±25 - italian girl - MD - Taranto / Genova - Interested in too many things to have an identity - QUEER AF - once erasmus always erasmus
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Sogno del 26 giugno Sono con i miei genitori (e altre persone, della famiglia, e loro conoscenti?) in una città del centro europa, o forse in Russia. E’ un posto freddo e forse è la vigilia di natale. Nevica, e la città è un pò bianca ma non del tutto. C’è qualcosa che non va, qualcuno ci-mi segue? Mio padre mi fa notare che potrei avere delle cimici (non l’insetto, tipo trasmittente) addosso, ha visto un tipo strano avvicinarsi e lasciarmi cadere qualcosa in tasca. Ci guardo ed effettivamente la trovo, ne trovo varie, inizio a spezzarle a metà e lanciarle via, ho l’ansia. Arriviamo in una specie di sala conferenze, mi ricorda quelle delle università dove fanno le tesi-proclamazioni, sembra che qualcosa di importante debba avvenire e forse in parte riguarda me? Loro iniziano ad entrare, c’è una signora, parla qualche lingua strana, che intima alle persone di entrare e sedersi ma io rimango nel corridoio laterale perché mi ricordo-rendo conto che ho bisogno di fare una cosa Ecco in realtà volevo chiamare S., per dirle che sono un asshole e non lo so, perché non l’ho chiamata prima? Voglio solo dirle che la penso alla vigilia di Natale. Ok quindi la chiamo, e lei mi parla ma non sento quasi niente, forse è arrabbiata? o forse non se ne frega niente? Arriva la signora di prima e praticamente mi costringe ad andarmi a sedere, ma poi io mi dico “oh ma che vuoi io faccio quello che voglio”, allora mi rialzo e ci riprovo, e le dico io quello che volevo dire (vedi su). Non so se mi ha sentita, ha capito, che effetto ha avuto, ma capisco che adesso devo davvero andare a sedermi, tutto sembra essersi riempito di persone e che qualcosa stia per cominciare Cerco di mettermi seduta vicino alla mia famiglia, c’è un pò di loro.. sicuramente mamma, papà, F., forse A.? forse qualche amico? forse P.? vedo mia nonna (che è tipo, molto viva) e c’è un posto libero vicino a lei, vado a sedermici dovendo scavalcare un pò di sedili salendoci con i piedi, molto bad girl. Lei è bella, tenuta-vestita-truccata bene, come prima degli ultimi anni quando uscivamo. Le metto un braccio dietro la schiena per abbracciarla, è bello, ma lo so che c’è qualcosa che non va, che è temporaneo forse? Iniziamo a parlare, le chiedo come sta. Allora lei mi chiede “ma quando vi siete diplomati tutti?” e.. niente, con un pò di tristezza ma sorridente le rispondo che F. si è appena diplomato, che è stato davvero bravo, che è entrato all’università, e che io mi sono diplomata qualche anno fa e sto per iniziare il sesto anno di medicina. Lei rimane sorpresa, forse un pò male per non esserselo ricordato. Beh, il sogno è finito Che magone
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“I’m gay”
“Me too / Too bad we missed each other”
“Yeah, me too”
found in a women’s bathroom stall in Lokál Dlouhááá, Prague, Czech Republic
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Abandoned Children’s Hospital, Weißensee, Berlin, Germany.
(via Abandoned Berlin)
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