senza pensarlo davvero? Io non l'ho detto quasi mai, mi sono sempre trattenuto, quand'era possibile. Con te, però, non ci riesco. Mi manchi. Dannazione se mi manchi. Il fatto è questo. La mia vita, da quando ti ho conosciuto, si è divisa in due: con te e senza di te. La differenza si sente forte, fortissima. Non è solo una questione di abitudini, è tutto. È come se qualcosa di te mi fosse rimasto appiccicato addosso sulla pelle, sul cuore, ovunque. Quanto fa male dirsi addio, farsi da parte e non parlarsi più, non esistere più nella vita di chi avrà sempre un pezzo del tuo cuore.
15 notes · View notes
pensierincircles · 8 months
Text
Incazzata nera, emotivamente instabile e mi son pure finite le sigarette. Fuori diluvia e non posso uscire a comprarle, a meno che non voglia fare una doccia gelida. Tutto questo contribuisce al farmi incazzare di più, chiaramente.
0 notes
doblondoro · 3 months
Text
.
0 notes
star2019f · 5 months
Text
Sono in un momento particolare della mia vita, un momento che colpisce noi donne... a qualcuna dura meno, per altre si prolunga anche per mesi e mesi. Appartengo alla seconda categoria e credetemi, non è per niente piacevole. Sono diventata irascibile, non mi riconosco, passo in pochi minuti da uno stato d'animo all'altro, piango continuamente e gli attacchi di ansia sono sempre più frequenti. Improvvisamente ho un caldo assurdo, poi dopo due minuti il gelo nelle vene. Mi fa paura tutto e divento una persona intrattabile... mi odio da sola. purtroppo non è facile da capire nè da accettare e credetemi per me è terribile! Ciclicamente si hanno atteggiamenti noiosi e stufevoli, ma credetemi, non si controllano!! È terribile, non si può spiegare!!! Chiedo venia a chi ha provato a sopportarmi!! Sono donna!!!
21 notes · View notes
aigiornileggeri · 7 days
Text
comunque se non mi faccio il pisolino pomeridiano sono intrattabile, se mi sveglio dal pisolino pomeridiano sono intrattabile.
che devo fa?
12 notes · View notes
3nding · 6 months
Text
Why are so many young people getting cancer? Perché tanti giovani si stanno ammalando di cancro? Sintesi dell'articolo con spunti personali.
Per prima cosa sgombriamo il campo dall'associazione tra cancri, turbocancri e vaccini ad RNA che personaggi senza scrupoli stanno diffondendo per (cinicamente o incoscientemente, ognuno scelga) instillare dubbi e paure in chi in questo periodo si ritrova ad affrontare una diagnosi di tumore. Vorrei spiegare il mio accanimento su questo aspetto: una reazione molto frequente in chi riceve una diagnosi di tumore è chiedersi perché. Secondo me offrire ad una persona in un momento di grande fragilità una risposta falsa e che lo spinga a colpevolizzarsi (se avessi dato ascolto, se non mi fossi vaccinato, forse oggi non…) è riprovevole. Et de hoc satis.
E' vero che i dati ci dicono che c'è un'aumento di tumori, ed un aumento di tumori che si presentano in modo insolitamente precoce, ma è un fenomeno che si osserva dagli anni '90, i vaccini ad mRNA non c'erano.
Il punto è che il perché questo succeda ancora non si capisce. E non sarà facile capirlo, almeno per un po'.
La premessa è che il cancro, nella nostra cultura scientifica (che poi trova conferma nella nostra esperienza) è sempre stato una malattia statisticamente legata all'età (qui sotto c'è un grafico con l'andamento dell'incidenza di vari tipo di tumore in relazione all'età).
Un primo motivo è che le cause iniziali del cancro sono le mutazioni. Che siano dovute a fattori endogeni (acquisite in modo casuale nel corso della vita) o esogeni (causate dall'esposizione a fattori ambientali come inquinamento, alimenti, fumo, uso di sostanze chimiche…), solo poche di queste mutazioni avranno un'effetto sulla cellula, solo poche delle cellule che portano mutazioni riusciranno ad andare avanti. Per questo le probabilità che si verifichi un evento critico aumenteranno con il passare del tempo.
Ma una mutazione da sola non basta. Perché si abbia un tumore la cellula deve accumulare più mutazioni che compromettano aspetti diversi dei suoi sistemi di controllo. Questo succede, è nella nostra esperienza quotidiana, ma le probabilità che più mutazioni utili si ritrovino nella stessa cellula sono basse, e allora ci vuole ancora più tempo. Possono essere necessari anche decenni. E ancora altro tempo è necessario perché la cellula vada incontro ad ulteriori cambiamenti e deregolazioni che fanno la differenza tra una cellula fuori controllo che sarà eliminata ed un tumore che crescerà, sarà capace di invadere ed infiltrare altri tessuti, crearsi un sistema circolatorio privato e mandare in giro cellule metastatiche.
Per questo i tumori in genere si manifestano coi loro sintomi e si scoprono dopo una certa età. Hanno bisogno di tempo. Per questo, scoprire un tumore del colon ormai intrattabile in una sedicenne, o scoprirne uno con metastasi al fegato in una 32enne, è qualcosa di assolutamente anomalo. Nell'articolo vengono definiti "improbable forms of cancer", tumori improbabili.
Ovviamente tumori infantili ce ne sono, fin troppi. Tumori giovanili pure, ma sono rari, e particolari (spesso con una componente ereditaria), a causa dei meccanismi alla base in genere diversi da quelli dei tumori dell'età adulta ed avanzata (diciamo dai 50 in su). Che però si stanno presentando in aumento ben sotto i 50 (secondo alcuni modelli tra il 2019 ed il 20230 si osserverà un aumento del 30%). Ed anche se la mortalità per cancro globalmente è in calo, questo aumento potrebbe contribuire a riportare su la curva dei decessi nei prossimi anni. Anche perché nei giovani per ora non si fa prevenzione (controlli e screening) per cercare i tumori tipici dell'età più avanzata, quindi spesso questi tumori vengono scoperti in modo tardivo. Ma c'è chi sta già pensando di correre ai ripari ed anticipare di almeno 10 anni alcuni programmi di screening.
Ovviamente oltre a capire che sta succedendo qualcosa di strano, è importante scoprirne le cause. Ma non è facile.
Un primo problema è quello temporale. Anche in un caso veramente semplice da capire, come i tumori alla tiroide in chi da ragazzo (quindi con una tiroide molto attiva) in Ucraina e Bielorussia è stato esposto allo Iodio 131 liberato dalla centrale di Chernobyl, furono necessari comunque diversi anni prima di avere i primi casi. In pratica, anche in condizioni indotte in modo quasi sperimentale, c'è stato un periodo di latenza rispetto agli eventi iniziali. Diamo per scontato quindi che per capire quello che si osserva oggi non ci interessa qualcosa che è successo uno o due anni fa ma dobbiamo andare indietro nel tempo, di qualche decennio. E non sarà facile associare in modo retroattivo qualcosa che non sappiamo cosa sia, ma è successo 30-40 anni fa, ad un fenomeno che vediamo oggi.
L'altro problema è nei numeri. La tendenza è netta ma i numeri non sono tanto grandi da consentire studi solidi, e se per aumentare la numerosità del campione mettiamo insieme individui e malattie che apparentemente hanno in comune solo una diagnosi precoce, rischiamo di non scoprire i fattori discriminanti. Perché i tumori in aumento sono diversi per tipo, per età di insorgenza, per popolazione, e poi un tumore è per definizione una patologia multifattoriale che può rispondere a fattori molto diversi. La cosa più probabile però è che non ci sia una vera e propria pistola fumante da scoprire, ma una serie di fattori che singolarmente o in sinergia determinano questo risultato.
Di ipotesi se ne fanno tante che però possono spiegare alcuni casi ma non altri. Si va dai cambiamenti nell'alimentazione, sia in quantità che in qualità rispetto alle generazioni precedenti, all'obesità in netto aumento nei giovani, al consumo di alcoolici, a cambiamenti nel microbiota (che ha effetti sul sistema immunitario e sempre più correlazioni col cancro, ma che sarà difficile confrontare con quello di chi si è ammalato in età "normale"). Si stanno considerando anche effetti epigenetici dovuti all'esposizione a sostanze chimiche (disruttori endocrini) durante la gravidanza. Per questa ipotesi ci sono dei precedenti ormai ben caratterizzati, ragazze nate da madri che avevano fatto uso di un ormone sintetico (il dietilstillbestrolo) durante la gravidanza sviluppavano con frequenza insolita un tumore genitale raro ed in adolescenza, età decisamente insolita. Solo in seguito si capì che l'ormone disturbava il programma differenziativo di quei tessuti in una fase critica dell'embriogenesi per cui le bambine nascevano con una sorta di predisposizione a quel tumore. Può darsi che quello che vediamo oggi dipenda da qualcosa del genere. Sarebbe molto utile andare a studiare quelle che si chiamano coorti di nascita, ovvero un grande numero di bambini (e le loro madri) seguiti fin da prima di nascere. Di dati e di campioni biologici da analizzare in cui trovare contaminanti che potrebbero avere questo tipo di effetti però purtroppo non ce ne sono molti.
Stanno emergendo anche altri aspetti significativi a livello di popolazione. Il fenomeno sembra riguardare le donne più degli uomini, negli Stati Uniti gli ispanici ed i neri più che i bianchi, ed ancora di più alcune minoranze etniche native dell'Alaska. Ma sicuramente non si tratta di una questione etnica e di polimorfismi, quanto di aspetti socioeconomici. Livello economico, stili di vita, alimentazione, obesità, sicurezza delle abitazioni, accesso a prevenzione e cure precoci sono strettamente correlati tra loro, e possono essere un fattore importante. Lo abbiamo già visto col Covid. Ma è difficile che siano la causa diretta dell'aumento di incidenza del cancro tra i giovani.
E poi c'è il solito problema (ormai ci torniamo sempre più spesso) delle aree grigie, dei dati che non abbiamo perché riguardano quegli ultimi di cui ci importa poco. Come esempio, in Sudafrica i dati sull'incidenza dei tumori sono noti solo per il 16% della popolazione che è coperta da un'assicurazione sanitaria. Degli altri non si sa. Se tra gli altri ci fosse la risposta alle nostre domande, non lo sapremmo.
In sintesi, oggi oltre a farci le domande dobbiamo anche iniziare a raccogliere tutte le informazione possibili in cui, prima o poi, trovare le risposte.
“We never saw this coming. But in 20 years if we don’t have databases to record this, it’s our failure. It’s negligence.” - Ettore Meccia, fb
Più informazioni e link nell'articolo: https://www.nature.com/articles/d41586-024-00720-6
14 notes · View notes
tulipanico · 7 months
Text
Dovevo chiedere una serie di cose alla mia responsabile, persona nota per avere momenti in cui risulta veramente intrattabile, e questa cosa mi stava mettendo così in allarme che ora, che le ho parlato ed è stata carina, mi sento: leggerissima.
16 notes · View notes
Text
Quando ho sonno sono intrattabile
5 notes · View notes
orotrasparente · 2 months
Text
la verità unica e assoluta è che se non mangio e ho fame sono intrattabile
3 notes · View notes
licaonia · 2 months
Text
Tumblr media
♠️_____In ciascuna persona esiste una zona che si può definire intrattabile, ingovernabile. Guai a provare a irritarla ancor di più. E’ il tappo che tiene chiusa un’enorme energia, spesso distruttiva.
Fabrizio Caramagna
5 notes · View notes
bicheco · 1 year
Text
Tumblr media
Mi piacerebbe essere il tipo di persona che gioisce per uno scudetto. La mia felicità però, con gli anni, è diventata sempre più pigra, spocchiosa, antipatica e intrattabile: praticamente una stronza. Detto ciò complimenti ai napoletani e a Napoli, una città che merita tutto il bene possibile.
20 notes · View notes
hungrynight · 10 months
Text
Se non dormo diventerò intrattabile
6 notes · View notes
famoustyrantangel · 8 months
Text
Tumblr media
Imperfetto, incomprensibile, intrattabile, tormentato, incontentabile, indomabile. Ahi amata mia, così è il possente amore!
Michele Gentile
3 notes · View notes
mancino · 5 months
Text
Tumblr media
Sono stata intrattabile, monomaniaca, priva di tatto e molte volte sgradevole. Credo di essere stata grandissima.
Betty Davis
5 notes · View notes
susieporta · 7 months
Text
Tumblr media
Ci sono persone che ci restano nella testa e continuano a venirci in mente anche se le abbiamo incontrate una sola volta. A fare la differenza è una frase o un’immagine che si impiglia nei nostri pensieri. L’immagine che non ho dimenticato è quella di una ragazzina infelice e irrequieta che passa le sue giornate seduta nel corridoio della #scuola a guardare dalla finestra. Gli insegnanti la mandano regolarmente fuori dalla classe perché non segue e disturba. Nessuno di quelli che passano si cura di lei, che si sente incompresa e invisibile. Fino ad un incontro fortuito.
Danielle è nata in Camerun ed è arrivata in Italia all'età di sette anni insieme a suo fratello gemello Ivan. La mamma, per sottrarli ad una faida familiare, li aveva affidati a uno zio che viveva vicino a Pavia. I due bambini cominciano una nuova vita, ma quando hanno nove anni lo zio muore all’improvviso e il loro equilibrio si spezza di nuovo: i servizi sociali li dividono e mandano lei dalle suore e lui dai preti. Tutto va in pezzi.
Danielle si riempie di dolore ed è sempre arrabbiata: la bambina che faceva da mamma a suo fratello diventa intrattabile. Comincia la scuola media e i voti non sono mai sopra il 4: «Nessuno si preoccupava della mia situazione, così io stavo seduta fuori dalla classe e quello era il modo in cui passavo le mie giornate».
Oggi Danielle, che ha 26 anni e di cognome si chiama Madam, racconta tutto con il sorriso, con grande calma e pace. Se ci riesce è grazie a quell’incontro con il professore di ginnastica, Giampiero Gandini.
«Mi disse: “Perché invece di stare lì seduta non vieni a provare a lanciare il peso?". Siamo andati in giardino, ho iniziato a lanciare e ho visto lo stupore nella sua espressione». Da quel momento Danielle inizia ad allenarsi tutti i giorni.
Poche settimane dopo la iscrive alla prima #gara, tra le scuole della provincia di Pavia: «L’ho vinta e ho adorato il senso della vittoria. I miei compagni, che fino a quel momento non mi avevano mai calcolata, cominciano a farmi i complimenti e a voler essere miei amici».
L’idea di non essere più invisibile e di avere un valore contamina ogni aspetto della sua vita: «Mi sono detta: perché non provo a trasferire questi valori che sto imparando, grazie allo #sport, anche nella scuola? E così è stato».
Il viaggio di Danielle la porta sempre più in alto, fino a vincere cinque campionati italiani nelle sue categorie di età e a raccogliere 25 medaglie. Poi si qualifica per i #mondiali, per scoprire, però, che non può partecipare, perché non è italiana e la maglia azzurra non la può indossare: «Rappresentare l'Italia, il posto che mi ha accolta, era un po’ come ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato».
Diventata maggiorenne non può più stare dalle suore, loro le trovano un posto dove abitare ma deve mantenersi, così fa la babysitter e la sera le consegne delle pizze con la bicicletta.
Non si scoraggia e dopo 17 anni in Italia riesce a diventare cittadina e nello stesso momento a laurearsi in Scienze della Comunicazione.
📬 Racconto la storia completa di Danielle nella mia ultima #newsletter #altrestorie, ci si iscrive con un click su mariocalabresi.com. La sua voce è invece protagonista della nuova puntata del mio #podcast Altre/Storie, la potete ascoltare qui: 🎧 https://open.spotify.com/episode/5EWqec08xO7VK7iUIyGuRR
Buona lettura e buon ascolto.
Mario Calabresi
4 notes · View notes
orotrasparente · 2 years
Text
a differenza di molte persone che hanno bisogno di apparire sin da subito perfette io voglio apparire male, quando mi piace qualcuna ho la necessità fisiologica di apparire male, i primi mesi di conoscenza ecc. sono intrattabile e mostro principalmente il peggio forse solo perché ho bisogno di sapere se quella persona è adatta a prendersi i miei momenti negativi e i miei lati bui e non solo quello che c’è di buono, sono come una cena sofisticata, il meglio lo lascio per ultimo
41 notes · View notes