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#peppedellacqua
simmablr · 7 years
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25 febbraio 1973 Era l’ultima domenica di febbraio pulita dalla bora quando Marco Cavallo tentò di uscire dal laboratorio. Era troppo grande, appesantito dal carico di bisogni e desideri che aveva nella pancia. Le porte erano strette, provò la porta del giardino, poi la veranda, pensando di saltare la ringhiera. Cercò di piegarsi, di mettersi di taglio, si abbassò, pancia a terra, si ferì. Niente. Restava chiuso dentro. Tutti erano lì a guardarlo: era quello il suo momento. Cominciò a correre nervoso per il lungo corridoio del vecchio reparto P trasformato in laboratorio, avanti e indietro, proprio come avevano fatto per anni i malati che lo avevano abitato. Giuliano cercò di calmarlo, dicendo che bisognava aspettare, che forse non era quello il momento, che bisognava avere pazienza. I malati cominciarono a pensare di avere solo sognato, secoli di grigio tornarono nelle loro teste, urla disumane assordarono le loro orecchie. Dino Tinta piangeva. Marco Cavallo, fremendo, testa bassa, cominciò una corsa furibonda, come impazzito, verso la porta principale e, senza più esitazione, oramai a gran carriera, aggredì quel pezzo di azzurro e di verde oltre la porta. Saltarono i vetri e gli infissi. Caddero calcinacci e mattoni. Marco Cavallo arrestò la sua corsa nel prato, tra gli alberi, ferito e ansimante, confuso all'azzurro del cielo. Gli applausi, gli evviva, i pianti, la gioia guarirono in un baleno le sue ferite. Il muro, il primo muro era saltato. La prima trionfale uscita in città. Il cavallo e il corteo dei matti, dei poveri cristi assieme ai cittadini attraversa tutta la città, si ferma in piazza Unità d’Italia. Di fronte al municipio si tengono discorsi. Arriva sulla collina di San Giusto e invade festoso il piazzale del Duomo. Si ferma infine nella scuola elementare De Amicis nel rione di San Vito. Nel cortile della scuola si fa festa fino a sera. Poi, così come era destino, in giro per il mondo. (da "Non ho l'arma che uccide il leone" collana 180).
Bellissimo l'incontro di ieri "A QUARANT'ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI COLLEGNO E DALLA LEGGE BASAGLIA" con Peppe Dell'Acqua, Giuliano Scabia, Renato Sarti e Massimo Cirri. Un'occasione per fare il punto della situazione sull'oggi dopo le lotte per far approvare la legge 180 (Basaglia). Molto è stato fatto, ma numerose sono le cose che spingono verso un nuovo cambiamento. Toccante anche l'intervento di due ragazzi del pubblico che hanno ringraziato i relatori per il loro lavoro. "Probabilmente senza l'eliminazione della legge Basaglia, saremmo in qualche manicomio trattatati chissà come, invece siamo qui ad ascoltare e a parlare con voi".
ieri al @ilPolodel900 https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6381969908380553216 …
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paroladilibro · 10 years
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- Quarant'anni di Manicomio - Non Ho L'Arma Che Uccide Il Leone - Peppe Dell'Acqua #StopOpg
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