★ 【ひとみん】 「 🐤🌸 」 ☆
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"Ogni volta che ho creduto in qualcuno, è sempre finita con un tradimento. Perciò, ho smesso di credere negli altri
Per evitare di essere ferita, sono diventata una pietra"
-Reki
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"Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere abbastanza"
-Alda Merini
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"Mᥲᥣgrᥲdo tᥙtto mι rιsoᥣᥣᥱvᥱrò: ρrᥱᥒdᥱrò ιᥒ mᥲᥒo ᥣᥲ mιᥲ mᥲtιtᥲ, ᥴhᥱ ho ᥲbbᥲᥒdoᥒᥲto ᥒᥱᥣ mιo grᥲᥒdᥱ sᥴorᥲmᥱᥒto, ᥱ rιᥴomιᥒᥴᥱrò ᥲ dιsᥱgᥒᥲrᥱ"
-Vincent Van Gogh
#quote #vangogh
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"Per quanto siano irrealizzabili, la gente ama i sogni. Il sogno ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide. E anche se ci abbandona, le sue ceneri rimangono sempre in fondo al cuore… fino alla morte"
-Griffith
#berserk #griffith #whitefalcon #manga #quote #guts #white
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"Ciò che ti chiedo è così poco; lascia solo che io ti domini e potrai avere tutto quello che desideri. Non hai che da temermi, amarmi, fare ciò che io ti dico e diventerò il tuo schiavo!"
- Jareth
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Tutta quella città… non si riusciva a vederne la fine…La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine? Era tutto molto bello, su quella scaletta… e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c’era problema. Non è quello che vidi che mi fermò, Max. È quello che non vidi. Puoi capirlo? Quello che non vidi… In tutta quella sterminata città c’era tutto tranne la fine. C’era tutto. Ma non c’era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo. Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita. Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai… Quella tastiera è infinita. Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. E sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi le strade? Anche soltanto le strade, ce n’erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voialtri laggiù a sceglierne una. A scegliere una donna. Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire. Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce n’è. Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla? A viverla…Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato a vivere in questo modo. La Terra… è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Non scenderò dalla nave. Al massimo, posso scendere dalla mia vita. In fin dei conti, è come se non fossi mai nato.
-La leggenda del pianista sull'oceano
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Se un giorno avrai voglia di piangere
Se un giorno avrai voglia di piangere chiamami:
non prometto di farti ridere ma potrò piangere con te…
Se un giorno riuscirai a fuggire,
non esitare a chiamarmi:
non prometto di chiederti di rimanere,
ma potrò fuggire con te…
Se un giorno non avrai voglia di parlare con nessuno,
chiamami: staremo in silenzio…
Ma se un giorno mi chiamerai e non risponderò,
vieni correndo da me:
perché di certo avrò bisogno di te!.
-Gabriel García Márquez
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Quando morrò
Quando morrò voglio le tue mani sui miei occhi:
voglio che la luce e il frumento delle tue mani amate
passino una volta ancora su di me la loro freschezza:
sentire la soavità che cambiò il mio destino.
Voglio che tu viva mentr’ io, addormentato, t’attendo,
voglio che le tue orecchie continuino a udire il vento,
che fiuti l’aroma del mare che amammo uniti
e che continui a calpestare l’arena che calpestammo.
Voglio che ciò che amo continui a esser vivo
e te amai e cantai sopra tutte le cose,
per questo continua a fiorire, fiorita,
perchè raggiunga tutto ciò che il mio amore ti ordina,
perchè la mia ombra passeggi per la tua chioma,
perchè così conoscano la ragione del mio canto.
-Pablo Neruda
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An update of Ms. Yana Toboso’s new header. Sebastian Michaelis wearing a Chinese outfit from the latest chapter 150!
©️Yana Toboso
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“Aiuta solo momentaneamente a farti dimenticare il dolore. Una canzone non salverà mai nessuno.”
– Nezumi a Shion
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Shion: Se non ti avessi incontrato, non credo che avrei mai capito che tipo di persona fossi realmente. Sono sicuro che sarei diventato apatico, insensibile, una persona troppo ingenua. Ma passando il tempo con te, ridendo, piangendo, finendo anche per arrabbiarsi ,mi sono reso conto di possedere una vasta gamma di emozioni. Sono fiero di ciò che ho imparato. Sono così felice di averti incontrato…
Nezumi: Quello non era un bacio di gratitudine,vero?
Shion: Era un bacio della buonanotte…
Nezumi: Un bacio della buonanotte, eh? Bugiardo!
– Shion e Nezumi
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“Continuavo a pensare che una di quelle cose sarebbe saltata fuori, proprio qui. Quando ti ho visto svenire io ho pensato potessi morire. Puoi non capirlo, ma ero terrorizzato… Nezumi, ci sono troppe cose che non comprendo, ma una l’ho afferrata, ovvero, ho paura di perderti. Sono riuscito a capirlo. Più di chiunque altro mi preoccupo al pensiero di non rivederti. Non importa quanto tu rida, o mi sminuisca, è ciò che provo veramente.”
– Shion a Nezumi
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Meruem: Komugi, ci sei ancora?
Komugi: Sì, certo. Non andrò da nessuna parte.
Meruem: Komugi...alla fine non sono riuscito a batterti neanche una volta.
Komugi: Ma cosa dice? La sfida è appena cominciata...tocca a lei Meruem-sama.
Meruem: Sono un po' stanco, mi riposerò un attimo. Mi terresti la mano Komugi? Ci sei ancora, Komugi?
Komugi: Certo, l'ho sentita. Così va bene?
Meruem: Tra poco mi rialzo. Fino ad allora...ti dispiace...restarmi vicino?
Komugi: Non mi allontanerò da lei, sarò sempre qui al suo fianco.
Meruem: Komugi, grazie. Mi chiameresti per nome...un'ultima volta?
Komugi: Sogni d'oro Meruem...presto anch'io...la raggiungerò.
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"Anche se sono stato un buono a nulla per tutta la vita...anche se dentro me scorre il sangue di un demone...voi ragazzi mi avete sempre amato. Grazie"
- Portgas D. Ace
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"Anche morto, anche con metà della sua testa portata via, il suo corpo rifiuta di cedere. La sua imponente figura falciata dai suoi nemici era davvero mostruosa. Durante la battaglia ricevette in totale 267 ferite da taglio...il numero di proiettili che dovette sopportare fu di 152...e le cannonate a cui dovettere resistere ammontarono a 46. Eppure sulla schiena di quest'uomo leggendario, o meglio, in tutta la sua vita come pirata,non vi era un solo segno di vigliaccheria!"
-Narratore
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