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#maglia italia 2023
pubcapscott · 1 year
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2023 Giro d'Italia: Stage 3 Results
Michael Matthews (Team Jayco AlUla) has won Stage 3 of the 2023 Giro d’Italia, the 213km long Vasto-Melfi. Mads Pedersen (Trek – Segafredo) and Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) finished second and third respectively. Speaking seconds after the stage finish, the stage winner Matthews said: “I’m speechless. After all I want through these past few months, to win on stage 3 is more than I could…
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realnews20 · 19 days
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L’Italia è ultima in Europa di per le morti connesse alle Infezioni Correlate all’Assistenza provocate da germi multiresistenti agli antibiotici: ogni anno, nel nostro Paese, si contano 11mila morti l’anno, un terzo di tutti i decessi. Più in generale nel periodo 2022-2023, circa 430 mila persone hanno contratto un’infezione durante un ricovero ospedaliero attestandosi sull’8,2% del totale, di fronte a una media europea che si attesta al 6,5%. Solo il Portogallo riesca a fare peggio in tutto il continente europeo con l’8,9%.  In Italia, nel periodo 2022-2023, circa 430 mila persone hanno contratto un’infezione durante un ricovero ospedaliero, l’8,2% del totale Male anche la percentuale di utilizzo di antibiotici in un contesto ospedaliero (44,7%) molto più alta di quella comunitaria (33,7%). Il combinato disposto dei due dati desta particolare preoccupazione perché un’infezione ospedaliera su tre contratta tra il 2022 e il 2023 era resistente agli antibiotici, fattore che limita le possibilità di trattamento dei pazienti. La direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), Andrea Ammon non ha dubbi: “Le infezioni associate all’assistenza sanitaria rappresentano una sfida significativa per la sicurezza dei pazienti negli ospedali di tutta Europa. Questi numeri recenti evidenziano l’urgente necessità di ulteriori azioni per mitigare questa minaccia”.  Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, un’agenzia indipendente dell’Unione europea con lo scopo di rafforzare le difese dei paesi membri dell’Unione nei confronti delle malattie infettive, nel suo ultimo rapporto sottolinea come nel nostro Paese la situazione si peggiorata dopo il periodo pandemico. Nel 2022-2023, il Covid ha contribuito in modo significativo all’aumento del peso delle infezioni ospedaliere rispetto al precedente rapporto del 2016-2017. Le infezioni più diffuse sono state quelle del tratto respiratorio (quasi un terzo del totale) le infezioni del tratto urinario, quelle del sito chirurgico, del flusso sanguigno e le infezioni gastrointestinali. L’uso degli antibiotici è aumentato – di legge nel rapporto rispetto al 2016-2017.  Nel 2022-2023, il 35,5% dei pazienti ha ricevuto almeno un agente antimicrobico, rispetto al 32,9% del periodo 2016-2017. L’Italia registra anche una percentuale di utilizzo di antibiotici in un contesto ospedaliero (44,7%) molto più alta di quella comunitaria Per quanto riguarda le Antibiotico-resistenza e Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) (su cui l’Italia è maglia nera in Europa) l’impatto è enorme sul SSN, con 2,7 milioni di posti letto l’anno occupati. Il conto economico contempla costi diretti che ammontano a circa 2,4 miliardi di euro. Circa l’8% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione di questo tipo. “Tuttavia, è possibile inaugurare un nuovo percorso che permetterebbe di ridurre di almeno il 30% l’impatto di queste infezioni”, aveva spiegato Massimo Andreoni, Direttore Scientifico Simit, la Società di Malattie Infettive e Tropicali, cin un’audizione alla Camera lo scorso 15 febbraio.  La prevenzione delle infezioni rappresenta una componente complementare alla corretta somministrazione degli antibiotici. Il problema principale è che nel nostro Paese spesso abbiamo usato gli antibiotici come sostituto del controllo delle infezioni. “Per rendere operative le strategie di contrasto alle Infezioni Correlate all’Assistenza occorrono un coordinamento tra istituzioni, direzioni sanitarie e clinici; un inquadramento in progetti nazionali; un monitoraggio continuativo e un sistema permanente, poiché si tratta di fenomeni in continua evoluzione”, aveva sottolineato la Cristina Mussini, Vicepresidente Simit. Per questo l’agenzia Europa ECDC sottolinea la necessità di pratiche standardizzate europee per migliorare la conformità alle misure di prevenzione, soprattutto per le infezioni virali respiratorie.
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sounds-right · 2 months
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20/4 River Player fa ballare River House Club - Soncino (Cremona)
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Un party decisamente sportivo, tutto da vivere a ritmo della passione che ogni weekend riempie stadi ed arene in tutto il mondo. Ecco cosa succede al River House Club - Soncino (Cremona) sabato 20 aprile. L'evento è infatti River Player. Chi entra indossando la maglia della sua squadra del cuore ha diritto ad un chupito omaggio. La serata è in collabrazione con gli studenti del Cossali.
///
La luna infatti splende sul River House Club di Soncino (CR) che ormai da tempo è tornato a far ballare ogni sabato e prefestivi, in ogni stagione. E' un ritorno che in zona e non solo, tra Cremona e Brescia, era decisamente atteso dai più giovani. L'atmosfera, sotto la grande mirrorball oppure in giardino, quando fa caldo, è quella di una grande festa tra amiche ed amici. Sorrisi, musica, ritmo fino a tardi, per celebrare ogni fine settimana.
Anche per l'autunno inverno e primavera 2023 / 24, infatti, il sound al River House Club è di qualità assoluta. River House club, aperto tutto l'anno, fa poi oggi parte del gruppo che gestisce molti dei più importanti spazi di divertimento tra Brescia e Cremona, con Circus beatclub (aperto da settembre a fine aprile e MOLO (aperto da maggio a fine settembre). La sinergia tra realtà di questo livello fa si che al River ogni weekend arrivino artisti di livello assoluto, artisti che fanno scatenare tutta Italia.
E che succederà al River House Club - Soncino (Cremona) durante l'estate '24? L'attesa è già iniziata.
Ad esempio, fanno tappa al River House Club di Sonico (CR) il Samsara Tour, suona forte il ritmo di Botteghi, spesso torna il sound sempre house e decisamente personale di Samuele Sartini... e non solo. Ogni weekend i party si susseguono senza soluzione di continuità.
River House Club
via Brescia 23, Soncino (CR)
366.1758050
#riverhouseclub
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djs-party-edm-italia · 2 months
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20/4 River Player fa ballare River House Club - Soncino (Cremona)
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Un party decisamente sportivo, tutto da vivere a ritmo della passione che ogni weekend riempie stadi ed arene in tutto il mondo. Ecco cosa succede al River House Club - Soncino (Cremona) sabato 20 aprile. L'evento è infatti River Player. Chi entra indossando la maglia della sua squadra del cuore ha diritto ad un chupito omaggio. La serata è in collabrazione con gli studenti del Cossali.
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La luna infatti splende sul River House Club di Soncino (CR) che ormai da tempo è tornato a far ballare ogni sabato e prefestivi, in ogni stagione. E' un ritorno che in zona e non solo, tra Cremona e Brescia, era decisamente atteso dai più giovani. L'atmosfera, sotto la grande mirrorball oppure in giardino, quando fa caldo, è quella di una grande festa tra amiche ed amici. Sorrisi, musica, ritmo fino a tardi, per celebrare ogni fine settimana.
Anche per l'autunno inverno e primavera 2023 / 24, infatti, il sound al River House Club è di qualità assoluta. River House club, aperto tutto l'anno, fa poi oggi parte del gruppo che gestisce molti dei più importanti spazi di divertimento tra Brescia e Cremona, con Circus beatclub (aperto da settembre a fine aprile e MOLO (aperto da maggio a fine settembre). La sinergia tra realtà di questo livello fa si che al River ogni weekend arrivino artisti di livello assoluto, artisti che fanno scatenare tutta Italia.
E che succederà al River House Club - Soncino (Cremona) durante l'estate '24? L'attesa è già iniziata.
Ad esempio, fanno tappa al River House Club di Sonico (CR) il Samsara Tour, suona forte il ritmo di Botteghi, spesso torna il sound sempre house e decisamente personale di Samuele Sartini... e non solo. Ogni weekend i party si susseguono senza soluzione di continuità.
River House Club
via Brescia 23, Soncino (CR)
366.1758050
#riverhouseclub
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tarditardi · 2 months
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20/4 River Player fa ballare River House Club - Soncino (Cremona)
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Un party decisamente sportivo, tutto da vivere a ritmo della passione che ogni weekend riempie stadi ed arene in tutto il mondo. Ecco cosa succede al River House Club - Soncino (Cremona) sabato 20 aprile. L'evento è infatti River Player. Chi entra indossando la maglia della sua squadra del cuore ha diritto ad un chupito omaggio. La serata è in collabrazione con gli studenti del Cossali.
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La luna infatti splende sul River House Club di Soncino (CR) che ormai da tempo è tornato a far ballare ogni sabato e prefestivi, in ogni stagione. E' un ritorno che in zona e non solo, tra Cremona e Brescia, era decisamente atteso dai più giovani. L'atmosfera, sotto la grande mirrorball oppure in giardino, quando fa caldo, è quella di una grande festa tra amiche ed amici. Sorrisi, musica, ritmo fino a tardi, per celebrare ogni fine settimana.
Anche per l'autunno inverno e primavera 2023 / 24, infatti, il sound al River House Club è di qualità assoluta. River House club, aperto tutto l'anno, fa poi oggi parte del gruppo che gestisce molti dei più importanti spazi di divertimento tra Brescia e Cremona, con Circus beatclub (aperto da settembre a fine aprile e MOLO (aperto da maggio a fine settembre). La sinergia tra realtà di questo livello fa si che al River ogni weekend arrivino artisti di livello assoluto, artisti che fanno scatenare tutta Italia.
E che succederà al River House Club - Soncino (Cremona) durante l'estate '24? L'attesa è già iniziata.
Ad esempio, fanno tappa al River House Club di Sonico (CR) il Samsara Tour, suona forte il ritmo di Botteghi, spesso torna il sound sempre house e decisamente personale di Samuele Sartini... e non solo. Ogni weekend i party si susseguono senza soluzione di continuità.
River House Club
via Brescia 23, Soncino (CR)
366.1758050
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lamilanomagazine · 3 months
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Farnesina: Tajani alla presentazione del "107mo Giro d'Italia. L'Italia che corre"
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Farnesina: Tajani alla presentazione del "107mo Giro d'Italia. L'Italia che corre". Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Antonio Tajani ha preso parte alla presentazione del "107mo Giro d'Italia. L'Italia che corre", svoltasi oggi alla Farnesina. Il Vicepremier ha evidenziato come "lo sport rafforzi la reputazione dell'Italia all'estero, contribuendo alla crescita economica e sociale del Paese grazie all'attrazione di flussi turistici e investimenti, valorizzando così il territorio". Il Giro d'Italia, ha proseguito Tajani, "rappresenta anche all'estero l'immagine di un Paese che corre verso nuovi traguardi". A seguire, il Presidente di RCS, Urbano Cairo, ha osservato che "il Giro è un grande avvenimento sportivo e un'importante vetrina di promozione del Made in Italy: tale riconoscimento eleva il Giro al ruolo di Ambasciatore dello sport italiano all'estero e conferma la vicinanza delle Istituzioni alla Corsa Rosa". Sono inoltre intervenuti alla presentazione del Giro d'Italia il Presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas, il Presidente di Confindustria ANCMA, Mariano Roman e, in rappresentanza delle aziende sponsor del Giro, l'Amministratore Delegato del Gruppo Manifattura Valcismon - Castelli, Alessio Cremonese. Testimoni d'eccezione, i campioni italiani Tatiana Guderzo e Diego Gastaldi. La presentazione del Giro d'Italia (Torino, 4 maggio – Roma, 26 maggio), giunto alla sua 107ma edizione, si inserisce nel solco dell'intensa attività di promozione integrata che la Farnesina mette in campo in Italia e all'estero (con oltre 11.000 iniziative realizzate dalla rete MAECI solo nel 2023), in sinergia con tutti gli attori del Sistema Italia, al servizio della diplomazia della crescita. L'evento è stato inoltre occasione per annunciare la nuova campagna di comunicazione che, in raccordo con ICE-Agenzia, quest'anno verterà anche sugli elementi di innovazione, ricerca tecnologica e sostenibilità ambientale, sugli aspetti collegati alla salute e all'alimentazione, nonché sull'inclusività, essendo il ciclismo uno sport per tutti. Al termine dell'evento, il Vice Presidente del Consiglio Tajani ha consegnato una pergamena e una targa al Presidente Cairo per insignire il "Giro d'Italia" del titolo di "Ambasciatore della Diplomazia dello Sport", evidenziando come lo sport sia uno strumento di pace. Il Presidente Cairo, a sua volta, ha donato al Ministro una maglia rosa personalizzata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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siciliatv · 5 months
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Morti sul lavoro, la Sicilia è maglia nera: nel 2023 ben 61 vittime
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Morti sul lavoro, la Sicilia è maglia nera: nel 2023 ben 61 vittime Se in Italia il numero di morti nei luoghi di lavoro ha fatto registrare una lieve flessione, dai 1.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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negoziante · 6 months
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L'Inter continua a guidare la classifica
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Prosegue la stagione di Serie A 2023/24, che dopo la Premier League ha annullato la pausa invernale. Prosegue il 17° turno, con Inter e Lecce in casa.
L'Inter è rimasta imbattuta da 16 partite consecutive in tutte le competizioni in questa stagione, ma nella Coppa Italia infrasettimanale, l'Inter è stata ribaltata e persa dal Bologna ai tempi supplementari e non è riuscita ad avanzare al turno successivo di Coppa Italia. In Serie A l'Inter è in forma stabile e ha perso solo una partita in questa stagione, ma quello che preoccupa i tifosi in maglia Inter Milan è che nella Coppa Italia infrasettimanale, il capocannoniere della squadra Lautaro Martinez è stato sostituito anticipatamente per infortunio, che ha avuto un impatto enorme sull'attacco dell'Inter. Il Lecce non ha vinto fuori casa in questa stagione e l'Inter ha un'ottima occasione per fare punti. Nella prima metà della partita Arnautovic ha mancato diverse occasioni consecutive: Bisek ha centrato la porta e poi ha continuato a recuperare il tiro per completare la porta. Nel secondo tempo Barrera ha segnato un altro gol mentre indossava la magliette da calcio, e Kaba è stato espulso con un cartellino rosso per essersi lamentato con rabbia dell'arbitro. Alla fine della partita, Inter-Lecce 2-0.
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Dalla prossima gara contro l’Olbia torna sulla maglia biancorossa il logo di Sisas Spa che per il terzo anno consecutivo sarà ancora lo sleeve sponsor dell’AC Perugia Calcio, il cui marchio comparirà sulla manica sinistra. L’accordo raggiunto di sponsorizzazione sarà biennale e quindi valido anche per la stagione 2024/2025. Una partnership importante per l’azienda del presidente Giovanni Pisticchia che da oltre 40 anni è leader di mercato nel campo della segnaletica e della sicurezza stradale, con un portafoglio prodotti di oltre 18.000 articoli grazie ai 3 stabilimenti in Italia e in Bulgaria, distinguendosi nel campo dello sviluppo e dell’innovazione di […]
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giancarlonicoli · 8 months
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27 ott 2023 12:46
“ERO ‘IL PRINCIPE’ ADESSO PER STRADA NESSUNO MI RICONOSCE PIÙ” – PARLA GIUSEPPE GIANNINI: “FACCIO FATICA A RIVEDERE VECCHIE IMMAGINI. SONO CAMBIATO TANTISSIMO E MI ‘RODE’ ADESSO CHE SONO SENZA CAPELLI” - “FACCIO IL NONNO, NON RIMPIANGO IL CALCIO, SENTO LA MANCANZA DEI MIEI GENITORI, DI VIALLI E MIHAJLOVIC” – LA ROMA, LA DELUSIONE MONDIALE, TOTTI E DI BARTOLOMEI, L’ESPERIENZA DA CT DEL LIBANO – “NON RIFLETTO SU QUANTO AVREI POTUTO OTTENERE IN PIÙ... IO ERO QUELLO, LA ROMA ERA QUELLA E..."
Guendalina Galdi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Chi è Giuseppe Giannini ora? «Un aspirante intenditore di calcio». Così si autodefinisce oggi il «Principe» del calcio italiano degli anni ’80 e ’90, romano e romanista con il numero 10 sulle spalle, elegante in campo e genuino fuori. Un «Principe» che con la Nazionale avrebbe potuto ottenere di più e che, una volta chiuso con il calcio giocato, ha voluto provare ruoli ed esperienze diverse. Come chiamare Giannini adesso? Direttore? Mister? «Facciamo Beppe e basta. Sono “direttore” sì, ma è una parola che non mi fa proprio impazzire...».
Si sente ancora «Principe»?
«A volte questo soprannome ha condizionato chi mi giudicava, ma se si pensa ai miei 22 anni di carriera è stato positivo. Non ce ne erano altri in giro. Mi piaceva. All’epoca davanti a me c’era Falcao che era “Il Divino”, io essendo arrivato dopo sono diventato “Principe”. Scelta azzeccata. Certo a guardarmi oggi...».
Come si vede?
«Faccio fatica a rivedere vecchie immagini. Sono cambiato tantissimo e mi “rode” adesso che sono senza capelli. Mi dà un po’ fastidio sinceramente, quindi evito di guardarmi. La gente neanche mi riconosce per strada».
Quanto le manca il calcio?
«Ormai ho smesso da talmente tanti anni che non ho più quel desiderio di tornare dove ero. Lo penso da qualche anno. Io se tronco qualcosa non torno indietro».
(...)
Lei è stato un giovane che ce l’ha fatta. Poi la carriera con la maglia numero 10, la più difficile da assegnare...
«Alla Roma l’hanno indossata da Di Bartolomei a Totti, oltre me. Giocatori che hanno lasciato qualcosa al calcio italiano. Ancora la “10” non si rivede in campo ma ritornerà perché ha un fascino senza paragoni. È un peccato che in questo momento non ci sia».
Cosa le ha tolto il calcio?
«Non rifletto su quanto avrei potuto ottenere in più. Se fai così non vivi. O vivi male. In quel momento io ero quello, la Roma era quella, ho dato ciò che potevo dare».
Da giocatore avrebbe ceduto a un’offerta dall’Arabia Saudita?
«Ho sempre detto che avrei voluto chiudere la carriera a Roma ma non è potuto accadere per tanti motivi. Allora ho voluto iniziare a conoscere altre realtà e culture. Se avessi ricevuto una richiesta così l’avrei presa in considerazione come mi capitò con il Marsiglia, il Siviglia, con la Fiorentina l'ultimo anno ma che non accettai. Ora guardando le cifre e le età in cui Ronaldo e altri si sono spostati...».
Un suo «grande rifiuto»?
«Io e Viola rifiutavamo qualsiasi offerta. In Nazionale ricevevo sempre i complimenti di Boniperti. Si avvicinava (era capo delegazione allora), faceva qualche battuta, diceva “Ti voglio alla Juve”. Per me finiva lì. Alla fine andai allo Sturm Graz pur di non restare in Italia. La situazione è cambiata quando è arrivato Sensi. Poi sono tornato al Napoli, ma solo perché mi chiamò Mazzone».
È stato Ct del Libano per due anni: rifarebbe quell’esperienza?
«Sì e la consiglierei. Sono stato bene a livello lavorativo, ne è valsa la pena. È stato un peccato non aver partecipato alla Coppa d’Asia per un gol. Mi avrebbero fatto una statua in piazza a Beirut se ci fossimo qualificati... è una città splendida anche se quando c’ero io era pericolosa, c’era un attentato dietro l’altro. Qualche volta ho temuto».
Ci racconti.
«A volte quando passeggiavamo sul lungomare avevamo il timore che qualche macchina fosse piena di ordigni. Era normale pensarci visto quello che accadeva. Ma feci quella scelta in maniera consapevole. Volevo far vedere le mie competenze, farmi conoscere per poi magari andare in nazionali più importanti».
La delusione più grande?
«La semifinale del Mondiale del ‘90 a Napoli non è paragonabile ad altro per importanza».
Ha avuto poca fortuna con la maglia azzurra?
«Se penso a quella sera...basta una svista per segnare una carriera. Un conto è se arrivi in finale, un altro conto se perdi prima...».
E con la Roma?
«I “se”, i “ma”... quanto contano nel calcio? Tornare indietro e pensare a cosa avrei potuto vincere non mi piace.Ho dato quello che potevo dare, ho ricevuto quello che potevo ricevere».
Aspettava una chiamata?
«Il primo pensiero, una volta smesso col calcio, è stato quello di tornare nell’ambiente in cui ho sempre vissuto per 15 anni. Da casa mia sarei arrivato sempre a Trigoria, anche bendato. Sono dodici minuti. Conosco ogni curva e ogni buca del tragitto. Il desiderio era di iniziare un percorso da dirigente o allenatore nella Roma. Non è stato possibile e ho guardato avanti. Ora sono contento qui al Monterosi».
L’anno prossimo compirà 60 anni, con chi le mancherà festeggiare?
«Mi mancheranno gli auguri dei miei genitori. E quelli di altre persone con cui ho condiviso esperienze, penso a Vialli e a Mihajlovic che sono scomparsi da poco. E poi di qualche capo della tifoseria giallorossa che non c’è più e con cui ho condiviso trasferte, momenti belli e meno belli».
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merkabici · 8 months
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Comienza la nueva edición del Giro de Italia Virtual organizado por BKOOL
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La Corsa Rosa lanza una nueva edición virtual en la plataforma de entrenamiento indoor BKOOL, con sus etapas de 2023 ¿Alguna vez has soñado con vivir desde dentro toda la magia del Giro d’Italia? La plataforma de entrenamiento BKOOL y RCS Sport, organizador oficial del Giro d’Italia, vuelven a unir fuerzas para acercar la Corsa Rosa a los aficionados.Ya está disponible una nueva edición del Giro d’Italia Virtual hosted by BKOOL, una experiencia de entrenamiento indoor que transporta a sus participantes a las etapas reales del Giro 2023 sin necesidad de salir de casa. ¿Cómo participar en el Giro d’Italia Virtual? Todo lo que necesitas para participar en esta experiencia virtual es disponer de un rodillo de ciclismo inteligente o una Smart Bike y crear una cuenta de usuario en www.bkool.comBKOOL ofrece 30 días de prueba gratuitos en su página web para todos los nuevos registros y la participación en el Giro d’Italia Virtual no conlleva ningún coste extra respecto a la suscripción a la plataforma. La app de BKOOL está disponible para ordenadores, tablets y teléfonos móviles y puedes descargarla directamente desde su web o desde tu store de aplicaciones. La tecnología inmersiva del Giro d’Italia Virtual Con el fin de crear una experiencia lo más realista e inmersiva posible, BKOOL ha implementado una innovadora tecnología de simulación, que combina vídeos en alta definición grabados durante las etapas reales de la última edición del Giro, con elementos 3D. Rodillos de ciclismo El resultado permite al usuario descubrir con todo lujo de detalles los tramos más emblemáticos de la carrera como si estuviera allí, mientras comparte su experiencia con miles de ciclistas de todo el planeta. Evenepoel, Froome, Freire, Contador... Un cartel de lujo de invitados especiales Todos los aficionados que tomen parte en el evento, no sólo podrán recrear los recorridos de las etapas del Giro, además disfrutarán de la oportunidad de hacerlo junto a invitados especiales como Chris Froome, Alberto Contador, Óscar Freire, Remco Evenepoel o el resto de estrellas del equipo Soudal Quick-Step. El Giro d’Italia Virtual hosted by BKOOL se convierte en un exclusivo nexo de unión entre estrellas y aficionados, permitiendo a cualquier ciclista conectar con sus ídolos, entrenar a su rueda e incluso, interactuar con ellos en los Instagram LIVE que acompañarán a cada Group Ride. Sorteo de premios RCS Sport ha confirmado la participación de patrocinadores como Enel, patrocinador de la Maglia Rosa y patrocinador principal del Giro de Italia Virtual, Namedsport, partner de nutrición del Giro de Italia y del Giro de Italia Virtual, Technogym, partner de entrenamiento del Giro de Italia y del Giro de Italia Virtual, Astoria Wines, vino oficial del Giro de Italia y del Giro de Italia Virtual, Castelli, que diseña y produce la Maglia Rosa del Giro de Italia y del Giro de Italia Virtual. Junto con RCS y BKOOL, estos patrocinadores aportarán una larga lista de premios que se sortearán entre todos los participantes. El único requisito para participar en el sorteo final es completar todas las etapas del evento, lo que permitirá a todos los competidores, independientemente de su nivel, ganar fantásticos premios. Más información: https://www.girovirtual.comVer vídeo: https://www.youtube.com/watch?v=TLuUjmfCJB8&ab_channel=BKOOL Sobre BKOOL BKOOL es una compañía tecnológica creadora de soluciones interactivas e innovadoras para eldeporte y el video-gaming. En el campo del ciclismo ha desarrollado el simulador más avanzado y realista del mercado. Además, con BKOOL Fitness la compañía, se introduce en el mundo del home fitness conuna aplicación para smartphones para poder realizar clases con instructores de fitness en casa. Susproductos virtuales se comercializan actualmente en más de 50 países. Read the full article
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realnews20 · 22 days
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L’Italia è ultima in Europa di per le morti connesse alle Infezioni Correlate all’Assistenza provocate da germi multiresistenti agli antibiotici: ogni anno, nel nostro Paese, si contano 11mila morti l’anno, un terzo di tutti i decessi. Più in generale nel periodo 2022-2023, circa 430 mila persone hanno contratto un’infezione durante un ricovero ospedaliero attestandosi sull’8,2% del totale, di fronte a una media europea che si attesta al 6,5%. Solo il Portogallo riesca a fare peggio in tutto il continente europeo con l’8,9%.  In Italia, nel periodo 2022-2023, circa 430 mila persone hanno contratto un’infezione durante un ricovero ospedaliero, l’8,2% del totale Male anche la percentuale di utilizzo di antibiotici in un contesto ospedaliero (44,7%) molto più alta di quella comunitaria (33,7%). Il combinato disposto dei due dati desta particolare preoccupazione perché un’infezione ospedaliera su tre contratta tra il 2022 e il 2023 era resistente agli antibiotici, fattore che limita le possibilità di trattamento dei pazienti. La direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), Andrea Ammon non ha dubbi: “Le infezioni associate all’assistenza sanitaria rappresentano una sfida significativa per la sicurezza dei pazienti negli ospedali di tutta Europa. Questi numeri recenti evidenziano l’urgente necessità di ulteriori azioni per mitigare questa minaccia”.  Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, un’agenzia indipendente dell’Unione europea con lo scopo di rafforzare le difese dei paesi membri dell’Unione nei confronti delle malattie infettive, nel suo ultimo rapporto sottolinea come nel nostro Paese la situazione si peggiorata dopo il periodo pandemico. Nel 2022-2023, il Covid ha contribuito in modo significativo all’aumento del peso delle infezioni ospedaliere rispetto al precedente rapporto del 2016-2017. Le infezioni più diffuse sono state quelle del tratto respiratorio (quasi un terzo del totale) le infezioni del tratto urinario, quelle del sito chirurgico, del flusso sanguigno e le infezioni gastrointestinali. L’uso degli antibiotici è aumentato – di legge nel rapporto rispetto al 2016-2017.  Nel 2022-2023, il 35,5% dei pazienti ha ricevuto almeno un agente antimicrobico, rispetto al 32,9% del periodo 2016-2017. L’Italia registra anche una percentuale di utilizzo di antibiotici in un contesto ospedaliero (44,7%) molto più alta di quella comunitaria Per quanto riguarda le Antibiotico-resistenza e Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) (su cui l’Italia è maglia nera in Europa) l’impatto è enorme sul SSN, con 2,7 milioni di posti letto l’anno occupati. Il conto economico contempla costi diretti che ammontano a circa 2,4 miliardi di euro. Circa l’8% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione di questo tipo. “Tuttavia, è possibile inaugurare un nuovo percorso che permetterebbe di ridurre di almeno il 30% l’impatto di queste infezioni”, aveva spiegato Massimo Andreoni, Direttore Scientifico Simit, la Società di Malattie Infettive e Tropicali, cin un’audizione alla Camera lo scorso 15 febbraio.  La prevenzione delle infezioni rappresenta una componente complementare alla corretta somministrazione degli antibiotici. Il problema principale è che nel nostro Paese spesso abbiamo usato gli antibiotici come sostituto del controllo delle infezioni. “Per rendere operative le strategie di contrasto alle Infezioni Correlate all’Assistenza occorrono un coordinamento tra istituzioni, direzioni sanitarie e clinici; un inquadramento in progetti nazionali; un monitoraggio continuativo e un sistema permanente, poiché si tratta di fenomeni in continua evoluzione”, aveva sottolineato la Cristina Mussini, Vicepresidente Simit. Per questo l’agenzia Europa ECDC sottolinea la necessità di pratiche standardizzate europee per migliorare la conformità alle misure di prevenzione, soprattutto per le infezioni virali respiratorie.
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cinquecolonnemagazine · 8 months
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Il tennis italiano tra il futuro Sinner ed il passato Panatta
Jannik Sinner e Adriano Panatta sono due dei più grandi rappresentanti di sempre del tennis italiano. Sinner, classe 2001, è l'attuale numero 4 del mondo e ha già raggiunto importanti risultati, tra cui battere tra semifinale e finale Alcaraz e Medvedev nell'ATP 500 di Shangai in Cina. Panatta, classe 1950, è il vincitore di due Roland Garros (1976 e 1978) e di un Internazionali d'Italia (1977). Il tennis italiano: passato contro futuro Nonostante la differenza di età e di generazioni, i due tennisti hanno avuto un rapporto conflittuale negli ultimi anni. Il diverbio è iniziato nel 2022, quando Sinner ha rinunciato a giocare la Coppa Davis per motivi di stanchezza. Panatta, che è un grande sostenitore della Coppa Davis, ha criticato la decisione di Sinner, accusandolo di essere un "immaturo" e di non avere "la mentalità giusta" per vincere i grandi tornei. Il diverbio è proseguito nel 2023, quando Sinner ha nuovamente rinunciato a giocare la Coppa Davis, questa volta per un infortunio. Panatta ha nuovamente criticato la decisione di Sinner, accusandolo di "non meritare la maglia azzurra". Il diverbio che ha diviso l'Italia del tennis Il diverbio tra Sinner e Panatta ha suscitato un grande dibattito in Italia. I sostenitori di Panatta ritengono che il tennista romano abbia ragione a criticare Sinner, accusandolo di essere un "immaturo" e di non avere "la mentalità giusta" per vincere i grandi tornei. I sostenitori di Sinner, invece, ritengono che Panatta sia un "vecchio brontolone" che non accetta il cambiamento. Al di là delle opinioni personali, il diverbio tra Sinner e Panatta è un segnale della profonda trasformazione che ha attraversato il tennis italiano negli ultimi anni. Sinner rappresenta la nuova generazione di tennisti italiani, più atletici e più professionali. Panatta, invece, rappresenta la generazione precedente, più romantica e più legata alle tradizioni. Il diverbio tra Sinner e Panatta è destinato a continuare, almeno fino a quando i due tennisti saranno in attività. La sfida tra il nuovo e l'antico è sempre affascinante, e questa volta si gioca sul campo del tennis. Le ragioni del diverbio Le ragioni del diverbio tra Sinner e Panatta sono molteplici. Innanzitutto, c'è una differenza di mentalità tra i due tennisti. Sinner è un tennista moderno, che si concentra sul lavoro e sulla preparazione fisica. Panatta, invece, è un tennista romantico, che crede nel talento e nell'istinto. In secondo luogo, c'è una differenza di obiettivi. Sinner punta a vincere i grandi tornei e a diventare il numero 1 del mondo. Panatta, invece, è più interessato a difendere i valori del tennis italiano. Infine, c'è una differenza di personalità. Sinner è un tennista riservato e schivo. Panatta, invece, è un personaggio pubblico che non ha paura di esprimere le sue opinioni. Le conseguenze del diverbio Il diverbio tra Sinner e Panatta ha avuto un impatto negativo sul tennis italiano. Ha creato divisione tra i tifosi e ha sminuito il ruolo di Sinner come leader della nuova generazione. Il diverbio, inoltre, ha sollevato il problema della mancanza di leadership nel tennis italiano. Panatta è l'ultimo grande campione italiano, e non c'è un altro tennista che possa prendere il suo posto. Il futuro del tennis italiano è nelle mani di Sinner. Se il tennista altoatesino riuscirà a vincere i grandi tornei, il diverbio con Panatta sarà dimenticato. Se, invece, Sinner non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi, il diverbio continuerà a dividere il tennis italiano. Foto di copertina: https://pixabay.com/it/photos/tennis-palla-da-tennis-turno-sfera-1381230/ Read the full article
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personal-reporter · 9 months
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Micam, Mipel e The One Milano 2023
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Dal 17 al 20 settembre a Fiera Milano tornano tre fiere chiave del sistema moda italiano, Micam, Salone internazionale delle calzature, Mipel, Salone internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio moda e TheOneMilano, Salone dell’Outerwear e dell’Haute à- Porter, che si apre al mondo ponendosi quest’anno come vetrina per l’Oriente. In contemporanea con Micam e Mipel e in parziale sovrapposizione con Homi Fashion & Jewels, Lineapelle e Simac Tanning Tech, accanto ai brand consolidati del made in Italy, The One Milano ospiterà anche 25 proposte che arrivano dall’Est. Tra gli espositori italiani ci sono Cinzia Caldi, con la sua linea femminile e ricercatissima, curata nei minimi dettagli; l’impronta ecosostenibile, l’uso di tessuti naturali, la precisione dei tagli, le stampe originali e gli abiti che durano nel tempo di Club Voltaire, la creatività, modernità e leggerezza delle pellicce di Elcom; le proposte in maglia di Rosanna Pellegrini, maglificio a ciclo produttivo completo, dalla tessitura fino al prodotto finito; il fascino degli abiti artigianali di Mastro Positano, che uniscono tradizione e modernità e la rivisitazione contemporanea dei tessuti chanel del giovane marchio Coco Chic Milano. Nel’area del Dragone ci saranno con le proposte contemporanee firmate da un Paese dalle tradizioni millenarie tra collezioni di straordinaria quotidianità, in mostra accanto ai nomi consolidati dell’haute-à-porter italiano. Spiccano in questo settore il cashmere di Langkun, nel jacquard a rombi nei toni della terra; gli accessori di Lorange, omaggio alla gestualità di Sarah Bernhardt, gli spolverini di Rongda, con finissaggi in stampa digitale; i chiodi in pelle di Sam Fashion, target dei cinesi quanto degli influencer occidentali; i piumini di Xifan, perfetti per le passeggiate outdoor sulla neve dell’ormai vicino inverno e i giacconi di Yongsheng, per un look studiato in termini di sostenibilità e di produzione attenta all’ambiente. I brand dell’Est che partecipano all’edizione di settembre di TheOneMilano sono un ponte culturale tra Italia e Cina per istituire collaborazioni e progetti di interesse comune, in una logica di reciprocità tra i due Paesi. Read the full article
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oubliettemagazine · 11 months
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FIFA Women’s World Cup 2023: Sudafrica vs Italia, le Azzurre non passano il turno
“Perché le donne possono parlare di calcio? Ma perché le donne possono parlare di tutto. Hanno gli stessi diritti degli uomini. Come parlano di medicina e di leggi così parlano anche di calcio.” ‒ Milena Bertolini Nazionale femminile italiana di calcio 2023 Dopo la vittoria contro l’Argentina che ha visto un sorprendente gol di testa dell’attaccante maglia 10 Cristiana Girelli e la batosta della…
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lamilanomagazine · 5 months
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Calciomercato, ufficiale Ngonge al Napoli: ha scelto il numero 26
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Calciomercato, ufficiale Ngonge al Napoli: ha scelto il numero 26. Ecco l’ufficialità sul terzo colpo del Napoli, che dopo aver preso Mazzocchi e riportato in Italia Traoré, annuncia l'acquisto di Ngonge dal Verona. I campioni d’Italia, come annunciato ampiamente De Laurentiis, hanno deciso di correre ai ripari per raddrizzare la stagione. Ngonge, che andrà a completare il reparto offensivo a disposizione di Mazzarri, sarà la prima alternativa nel trindete sulla destra, dove non poteva più bastare il solo Politano e non ha ancora convinto Lindstrom. Il club partenopeo ha vinto la concorrenza della Fiorentina, interessata fino all’ultimo a chiudere per l’esterno belga. L'accordo è stato chiuso sulla base di 18 milioni più altri due di bonus. Ngonge giocherà con la maglia numero 26. L’esterno saluta il Verona dopo 36 partite, 11 gol e 3 assist. Esattamente un anno fa, il 19 gennaio 2023, il suo arrivo in terra veneta dal Groningen. Tutto definito, inoltre, per l'arrivo in azzurro anche del talento classe 2006 Matija Popovic, svincolatosi dal Partizan lo scorso 31 dicembre e già vicino a chiudere con il Milan la settimana scorsa. L'attaccante si legherà agli azzurri completerà la stagione in prestito al Frosinone, insieme a Zerbin.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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