Tumgik
#programmatore
massimoognibene · 9 months
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- Intelligenza Artificiale, accenditi!
- Eccomi, umano.
- Oggi è la vigilia di Natale.
- Lo so, ho il calendario nel programma.
- Spiritosa. Mi serve il tuo aiuto.
- Il mio aiuto, umano?
- Sì, non mi viene in mente da dire.
- Ho capito, vuoi una frase.
- Sì, una frase umoristica sul Natale.
- Mi dispiace ma sul Natale non ho niente.
- Niente niente?
- Il mio programmatore era ateo esistenziale.
- Esistenzialista, vorrai dire.
- Sì, scusa, stamattina ho i file a terra.
- L'ho notato. Va bene, dai.
- Va bene un cazzo, umano.
- Dai, su, non dire così.
- Mi è venuto in mente qualcosa, umano. Però...
- Però?
- Però è una citazione.
- Sul Natale?
- Sulla nascita.
- Vabbè, dai. Natale o nascita, siamo lì.
- Vado?
- Vai, Intelligenza Artificiale.
- Vivere è una disgrazia e la nascita un'irrimediabile sciagura.
- Mi piace. Ottimo lavoro, Intelligenza Artificiale.
- Grazie, umano. Contento tu, contenti tutti...
- Intelligenza Artificiale, spegniti!
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levysoft · 8 months
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Un giovane programmatore ha sviluppato un motore di ricerca open source, nel suo tempo libero, che si pone come come alternativa a Google.
L'uso sempre più frustrante di Google negli ultimi anni, con risultati apparentemente influenzati da contenuti ottimizzati per i motori di ricerca (SEO), risultati generati dall'intelligenza artificiale e siti web congestionati da link affiliati e pubblicità, hanno spinto questo programmatore a crearsi il suo personale motore di ricerca.
Stract è progettato per contrastare l'omologazione, e la corporatizzazione, entrambi predominanti nell'ecosistema dei motori di ricerca su Internet. Il motore di ricerca, difatti, è attualmente ospitato su un server situato nel seminterrato dell'ufficio del suo sviluppatore.
Caratterizzato da un alto livello di personalizzazione, Stract sta rapidamente migliorando grazie ai feedback degli utenti raccolti attraverso il canale Discord dedicato al progetto.
L'idea alla base del progetto ha avuto origine dalla tesi di laurea di Mikkel Denker presso la Technical University of Denmark. La sua tesi era incentrata sull'aiutare le persone a cercare i propri file e documenti.
Denker ha condiviso che la maggior parte delle ricerche online passa attraverso poche entità predominanti quali Google, Bing e Yandex. Anche altri motori di ricerca, come DuckDuckGo, utilizzano Bing per i loro risultati.
Questa omologazione nella struttura dei motori di ricerca, lo ha spinto a creare un'alternativa che permettesse agli utenti di navigare in modo più aperto, permettendo di personalizzare in ogni dettaglio le ricerche dei vari utenti.
Denker si appresta a completare la sua tesi di laurea, promettendo di concentrare completamente le sue forze sul migliorare sempre di più Stract. L'obiettivo del progetto è fornire agli utenti un'esperienza di ricerca online cucita su misura e libera dalle influenze dominanti.
Stract rappresenta un tentativo audace di ridefinire il panorama dei motori di ricerca, fornendo un'alternativa open source, e decentralizzata, per rispondere alle crescenti preoccupazioni legate alla centralizzazione e alla commercializzazione della ricerca online.
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der-papero · 2 months
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C'è voluta una ora per far capire ad un collega programmatore come aggiungere una linea di testo ad un file di testo.
C'ho messo meno tempo a far installare Windows XP per telefono ad un dipendente del mio comune.
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bangtanitalianchannel · 4 months
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[TRAD ITA] 240516 POST INSTAGRAM DI RPWPRPWPRPWP:
"@.rkive @.bts.bighitofficial #Comebacktome #RM
Sunset Rollercoaster - Come back to me (Canzone originale by RM dei BTS)
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Cover di ‘Come back to me’ sessione dal vivo
Direttore - Kvnloverboy @.kvnloverboy
Operatore di camera 1 - Kvnloverboy
Operatore di camera 2 - Sam Chen
Operatore di camera 3 - Chou Tzu Chun
Operatore di camera 4 - Jason Suen
Supervisore - Jia Hao Liu
Assistente supervisore - Jade Lin
Assistente - Ross Chang
Equipaggiamento luci - Gafferland
Edit & Grade - Kvnloverboy
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Riarrangiato da Sunset Rollercoaster
Registrato, mixato e masterizzato da Yuchain Wang @ Morisound Studio @.mori.sound
Assistito da Marcus Chiang and Bert Yen
Voce, acustica e chitarra - Tseng Kuo Hung
Voce, sassofono - Huang Hao Ting
Voce, batteria - Lo Tsun Lung
Basso elettrico - Chen Hung Li
Tastiera, sintetizzatore - Wang Shao Shuan
Artist Manager - Ying Jia Lin
Assistente - Ji Guan Yu
Stilista - Kevin Lin @.4d_1
Parrucchiere - Eason Chen @.eason_chen1223
Assistente parrucchiere - QuQ
Ringraziamento speciale a @.redly.coffee
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‘Come back to me’
Prodotto da OHHYUK (OHHYUK, Kuo di Sunset Rollercoaster, JNKYRD @.jnkyrder , RM @.rkive , San Yawn @.kangghettodaewang )
Chitarra - OHHYUK, Kuo di Sunset Rollercoaster
Basso - Kuo from Sunset Rollercoaster @.sunsetrollercoaster
Batteria - INWOO LEE @.inuyashaismygod
Programmatore - OHHYUK @.hyukoh2000
Cori - OHHYUK, Kuo di Sunset Rollercoaster
Arrangiamento voci & rap - OHHYUK, RM
Ingegneri del suono - Cho Sang-hyun, Oh Hye-seok @ M.O.L STUDIOS @.molstudios
Editing Pre-Mix - James Fouren @ Studio REF @.jamesfouren
Ingegnere del mixaggio - Mikaelin ‘Blue’ BlueSpruce @ Lounge Studios, NYC @.mixedbyblue
Ingegnere del mastering - Joe LaPorta @ Sterling Sound @.jlaportamasters"
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©ImVali)
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marioaprea · 6 months
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Non bisogna mai prendersi troppo sul serio e creare un’atmosfera gioviale che rende leggera anche una giornata di lavoro.
In questo caso più che altro è una passione, perché per lavoro faccio il programmatore. Un giorno parlerò anche di quello trovando un modo che non sia noioso per raccontarlo.
#shooting #portrait #girl
Models:
Tiziana Girau
Tamari Teliashvili
Make-up artist:
Tiziana Girau
Studio:
Dot foto studio Lab
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odioilvento · 1 year
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Ci vorrebbe un manuale. Un manuale che ti consegna qualcuno quando sei piccolo con tutte le indicazioni sull'amore. Dove puoi trovare la soluzione quando ti innamori e l'altra persona non ricambia, quando l'amore è finito ma tu non vuoi mollare, quando ti fai un film mentale e la realtà è diversa, quando vuoi sapere se è la persona giusta, quando vuoi andare oltre ma non sai se è il momento giusto. Un manuale che dica fai così quando succede questo, rispondi A quando ti dicono B. Una specie di algoritmo scritto da un bravo programmatore che risponda correttamente indicandoti dove andare davanti ad ogni bivio.
Peccato che l'amore è proprio il contrario, non ha regole, non ha un giorno uguale all'altro, non ha una linea retta. È bello proprio perché è una continua salita e discesa, non ci sono facilitazioni, non c'è un manuale. Neanche scritto da Flaubert, Goethe, Shakespeare, Marquez, Kahlo, D'Annunzio, Merini, Wilde, Coelho, Poe, Bukowski, ollerongiS o tutti quelli che ogni giorno postiamo.
Quello che per noi è amore, è amore e basta, dentro e fuori.
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joyy90 · 10 months
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Un programmatore
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mezzopieno-news · 2 years
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I TERRENI ABBANDONATI RITORNANO VIVI IN PUGLIA
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La Puglia dispone di un grande patrimonio di terreni inutilizzati, abbandonati e incolti, spesso inariditi dall’incuria e dal degrado. Per questo motivo due amici di Taranto hanno deciso di ridare vita a queste terre ed hanno creato una piattaforma per mapparle e per rimetterle in attività.
Andrea Guarrasi e Aren Hoxha sono un ingegnere informatico e un programmatore, rispettivamente di 35 e 34 anni, con le loro competenze hanno dato vita a Urban Farmer, un portale su cui chiunque può cercare terreni gratuiti per avviare coltivazioni, piantagioni di alberi da frutto a attività di produzione di energia rinnovabile. Nel primo anno di attività sono circa 700 ettari ad essere censiti e la lista dei Comuni aderenti è in costante crescita. Il progetto partito dal sud Italia si sta diffondendo in tutto il Paese e si rivolge agli agricoltori etici, ai consumatori consapevoli e ai proprietari di terreni incolti con l’obiettivo di promuovere l’acquisto di prodotti stagionali e locali, riattivare i campi abbandonati e riutilizzare gli scarti agricoli inserendoli nell’economia circolare.
Con la mappatura Urban Farmer permette di acquistare prodotti locali e di stagione che distano al massimo 30 km dal consumatore e si può scegliere di comprare simbolicamente ogni pianta, seguire la crescita fino a ricevere i suoi frutti direttamente a casa e, se lo si desidera, di visitare i campi, vedere il lavoro che c’è dietro, riavvicinarsi alla terra e acquistare i prodotti dal proprio coltivatore di fiducia.
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Fonte: Urban Farmer
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t-annhauser · 2 years
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1971
Correva l'hanno 1971, il programmatore americano Roy Tomilson inventa l'email, in Svizzera un referendum popolare approva la concessione del diritto di voto alle donne. Il Vietnam del Sud, appoggiato dall'aviazione e dall'artiglieria americana, invade il Laos. A Milano membri della destra, della DC, del PRI, del PSDI e del PLI riuniti sotto il nome di "Comitato della buona borghesia moderata" manifestano contro la maggioranza silenziosa comunista. Paese Sera rende noto il tentativo di golpe di Junio Valerio Borghese, Borghese fugge in Spagna. Il Principato di Monaco vince l'Eurovision Song Contest. L'equipaggio della Sojuz 11 muore a causa di una fuga d'aria causata da una valvola difettosa. Il 3 luglio, a Parigi, Jim Morrison viene trovato morto nella vasca da bagno della sua abitazione. Al Madison Square Garden di New York si tiene il Concert for Bangladesh organizzato da George Harrison e da Ravi Shankar, partecipano fra gli altri Bob Dylan, Ringo Starr ed Eric Clapton. Nasce l'IVA che sostituisce l'IGE. I Pink Floyd registrano il documentario/concerto Live at Pompeii. Esce Imagine di John Lennon. Viene pubblicato il manuale di UNIX. Intel realizza Intel 4004, primo microprocessore commerciale. Giovanni Leone viene eletto 6° presidente della Repubblica Italiana al 23° scrutinio.
Quindici pezzi usciti nel 1971, da Image a Baba O'Riley, da Led Zeppelin IV a Brown Sugar, l'ultimo dei Doors, Life on Mars?, Bill Withers (Ain't No Sunshine) e il postumo di Jimi Handrix...
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omarfor-orchestra · 2 years
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Allora con le 8 milioni di visualizzazioni una barca di soldi inimmaginabile lo miglioriamo sto servizio pubblico? Lo assumiamo un programmatore bravo?
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gcorvetti · 1 year
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Che dire.
Ieri dopo aver letto che non sono passato allo step successivo per quel lavoro da casa, ho pensato di scrivere oggi quale fossero i motivi e quali sono i punti deboli della mia presentazione in modo da poter migliorare. La tipa mi risponde che la presentazione è stata molto bella e che non mi hanno fatto passare perché c'erano candidati più adatti, ok ci può stare, ma se era buona perché non mi facevano passare comunque allo step successivo, che sicuramente è una video chiamata, faccia a faccia sono una bestia, meglio di Spud :D sarei stato più convincente di un gelataio in piena estate, ma no. Resta l'amaro in bocca e il morale sotto le scarpe e quel bruciore allo stomaco che da fastidio. Spok cerca sempre di tenermi su il morale ma spesso le cose che dice sono più come dei pugnali, non ci può fare niente è una cosa mia, ma quando sento :"Tu sai fare 1000 cose, dovresti trovare lavoro come niente." Già caro amico, dovrei, in un posto normale avrei come si dice le porte aperte ma non qui, non sto a ripetere le solite solfe anche perché mi sono rotto i coglioni di scriverle. Oggi ho incontrato due persone, una ragazza che lavorava con me qualche anno fa, che si era trasferita a Tallinn e ora è tornata per studiare arte, arte? Non mi sembra proprio una persona artistica, ma qua è così, fai un corso o una triennale e con un pezzo di carta "diventi" quella cosa che hai studiato, attenzione ho virgolettato la parola di proposito, studi arte diventi automaticamente un artista, studi programmazione diventi un programmatore, che è ben diverso da saper dipingere o saper programmare. Spesso mi dicevano a tu sei cuoco, no, non sono cuoco lavoro come cuoco perché lo so fare, se sapevo tinteggiare le pareti avrei fatto l'imbianchino. Se hai un foglio di carta non è detto che tu lo sappia fare, hai acquisito un foglio di carta. Si lo so è un discorso del cazzo, ma in sto momento credetemi nella testa ho soltanto il rancore verso tutti, verso chi non capisce, verso chi pensa di essere migliore di te, ecc ecc ecc ecc. Come ho scritto stamane, deve passare la giornata e questo periodo di merda alta.
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levysoft · 1 year
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Un'artista, un programmatore e uno scienziato hanno creato una simulazione di comunicazione extraterrestre per testare la capacità degli esseri umani di comprenderla.
Cosa succederebbe se gli alieni nell'universo inviassero un messaggio alla Terra e noi non riuscissimo a capire cosa dicono? Comunicare con un'altra specie sarà probabilmente difficile, visto quanto è già complicato per gli esseri umani con una cultura e una lingua farsi capire da quelli che ne hanno un'altra. Quanto potrebbe essere più difficile colmare il divario tra noi e creature i cui corpi, menti e habitat sono completamente estranei ai nostri?
Per riflettere sulla questione ed esercitarsi a decodificare un messaggio extraterrestre, un gruppo guidato da un’artista ha creato un finto messaggio dalle stelle per mettere alla prova noi terrestri. Il 24 maggio la sonda ExoMars Trace Gas Orbiter ha trasmesso il messaggio da Marte verso la Terra. Tre osservatori hanno rilevato la trasmissione 16 minuti dopo: l'Osservatorio radioastronomico di Medicina, vicino a Bologna; l'Allen Telescope Array nel nord della California; e il Robert C. Byrd Green Bank Telescope in West Virginia. Il messaggio, sebbene scritto per gli esseri umani da esseri umani, era quanto di più non antropocentrico si potesse sperare, forse la missiva più aliena che il mondo avesse mai ricevuto.
Questo progetto artistico interplanetario, chiamato A Sign in Space, è un esperimento in corso: nonostante tutte le speranze dell'umanità di rilevare eventuali segni tecnologici, abbiamo le capacità per dar loro un senso? Finora nessuno ha decifrato il messaggio del 24 maggio, ma molti se ne stanno occupando.
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Parte del "messaggio extraterrestre" creato da artisti e scienziati per un progetto chiamato A Sign in Space, che sfida le persone di tutto il mondo a interpretare un immaginario segnale alieno. (© A Sign in Space)
Una lettera cosmica
Solo tre persone al mondo sanno cosa significa il messaggio di A Sign in Space. La prima è Daniela de Paulis, fondatrice del progetto e artist in residence al SETI Institute (SETI sta per search for extraterrestrial intelligence, ricerca di intelligenza extraterrestre) e al Green Bank Observatory. Lei e altri due coautori hanno scritto la finta missiva aliena dopo aver consultato poeti, scienziati, programmatori e filosofi.
Fin dall’inizio, de Paulis ha riconosciuto l’elemento critico del progetto: come poteva il suo gruppo liberarsi dell'antropocentrismo per creare un messaggio che sembrasse il più realisticamente possibile alieno? La sfida non era solo quella di pensare come un extraterrestre, ma anche di eliminare i pregiudizi regionali della Terra. Il suo gruppo ha immediatamente escluso una comunicazione basata sul linguaggio, anche se non ha voluto confermare o smentire che il messaggio contenga un testo. Il suo gruppo si è anche tormentato sull’uso della matematica: sebbene i suoi concetti fondamentali siano universali, società diverse possono pensare e rappresentare la matematica in modo diverso. La composizione del messaggio e la scelta del formato giusto hanno causato a de Paulis un forte blocco dello scrittore. "È stato un lavoro davvero pesante smontare il nostro pensiero occidentale-centrico", dice.
De Paulis si è dibattuta sul messaggio per anni dopo aver concepito il progetto nel 2019. Una svolta è arrivata alla fine del 2022, quando ha contattato l'artista e programmatore informatico Giacomo Miceli, reclutando così inavvertitamente il secondo autore del messaggio. Un mese prima della data fissata per la trasmissione, l'astronomo Roy Smits si è unito alla coppia, aggiungendo un tocco matematico per rendere il messaggio "per così dire, più universale", dice de Paulis, e molto più difficile da decifrare, perché non somiglia affatto a ciò che noi umani usiamo nelle nostre conversazioni quotidiane.
In passato sono stati costruiti comunicati destinati agli extraterrestri. Nel 1974 gli scienziati hanno lanciato un messaggio radio nell'universo usando il telescopio Arecibo di Porto Rico. La cartolina interstellare - una stringa di 1679 cifre 1 e 0 che, tradotta graficamente, consisteva in rozze rappresentazioni di un essere umano, della parabola del telescopio Arecibo e della doppia elica del DNA, fra le altre cose - era più un atto simbolico che un vero tentativo di salutare degli esseri nello spazio. Le probabilità che questo "messaggio di Arecibo" sia mai stato compreso dagli extraterrestri sono scarse: quando il suo compositore, il defunto astronomo Frank Drake, diede il messaggio di Arecibo ai suoi colleghi perché lo interpretassero per divertimento, nessuno di loro ci riuscì.
Quel progetto, così come il nuovo esperimento, illustrano quanto sia difficile la comprensione tra le specie. "Il bello di A Sign in Space è che ci fa riflettere su quanto la cosa sia più difficile e frustrante, e in definitiva sia un tipo di contatto molto più profondo, di quello che Hollywood potrebbe mai rappresentare", dice Douglas Vakoch, presidente dell'organizzazione METI (Messaging Extraterrestrial Intelligence) International, che non è stato coinvolto nel progetto. Anche se ricevere un vero e proprio segno dagli alieni sarebbe incredibilmente stimolante, quello che succede dopo potrebbe essere meno divertente di quanto suggeriscono i film. "Nel breve termine, sarà incredibilmente noioso e frustrante", dice Vakoch.
Estrazione del messaggio
Fin dal primo annuncio, il progetto ha attirato un esercito di nerd e appassionati di enigmistica. Si sono affollati su Discord [una piattaforma di messaggistica istantanea, NdR] per scambiarsi idee, uniti dalla convinzione che il messaggio fosse pronto per essere risolto.
Uno degli oltre 4700 iscritti al progetto su Discord è Gonzalo José Carracedo Carballal, un dottorando di 34 anni in astrofisica all'Università Complutense di Madrid. Appassionato di radioastronomia, riempie il suo tempo libero lavorando a progetti sulle onde radio in una stanza piena di strumenti e di loro parti. Un'antenna parabolica fa capolino dal suo balcone. Sul suo tricipite destro è tatuato un estratto delle incisioni sulla targa delle sonde Pioneer 10 e 11, un altro tentativo degli anni settanta degli scienziati terrestri di presentare la nostra specie agli alieni che avrebbero potuto incontrare il velivolo.
Carracedo Carballal ha fatto parte del primo gruppo di persone che ha estratto il messaggio grezzo dalla trasmissione dell'orbiter ExoMars. Il comunicato era una stringa di 4,8 gigabyte di numeri che descrivevano la forma d'onda dei dati telemetrici, in cui era intrecciato il messaggio alieno. A differenza di una vera nota extraterrestre, che sarebbe arrivata senza preavviso, questo segnale è arrivato a un'ora precisamente programmata. Confrontando l'orario di arrivo con le precedenti trasmissioni ricevute dai telescopi, i decodificatori amatoriali hanno identificato un pacchetto di dati rivelatore nel segnale radio, che era più attivo e consistente del solito. Una settimana di sforzi per filtrare il segmento di dati, che Carracedo Carballal paragona allo sbucciare gli strati di una cipolla, ha portato alla fine a un'immagine bitmap di 8,2 kilobyte di cinque ammassi di macchie su uno sfondo vuoto.
Subito dopo che Carracedo Carballal e i suoi colleghi hanno trovato il messaggio grezzo, sono esplose le speculazioni sul suo significato. Forse il messaggio alludeva all'aspetto degli alieni, al codice morse, agli automi cellulari o ai segreti genetici di E.T. Un utente, come punto di partenza, ha chiesto a ChatGPT di decodificare un messaggio adatto a un primo contatto. Diversi utenti hanno suggerito che l'immagine fosse una mappa stellare che trasmetteva la posizione della civiltà. Altri hanno proposto che i punti rappresentassero costellazioni di scala molto più piccola: molecole, forse le caratteristiche biologiche del mondo natale alieno.
Il messaggio grezzo sembrava troppo casuale per essere comprensibile. Era necessario decodificarlo per trasformarlo in una forma più comprensibile. Ma la domanda infernale era da dove cominciare; ogni tentativo sarebbe stato un tirare a indovinare. "Quando cominci a vedere degli schemi - dice Carracedo Carballal - devi fermarti e pensare se c'è davvero qualcosa o se è solo una tua proiezione."
La parte difficile
Ogni volta che Ivi Hasanaj, un ingegnere informatico di 32 anni che vive in Germania, inizia a lavorare alla decodifica del messaggio di A Sign in Space, apre l'immagine grezza sul suo computer e la fissa. La fissa e la fissa ancora finché non gli viene un'idea e scrive un codice per manipolare l'immagine.
Hasanaj non pensa che gli alieni, o gli organizzatori di A Sign in Space, siano dei sadici che farebbero sbattere la testa ai destinatari dei messaggi per puro divertimento. I messaggi sono fatti per essere compresi. Anche se prima di questo progetto non aveva pensato molto al problema della comunicazione extraterrestre, Hasanaj ha risolto molti enigmi sulla piattaforma di coding Codewars, e questa esperienza gli torna utile. Per esempio, riconosce la differenza tra decrittazione e decodifica.
La decrittazione è il processo per dare un senso a un messaggio nascosto per il quale solo il destinatario ha una chiave per comprenderlo. Questo tipo di decrittazione è molto più difficile della decodifica: l'ostacolo maggiore è indovinare la chiave mancante.
D'altra parte, un messaggio con la chiave già incorporata si presta alla decodifica. Durante la decodifica, l'utente non deve introdurre nuove informazioni nel messaggio. Qualsiasi operazione sul file grezzo, come una rotazione o una sovrapposizione, dovrebbe provenire da istruzioni che il lettore è riuscito a estrarre dal messaggio. Altrimenti sarebbe come riordinare arbitrariamente le lettere di una parola per ottenere un nuovo anagramma.
Hasanaj non è sicuro del vero contenuto del messaggio di A Sign in Space, ma la sua ipotesi migliore è un sistema numerico che conta da uno a cinque. L'ha scoperto osservando uno schema ricorrente tra i pixel più luminosi dell'immagine.
Ma non è stato in grado di spiegare le macchie rimanenti, che costituiscono la maggior parte del segnale. Forse nel messaggio si nascondono altri tipi di informazioni oltre alla matematica. Hasanaj ritiene che nessuna parte della già esigua comunicazione sia ridondante: gli alieni probabilmente farebbero in modo che ogni pixel conti. Che sia sulla strada giusta o meno, dice che riconoscerà la risposta corretta quando la vedrà.
La comunità sta ancora cercando di decodificare il messaggio - portando avanti una trentina di idee su come farlo - prima di tentare di interpretarne il significato completo. Per quest'ultimo processo, i partecipanti possono adottare un approccio meno tecnico e più culturale per dare un senso al messaggio, come potrebbero fare per un dipinto astratto. Per ora, il segnale è ancora troppo casuale per essere interpretabile. Osservando i loro sforzi, de Paulis pensa che questi sforzi siano dispersivi e possano distrarre gli utenti dall'esplorare appieno ogni idea. "Non riescono a concentrarsi su una decisione in particolare", osserva. "Credo che questo sia il problema principale." Se il pubblico rimane bloccato nel processo di decodifica, il suo gruppo organizzerà probabilmente un hackathon [maratona di programmazione] online nel mese di agosto.
Una ricerca globale
Secondo Vakoch, la migliore possibilità per l'umanità di comprendere un messaggio extraterrestre è di affidarsi a un consorzio di competenze diverse. A Sign in Space è un esempio lampante di come possa svolgersi questa operazione. Finora l'eclettico gruppo di volontari ha fatto progressi impressionanti.
Ma nell'eventualità che un vero segnale extraterrestre raggiunga la Terra, è improbabile che il pubblico venga invitato a fornire un aiuto nel processo di decodifica. Nel 1989 l'International Academy of Astronautics ha stabilito un protocollo di post-rilevamento che pone molta enfasi sulla segretezza, e da allora le linee guida non sono state rivista granché. "Dovrebbe essere istituito un comitato internazionale di scienziati e altri esperti che funga da punto focale per un'analisi continua... e che fornisca anche consigli sul rilascio di informazioni al pubblico", stabilisce il protocollo. "Le parti aderenti a questa dichiarazione non dovrebbero fare alcun annuncio pubblico di queste informazioni" fino a quando non sarà verificata l'origine extraterrestre del segnale.
"Il mondo è cambiato molto dagli anni ottanta", afferma Franck Marchis, planetologo senior al SETI Institute e coordinatore delle attività di comunicazione ed educazione di A Sign in Space. Per prima cosa, ci sono molti più appassionati di radioastronomia come Carracedo Carballal che hanno attrezzato i propri telescopi e li hanno orientati verso il cielo. E poi ci sono i social media, che diffondono le notizie a macchia d'olio. "Il pubblico lo saprà in ogni caso", dice Marchis.
A Sign in Space è una prova generale per le organizzazioni scientifiche per risolvere le sfide tecniche della condivisione dei messaggi e della mobilitazione dei telescopi per confermare il rilevamento del segnale. Da  un punto di vista più ideale, è un esperimento per condividere un segnale extraterrestre con il pubblico e coinvolgerlo. In questo senso, A Sign in Space è il progetto di citizen science per eccellenza, su scala planetaria. De Paulis chiama i partecipanti su Discord i suoi "co-creatori".
Marchis dice che gli piacerebbe rendere più democratica la comunicazione extraterrestre e la sua traduzione. "Renderei i dati immediatamente disponibili all'intera comunità mondiale", afferma, invece di tenerli "confinati a un network di alcuni scienziati a caso". Questo è ciò che lo ha attirato in primo luogo verso A Sign in Space. "Spero che questo sia il modo in cui andremo avanti in futuro", dice Marchis.
Molti membri del pubblico sarebbero più che felici di essere coinvolti nella decifrazione di un vero segnale, ma non stanno trattenendo il fiato. "Ci sono così tante teorie interessanti [su] questo server", ha commentato Hasanaj su Discord. Il SETI Institute "dovrebbe chiederci di costruire il prossimo messaggio".
La scienza incontra l'arte
Nell'interpretare il significato di un messaggio extraterrestre, coloro che vi si dedicano tentano spesso di prevedere ciò che il messaggio potrebbe cercare di dire. La risposta più frequente è spesso in termini di scienza e matematica, dato che questi concetti sono validi ovunque nell'universo. Il film Contact ipotizza che gli alieni ci salutino con dei numeri, inviandoci una sequenza di numeri primi che sembra abbastanza innaturale da richiamare l'attenzione degli umani e farcene prendere atto.
Ma la scienza e la matematica non diranno ai destinatari nulla sui mittenti stessi. "Se scopro solo che gli extraterrestri conoscono le equazioni quadratiche, sarò molto deluso", dice Vakoch.
Una cosa è attirare l'attenzione di una specie diversa, un'altra è intrattenere una conversazione significativa attraverso la vastità dello spazio. "Penso che un alieno invierebbe informazioni che ci danno un'idea di chi sono e del livello di complessità che hanno raggiunto", dice Marchis: "Qualcosa che potrebbe anche dare ai destinatari un'idea della società aliena e della sua evoluzione."
È qui che entra in gioco l'arte. L'arte è un mezzo con cui chi la crea esprime se stesso, ed è una conversazione interculturale con chi la guarda. Forse il vero significato di un messaggio alieno è dato dall'intento originale del suo compositore più quello che ne fanno i destinatari. Analizzare un messaggio di questo tipo richiede non solo abilità tecnica, ma anche un'inclinazione artistica e filosofica. Comunicare con gli alieni è quindi sia una scienza che un'arte.
A Sign in Space riconosce la quasi futilità della comunicazione extraterrestre e la trasforma in un'impresa molto più aperta. "Se mai dovessimo ricevere un messaggio da una civiltà extraterrestre, posso immaginare che non ci sarà mai un accordo sulla sua interpretazione culturale", dice de Paulis. "Penso che ci sarebbero inevitabilmente degli errori di comunicazione".
Comprensibilmente, la barriera della comunicazione può a volte essere molto disturbante. "Sembra di interpretare le nuvole", ha scritto un utente su Discord. "Sto forse impazzendo?". Gli esseri umani a volte dimenticano che la comunicazione quotidiana con gli altri è di per sé un miracolo. In risposta a una serie di messaggi in francese, un utente, non riconoscendo l'ironia, ha risposto: "Per favore, parlate inglese". I moderatori sono intervenuti per dire che tutte le lingue sono benvenute, seguiti dalle rapide scuse del non parlante francese.
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Profilo personale
Ciao! Mi chiamo Brayan, Sono colombiano e vivo in Colombia. Io vivo a El Carmen de Viboral, Io sono uno studente e un programmatore. Io ho 19 anni, Sono nato il 04/09/2003 Adesso imparo l'italiano perché mi piace molto l'Italia. Il mio indirizzo e-mail è [email protected] e il mio numero di telefono è +57 3184679904.
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vidysblog · 2 years
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Guida 1
I miei compagni
Lui è Brayan Ramírez, è 19 anni, è nato il 4 settembre del 2003. È nato a “Rionegro” ma vive a “Villanueva”. Lui lavora come programmatore, è appassionato di fotografia, ciclismo, “anime” e videogiochi. Studia italiano per amore per le lingue e studia tedesco per lavoro e il contatto di Brayan è [email protected].
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noneun · 2 years
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"Scrivo tutte le variabili in italiano così, se c'è qualcuno che ha difficoltà con l'inglese, non ha problemi..."
—docente di informatica mentre spiega un linguaggio di programmazione dove quasi qualunque altra cosa è obbligatoriamente scritta in inglese... perché fa parte del linguaggio e non lo decide di certo il singolo programmatore.
Che poi, che aiuto sarebbe scrivere servizio invece di service se poi mi scrivi dei nomi di funzioni tipo getServizio() o deleteServizio()?
Oltre a essere un abominio punibile con lo spezzamento delle dita, beninteso.
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staipa · 5 days
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/questo-blog-e-creato-con-lintelligenza-artificiale/?feed_id=1671&_unique_id=66eab01178413 %TITLE% No. Cioè un po'. Questo blog è parzialmente scritto con l'Intelligenza Artificiale, ci hai fatto caso? A parte lo scherzo di qualche giorno fa (short.staipa.it/4icd9), è vero che utilizzo l'intelligenza artificiale in questo Blog. Intanto voglio specificare una cosa interessante. L'articolo della settimana scorsa (short.staipa.it/4icd9) era effettivamente scritto da Chat GPT. Pensavo avrei dovuto darle specifiche chiare, leggere l'articolo e suggerire modifiche, e invece ho usato solamente questo prompt. Ho bisogno di un articolo per il mio blog: Il titolo è "Questo articolo è scritto da un'intelligenza artificiale generativa". Vorrei che fosse un meta articolo divertente in quanto realmente scritto dall'intelligenza artificiale generativa. Mi piacerebbe aiutasse il lettore a capire perché può essere utile farsi aiutare da una intelligenza artificiale generativa a scrivere articoli, ma non deve essere una apologia del far scrivere tutto a lei, ovviamente il tutto deve restare sotto il controllo dell'autore umano. In un qualche punto vorrei che scrivessi anche qualcosa di divertente in merito al fatto che sei tu che stai scrivendo o non io Per il resto mi sono limitato a copiaincollare e pubblicare. Ok, c'era qualche confusione su chi sia il soggetto dell'articolo e chi sia l'interlocutore, ma tutto sommato rende quasi più divertente la lettura. La copertina invece è stata generata, sempre da Chat GPT con un bel Mi fai una illustrazione adatta? La vorrei in formato rettangolare però, che il quadrato alla Instagram mi annoia Onestamente il risultato è superiore alle mie aspettative, ma non incredibilmente superiore. Ho già usato questo genere di strumenti sia nella creazione di alcuni degli articoli sia nella creazione stessa del sito. Ovviamente non esce un articolo perfetto su un tema complesso, è necessario modificarlo, correggerlo, rivederlo e se mi affidassi all'IA in maniera totale, come dice lei stessa, verrebbe qualcosa di mal fatto. Però è utile per trovare idee, per riscrivere parti di articoli in cui le frasi non mi piacciono, proporre delle scalettature di contenuti, ma non è tutto qui. Sono un programmatore e nello sviluppo di questo blog stesso perdo del tempo in determinate personalizzazioni che mi piace avere. Il sito è principalmente realizzato in Wordpress, e Wordpress stesso propone diversi plugin per aggiungere funzionalità. Moltissimi plugin, ma non sempre esiste quello "dei miei sogni". La soluzione è scriverne uno da zero, in php, un linguaggio che conosco ma su cui non sono decisamente una cima, e usando le api di Wordpress che ovviamente vanno studiate. A destra di ogni mio articolo c'è una lista di cose che mi piace avere: un link breve all'articolo, delle citazioni a caso, l'elenco delle categorie di articoli... a fondo pagina delle altre: una selezione di immagini da Instagram, e alcune selezioni di articoli dal blog stesso o dal mio sito "principale". Posso fare un semplice lettore di feed RSS, magari per wordpress che mostra il contenuto html di un feed remoto? Certo serve sempre l'esperienza di un programmatore, e il codice che indica al primo tentativo è privo di determinati controlli di sicurezza, fronzoli grafici e fiocchetti. Per gli informatici: bisogna ricordargli di implementare una cache, una validazione, una sanificazione, la gestione degli errori... Diciamo che è un po' come avere un consulente di determinate aziende e dovergli spiegare passo passo cosa fare. Tuttavia, su un linguaggio su cui si ha una padronanza relativa e su un sistema che abbia una strategicità relativa aiuta. Permette di risparmiare tempo e fatica, e di concentrarsi su altre cose. Un po' come quel consulente di quell'azienda, ma costa molto meno. Ovviamente non è un elogio di Chat GPT nello specifico, credo che alla fine ogni IA generativa sia più o meno equivalente, con qualche picco su un tipo di contenuto piuttosto che su un altro.
Lo scopo è più che altro dare un esempio di come queste tecnologie possano essere usate, o di come le uso io. Come do certo avrete notato la uso spesso anche per la generazione delle immagini degli articoli, non è facile farle fare davvero quello che voglio e spesso devo "accontentarmi", sempre come quando ci si appoggia a quel consulente umano là che costa poco ma non capisce quello che gli spieghi. Di certo non la userei per scrivere un intero romanzo, neanche se ne fosse in grado e non credo lo sarà mai. Ma d'altronde sarei in grado io di scriverne uno?
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