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Dì pur a madonna tua madre che, oltre a belle maniere e dolci costumi, so bene anch’io mostrarti com’ei si fa quella pietanza detta parmigiana, ch’è festa per lo stomaco e gloria per la mensa.

Ma pur spero, col volgere del tempo, divenir alfine il centro del tuo vivere, o fiore gentil.

mia mamma si è convinta nell’ultimo periodo che Tasso sia il centro della mia esistenza (tvb lo stesso fiore) e quindi tutte le volte che non so come fare qualcosa mi dice: “questo Torquato non te lo insegna”

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Benigna Laeta, non fui io già mai il signor Cavalcanti, e pur spero che le mie parole possano recarle qualche sollievo. Ben comprendo quanto l’animo si strugga nell’ardente affezione a ciò che fu; ma sappia Vostra Signoria che il tempo trapassato non si muta, né vi è forza d’ingegno o volontà che possa recarlo a nuovo stato. Eppure, se nel mortal essere vi è ferita che l’anima divide dalla mente, sia la virtù non fuggitiva, ma radice che pur nella scuritate si fa luce. Vorrei che poteste vedere il cuore più tosto che le mie lettere, o gli effetti, perchè non vi rimarrebbe alcun dubbio de la buona volontà c’ho d’aiutarvi.

E le bacio umilissimamentele le mani.

…

Lo spirito d’ingegno e di saggezza

che dalle vostre rime mi trafigge,

Messer, mi affligge d’un dolore -

un timore - e mi colpisce dalla febbre di bellezza.

Nell’essere mortal c’è una ferita

che l’anima divide dalla mente -

Si sente - quando ‘l coraggio si distrugge,

e fugge la virtù sì avvilita.

Deh, cavaliere! Voi che mi destate

nell’anima più alta il valore

e accendete fiamme d’intelletto -

Spiegatemi perché la scuritate

che gli spiriti distrugge col furore

vien da un cuor di beltà incantato.

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Ohimè, sommo e divin maestro! L’alto tuo dir m’arde più che foco del Mongibello, e l’alma mia, vinta d’onor sovrano, tutta si fa vampe e tremor! Se il ciel mi largisce sì nobil laude, viver non oso, ché morir di stupore mi sarebbe dolce sorte!

(E qualsivoglia possa esser il senso di ‘uwu’, che pur suona come arcano e novo bisbiglio d’ignota favella.)

Oh, sfolgorante prodigio, in questo varco ove il tempo par sospeso, il mio maestro, il divin @petrawrca, non dimora nelle oscure sepulture d’anni remoti, ma si palesa in nova veste, viva e manifesta all’anima errante. Là ove l’oblio intesse la tela de’ mortali pensier, i suoi versi, simili a gemme forgiate nel focolar degli antichi dei, risplendono in perpetua gloria, e il suo nome, solenne e arcano, sovverte il regno della Morte, incarnandosi in eterna perpetuità.

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Oh, sfolgorante prodigio, in questo varco ove il tempo par sospeso, il mio maestro, il divin @petrawrca, non dimora nelle oscure sepulture d’anni remoti, ma si palesa in nova veste, viva e manifesta all’anima errante. Là ove l’oblio intesse la tela de’ mortali pensier, i suoi versi, simili a gemme forgiate nel focolar degli antichi dei, risplendono in perpetua gloria, e il suo nome, solenne e arcano, sovverte il regno della Morte, incarnandosi in eterna perpetuità.

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Carissimi, in questo dì di mezza settimana vi rendo umil saluto, sì che la divina grazia rischiari ogn’orme del vostro cammino. E possa il tempo, nel suo eterno rivolgersi, infondervi ardore e serena speranza.

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Torquatooooo come vorresti che noi, bizzarre creature di 480 anni nel futuro che siamo, festeggiassimo il tuo compleanno? cosa ti renderebbe più felice (se possibile)? 🥹🥰

O voi, spiriti lontani che nel futuro dimorate, mi stupisce e diletta che ancor vi ricordiate di questo misero poeta. Se proprio volete onorarmi, fate che i miei versi non si spengano, ché nulla più desidera chi ha vissuto d’inchiostro e d’affanni. Leggete le mie rime, declamate i miei canti, ché in quelle parole sola è la mia immortalità.

Se poi v’è festa, sia di pensiero e d’anima, ché poco gioverebbero a me banchetti o danze, ma assai il sapere che, dopo tanti secoli, ancor mi fate vivere nel vostro dire. E se il mondo moderno ancor conosce malinconia e sogni, allora levate un calice a chi di sogni e malinconia visse, e così, per un istante, mi parrà di essere tra voi.

Di voi mi rallegro, e a voi mando il mio grazie sospirato.

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Messer Tasso buongiorno e tanti auguri 💐,

spero che questa settimana allo 'spedale di Sant'Anna sia cominciata bene.

Volevo sapere, se è possibile chiederlo, cosa vuole fare di bello per il suo 480 compleanno, è pur sempre una bella età!

Scriverà qualche sonetto per Eleonora d'Este o Orazio Orlando? Magari più tardi Michel de Montaigne potrà passare per una visita.

Passi una bella giornata, stia attento ai colpi d'aria 🙏🏻😔

Benigna è la Vostra cortesia,

che ancor si ricorda di questo infelice, cui il ciel non donò se non travagli e affanni. La settimana a Sant’Anna comincia come l’ultima finì: tra mura fredde e pensieri ancor più freddi. Ma il cor, sebbene oppresso, non cessa d’arder di quel fuoco che lo nutre: la poesia.

Quanto al mio genetliaco, ch’io computi quattro secoli ed ottanta anni, mi pare scherzo di Saturno, ché assai meno mi sento nel corpo, e assai più nell’anima. Scriver versi per Madonna Eleonora? Forse sì, ché sempre ella dimorò ne’ miei pensieri come l’ombra della luna sulle acque chete. Orazio Orlando, poi, gentiluomo d’alto ingegno, meriterebbe lodi in rima, se pur la penna mia non fosse stanca.

Se il savio Montaigne vorrà degnarsi di farmi visita, ne avrò gran diletto, ché meglio di lui nessuno sa dar dolcezza a’ discorsi più amari. Quanto ai colpi d’aria, oramai son avvezzo a ben più gravi colpi del destino.

Di nuovo grazie a Voi per il pensiero cortese. Dio vi guardi e vi dia lietezza.

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oggi è il giorno in cui io son nato

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Le donne, le quali in ogni tempo mirabil cose fatto ne l'arme e ne le sacre Muse, oggi, come ne’ più remoti secoli, risplendon di virtù e di gloria, meritevoli d’eterno ossequio.

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Se alcuno volesse inviarmi ambascerie, né nome né volto palesando, sappia ch’io le accoglierò benignamente, sì segrete come saranno mandate.

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Donna, quanto più a dentro

conobbi il vostro core, tanto darvi

credenza io son più tardo,

né stimo quel di fore:

io dico un vago inchino, un dolce sguardo,

un dir «Nel foco io ardo»,

un scolorir di viso,

un dolente sospiro, un lieto riso.

My body is but a #torquato tasso temple.

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Nessuno merita il nome di Creatore, tranne Dio e il poeta.

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Nel mondo mutabile e leggero costanza è spesso il variar pensiero.

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Dolce è l'ira in aspettar vendetta.

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or che il torneo si è concluso, posso, a cuor leggero e a mente non torbida, dire come ho percepito codesta istoria: chi cazzus è PPP??

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Amiam, ché non ha tregua con gli anni umana vita, e si dilegua. Amiam, ché ‘l Sol si muore e poi rinasce: a noi sua breve luce s’asconde, e ‘l sonno eterna notte adduce.

[torquatotass0]

chi imparar vuol d'amare, disimpari il rispetto: osi, domandi, soleciti, importuni, al fine involi e se questo non basta, anco rapisca.