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#vesprisiciliani
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Su @costruire.storie Di @nicomaggio.inthemiddleage L’Assedio angioino di Messina (2 giugno - 26 settembre 1282) rappresenta una pagina cruciale nella storia della città dello Stretto, nell’evoluzione della rivolta del Vespro e, per estensione, di tutto il contesto geopolitico mediterraneo a cavallo tra XIII e XIV secolo. La città portuale, dopo essersi elevata a Comune autonomo il 28 aprile del 1282, si solleva contro Carlo d’Angiò, ponendosi sotto la signoria della Chiesa di Roma - abbraccia, dunque, soltanto in un secondo momento la causa della Communitas Siciliae - e annienta la guarnigione francese presente nella Clavis Siciliae agli ordini del vicario Eriberto d’Orleans. Il ritardo nella partecipazione dei Vespri siciliani si spiega tenendo presente che Messina godeva, sotto l’amministrazione angioina, di diversi privilegi rispetto alle altre universitas siciliane, che la rendevano, de facto, la prima città demaniale dell’isola per importanza politica, strategica, economica (Carlo farà di Messina sede del Vicariato e dell’ammiragliato, potenzierà il porto, favorirà i commerci e i ceti mercantili locali). Al di là delle macro cause dei Vespri siciliani (eccessivo fiscalismo del governo angioino, spostamento della capitale da Palermo a Napoli e annullamento dei poteri e delle funzioni del Regio Parlamento), i motivi principali che spingono Messina a ribellarsi e ad abbracciare il Vespro, dunque, vanno ricercati in un graduale distacco tra potere centrale e ceti urbani e nelle aspirazioni di quest’ultime ad una sempre maggiore autonomia. La rivolta e successiva resistenza vittoriosa della città peloritana, che coinvolge tutti i ceti sociali cittadini senza distinzione di sesso o età, segna la prima vera sconfitta di Carlo d'Angiò durante la rivolta del Vespro. Una vittoria che ci è stata tramandata dalle cronache siciliane e catalane filoaragonesi, si pensi all' "Historia Sicula" di Bartolomeo Neocastro, intrisa di patriottismo civico "peloritano", o alla "Cronica" dell'almogavero Ramon Muntaner, al servizio di Pietro III d'Aragona. #assediodimessina #1282 #vesprisiciliani #vespro #vesprosiciliano #carlodangiò #pietroiiidaragona #costruirestorie (presso Messina, Italy) https://www.instagram.com/p/CoE6uHotlS2/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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salmad75 · 2 years
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In #ventodilibertà @leliobonaccorso ci fa rivivere i #vesprisiciliani nella sua #messina ... permettendo al lettore di conoscere, ciò che la storia ufficiale sorvola. Al grido di #antudo (animus tuus dominus) uomini e donne di uniscono per la libertà e noi siamo trasportati sulle ali del vento nella lettura con un susseguirsi di eventi, che ci trasportano all'interno dell'opera dove le emozioni si susseguono tra l'orrore della guerra e le lacrime per le perdite. In questo scenario ergono a protagoniste due donne #dinaeclarenza , due fimmini, perché la #sicilia è #fimmina https://www.instagram.com/p/Cegs7CUsRQw/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lucapinta · 6 years
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Le vetrine della Rinascente decorate in occasione della prima alla #Scala #VespriSiciliani e profumo di Limoni per l’opera di Verdi che richiama la rivoluzione siciliana del 1282 Rinascente dedicates its Christmas windows to the @teatroallascala on the occasion of its Opening Opera,here the VespriSiciliani of Giuseppe Verdi loving the lemon on the window #lucapintavalle #cookingandcoding #AllIWantForChristmas #Rinascente #Milan #prima #premiere #lascalatheatre #opera . . . #christmastime #MerryChristmas #PrimaScala #TheWorldGuru #4aroundtravel #travelgram #worldtravelphotodiary #travel #traveling #lifewelltravelled #instatravel #discovery #discoverythecity #instatravel #igtravel #travelblogger #traveltheworld #worldtraveler #traveladdict #travellife (presso La Rinascente, Piazza Duomo, Milano)
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omgillustrations · 7 years
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VESPRIsiciliani
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salmad75 · 2 years
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Incuriositi dal programma odierno degli incontri presso @etnacomics , abbiamo avuto il piacere di assistere alla presentazione di #ventodilibertà di @leliobonaccorso . L'ottima presentazione da parte dell'autore ed il comune piacere di dare risalto a quella storia del meridione, che la storia ufficiale tende a sminuire, ci ha spinto ad acquistare l'opera con tanto di dedica per scoprire di più sui #vesprisiciliani a Messina. #etnacomics2022 #03062022 (presso Etna Comics) https://www.instagram.com/p/CeWwOhIr_b_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Il 30 marzo 1282 ha inizio la rivolta dei Vespri siciliani. La ribellione, secondo la tradizione, scoppiò il lunedì di Pasqua all’ora della preghiera dei Vespri, sul sagrato della Chiesa di Santo Spirito a Palermo a causa del gesto di un soldato francese, tale Drouet, colpevole di essersi rivolto in modo irrispettoso nei confronti di una nobildonna siciliana, accompagnata dal consorte. Alla volontà del soldato di perquisire con atteggiamento spregiudicato la donna seguì la reazione del marito che, strappata la spada al soldato, lo uccise. Da Palermo la rivolta si propagò in tutta l'Isola e, grazie al sostegno dei notabili sostenitori della Casa di Svevia, tra cui Giovanni da Procida, che presero il comando delle insurrezioni, comportò l’arrivo di Pietro III d'Aragona nel settembre dello stesso anno e infine la cacciata degli angioini. L'evento, per la sua portata simbolica, sarà ripreso e rielaborato nel corso dell'Ottocento, quando i Vespri furono riletti in chiave pratriottica e i protagonisti identificati come precursori degli ideali e delle lotte risorgimentali. La rivolta del Vespro, con la sua tradizionale origine, si prestava infatti ad un’ampia gamma di letture che giustificavano la mobilitazione contro l’oppressore straniero, per la difesa dell’onore patrio, dalle vicende del 1820 fino a Garibaldi, passando dai moti del 1837 e dalla rivoluzione del Quarantotto. Nello stesso secolo la rivolta è stata al centro di alcuni studi storici, come quelli del palermitano Michele Amari, fervente antiborbonico, ma anche ispiratrice di artisti e intellettuali: come Hayez, autore de "I Vespri Siciliani", e Giovanni Battista Niccolini, tragediografo autore del "Giovanni da Procida", per i quali la rivolta assumeva gli aspetti e i contorni di una guerra nazionale da combattersi per l'Unità e la libertà di tutto il popolo Italiano, contro l'invasore straniero. Anche nel Novecento e fino ai giorni nostri i Vespri hanno continuato a suscitare la loro forte carica simbolica e ideale presso i movimenti politici indipendentisti siciliani. #30marzo #30marzo1282 #vespri #vesprisiciliani #sicilia #palermo #giovannidaprocida #rivoluzione #storia #History #historia #accadeoggi https://www.instagram.com/p/CNCWUmQlvJhpEhEkEVeJ1UVrRdJ-Nrk9TldDZo0/?igshid=qn8d7yr9vd1y
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13 giugno 1855. Debutta a Parigi l'opera "I Vespri siciliani" di Verdi L'opera di Verdi presentava temi e valori romantici, una forte componente emozionale nel rappresentare la storia, in sintonia con lo spirito e il gusto del tempo, ma soprattutto fu caratterizzata per essere il riflesso degli ideali e delle aspirazioni politiche risorgimentali, unitarie e nazionaliste, di Verdi e del popolo italiano, similmente ad altre opere dell'autore come "I Lombardi alla Prima Crociata" (1843), "I due Foscari" (1844), "Giovanna D'Arco" (1845), "La battaglia di Legnano" (1849). Queste opere verdiane sono ispirate a grandi eventi e personaggi dell'età medievale: il Romanticismo faceva infatti del Medioevo un tempo/altrove di glorie militari, un'età dai valori alti e immutabili, come la sincera fede religiosa e il sentimento di appartenenza nazionale, dove collocare le origini etniche dei popoli e delle nazioni. Un'epoca d'oro da recuperare, anche nell'ottica verdiana, così da rinnovare tramite le rivolte di ieri le rivolte del presente, e guidare l'azione risorgimentale contro gli Austriaci e i Borbone. Il mito dei Vespri siciliani si inserisce a pieno titolo in questo fenomeno, detto Medievalismo, e trova le sue espressioni celebri e illustri precedenti nell'opera di Verdi, nella tragedia "Giovanni da Procida" di Niccolini (1817), nelle tele pittoriche di Hayez (1822, 1827, 1846) e, soprattutto, nell'opera storico-romantica di Michele Amari, autore di 11 edizioni della "Guerra del Vespro" (1843-1882), assurta a simbolo della Sicilia in lotta per l'indipendenza contro gli odiati sovrani Borbone, di poi diventata stendardo, dopo la breve esperienza del '48, di tutto il popolo italiano in rivolta, a sostegno dell'unità nazionale. Nicolò Maggio #13giugno #13giugno1855 #verdi #vespri #parigi #lirica #sicilia #risorgimento #accadeoggi #storia #Ottocento #italia #costruirestorie #annalidellaterradimezzo #vesprisiciliani #REGNODISICILIA #1282 #rivoltadeivespri #guerradelvespro #nuovivespri (presso Palermo, Italy) https://www.instagram.com/p/CQEpKUUlmLtUIizZJhlH7PdkWNSqJcLsPln_Pg0/?utm_medium=tumblr
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Condivido anche qui la mia riflessione su una parte dell'evoluzione storica del Risorgimento Siciliano. Studiando la storia della Sicilia risorgimentale mi chiedo sempre più spesso cosa abbia spinto intellettuali siciliani del calibro di Michele Amari, Francesco Crispi, Giuseppe La Farina, a passare celermente da Indipendentisti convinti a tutori dell'unificazione Italiana. Un certo effetto se si pensa che Amari è autore della simbolica "Guerra del Vespro Siciliano" mentre La Farina comanda i rivoltosi contro i Borbone ed è il nuovo ministro della guerra nel Regno di Sicilia del 1848, che difende Messina dall'assalto del Re Bomba Ferdinando I. E, sempre più spesso, mi faccio convinto del fatto che le idee sono, da sempre, merce di scambio. I fautori e rivoluzionari per l'indipendenza della Sicilia - realtà politica, storica e culturale, legittima, che vive ancora oggi nella tradizione del 1848 - scambiarono semplicemente idee e ideali profondi, legittimi, autentici, per denaro e migliori posizioni politiche. Una considerazione che non invecchia mai: basti guardare, per fare un parallelismo, oggi all'ARS e a politici come Micciché (presidente dell'assemblea con i voti del PD e "restauratore" dei maxi stipendi ai parlamentari) o Musumeci, fra i primi a strumentalizzare con le "destre storiche" le aspirazione autonomiste dei siciliani e della Sicilia. Immagine: Erulo Eroli, "I Vespri siciliani", 1891. Opera esposta e premiata all'Esposizione di Palermo del 1891. #vesprisiciliani #risorgimento #risorgimentosiciliano #vespri #vespro #eruloeroli (presso Palermo, Italy) https://www.instagram.com/p/CPqi-CylZ64basclqI9mxtxrSdcFi1OkKjBR1Q0/?utm_medium=tumblr
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