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#massimo moratti
box-box-stay-out · 4 months
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Mi sembra ieri che avevamo Tohir, è venuto come post Moratti, è durato qualche anno, non ha fatto un tubo e se n'è andato
Poi siamo passati a Zhang, un presidente abbastanza inutile, tanto il vero lavoro lo fanno gli altri, le vittorie sono arrivate, di certo non per merito suo ma per merito degli altri componenti della società, non ha imparato mezza parola italiana e se ne va pure lui
Mo si cambia di nuovo
A me fa schifo sta parte di calcio così fusa nel business, da un lato sticazzi tanto l'importante è la squadra e i risultati
Però il presidente è il rappresentante della squadra, però per me questi sono degli stranieri sconosciuti che si occupano semplicemente dell'economia e per il resto non hanno molto a che fare col calcio e con l'Inter
È ovvio che per me a Moratti varrà mille volte più di loro, considerando i suoi alti e bassi anche...
Non mi piace tutto ciò
Gli stranieri portano più soldi ma non c'è lo spirito di tifoso e appassionato di calcio, con tutto il rispetto per Steven Zhang, ma la sua figura da interista che sono non mi dice assolutamente nulla.
Il problema è che anche le altre società sono così, non tutte ovviamente ma la maggior parte
Poche si salvano davvero, tipo l'altra con gli stessi colori...
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lamilanomagazine · 4 months
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Europee, la lista dei 76 possibili eletti secondo YouTrend
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Europee, la lista dei 76 possibili eletti secondo YouTrend. Ilaria Salis, Mimmo Lucano e Ignazio Marino con Avs. Cecilia Strada e probabilmente Marco Tarquinio con il Pd, Gaetano Pedullà e Pasquale Tridico con il M5S, Giovanni Crosetto, nipote del ministro della Difesa, per FdI, Letizia Moratti e probabilmente anche Flavio Tosi per Forza Italia, e poi Roberto Vannacci che dovrà scegliere la circoscrizione per la Lega. Sono questi alcuni dei 76 eletti al Parlamento europeo secondo un elenco (ancora provvisorio) messo a punto da YouTrend.   Ecco i possibili eletti partito per partito Fratelli d’Italia In tutto dovrebbero essere 24 gli eurodeputati del partito della premier Giorgia Meloni, che è candidata capolista in tutte le circoscrizioni e che rinuncerà al seggio. Nord Ovest: Carlo Fidanza, Mario Mantovani, Giovanni Crosetto, Lara Magoni, Pietro Fiocchi, Mariateresa Vivaldini. L'ultimo nome è quello di Paolo Inselvini, che subentrerà dopo la rinuncia di Meloni. Nord est: Elena Donazzan, Stefano Cavedagna, Sergio Antonio Berlato, Alessandro Ciriani. Anche in questo caso, Daniele Polato dipende dalla rinuncia della premier. Centro: Nicola Procaccini, Marco Squarta, Carlo Ciccioli, Antonella Sberna. Ultimo Francesco Torselli. Sud: Alberico Gambino, Francesco Ventola, Denis Domenico Nesci, Michele Picaro e ultima - in attesa di subentrare - Chiara Maria Gemma. Isole: Giuseppe Milazzo, Ruggero Razza.   Partito Democratico Dovrebbero essere 21 gli eurodeputati Dem. In questo caso Schlein si è candidata in più circoscrizioni: al Centro e nelle Isole e anche lei rinuncerà. Nord Ovest: Cecilia Strada, Giorgio Gori, Alessandro Zan, Irene Tinagli, Brando Benifei, Piefrancesco Maran. Nord est: Stefano Bonaccini, Alessandro Zan (eletto anche lui in più circoscrizioni), Alessandra Moretti, Elisabetta Gualmini, Annalisa Corrado, Andrea Zanoni. Centro: Nicola Zingaretti, Dario Nardella, Matteo Ricci, Camilla Laureti, Marco Tarquinio (che subentrerebbe al momento della rinuncia di Schlein). Sud: Antonio Decaro, Lucia Annunziata, Raffaele Topo, Pina Picierno, Sandro Ruotolo. Isole: Giuseppe Lupo (anche in questo caso si tratta di un subentro).   Movimento 5 Stelle Sono 8 i possibili eletti del Movimento. Nord Ovest: Gaetano Pedullà. Nessun eletto al Nord est. Centro: Carolina Morace, Dario Tamburrano. Sud: Pasquale Tridico, Valentina Palmisano, Mario Furore, Danilo Della Valle. Isole: Giuseppe Antoci.   Forza Italia Sono 8 gli eletti di Forza Italia. Antonio Tajani è stato eletto in più circoscrizioni e anche lui dovrebbe rinunciare. Nord Ovest: Letizia Moratti, Massimo Salini (un altro caso di subentro). Nord est: Flavio Tosi, laddove scatti la rinuncia di Tajani. Centro: Salvatore De Meo, che subentrerebbe a Tajani. Sud: Fulvio Martusciello e Giusi Princi (anche qui scatta con la rinuncia del capolista). Isole: Edmondo Tamajo e Marco Falcone.   Lega Otto anche gli eurodeputati leghisti. In questo caso è Roberto Vannacci a essere capolista in 4 su 5 circoscrizioni e dunque dalla sua scelta dipenderà l'elezioni di alcuni candidati. Nord ovest: Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri e Angelo Ciocca che resta in bilico. Nord est: Anna Maria Cisint e - sempre in bilico - Paolo Borchia. Centro: Susanna Ceccardi, in attesa di sapere se farà il bis o meno in Europa. Sud: Aldo Patriciello, anche lui ancora non certo di andare in Europa. Isole: Raffaele Stancanelli.   Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Salis e Ignazio Marino dovranno optare per uno dei seggi in cui sono stati eletti e a quel punto si saprà con certezza quali saranno i 6 eurodeputati di Alleanza Verdi e Sinistra. Va al Parlamento europeo certamente Mimmo Lucano, mentre da decidere chi fra Benedetta Scuderi, Giovanni Mori, Cristina Guarda, Marilena Grassadonia, Francesco Emilio Borrelli e Leoluca Orlando conquisterà il seggio a Strasburgo.   Südtiroler Volkspartei Lo sbarramento nazionale al 4% non vale per le liste delle minoranze linguistiche, che possono collegarsi - ricorda YouTrend - ad una lista nazionale e sottrarle un seggio se un loro candidato supera le 50.000 preferenze. In queste elezioni, come in quelle del 2019, la Südtiroler Volkspartei era apparentata con Forza Italia e in entrambe le occasioni le ha sottratto un seggio nel Nord Est. Risulta fra gli eletti Herbert Dorfmann nella circoscrizione Nord est.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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buzzmaxsports · 4 months
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Moratti Eyes Potential Return to Inter Milan Ownership
Former Inter Milan president Massimo Moratti has hinted that he could potentially return to the club as a stakeholder. This comes on the heels of the recent takeover of the club by US hedge fund, Oaktree. When quizzed about the potential of buying back into the club, Moratti appeared open to the idea. He commented, “It’s not a straightforward decision, but I can’t completely disregard the…
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alessandro54-plus · 4 months
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Moratti: «Ricomprare l’Inter? Non lo escludo, può darsi»
Mercoledì 29 maggio 2024 articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/29/moratti-ricompra-inter-non-lo-escludo/ Le parole dell’ex patron del club nerazzurro: «io da ragazzo non pensavo minimamente di fare il presidente dell’Inter, poi ho cambiato idea. E quindi, in futuro chissà. Vedremo». Massimo Moratti (Photo by Claudio Villa/Getty Images) «Rivedremo i Moratti all’Inter? Non la vedo…
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Moratti punzecchia la Juve: "19 o 20 scudetti? Senza tutto ciò che sappiamo saremmo a..."
Massimo Moratti non perde occasione di scagliarsi ancora contro la Juve: il pretesto è relativo al conteggio degli scudetti dell’Inter L’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti attacca nuovamente la Juventus. All’indomani della conquista aritmetica dello scudetto da parte del club nerazzurro, questi ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Alla domanda relativa al conteggio dei…
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giancarlonicoli · 1 year
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29 set 2023 15:33
“LO SCUDETTO CON MARADONA? NON VINCEMMO SOLO PER LUI” - OTTAVIO BIANCHI, ALLENATORE DEL NAPOLI CHE CONQUISTO' PER LA PRIMA VOLTA IL TRICOLORE: “A DIEGO DISSI CHE RISCHIAVA DI FINIRE COME MONZÓN” (IL PUGILE ARGENTINO, FINITO IN CARCERE PER L'OMICIDIO DELLA TERZA MOGLIE, CHE MORÌ A 52 ANNI IN UN INCIDENTE, NDR), LUI MI RISPOSE: ‘VOGLIO VIVERE LA VITA CON IL PIEDE SULL'ACCELERATORE’. ALLORA MI RESI CONTO CHE NON C'ERA NIENTE DA FARE” - "IO UN DURO? UN LUOGO COMUNE. LA MIA UNA CARRIERA DI SUCCESSO? NO, IL SUCCESSO È DI CHI…” -
Cesare Zapperi per il Corriere della Sera - Estratti
Ha giocato con i più grandi (da Omar Sivori a Gianni Rivera). Ha allenato i più grandi (da Diego Maradona a Careca). Ha avuto come presidenti i più grandi (da Corrado Ferlaino a Massimo Moratti). Eppure, a 17 anni...
«Avevo appena esordito in serie B con il Brescia. Subii un gravissimo infortunio al ginocchio (lesione del crociato). I medici mi dissero che non avrei più camminato».
Ottavio Bianchi, oggi che sta per festeggiare gli 80 anni (il 6 ottobre), come ricorda quel giorno?
«Ha condizionato la mia vita, mi ha indurito. Rimasi fermo per due anni. Quando passi tanto tempo fra ospedali e sedute di durissima rieducazione (non esistevano interventi chirurgici allora) non puoi non uscirne segnato».
Ma la sua è stata una carriera di successo.
«No, il successo è di chi scopre la penicillina, di chi cura le malattie. Io sono una persona normale che ha cercato di fare al meglio il suo lavoro, ligio con sé stesso e con gli altri. In gergo calcistico, mi sento un buon mediano».
L'hanno sempre descritto come un duro.
«Uno stupido luogo comune. Sono stato cresciuto nella cultura del lavoro. Il motto del mio primo allenatore, Renato Gei, era: «laurà, laurà, laurà» (lavorare, lavorare, lavorare, ndr ). A questo sono sempre stato fedele, anche se forse avrei potuto essere meno intransigente con me stesso».
(...)
Lei e Napoli siete il ghiaccio e il fuoco...
«Sono sempre stato accettato come sono e i napoletani non hanno mai pensato di cambiarmi. Ricordo, da giocatore, il primo incontro con Achille Lauro. Mi disse: “Guaglio', m'avevano detto che tenevi la capa tosta”».
Nessun problema?
«Napoli trasmette la gioia di vivere. Basta saper osservare e ascoltare, è un insegnamento continuo. L'importante è non farsi assorbire».
È diventato superstizioso.
«Eccomi. Magari non funziona, ma è sempre bene esserlo. Maschio non fa».
E dire che lei, da allenatore, non ci voleva andare.
«Allenavo il Como quando mi chiamò Italo Allodi. Gli dissi di no perché ritenevo impossibile vincere qualcosa. Avevo conosciuto l'ambiente da calciatore. Giocavo con Zoff, Sivori, Altafini, eppure non vincemmo niente perché non c'era la mentalità del lavoro duro. Dopo una vittoria scoppiava la festa...».
Però cambiò idea.
«Sì, dissi: vengo ma si fa come dico io. Indossai l'elmetto e iniziò l'avventura».
Non è andata malissimo: uno scudetto, una coppa Uefa e una Coppa Italia.
«Lo scudetto è stata una gioia incontenibile, con importanti risvolti sociali. Ma abbiamo ottenuto quello che meritavamo, niente di più».
Con Maradona in canna.
«Sì, ma non vinceremo lo scudetto solo per lui. Sono più importanti il collettivo e l'organizzazione di gioco».
Com'era il suo rapporto con l'asso argentino?
«Per me contava solo il calciatore ed era un talento straordinario. Abbiamo avuto incontri e incontri, ma mi ha sempre rispettato».
Ha fatto una triste fine.
«Avrebbe dovuto fare una vita più regolare, evitare certe frequentazioni. Un giorno gli dissi che avrebbe fatto la fine di un pugile allo sbando.
“Vuoi proprio finire come Monzón?” (il pugile argentino che morì a 52 anni in un incidente stradale mentre tornava in carcere dove scontava la pena per l'omicidio della terza moglie, ndr ). “Lei ha ragione, mister”, mi rispose, “ma io voglio vivere la vita con il piede che spinge sull'acceleratore” Allora mi resi conto che non c'era niente da fare».
Tutti ricordano lo scudetto, ma lei va quasi più orgoglioso dei risultati ottenuti con Atalanta, Como e Avellino.
«In provincia mi hanno solo affidato situazioni complicate ma ho ottenuto grandissime soddisfazioni e lanciato giocatori straordinari. Alcuni nomi? Matteoli, Fusi, Donadoni, Diaz, De Napoli...».
Lei ha anche giocato al fianco di grandi campioni. Ce li descrivo con un flash.
«Gianni Rivera: lo stile in persona. Dino Zoff: un uomo verticale. Omar Sivori: genio e sregolatezza. Gigi Riva: un campione di umiltà».
E i suoi presidenti?
«Corrado Ferlaino (Napoli): un uomo dalle intuizioni geniali. Dino Viola (Roma): mi ha insegnato a fare il dirigente. Ernesto Pellegrini (Inter): una persona leale. Massimo Moratti (Inter): mi ha inflitto il primo e unico esonero della mia carriera. Ma era giovane e schiacciato dal peso di cotanto padre. Ho nel cuore anche Achille Bortolotti (Atalanta) Romano Freddi (Mantova) e Gerardo Pelosi (Avellino)».
Ha lasciato il calcio da vent'anni, ha nostalgia?
«Nessuna. Non sarei adatto. La mia educazione era completamente diversa. Dovrei ritornare a scuola».
Non si può più applicare il motto del suo allenatore.
«No, oggi conta più apparire che lavorare. La comunicazione è tutto. I giocatori sono aziende. Il calcio è lo specchio della società in cui viviamo».
È un'attività solista?
«Di sport vedo gran poco.
(…)
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massimomelani58 · 1 year
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Più che Champions fu Scempions. Con Massimo Moratti Inzaghi il distruttore, sarebbe a casina a fare la calza da mesi
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goodthoughts001 · 2 years
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Gretna resigns from Scottish League slot resmi
Gretna have resigned from the Scottish slot resmi League with immediate effect, leaving the way open for a new club to play in next season's third division.
The Black and Whites, who have been in administration since March, finished bottom of the SPL in the season just ended but had been handed a place in division three before telling the SFL that they could not guarantee being able to complete their fixtures.
The club's Raydale Park ground has been put up for sale and all staff have been made redundant.
A league spokesman said: "I have this morning received intimation from the Gretna FC administrator of their resignation from the Scottish Football League with immediate effect.
"I have accepted this resignation on behalf of the Scottish Football League and, accordingly, we now have a vacancy in the Third Division and are seeking applications."
Teams have been set a deadline of June 12 to apply for the vacant place, with the management committee planning to visit applicants by June 27.
A vote to decide who has been successful will take place on July 3. East of Scotland sides Spartans and Annan are among the favourites to replace Gretna.
Mourinho eyes Chelsea Raid
Newly-installed Internazionale coach Jose Mourinho has suggested he could return to sign some of his former players.
The Portuguese coach's return to management was confirmed on Tuesday after he was unveiled as Roberto Mancini's successor.
JOSE MOURINHO
Mourinho had been hotly tipped to take the post at the San Siro following his departure from Chelsea in September 2007.
But after promising Inter fans 'two or three new signings' the former Chelsea boss could not resist dropping a hint that he could return to Stamford Bridge to renew acquaintances with some of his former players.
Didier Drogba, Michael Essien, Ricardo Carvalho and Frank Lampard are all rumoured to be on his summer shopping list.
"I think it is normal as a consequence of the relationship with my players," said Mourinho when asked about rumours that he is keen to sign current Chelsea players.
"Almost all of them want to work with me again in the future and the same goes for me.
"I have a great relationship with almost all of my players and it is normal that these rumours spread.
"But it depends on whether Chelsea want to sell. There has got to be a relation between what one club wants and what another club wants to do.
"The president (Massimo Moratti) knows what I would like, but I am not discussing names with the press. I am not ready to do
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dmwire · 2 years
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Romelu Lukaku branded 'big rip-off' by former Inter chief in brutal review of Chelsea transfer
Romelu Lukaku branded ‘big rip-off’ by former Inter chief in brutal review of Chelsea transfer
Romelu Lukaku branded ‘big rip-off’ by former Inter chief in brutal review of Chelsea transfer Romelu Lukaku’s dream return to Inter Milan hasn’t quite gone to plan this season after picking up a number of harsh injuries while on loan from Chelsea. Former Inter Milan president Massimo Moratti has branded Romelu Lukaku’s return to the San Siro as a ‘big rip-off’. The 29-year-old returned to the…
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favoritelineblog · 2 years
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Frase celebre di Massimo Moratti
Frase celebre di Massimo Moratti
«Quando comprai l'Inter feci bloccare gli ascensori della sede per impedire che Milly salisse a fermarmi. Papà e io comprammo il Cagliari di nascosto per non fare vendere Riva agli Agnelli.» (Massimo Moratti)
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box-box-stay-out · 1 year
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Okay che Inter significa Moratti, entrambi
Però che tolti loro 2, il presidente più titolato sia già Zhang con 5 titoli, è un po' strano e anche imbarazzante
Perché o ci sono stati quasi solo i Moratti tutto il tempo
Oppure tutti gli altri hanno fatto schifo
In effetti andando su Wikipedia si possono notare alcune cose:
Fino al 1931 i presidenti che si sono susseguiti sono durati 1, 2, massimo 3 anni ognuno, soltanto uno è arrivato a 5 anni
E fino a quel momento c'è stato solo qualche scudetto
Dopo il 1931 la situazione è migliorata molto, i presidenti stavano per più anni e i titoli erano più frequenti
Nel senso che ogni presidente durava più di 10 anni e ha vinto almeno un titolo ma comunque pochi per ognuno
Finché non si arriva ad Angelo Moratti, 3 campionati, 2 Champions, 2 coppe intercontinentali, 7 titoli per 1 presidente soltanto.
Tra Angelo e il figlio Massimo si sono susseguiti poi 2 presidenti e mezzo (tecnicamente Massimo ha iniziato poi interrotto poi ripreso e nel mentre il presidente è stato anche Facchetti ma comunque l'Inter era sempre proprietà di Moratti, si potrebbe anche intenderlo come un periodo unico e continuo fondamentalmente)
I 2 presidenti nel mezzo hanno portato altri titoli ma niente di davvero eccezionale nonostante la permanenza più che decennale per entrambi
Quindi beh effettivamente Zhang ha vinto 5 titoli in 5 anni ed è più di tutti gli altri che hanno pure più di 10 anni di presidenza
Tolti appunto i Moratti che fanno davvero la differenza con il resto
Ma per gli altri, la media di un titolo all'anno è tanta roba.
Continuando così, altri 2 titoli e raggiunge Angelo, Massimo sarà molto più difficile da raggiungere
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lamilanomagazine · 2 years
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Elezioni Regionali: vince il centrodestra in Lombardia e Lazio
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Elezioni Regionali: vince il centrodestra in Lombardia e Lazio. Il centrodestra vince nel Lazio e in Lombardia, e i relativi candidati Attilio Fontana e Francesco Rocca sono sopra al 50%. Il governatore uscente della Lombardia Attilio Fontana oltre il 56% dei consensi (exit poll lo davano tra il 49,5-53,5%) e Rocca intorno al 50% (exit poll 50,5-54,5%). Gli sfidanti del centrosinistra si attesterebbero molto sotto il 40%, sia Pierfrancesco Majorino in Lombardia sia Alessio D'Amato nel Lazio poco sopra il 30%, mentre le candidate Donatella Bianchi (per il M5S nel Lazio) e Letizia Moratti per il Terzo Polo in Lombardia si attesterebbero sul 10% (exit poll 9,5-13,5%). Lombardia, dati parziali Viminale: Fontana al 56,2%, Majorino al 32,82% Quando sono state scrutinate 5.359 sezioni su 9.254, in base ai dati del Viminale, Attilio Fontana, governatore  uscente e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, è  al 56,2%, mentre Pierfrancesco Majorino, del centrosinistra, è al  32,82% e Letizia Moratti, appoggiata dal Terzo Polo, è all'9,45%.  Letizia Moratti candidata di Azione-Italia Viva è al 9,45% e Mara  Ghidorzi di Unione Popolare è all'1,53%. Lazio, dati parziali Viminale: Rocca al 50,32%, D'Amato al 35,94% Quando sono state scrutinate 2.636  sezioni su 5.306, in base ai dati forniti dal Viminale, Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, è al  50,32%, mentre Alessio D'Amato, del centrosinistra, è al 35, 94% e  Donatella Bianchi, appoggiata dal Movimento 5 Stelle, è all'11,71%.  Sonia Pecorilli, candidata del Pci, è all'1,02% e Rosa Rinaldi di  Unione Popolare all'1%. Il commento del presidente del consiglio Giorgia Meloni su Facebook : "Complimenti a Francesco Rocca e Attilio Fontana per la netta vittoria di queste elezioni regionali, sicura che entrambi daranno il massimo per onorare il voto e il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia. Un importante e significativo risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo".  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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urlrate · 2 years
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Frase celebre di Massimo Moratti
Frase celebre di Massimo Moratti
«Quando comprai l'Inter feci bloccare gli ascensori della sede per impedire che Milly salisse a fermarmi. Papà e io comprammo il Cagliari di nascosto per non fare vendere Riva agli Agnelli.» (Massimo Moratti)
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alessandro54-plus · 8 months
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Saras, c’è l’accordo: la famiglia Moratti vende al colosso olandese Vitol
Massimo Moratti, presidente e amministratore delegato di Saras articolo: Saras, c’è l’accordo: la famiglia Moratti vende al colosso olandese Vitol (ilgiorno.it) Ceduta la partecipazione azionaria al prezzo di 1,75 euro per azione, la società verso il delisteling da Piazza Affari. Il presidente e ad Massimo Moratti: “La miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di…
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Famiglia Moratti cede il 35% di Saras a Vitol
ROMA (ITALPRESS) – Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. e Vitol B.V., società con sede in Olanda, hanno stipulato un contratto di compravendita in base al quale la Famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol, azioni che rappresentano circa il 35% del capitale azionario di Saras, a un prezzo pari a 1,75 euro per azione.Ai sensi…
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giancarlonicoli · 1 year
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9 lug 2023 10:05
LUISITO, UN UOMO, UN MITO! SE NE VA A 88 ANNI LUISITO SUAREZ, IL REGISTA DELLA "GRANDE INTER" - ARRIVÒ DAL BARCELLONA PER 300 MILIONI DI LIRE, VOLUTO A TUTTI I COSTI DAL "MAGO" HERRERA. CON I NERAZZURRI HA VINTO TRE SCUDETTI, DUE COPPE CAMPIONI E DUE COPPE INTERCONTINENTALI. È STATO PALLONE D'ORO NEL 1960 – IL PARAGONE CON PIRLO (“ABBIAMO IN COMUNE DIVERSE CARATTERISTICHE”), L’EUROPEO UNDER 21 VINTO CON LA SPAGNA CONTRO GLI AZZURRINI DI VICINI NEL 1986, IL LEGAME CON MORATTI E GLI ESILARANTI SIPARIETTI CON MAURIZIO MOSCA… -
Nicola Cecere per gazzetta.it
Luis Suarez Miramontes ci ha lasciati stamattina presto. Il regista della Grande Inter si è spento a 88 anni dopo una breve malattia. Il mondo del calcio italiano si unisce nel cordoglio a quello catalano perché prima di sbarcare a Milano, Luisito era stato una colonna del Barcellona: 176 partite con 80 reti tra il 1954 e il 1961.
L’anno in cui, su insistita richiesta di Helenio Herrera, l’allenatore approdato all’Inter proprio da Barcellona, lo acquistò Angelo Moratti investendo una cifra record per l’epoca, 300 milioni. Il Barça la utilizzò per ampliare lo stadio Camp Nou, l’Inter presentò ai suoi tifosi il Pallone d’Oro di quell’anno. Con lui nelle vesti di centrocampista incursore la squadra catalana aveva vinto due volte la Liga, due volta la Coppa Nazionale e due volte la Coppa delle Fiere, progenitrice della Coppa Uefa. Mentre con la Nazionale Luis conquisterà l’Europeo 1964. In maglia nerazzurra Suarez venne trasformato nel secondo anno della gestione Herrera, il celebre Mago, in regista davanti alla difesa.
 In tutto nell’Inter ha disputato 333 partite realizzando 55 reti e vincendo tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Fu, insomma, un pilastro di quello squadrone. Elegante e preciso come un architetto (il soprannome che gli venne dato a quei tempi) Luisito era dotato di grande tecnica, ottima mobilità e riusciva a pescare con lanci millimetrici da quaranta-cinquanta metri, le due frecce offensive, Jair e Sandro Mazzola, che scattavano nella metà campo altrui.
Era uno schema, il contropiede, molto caro a Herrera che prediligeva farsi attaccare dall’avversario e poi lo trafiggeva con queste micidiali incursioni ispirate dalla maestria di Suarez. I più giovani, per avere una idea delle sue qualità devono pensare ad Andrea Pirlo, paragone che Luisito stesso autorizzava: “In effetti abbiamo in comune diverse caratteristiche”.
ALLENATORE
La carriera da calciatore fu conclusa da un triennio alla Sampdoria, dove ritrovò da compagno colui che era stato il suo marcatore fisso nei derby milanesi, cioè Giovanni Lodetti: e lì, a Genova, nacque una bella e duratura amicizia. Da regista illuminato ad allenatore il passo divenne naturale ma l’esito non fu altrettanto fortunato.
La maggiore soddisfazione in panchina è stato il titolo di campione d’Europa Under 21 vinto ai rigori sull’Italia nel 1986. Luisito ha guidato pure la nazionale maggiore al nostro Mondiale 1990 (amara eliminazione agli ottavi) e si è tolto lo sfizio di cominciare la nuova attività di tecnico proprio dall’Inter, subentrando a Enea Masiero (suo ex compagno di squadra) nel campionato 1974-75, terminato però con un deludente nono posto. Le altre due esperienze sulla panchina nerazzurra, nel 1992 e nel 1995, furono di breve durata. Ma Massimo Moratti lo volle inserire nello staff della sua Inter tra gli osservatori di fiducia.
Zamorano e Recoba sono due dei giocatori visionati e consigliati da Luisito. Che intorno al Duemila viene invitato sempre più spesso da varie televisioni italiane e spagnole come opinionista. Dotato di un eloquio disinvolto era capace di sdrammatizzare le situazioni più delicate e le critiche più aspre con folgoranti battute di spirito. Questa sua attività davanti alle telecamere l’ha mantenuta sino a pochi mesi fa, ed era particolarmente fiero dell’incarico ricevuto da una seguitissima radio Catalana che voleva solo la sua voce per le partite del Barça e della Nazionale.
IMMAGINE—  Luisito lascia di sé l’immagine di un gran signore, una persona semplice, disponibile, affabile e mai sopra le righe, formatasi nella bottega di macellaio del papà, a La Coruna. Un tipo allegro, sempre pronto a regalare frasi scherzose, leggere. E del resto ha avuto una vita di successo, la sorte gli ha decisamente sorriso: rimarrà nella storia del calcio come uno dei più grandi giocatori degli anni Sessanta.
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