#neuronispecchio
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scienza-magia · 1 year ago
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Telepatia e neuroimaging nella Teoria della Mente
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La Lettura della Mente: Il Superpotere che abbiamo tutti noi! Non siamo in grado di ascoltare i discorsi interiori degli altri, ma interpretiamo continuamente i segnali extralinguistici per intuirne le intenzioni. La nostra capacità di comprendere pensieri ed emozioni degli altri è radicata nei sistemi cerebrali e cognitivi. La “Teoria della Mente” e i neuroni specchio giocano un ruolo cruciale in questo processo. Questo articolo esplorerà come riusciamo a leggere la mente degli altri attraverso complessi meccanismi neurali e cognitivi, un vero e proprio superpotere della lettura della mente. Come leggiamo la mente degli altri: la teoria della mente Un concetto centrale nel comprendere come leggiamo la mente degli altri è la “Teoria della Mente” (Theory of Mind, ToM). La ToM si riferisce alla consapevolezza che gli altri possono avere stati mentali anche diversi dai nostri e riconoscerli. Questa abilità, che emerge solitamente durante l’infanzia, è fondamentale per la comunicazione e l’interazione sociale. Diversi studi di neuroimaging hanno identificato le aree cerebrali coinvolte nella ToM, tra cui la corteccia prefrontale mediale, il solco temporale superiore e il giro temporale medio. Queste regioni lavorano insieme per processare le informazioni sociali e per formulare inferenze sui pensieri altrui. Ad esempio, uno studio pubblicato su Nature Neuroscience ha evidenziato come l’attivazione di queste aree sia cruciale durante compiti che richiedono la comprensione e il confronto di prospettive diverse. Comprendere se la nostra capacità di lettura delle intenzioni altrui sia basata sulla nostra capacità di ragionamento o se invece faccia affidamento su sistemi immediatamente cablati nel nostro cervello che ci facciano vivere direttamente l’esperienza dell’altro sul nostro corpo è una sfida ancora aperta nelle scienze cognitive, anche se un approccio maggiormente basato sullo studio dei processi di empatia diretta basati su un particolare tipo di neuroni (i neuroni specchio) sta oggi prendendo sempre più terreno. I neuroni specchio Questi neuroni motori, scoperti inizialmente nei primati, si attivano sia quando un individuo esegue un’azione sia quando osserva qualcun altro compiere la stessa azione. Questo sistema ci permette di simulare internamente le azioni e le emozioni degli altri, facilitando l’empatia e la comprensione sociale. È stato suggerito che questo sistema sia alla base della lettura delle intenzioni altrui, con una spiegazione che segue grosso modo questo meccanismo: ti guardo agire, alcune parti del mio cervello motorio si attivano come se stessi agendo anch’io come te e, a cascata, ne deriva che capisco quali siano le intenzioni delle tue azioni proprio perché le sto simulando e vivendo sulla mia pelle. L’empatia, la capacità di condividere e comprendere le emozioni altrui, è strettamente legata ai meccanismi di ToM e ai neuroni specchio. La ricerca ha dimostrato che le persone con un’alta capacità empatica tendono ad avere un’attivazione maggiore nelle aree del cervello associate alla ToM e ai neuroni specchio. Ad esempio, uno studio condotto da Singer e colleghi nel 2004 ha mostrato come l’osservazione del dolore altrui attivi le stesse aree cerebrali coinvolte nell’esperienza diretta del proprio dolore. Le basi cognitive della lettura della mente Oltre ai meccanismi neurali, vi sono processi cognitivi che supportano la nostra capacità di leggere la mente. L’attenzione congiunta, il linguaggio e la memoria episodica giocano ruoli cruciali nel costruire un modello mentale degli stati altrui. La prima, ad esempio, permette a due persone di concentrarsi sulla stessa cosa simultaneamente, facilitando la comunicazione e la comprensione reciproca, nonché l’azione cooperativa focalizzata ad uno scopo comune, che lo studioso Michael Tomasello sostiene essere la qualità fondamentale dell’essere umano. L’attenzione congiunta L’attenzione congiunta è un aspetto chiave della lettura della mente. Si riferisce alla capacità di due individui di condividere l’attenzione su un oggetto o evento esterno. Questo meccanismo è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e delle abilità sociali nei bambini. Attraverso l’attenzione congiunta, i bambini imparano a interpretare i segnali sociali e a costruire una comprensione condivisa del mondo. Il ruolo del linguaggio Il linguaggio è un altro strumento potente nella lettura della mente. Le parole e le frasi che usiamo non solo trasmettono informazioni, ma anche intenzioni, emozioni e stati mentali. Attraverso il linguaggio, siamo in grado di esprimere e comprendere concetti complessi riguardo ai pensieri e ai sentimenti degli altri. La memoria episodica La memoria episodica, la capacità di ricordare eventi specifici del passato, gioca anch’essa un ruolo nella lettura della mente. Le esperienze passate ci forniscono un contesto per interpretare i comportamenti attuali degli altri. Ad esempio, ricordare come qualcuno ha reagito in una situazione simile in passato può aiutarci a prevedere come potrebbe reagire ora. Conclusione sul superpotere della lettura della mente Quindi, è possibile leggere la mente degli altri? La risposta, supportata dalla letteratura scientifica, è un sì qualificato. Non nel senso di percepire direttamente i pensieri altrui, ma attraverso una complessa interazione di processi neurali e cognitivi che ci permettono di interpretare costantemente gli stati mentali di chi ci circonda. Questa capacità è fondamentale per la vita sociale e la comunicazione umana, evidenziando quanto la nostra comprensione della mente altrui sia integrata nel nostro funzionamento quotidiano. FAQ – Il superpotere della lettura della mente Come funziona la Teoria della Mente? La Teoria della Mente si basa sulla capacità di riconoscere che gli altri hanno pensieri, credenze e desideri diversi dai nostri e di utilizzare questa consapevolezza per interpretare e prevedere il loro comportamento. Quali sono le aree cerebrali coinvolte nella lettura della mente? Le principali aree cerebrali coinvolte sono la corteccia prefrontale mediale, il solco temporale superiore e il giro temporale medio. Cosa sono i neuroni specchio e quale ruolo giocano? I neuroni specchio sono neuroni che si attivano sia quando eseguiamo un’azione sia quando osserviamo qualcun altro compiere la stessa azione. Sono fondamentali per l’empatia e la comprensione delle intenzioni altrui. Quali processi cognitivi supportano la nostra capacità di leggere la mente? L’attenzione congiunta, il linguaggio e la memoria episodica sono processi cognitivi cruciali che ci aiutano a costruire un modello mentale degli stati mentali degli altri. Read the full article
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una di quelle della serie #neuronispecchio, 2015. #DisegnGrassilli #cartoons #vignette #psychoanalysis #shrink #inconscio (presso Ponte di Tiberio)
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lepsicostorie · 5 years ago
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#empatia #giudizio #giudiziodeglialtri #nongiudizio #giudici #intelligenzaemotiva #neuronispecchio https://www.instagram.com/p/B8QjoEJF1fn/?igshid=1sdagqwd3pk6l
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'Neuroni specchio' via Nina Heras.
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missmelancholya · 6 years ago
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narcissus
A nessuno importa quando mi feriscono, non ricevo mai uno scusa, un mi dispiace, spesso mi sento solo dire "come sei permalosa", "smetti di lagnarti"... però se dico la verità, e qualcuno ci rimane male "me la fa pesare", devo chiedere scusa e devo sentirmi in colpa.
Ovvio che poi una persona smette di dire la verità, smette pure di sentirsi in colpa, e quando viene ferito nemmeno lo fa più notare, semplicemente va altrove a cercare di riprendersi e stare meglio.
Non è una scelta, non è una cosa voluta, se lo spiego a qualcuno mi sento dare della stronza, così ogni volta ho provato a parlarne, a tirare fuori i miei veri sentimenti ma puntualmente quando lo faccio vengono calpestati con disinteresse e mi accusano di manipolazione.
Un minimo di sopravvivenza istintiva devo averla. Se nessuno mi crede quando sono sincera o mi minaccia/ricatta che se non faccio come vogliono loro (ovviamente in maniera velata) mi tolgono quelle cose belle (e finte) che mi danno io vado solo nel panico. Dici che non ti interessa, ma poi ti interessa. Dici che le persone che fanno così fanno schifo, e poi lo fai, mi giudichi per i miei gusti solo perché erano i tuoi e li hai abbandonati negando il giudizio verso di me. Certe persone davvero non si accorgono del male che fanno agli altri?! Siete così incentrati su voi stessi?
Rinfacciarmi le belle azioni fatte per me, distruggerle dicendo che sia colpa mia. Tanto vale che facevo qualcosa per autodistruggere da sola, almeno riacquisto potere sulla mia vita, e se nessuno se ne accorge tanto meglio.
Non si diventa così perché si hanno propri problemi.
Non sono una narcisista come tutti vogliono continuare a farmi credere.
Non ho mai avuto un autostima ne alta ne bassa, sono sempre stata una persona sicura di se con i suoi punti deboli.
Ma il mio difetto è questo istinto da crocerossina, per colmare probabilmente il vuoto che ho avuto negli anni della crescita dove soffrivo e nessuno era pronto ad aiutarmi, nessuno era lì per me.
Io voglio aiutare le persone, quelle profonde, quella alla quale sento manca qualcosa, quelle che soffrono ma non si lamentano di continuo, ma spesso andando alla ricerca di gente "insicura problematica e complessata" mi incappo in falsi. In narcisisti feriti nel ego, che si fingono agnellini senza capire che sono loro gli artefici della loro merda. E inizialmente senti che c'è qualcosa di strano, ma la sofferenza è così grande che non ti importa e ti avvicini, ti avvicini, ti avvicini e con dolcezza ti fai distruggere.
A furia di avere a che fare con persone del genere lo diventi, e non ti spieghi il perché. Maledetti noi empatici.
Diventi insicura, e non ne sai il motivo, ansiosa, aggressiva, cerchi il controllo semplicemente perché smetti di capire.
Ma non c'è nulla da capire. Non c'è una grande sofferenza davanti a una persona che quando piangi ride e ti schernisce e l'unico modo per fargli del bene e non piangere loro davanti.
È evitare il conflitto, fingere che vada tutto bene e fingere di essere sotto il loro "controllo" fanculo il controllo.
Iniziano a insultarti per tenerti buona, e si offrono come unici "aiutanti" che possono farti stare bene. Alla fine cedi. Disperata e sola ti aggrappi all unica cosa che sembra davvero esserci, dopo che ti ha fatto allontanare via tutti senza che nemmeno te ne accorgessi. E creano un gioco di dipendenza, facendoti credere di avere problemi di dipendenza affettiva e ti disperi e ti domani "perché con altre persone non mi interessava sapere cosa facevano? Perché non cercavo di controllarle?".
Ci sono persone come me, che sono degli specchi, teoricamente in tutti i cervelli ci sono neuronispecchio, ma credo che nelle persone empatiche essi funzionino "meglio".
Dopo tanto tempo a contatto con queste persone che quando stai male rispondono "anche io" o "io di più" o "non è vero" o "fai stare male me e poi stai male tu?" Quando non hai davvero fatto nulla se non prenderti insulti stando pure zitta e sottomessa.
Mentono, sulla loro vita passata, parlano male delle persone che c erano, non si prendono le loro responsabilità e dicono che sono gli altri a non farlo.
Quando vuoi mollare tutto e hai il coltello dalla parte del manico, lo prendono e te lo rivoltano contro. "Hai bisogno di me" o altre frasi per far brezza sui pochi sentimenti rimasti che ti hanno distrutto. Ti domandi se sia colpa tua "ma perché non lo amo più?!" E loro amano questo. Se gli dici che non sei felice con loro cercano di raggirarti "allora perché continui a voler stare con me? Sono io che non ne posso più! È finita!" Tu magari volevo solo esporre un problema che se non fosse migliorato avrebbe portato alla rottura (ma già esponendolo significava che da parte tua c era l interesse a risolvere le cose e questi non ti danno la possibilità e nel tuo momento più fragile tagliano le corde).
Le corde si, perché sei un burattino, loro fingono che sia tu ad avere le corde facendoti fare quello che vuoi, ma non è così. Imparano (e non capiscono) ciò che ti piace e lo imitano per tenerti in quel giochino malato, e a te piace sentirti punita per quello che non hai fatto, è una dinamica vecchia, una dinamica che ti ha cresciuto e che se non c'è un po' ti manca.
Ti piace il dolore perché sembra essere l unica cosa vera di questi rapporti, le uniche attenzioni "sane" e non manipolate.
Quando ti muovono come un burattino tu non te ne accorgi, fai le cose pensando che siano idee tue, sei così abituata ad avere un "burattinaio" che ora credi (e lo credi e basta per paura) che senza non puoi più stare. Quindi quando il tuo carnefice ti minaccia di staccare i fili da una parte vorresti che lo facesse, brami la libertà più di ogni altra cosa ma ti ha fatto a pezzi e sei terrorizzata, dall'altra è la tua peggior paura, ora chi "si prenderà cura di me?" (come se non sapessi farlo molto meglio da sola) e fai di tutto, e con tutto intendo tutto, proprio tutto, per far sì che il gioco continui.
L'unico modo per star vicino a queste persone che fingono di amare è, con loro, diventare come loro.
Dopo tempo presa dalla noia e dal loop in cui sei finita, studiando i loro comportamenti dall'età dell'adolescenza resti con un pugno di mosche e ti domandi se sei diventata come loro?! Poi piccoli "sprazzi di luce" ti fanno capire che per fortuna non è così, ma che ti hanno lasciato delle cicatrici che non potranno mai far cambiare quella che sei. Come la voglia di autoflagellazzione, di sfida, di comprensione... senza di esse sembra che ora ci sia noia. Senza nuove sfide la tua vita sembra non avere più senso .... e qui mi appello a una citazione del mio passato...: "sia morire che privare della vita sono cose naturali, è più innaturale vivere senza avere uno scopo", e mi calmo, capisco di non essere "intaccata". Aggiungo... "Senza sacrificio l'uomo non può ottenere nulla, per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore.". E mi salvo, scappando solo con l anima. Adattandomi, a chiunque. Che non significa diventare come loro ma rimanere te stesso imparando a trovare delle scappatoie per stare bene anche con gli altri.
Il mio segreto a chi non si ama per niente (ma finge di farlo troppo) è amarmi ancora di più.
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psicologiacrivellaro-blog · 7 years ago
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ultimavoce · 7 years ago
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Il prestigiatore cura il cervello. Tutto merito dei neuroni specchio
Avvalendosi dei #neuroniSpecchio, il prestigiatore riesce a #curare i danni del movimento causati dall’ #ictus nei #bambini. Ma come fa?
Che ruolo possono avere i neuroni specchio nelle terapie riabilitative? Lui lo sa. Perché il prestigiatore cura il cervello. E si serve proprio di loro per farlo.
  Fai come il mago fa
  Il bambino guarda la Tv e vede il mago. Ne osserva i gesti e prova ad imitarli. Più avanti, sullo schermo il bambino vedrà se stesso. A fine sessione si troverà di fronte un altro bambino. Osservare e ripetere.…
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giacomopasquali · 7 years ago
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ATOM ©️2017 How does brain get excited in front of abstract art? Ahead a piece of art it’s easy to get excited, empathizing in what you are looking at. Looks, expressions, physicality come in contact with the viewer who is brought to empathize with what he sees. It’s not easy to produce the same reaction with abstract art, that doesn’t have no bodily parts.However there’s the same emotional resonance, due to mirror-neurons lighting. They are cells of nervous system that explains empathy by physiological point of view, our ability to relate us to the others. There is a particular motor response in who’s staring at an abstact piece of art. Neuro-aesthetic deals with it, to explain the way how the brain “turns on” and how motor areas control moves that produce abstract artwork images. ATOM is the first piece of “astrAZIONI” collection and it’s born as a piece of mirror-neuron concept. (Acrilic on canvas) Come si emoziona il cervello di fronte all’arte astratta? Davanti ad un’opera d’arte è facile emozionarsi, immedesimarsi in quello che si osserva. Sguardi,espressioni,fisicità entrano in contatto con lo spettatore che è portato ad empatizzare con ciò che vede. Meno scontato è ottenere la stessa reazione con l’arte astratta, che di corporeo non ha niente . Eppure si crea la stessa risonanza emotiva, grazie all’accensione dei neuroni specchio. Cellule del sistema nervoso che permettono di spiegare dal punto di vista fisiologico l’empatia, la nostra capacità di metterci in relazione con l’altro. Esiste una risposta motoria specifica nel cervello di chi osserva un’opera d’arte astratta. E’ di questo che si occupa la neuroestetica, di spiegare il modo in cui il cervello si “attiva” e di come si accendono nello spettatore le aree motorie che controllano l’esecuzione dei gesti che producono le immagini di un’opera astratta. (Acrilico su tela) #art #artist #artoftheday #creative #painting #gallery #artwork #atom #mirrorneurons #abstract #abstractart #instaabstract #abstract_buff #arte #loveart #neuroaesthetics #empathy #neuronispecchio #design #giacomopasquali #artlife #artbasel #instaart
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#disegnigrassilli #vignette #cartoon #lovestory #neuronispecchio (presso Studietto Grassilli) https://www.instagram.com/p/BuKYh8EBKCX/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=vt34fihiclmf
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Tavanibbio e Lucillante si sono presentati qui, stasera e non c'era niente che potessi fare, credetemi. #disegniGrassilli #creatures #sketch #schizzi #neuronispecchio #birds (presso Studietto Grassilli)
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la vignetta neuroni-specchio che ogni tanto devo fare per ragioni terapeutiche #disegnigrassilli #neuronispecchio #cartoon (presso Studietto Grassilli) https://www.instagram.com/p/BrFYYcWBY_m/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=m8684bumefht
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