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#pawel adamowicz
anchesetuttinoino · 4 months
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L’attentato a Fico e l’imbarazzo a condannare chi spara al “cattivo”
Il caso del primo ministro slovacco ricorda l’assassinio di Pim Fortuyn. Anche allora a sparare fu un “buono” sobillato da campagne di stampa che demonizzavano l’avversario politico
L’attentato alla vita del tre volte primo ministro slovacco Robert Fico dell’altro ieri fa venire alla mente il più politicamente importante assassinio degli ultimi anni sul continente europeo, quasi coincidente per data: l’omicidio, all’uscita dalla sede di una radio privata a Hilversum in Olanda il 6 maggio 2002, di Pim Fortuyn, leader di un movimento che portava il suo nome e da molti pronosticato come il futuro primo ministro olandese, se non all’indomani delle elezioni politiche allora previste per il 15 maggio molto probabilmente dopo quelle successive.
Cos’ha in comune col caso di ventidue anni fa quello che è accaduto mercoledì? Due cose: l’orientamento politico degli attentatori, entrambi esponenti di una sedicente sinistra non violenta, e la demonizzazione mediatica del personaggio politico colpito.
Chi è Juraj Cintula, che ha sparato a Fico
Volkert van der Graaf, l’assassino di Pim Fortuyn, era un attivista ambientalista e animalista specializzato in cause giudiziarie contro gli allevamenti intensivi di animali da carne e da pelliccia, vegano e autoproclamato difensore delle minoranze religiose ed etniche; il percorso politico di Juraj Cintula, lo sparatore di Handlova, è più accidentato, e comprende anche un avvicinamento al gruppo paramilitare di estrema destra e filorusso Slovanski Branci all’inizio del 2016, ma pur condividendo alcuni degli ideali “patriottici” del gruppo è proprio alla fine del 2016 che Cintula fonda il movimento politico Hnutie proti nasiliu, che significa letteralmente “Movimento contro la violenza”, e che mutuava palesemente il nome dal partito ideologicamente centrista che nel 1990 aveva vinto le prime elezioni libere dopo la fine del comunismo nella Slovacchia a quel tempo ancora unita alla Repubblica Ceca: il “Pubblico contro la violenza”, poi sciolto nel novembre 1992.
Scriveva Cintula per spiegare la vocazione del nuovo partito: «La violenza è spesso una reazione delle persone, una forma di espressione di semplice insoddisfazione per la situazione. Cerchiamo di essere insoddisfatti, ma non violenti! […] Ogni persona normale rigetta la violenza. Il nostro scopo è unire il popolo, preservare la pace e restaurare la democrazia. È molto difficile perché nessuno ha più fiducia nel prossimo. Il mondo è pieno di caos e di odio».
Cintula aveva condannato l’aggressione russa all’Ucraina nel febbraio del 2022. Due anni e tre mesi dopo ha sparato contro il capo di governo più filorusso fra quelli dei paesi dell’Unione Europea.
Se a uccidere sono i “buoni”
Quando ad assassinare o a cercare di uccidere personalità politiche sono i “cattivi”, il raccapriccio è grande ma lo stupore è poco. Che neonazisti, estremisti di destra o semplici criminali prendano a bersaglio politici mainstream è considerata una tragica eventualità che non si può mai escludere, e che la cronaca ha più volte registrato. La deputata laburista Jo Cox uccisa il 16 giugno 2016 nei pressi di Leeds, Walter Lübcke, presidente cristianodemocratico del Consiglio regionale della cittadina tedesca di Kassel ucciso il 2 giugno 2019, il sindaco di Danzica Pawel Adamowicz di Piattaforma civica assassinato il 14 gennaio 2019 sono caduti vittime del demone esecrato in tutta Europa: il nazifascismo e le sue reincarnazioni nel ventunesimo secolo.
Ma quando a uccidere o a tentare di uccidere sono i “buoni”, quelli che difendono il diritto alla vita degli animali o che pontificano di non violenza, l’imbarazzo è grande, il disagio palpabile, e si cerca di parare il colpo spiegando che sì, Juraj Cintula faceva il tifo per Slovacchia progressista, il partito liberal-progressista ed europeista avversario di Fico, e aveva preso parte a manifestazioni antigovernative, ma detestava i rom e il gioco d’azzardo, e aveva avuto legami con Slovanski Branci. Oppure si chiama in causa la malattia mentale, come nel caso di Volkert van der Graaf (disturbo ossessivo-compulsivo della personalità), tralasciando che anche l’assassino di Jo Cox, il simpatizzante neonazista Thomas Mair, soffriva dello stesso disturbo.
I timori prima dell’attacco
Il disordine mentale degli attentatori può certamente avere a che fare con le aggressioni a persone importanti, ma prima c’è sempre una spinta che fa perdere l’equilibrio a una mente instabile, o a una personalità sofferente per i più disparati motivi: la demonizzazione di una determinata personalità politica è certamente uno dei fattori decisivi che spingono soggetti psichicamente fragili a commettere l’irreparabile.
E Pim Fortuyn e Robert Fico sono stati fortemente demonizzati dai media e dagli avversari politici per le loro dichiarazioni, certamente forti e certamente spesso non condivisibili, o nel caso del leader slovacco per i suoi atti politici attuati o progettati. L’accademico e scrittore olandese era accusato di islamofobia, xenofobia, antimulticulturalismo e di spingere la società olandese verso lo scontro aperto fra maggioranza autoctona e minoranze immigrate; Fico è considerato un populista di sinistra scivolato all’estrema destra, quinta colonna di Vladimir Putin, intento a ridurre gli spazi di libertà d’espressione dei media e della società civile, e a ostacolare la lotta contro la corruzione e la grande criminalità.
La virulenza con cui queste accuse sono state portate contro di loro, ha spinto entrambi i politici alle stesse conclusioni. Pim Fortuyn aveva espresso il suo timore di essere ucciso sei settimane prima di essere trucidato; Robert Fico aveva manifestato convinzioni analoghe in un’intervista del 10 aprile scorso: «Stanno maledicendo oscenamente i politici del governo per le strade», aveva detto. «E sto solo aspettando di vedere quando questa frustrazione, così intensamente aggravata da Denník N [un giornale di opposizione, ndt], Michal Šimečka [leader dell’opposizione liberale, ndt] e Aktuality.sk [sito web di notizie, ndt], si tradurrà nell’omicidio di uno dei principali politici del governo».
Parole violente
La violenza del linguaggio prepara sempre la violenza nei fatti. A volte la violenza è organizzata, come nello squadrismo fascista e nazista degli anni Venti e Trenta e nel terrorismo rosso degli anni Settanta, a volte è opera di lupi solitari fanatizzati, come in questo primo quarto del XXI secolo. La pubblica opinione europea che guarda con sgomento alla possibilità che i propri paesi siano trascinati prossimamente in una guerra con la Russia e i suoi alleati dovrebbe cercare di non perdere di vista il rischio che l’Europa sia investita da tante guerre civili all’interno dei suoi stati anziché da una grande guerra fra stati.
La radicalizzazione dell’inimicizia politica, alimentata dalla logica delle bolle dei social network e dalla virtualità dei rapporti online che elimina i freni inibitori, spinge nella direzione della guerra civile nel mondo reale. Il processo pare più avanzato negli Stati Uniti, ma l’Europa evidentemente non ne è immune.
In questo contesto, risulta assolutamente spiacevole che Donatella Di Cesare, che aveva dato al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida del “governatore neo-hitleriano”, sia stata prosciolta dall’accusa di diffamazione. Il via libera alla demonizzazione degli avversari politici conduce, prima o poi ma inevitabilmente, ad esiti criminali, ieri come oggi.
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gloriousspurpose · 6 years
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PAWEŁ ADAMOWICZ is dead. President of the city of Gdańsk has been brutally attacked with a knife in front of many people, later died in hospital.
the drama took place on Sunday during the 27th finale of the Great Orchestra of Christmas Charity. The attacker invaded the stage and stabbed Adamowicz with a knife, dealing him with several blows. It was exactly five minutes before one of the most beautiful events in our country „The Light to the Heaven”. He was already holding the cold sparkles.
Do you hear me, Tumblr?!
This was a literal terrorist attack. A MAN WAS KILLED ON STAGE DURING THE FINALE OF THE BIGGEST CHARITY EVENT IN POLAND. THE MOTIVE OF THE ATTACKER WAS POLITICAL.
„The light to the Sky” was supposed to be another happy ending, another wonderful moment when people all over the country go outside and celebrate. The Charity gained almost 100 million zloty this year! And now...
The things that are happening in our country are horrible but literally NO ONE cares. I don’t see it on tumblr, i don’t see it on Twitter. Paweł Adamowicz was an amazing person and a great mayor/president of the city. He had a family, a wife, two daughters. He didn’t deserve this.
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gozdziak · 6 years
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Gdansk today, remembering Pawel Adamowicz
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samaraark · 4 years
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Filme The Hater (Rede do Ódio)
A Netflix lançou nesse ano o Filme Rede do Ódio. 
O drama polonês conta a historia de um jovem estudante polaco que é expulso de sua universidade e após isso sai pela internet disseminando ódio e fake news pela internet.
Tomaz, o protagonista é obcecado por uma família Krasucki progressista de classe alta, trabalha numa empresa de relações públicas, onde acaba por receber diversas tarefas antiéticas, orquestrando jogos políticos nas redes sociais.
Embora o filme não seja baseado em fatos reais, ele mostra situações que ocorrem em nosso cotidiano, como, a disseminação de ódio, fake news, bem como, manipulações psicológicas que viralizam como facilidade na internet por meio de redes sociais tais como, Twitter, Facebook, Instagram. 
A maior parte das manipulações referenciadas no filme são de ordem politica  e social-econômica onde a “esquerda denuncia a própria esquema”. Obs. Assista o filme com um ponto de vista invertido.
Curiosidade: Três semanas após a conclusão das filmagens, Pawel Adamowicz, presidente da câmara de Gdańsk, e político liberal frequentemente alvo de inimigos online, foi esfaqueado até a morte durante um evento de caridade transmitido em directo.
O longa o ganhou o prêmio de melhor longa narrativa internacional no Festival de Cinema de Tribeca.
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pandorzaste · 6 years
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Today is very bad day :(. 
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marc-here · 6 years
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14.01.2019
To co sie dzis wydarzyło to chyba najbardziej niewyobrazalna rzecz. Nie sądziłam, że ludzie są sklonni do takiego okrucienstwa, zwłaszcza podczas finału WOŚPu. Panie Pawle, był Pan wspaniałym prezydentem, który zawsze był dla Gdańska i Gdańszczan gdy tego potrzebowali. Wspierał Pan kazdego człowieka bez względu na to kim był lub skąd pochodził. Dziękuję za wszystko.
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blueberrymamba-blog · 6 years
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Major of my beloved hometown Gdańsk was brutally stabbed with knife during Poland’s biggest charity event and died today due to complications. I am absolutely devastated - he was a major of Gdańsk in over 20 years, winning elections after elections because people LOVED him. He was an open-minded man with a big, warm heart that changed my town for good. He was fighting for minorities, to beware the culture, to develop and change for good. I’ve personally met him a couple of times and I can’t think of a bad thing to say about him. 
In a loving memory of my beloved major, Paweł Adamowicz. May your soul rest in peace. 
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padrejits · 6 years
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Sound of Silence in tribute to Paweł Adamowicz (Gdańsk 14.01.19)
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the-kitteh · 6 years
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Goodbye Mr Mayor. Thank you for your service.
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nixelorelei · 6 years
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#Gdansk
Just sitting here, watching the conduct with president Adamowicz's body and wondering "why? Why is this country so full of hatred. What will happen next, if a brother is killing a brother? Do we really need a civil war to stop this madness?"
Why our country, experienced with enormous pain, has to be divded?
I used to be proud of being Polish. I still am, because of our history, ability to unify in bad times and of our courage.
But now this pride is lined with grief and shame. Why can't we stand together not only during bad moments, but also during good ones? Did really an innocent man had to die, because our political opinions are different?
Quo vadis, Poland?
Rest In Peace Paweł. We're sending hope, love and words of compassion to your wife and daughters. I hope your death will change something in Polish people, for better.
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living-the-fandom · 6 years
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Perverted is the one who hates. Love can only connect.
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toscanoirriverente · 6 years
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clueing-for-eggs · 6 years
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Wisława Szymborska
Nienawiść
Spójrzcie, jak wciąż sprawna,
Jak dobrze się trzyma
w naszym stuleciu nienawiść.
Jak lekko bierze wysokie przeszkody.
Jakie to łatwe dla niej - skoczyć, dopaść.
Nie jest jak inne uczucia.
Starsza i młodsza od nich równocześnie.
Sama rodzi przyczyny, które ją budzą do życia.
Jeśli zasypia, to nigdy snem wiecznym.
Religia nie religia -
byle przyklęknąć na starcie.
Ojczyzna nie ojczyzna -
byle się zerwać do biegu.
Niezła i sprawiedliwość na początek.
Potem już pędzi sama.
Nienawiść. Nienawiść.
Twarz jej wykrzywia grymas
ekstazy miłosnej.
Ach, te inne uczucia -
cherlawe i ślamazarne.
Od kiedy to braterstwo
może liczyć na tłumy?
Współczucie czy kiedykolwiek
pierwsze dobiło do mety?
Porywa tylko ona, która swoje wie.
Zdolna, pojętna, bardzo pracowita.
Czy trzeba mówić ile ułożyła pieśni.
Ile stronic historii ponumerowała.
Ila dywanów z ludzi porozpościerała
na ilu placach, stadionach.
Nie okłamujmy się:
potrafi tworzyć piętno.
Wspaniałe są jej łuny czarną nocą.
Świetne kłęby wybuchów o różanym świcie.
Trudno odmówić patosu ruinom
i rubasznego humoru
krzepko sterczącej nad nimi kolumnie.
Jest mistrzynią kontrastu
między łoskotem a ciszą,
między czerwoną krwią a białym śniegiem.
A nade wszystko nigdy jej nie nudzi
motyw schludnego oprawcy
nad splugawioną ofiarą.
Do nowych zadań w każdej chwili gotowa.
Jeżeli musi poczekać, poczeka.
Mówią, że ślepa. Ślepa?
Ma bystre oczy snajpera
i śmiało patrzy w przyszłość
- ona jedna.
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gozdziak · 6 years
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By Jerzy Janiszewski
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takatouya · 6 years
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Paweł Adamowicz, 53, died of wounds he received yesterday evening. He was stabbed in front of the audience at the 27th annual fundraiser organized by the Great Orchestra of Christmas Charity.
Adamowicz was one of the few Polish politics who was very vocal about equal rights, supporting LGBT people and minorities.
Please keep him in your thoughts (and prayers, if you’re religious).
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