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manifesto per piccoli e grandi caratteri https://www.tazebao.blog/
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tazebao · 3 days ago
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ne hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato pace
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tazebao · 6 days ago
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Manifestazione dei NO cupola in un quadro del 1420 Anche allora un capopopolo leghista era contro la cupola poi nominato capomastro cambio idea
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tazebao · 9 days ago
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Forse è giusto intitolarlo a Berlusconi, e anche alle olgettine, tanto a puttanate andrà a finire
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tazebao · 9 days ago
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Meloni rilegge il Manifesto del Partito Comunista "Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro delle toghe rosse. Tutti i poteri giudiziari della vecchia Europa si sono coalizzate in una sacra caccia alla Meloni..."
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tazebao · 11 days ago
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Scritte sui muri
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tazebao · 13 days ago
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Raffaella Carrà una di noi
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tazebao · 18 days ago
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La politica estera
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tazebao · 25 days ago
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Il circo: nani, ballerini, clown, equilibristi, giocolieri....
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tazebao · 25 days ago
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Tajani, chi era costui?
Corsivo di Fortebraccio sull'Unità "Si aprì la portiera dell'auto. Non scese nessuno. Era Antonio Cariglia" Battuta che si adatta perfettamente al ministro Tajani
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tazebao · 26 days ago
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tazebao · 26 days ago
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Scritte sui muri
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tazebao · 27 days ago
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Scritte sui muri
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tazebao · 28 days ago
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Scritte sui muri
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tazebao · 1 month ago
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tazebao · 1 month ago
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Il post di delfinorosso1964, “Ombre sullo schermo”, mi ha riportato alla mente i giudizi morali che la Chiesa cattolica dava ai film, etichettandoli secondo un rigido “comune senso del pudore”. Oggi quel senso si è trasformato, ma non è scomparsa la tentazione di etichettare, di decidere cosa sia “giusto” vedere, leggere, desiderare.
E allora lancio una provocazione, soprattutto qui, dove l’etichettatura regna sovrana: La pornografia è davvero un problema? Forse sì, ma non nel modo in cui ci viene raccontato.
Il vero problema è chi decide cosa possiamo guardare, leggere, desiderare. Chi stabilisce il confine tra erotismo e pornografia? Chi decide cosa è arte e cosa è osceno?
Non è una questione morale. È una questione politica. È una questione di controllo.
La censura non protegge il pudore: protegge l’ordine, quello imposto dall’alto, quello che serve a mantenere tutto com’è. Quante opere oggi considerate d’essai, d’autore, persino poetiche, sono state bollate, o bruciate, come pornografia, solo perché mettevano in discussione la norma?
Certo, esiste una pornografia fatta di solo intrattenimento sessuale, e va bene così. Ma esiste anche una “pornografia” che disturba, provoca, fa pensare. Ed è proprio quella che dà più fastidio.
Perché il corpo, il piacere, il desiderio fanno paura. Perché sono liberi, indisciplinati, difficili da incasellare o controllare.
Una società che ha paura del desiderio è una società che non vuole libertà, vuole obbedienza. E così, alla fine, il “comune senso del pudore” rischia di diventare un bavaglio del pensiero.
Allora chiediamoci: Chi ci guadagna davvero da questa paura del desiderio?
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tazebao · 1 month ago
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Breve riflessione sull’anonimato
Crescendo in una regione dove l’omertà è stata spesso non solo una consuetudine, ma anche una vera e propria imposizione sociale, dove non è solo tacere, è una cultura che protegge chi ha interesse a nascondere, a non far emergere ciò che davvero accade.
È una barriera invisibile che soffoca la possibilità di cambiamento e giustizia.
Forse proprio per questo motivo, mi sento “allergico” agli anonimi e a chi permette l’anonimato senza responsabilità.
Perché spesso, dietro l'anonimato, si celano non solo opinioni superficiali e prive di fondamento, ma anche insulti gratuiti e cattiverie che, magari, non avrebbero, probabilmente, il coraggio di essere espresse a volto scoperto.
Anche se alla fine il profilo, per la stragrande maggioranza, non rivela la vera identità.
In ogni modo credo che la trasparenza, il coraggio di esporsi e di assumersi la responsabilità delle proprie idee siano valori fondamentali, soprattutto oggi che la comunicazione è diventata una giungla di voci senza volto.
Metterci la faccia significa dare peso alle proprie parole, significa scegliere la verità anche quando è scomoda, rompendo quel silenzio imposto che troppo spesso ha fatto da scudo all’ingiustizia.
In fondo, chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze dell’omertà sa quanto sia importante la luce della verità, e quanto sia pericoloso il buio dell’anonimato senza responsabilità.
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tazebao · 1 month ago
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“Mamma, Cicciu mi tocca. Tocchimi Ciccu ca a mamma non c’è” detto che si può traslare a molti profili social.
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