Tumgik
#soddisfatti
nonsolohaiku · 9 months
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Questo Natale ho bisogni che non saranno soddisfatti... E non si pensino cose strane, non di me. I miei non sono bi-sogni materiali. Ed è bello che nella parola bisogni siano contenuti i sogni: quelli che oggi in pochi ancora coltivano. Siamo rimasti pochissimi, noi sognatori e molti si nascondono, quasi sia brutto far sapere che ancora si è in grado di sognare. Eppure dimentichiamo che tutti noi, in fondo, sogniamo, solamente che, spesso non ce ne ricordiamo. Ecco io sogno, sogno forte, sogno in grande e sogno soprattutto ad occhi aperti. Ma quest'anno, dicevo, i miei sogni sono ben riposti ed ordinati nel cassetto. I miei bi-sogni si chiamano tranquillità, pace, armonia, equilibrio, stabilità, per nominarne alcuni. Sono lì, pronti per essere sottratti da quel cassetto, in attesa che passi la tempesta, che mi prenda il tempo di attraversare la burrasca, a ricordarmi che loro ci sono, se volessi...
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harshugs · 2 years
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se io fossi come vorrei essere avrei un po’ di amici con i quali avere relazioni amichevoli e del sesso occasionale quando si ha voglia
del tipo: siamo amici, ridiamo e scherziamo, quando abbiamo voglia scopiamo però non è il motivo principale per cui ci incontriamo e ci conosciamo
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condividiamolavita · 1 year
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posso dirlo? (sì)
dormire senza mutande è qualcosa di meraviglioso
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orsopetomane · 2 years
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Siccome non ho intenzione di scriverlo su facebook, lo metto qui.
PORCODDÌO!!!
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infoerba · 1 month
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jovialdragonstrawberry · 10 months
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autolesionistra · 3 days
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Ho letto un paio di articoli tecnici sulla storia dei cercapersone esplosivi (niente di memorabile o meritevole di link, tristi ipotesi plausibili su genesi e diffusione di dispositivi del genere), non provavo uno schifo simile dai "pappagalli verdi" del libro di Gino Strada.
Mi rendo conto sia una posizione un po' naïf e banale da un lato, dall'altro per quanto l'ingenuità sia sostanzialmente un privilegio mi seccherebbe perderla e diventare ancora più cinico, ma il pensiero di (tanti) esseri umani attivamente impegnati a pensare, sviluppare, costruire e diffondere una roba del genere e presumibilmente pure ad essere soddisfatti del risultato (visto che ha funzionato come doveva funzionare) è una di quelle robe che mette una mestizia infinita addosso.
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bru111271 · 5 days
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"E alla fine, credo che non sia necessario fare nulla per essere amati. Passiamo la vita cercando di sembrare più belli, più intelligenti. Ma ho capito due cose. Coloro che ci amano ci vedono con il loro cuore e ci attribuiscono qualità al di là di quelle che abbiamo davvero. E coloro che non vogliono amarci non saranno mai soddisfatti di tutti i nostri sforzi. Sì, davvero. Credo che sia importante lasciare in pace le nostre imperfezioni. Sono preziose per comprendere coloro che ci vedono con il cuore."
Frida Kahlo
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couragescout · 2 months
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Ultima notte di un campo intenso ma molto molto bello. Adesso stiamo dormendo con le lupette sotto le stelle sul balcone che c’è fuori dalla nostra stanza, il clima secco lo permette senza stare alla guazza dell’umidità. Domani anzi, ormai oggi essendo le due passate, arriveranno i genitori a prenderli e torneremo alla nostra quotidianità.
In queste vdb ho capito, per l’ennesima volta, quanto io tenga ai miei bambini. Quanto vedermeli appiccicati addosso in cerca di un abbraccio, di conforto, in cerca di ascolto, di comprensione sia meraviglioso. Nonostante il caldo intenso, nonostante fiumi di lacrime al giorno, nonostante nasi sanguinanti, nonostante rimproveri, nonostante momenti in cui bisognava contare fino a cento è stato un bel campo e sono, e siamo, molto soddisfatti del risultato del nostro impegno e delle mille corse dell’ultimo minuto. Con Ake e Kaa ci siamo supportati tutto il tempo e siamo arrivati cotti ma soddisfatti e contenti. Tra di noi di staff non tutto è andato perfettamente, o meglio, tra noi tre tutto è andato bene e abbiamo continuato a lavorare esattamente come abbiamo fatto fino ad ora, ma con il quarto membro abbiamo avuto la conferma che c’è qualcosa che non va e che ciò non può fermare una staff e deve essere discusso.
Fare il capo scout non è semplice, stare con i ragazzi, stare con i bambini non è semplice. Ti risucchia a livello emotivo e a livello fisico al 110% tutto il tempo, devi pensare prima di parlare in modo da usare le parole giuste, devi saper usare il tono della voce in modo da non farli sentire sempre sotto attacco, devi saper gestire crisi di rabbia, pianti da nostalgia, pianti da coccole, pianti da influenza, pianti da stanchezza, momenti di tristezza, momenti di invidia, momenti di debolezza e tutto questo non mostrando mai loro la tua stanchezza. Devi gestire il risultato di genitori assenti, di genitori iperprotettivi, di genitori che non li vogliono rendere autonomi e quindi fanno tutto al posto loro ma al tempo stesso li vorrebbero già maturi e grandi da potersela cavare da soli senza intralciare le loro vacanze, i loro aperitivi o le loro serate fuori. Per fortuna non tutti i genitori che abbiamo sono così, ci sono anche quelli che dedicano il tempo ai figli, che sono protagonisti alla loro crescita, che li supportano in tutto. E quest’ultimi sono i miei preferiti e quelli con i quali ho un rapporto più stretto ed onesto.
Essere un educatore è stancante, ti mette alla prova, ti fa tirare fuori tutta la creatività che possiedi, ti fa pensare per buona parte del tuo tempo ai bisogni dei bambini ed alle attività da proporre per aiutarli a crescere. Essere un educatore ti mette anche in crisi, ti fa venire paure, dubbi, incertezze e devi molte volte migliorare te stesso per offrire loro sempre una versione migliore di te e per dar loro il buon esempio.
Queste vdb stanno per giungere al termine ed è stata proprio una cosa ben fatta.
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angelap3 · 4 months
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Bellissima❤️
IL PONTE DELL'ARCOBALENO "
La leggenda narra che quando muore un animale che è stato molto vicino a qualcuno, arriva in un luogo del cielo chiamato:
"Il ponte dell'arcobaleno. "
Dice la leggenda, che dall'altra parte del ponte si trovano prati e colline per correre e giocare.
C'è abbastanza spazio, cibo, acqua e sole per farli stare caldi e comodi. Tutti coloro che sono stati malati o vecchi, tornano ad essere pieni di salute ed energia come li ricordiamo nei loro momenti migliori.
Da questa parte dell'arcobaleno, i nostri amici si trovano felici e soddisfatti, tranne per qualcosa; a ciascuno manca quella persona speciale che hanno lasciato dall'altra parte.
All'improvviso, mentre tutti corrono e giocano, qualcuno si ferma e fissa lo sguardo da lontano. I suoi occhi lucenti danno un lampo inutilizzato, è ansioso, il suo corpo trema e in disperata emozione, si separa dal gruppo e corre attraverso i pascoli verdi.
Ogni volta, le sue zampe lo portano sempre più velocemente. Ti ha visto in mezzo al ponte e corre felicemente ad accoglierti. Tu e il tuo amico vi riunite con la gioia di sapere che non vi separerete mai più.
Le linguette umide piovono sul tuo viso, mentre le tue mani tornano ad accarezzare questa creatura tanto amata.
Rivedi quello sguardo pieno di amore e nobiltà del tuo amato animale domestico, che per un po' è stato assente dalla tua vita, ma mai dal tuo cuore.
Ora tu e il tuo amico attraversate...
"Il ponte dell'arcobaleno" per stare sempre insieme...
( Fonte Web)
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libero-de-mente · 5 months
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MOMENTO LETTERARIO
Dal libro: L’amore dura tre anni di Frédéric Beigbeder
I messaggi sono una forma di tortura molto raffinata. Un giorno senza risposta, pensi a una tattica. Due giorni senza risposta, ti offendi. Tre giorni senza risposta... ti innamori.
Così alcune donne aspettano il Principe Azzurro, questo stupido concept pubblicitario generatore di donne deluse e future zitelle inacidite, mentre solo un uomo imperfetto potrebbe renderle felici.
Ma dovete sapere che ogni uomo dopo i trent'anni, ancora in vita, è un coglione.
Non si è mai soddisfatti: quando una ragazza ci piace, vogliamo innamorarcene; quando ne siamo innamorati, vogliamo baciarla; quando l'abbiamo baciata, vogliamo andarci a letto; quando ci siamo andati a letto, vogliamo vivere con lei in un appartamento ammobiliato; quando viviamo con lei in un appartamento ammobiliato, vogliamo sposarla; quando l'abbiamo sposata, incontriamo un'altra ragazza che ci piace. L'uomo è un animale insoddisfatto, esitante tra diverse frustrazioni. Se le donne volessero giocare d'astuzia, gli si negherebbero, per farsi correre dietro tutta la vita.
Nessuno vi avverte che l’amore dura tre anni. Vi si fa credere che è per la vita, mentre, chimicamente, l’amore scompare nell’arco di tre anni. L’ho letto in una rivista femminile: l’amore è una botta effimera di dopamina, noradrenalina, prolattina, luliberina e oxitocina.
La società vi inganna: vi vende il grande amore mentre è scientificamente provato che questi ormoni cessano di agire dopo tre anni. Del resto le statistiche parlano chiaro: una passione dura in media 317, 5 giorni e, a Parigi, due coppie su tre divorziano nei tre anni successivi alla cerimonia.
Perché tre anni e non due, o quattro, o seicento? Secondo me, questo conferma l’esistenza di quelle tre tappe che Stendhal, Barthes e Barbara Cartland hanno spesso distinto: Passione- tenerezza- noia, ciclo di tre stadi che durano ciascuno un anno,  un triangolo sacro quanto la Santa Trinità.
Chi di voi ha letto questo libro del 1997, oppure visto la trasposizione cinematografica del 2011? Che giudizio date?
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be-appy-71 · 20 days
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Quelle notti tranquille, magiche e appassionate... la sensazione del tocco della Mia mano sul tuo sedere... la tua mano sulla mia virilità palpitante. Ogni bacio tra di noi accende un desiderio, alimentando sempre di più la nostra fame di passione ed amore. Giaciamo completamente nudi, sudati e avvinghiati davanti alle fiamme tremolanti. Quando le braci nel fuoco si affievoliranno e ci addormenteremo in un sonno beato, le nostre pulsioni, i nostri bisogni ed i nostri desideri saranno stati completamente soddisfatti!.. ♠️🔥
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Dolce notte
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kon-igi · 6 months
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IL RAGAZZO E LA MONTAGNA
C'era una volta un giovane esploratore, la cui più grande passione era addentrarsi in tundre, scendere in ghiacciai e percorrere deserti alla ricerca della Gemma Preziosa.
Ogni luogo della terra aveva una propria Gemma Preziosa - scintillante, tenebrosa, rubescente o lattiginosa - e lui aveva viaggiato già mezzo mondo ed esplorato mille lande impervie per trovarle e collezionarle tutte.
Nella sua casa aveva una stanza intera piene di tali meraviglie, tutte racchiuse in teche di cristallo, ma il giovane esploratore non amava tornare nella propria casa, se non per riporvi i suoi tesori.
Intendiamoci, adorava la propria casa e la propria città, voleva bene ai suoi genitori e stava bene con i suoi tanti amici, ma il suo animo inquieto lo portava puntualmente a guardare le nuvole fuori dalla finestra, desiderando di poterle cavalcare e andarsene via col vento.
Un giorno sentì parlare dell'Ultima Montagna e di come al suo interno fosse la celata la pietra più preziosa di tutte: il Cuore di Gea.
L'Ultima Montagna si trovava nel paese di Finisterrae e il suo vecchio mappamondo non aveva ancora finito di girare che lui si era già messo in cammino.
Non fu un viaggio facile, né per le gambe né per il cuore, perché dovette salutare molte persone - Finisterrae era lontana - e parte del suo percorso lo dovette fare a piedi, passo dopo passo, senza mai più incontrare anima viva (tranne i ragni, che gli tennero compagnia nelle lunghe notti insonni ma che però non erano gran conversatori).
Quando arrivò all'Ultima Montagna rimase con la bocca spalancata per qualche minuto (i ragni controllarono preoccupati se ci fossero delle carie ma uscirono soddisfatti): un'enorme montagna scintillante di materiale translucido giallo paglierino svettava fino a quasi bucare la volta del cielo.
Ma il suo stupore si tramutò ben presto in preoccupazione quando, a un esame più attento, il giovane esploratore si rese conto che la montagna era in realtà un enorme conglomerato di Crisoberillo come non se n'erano mai visti in alcun libro di geologia.
Molto bene - pensò con stanca autoironia, guardando il suo piccone - sulla Scala delle Durezza di Mohs il crisoberillo ha un punteggio di 8,5 ma volendo considerare il bicchiere mezzo pieno mi è andata anche bene... la montagna poteva essere fatta di Rubino o di Zaffiro!
E cominciò a scavare una galleria per raggiungere il Cuore di Gea.
Man mano che avanzava a fatica all'interno della montagna, egli si rese conto di una cosa molto strana: per ogni colpo di piccone e di scaglia di crisoberillio che cadeva a terra lui sentiva di perdere qualcosa.
Ma cosa? - si chiese.
Non lo so - si rispose.
E allora pensò di riempire quei vuoti nel cuore immaginando il momento in cui avrebbe finalmente scalzato dalla roccia il Cuore di Gea... la gioia di sentirlo pulsare tra le proprie mani, gli occhi socchiusi per schermarsi dal bagliore di mille soli di puro cristallo, lo stupore delle persone al suo ritorno, la teca gigante già pronta al centro della sua collezione.
Quello di cui in un primo momento il Giovane Esploratore non si rese conto è che ogni picconata stava sottraendo un minuto alla sua vita e le picconate erano tante e il tempo scorreva avanti in una sola direzione, dritto come la galleria che sventrava la montagna.
Le mani che impugnavano il piccone invecchiavano, come invecchiavano le domande che lui si faceva...
Perché? Da dove? Verso cosa?
Quando le domande diventano opprimenti, i colpi del piccone rallentavano, salvo poi riprendere forza al pensiero della gemma che ogni giorno si avvicinava.
E poi, dopo mille eternità l'ultima picconata, la parete che crolla ed ecco il Cuore di Gea, sospeso nel buio luminescente di un antro nel ventre della colossale montagna.
Ma il Giovane Esploratore non poteva più definirsi tale.
Non stava più esplorando nulla e di certo non era più giovane.
Con passo incerto e polverose mani tremanti si avvicinò al Cuore di Gea e fece per prenderlo.
Ma si fermò.
Verso cosa? E perché?
E poi la domanda giusta.
Da dove?
Da dove vengo? Cosa ho lasciato? Chi ho lasciato?
E voltandosi vide che la lunga galleria che portava all'esterno era disseminata di corpi, congelati nell'atto di colpire la roccia.
Erano tutti lui, metro dopo metro sempre più vecchio, bloccati nell'attimo in cui aveva deciso di cancellare un ricordo per fare spazio al pensiero della Gemma Più Preziosa.
Sono morto? - si chiese.
Sì, ogni volta - si rispose.
Il Cuore di Gea lo guardava con occhio pulsante ma la mano, dimagrita e raggrinzita, scese sul fianco.
Non era quello che voleva... quello era ciò che aveva deciso di volere per cancellare i veri desideri, quelli che lo tenevano vivo in attesa del domani.
E il vecchio ragazzo si voltò e tornò indietro, accarezzando con una mano sempre più giovane tutti i sé che aveva lasciato morire per non aver voluto ricordare come vivere.
E li perdonò tutti, uno a uno, finché la luce del sole non gli baciò le palpebre socchiuse e lui non ritrovò la voglia di esplorare, mai perduta ma solo addormentata sotto a una pesante coperta di tristi rimpianti.
E come il mappamondo tornò a girare, il vero Cuore di Gea riprese a battergli nuovamente nel petto, perché Finisterrae è quel luogo che comincia nel punto in cui appoggi il piede per iniziare il viaggio verso il domani.
Questo post è dedicato a @seiseiseitan, per me il più grande esploratore <3
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winckler · 2 months
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«Un giorno gli ateniesi inviarono a Delfi degli ambasciatori per chiedere al famoso oracolo quali riti scari avrebbero dovuto essere conservati e quali no. L’oracolo rispose: «quelli conformi ai costumi degli antenati». Gli ateniesi se ne andarono, ma non soddisfatti, ritornarono dall’oracolo dicendogli che i costumi erano mutati più volte nel tempo: a quali avrebbero dovuto attenersi? Il vecchio saggio rispose: «al migliore». Una risposta che ci fa comprendere come non esista una vera e assoluta tradizione e che il rifarsi al passato comporta invece una scelta tra le molte cose che esso mette a disposizione». [...]
«La metafora delle radici diventa così ingannevole, perché presuppone tipicità, stanzialità e mancanza di scambio. L’idea delle radici rimanda a quella di purezza e di autoctonia, su cui si finisce per fondare una concezione della società che non può che essere discriminatoria: “hai dei diritti solo se sei nato qui”, una aberrazione giuridica che si basa su ciò che si è e non su ciò che si fa».
Marco Aime - Doppiozero
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canesenzafissadimora · 2 months
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La vera felicità è godersi il presente, senza dipendere ansiosamente dal futuro, non per divertirci né con speranze né paure, ma rimanere soddisfatti di ciò che abbiamo, il che è sufficiente, perché chi è così non vuole nulla.
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anchesetuttinoino · 4 months
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Il sindaco Beppe Sala: “I milanesi sono tra i più soddisfatti per i trasporti pubblici”
Poi c’è la realtà…
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