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#teatrino giullare
marcogiovenale · 1 year
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firenze, 9 giugno: "teatro con bosco e animali", testi di giuliano scabia
Estate Fiorentina – Teatro con bosco e animali La Fondazione Giuliano Scabia ha partecipato con successo al bando del Comune di Firenze per “L’Estate Fiorentina”. Il progetto, intitolato Teatro con bosco e animali, consisterà nel mettere in scena, nel tardo pomeriggio e nella sera del 9 giugno prossimo, alcuni testi teatrali di Scabia, nello spazio dell’ex manicomio di San Salvi, ospiti del…
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sguardimora · 2 years
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Da oggi a domenica si terrà 𝐋𝐚 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐑𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢, una settimana dedicata alle restituzioni dei 6 progetti selezionati attraverso la terza edizione della call delle Residenze Digitali. Sei progettualità artistiche sperimentali, che trovano nello spazio digitale il loro habitat ideale:
📍𝐋𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐚𝐩𝐨𝐧𝐞 di Christina G. Hadley
📍𝐓𝐨𝐱𝐢𝐜 𝐆𝐚𝐫𝐝𝐞𝐧 - 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞 di Kamilia Kard
📍𝐇𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐖𝐨𝐫𝐥𝐝! di Ultravioletto
📍𝐒𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐖𝐚𝐥𝐤𝐢𝐧𝐠 di BOTH Industries
📍𝐓𝐡𝐞𝐦 [𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 – 𝐌𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨] di gruppo nanou 
📍𝐃𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨. 𝐕𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐎𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞𝐚 𝐝𝐚 𝐄𝐬𝐜𝐡𝐢𝐥𝐨 𝐚 𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 di Teatrino Giullare
Il biglietto per ogni singolo progetto costa € 3 
 Al link il programma completo: https://www.residenzedigitali.it/calendario-restituzioni-2022/?fbclid=IwAR2LCYp3vYC6-raAaC_5TQhnV_7eN1tGznE5fl-nDAjutlUdtHpNPN4WOkY
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gazzettadimodena · 5 years
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Al Teatro delle Passioni “Menelao” l’uomo di oggi Andrea Marcheselli 20 Novembre 2019 MODENA. “Menelao”, di Teatrino Giullare, in scena fino a domenica al Teatro delle Passioni, è la rivisitazione del mito del re di Sparta, marito di Elena, trasformato da Davide Carnevali, autore del test... https://ift.tt/2XEa4SA
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italianaradio · 5 years
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Primavera dei Teatri Festival, Regione: presentata a Roma la XX edizione
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/primavera-dei-teatri-festival-regione-presentata-a-roma-la-xx-edizione/
Primavera dei Teatri Festival, Regione: presentata a Roma la XX edizione
Primavera dei Teatri Festival, Regione: presentata a Roma la XX edizione
L’Assessore regionale all’Istruzione, Attività Culturali, Università e Alta Formazione, Maria Francesca Corigliano, ha partecipato in videoconferenza alla presentazione della ventesima edizione del Festival Primavera dei Teatri, tenutasi a Roma presso la Delegazione della Regione Calabria. Alla conferenza stampa hanno preso parte il direttore generale della Direzione Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Onofrio Cutaia, il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, la dirigente della Delegazione regionale di Roma, Ersilia Amatruda, uno dei due direttori artistici del festival assieme a Dario De Luca, Saverio La Ruina e il direttore esecutivo di Primavera dei Teatri, Settimio Pisano. La ventesima edizione che si svolgerà dal 25 maggio al 1° giugno a Castrovillari, celebra, oltre all’importante anniversario, il finanziamento congiunto di Regione e Mibac per il sostegno del festival, sulla cui valenza si è positivamente espresso il direttore Cutaia, che ha rimarcato l’importanza di un appuntamento consolidato e qualificato in ambito teatrale nel Mezzogiorno. L’Assessore Corigliano ha sottolineato “l’importanza del traguardo raggiunto dal festival Primavera dei Teatri, ottenendo il riconoscimento ministeriale proprio grazie al finanziamento triennale 2017 – 2019 messo a disposizione dalla Regione Calabria, attraverso il bando per i “Grandi eventi internazionali”. In virtù di questo – ha proseguito l’Assessore – Primavera dei Teatri vanta un cofinanziamento regionale di 200.000 euro annui, che si traducono in opportunità e sicurezza nella programmazione, per confrontarsi più adeguatamente con esperienze italiane ed estere e sviluppare progetti che incidono favorevolmente su un territorio particolarmente ricco di bellezza e cultura come è quello di Castrovillari e del Parco Nazionale del Pollino in cui il festival si realizza. La programmazione regionale sulle attività culturali iniziata dal Presidente Mario Oliverio ha messo a disposizione 25 milioni di euro in due anni tra 2017 e 2018 e si inscrive nella più generale strategia di valorizzazione dei beni culturali che ha recentemente portato allo stanziamento di 72 milioni di euro da parte della Giunta regionale per il recupero del patrimonio materiale in Calabria e ai bandi di 136 milioni di euro a favore delle attività nei borghi della nostra regione. Ringrazio particolarmente il direttore del Ministero, Onofrio Cutaia, – ha concluso l’Assessore – per la sensibilità e l’attenzione mostrata verso la realtà di Primavera dei Teatri e dell’impegno che si sta profondendo in Calabria in ambito culturale, e ricordo l’avvio della nuova legge regionale sul teatro che ha messo a bando per il 2018 risorse per 945.000 euro solo sulla produzione, con un record storico per la nostra regione. A tutti i curatori e gli organizzatori del festival Primavera dei Teatri va il mio plauso per gli obiettivi raggiunti e gli auguri di buon lavoro per questa nuova, ricca edizione, di cui apprezzo molto l’inclusione di grandi artisti internazionali e di produzioni calabresi e l’impegno riservato, in particolare, a bambini e ragazzi, importante per la formazione di un pubblico più consapevole”. Il direttore amministrativo Settimio Pisano e il curatore Saverio La Ruina hanno ringraziato la Regione Calabria e il Ministero per il sostegno assicurato e hanno presentato il cartellone in scena a Castrovillari dal 25 maggio al 1° giugno nel centro storico della città del Pollino. In 8 giorni verranno ospitate 23 compagnie, ben 14 saranno i debutti, di cui 2 in anteprima nazionale assoluta, 9 gli artisti stranieri coinvolti, 3 gli incontri e 6 le performance che andranno ad arricchire la programmazione. Tra i maggiori ospiti Jan Fabre, il grande poliedrico artista di fama internazionale. E poi ancora Roberto Latini, Atir Teatro Ringhiera con Valentina Picello e Chiara Stoppa, Pier Lorenzo Pisano, Carullo e Minasi, Michele Santeramo e Salvatore Tramacere, Stivalaccia Teatro, Paola Fresa, Milvia Marigliano con Dario De Luca, Kronoteatro, Teatrino Giullare, Sutta Scupa, Crampi, Teatro Dallarmadio, la compagnia ateniese Nova Melancholia, Scimone Sframeli, Centro Rat, Bartolini/Baronio, Scena Nuda. Previsti anche incontri con Goffredo Fofi, Claudio Longhi, Dario Tomaselli e la presentazione dei progetti “Europe Connection. La drammaturgia europea in Calabria” e “BeyondtheSound”, quest’ultimo con giovani drammaturghi brasiliani e argentini. Europe Connection, in particolare, realizzato in collaborazione con Fabulamundi Playwriting Europe riguarda tre coproduzioni che coinvolgono tre autori stranieri, Maxi Obexer (Austria), Victoria Szpunberg e Esteve Soler (Spagna), e tre compagnie calabresi – rispettivamente Teatro della Maruca /Anomalia Teatri, Compagnia Ragli, Divina Mania – che saranno affiancati nel lavoro da tre critici teatrali nazionali.
L’Assessore regionale all’Istruzione, Attività Culturali, Università e Alta Formazione, Maria Francesca Corigliano, ha partecipato in videoconferenza alla presentazione della ventesima edizione del Festival Primavera dei Teatri, tenutasi a Roma presso la Delegazione della Regione Calabria. Alla conferenza stampa hanno preso parte il direttore generale della Direzione Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Onofrio Cutaia, il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, la dirigente della Delegazione regionale di Roma, Ersilia Amatruda, uno dei due direttori artistici del festival assieme a Dario De Luca, Saverio La Ruina e il direttore esecutivo di Primavera dei Teatri, Settimio Pisano. La ventesima edizione che si svolgerà dal 25 maggio al 1° giugno a Castrovillari, celebra, oltre all’importante anniversario, il finanziamento congiunto di Regione e Mibac per il sostegno del festival, sulla cui valenza si è positivamente espresso il direttore Cutaia, che ha rimarcato l’importanza di un appuntamento consolidato e qualificato in ambito teatrale nel Mezzogiorno. L’Assessore Corigliano ha sottolineato “l’importanza del traguardo raggiunto dal festival Primavera dei Teatri, ottenendo il riconoscimento ministeriale proprio grazie al finanziamento triennale 2017 – 2019 messo a disposizione dalla Regione Calabria, attraverso il bando per i “Grandi eventi internazionali”. In virtù di questo – ha proseguito l’Assessore – Primavera dei Teatri vanta un cofinanziamento regionale di 200.000 euro annui, che si traducono in opportunità e sicurezza nella programmazione, per confrontarsi più adeguatamente con esperienze italiane ed estere e sviluppare progetti che incidono favorevolmente su un territorio particolarmente ricco di bellezza e cultura come è quello di Castrovillari e del Parco Nazionale del Pollino in cui il festival si realizza. La programmazione regionale sulle attività culturali iniziata dal Presidente Mario Oliverio ha messo a disposizione 25 milioni di euro in due anni tra 2017 e 2018 e si inscrive nella più generale strategia di valorizzazione dei beni culturali che ha recentemente portato allo stanziamento di 72 milioni di euro da parte della Giunta regionale per il recupero del patrimonio materiale in Calabria e ai bandi di 136 milioni di euro a favore delle attività nei borghi della nostra regione. Ringrazio particolarmente il direttore del Ministero, Onofrio Cutaia, – ha concluso l’Assessore – per la sensibilità e l’attenzione mostrata verso la realtà di Primavera dei Teatri e dell’impegno che si sta profondendo in Calabria in ambito culturale, e ricordo l’avvio della nuova legge regionale sul teatro che ha messo a bando per il 2018 risorse per 945.000 euro solo sulla produzione, con un record storico per la nostra regione. A tutti i curatori e gli organizzatori del festival Primavera dei Teatri va il mio plauso per gli obiettivi raggiunti e gli auguri di buon lavoro per questa nuova, ricca edizione, di cui apprezzo molto l’inclusione di grandi artisti internazionali e di produzioni calabresi e l’impegno riservato, in particolare, a bambini e ragazzi, importante per la formazione di un pubblico più consapevole”. Il direttore amministrativo Settimio Pisano e il curatore Saverio La Ruina hanno ringraziato la Regione Calabria e il Ministero per il sostegno assicurato e hanno presentato il cartellone in scena a Castrovillari dal 25 maggio al 1° giugno nel centro storico della città del Pollino. In 8 giorni verranno ospitate 23 compagnie, ben 14 saranno i debutti, di cui 2 in anteprima nazionale assoluta, 9 gli artisti stranieri coinvolti, 3 gli incontri e 6 le performance che andranno ad arricchire la programmazione. Tra i maggiori ospiti Jan Fabre, il grande poliedrico artista di fama internazionale. E poi ancora Roberto Latini, Atir Teatro Ringhiera con Valentina Picello e Chiara Stoppa, Pier Lorenzo Pisano, Carullo e Minasi, Michele Santeramo e Salvatore Tramacere, Stivalaccia Teatro, Paola Fresa, Milvia Marigliano con Dario De Luca, Kronoteatro, Teatrino Giullare, Sutta Scupa, Crampi, Teatro Dallarmadio, la compagnia ateniese Nova Melancholia, Scimone Sframeli, Centro Rat, Bartolini/Baronio, Scena Nuda. Previsti anche incontri con Goffredo Fofi, Claudio Longhi, Dario Tomaselli e la presentazione dei progetti “Europe Connection. La drammaturgia europea in Calabria” e “BeyondtheSound”, quest’ultimo con giovani drammaturghi brasiliani e argentini. Europe Connection, in particolare, realizzato in collaborazione con Fabulamundi Playwriting Europe riguarda tre coproduzioni che coinvolgono tre autori stranieri, Maxi Obexer (Austria), Victoria Szpunberg e Esteve Soler (Spagna), e tre compagnie calabresi – rispettivamente Teatro della Maruca /Anomalia Teatri, Compagnia Ragli, Divina Mania – che saranno affiancati nel lavoro da tre critici teatrali nazionali.
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persinsala · 10 years
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Le Amanti
Al teatro di Casalecchio di Reno, tra gli spettacoli in cartellone una prima nazionale: Le Amanti di Teatrino Giullare. Nuova produzione del duo Dall’Ongaro – Deotti che non delude neanche stavolta. (more…)
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sguardimora · 2 years
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L’Orestea di Eschilo è l’unica trilogia tragica di tutto il teatro greco ad esserci pervenuta per intero ed è composta da tre tragedie Agammennone, Le Coefore, Le Eumenidi (in origine seguite dal dramma satiresco Proteo). L’Orestea è una “tragedia dei passaggi”: oltre a segnare il passaggio storico dal matriarcato al patriarcato, segna anche il passaggio dal mondo tradizionale, mitologico ed irrazionale (impersonificato dalle Erinni) al mondo “nuovo”, della ragione, della Democrazia (simboleggiato dall’istituzione del primo Tribunale cittadino della storia, fondato da Atena, dea della ragione). Questa metamorfosi non avviene però attraverso la cancellazione dell’ordine antico da parte di quello moderno, ma il primo mondo arcaico arriva ad inglobare il secondo, attraverso una (difficile) trasformazione: ad esempio le Erinni, personificaizoni femminili della vendetta nella mitologia greca, si trasformano in Eumenidi. 
La scelta dei frammenti operata da Teatrino Giullare si concentra non su tutta la tragedia ma sull’uccisione della madre da parte di Oreste tenendo puntata l’attenzione  al contesto storico-politico in cui la tragedia si sviluppa e cioè a un momento di pace che succede a una guerra civile terribile: la guerra è finita, Agamennone è tornato a casa da vincitore ma restano tutte le faide famigliari che sono scaturite e profondi segni e ferite. Si contano i morti e i paesaggi che Oreste attraversa nei vari episodi della web serie teatrale sono abitati da maschere che sono tutti i volti di coloro che non sono tornati vivi.
Il processo creativo sviluppato durante questi mesi ha portato alla costruzione di cinque video con cinque storie che vengono dalla trama dell’Orestea. Il lavoro di sintesi sia rispetto alle immagini che al testo drammaturgico segue il filone del ritorno a casa di Oreste, del matricidio e della giustizia rispetto all’atto dell’uccisione. I personaggi, nel rispetto della tragedia, sono molto ambigui, comprendere dove sia la verità è difficile e le voci degli dei che portano il loro punto di vista sulla vicenda sono contraddittori. Come scrisse Pasolini:
“Il significato delle tragedie di Oreste è solo, esclusivamente, politico. Clitennestra, Agamennone, Egisto, Oreste, Apollo, Atena, oltre che essere figure umanamente piene, contraddittorie, ricche, potentemente indefinite (si veda la nobiltà d’animo che persiste nei personaggi normalmente e politicamente “negativi” di Clitennestra e Egisto ) sono soprattutto – nel senso che così stanno soprattutto a cuore all’autore – dei simboli: o degli strumenti per esprimere scenicamente delle idee, dei concetti: insomma, in una parola, per esprimere quella che oggi chiamiamo una ideologia”.
Il lavoro che Teatrino Giullare fa sull’Orestea di Eschilo riletta da Pasolini è sulla verità, sui punti di vista e il mezzo tecnico allora, il 360°, diviene anche metafora di questo viaggio tra le differenti opinioni, i diversi sguardi, le diverse verità che affiorano.
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Un affondo in estrema sintesi sulla trama della tragedia:
La trilogia narra, in tre episodi, un’unica storia che affonda le proprie radici nella mitologia dell’antica Grecia. L’intreccio del dramma, incentrato sul mito degli Atridi, inizia con il ritorno di Agamennone ad Argo, il quale, tornato vincitore da Troia, viene assassinato a tradimento da sua moglie Clitemnestra e al compagno Egisto, e assieme a lui Cassandra, la schiava troiana che aveva portato con sè. La trama prosegue con la vendetta imposta da Apollo (dio della solarità maschia e paladino del diritto paterno) ad Oreste, che si trova costretto ad uccidere sua madre se non vuole disobbedire al dio. Il matricidio, anche se tutelato da Apollo, provocherà su di Oreste la persecuzione delle Erinni, oscure divinità primordiali tutrici del diritto materno. Seguendo il consiglio di Apollo Oreste si rifugia ad Atene dove verrà giudicato ed assolto non ad opera di un tribunale divino, ma attraverso un processo cittadino che avviene nel Tribunale dell’Areopago, istituito apposta per il caso da Atena. Atena, infine, dopo aver creato con l’Areopago la prima istituzione democratica, convertirà le Erinni in Eumenidi, che riconosceranno l’assoluzione di Oreste ed il suo ritorno in patria.
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Ultimo appuntamento con gli appunti di viaggio intorno al progetto Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini: saranno bozzetti scenici, brevi interviste, riflessioni e suggestioni che arriveranno dal dialogo costante che si svolge tra i partner del progetto, le tutor e gli artisti e le artiste. Prossimo appuntamento l’apertura della settimana delle residenze digitali dall’8 al 13 novembre!
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sguardimora · 2 years
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Mancano meno di due mesi alla prossima Settimana delle Residenze Digitali e Teatrino Giullare è nel pieno del processo creativo e di composizione visiva. In questi giorni, in occasione della XV edizione delle Giornate Teatrali di Colle Ameno, rassegna organizzata dagli stessi artisti e dedicata alla ricerca e all'innovazione teatrale, hanno presentato una prova aperta di Drone Tragico mostrando al loro pubblico una puntata pilota. Il lavoro è pensato per una visione immersiva che possa funzionare da potenziamento dell'immaginazione e il digitale ha permesso agli artisti di operare attraverso delle sintesi per ampliare i significati del testo drammaturgico. Non si tratta quindi di un riassunto ma di frammenti, di condensazioni che grazie alla videocamera a 360 gradi e al lavoro di digitalizzazione diventano ricchi di punti di vista, di dettagli, di molteplici letture anche dovute alla somma tra immagini evocative e un testo  complesso e universale.  La maggior parte del lavoro è stato girato in esterno, nei paesaggi che hanno incontrato durante i viaggi di lavoro e quelli che sono vicini ai loro spazi quotidiani di vita. Come raccontano Giulia ed Enrico “la ricerca dei luoghi avviene perlustrando zone che ci circondano e che abbiamo attraversato dalla provincia di Bologna, al nord della Germania, la Sicilia, il Lazio e di recente New York dove eravamo per un' installazione. Durante questo periodo abbiamo soggiornato in case diverse ed è il tema della casa che ha unito la nostra ricerca visiva insieme a quello del percorso. L'Orestea è il viaggio di Oreste, il suo ritorno a casa dopo un periodo di esilio e poi la fuga dalla casa e il vagabondare ospite in diverse dimore. I nostri viaggi visivi terminano con degli arrivi in case diverse a volte reali a volte miniature. Una parte del lavoro infatti lo abbiamo eseguito in interni, in stanze o case abbandonate ed anche utilizzando case in miniatura”.  La parte sonora, infine, prende il via dalla selezione drammaturgica del testo e si realizza con un registrato vocale applicato al montaggio durante il lavoro di postproduzione: l’ambiente sonoro è costituito così da suoni, rumori, battiti e in alcune occasioni musiche. 
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Quarto appuntamento con gli appunti di viaggio intorno al progetto Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini: saranno bozzetti scenici, brevi interviste, riflessioni e suggestioni che arriveranno dal dialogo costante che si svolge tra i partner del progetto, le tutor e gli artisti e le artiste. Arrivederci a ottobre!
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sguardimora · 2 years
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In queste lunghe e calde giornate estive sta procedendo la ricerca creativa di Teatrino Giullare intorno al progetto digitale Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini. Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti mi raccontano come il lavoro che stanno portando avanti sia, dal punto di vista drammaturgico, diverso rispetto a come operano quando riadattano un testo per la scena fisica. Qui, infatti, la loro attenzione non è rivolta all'integrità del testo con i suoi significati e alle visioni che ne conseguono ma piuttosto a dei frammenti che sono quei nuclei drammaturgici che “sembrano interessanti sia per il tema che per la poeticità del testo”. Questi vengono poi associati a delle azioni che non sono esclusivamente descrittive ma evocative. Il tema principale è il viaggio di Oreste in quanto, come evidenziano gli artisti, “Orestea contiene questo significato, è un viaggio, una peripezia, un viaggio di ritorno a casa e di casa in casa (quello che Oreste compie durante il suo esilio e anche successivamente verso il tempio di Atena). Tutto ciò che ruota attorno alla casa, ai legami familiari diventa per noi motivo di esplorazione così come tutti i frammenti di testo che riguardano la guerra e il destino dell'uomo; abbiamo collegato questi nodi drammaturgici di morte-famiglia-casa”. I temi che stanno attraversando questa ricerca si stanno espandendo dal progetto  selezionato per il bando Residenze Digitali alle altre progettualità che la compagnia sta portando avanti in questi mesi. La casa, infatti, è il nucleo tematico che verrà esplorato anche durante le prossime Giornate Teatrali di Colle Ameno, un cantiere di  teatro contemporaneo dedicato alla drammaturgia e all’innovazione teatrale che ogni anno Giulia ed Enrico organizzano nelle sale del settecentesco Borgo di Colle Ameno: nel mese di settembre si svolgeranno così laboratori rivolti alla formazione attoriale e appuntamenti di approfondimento che indagheranno l'idea di casa in varie forme; in questa occasione, come in ogni edizione, verrà presentata una performance che quest’anno sarà tratta da La Tana di Kafka. Questa esplorazione, come mi raccontano inoltre gli artisti, “si intreccia anche al lavoro di arte contemporanea che stiamo elaborando: un'installazione intitolata Tales che presenteremo a New York nella seconda metà di agosto e che resterà in un parco circa sei mesi all'interno del programma di arte contemporanea negli spazi pubblici della città di New York. L'opera è dedicata ai raccontatori di storie, consiste in una serie di maschere che emergono/nascono da un nido, una nascita della tragedia, in affinità al lavoro su drone tragico che utilizza le maschere proprio come simboli teatrali e drammatici”. L’opera Tales sarà dedicata alla memoria di Giuliano Scabia.
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Terzo appuntamento con gli appunti di viaggio intorno al progetto Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini: saranno bozzetti scenici, brevi interviste, riflessioni e suggestioni che arriveranno dal dialogo costante che si svolge tra i partner del progetto, le tutor e gli artisti e le artiste. Arrivederci a settembre!
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sguardimora · 2 years
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Con Drone Tragico. Volo sul’Orestea da Eschilo a Pasolini la compagnia Teatrino Giullare porta avanti la sperimentazione del dispositivo seriale come modalità di diffusione dei contenuti, come già aveva fatto durante la prima fase della pandemia da Covid-19. Nella primavera del 2020, infatti, sperimentando sulla drammaturgia in senso mediale, e quindi adattando il testo alla piattaforma scelta (Gemini, Brilli, Giuliani 2020), in quel caso Instagram, traducevano le tecniche del teatro d’oggetti e di figura in animazioni stop-motion. Diario dei giorni felici è il titolo della serie di quattordici micro-narrazioni video che vede i due protagonisti dei Giorni Felici di Samuel Beckett fisicamente bloccati in un eterno presente che risuona e accompagna la stasi che si viveva in quel preciso momento di lockdown: ciascun video infatti è legato ad una citazione del celebre testo di  Beckett, “fulminanti evocazioni dell’inaudito stato di isolamento e stasi”. Ora, rintracciano nella rilettura della tragedia la stessa modalità di sperimentazione sulla drammaturgia in senso mediale, operando una strutturazione a episodi che vedrà anche l’utilizzo della telecamera a 360°.  Sarà il viaggio di Oreste a strutturare il racconto degli episodi e la successione delle scene selezionate. Oreste è pedinato dagli dei in volo, che come scrive Eschilo si muovono come uccelli. 
Apollo a Oreste: Esse (ndr le Erinni) cercano te, nell’immenso mondo, T’inseguono in tutti i luoghi dove vai,  anche oltre il mare, anche nella città  circondate dall’acqua
….
Ombra di Clitemnestra: Guarda, guarda bene, in ogni luogo, non  lasciarlo scappare, il matricida.. *
La visione parte da questa presenza che incombe sulla testa di Oreste, lo insegue nel suo viaggio di ritorno verso casa. Oreste guida lo sguardo e porta lo spettatore, durante il suo viaggio, nei vari luoghi dove accadono le scene. L’occhio belva della telecamera lo insegue dall’alto, poi scende ed entra nei luoghi che il personaggio attraversa. È doppia la presenza perché Oreste va, ma non è lui che vede, sono gli dei che pedinando il suo viaggio portano l’occhio dello spettatore a vedere le scene. Le riprese sono a 360° e il passaggio dal volo del drone al luogo dove accade l’azione è segnato dalla possibilità di interazione del pubblico: è a questo punto infatti che chi guarda può scegliere se seguire il personaggio agente, il personaggio parlante o quello osservante. 
*da Pier Paolo Pasolini, Orestiade 
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Secondo appuntamento con gli appunti di viaggio intorno al progetto Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini: saranno bozzetti scenici, brevi interviste, riflessioni e suggestioni che arriveranno dal dialogo costante che si svolge tra i partner del progetto, le tutor e gli artisti e le artiste. Arrivederci ad agosto!
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sguardimora · 2 years
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Residenze Digitali 2022
Sono stati pubblicati ieri i nomi dei 6 vincitori della terza edizione del bando Residenze Digitali.  I lavori sono stati selezionati dai rappresentanti dei 9 partner organizzatori e dalle 3 tutor, le studiose 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗚𝗲𝗺𝗶𝗻𝗶, 𝗔𝗻𝗻𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝘃𝗲𝗿𝗱𝗶, 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗣𝗮𝘁𝘁𝗶.
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Cristina G. Hadley - 𝐿𝑎 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑎𝑔𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑎𝑝𝑜𝑛𝑒
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Kamilia Kard  𝐷𝑎𝑛𝑐𝑒 𝐷𝑎𝑛𝑐𝑒 𝐷𝑎𝑛𝑐𝑒
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Ultravioletto  𝐻𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑤𝑜𝑟𝑙𝑑!
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Both Industries  𝑆𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑊𝑎𝑙𝑘𝑖𝑛𝑔
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gruppo nanou  𝑇ℎ𝑒𝑦 (𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑒 - 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜)
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Teatrino Giullare  𝐷𝑟𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑎𝑔𝑖𝑐𝑜. 𝑉𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙'𝑂𝑟𝑒𝑠𝑡𝑒𝑎 𝑑𝑎 𝐸𝑠𝑐ℎ𝑖𝑙𝑜 𝑎 𝑃𝑎𝑠𝑜𝑙𝑖𝑛𝑖
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gazzettadimodena · 5 years
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Questo “Menelao” è in fondo anche un’opportunità per misurarsi a proposito della propria capacità di cogliere nelle occasioni offerte dalla vita i valori più autentici, con la consapevolezza tuttavia del fatto che la ragionevolezza dei comportamenti potrebbe divenire la prima causa di una ... https://ift.tt/37hVEfv
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gazzettadimodena · 5 years
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Da stasera lo spettacolo su testo di Carnevali messo in scena da Teatrino Giullare https://ift.tt/36W1B1B
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