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#pause di riflessione
deathshallbenomore · 1 year
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l’italia è il paese che amo (derogatory)
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untuffonelpassato · 1 month
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Mi fanno troppo ridere le tizie che prendono le “pause di riflessione”, è già chiaro che non provate più interesse, l’amore non conosce pause.
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joy-238 · 10 months
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Mi chiese una pausa di riflessione alla quale seguì un lungo silenzio.
Da quel giorno, in amore, non ho più concesso né pause né silenzi, perché non esiste amore capace di “sostare” tanto meno di tacere …
Giovanni Piccirilli
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ricorditempestosi · 2 years
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le pause di riflessione si chiamano corna
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pensierisfusi · 2 months
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...cosa rimane...poco per non dir niente, ormai si è sfumato tutto;
ti scrivo ogni tanto dove so che non leggi da mesi e non leggerai più, mio ormai personale sfogatoio.
Ormai sta passando anche il prurito di chiamarti, anche solo un trillo per sentire la voce, sapendo che quella cornetta non la alzerai mai; tanto quanto girare piazze e per festival e sotto sotto, sperare di non incontrarti, per molti motivi, in primis sapendo che non saresti da sola.
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Anche passando attraverso le pause di riflessione che hanno un nome/cognome/indirizzo ip chat..
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agrpress-blog · 3 months
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“Poche parole per raccontarlo. Romanzi in dieci parole” di Valentina D’Amico presentato nella Libreria Piantaparole a Labaro È stato presentato giovedì 4 luglio 202... #dieciparole #labaro #libreriapiantaparole #madiamauro #romanzi #segnieparole #valentinadamico https://agrpress.it/poche-parole-per-raccontarlo-romanzi-in-dieci-parole-di-valentina-damico-presentato-nella-libreria-piantaparole-a-labaro/?feed_id=6079&_unique_id=66892273cdcd7
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frateclaudio · 5 months
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L'attesa necessaria
Le Scritture di oggi orientano la nostra riflessione sul significato del tempo, in particolare su quei momenti che, in prima battuta, appaiono inutili e insopportabili pause nello spartito della nostra vita. «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete» (Gv 16,16). Queste brevi e misteriose parole, che Gesù rivolge ai suoi nell’intimità dell’ultima cena consumata insieme, suscitano…
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...si rimane rapiti da questo fiume di parole che fa navigare la mente verso situazioni a volte puramente astratte e altre volte terribilmente realistiche...c'è' più sostanza in questo libricino che in gran parte della letteratura contemporanea italiana...Cento piccoli romanzi fiume, recita il sottotitolo. Niente di più vero...ogni piccola storia è un mondo a sé...una lettura estremamente appagante. Manganelli, con la sua versatilità è un prestigiatore della scrittura. Ha il tratto magico del pittore che sa scorgere la luce nella penombra e sfumature vivaci nella monocromia. Ha la visione fantastica del poeta, la lungimiranza e il disincanto dello scienziato, la saggezza ironica del filosofo, la sensibilità innocente del bambino, la duttilità del musicista, che conosce i ritmi, calibra i timbri e modula silenziose pause, impeti fragorosi e malinconici lenti. Ha la curiosità e l’intelligenza di un viaggiatore della scrittura, uno scrittore itinerante che porta con sé una valigetta scrigno e la custodisce con cura...all’occorrenza vi attinge e ne trae tessuti preziosi e originali di parole mirabilmente ordite per offrire trame che incantano e coinvolgono. In "Centuria", dissigilla l’arcano costruendolo. I suoi “cento piccoli romanzi fiume” sono un crogiolo di personaggi e situazioni, tanto paradossali quanto illuminanti sulla fatica avventura del vivere. Questo racconto caleidoscopico, di primo acchito, un sofisticato, quasi barocco, artificio letterario, è, nella sostanza, una riflessione sull’umano, fragile, illusorio, desiderio che anima l’esistenza di ognuno...#ravenna #booklovers #instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #consiglidilettura #librerieaperte #narrativa #giorgiomanganelli (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/CpRpPK2oksG/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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telodogratis · 2 years
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Sampdoria-Roma, probabili formazioni e dove vedere la partita in diretta tv e streaming
Sampdoria-Roma, probabili formazioni e dove vedere la partita in diretta tv e streaming
Giallorossi di scena al “Ferraris”, contro la Samp del nuovo tecnico Stankovic, ultima in graduatoria ed ancora alla ricerca… Non è disposta ad aspettare l’Europa, con la Roma destinata a vincere per mantenere un posto nel tabellone della seconda competizione continentale, e non concede pause di riflessione il campionato, che vede i giallorossi… Read MoreCalcioToday
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stregattasblog · 5 years
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“Mi era necessario sfuggire almeno per qualche istante alla sollecitudine altrui, e parlarmi in pace senza che nessuno mi interrompesse.”
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barbara-stefani · 2 years
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Le tracce mnemoniche sono vive, 2017-2022 Hommage à E. Hopper Serie “Troppo presto, troppo tardi? Sottrazioni.” pittura ad acrilico su scatole di carta di occhiali Polittico di 18 opere, 8 x18 cm ognuna
“The nighthawks” (I nottambuli) 1942 di Edward Hopper rappresenta di fatto solo l’opera di riferimento, la cornice visiva ed espressiva verso cui Barbara Stefani, attraverso il lavoro dal titolo “Le tracce mnemoniche sono vive” 2017-2022, innesta un confronto. I richiami di Hopper si intravedono principalmente nei silenzi, nei vuoti, nelle sospensioni atemporali, nelle luci metafisiche che promanano da un luogo in cui la presenza umana è totalmente assente. I nottambuli, “the nighthawks", di Hopper sono infatti usciti di scena, e con essi i temi dell’incapacità di comunicare, della solitudine esistenziale, dell’estraneità. E’ un vuoto, quello della Stefani, incorniciato da un preciso contesto architettonico, straniante e artificiale, che non appartiene a nessun luogo, e proprio per questo è ovunque e ci è così familiare. Nel polittico “Le tracce mnemoniche sono vive” si condensa l’esperienza di un vissuto elaborato dal 2017 al 2022, un tempo lunghissimo nel quale la continua rilettura e riflessione sull’opera dell’artista americano, ha dato origine a diciotto singoli “frame” che spaccano “The nighthawks” in una sequenza cinematografica. Una successione di momenti che va scorsa in movimento, ripercorrendo perciò non solo con la memoria, ma anche con il corpo, lo spazio-tempo del vissuto dell’artista. Diciotto “frame” tridimensionali, che segnano un itinerario lento, composto da diciotto lunghe pause in cui lo sguardo inabissa, per ognuna di esse, in una dimensione atemporale, che genera un tempo multiplo, pluridirezionale, moltiplicato, un tempo che si espande in infinite direzioni. Un tempo che successivamente viene ricompattato, riallineato in un unico luogo, come a chiudere un ventaglio fatto di istantanee nell’opera dal titolo “Retrospettiva”. “Le tracce mnemoniche sono vive” sono diciotto attimi impressi su piccoli dipinti su carta supportati da objet-trouvé, scatole di occhiali, che da oggetti di scarto del consumismo si trasformano, come in un esperimento alchemico, in contenitori di uno straordinario vissuto, palpitante e attuale. Serena Bellini, Trieste, 27 luglio 2022
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l-incantatrice · 3 years
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Per alcuni le pause sono momenti in cui la riflessione giunge spontanea.
E per altri un inutile perdita di tempo.
Azeruel
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bennigei · 4 years
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Mi chiese una pausa di riflessione alla quale seguì un lungo silenzio.
Da quel giorno, in amore, non ho più concesso né pause né silenzi, perché non esiste amore capace di “sostare” tanto meno di tacere …
- Giovanni Piccirilli
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Ciao. Cosa ne pensi delle "pause di riflessione" in amore?
Penso sia solo un modo per trovare coraggio e chiudere la storia, un momento per capire di stare bene anche senza quella persona, molte volte spaventa il fatto di lasciare e ritrovarsi da soli, soprattutto dopo una storia che dura da anni e usiamo questa scusa.
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corallorosso · 4 years
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La parola “Fascista": la tentazione umana verso il disumano DI MARCELLO FOIS a parola “Fascista” esiste. Difficile da riconoscersi dopo anni di sdoganamento, ma sempre individuabile, con precisione, per chi voglia individuarla. La parola “Fascista” è un punto di vista. Un livello parziale dello sguardo, qualcosa che ha molto a che fare con la difficoltà di concepire l’altro simile a sé. È fascista chi sa leggere solo alcuni capitoli della Storia, recente o passata, cercando in essa quanto gli occorre per assodare le proprie certezze, per coltivare i propri pregiudizi. La parola “Fascista” è gratuita, non prevede alcuna spesa, viene fornita senza oneri: non occorre studiare, non occorre votare, non occorre scegliere, non occorre fare distinzioni, non occorre informarsi, non occorre leggere, non occorre contestualizzare. La parola “Fascista” è consolatoria, mette al sicuro dal pericolo di dover essere socialmente attivi. È fascista la reazione cieca. ... La parola “Fascista” è fermarsi alla prima parte di ogni domanda e fornire sempre una risposta parziale, occhiuta, indirizzata. È fascista chi non è interessato alle ragioni, ma dà per scontato di avere ragione. La parola “Fascista” è urlata, non ha mezzi toni, non ha pause di riflessione. La parola “Fascista” è paradossale, non ha specchi, di fronte al ragionamento si ritira livorosa e contrattacca furiosa. La parola “Fascista” produce pensieri di purezza e superiorità: bianchi contro neri, maschi contro femmine, cattolici contro musulmani, Nord contro Sud. La parola “Fascista” è una parola contro. È fascista promettere un mondo con un’unica direzione, con un’unica razza, con un unico pensiero. La parola “Fascista” è l’ordine fittizio di chi all’argomento oppone il pregiudizio. La parola “Fascista” produce concetti: rottamare, affondare, deportare, sterilizzare, stuprare, sanificare, escludere. La parola “Fascista” è la tentazione umana verso il disumano.
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stelladilemmen · 3 years
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A brief presentation
Let me introduce myself: I'm the narrator who, during breaks from work in the fields, has tried to keep you up to date about the Stella di Lemmen project.
My name is Lucia, but if you want to use just one part of it, “Lu” is more than fine. I'm grateful to my parents for giving me this name, not because I think it's particularly beautiful - among female names, I think there are definitely more attractive ones: Chiara, Giulia, Elisa,... - but because, since I was a child, it inspired me to reflect on the deep value and meaning of light in our physical and psychological existence.
In the beginning, I was supposed to remain the anonymous voice-over that updates you on what's going on here at Stella di Lemmen, that tells you about the work, the challenges, the contingencies and the reflections that arise from it, or that simply describes what surrounds us in the succession of seasons.
The story of this small organic farm, however, is enriched daily with new details and meanings, and over time the topics to be covered have multiplied and deepened. We have therefore decided, in addition to adopting a more regular schedule for our publications, to give a "face" to the person who writes them, in the hope of establishing an open dialogue with our followers and thus be closer to you.
After all it was me, together with my husband, who was the first to be literally enraptured by this spectacular place, and along with other "crazies" like us, the one who took up the challenge to bring it back to the world's honor.
In time we will also present the other components of our project, but since now it's my turn I'll tell you that I like to think of myself as just a normal person (for me being normal is really a great compliment!); I appreciate "common sense", something that is...not very common; I deeply love nature and everything about it, from the mountains to the sea, animals, plants, and sometimes even humans; I won't enunciate any of my faults because it would take up way too much paragraphs; among the topics that are close to my heart, beauty and harmony are certainly at the top of the list.
I am happy to narrate our exciting adventure and I hope to keep you company, to share topics of interest, perhaps to make you think...and certainly to brighten your free time.
Thanks to all of you who will follow us along the way! To be continued...
Una breve presentazione
Mi presento: sono la voce narrante che, nelle pause dal lavoro nei campi, ha cercato di raccontarvi il progetto Stella di Lemmen.
Il mio nome è Lucia, ma se volete usarne una sola parte va più che bene Lu. Sono grata ai miei genitori per avermi chiamata così, non perché lo trovi particolarmente bello - tra i nomi femminili, a mio avviso, ce ne sono decisamente di più accattivanti: Chiara, Giulia, Elisa,... - ma perché, fin da quando ero bambina, ha suscitato in me una riflessione sul profondo valore e sul significato della luce nella nostra esistenza fisica e psichica.
All’inizio era previsto che io rimanessi l’anonima voce fuori campo che vi aggiorna su quel che succede qui a Stella di Lemmen, che vi racconta dei lavori, delle sfide, delle contingenze e delle riflessioni che ne scaturiscono o che semplicemente descrive quel che ci circonda nel susseguirsi delle stagioni.
La storia di questa piccola azienda agricola biologica si arricchisce però quotidianamente di nuovi particolari e significati, e col tempo gli argomenti da trattare si sono moltiplicati ed approfonditi. Abbiamo quindi deciso, oltre ad adottare un ritmo più regolare per le pubblicazioni, di dare un “volto” a chi le scrive, nella speranza di instaurare un dialogo aperto con voi che ci seguite e di esservi più vicini.
In fondo sono stata io, insieme a mio marito, la prima a venire letteralmente rapita da questo luogo spettacolare, - noi due abbiamo chiamato l’azienda agricola “Stella” perché fosse di buon auspicio per giungere a brillare di luce propria come una stella che brilla nel cielo - e insieme ad altri “pazzi” come noi abbiamo raccolto la sfida di riportarlo agli onori del mondo.
Nel tempo presenteremo anche gli altri componenti del nostro progetto, ma dato che ora è il mio turno vi dirò che non mi dispiace pensarmi come una persona normale (per me l’essere normali è davvero un gran complimento!); apprezzo il buon senso, il “senso comune”, che trovo non sia affatto comune; amo profondamente la natura e tutto ciò che la riguarda, dai monti al mare, gli animali, le piante, e qualche volta anche anche gli umani; i miei difetti non li enuncio perché ci vorrebbero tre capitoli; tra gli argomenti che mi stanno a cuore, bellezza e armonia si trovano certamente in cima alla classifica.
Sono lieta di potervi raccontare di questa entusiasmante avventura e spero di tenervi compagnia, di condividere argomenti di interesse, magari di farvi riflettere…e certamente di allietare il vostro tempo libero.
Grazie di cuore a tutti voi che vorrete seguirci lungo il cammino! To be continued…
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