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#proecontro
jackgjamba-blog · 6 years
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#unbacione #atutti #belliebrutti #proecontro #fastandslow #smileagainstthehate #ridiningnismo #stayhappy #life is too short to spend it hating and considering others' wrongs ! #tantiauguri #goodweekend #atall #enjoyourfreetime #kissforall (presso Prato, Italy)
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marinagalatioto · 4 years
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🎯 🎯 🎯 🎯 🎯 Dovremmo fare ciò che riteniamo giusto, non ciò che ci dicono, o ci suggeriscono di fare. Seppur con le migliori intenzioni del mondo. Io sono io. Tu sei tu. Ognuno è sé. Sembra sciocco, ma spesso si finisce per seguire, anche senza volerlo, i suggerimenti di altri. Si va dal colore dei capelli a quello di un paio di scarpe. (non parliamo di scarpe!! Ne ho appena ricevute un paio in regalo... e mi sono lasciata convincere a prenderle di un colore più "sfruttabile" mentre io le volevo azzurre!!) Vi è mai capitato di seguire un consiglio o un suggerimento e poi pentirvene? 👎 👎 👎 👎 e poi con chi possiamo prendercela se non con noi stessi per essere stati ragionevoli? Che ne pensate? . . ⤵️ per info e collabs messaggio in DM o via mail seguimi qui ==> @marinagalatiotoscrittrice 👎 👎 #scarpedonna #sceltesbagliate #consigli #vuotoaperdere #giusto #sbagliato #proecontro #vitadascrittrice #marinagalatiotoscrittrice #faciòchevuoi #faciòchepensi #idee #determinazione #frasedelgiorno #motivazionale #motivo #sentirsibene #cosegiuste #cosebelle #pensierieparole #capelli #scarpenere #azzurro #maiovolevo #eniente #èandatacosì (presso Italy) https://www.instagram.com/p/CEXP7lmHB6k/?igshid=1kv2ed58quw9x
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Il cinema si fa digitale, addio pellicola
Erano gli ultimi giorni di Dicembre 2013 quando, anche in Italia, si sarebbe realizzato il passaggio definitivo dal cinema analogico a quello digitale. Nella realtà le cose, poi, sono andate diversamente; nonostante il diktat arrivato per tempo dal Governo, ancora oggi (in numero assai ridotto) sono presenti sale cinematografiche italiane ancorate ai vecchi proiettori con pellicola da 35 mm. Questi ritardi sono dovuti a volte al fatto che molte sale cinematografiche sono ancora gestite a livello familiare e non tutti hanno risorse a sufficienza per aggiornare la dotazione tecnologica del cinema.
La domanda è: perché questo passaggio?
A spingere verso questa direzione ci sono principalmente due ragioni, una d’ordine tecnologico, l’altra di ordine economico. Prima di tutto Kodak (nota azienda statunitense) ha sospeso la produzione di pellicole, costringendo troupe cinematografiche a girare con i fondi di magazzino che riuscivano a reperire.
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Ciak                                                                             Fonte: Pixabay
La pellicola, in più, crea problemi dal punto di vista conservativo: essa infatti dopo un paio di settimane di proiezione presenta gravi segni d’usura, mentre la proiezione in formato digitale causa molti meno danni.
Ci sono poi da tenere in conto le motivazioni economiche; una copia di un film realizzato in pellicola da 35 mm può arrivare a costare fino a 2000 euro, mentre nove copie in formato digitale dello stesso film costano poco più di 300 euro. Allo stesso modo le attrezzature per realizzare un film in digitale costano ormai molto meno rispetto ai macchinari per un film analogico.
La produzione digitale, comporta notevoli vantaggi anche in fase di produzione: la registrazione su supporto digitale anziché su pellicola necessita di molta meno luce e permette di posizionare più telecamere all’interno del set. In questo modo le riprese possono avvenire da più punti di vista, permettendo di accorciare i tempi necessari per la registrazione del film.
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Pellicole                                                                Fonte: Pixabay
Se con la tecnologia analogica la pellicola era il “sole” al centro dell’universo cinematografico, oggi la nuova luce è rappresentata dal Digital Cinema Package (DCP), una collezione di file digitali contenenti i flussi dati audio e video del film.
Ogni file viene sottoposto ad un processo di codifica e compressione così che non occupi troppo spazio sui dischi rigidi; infine i file vengono criptati così da evitare che possano essere “recuperati” e utilizzati per scopi illegali.
Queste operazioni sono necessarie anche per facilitare il trasporto del film in formato digitale. Una volta finito questo trattamento, i film digitali sono salvati all’interno di particolari hard disk noti per la loro affidabilità e resistenza; questi vengono infine recapitati direttamente alla sala di proiezione, dove verranno utilizzati per caricare il film all’interno del server che gestisce l’impianto di produzione.
Dunque, con il passare degli anni, anche per quanto riguarda il “dietro le quinte” di un film si è raggiunto ormai un livello di evoluzione strabiliante, che nessuno avrebbe mai immaginato 30 anni fa.
Andrea Girardi 
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Vita da Expat - Pro e Contro della vita da espatriato
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universonokia · 6 years
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#huaweimate20pro #prestazioni #proecontro #RECENSIONE #universonokiablog universonokia.blogspot.it Huawei è un'azienda che è nata da comprimaria fino a diventare uno dei più grandi marchi di smartphone in un breve lasso di tempo.  (presso Messina, Italy) https://www.instagram.com/p/Bp7e7KIHz-_/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1n2xh69xqot8e
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ristoaffari · 3 years
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Ecco i 7 migliori frigoriferi da esposizione per torte: La tua guida all'acquisto
Ecco i 7 migliori frigoriferi da esposizione per torte: La tua guida all'acquisto #guida #proecontro
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big-lio · 10 years
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… ha spaccato tutti i contro lasciando solo i pro e questo non vuol dire che i contro non ci saranno …
Nell’amore come in ogni cosa della vita, ci sono i pro e i contro. L’importante è affontarli e lottare.
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wwwoltaire · 10 years
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Life is short, Proust is long (pros and cons of Spritz and speed-reading)
Ho trovato questo articolo sul web, che si intitola "Life is short, Proust is Long (pros and cons of Spritz and speed-reading)" e l'ho trovato molto interessante, per cui ho deciso di tradurlo in Italiano. L'articolo parte da una nuova app, Spritz, che propone un metodo di lettura veloce, per poi ragionare sui pro e i contro di questo tipo di lettura.
Di tutte le forme di divertimento, leggere è la più faticosa.Fare le voci di personaggi inventati nella propria testa è difficile. E anche ricordare i loro nomi. Stare a lungo seduti, ci viene detto, è dannoso quanto fumare. Leggere è terribilmente sedentario. Tutto il movimento è confinato agli occhi, e lì i meccanismi sono sgraziati.La retina umana è debolissima verso le sue estremità.Solo nel suo stesso centro, in una regione chiamata fovea,noi vediamo con acutezza tale da distinguere le singole lettere. La fovea è piccola, solo lunga abbastanza da contenere otto caratteri. Quando leggiamo, noi stiamo osservando attraverso questo forellino. L'analogia che c'è è quella con un cavallo con i paraocchi.
Per cinque millenni, gli uomini hanno letto in maniera lineare. E' sorprendente che questa convenzione sia rimasta. Invece di correggere le nostre debolezze, la lettura lineare le esaspera. Il problema risiede nella saccade, ossia il tremolio della fovea quando si guarda da un punto fisso ad un altro. Queste transizioni, che sono inconsce, non sono omogenee. Frequentemente, le saccadi mancano il loro obiettivo, e i nostri occhiscivolano avanti sulla riga o ritornano indietro. Recuperare ci costa tempo.
Spritz, una startup con sede a Boston, intende correggere tutto ciò. Nel suo sito web, i fondatori del gruppo asseriscono che "solo circa il 20% del tempo è speso elaborando i contenuti" quando leggiamo. "Il restante 80% del tempo lo spendiamo muovendo fisicamente gli occhi da una parola all'altra". Loro hanno di conseguenza sviluppato una tecnologia per superare la necessità di questo movimento. Il testo appare in quello che loro chiamano "redicle": una finestra rettangolare disegnata per spingere l'occhio nella posizione più alta di uno schermo elettronico,nel quale diventano visibili fino a quindici lettere alla volta. Lo sfondo è bianco, la scritta nera e il punto ottimale di riconoscimento del singolo carattere (O.R.P) - un neologismo che evidenzia la lettera ideale (della parola) per l'occhio al fine di fissarla nella mente- è contraddistinto da piacevole rosso. (O un altro colore a scelta dell'utente).Il risultato è un'esperienza di lettura che è fatta su misura per le dimensioni della fovea. Come asserisce l'azienda, il "redicle" "non solo riduce il numero di volte in cui i vostri occhi si muovono" ma "diminuisce anche il numero di volte in cui i vostri occhi vanno oltre le parole senza però che il nostro cervello le comprenda". Gli adulti leggono in maniera lineare circa trecento parole al minuto; Spritz promette tassi di miglioramento fino a mille parole, e anche una migliore comprensione. Quando Spritz ha svelato il suo sito web, verso la fine di Febbraio, si è immaginato una nuova era :"La rivolta di Atlante è avvenuta in un giorno?Ci puoi scommettere!"
Il demo di Spritznic dimostra che funziona, ma in dosi limitate. Come questo sistema vorrebbe resistere un intervallo più lungo, come un romanzo, o una singola frase di Henry James, rimane oggetto di discussione. Quando ho chiesto a Keith Rayner, professore di psicologia presso l'università U.C di San Diego, chi gestisca un laboratorio di monitoraggio dell'occhio, per avere la sua opinione della scienza che c'è dietro Spritz, è rimasto in silenzio per un momento. Dopo ha detto "Sciocchezze". Il sito web di Spritz allude a studi del monitoraggio dell'occhio ma non ne cita nessuno in particolare, un'omissione che Spritz giustifica come un modo di proteggere la sua proprietà intellettuale. Rayner pensa un po' a cosa dire. "Il linguaggio, le tecniche -loro usano parole differenti", ha detto. "Ma le idee sono quelle già in circolazione dagli anni Settanta."
Rayner si riferiva ad una presentazione visuale seriale veloce (R.S.V.P.), un metodo di lettura veloce risalente ad alcuni decenni fa che funziona, come Spritz, mostrando per pochi attimi delle parole sullo schermo. La differenza risiede nell' ORP, che in RSVP manca. Nel suo libro pubblicato nel 2009, "Raeading in the brain", lo scienziato cognitivo francese Stanilsav Dehaene ha suggerito che RSVP potrebbe puntare alla via per "il futuro della lettura in un mondo dove gli schermi stanno progressivamente sostituendo la carta." Spritz presenta se stesso come il futuro, ma Rayner afferma che, come RSVP, "non funzionerà su testi più lunghi. Ogni volta che il cervello ha bisogno di fermarsi verrà sviato."
Il sogno della lettura veloce è presente da molto tempo prima che gli schermi divenissero onnipresenti. Evelyn Wood, un'insegnante di Salt Lake aveva ufficializzato la pratica già dagli ultimi anni '50. I suoi metodi l'avevano resa una persona nota (Cheech e Chong avevano realizzato delle parodie della sua pubblicità informativa), e sono rimasti esemplari. Come espone il sito web in cui si vendono i suoi libri di esercizi: "Leggi la pagina verso il basso, e non da sinistra verso destra; leggi gruppi di parole o pensieri completi, invece di leggere una sola parola per volta; evita l'involontaria rilettura del materiale." Wood stessa afferma di leggere 2700 parole al minuto; alcuni seguaci dei suoi insegnamenti hanno riportato velocità di circa 4000 parole al minuto. Una volta, in un'intervista, ha detto: "Cosa preferiresti fare: mangiare un piatto di riso chicco per chicco o prenderne una cucchiaiata per avere un buon assaggio?" Per la versione applicata di questa filosofia, Wood ha coniato il termine "chunking".
"Lettura veloce" è sempre stata una denominazione impropria. Michael Masson, uno psicologo dell'università di Victoria, ha condotto degli studi comparando diplomati di un corso di lettura veloce con un gruppo di controllo "naive". Ha chiesto ad entrambi di leggere ad un tasso di velocità tra le 500 e le 600 parole al minuto. I lettori veloci offrivano una prestazione migliore sulle domande generali su testi semplici ("cose come il Sommario di un lettore", come Masson l'ha descritto), ma quando si arriva a domande dettagliate, o testi difficili, non c'era nessuna differenza. Masson inoltre ha registrato i movimenti dei loro occhi. "I lettori veloci campionano i testi in maniera differente dai normali skimmer", mi ha detto. "Le loro saccadi si succedono a grandi intervalli regolari." Masson ha concluso che i lettori veloci -anche quellI migliori- non stavano realmente apprendendo più velocemente. Invece, sono in grado di scannerizzare finemente cosa leggono in frammenti dai quali possono ricostruire un insieme verosimile.
Masson pensava che Spritz potesse cambiare il modo in cui leggiamo su "schermi piccoli" (Spritz ha sottolineato che sono queste le loro apparecchiature migliori), ma si chiedeva se i lettori avrebbero avuto difficoltà con i loro ritmi instancabili. Ognuno di noi ha un concetto di linguaggio che è caratteristico. Esso varia secondo fattori costanti, come il vissuto personale, e altri passeggeri, come la stanchezza. Sarebbe difficile scrivere un codice in grado di soddisfare le peculiarità di tutti. Masson inoltre contesta il nucleo dell' affermazione della start-up. Il principio dell'80/20 che menzionano sul loro sito è fuorviante. "Quello che io so,invece, suggerisce il contrario." (Spritz afferma però che i suoi dati sono corretti.) Quando leggiamo, spiega Masson, la distinzione tra gli errori che facciamo con i nostri occhi e la comprensione che raggiungiamo con il cervallo non è palese. "Una delle ragioni per cui ci sono movimenti regressivi dell'occhio è per rimediare a mancanze di comprensione" dice Masson.
Ci sono diversi modi di concettualizzare questo processo disordinato. Un rappresentante di Spritz ha attirato la mia attenzione su uno studio che conferma che la sua proporzione (parole-tempo) rispecchia il tempo "necessario per acquisire la maggior parte delle informazioni." La domanda è: In cosa consiste "la maggior parte"? Nessuno può comprendere tutto dell'"Ulisse". Quanto "non-comprendere" sia tollerabile è un giudizio che a ognuno di noi spetta fare. Alcune persone credono che la lentezza gravosa di voltare le pagine sia inseparabile dal valore del suo testo. David Mikics, nel suo libro del 2013 "Slow Reading in a Hurried Age" scrive "Leggere meglio significa leggere più lentamente." Mikics, un accademico americano, compara il suo lavoro con quello dei difensori dello "Slow Food".E' l'ultimo di una lunga fila di critici letterari in una disputa sulla velocità della vita moderna, una tradizione che si estende attraverso la "lettura profonda" di Sven Birkerts (che ha coniato il termine 'Nineteen-nineties') fino alla lettura ravvicinata di William Empson, il poeta e critico Inglese. Empson adorava il linguaggio e ne rifiutava ogni sua semplificazione. Condannava lo spelling. In "Seven Types of Ambiguity", del 1930, ha scritto "Solo la nostra stranezza snob dello spelling ci impone la nozione per cui una parola meccanica, per essere spezzata dall'occhio, debba essere intesa." Empson credeva che la confusione facesse parte della lettura stessa.
Empson riteneva inoltre che John Milton non avesse molto di un Cristiano, che John Donne credesse negli extraterrestri, e che Samuel Taylor Coleridge credesse nelle fate. Per almeno una ragione, la lettura lenta è sempre insensata. Rifiuta la limitatezza. "La vita è troppo breve", come ha detto una volta Anatole France "e Proust è troppo lungo". Il problema con prendersi il proprio tempo è che il tempo finisce. Il caso di Gustave Flaubert è esemplificativo. L'autore una volta ha scritto "Che dotto sarebbe uno che conosce bene solo cinque o sei libri". Ma Flaubert stesso era un lettore ossessivo. Nel documentarsi per "Bouvard et Pécuchet", il suo ultimo romanzo, al quale stava pensando di aggiungere il sottotitolo "Un enciclopedia della stupidità umana", Flaubert ha letto 1500 libri. I cinque anni che ha speso su di esso sono stati, comunque, troppo brevi, ed è morto prima di completare il manoscritto. Uno scrittore pià intelligente sarebbe stato un lettore meno serio. Flaubert avrebbe dovuto essere tagliato a pezzettini.
E' possibile amare la letteratura ma non il suo sistema di consegna. George Orwell pensava che i libri avrebbero provocato "molta più sporca polvere che ogni altra categoria di oggetti che sia mai stata inventata." Vladimir Nabokov sosteneva che il linguaggio fosse un "miracolo", ma non pensava granché della lettura. Disse ai suoi studenti di Cornell, "Lo stesso processo del muovere laboriosamente i nostri occhi da sinistra verso destra, riga dopo riga, pagina dopo pagina, questo complicato lavoro fisico sul libro...questo sta tra di noi e l'apprezzamento artistico." Spritz prende il lavoro, insieme alla polvere, fuori dall'immagine. A mille parole al minuto, è impossibile essere capaci di apprezzare "Lolita" in meno di due ore  (per "Alla ricerca del tempo Perduto" è possibile , teoricamente, in venticinque ore.) Gli esperti di questa app hanno semplificato la lettura eliminando lo spreco e la perdita di tempo, nello spirito di un'azienda di risparmio "così puoi spendere più tempo per fare quello che vuoi." Ma se fosse leggere quello che vuoi?
Nabokov non conluse che quindi dobbiamo abbandonare la lettura. Anzi piuttosto, ha detto, noi dobbiamo farne di più: "Un buon lettore, un lettore considerevole, un lettore creativo e attivo è un ri-lettore." Il lavoro complicato fa parte del piacere complicato,la perdita di tempo è parte integrante della sensazione che il tempo sia ben speso. L'inefficienza è inoltre lo scopo principale. Deve essere difficile trarre fuori un modello di business da queste contraddizione - chiedete a qualcuno che lavora nell'editoria- e, più tardi, Spritz lo ha corretto. Può essere "La rivolta di Atlante" realmente essere letta in un giorno? "Tecnicamente è possibile", dice adesso il testo. "Ciononostante tu potresti volerti prendere delle pause. Tu potresti anche poter voler fermare il profumo delle rose." Quando è stato contattato, Spritz ha rimarcato che c'è un  pulsante di pausa.
traduzione di Mara Solli
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universonokia · 6 years
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universonokia · 6 years
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universonokia · 6 years
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universonokia · 6 years
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universonokia · 6 years
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