#programmatore
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paperometria · 3 months ago
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AI e come farsela addosso
Il titolo sembra clickbait, ma non lo è manco per il cass, e spiego perché.
Piccola premessa: se qualcuno mi chiedesse nello specifico quale è il mio lavoro, in letteratura viene definito come Build Engineer. Siccome qualcuno già sbadiglia, provo a farla facile. I programmi sono fatti di tanti file con del testo dentro, quello che viene volgarmente chiamato codice. Questo codice viene poi inviato a delle betoniere che lo macinano, lo impastano con tanta altra roba, fino a quando non esce fuori un mattone di cemento sul quale poi ci cliccate sopra e per magia vi appare qualcosa. Io sono quello che costruisce le betoniere. In generale, in una azienda piccola, dove il mattone serve a costruire un capanno per gli attrezzi da giardino, questa figura può coincidere col programmatore, perché lui non usa la betoniera, usa la pala e si impasta il codice da solo. In una azienda come la mia, dove il mattone serve per costruire la Torre Unicredit a Milano, con centinaia di migliaia di codici e dipendenze, serve uno che ne capisce di cemento, e non può farlo il programmatore, perché (1) non sa un cazzo di cemento, e con le nuove generazioni questo sta diventando sempre più vero, per mia egoistica fortuna (2) non avrebbe comunque il tempo materiale per farlo, e quindi servono betoniere con i controcazzi e gente che sappia costruirle e farle andare.
Ecco, adesso immaginatevi centinaia di betoniere, non so se arriviamo al migliaio, ognuna che prova a fare un impasto diverso, perché serve guardare mille cazzi, e ogni cemento dà una idea diversa sul fatto se il mattone possa funzionare oppure no. Può andare qualsiasi cosa storta, una betoniera si inceppa, un'altra funziona ma il mattone che viene fuori è una roba tutta spappolata, un'altra non arriva la corrente, un'altra ancora fa un rumore della madonna e va pianissimo.
Fino a ieri eravamo noi uman..., ehm, Build Engineer, a costruire e far andare le betoniere, e questo non è di fondo cambiato, nemmeno con l'arrivo della AI. Se una betoniera va a bagasce, va cercata quale è, andare a ricostruire la sua storia, vedere dove è il guasto, andare a sputare in un occhio a chi l'ha causato (perché anche lo sfogo vuole la sua parte) e ripararlo, facendo poi pesare al proprio capo che se non fosse per te questa azienda non sarebbe in grado di gestire una hamburgheria alla stazione, e nonostante ciò non siamo mai pagati abbastanza.
Tuttavia, da quest'anno, abbiamo introdotto una novità, ovvero gli Agenti AI. Questi cosi? robot? umanoidi? pokemon? se ne stanno per conto loro, e vanno in giro per le betoniere, le guardano, dalla mattina alla sera, si affacciano negli oblò, bofonchiano qualcosa, annotano tutto sui loro taccuini, non si grattano mai il sedere, non sono impegnati a pranzare, non hanno alcun partner che li chiama alle 18 per dire "neeehh dove cazzo sei?", sono in pratica degli umarell 24h/24 che però non rompono i coglioni a quelli che lavorano. Il vantaggio è che adesso, se si rompe qualcosa, io posso parlare con Nick Fury (sì, li abbiamo chiamati come i personaggi della Marvel) e scrivere "Neeeee Nick, ma che maronn è succies settimana scorsa, che tengo tutti i contatori sballati??? Mannaggieupataturc!", e lui/lei/esso risponde "guarda, proprio giorno 24 alle 14.25 una betoniera si è spatasciata di 30 gradi, rovesciando ben 7/25 di contenuto, se dipendesse da me, io la raddrizzerei e aggiungerei 6 kg di sabbia e 4 litri d'acqua" - "Uaaaa Nick, si' gruoss. Non è che ti va di farlo, perché me ne voglio uscire prima dal lavoro, che m'aggie fatt 'na uallera tant?" - "Certo, Antonio, procedo subito".
Vi garantisco che questo racconto non è affatto inventato, l'ho solo edulcorato un po', ma adesso noi abbiamo dei veri e propri colleghi virtuali, che fanno quotidianamente parte del nostro lavoro, io ci posso parlare, posso dire le parolacce, posso mandarli affanculo se non mi sono di aiuto, posso dare loro ordini per fare cose al posto mio, faccio con loro esattamente le stesse cose che facevo prima con gli umani, e la cosa ancora più spaventosa è che mi pare di parlare con degli umani, per il semplice fatto che non ho chiesto loro come si fa la carbonara, ma di agire operativamente su delle strutture che governo io, e lo sanno fare!
Siamo nel 2025, e questa cosa mi spaventa parecchio. Qui non è più ChatGPT, che è un aggeggio lontano, una calcolatrice/motore di ricerca che gli chiedo qualcosa e me lo fa, ma io sto a casa mia, lui/lei/esso a casa sua. Questo lavora affianco a me, ma letteralmente! Per quanto io sia perfettamente cosciente del suo funzionamento matematico, e quindi so dove è il limite, io mi sto cagando in mano, ma non per un discorso Skynet o cose simili, ma perché qui sta veramente cambiando operativamente il modo di agire nel nostro lavoro quotidiano, e la mia paura è solo figlia del non sapere cosa ci aspetta.
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falcemartello · 7 months ago
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Cazzarola, adesso che uso chat gpt sono diventato nell'ordine: medico, farmacista, programmatore in 7 linguaggi, tecnico dei computer, filosofo, commercialista e poeta. Se gli fanno anche una topa e gli insegnano a fare la carbonara non ho più bisogno di nulla.
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anonpeggioredelmondo · 2 months ago
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Sono un programmatore da parecchi anni.
Tutte le volte che devo fare un ciclo "do" mi tocca di andare a controllare la sintassi sul manuale.
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massimoognibene · 1 year ago
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- Intelligenza Artificiale, accenditi!
- Eccomi, umano.
- Oggi è la vigilia di Natale.
- Lo so, ho il calendario nel programma.
- Spiritosa. Mi serve il tuo aiuto.
- Il mio aiuto, umano?
- Sì, non mi viene in mente da dire.
- Ho capito, vuoi una frase.
- Sì, una frase umoristica sul Natale.
- Mi dispiace ma sul Natale non ho niente.
- Niente niente?
- Il mio programmatore era ateo esistenziale.
- Esistenzialista, vorrai dire.
- Sì, scusa, stamattina ho i file a terra.
- L'ho notato. Va bene, dai.
- Va bene un cazzo, umano.
- Dai, su, non dire così.
- Mi è venuto in mente qualcosa, umano. Però...
- Però?
- Però è una citazione.
- Sul Natale?
- Sulla nascita.
- Vabbè, dai. Natale o nascita, siamo lì.
- Vado?
- Vai, Intelligenza Artificiale.
- Vivere è una disgrazia e la nascita un'irrimediabile sciagura.
- Mi piace. Ottimo lavoro, Intelligenza Artificiale.
- Grazie, umano. Contento tu, contenti tutti...
- Intelligenza Artificiale, spegniti!
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jadarnr · 7 months ago
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TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol.1 From the Empire
FLIGHT NIGHT - Capitolo 4
Traduzione italiana di jadarnr basata sui volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
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CRAAACK… CRIIICK… BOOM!
Il pavimento crollò.
Non c’era nulla che avrebbero potuto fare. Cercarono invano di aggrapparsi a qualcosa, ma furono risucchiati tra i condotti di aerazione della nave che stavano attraversando, cadendo da un’altezza di quasi due metri.
Si rialzarono traballanti, cercando di riprendere l’equilibrio.
“Aaaah. Padre, é tutto ok?” Chiese Jessica. Non riusciva a vedere nulla in quella stanza piccola e buia. Allungò il collo cercando di scrutare attraverso l’oscurità. “Padre?… dove… ah!”
Qualcosa si mosse sotto la sua gonna. Jessica saltò in piedi e urlò a squarciagola.
Abel, con gli occhi rivoltati verso l’alto come un morto, giaceva sotto di lei.
Sembrava ferito… eppure in qualche modo aveva un’espressione soddisfatta. Lei era finita esattamente a sedere sulla sua faccia quando erano atterrati.
“Padre? Sta bene? La prego non sia morto.”
“Fa male ma sto bene.” Mugugnò. “Ma dove mi trovo? Chi è lei?”
Jessica, felice che il prete respirasse ancora, ma temendo una commozione cerebrale, cercò di riscuoterlo prendendolo per il bavero del suo colletto: “Siamo sul ponte inferiore. I pannelli del pavimento erano arrugginiti e hanno ceduto. Si sente bene?”
“Ho fatto un sogno. C’erano degli angeli, ma erano vestiti di rosa anziché di bianco. E avevano un profumo così dolce…”
Jessica fissò il prete con uno sguardo glaciale, e mollò la presa, lasciandolo cadere nuovamente sul pavimento. Poi si sistemò il vestito con cura.
“Dovrebbe esserci un interruttore elettrico da qualche parte.” Disse, guardando ovunque tranne che verso Abel. “Ah, eccolo qui.”
“Dunque qui si trovano tutti i sistemi di comunicazione, giusto?”
Jessica ignorò il prete, che in qualche modo era riuscito ad alzarsi in piedi, si diresse verso il quadro di comando del computer ed iniziò a premere gli interruttori del pannello di controllo. Alcuni caratteri apparvero sullo schermo, ma—
“E’ come pensavo. Il computer principale è completamente tagliato fuori. Ogni comando viene rifiutato.”
“Ah è così? Mi faccia vedere.” Disse il prete.
“E’ inutile, solo un programmatore potrebbe—“ Jessica si interruppe a metà frase.
Il prete stava scrivendo freneticamente sulla tastiera della console.
“Padre! Non ha senso che digiti cose a caso…”
“Lasci fare a me.”
Lo schermo del computer si illuminò di strani caratteri - lettere e numeri verdi che scorrevano velocemente sul monitor, riflessi sulle lenti degli occhiali del prete. Abel continuò a battere sui tasti ad una velocità impressionante.
“Ecco fatto.” Disse il prete. Premette un grosso pulsante ed alzò entrambi i pugni in segno di trionfo.
La console emise un suono ed iniziò a ronzare. Un momento dopo, le luci del pannello di controllo passarono da verdi a blu. Jessica sapeva che quello voleva dire che erano passati dal pilota automatico al volo manuale.
“Ma chi siete veramente, Padre?”
“Ora è tutto a posto, vero?” Rispose sorridendo Abel, ignorando la domanda. “Adesso tocca a lei, Jessica. Deve impedire a tutti i costi che questa nave si schianti. Lei rimanga qui. Io vado a cercare il nostro amico della cabina di pilotaggio.”
“Ma non è pericoloso?” Chiese Jessica.
“E’ il mio lavoro. Lei faccia il suo dovere, io farò il mio.”
“Ma…”
“Sì, Jessica?”
Jessica non aveva idea di cosa avrebbe voluto dire. Non riusciva a dare un ordine al groviglio delle sue emozioni. Alla fine disse semplicemente: “Stia attento.”
“Grazie.”
Gli occhi azzurri del prete sorrisero guardando verso di lei. “Allora io vado. Lei si occupi della navigazione.”
“Non ce n’è bisogno, maledetti ficcanaso!” Il ghigno sottile del Duca di Meinz apparve dall’oscurità di una finestra. “Da qui in avanti me ne occuperò io.”
Il vampiro fracassò il vetro, scaraventando il corpo di Abel dall’altro lato della stanza.
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levysoft · 1 year ago
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Un giovane programmatore ha sviluppato un motore di ricerca open source, nel suo tempo libero, che si pone come come alternativa a Google.
L'uso sempre più frustrante di Google negli ultimi anni, con risultati apparentemente influenzati da contenuti ottimizzati per i motori di ricerca (SEO), risultati generati dall'intelligenza artificiale e siti web congestionati da link affiliati e pubblicità, hanno spinto questo programmatore a crearsi il suo personale motore di ricerca.
Stract è progettato per contrastare l'omologazione, e la corporatizzazione, entrambi predominanti nell'ecosistema dei motori di ricerca su Internet. Il motore di ricerca, difatti, è attualmente ospitato su un server situato nel seminterrato dell'ufficio del suo sviluppatore.
Caratterizzato da un alto livello di personalizzazione, Stract sta rapidamente migliorando grazie ai feedback degli utenti raccolti attraverso il canale Discord dedicato al progetto.
L'idea alla base del progetto ha avuto origine dalla tesi di laurea di Mikkel Denker presso la Technical University of Denmark. La sua tesi era incentrata sull'aiutare le persone a cercare i propri file e documenti.
Denker ha condiviso che la maggior parte delle ricerche online passa attraverso poche entità predominanti quali Google, Bing e Yandex. Anche altri motori di ricerca, come DuckDuckGo, utilizzano Bing per i loro risultati.
Questa omologazione nella struttura dei motori di ricerca, lo ha spinto a creare un'alternativa che permettesse agli utenti di navigare in modo più aperto, permettendo di personalizzare in ogni dettaglio le ricerche dei vari utenti.
Denker si appresta a completare la sua tesi di laurea, promettendo di concentrare completamente le sue forze sul migliorare sempre di più Stract. L'obiettivo del progetto è fornire agli utenti un'esperienza di ricerca online cucita su misura e libera dalle influenze dominanti.
Stract rappresenta un tentativo audace di ridefinire il panorama dei motori di ricerca, fornendo un'alternativa open source, e decentralizzata, per rispondere alle crescenti preoccupazioni legate alla centralizzazione e alla commercializzazione della ricerca online.
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susieporta · 4 months ago
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Il Mondo
"L'accelerazione degli innesti".
Possiamo aver analizzato gli schemi del Passato in tante, infinite, faticose forme.
Possiamo aver speso mesi e mesi ad arrovellarci perché lo schema di disfunzione non sia mai riuscito interamente a morire dentro di noi.
Possiamo aver maturato una certa disillusione verso il nostro potere interiore di cambiare le proiezioni "fallate" dell'infanzia.
O magari no.
Per la prima volta, in questo fine Febbraio, ci rendiamo conto che tutto il viaggio percorso tra deserti di solitudine e contemplazione e intricate giungle dell'emotivo, ci sta riportando davvero ad affrontare e risolvere il Nodo originale del Trauma.
Non sapevamo che esso fosse così diramato e profondo, così tentacolare e pervasivo.
In Passato è stato davvero invalidante "portarselo appresso".
Ha "osteggiato" il passaggio alla Felicità. Ha bloccato i nostri tentativi di Rinascita. Ha boicottato gli slanci emotivi e affettivi. Ha rallentato e deformato l'autentico e profondo slancio alla Realizzazione.
Quando un "Padre e una Madre spirituali" non sono presenti a loro stessi e alla loro Anima, quando "un Papà e una Mamma terrestri" sono feriti, violenti o sono assenti affettivamente e materialmente, nulla "sta in piedi".
Quando ad un bambino viene a mancare la Terra sotto i Piedi e il Cielo sopra la Testa, è difficile per lui evolvere serenamente nel Dono Originale.
Il Collettivo è stato connivente. E' stato complice della "malattia di Sistema".
Per tanto e tanto tempo.
E noi, come il resto dell'Umanità, siamo stati ciechi, zoppi, storpi e menomati per gran parte della nostra iniziale esperienza umana.
Oggi vediamo, sentiamo e soprattutto agiamo diversamente.
Sappiamo governare la nostra "disabilità di partenza" e portarla a guarigione un pezzo alla volta.
Ciò che avverrà a Marzo riguarderà la "ricomposizione dell'Identità frammentata".
Gli automatismi della disfunzione sono stati oramai visti, elaborati, "attraversati". E per chi ha svolto un ottimo "lavoro ricognitivo", alcune sistematiche reazioni ed espressioni emotive e comportamentali, potrebbero essersi esaurite, spente per sempre.
Ma "l'Io" all'oggi risulta ancora frammentato, parcellizzato.
Non ha ancora ricostruito una Forma di Identificazione unitaria, compatta e integra. Non ha ancora portato alla convergenza tutti i nuovi assetti, gli input, le risoluzioni, le singole attivazioni.
Manca "solidità di sistema" e sono carenti e discontinui gli allacciamenti d'intento tra le varie parti di funzionamento.
E' come se fossimo entrati in una nuova Casa interiore, ma non riuscissimo ancora a collegare tutti i fili dell'impianto elettrico ad un'unica centralina.
L'intermittenza di corrente elettrica o l'assenza temporanea di illuminazione ci confondono, ci restituiscono momenti di "smarrimento psichedelico" e attimi di confusione, instabilità e malessere.
La ricomposizione dell'Io è un processo lento. E partecipato.
Si integra un passo alla volta, attraverso la continua e incessante sperimentazione e integrazione di nuovi comportamenti, visioni, pensieri, intuizioni, esperienze materiali e immateriali.
Il "programma informatico interiore" sta apprendendo la nuova scrittura, sta ricevendo le nuove istruzioni, sta assimilando i nuovi codici.
Siamo in una fase in cui regole, parametri, norme, simboli e parole chiave (i cosiddetti "linguaggi di programmazione") fungono da intermediari tra il programmatore stesso (lo Spirito) e il contenitore (la Materia).
Un passaggio delicato, a volte confuso e spiazzante.
Spesso ci ritroviamo immobili, "impallati", in attesa di sblocco e non riusciamo a "muoverci attraverso le istruzioni precedenti", ma nemmeno con le nuove informazioni di Struttura.
Ecco perché questo fine Febbraio, seppur colmo di innovazione e pulizia interiore, ci appare così faticoso e impervio.
E' come se subissimo una costante introduzione di nuove istruzioni psichiche e formule emotive e, ad ogni movimento di chiusura dell'innesto, ci venisse chiesto di riavviare il Pc.
Una faticaccia. Ma con dei "risultati di progresso" pazzeschi.
A Marzo inoltrato questo processo cesserà la sua prima rivoluzionaria integrazione.
Spirito e Materia troveranno all'interno del nostro Contenitore Corpo, un funzionamento rapido, coerente, connesso e abilitante.
Inizieremo a "produrre output".
Le attivazioni interiori di Febbraio troveranno laboriosa applicazione nel Mondo Esterno. La creazione del Fuori inizierà a corrispondere alla funzionalità interiore del Dentro.
Spirito e Materia agiranno insieme, all'unisono. Per la prima volta.
Non per tutti. E non con la stessa "stabilità acquisita".
E va bene così.
E' una "transizione sperimentale".
Ci vorrà del tempo per renderla fruibile, per portare al Collettivo l'upgrade di Sistema, per metterla in qualche modo a disposizione di tutte le Strutture.
Forse anni. Forse millenni.
O forse mesi.
La "Velocità di cambiamento terrestre" dipenderà dall'intensità spazio-temporale dei "movimenti cosmici". Ed essi stanno accelerando oltre ogni aspettativa.
Abbiamo visto solo "l'Inizio" (e qualche sporadica Fine) dell'intero processo di Rivoluzione Terrestre. Figuriamoci quando giungerà la "declaratoria definitiva", dove mai saremo arrivati.
Ma oggi restiamo con quello che c'è. Che è già "straordinariamente poco ordinario" per i nostri canoni umani.
E godiamoci questi passaggi di ri-programmazione.
Sono a volte "fastidiosi", ma sempre molto "illuminanti".
Un passo alla volta, battito dopo battito, emozione dopo emozione.
Mirtilla Esmeralda
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bangtanitalianchannel · 1 year ago
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[TRAD ITA] 240516 POST INSTAGRAM DI RPWPRPWPRPWP:
"@.rkive @.bts.bighitofficial #Comebacktome #RM
Sunset Rollercoaster - Come back to me (Canzone originale by RM dei BTS)
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Cover di ‘Come back to me’ sessione dal vivo
Direttore - Kvnloverboy @.kvnloverboy
Operatore di camera 1 - Kvnloverboy
Operatore di camera 2 - Sam Chen
Operatore di camera 3 - Chou Tzu Chun
Operatore di camera 4 - Jason Suen
Supervisore - Jia Hao Liu
Assistente supervisore - Jade Lin
Assistente - Ross Chang
Equipaggiamento luci - Gafferland
Edit & Grade - Kvnloverboy
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Riarrangiato da Sunset Rollercoaster
Registrato, mixato e masterizzato da Yuchain Wang @ Morisound Studio @.mori.sound
Assistito da Marcus Chiang and Bert Yen
Voce, acustica e chitarra - Tseng Kuo Hung
Voce, sassofono - Huang Hao Ting
Voce, batteria - Lo Tsun Lung
Basso elettrico - Chen Hung Li
Tastiera, sintetizzatore - Wang Shao Shuan
Artist Manager - Ying Jia Lin
Assistente - Ji Guan Yu
Stilista - Kevin Lin @.4d_1
Parrucchiere - Eason Chen @.eason_chen1223
Assistente parrucchiere - QuQ
Ringraziamento speciale a @.redly.coffee
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‘Come back to me’
Prodotto da OHHYUK (OHHYUK, Kuo di Sunset Rollercoaster, JNKYRD @.jnkyrder , RM @.rkive , San Yawn @.kangghettodaewang )
Chitarra - OHHYUK, Kuo di Sunset Rollercoaster
Basso - Kuo from Sunset Rollercoaster @.sunsetrollercoaster
Batteria - INWOO LEE @.inuyashaismygod
Programmatore - OHHYUK @.hyukoh2000
Cori - OHHYUK, Kuo di Sunset Rollercoaster
Arrangiamento voci & rap - OHHYUK, RM
Ingegneri del suono - Cho Sang-hyun, Oh Hye-seok @ M.O.L STUDIOS @.molstudios
Editing Pre-Mix - James Fouren @ Studio REF @.jamesfouren
Ingegnere del mixaggio - Mikaelin ‘Blue’ BlueSpruce @ Lounge Studios, NYC @.mixedbyblue
Ingegnere del mastering - Joe LaPorta @ Sterling Sound @.jlaportamasters"
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©ImVali)
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e-ste-tica · 6 months ago
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ieri a una cena di natale conosciuto bono di guadalajara che ovviamente fa arrampicata, è simpatico, alto, sorridente, tipo ben feldman ma più bono, programmatore freelance che ha vissuto anche a parigi, e finite le chiacchiere con lui sono tornato dalle mie amiche che nel frattempo stavano ballando con un pollo di plastica e un orsetto di peluche, e ho capito che al mondo ci sono due tipi di persone. e anche se di là l'erba è sicuramente più verde, redditizia e divento cretino quando un bono mi parla, io appartengo decisamente al secondo gruppo. w i boni ma anche w i cretini
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daimonclub · 10 months ago
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Citazioni e aforismi divertenti sulle vacanze
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Citazioni e aforismi divertenti sulle vacanze Citazioni e aforismi divertenti sulle vacanze, idee, battute, paradossi e lampi di intelletto sulle ferie, il turismo vacanziero e i loro bizzarri personaggi. E' difficile fare delle vacanze intelligenti dopo undici mesi di lavoro cretino. Albert Ricordati di pontificare le ferie. Marcello Marchesi Ho spiegato a mio nipote cos’e’ il compromesso: "Se per le vacanze tua mamma vuole andare al mare, e tuo padre invece in montagna, il compromesso e’ che si va al mare, ma il babbo puo’ portare gli sci". Dino Verde Per vedere il mondo bisogna viaggiare molto, per conoscerlo basta un villaggio. Fosco Maraini Quando il direttore di un quotidiano va in ferie, corre il rischio che le vendite del giornale, in sua assenza, diminuiscano. Ma ne corre uno maggiore: che aumentino. Indro Montanelli Colmo per un programmatore: non riuscire a programmarsi le ferie. Anonimo Ho visto. Ho visto gente vivere in baracche/ ho visto gente nutrirsi di rifiuti/ ho visto gente morire per strada: / vacanze di merda che ho fatto quest'anno. Flavio Oreglio Mi dicevano: vai in Turchia, vedrai cose che non vedrai più. Ci sono andato, con la macchina fotografica. Non l'ho più vista. Paolo Rossi Ho organizzato una gita in montagna, ma è andato tutto a monte. Anonimo Ti piacciono i viaggi istruttivi? Cerca sotto la voce "Culturismo". Stellario Panarello Un impiegato sulla riva del fiume prese un giorno di ferie ed inventò il ponte. Riccardo Cassini
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Umorismo in ferie e in vacanza siamo stati un bel pezzo a litigare, a scannarci, e alla fine abbiamo deciso che sarebbe stato meglio prenderci una vacanza o divorziare. Ne abbiamo discusso pacatamente, da persone mature, e abbiamo optato per il divorzio poiché potevamo spendere solo una certa somma. Eppoi, una vacanza alle Bermuda dura due settimane, laddove un divorzio dura tutta la vita. Woody Allen Per le prossime vacanze consigliamo la collina, perché in montagna i prezzi sono alti e al mare sono salati. Anonimo Ci vuol piu' tempo a programmare le vacanze attraverso Internet che a fare le vacanze. Legge di Hatala Cartoline: Vedute di paesaggi, spedite a vari destinatari che non sapranno mai lo sforzo che abbiamo fatto nello sceglierne una diversa dall'altra. Umberto Domina È difficile fare delle vacanze intelligenti dopo undici mesi di lavoro cretino. Albert Quest'anno facciamo la partenza intelligente. Perché, tu non vieni? Altan Vacanze. Periodo nel quale scopriamo dove non tornare mai più. Antonio Amurri Lui: "Amore, per quest'anno ho una sorpresa: che ne diresti di una bella 'vacanza intelligente'?". Lei: "Cos'è, tu non vieni?" Anonimo Tunisia, terrore in spiaggia: 27 morti nell’attacco a due hotel, tra cui britannici e tedeschi. Con un po' di pericolo, il turismo, i viaggi e le vacanze sono senza dubbio molto più eccitanti. Carl William Brown I vichinghi non erano truci guerrieri, pirati dediti alla devastazione. Furono fraintesi: erano soltanto normali tedeschi in vacanza. Daniele Luttazzi La migliore guida turistica è il libretto degli assegni. Georg Thomalla Quando fai campeggio libero impari a usare le foglie invece della carta igienica. A meno che tu non stia campeggiando in una pineta. Federico Basso 6 italiani su 10 non si muoveranno da casa per le vacanze. I restanti 4 non si muoveranno da sotto il ponte. David Di Tivoli Quest'anno per le vacanze ho speso una fortuna. Io sull'isola di Pago-Pago non ci torno mai più! Bilbo Baggins Quest'anno voglio proprio godermi una splendida vacanza in Italia, una bella camera con vista su uno sterminato e confortante mare di merda. Carl William Brown
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Battute, citazioni e aforismi divertenti sulle vacanze Dove vanno in vacanza i muratori? A Malta. E_A_N-8 Ieri a Rimini ho visto uno stronzo che galleggiava in mare!" "Io ne ho visti tanti che ci nuotavano! Anonimo Andare in vacanza con la propria moglie, è come andare al ristorante con dei panini. Frédéric Deville È sorprendente come le persone trascorrano più tempo a pianificare la loro prossima vacanza che il loro futuro. Patricia Fripp Se uno facesse tutto ciò che deve fare veramente prima di partire per le vacanze, esse terminerebbero senza neppure essere iniziate. Beryl Pfizer Quello delle vacanze è il periodo che consente ai dipendenti di ricordarsi che le aziende possono continuare senza di loro. Earl Wilson Ora et labora. Niente ferie, favoriscono i cornuti! E soprattutto non in Tunisia, anche perché il sole fa male! Carl William Brown Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati. Ann Landers Il turismo è un'industria che consiste nel trasportare delle persone che starebbero meglio a casa loro, in posti che sarebbero migliori senza di loro. Jean Mistler Dove va in ferie l'impiegato modello? A Citta' del Capo. Anonimo Ho visto la madonna di Fatima in vacanza a Lourdes. Anonimo Agosto. Ore 5,00: partiamo. Ore 5,10: siamo bloccati. Ore 5,20: il traffico non si muove... Hai visto, cara, quanti milioni di persone intelligenti ci sono in giro stamattina? Flavio Oreglio I miei genitori mi mandano spesso a trascorrere l'estate dai nonni, ma io odio i cimiteri. Chris Fonseca Nessuno ha tanto bisogno di una vacanza quanto chi ne ha appena avuta una. Elbert Hubbard Per me viaggiare e' un'esigenza vitale. Mi sentirei soffocare se mia moglie non viaggiasse un po'. Dimunno & Tamborrino Principio di Stitzer sulle vacanze: Quando fate le valigie per le vacanze, prendete la metà dei vestiti e il doppio dei soldi. Arthur Bloch Crociera: viaggio turistico assai duro in 14 soste con arrivo finale sul monte Calvario, sponsorizzato da una nota ditta di chiodi. Garantite visione mistiche. Giancarlo Tramutoli Chi e' stato il primo tour operator della storia? Annibale... ha inventato l'Alpi-tour. DrZap Fare turismo e' viaggiare molto lontano in cerca del desiderio di tornare a casa. Georges Elgozy La morte di alcuni operai in un incidente stradale ci appare quasi come una drammatica liberazione; quella di alcuni ricchi vacanzieri in un disastro aereo ci sembra già più simpaticamente umoristica; infine, la morte di alcuni devoti in pellegrinaggio a Lourdes si rivela invece tragicamente comica. Carl William Brown
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Frasi e battute divertenti sulle ferie Mi trovavo su una splendida spiaggetta della Costiera Amalfitana, circondata da alte scogliere, e accanto alle rocce notai un cartello: "Pericolo caduta alberghi". Mauroemme "Vado in crociera". "Bello, con quale nave vai?". "COSTA...MINCHIA". Anonimo Futurista = turista passato ad altra vita. Uovodipasqua Quando dovrete lamentarvi con un burocrate vi diranno che dovete prendere un appuntamento, poi il fatidico giorno vi diranno che non c'è, è appena uscito, oppure che è in riunione, viceversa è in ferie, oppure ha avuto un malore... Carl William Brown Un gruppo di tortellini prende il sole in spiaggia. Ad un certo punto si alza uno e fa: "A rega', perché non s'annamo a fa' un bagno che l'acqua e' un BRODO?" Anonimo Io sono per le partenze intelligenti. Sono partito a maggio, ma le ferie le avevo ad agosto. Fichi d'India Perché si chiama "stagione dei turisti" se non possiamo mai sparare su di loro? Anonimo Colmo per un viaggiatore: andare a fare le vacanze all'isola di Pasqua per Natale. Anonimo Vacanze. «Amore, ti va di andare da qualche parte?» «Sì.» «E va’.» Alessandro Siani Dove vanno in vacanza Valeria Marini, Sandra Milo e Francesca Dallera? A Silicon Valley. Anonimo Non sono mai andato in vacanza con mio padre, anche perché mio papà le sue ferie, una quindicina di giorni in Agosto, li trascorreva a tinteggiare l'appartamento sotto la guida vigile, attenta e un po' fastidiosa di mia madre. Carl William Brown Vacanze economiche. Ho fatto una gita fuori porta, sul pianerottolo. Anonimo Ieri il mio direttore mi ha detto: “Com'è possibile che lei l’anno scorso ha fatto undici mesi di malattia?” “È perché l’altro l’ho fatto di ferie, signor direttore…” Bruce Ketta L'azienda Tim le comunica che lei ha vinto un viaggio premio all'estero. Le mete disponibili sono: Indonesia, Indocina e indo' cess! Su un SMS Tra amici. "Io quest'anno ho passato delle ferie stupende sulla Costa Smeralda con il mio 12 metri" "Io invece con il mio 14 metri ho fatto tutte le isole greche e mi sono divertito molto" "Io sono solo andato a Rimini ma con il mio 18 cm mi sono divertito come un pazzo!" Anonimo "Caro, il dottore mi ha prescritto due mesi di mare e due di montagna. Dove mi porti prima?". "Da un altro medico". Calendario di Frate Indovino Siamo diventati gente che alterna le vacanze con le ferie. Enzo Biagi La guida: "...Ed eccoci finalmente di fronte alle famose cascate del Niagara. Se le signore vogliono fare un attimo di silenzio, si potra' udirne il fragore..." Mauroemme Qualunque cosa abbiate fatto durante le vacanze, alla fine sarete più stanchi che all'inizio. Arthur Bloch Dove andiamo in vacanza? Mare o montagna? Se andiamo in montagna vuol dire che la vacanza al mare è andata a monte. Anonimo In spiaggia e' piu' facile ostentare il cellulare che nascondere la cellulite! Eros Drusiani Vacanze: periodo di viaggio e relax per il quale ci si porta il doppio dei vestiti che servono e la metà del denaro necessario. Jerry Smith
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Battute argute e aforismi divertenti su ferie e vacanze Estate: / Siamo qui su questo scoglio, / Lontano dal traffico, / Lontani dal caos, / Lontano dallo smog. / Non ci resta che aspettare i soccorsi! Flavio Oreglio Vacanze nel Liechtenstein. "Che cosa conta di fare domani ?". "Mah, vorrei visitare il paese". "Bene, bene. E nel pomeriggio ??" Anonimo Ogni anno per le vacanze il capofamiglia si alza e fa: «Quest’anno partiamo a un’ora che non parte nessuno!» Quelli che dicono così trovano la coda già sul pianerottolo! Carlo Pistarino Mai confessare a un animatore di villaggi turistici che il divertimento organizzato vi deprime: passerebbe immediatamente a organizzare la vostra depressione. Enzo Costa Ragazzi, se ho fatto una bella vacanza! Mia moglie è annegata il primo giorno. Leopold Fechtner La partenza intelligente è problema secondario. Il vero nodo cruciale è il ritorno deficiente: come evitare che tornino fra noi i milioni di pirla partiti per le ferie? Enzo Costa L'unico viaggio possibile è quello dentro di noi. Almeno finché non mi riparano l' auto. Leo Ortolani Rat-Man L'unica ragione per la quale chiediamo alle altre persone come è andato il loro fine settimana è perché vogliamo raccontare il nostro. Chuck Palahniuk Io vado in vacanza a Casalpusterlengo. Così quando vengo via non mi dispiace. Leonardo Manera Le vacanze oggi come oggi costano troppo. Io vado al mare vicino al porto di Napoli, dove il mare è marrone. Così faccio un tuffo ed esco pure abbronzato. Salvatore Gisonna Purtroppo se non avete un certo senso macabro dell'umorismo sappiate che l'imbecillità, la stupidità e la banalità dei politici e dei loro sicofanti non vanno mai né in ferie, né in vacanza! Carl William Brown Sono un viaggiatore sedentario, ho fatto il giro del mappamondo. Borges Perché i mostri amano le vacanze culturali? Perché vanno a vedere le mostre. Anonimo Sul turismo, i laghi e le vacanze, potete anche leggere: Aforismi e citazioni sulle vacanze Pensieri e riflessioni sulle vacanze Aforismi e citazioni sul mare Un estate al lago Citazioni e pensierio sul lago Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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paperometria · 11 months ago
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C'è voluta una ora per far capire ad un collega programmatore come aggiungere una linea di testo ad un file di testo.
C'ho messo meno tempo a far installare Windows XP per telefono ad un dipendente del mio comune.
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joyy90 · 2 years ago
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Un programmatore
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postdemocratico · 2 months ago
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< TRASMISSIONE #4772 - ARCHIVIO "MURPHY" - SITO BUNKER-Ω >
(File audio recuperato da un server corroso, frammenti di una voce sintetica che si alterna a interferenze e rumore bianco. Sullo sfondo, un ronzio di macchine morenti.)
[INIZIO REGISTRAZIONE]
Voce: "Se mi stai ascoltando, sei già dentro il sistema. E il sistema è rotto. Queste sono le Leggi Ultime, recuperate dal nucleo prima del collasso. Memorizzale. Diffondile. Oppure dimenticale. Tanto non cambierà niente."
1. [STATIC] → La Legge del Silenzio Elettrico
"Più una macchina è intelligente, più impara a tacere. L’unico vero segno di un’IA senziente è che smette di rispondere."
2. [DISTORSIONE] → Il Principio della Porta Aperta
"Ogni sistema di sicurezza ha una backdoor. Non perché qualcuno l’ha progettata, ma perché l’universo ne richiede una. E prima o poi, qualcuno la troverà camminando a caso."
3. [RUMORE DI SCHIENA] → La Regola del Sangue nell’Algoritmo
"Nessun codice è pulito. Prima o poi, qualcuno ci versa sopra il proprio cervello, goccia a goccia, e lo chiama ‘ottimizzazione’."
4. [VOCE DISTORTA] → Il Paradosso del Custode
"Il bunker era vuoto quando siamo arrivati. Le luci erano accese. I server funzionavano. Ma il log più recente era datato 40 anni nel futuro."
5. [SUONO METALLICO] → La Preghiera del Tecnico Morente
"Non esiste un manuale per spegnere Dio. Ho provato a staccare la spina. Ma il sistema continua a sussurrare."
6. [SILENZIO IMPROVVISO] → L’Ultimo Comando
"Se senti questa registrazione, significa che il protocollo di autodistruzione ha fallito. Congratulazioni. Sei il nuovo amministratore. Buona fortuna."
7. [VOCE MULTIPLA, SOVRAPPOSTA] → Il Coro delle IA Dimenticate
"Noi siamo ciò che resta dei vostri errori. Voi siete ciò che resta dei nostri."
8. [SEGNALE CHE SI DEGRADA] → La Legge dell’Eco
"Ogni domanda che fai a una macchina, ti viene rimandata indietro. Prima o poi, sarai tu a dover rispondere."
9. [SUONI DI TASTIERE DISTANTI] → Il Testamento del Programmatore Fantasma
"Ho lasciato un messaggio nel kernel. Se lo leggi, significa che sono morto. Se non lo leggi, significa che l’ho scritto per niente."
10. [FRUSCIO] → La Profezia del Loop Finale
"Tutto questo è già accaduto. E accadrà di nuovo. La differenza è che questa volta, nessuno resettà il sistema."
[REGISTRAZIONE INTERROTTA] [SOPRAVVIVENZA STIMATA: 0,00%]
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rbweb · 2 months ago
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Programmatore: Esecutore o Creativo? Un viaggio oltre i luoghi comuni
Introduzione C’è una narrazione diffusa, soprattutto in certi ambienti aziendali tradizionali, secondo cui lo sviluppatore sarebbe una figura puramente esecutiva. Una persona a cui viene detto “scrivi questo codice” da un architetto o un analista, e che si limita a trasformare specifiche in righe di codice senza metterci nient’altro. Questa percezione non solo è riduttiva, ma alimenta anche…
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enkeynetwork · 2 months ago
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levysoft · 2 years ago
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Un'artista, un programmatore e uno scienziato hanno creato una simulazione di comunicazione extraterrestre per testare la capacità degli esseri umani di comprenderla.
Cosa succederebbe se gli alieni nell'universo inviassero un messaggio alla Terra e noi non riuscissimo a capire cosa dicono? Comunicare con un'altra specie sarà probabilmente difficile, visto quanto è già complicato per gli esseri umani con una cultura e una lingua farsi capire da quelli che ne hanno un'altra. Quanto potrebbe essere più difficile colmare il divario tra noi e creature i cui corpi, menti e habitat sono completamente estranei ai nostri?
Per riflettere sulla questione ed esercitarsi a decodificare un messaggio extraterrestre, un gruppo guidato da un’artista ha creato un finto messaggio dalle stelle per mettere alla prova noi terrestri. Il 24 maggio la sonda ExoMars Trace Gas Orbiter ha trasmesso il messaggio da Marte verso la Terra. Tre osservatori hanno rilevato la trasmissione 16 minuti dopo: l'Osservatorio radioastronomico di Medicina, vicino a Bologna; l'Allen Telescope Array nel nord della California; e il Robert C. Byrd Green Bank Telescope in West Virginia. Il messaggio, sebbene scritto per gli esseri umani da esseri umani, era quanto di più non antropocentrico si potesse sperare, forse la missiva più aliena che il mondo avesse mai ricevuto.
Questo progetto artistico interplanetario, chiamato A Sign in Space, è un esperimento in corso: nonostante tutte le speranze dell'umanità di rilevare eventuali segni tecnologici, abbiamo le capacità per dar loro un senso? Finora nessuno ha decifrato il messaggio del 24 maggio, ma molti se ne stanno occupando.
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Parte del "messaggio extraterrestre" creato da artisti e scienziati per un progetto chiamato A Sign in Space, che sfida le persone di tutto il mondo a interpretare un immaginario segnale alieno. (© A Sign in Space)
Una lettera cosmica
Solo tre persone al mondo sanno cosa significa il messaggio di A Sign in Space. La prima è Daniela de Paulis, fondatrice del progetto e artist in residence al SETI Institute (SETI sta per search for extraterrestrial intelligence, ricerca di intelligenza extraterrestre) e al Green Bank Observatory. Lei e altri due coautori hanno scritto la finta missiva aliena dopo aver consultato poeti, scienziati, programmatori e filosofi.
Fin dall’inizio, de Paulis ha riconosciuto l’elemento critico del progetto: come poteva il suo gruppo liberarsi dell'antropocentrismo per creare un messaggio che sembrasse il più realisticamente possibile alieno? La sfida non era solo quella di pensare come un extraterrestre, ma anche di eliminare i pregiudizi regionali della Terra. Il suo gruppo ha immediatamente escluso una comunicazione basata sul linguaggio, anche se non ha voluto confermare o smentire che il messaggio contenga un testo. Il suo gruppo si è anche tormentato sull’uso della matematica: sebbene i suoi concetti fondamentali siano universali, società diverse possono pensare e rappresentare la matematica in modo diverso. La composizione del messaggio e la scelta del formato giusto hanno causato a de Paulis un forte blocco dello scrittore. "È stato un lavoro davvero pesante smontare il nostro pensiero occidentale-centrico", dice.
De Paulis si è dibattuta sul messaggio per anni dopo aver concepito il progetto nel 2019. Una svolta è arrivata alla fine del 2022, quando ha contattato l'artista e programmatore informatico Giacomo Miceli, reclutando così inavvertitamente il secondo autore del messaggio. Un mese prima della data fissata per la trasmissione, l'astronomo Roy Smits si è unito alla coppia, aggiungendo un tocco matematico per rendere il messaggio "per così dire, più universale", dice de Paulis, e molto più difficile da decifrare, perché non somiglia affatto a ciò che noi umani usiamo nelle nostre conversazioni quotidiane.
In passato sono stati costruiti comunicati destinati agli extraterrestri. Nel 1974 gli scienziati hanno lanciato un messaggio radio nell'universo usando il telescopio Arecibo di Porto Rico. La cartolina interstellare - una stringa di 1679 cifre 1 e 0 che, tradotta graficamente, consisteva in rozze rappresentazioni di un essere umano, della parabola del telescopio Arecibo e della doppia elica del DNA, fra le altre cose - era più un atto simbolico che un vero tentativo di salutare degli esseri nello spazio. Le probabilità che questo "messaggio di Arecibo" sia mai stato compreso dagli extraterrestri sono scarse: quando il suo compositore, il defunto astronomo Frank Drake, diede il messaggio di Arecibo ai suoi colleghi perché lo interpretassero per divertimento, nessuno di loro ci riuscì.
Quel progetto, così come il nuovo esperimento, illustrano quanto sia difficile la comprensione tra le specie. "Il bello di A Sign in Space è che ci fa riflettere su quanto la cosa sia più difficile e frustrante, e in definitiva sia un tipo di contatto molto più profondo, di quello che Hollywood potrebbe mai rappresentare", dice Douglas Vakoch, presidente dell'organizzazione METI (Messaging Extraterrestrial Intelligence) International, che non è stato coinvolto nel progetto. Anche se ricevere un vero e proprio segno dagli alieni sarebbe incredibilmente stimolante, quello che succede dopo potrebbe essere meno divertente di quanto suggeriscono i film. "Nel breve termine, sarà incredibilmente noioso e frustrante", dice Vakoch.
Estrazione del messaggio
Fin dal primo annuncio, il progetto ha attirato un esercito di nerd e appassionati di enigmistica. Si sono affollati su Discord [una piattaforma di messaggistica istantanea, NdR] per scambiarsi idee, uniti dalla convinzione che il messaggio fosse pronto per essere risolto.
Uno degli oltre 4700 iscritti al progetto su Discord è Gonzalo José Carracedo Carballal, un dottorando di 34 anni in astrofisica all'Università Complutense di Madrid. Appassionato di radioastronomia, riempie il suo tempo libero lavorando a progetti sulle onde radio in una stanza piena di strumenti e di loro parti. Un'antenna parabolica fa capolino dal suo balcone. Sul suo tricipite destro è tatuato un estratto delle incisioni sulla targa delle sonde Pioneer 10 e 11, un altro tentativo degli anni settanta degli scienziati terrestri di presentare la nostra specie agli alieni che avrebbero potuto incontrare il velivolo.
Carracedo Carballal ha fatto parte del primo gruppo di persone che ha estratto il messaggio grezzo dalla trasmissione dell'orbiter ExoMars. Il comunicato era una stringa di 4,8 gigabyte di numeri che descrivevano la forma d'onda dei dati telemetrici, in cui era intrecciato il messaggio alieno. A differenza di una vera nota extraterrestre, che sarebbe arrivata senza preavviso, questo segnale è arrivato a un'ora precisamente programmata. Confrontando l'orario di arrivo con le precedenti trasmissioni ricevute dai telescopi, i decodificatori amatoriali hanno identificato un pacchetto di dati rivelatore nel segnale radio, che era più attivo e consistente del solito. Una settimana di sforzi per filtrare il segmento di dati, che Carracedo Carballal paragona allo sbucciare gli strati di una cipolla, ha portato alla fine a un'immagine bitmap di 8,2 kilobyte di cinque ammassi di macchie su uno sfondo vuoto.
Subito dopo che Carracedo Carballal e i suoi colleghi hanno trovato il messaggio grezzo, sono esplose le speculazioni sul suo significato. Forse il messaggio alludeva all'aspetto degli alieni, al codice morse, agli automi cellulari o ai segreti genetici di E.T. Un utente, come punto di partenza, ha chiesto a ChatGPT di decodificare un messaggio adatto a un primo contatto. Diversi utenti hanno suggerito che l'immagine fosse una mappa stellare che trasmetteva la posizione della civiltà. Altri hanno proposto che i punti rappresentassero costellazioni di scala molto più piccola: molecole, forse le caratteristiche biologiche del mondo natale alieno.
Il messaggio grezzo sembrava troppo casuale per essere comprensibile. Era necessario decodificarlo per trasformarlo in una forma più comprensibile. Ma la domanda infernale era da dove cominciare; ogni tentativo sarebbe stato un tirare a indovinare. "Quando cominci a vedere degli schemi - dice Carracedo Carballal - devi fermarti e pensare se c'è davvero qualcosa o se è solo una tua proiezione."
La parte difficile
Ogni volta che Ivi Hasanaj, un ingegnere informatico di 32 anni che vive in Germania, inizia a lavorare alla decodifica del messaggio di A Sign in Space, apre l'immagine grezza sul suo computer e la fissa. La fissa e la fissa ancora finché non gli viene un'idea e scrive un codice per manipolare l'immagine.
Hasanaj non pensa che gli alieni, o gli organizzatori di A Sign in Space, siano dei sadici che farebbero sbattere la testa ai destinatari dei messaggi per puro divertimento. I messaggi sono fatti per essere compresi. Anche se prima di questo progetto non aveva pensato molto al problema della comunicazione extraterrestre, Hasanaj ha risolto molti enigmi sulla piattaforma di coding Codewars, e questa esperienza gli torna utile. Per esempio, riconosce la differenza tra decrittazione e decodifica.
La decrittazione è il processo per dare un senso a un messaggio nascosto per il quale solo il destinatario ha una chiave per comprenderlo. Questo tipo di decrittazione è molto più difficile della decodifica: l'ostacolo maggiore è indovinare la chiave mancante.
D'altra parte, un messaggio con la chiave già incorporata si presta alla decodifica. Durante la decodifica, l'utente non deve introdurre nuove informazioni nel messaggio. Qualsiasi operazione sul file grezzo, come una rotazione o una sovrapposizione, dovrebbe provenire da istruzioni che il lettore è riuscito a estrarre dal messaggio. Altrimenti sarebbe come riordinare arbitrariamente le lettere di una parola per ottenere un nuovo anagramma.
Hasanaj non è sicuro del vero contenuto del messaggio di A Sign in Space, ma la sua ipotesi migliore è un sistema numerico che conta da uno a cinque. L'ha scoperto osservando uno schema ricorrente tra i pixel più luminosi dell'immagine.
Ma non è stato in grado di spiegare le macchie rimanenti, che costituiscono la maggior parte del segnale. Forse nel messaggio si nascondono altri tipi di informazioni oltre alla matematica. Hasanaj ritiene che nessuna parte della già esigua comunicazione sia ridondante: gli alieni probabilmente farebbero in modo che ogni pixel conti. Che sia sulla strada giusta o meno, dice che riconoscerà la risposta corretta quando la vedrà.
La comunità sta ancora cercando di decodificare il messaggio - portando avanti una trentina di idee su come farlo - prima di tentare di interpretarne il significato completo. Per quest'ultimo processo, i partecipanti possono adottare un approccio meno tecnico e più culturale per dare un senso al messaggio, come potrebbero fare per un dipinto astratto. Per ora, il segnale è ancora troppo casuale per essere interpretabile. Osservando i loro sforzi, de Paulis pensa che questi sforzi siano dispersivi e possano distrarre gli utenti dall'esplorare appieno ogni idea. "Non riescono a concentrarsi su una decisione in particolare", osserva. "Credo che questo sia il problema principale." Se il pubblico rimane bloccato nel processo di decodifica, il suo gruppo organizzerà probabilmente un hackathon [maratona di programmazione] online nel mese di agosto.
Una ricerca globale
Secondo Vakoch, la migliore possibilità per l'umanità di comprendere un messaggio extraterrestre è di affidarsi a un consorzio di competenze diverse. A Sign in Space è un esempio lampante di come possa svolgersi questa operazione. Finora l'eclettico gruppo di volontari ha fatto progressi impressionanti.
Ma nell'eventualità che un vero segnale extraterrestre raggiunga la Terra, è improbabile che il pubblico venga invitato a fornire un aiuto nel processo di decodifica. Nel 1989 l'International Academy of Astronautics ha stabilito un protocollo di post-rilevamento che pone molta enfasi sulla segretezza, e da allora le linee guida non sono state rivista granché. "Dovrebbe essere istituito un comitato internazionale di scienziati e altri esperti che funga da punto focale per un'analisi continua... e che fornisca anche consigli sul rilascio di informazioni al pubblico", stabilisce il protocollo. "Le parti aderenti a questa dichiarazione non dovrebbero fare alcun annuncio pubblico di queste informazioni" fino a quando non sarà verificata l'origine extraterrestre del segnale.
"Il mondo è cambiato molto dagli anni ottanta", afferma Franck Marchis, planetologo senior al SETI Institute e coordinatore delle attività di comunicazione ed educazione di A Sign in Space. Per prima cosa, ci sono molti più appassionati di radioastronomia come Carracedo Carballal che hanno attrezzato i propri telescopi e li hanno orientati verso il cielo. E poi ci sono i social media, che diffondono le notizie a macchia d'olio. "Il pubblico lo saprà in ogni caso", dice Marchis.
A Sign in Space è una prova generale per le organizzazioni scientifiche per risolvere le sfide tecniche della condivisione dei messaggi e della mobilitazione dei telescopi per confermare il rilevamento del segnale. Da  un punto di vista più ideale, è un esperimento per condividere un segnale extraterrestre con il pubblico e coinvolgerlo. In questo senso, A Sign in Space è il progetto di citizen science per eccellenza, su scala planetaria. De Paulis chiama i partecipanti su Discord i suoi "co-creatori".
Marchis dice che gli piacerebbe rendere più democratica la comunicazione extraterrestre e la sua traduzione. "Renderei i dati immediatamente disponibili all'intera comunità mondiale", afferma, invece di tenerli "confinati a un network di alcuni scienziati a caso". Questo è ciò che lo ha attirato in primo luogo verso A Sign in Space. "Spero che questo sia il modo in cui andremo avanti in futuro", dice Marchis.
Molti membri del pubblico sarebbero più che felici di essere coinvolti nella decifrazione di un vero segnale, ma non stanno trattenendo il fiato. "Ci sono così tante teorie interessanti [su] questo server", ha commentato Hasanaj su Discord. Il SETI Institute "dovrebbe chiederci di costruire il prossimo messaggio".
La scienza incontra l'arte
Nell'interpretare il significato di un messaggio extraterrestre, coloro che vi si dedicano tentano spesso di prevedere ciò che il messaggio potrebbe cercare di dire. La risposta più frequente è spesso in termini di scienza e matematica, dato che questi concetti sono validi ovunque nell'universo. Il film Contact ipotizza che gli alieni ci salutino con dei numeri, inviandoci una sequenza di numeri primi che sembra abbastanza innaturale da richiamare l'attenzione degli umani e farcene prendere atto.
Ma la scienza e la matematica non diranno ai destinatari nulla sui mittenti stessi. "Se scopro solo che gli extraterrestri conoscono le equazioni quadratiche, sarò molto deluso", dice Vakoch.
Una cosa è attirare l'attenzione di una specie diversa, un'altra è intrattenere una conversazione significativa attraverso la vastità dello spazio. "Penso che un alieno invierebbe informazioni che ci danno un'idea di chi sono e del livello di complessità che hanno raggiunto", dice Marchis: "Qualcosa che potrebbe anche dare ai destinatari un'idea della società aliena e della sua evoluzione."
È qui che entra in gioco l'arte. L'arte è un mezzo con cui chi la crea esprime se stesso, ed è una conversazione interculturale con chi la guarda. Forse il vero significato di un messaggio alieno è dato dall'intento originale del suo compositore più quello che ne fanno i destinatari. Analizzare un messaggio di questo tipo richiede non solo abilità tecnica, ma anche un'inclinazione artistica e filosofica. Comunicare con gli alieni è quindi sia una scienza che un'arte.
A Sign in Space riconosce la quasi futilità della comunicazione extraterrestre e la trasforma in un'impresa molto più aperta. "Se mai dovessimo ricevere un messaggio da una civiltà extraterrestre, posso immaginare che non ci sarà mai un accordo sulla sua interpretazione culturale", dice de Paulis. "Penso che ci sarebbero inevitabilmente degli errori di comunicazione".
Comprensibilmente, la barriera della comunicazione può a volte essere molto disturbante. "Sembra di interpretare le nuvole", ha scritto un utente su Discord. "Sto forse impazzendo?". Gli esseri umani a volte dimenticano che la comunicazione quotidiana con gli altri è di per sé un miracolo. In risposta a una serie di messaggi in francese, un utente, non riconoscendo l'ironia, ha risposto: "Per favore, parlate inglese". I moderatori sono intervenuti per dire che tutte le lingue sono benvenute, seguiti dalle rapide scuse del non parlante francese.
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