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#pasturatore fai da te
elbafishingblog · 5 years
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Cage-Pellet feeder, una soluzione “fai da te”
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Come costruire un pasturatore derivato per la pesca a feeder con pellet di vario diametro. Una soluzione "fai da te" da utilizzare in situazioni e condizioni particolari.
In questi anni abbiamo realizzato diversi pasturatori a partire da materiali semplici, facilmente reperibili e dal costo ridotto. Le diverse soluzioni proposte nel tempo erano orientate essenzialmente alla costruzione di cage feeders classici. Oggi proponiamo una versione migliorata sotto due aspetti, il primo è quello costruttivo (semplicità e rapidità) e il secondo è quello funzionale. Si tratta infatti di “cage-pellet feeders” ossia pasturatori derivati a gabbia che hanno lo scopo di veicolare pellets. Ne descriveremo dapprima la realizzazione passo per passo poi, in articoli successivi, il loro utilizzo in diversi scenari.
Feeder classici
I pasturatori derivati a zavorra basale (cage, block-end, window feeder) hanno sostanzialmente tre caratteristiche che li distinguono dagli altri, il comportamento in volo, la tendenza a disporsi in verticale sul fondo (ripeto “tendenza”) e quella di alzarsi prima (o strusciare meno) al momento del recupero. Per questi motivi vengono utilizzati prevalentemente nella pesca a lunga distanza, in presenza di corrente lenta o assente e in caso di fondali a particolare rischio di incaglio. I pellet feeders invece, tipologia particolare di pasturatori inline la cui funzione è quella di veicolare i pellet, ricordano vagamente una sassola semichiusa (o una ciabatta se vogliamo) e si adagiano sul fondo in orizzontale. Si utilizzano sulla corta o media distanza in associazione a terminali di pochi centimetri.
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In foto, da sinistra, cage feeder con piombo basale, window feeder e pellet feeder.
Benché il gran numero di pasturatori ad oggi sul mercato consenta di coprire quasi tutte le necessità del feederista c’è sempre il caso particolare che costringe il pescatore ad introdurre delle piccole modifiche. Il nostro è quello di dover combinare entrambe le caratteristiche per poter veicolare correttamente i pellets senza al contempo essere obbligati ad utilizzare montature inline o perdere pasturatori a causa dei frequenti incagli.
Pellet feeder “homemade”
Le caratteristiche del nostro feeder dovranno essere essenzialmente due: poter veicolare efficacemente i pellets e disporsi tendenzialmente in verticale per limitare gli incagli. Essendo poi un feeder derivato anziché inline, potremmo utilizzare le classiche montature come l’elicottero, il paternoster e il running rig. Vediamo come realizzarlo. La struttura di base è il solito bigodino adesivo in velcro con anima in plastica. Ve ne sono di diverso diametro ma quello da 32 mm diciamo che rappresenta la misura standard. Avremo poi bisogno di un piombo a saponetta che abbia circa la stessa circonferenza (di solito è quello da 45 grammi), una pinza tronchese, un taglierino ed una pistola per colla a caldo.
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Bigodino in velcro da 32 mm e piombo a saponetta da 45 gr.
La prima operazione è togliere il velcro dal bigodino aiutandoci con il taglierino dopodiché modelliamo il piombo con la tronchese, rimuovendo i bordi in eccesso, finché non si adatta perfettamente alla base della struttura plastica.
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Il piombo deve incastrarsi e dobbiamo lasciare qualche millimetro di struttura come margine per la colla.
Una volta che il piombo è ben posizionato andiamo ad applicare un contorno di colla a caldo la cui funzione è quella di assicurare ulteriormente la zavorra alla struttura. Se il piombo è ben incastrato non si muove ma concediamoci comunque un margine di sicurezza in più.
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Non eccedere con la colla e tagliare via con il taglierino eventuali eccessi che potrebbero compromettere il posizionamento della base su fondo.
A questo punto abbiamo un cage feeder da long range, con piombo alla base. Se dovessimo pasturare con gli sfarinati andrebbe già bene poiché questi potrebbero uscire dalla griglia (e in parte anche diffondersi dall’apertura apicale). Ma se si tratta di pellet no. Nel caso (sperato) che il pasturatore assuma una posizione verticale il pellet rimarrebbe imprigionato come fossero cubetti in un bicchiere. Risolviamo il problema creando delle ampie finestre nella griglia così che, una volta in acqua e ridotta l'iniziale coesione delle particelle dovuta alla pressione delle dita nel caricamento, il pellet possa scivolare fuori.
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Creazione delle finestre laterali. Lasciare sempre qualche millimetro di bordo sia sopra che sotto.
È lo stesso concetto che sta alla base dei pellet feeder classici. Non rimane infine che portare la struttura alla dimensione desiderata (può essere necessario eliminare qualche millimetro in altezza), renderla mimetica con qualche spruzzata di smalto acrilico ed applicare un filo di connessione (deriva).
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Il filo di connessione (deriva) può essere in nylon o power gum. Si lega al bordo superiore con due nodi Clinch e vi si include una girella.
Il nostro pasturatore è pronto per essere utilizzato. Come potete vedere non differisce da quelli commerciali, svolge una nuova funzione (veicolare i pellets) ed ha un costo di produzione assai ridotto.
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Cage-Pellet feeder terminato. Si notino il corretto posizionamento del piombo alla base, le due ampie finestre laterali, i bordi superiore ed inferiore, infine il filo di connessione (deriva) con girella incorporata.
Utilizzando un bigodino da 32 mm il piombo basale, come detto, è intorno ai 45 grammi e le aperture consentono la fuoriuscita di pellets fino a 6 mm. Ovviamente siete liberi di utilizzare strutture di diametro superiore o inferiore, così come di variabile altezza e grammatura. Il metodo di costruzione rimane comunque il medesimo.
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Tre cage-pellet feeders. Deriva in power gum e nylon.
L’utilizzo dei cage-pellet feeders può essere utile in svariate circostanze. Più avanti parleremo del loro uso in vari scenari, sia in acqua dolce che in mare.
Considerazioni finali
Come per ogni pasturatore occorre prenderci la mano in quanto a caricamento e verifica dello scarico. Questo è funzione di vari fattori come la dimensione dei pellets, il loro grado di bagnatura, la compressione esercitata, la loro tipologia (costituzione), il loro diametro, il numero e l’ampiezza delle finestre laterali
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Cage-pellet feeder a finestra singola per pellets da 4 mm.
Il consiglio è di creare più di una versione di feeder (finestra singola, doppia, ampia, più stretta, asimmetrica, ecc.) così da avere un set di pasturatori che possano adattarsi alle varie esigenze in primis il tipo di pellet utilizzato.
Testo e foto: Franco Checchi
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