#May D - Dey Normal
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entropiceye · 9 months ago
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Forse dormo male perché ho paura di andare a dormire. Ho paura di scoprire come mi sentirò il giorno dopo.
La mia testa funziona un po' come una roulette russa. Posso svegliarmi felice e propositiva, ansiosa e nevrotica, depressa e stanca, angosciata e disperata, vuota e spenta, arrabbiata e tesa, instancabile e maniacale, iperattiva e iper-produttiva, pericolosamente impulsiva, iper-vigile ed iper-controllante...
Ci sono un bel po' di combinazioni, a volte si presentano addirittura insieme o si alternano nel corso della stessa giornata. Sono cose difficili da spiegare agli altri, persone che non se lo immaginano nemmeno come sia non avere il controllo dei propri pensieri e del proprio umore. Può sembrare così strano che, legittimamente, queste persone si ritraggono e minimizzano, anche se poi fa un male cane.
E mentre mi schiaccio per l'ennesima volta contro al pavimento, rannicchiata in attesa che l'uragano emotivo passi (perché a passare D. passano sempre, lo sai bene... il problema è rimanere vivi nel mentre)o che l'antidepressivo del momento faccia effetto (speriamo non paradosso questa volta), dalla mia pancia si irradiano rabbia, impazienza e frustrazione.
Certe volte odio la mia vita e mi domando se potrà mai essere normale. Odio questo blog che ultimamente si è ridotto ad uno stagno di rancore, paura e negatività. Odio che ogni punto d'arrivo nasconda in realtà l'ennesimo punto di partenza.
Sono stanca e arrabbiata, vorrei distruggere tutto, eppure, l'unica cosa che riesco a fare a pezzi è me stessa.
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segreti-anonimi · 4 months ago
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Luca(14), uno dei migliori amici del mio cuginetto, abita molto vicino casa mia. Lo conosco da una vita, e gioca spesso a pallone nel campetto adiacente la piscina comunale dove vado io. Ci siamo visti tante volte, e spesso molti dei suoi amichetti facevano battutine sul fatto che lui mi "amasse" in gran segreto. È carinissimo, educato e gentile. Tutte cose che adoro. Saluta sempre, e spesso arrossisce. L'estate scorsa era una giornata torrida e si ripete uno di questi siparietti, e io dico che anche io sono innamorata di Luca, e che loro non saranno mai belli quanto lui, e poi gli dico che se dopo la piscina fosse stato ancora lì, lo avrei potuto riaccompagnare io a casa. Lui, tutto sorpreso dice di sì, e i suoi amici restano di sasso. Sembrerò presuntuosa, lo so, ma so di essere una bella ragazza, soprattutto per i più "piccoli", quindi la loro sorpresa è più che normale per me.Quando esco dalla piscina lui è ancora lì con qualche amico, e gli chiedo se vuole venire, e lui accorre subito 🤣Appena saliamo in macchina, mentre i suoi amici guardano increduli, mi rendo conto che è sudatissimo, la giornata era torrida davvero! Io mi "accendo" un pochino e, non portando il reggiseno, faccio aria sotto la maglietta. A lui non sfugge e vedo che si innervosisce un pochino. Allora continuo, prendo la bottiglia d'acqua e inizio a bere, i suoi occhi su di me, e inizio a fare cadere un po' d'acqua sulla maglietta. Lui mi divora con gli occhi. Poi gli chiedo se ne volesse, visto com'era sudato, o se si schifasse a bere dalla stessa bottiglia. Macché 🤣Mentre beveva gli dicevo che era diventato proprio carino, e stava mettendo i muscoletti. Lui ha iniziato a balbettare qualche ringraziamento. Partiamo e decido che lo voglio. Nel mentre, gli chiedo se era un problema per lui andare prima da me, per prendere un po' d'acqua e cambiare la maglietta, e lui dice ok. Quando arriviamo lui pensava di restare in macchina, ma io gli dico di scendere così beve anche lui, e così mi segue. Prendo l'acqua e poi torno con un asciugamano, e gli dico di asciugarsi un po' il petto, perché è tutto sudato e potrebbe ammalarsi, così si sfila la maglietta e si comincia ad asciugare. Mentre accade, io tolgo la mia e bevo altra acqua, a tette all'aria, in salotto. Lui rimane a bocca aperta e quando lo guardo lui si gira di scatto, chiedendomi scusa.Io:"Oh scusa tu, non vorrei averti messo in imbarazzo. Ti sei arrabbiato?"L:"No no" sguardo a terra, rosso in visoIo:"I tuoi amici fanno sempre battute su queste, vero?"L:"Sì ahah" risata nervosaIo:"Le hai mai viste?"L:"Solo sul telefono ahah"Io:"Hai mai pensato alle mie?"Mi guarda sudatissimo e rosso in visoL:"Io... sì... cioè...ogni tanto... cioè...scusa.."Io:"Non ti devi scusare, mi fa piacere in realtà, sai? Sei un bel ragazzo"L:"Grazie"Io:"Le vuoi toccare?"L:"ah..eh...io...non lo so... cioè sì...ma...se vuoi..."Prendo le sue mani, e le poggio sulle mie tette.Lui inizia a massaggiare, e io a bagnarmi, quindi mi avvicino e lo bacio, e inizio a sfilare i suoi pantaloncini. Lui cerca di resistere ma io sono più forte, e quando resta con le mutandine fa per coprirsi. Io lo faccio sedere sul divano e gli dico di togliere le mani, e le sfilo via. Quello che vedo mi fa impazzire...
Fine prima parte
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coochellati · 3 months ago
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omg im gonna cry i cant order the bruno candle anymore NOOOOOO D:
no but fr i just wanted to say you have great taste in men (i need bruno so bad help (i am in fact not normal about him))
NOOOO :(
(for those of you out of the loop, this ask is in response to this post.)
If the reason you can’t order it is because it comes from the evil retail chain who rolled back DEI and has the capitalism dog as their mascot… then you are based af. Especially because I am someone who I MAY or MAY NOT work there. The corporation has no respect for their employees, and it is the biggest joy, time, and energy sucker around. (It’s why I don’t get to create as much content for this blog as I’d like,.. I’ve also become super pessimistic thanks to this wonderful, potential job)
We’re They’re overworked and underpaid. HQ keeps cutting out our their hours because their CEO wants to pay us them as little as possible. You have to work a certain average number of hours per week to be able to get benefits, and they just keep hiring more and more people so everyone gets less hours so less benefits. The current situation is that we they are extremely understaffed. We they keep having to take on more and more responsibilities because shit isn’t getting done because there aren’t enough people to work.
and of course none of that shit gets done.
Dw i’m currently looking for a new job. :) (Thanks for letting me rant. wow i hate my current job so much.)
There’s definitely gotta be another candle out there that’s got a similar scent—right? I’ll have to keep my eyes nose peeled for another one that smells like it—I bought my last threshold candle in early January before DEI was rolled back, so yeah… Damn, I’ll just have to burn it really slowly.
And I’d love to find one with sea salt and amber. Lately I’ve been feeling like amber would also embody Bruno really well.
Anyway, THANK YOU!!! AND YOU HAVE FANTASTIC TASTE TOO! 💕💕💕 (Ofc!! Bruno simps have the most refined palette of all. Maybe I’m biased but…) My hyperfixating has been especially intense this week—It HURTS that we cannot PHYSICALLY BE WITH THIS MAN. He’s so fucking pretty.
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thanks for the ask! <3 yeah ill keep on the lookout for other candles.
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gcorvetti · 8 days ago
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Fine settimana anni 80.
Negli anni 80 Catania era in fermento, nella seconda parte noi adolescenti vivevamo un momento magico, ognuno con le sue passioni e il suo stile di vita, c'erano i rock'a'billy, i dark (ora si chiamano gothic), i punk, metallari ecc ecc, tutti movimenti giovanili che però non ci davano come adesso un'etichetta per cui tu sei così e non ci possiamo confrontare o parlare, eravamo comunque tutti uniti da quella cosa che si chiama rispetto. Ci si incontrava in punti di ritrovo spesso dove si mangiava, ma non si stava distanti a gruppetti, ma gomito a gomito e si parlava tranquillamente in primis di musica e poi di varie cose, avevo passato il mio periodo gotico più per la ragazza ce frequentavo in quel periodo, ma ero aperto a tutte le esperienze che gli altri mi potevano proporre, sempre partendo dalla musica che per me è vita, "Ascoltati questo", spesso mi veniva passata una cassettina "Poi me la torni". Ho legato con persone incredibili nonostante la differenza di stile o di idee, eravamo la generazione del futuro, che poi molti di noi erano sognatori e non si sono poi in futuro adattati al mondo che cambiava in peggio questo è un altro discorso. Venerdì sono uscito con un tizio Metal/swing, non è un nuovo genere, ma lui è un batterista metal con la passione del ballo swing, lo so è un ossimoro assurdo, ma è così. Lui ha qualche anno più di me ma fu il primo a auto-produrre la sua band con ottimi risultati. Mi ha portato nei punti della movida, anche perché molti locali non esistevano 27 anni fa, tutti praticamente. Ho assaporato l'aria che ancora è intrisa di quella diversità aggregativa, c'era un trio rock'a'billy, che in realtà vidi l'anno scorso, di 'ragazzi' della mia età molto bravi, e il locale subito dopo mandava musica latino americana (che a me non piace), poi in giro per il centro ci sono vie piene di risto-pub stracolmi di gente che mangia, che parla, che ride, lo so cosa pensi è normale, si ma non in Estonia. Abbiamo incontrato anche suo cugino e ci siamo guardati come per dire "Ma tu..." a quel punto l'amico mi ha detto "ora ti ricordi? Vi ubriacavate a bestia sulla scalinata e vi portava via lo spazzino alle 5 di mattina...", non mi ricordo molto di lui, il cugino, ma di quelle serate alcoliche incredibili si, ci siamo abbracciati e riso tantissimo, l'unica cosa che mi ricordo è che il gruppetto che formammo dal nulla si chiamava "Vecchie spugne" ahahhahhaha. Poi nel gironzolare abbiamo incontrato anche mio cugino, lo piscologo, che come sapete per me è come un fratello, siamo cresciuti assieme, e un carissimo amico che conosco anche lui dai tempi dei tempi per caso, infatti era sconvolto nel vedermi. Lui ha iniziato un percorso da gestore di locali, non so quanti ne ha aperto e chiusi, ora ne ha uno ad Aci Castello, andrò a fargli una visita. Si è stupito del fatto che non bevo più, oltre che da amico anche da gestore e lo so che sono un pessimo cliente, ma è così e non torno indietro. Una cosa che non mi è piaciuta è che non suona più, non è più metallaro anche se ha virato sul gotico e ci sta, ma nelle discussioni di musica, perché si finisce sempre la, ho notato che sono legati ancora a concetti musicale per me atavici e superati, certo non posso pretendere che tutti abbiano fatto il mio percorso. Poi sono arrivato a casa alle 4:30 di notte, non facevo così tardi dal 31 Dicembre, stanco mi sono lanciato a letto, ma mi sono svegliato comunque alle 8 e ieri ho incontrato uno di quei ragazzi, ha la mia età quindi :D, rock'a'billy con cui ho passato momenti incredibili, alla moglie ha detto "Noi abbiamo fatto cose indicibili...", beh meno male che non è sceso in dettagli, ma si con lui ho fatto cose che neanche Bukovski avrebbe mai osato pensare. Lui è restato quel cavallo pazzo di sempre e questo mi riempie di gioia vedere che lui come tanti altri non sono cambiati e che posso finalmente essere schietto e diretto come i vecchi tempi. Abbiamo fatto colazione io granita e lui arancino e birra :D.
Abbiamo ricordato i vecchi tempi e parlato del presente, anche lui fatica a capire perché sono rientrato, oltre al fattore mamma, gli ho detto che in qualche modo l'universo mi ha spinto da questa parte e che a quanto pare mi sta benissimo, anche perché con lui mi sento più che a casa, mi fa stare bene, il suo carattere espansivo è un tocca sano, mi fa tornare con i piedi per terra, anche lui odia il woke e il perbenismo e su questo siamo in sintonia. Per concludere sto papello nonostante le difficoltà del rientro oggi posso dire che ho fatto la scelta giusta, almeno una volta nella mia vita ho preso il bivio esatto, questo lo so che può cambiare in ogni momento, ma aver ritrovato questi amici che mi vogliono bene incondizionatamente mi fa sentire bene.
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giantorty97comics · 4 months ago
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Pokémon: How I became a Pokémon Master - Complete Script Part 2 (ITA)
Pocket Monsters XY 
Episodi totali: 150
Premessa:
La sceneggiatura di questa serie diverge a partire dall’episodio 930 “L’ora della combattuta conclusione”, in cui Ash vince la Lega, sconfiggendo in finale il suo amico e rivale Alan e il suo Pokémon MegaCharizard X
Arco del Team Flare: 
Avviene subito dopo la Lega, esattamente come nella serie animata
Torneo dei Superquattro: 
Si colloca dopo l’episodio 936 “Lottare ricominciando da zero!”.  Vengono aggiunti ulteriori 10 episodi per approfondire questa saga 
Ash partecipa alla competizione, utilizzando anche Pokémon delle precedenti avventure, come Samurott, Snorlax, Charizard e Krookodile
Alan affida ad Ash un Megacerchio e una Charizardite X da parte del Professor Platan, in segno di riconoscimento nei confronti del ragazzo per l’intervento contro il Team Flare, organizzazione criminale che operava nella regione di Kalos
Ash riesce ad avere la meglio sui Superquattro e sfida così Diantha, la Campionessa di Kalos
Greninja-Ash sconfigge MegaGardevoir della Campionessa. Ash ottiene il titolo di Campione Regionale
Il sogno del protagonista è sempre più vicino alla sua realizzazione: per diventare Maestro Pokémon deve riuscire ora a vincere il Torneo dei Campioni del Mondo, la cui data e il cui luogo devono ancora essere annunciati
Ritorno a Kanto: 
Serena, la compagna di viaggio di Ash in questa regione, decide di partire a fianco di Diantha per la regione di Hoenn. La ragazza vuole diventare un’attrice proprio come la Campionessa che tanto stima
Lem, compagno di viaggio di Ash in questa serie, decide di tornare ad occuparsi della sua Palestra a Luminopoli, ora più sicuro che mai grazie all’esperienza accumulata a fianco del suo amico Ash
Tornato a casa, Ash viene informato da Oak che il Torneo dei Campioni del Mondo si terrà tra 2 anni in un luogo non ancora annunciato
Pocket Monsters Sun & Moon
Episodi totali: 80 
Premessa: 
Come per Best Wishes, anche Sun & Moon viene completamente riscritta, al fine di mostrare il protagonista Ash come un Allenatore di 17 anni
Introduzione: 
Qualche mese dopo la conclusione della sua precedente avventura, troviamo Ash a Biancavilla, intento ad allenare i suoi Pokémon in attesa dell’inizio del Torneo Mondiale. Ritornano alcuni vecchi amici del protagonista come Primeape, Butterfree e Pidgeot
Ash, il nuovo insegnante:
Il Professor Oak affida ad Ash un compito: raggiungere la Scuola di Pokémon di Alola, diretta dal cugino Manuel Oak, per insegnare ai nuovi studenti nozioni sull’allenamento dei Pokémon, affiancandosi al Professor Kukui
A fine corso scolastico, gli alunni di Ash - Suiren, Kawe, Ibis e Chrys - si diplomano e ottengono il titolo di Capitani, cioè coloro che gestiscono le Prove che compongono il Giro delle Isole e allenano i Pokémon Dominanti (creature più forti e imponenti dei normali esemplari della loro specie che si dice possiedano un potere donatogli dalla regione di Alola stessa)
Il Giro delle Isole:
Ash incontra Hala, Kahuna di Mele Mele, che gli parla del Giro delle Isole, competizione che sostituisce il sistema delle Palestre delle altre regioni e che consiste nel battere i Pokémon Dominanti e ottenere i Cristalli Z (strumenti che permettono ai Pokémon di usare le Mosse Z, attacchi più forti del normale). Il ragazzo decide di affrontare questa nuova esperienza, viaggiando per la regione
Il Team Rocket:
Come ad Unima, Giovanni incarica Jessie e James di recarsi ad Alola per scoprire l’identità di una misteriosa organizzazione che opera in quella regione: la fondazione Æther.
Come nella serie ufficiale, il Team Rocket vive con Bewear
Incontro con Lylia: 
Ash e Kukui si dirigono al tempio di Tapu Koko. L’Allenatore viene a conoscenza dell’esistenza dei Pokémon Protettori, creature che sono considerate divinità dagli abitanti di Alola e che proteggono questo arcipelago
Anche una ragazza di nome Lylia è venuta al tempio e sta pregando una statua di Tapu Koko di aiutarla a salvaguardare Nebulino, piccola creatura misteriosa di cui si sta prendendo cura
Sulla via del ritorno a casa, la ragazza attraversa un ponte traballante e viene attaccata da uno stormo di Spearow
Ash nota che Lylia è in pericolo e la aiuta chiedendo a Pikachu di scacciare gli Spearow con Fulmine
Il protagonista raggiunge Lylia sul ponte traballante, che poi si spezza. I 2 vengono salvati da Tapu Koko
Il Pokémon Protettore osserva Ash e lascia ai suoi piedi un Cerchio Z: Kukui capisce così che il protagonista è ritenuto idoneo dal Protettore per poter utilizzare le Mosse Z 
Lylia si presenta al ragazzo e al Professore e racconta loro di Nebulino, un misterioso Pokémon che deve a tutti i costi proteggere. La ragazza preferisce non rivelare l’identità dei nemici che la stanno cercando, per evitare di mettere in pericolo Kukui ed Ash
Amici e nemici nel viaggio:
Per completare il Giro delle Isole, Ash sfida tutti i Pokémon Dominanti, sconfiggendoli e ottenendo i Cristalli Z
Il protagonista in questa serie allena la seguente squadra: Pikachu, Decidueye, Incineroar, Lycanroc Forma Crepuscolo, Naganadel e Melmetal
Durante il viaggio verso Hao’oli, il protagonista incontra alcuni membri del Team Skull: dei teppisti intenti a creare disturbo nelle città di Alola
Ash, durante l’esplorazione delle varie isole, fa amicizia con un Allenatore di nome Iridio, il fratello di Lylia. Il ragazzo è diventato da poco Campione di Johto. 
Iridio mostra ad Ash un Pokémon di cui si sta prendendo cura da poco, Tipo Zero, che deve tenere nascosto da qualcuno di losco, proprio come faceva Lylia
I piani del Team Skull:
Guzman nomina 4 Comandanti Skull con un compito ben preciso: rapire tutti i Pokémon Dominanti, con lo scopo di estrapolare dai loro corpi l’energia pura di Alola che li ha resi più grandi e potenti del normale
Ash viene contattato da Kukui, che lo informa che Gumshoos, Dominante appartenente al Capitano Liam, e Wishiwashi, appartenente a Suiren, sono scomparsi nel nulla. Il protagonista decide di indagare su tale mistero. Le Prove vengono sospese momentaneamente.
La fondazione Æther:
Samina, la direttrice della fondazione, viene a sapere che nella Scuola di Pokémon ha insegnato Ash, un Allenatore rinomato per le sue doti, e lo invita quindi a conoscere l’Æther Paradise, un luogo in cui Pokémon feriti, abbandonati dagli Allenatori e malati vengono curati
Lylia, che in quel momento era con Ash, si rifiuta di andare in quel posto e riparte in viaggio da sola. Guzman rintraccia Lylia e rapisce Nebulino
Ash nota una certa somiglianza tra Lylia, Iridio e Samina
Quando il protagonista se ne sta andando da quel luogo, intravede Guzman, il Capo del Team Skull. Non è chiaro per quale motivo egli si trovi in quel luogo
Il salvataggio dei Pokémon Dominanti:
Ash sconfigge tutti i 4 Comandanti del Team Skull e si reca nella città di Poh, nel covo dei nemici, per recuperare i Pokémon Dominanti
Il protagonista si fa strada nel covo con l’aiuto di Jessie e James
Ash non riesce a sconfiggere Guzman. Interviene Iridio che lo batte con Tipo Zero ma è troppo tardi: i Pokémon rapiti non si trovano in quel luogo
Guzman rivela che si trovano nella Fondazione Æther
La vera identità della fondazione Æther:
Lylia e Iridio raccontano tutta la verità ad Ash e Kukui: la madre Samina ha incaricato Guzman e il Team Skull di rapire i Pokémon Dominanti e di impossessarsi del loro potere che, sommato a quello di Nebulino (che si scopre essere Cosmog, un Pokémon Leggendario proveniente da una dimensione parallela), può aprire simultaneamente più Ultravarchi e richiamare nel nostro mondo Pokémon provenienti da altre dimensioni: le pericolosissime Ultracreature. Samina trova affascinanti questi mostri e vuole a tutti i costi ottenerli, ignorando il fatto che possano causare catastrofi sul nostro pianeta e mettere in pericolo la vita dei Pokémon utilizzati per aprire i portali
Lylia, un giorno, aveva incontrato Cosmog in una foresta. La madre, scoprendo che era una Ultracreatura con un enorme potere latente, voleva sfruttarla per aprire gli Ultravarchi. Temendo per l’incolumità del piccolo Pokémon, Lylia aveva deciso di fuggire di casa
Samina è una donna egoista e facoltosa che ha affidato i figli alle cure di domestici per perseguire il suo sogno di incontrare le Ultracreature
Ash e i 2 fratelli si recano verso la Fondazione Æther per fermare il losco piano
Le Ultracreature e la crisi di Alola:
Samina riesce a richiamare nel nostro mondo l’Ultracreatura Nihilego, la quale soggioga la mente della donna e la porta via con sé
La Terra viene invasa da numerose Ultracreature, arrivate dai varchi dimensionali
Iridio, Lylia e Kukui ricevono un Cerchio Z dai Protettori Tapu Bulu, Tapu Fini e Tapu Lele. I 3, insieme ad Ash e ai Kahuna delle Isole e ai Pokémon Protettori, sconfiggono tutte le Ultracreature
L’arrivo della Ultrapattuglia:
2 uomini provenienti da un’altra dimensione spiegano ad Ash e Lylia come recuperare la madre: dovrà recarsi sull’Altare Lunare e Solare, sull’Isola di Poni con l’aiuto di Solgaleo e Lunala, le forme evolute finali di Cosmog, Pokémon Leggendari così potenti da essere in grado di viaggiare per le dimensioni senza alcun affanno. 
L’Altare Solare e Lunare amplifica i poteri di Solgaleo e Lunala
La Ultrapattuglia era giunta nella nostra dimensione con un trasportatore sperimentale 10 anni prima, senza essere più in grado di tornare a casa
Samina non era certa della loro esistenza e nessuno sapeva che i 2 derivassero da Cosmog, pertanto aveva deciso di ottenere il potere dei Pokémon Dominanti e di Nebulino
L’altro Cosmog:
Un piccolo Poipole, Ultracreatura benevola posseduta dalla Ultrapattuglia, vedendo Cosmog, lo informa che nel suo mondo vive il suo gemello. Il Pokémon, concentrando la sua forza, apre il portale verso il mondo di Poipole e Naganadel
Poipole decide di unirsi ad Ash perché si affeziona al ragazzo
Cosmog si ricongiunge al fratello, ma è rimasto in fin di vita per aver aperto un Ultravarco
Dei Naganadel curano il Pokémon donandogli del miele miracoloso
I 2 Cosmog, avvertendo che Ash e Lylia hanno bisogno del loro potere, evolvono prima in Cosmoem e, qualche giorno dopo, in Solgaleo e Lunala
Il salvataggio di Samina:
Ash e Lylia si recano all’Altare Lunare e Solare, dove usano il potere dei 2 Pokémon Leggendari, per giungere nella dimensione dei Nihilego
Qui incontrano Guzman e Iridio, che avevano seguito di nascosto la madre, che danno loro una mano a sconfiggere Nihilego
Guzman rivela di aver deciso di aiutare Samina perché prova per lei dei sentimenti
Nihilego viene infine sconfitto da Tipo Zero, creatura che aveva creato Samina stessa per combattere le Ultracreature, che evolve in Silvally
Samina torna in sé e fa ritorno nella sua dimensione con Ash, Guzman e i suoi figli
La pace ad Alola:
Tornati ad Alola, Samina si scusa con i figli e promette di passare più tempo con  loro
Ash si reca nuovamente alla Scuola di Pokémon perché Kukui ha invitato i suoi amici ed ex compagni di viaggio Misty e Brock a dirigere un seminario riguardo al funzionamento delle Palestre nelle altre regioni
Misty racconta ad Ash com’è diventata Maestra di Pokémon d’Acqua: vincendo 6 Tornei Monotipo Acqua sparsi nel mondo, ha avuto accesso al Torneo dei Campioni per Allenatori che possiedono Pokémon d’Acqua (sistema simile a quello di Iris con i Pokémon Drago). Qui la ragazza ha sfidato altri Capipalestra noti e Superquattro di altre regioni. Nelle fasi finali della competizione, sconfigge le sue sorelle e dimostra loro il suo valore
Brock aveva viaggiato per numerosi regioni, lavorando in molti Centri Pokémon, per affinare le sue capacità di Dottore. In seguito, aveva deciso di aprire una Clinica Pokémon a Plumbeopoli, che divenne famosa in tutto il mondo. Anche la Professoressa Ivy, che nutre profonda stima nei confronti di Brock da molti anni, decide di spalleggiarlo nella sua ricerca per curare malattie gravi dei Pokémon. Ivy non ha mai potuto ricambiare i sentimenti di Brock quando si incontrarono in passato, perché aveva già una compagna, la forzuta e intraprendente infermiera Joy apparsa nell’episodio 92 “Joy, la super infermiera”
Una nuova minaccia:
Qualche tempo dopo, nella regione di Alola iniziano a verificarsi strani episodi: in sempre più città la luce non arriva mai, anche in pieno giorno
Sulla Terra appare un Pokémon Leggendario ed Ultracreatura di nome Necrozma, che un tempo assomigliava a un maestoso drago di luce
Kukui spiega che il Pokémon aveva assunto un aspetto cagionevole perché in tempi antichi donava luce e prosperità agli abitanti di Ultramegalopoli (luogo da cui proviene la Ultrapattuglia) che, avidi di avere il suo potere, lo imprigionarono e lo sfruttarono fino a prosciugarlo. Si scopre che i Pokémon Dominanti sono nati dal potere di Necrozma, giunto anche sulla Terra
Necrozma, ricolmo di rancore e con l’obiettivo di recuperare la sua forma originale, si è mosso verso la Terra, avvertendo la presenza di 2 fonti di energia: Solgaleo e Lunala, che viaggiavano per le dimensioni 
Necrozma rapisce Solgaleo e Lunala e si reca in una dimensione lontana, senza forme di vita
Scontro finale con Ultranecrozma:
La Ultrapattuglia riesce a sviluppare un macchinario che porta Ash e gli altri nella dimensione di Necrozma
Ash, Kukui, Lylia, Iridio, Samina, Guzman e i Kahuna uniscono le forze per sconfiggere Necrozma
Il Pokémon imprigiona Solgaleo e Lunala, assorbendoli nel proprio corpo e, una volta accumulato sufficiente potere, recupera la sua forma definitiva: Ultranecrozma
Ash e i suoi amici, a un soffio dalla vittoria, non riescono a sconfiggere l’avversario, pronto a scagliare la sua Mossa Z, Fotodistruzione Apocalittica
A quel punto Samina rischia tutto: chiede ad Ash e agli altri di tornare a casa immediatamente e contatta mentalmente Nihilego che, capendo che la situazione di pericolo può estendersi in tutto l’universo, compresa la sua dimensione, richiama tutte le Ultracreature esistenti ad intervenire. Esse sommano i loro poteri e finiscono Ultranecrozma, che riprende il suo aspetto cagionevole. Nell’impatto vengono coinvolti anche Guzman e Samina, contenti però del fatto di aver rimediato alla distruzione causata da loro in precedenza 
Lylia è triste per la scomparsa della madre, ma è soddisfatta di esserle riuscita a vivere a fianco come se fosse una madre normale per qualche tempo
Lega di Alola:
Il professor Kukui, una volta tornata la pace nella regione, annuncia la prima Lega di Alola in assoluto
Partecipano i Capitani che Ash aveva allenato alla Scuola di Pokémon - come Kawe, Suiren e Ibis - nonché Lylia, Iridio e i neo Superquattro
Il vincitore della Lega è Ash
Ritorno a Kanto:
Ash saluta i suoi amici Lylia, Iridio e il professor Kukui e fa ritorno a Kanto perché la data e la location del Torneo dei Campioni del Mondo è stata ufficializzata: si terrà presso la città di Goalwick, località situata nella regione di Galar, una settimana dopo la conclusione del viaggio di Ash ad Alola
La GS Ball -  Celebi e Lucario:
Ash viene contattato da Franz dopo anni: l’uomo ha scoperto qual è il vero ruolo della GS Ball
La sfera viene spedita ad Ash e finalmente si apre: da essa esce uno speciale Celebi cromatico. Franz spiega al protagonista che il Pokémon Misterioso è in realtà uno speciale Celebi che ha il potere di muoversi sia nel tempo che in differenti dimensioni, oltre a saper parlare
Celebi racconta ad Ash di aver viaggiato in un universo in cui esistono solamente Pokémon e gli esseri umani sono considerati una leggenda metropolitana. Il viaggio dimensionale ha sprecato così tanto l’energia di Celebi il quale, per sopravvivere, è stato quindi racchiuso in una speciale Poké Ball forgiata dall’antenato di Franz con le piume di Lugia e Ho-Oh, che ha avuto effetti curativi sul Pokémon (citazione al videogioco Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori del Tempo, dell’Oscurità e del Cielo)
Ash chiede a Celebi di portarlo indietro di diversi secoli per salvare la vita a un amico: il Lucario dell’Allenatore Sir Aaron, apparso nel film Pokémon - Lucario e il mistero di Mew
Ash arriva nel momento in cui la guerra di quel secolo si concluse e Lucario era già imprigionato nel bastone d’Aura di Sir Aaron 
Il protagonista, utilizzando involontariamente l’aura, riesce a liberare Lucario e gli dice tutta la verità: la lealtà del suo Allenatore e gli avvenimenti dell’8° film che lo portarono a perdere la vita
Lucario decide di seguire Ash e di allenarsi con lui nell’uso dell’aura. Più il legame con il protagonista si rafforza, più Lucario riesce chiaramente a comprendere che Ash è veramente uno dei discendenti del suo vecchio maestro
Celebi riporta Ash e Lucario nel presente, nel momento in cui il ragazzo e il Pokémon Misterioso si sono incontrati. Si crea una linea temporale alternativa in cui gli eventi dell’8° film non sono accaduti e Lucario non scompare 
Lucario decide di dare una mano ad Ash nel Torneo dei Campioni. Una volta conclusa la competizione, il Pokémon intende proseguire il viaggio da solo per incontrare il discendente del ramo principale della famiglia di Sir Aaron di cui aveva avvertito la presenza: l’Allenatore Marisio di Sinnoh
Esplorazioni Pokémon
Episodi totali: 140
Premessa: 
Questa è l’ultima serie in cui Ash è protagonista. Basandosi sul concetto del “doppio protagonismo” della serie canonica, vediamo la narrazione alternare la storyline di Ash con quella di un nuovo personaggio principale, Goh, un ragazzo di 12 anni
Questo serviva a valutare se il pubblico avrebbe accolto una serie Pokémon breve senza Ash e Pikachu
Il Torneo Mondiale - Partenza verso Galar:
Ash parte per Galar, luogo in cui si terrà il Torneo dei Campioni del Mondo
Giunto nella nuova regione, Ash viene contattato telefonicamente da un ragazzo di nome Goh: quest’ultimo dice al protagonista di aver seguito tutte le sue lotte più importanti e lo stima profondamente
Goh raggiunge Ash a Galar per incontrarlo di persona
L’obiettivo di Goh:
Goh è un Allenatore originario di Galar che ha viaggiato nella regione di Kanto, perché i suoi genitori si trasferirono nella città di Aranciopoli quando lui era bambino. 
Un giorno, il ragazzo venne salvato dal Pokémon Misterioso Mew quando si perse in una foresta e stava per essere attaccato da degli Ursaring. Goh, per ringraziare il Pokémon, gli promise che una volta cresciuto lo avrebbe sfidato con la sua squadra
Ash si allena con Goh per pochi giorni prima di dirigersi al torneo
Il giorno prima della competizione, Ash parte per Goalwick e saluta Goh, che si prepara a viaggiare da solo. La storia di Ash viene momentaneamente sospesa
La storia di Goh - parte 1:
Goh viaggia per Galar sfidando le Palestre e, nel frattempo, comprende che la sua passione è quella di catturare più Pokémon possibili per diventare un Professore. Lottare gli serve per comprendere meglio i Pokémon
Goh fa amicizia e cattura un piccolo Scorbunny che evolverà in Cinderace e diventerà uno dei suoi Pokémon più fidati, paragonabile a Pikachu per Ash
Goh, durante il suo viaggio, incontra nuovamente un amico d’infanzia di nome Gionata che diventa il suo rivale
Vediamo Goh sfidare 2 Palestre di Galar e incontrare personaggi fondamentali per approfondire in seguito la storia dei videogiochi Spada & Scudo nella serie animata come: Mary, un’Allenatrice determinata a diventare Campionessa, Sonia, un’esperta ricercatrice e Rose, il villain che metterà in pericolo Galar cercando di impadronirsi del potere del Pokémon Leggendario Eternatus
Goh incontra Gary, il primissimo rivale di Ash, che lo invita a partecipare al Progetto Mew - un progetto di ricerca organizzato dal Professor Amaranto per scovare il Pokémon Leggendario
La storia di Goh si interrompe momentaneamente per lasciare spazio alla competizione di Ash
Il Torneo dei Campioni:
Come approfondito nel fan comic Pokémon: Come sono diventato Maestro Pokémon, vediamo Ash partecipare al Torneo dei Campioni Mondiali 
I Campioni Regionali che partecipano alla competizione sono: Ash (Campione di Kalos), Iridio (Campione di Johto), Camilla (Campionessa di Sinnoh), Iris (Campionessa di Unima), Rocco (Campione di Hoenn), Dandel (Campione di Galar), Lance (Campione di Kanto) e Hau (Campione di Alola)
Anche l’attuale Campione Mondiale lotta nella competizione per difendere il titolo
Round 1 del Torneo Mondiale:
Iris VS Camilla (vince Camilla), Iridio VS Dandel (vince Dandel), Lance VS Diantha (vince Lance), Ash VS Rocco (vince Ash)
Round 2 del Torneo Mondiale:
Ash VS Camilla (vince Ash) Dandel VS Lance (vince Lance)
Round 3 del Torneo Mondiale:
La finale assoluta vede scontrarsi Ash e Lance
La squadra di Ash è composta da: Pikachu, Sceptile, Charizard (con Charizardite X), Infernape, Greninja (Forma Ash) e Lucario
Ash vince la competizione e diventa Campione Mondiale
Il viaggio di Goh - parte 2:
Con la storia di Goh, vengono approfondite le vicende dei videogiochi Pokémon Spada e Scudo, con l’episodio di Eternatus e la storyline dei DLC dell’Isola dell’Armatura e delle Terre Innevate
Goh, al termine del suo viaggio, riesce a incontrare con i colleghi del Progetto Mew, il Pokémon Mew e lo sfida con tutta la sua squadra, riuscendo a batterlo e a mostrare a lui tutti i progressi fatti nella sua avventura
Goh contatta Ash e lo ringrazia di tutto l’aiuto che il Campione gli ha dato nel corso dei suoi viaggi a Galar
Conclusione di storyline sospese:
Vediamo brevemente la conclusione delle storie di tutti gli amici di Ash
Vera, dopo aver viaggiato in diverse regioni, giunge a Kalos, regione in cui vengono inaugurate le Gare Pokémon (competizioni differenti dalle classiche lotte, in cui gli Allenatori, chiamati Coordinatori, mostrano la bellezza, l’eleganza e l’abilità dei propri Pokémon attraverso mosse spettacolari) e colleziona tutti i Fiocchi per competere al Gran Festival, il Torneo finale dei Coordinatori
Vera riesce a vincere il Gran Festival, diventando Coordinatrice Top. Lo stesso giorno ha un breve incontro con Manaphy. Il piccolo è cresciuto e viaggia per gli oceani con un gruppo di Phione
Lucinda, seguendo il medesimo percorso, diventa Coordinatrice Top nella regione di Unima
Max, compiuti i 10 anni, parte per il suo viaggio nella regione di Hoenn, scegliendo come Pokémon iniziale Treecko. Durante i suoi viaggi, si ricongiunge al Ralts incontrato nell’episodio 383 “Il piccolo eroe”, che decide di seguire l’Allenatore nei suoi viaggi
Anche Clem inizia il viaggio come Allenatrice Pokémon. Il fratello Lem le dona Dedenne. Durante il suo cammino, la ragazza incontra di nuovo il Pokémon Leggendario Zygarde
Iris ha viaggiato per la regione di Unima, vincendo tutte le Medaglie e il Torneo dei Superquattro, diventando Campionessa Regionale
Spighetto apre una Scuola per Intenditori nella città Levantopoli e, contemporaneamente, continua a gestire la Palestra aiutando i suoi fratelli
Lem è riuscito a perfezionare le sue tecniche di costruzione dei macchinari elettronici ed è riuscito a diventare un rinomato inventore
Jessie e James comprendono di voler seguire un percorso differente da quello di rimanere nel Team Rocket: James torna a casa, affronta apertamente i genitori, si rifiuta di sposare Jessiebelle e di vivere nel lusso e, infine, decide di lavorare presso una Pensione Pokémon 
Jessie partecipa al concorso per diventare attrice nella regione di Kalos insieme all’ex compagna di viaggio di Ash, Serena. Le 2 ragazze riescono a coronare il loro sogno 
Meowth, con le sue capacità di comprendere il linguaggio sia di Pokémon che di umani, decide di aiutare gli scienziati ad approfondire le loro ricerche 
La conclusione del viaggio di Ash:
Dopo un timeskip di 12 anni, vediamo Ash adulto prepararsi per accompagnare la figlia Liko - unica protagonista della prossima serie - all’aeroporto di Aranciopoli. La ragazza si sta recando all’Accademia Uva della regione di Paldea per diventare un’Allenatrice in una Scuola Pokémon (gli Allenatori possono frequentare anche delle Scuole, anziché viaggiare per conto proprio. Una volta diplomati, come visto nell’episodio 9 “La scuola per Allenatori/Una scuola esclusiva”, possono partecipare alla Lega Pokémon anche senza aver collezionato le Medaglie)
La moglie di Ash non viene rivelata: sta allo spettatore decidere la sua identità
Ash è rimasto Campione Mondiale incontrastato per 12 anni e, mentre difende il suo titolo, si prende delle pause immerso nella natura con i suoi Pokémon, per ricordare i momenti della sua infanzia
Gli eventi narrati nel fumetto Pokémon: Come sono diventato Maestro Pokémon possono essere la base per un film riassuntivo di passaggio dalla storia di Ash a quella di Liko
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davidewblog · 6 months ago
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Inaspettatamente, questa mattina c'è stato un piccolo fatto che non mi aspettavo minimamente.
Praticamente, ho visto il seno di Annarita, quella fra le mie coinquiline che più di tutte fino ad ora aveva sempre avuto più attenzione a coprirsi davanti a me.
Infatti, con le altre due la cosa era superata. Con Violetta molto superata, ma quello è un caso particolare, perché davvero con lei ora capita non dicoo spesso, ma con una certa normalità, se siamo soli io e lei in camera sua e deve cambiarsi stando qualche minuto a seno nudo, lo fa con una normalità, una disinvoltura e una semplicità, considerandola la cosa più normale del mondo, anche se per me vederle quel bellissimo seno nudo normale non lo sarà proprio mai. Anche Veronica, meno spesso, capita che mostri il seno, ma in circostanze del tutto diverse, non spesso, ma quando lei lo fa, lo fa sempre davanti a tutti per gioco, per lei anche mostrare ogni tanto le tette fa parte della sua giocosità perenne.
Ma Annarita è diversa da entrambe, è l'unica che era rimasta fino d ora pudica come lo erano tutte e tre agli inizi, quando ero appen arrivato e non avevo ancora visto nessuna di loro. Invece, stamattina, in un momento in cui nel soggiorno c'ero solo io, lei è passata per andare verso lo stendino, che era lì dentro casa, a prendere una canottiera, aveva dei jeans e non indossava nulla nella parte alta ma si stava coprendo con entrambe le braccia, e mentre camminava davnti a me, senza dire niente ha disteso le braccia e ha lasciato il seno nudo ben visibile, poi ha preso la canottierina e l'ha portata in camera, continuando a camminare così scoperta. Non ha detto nulla, ha solo accenato un sorriso.
Il modo in cui lo ha fatto era diverso dalle altre due. Non lo ha fatto né con l'intimità complice di VIoletta né con la giocosità da ragazzina di Veronica. Annarita lo ha fatto proprio solo come una cosa di pura praticità, come se volesse dire: "basta, viviamo nello stesso appartamento, anche se mi vedi le tette scoperte per qualche minuto non fa niente". Non lo ha detto, ma nel suo sguardo c'era proprio questa idea, come il vivere come una liberazione il fatto che se le vedo il seno non c'è nulla di male.
E tutto questo è vero, anche se per me non poso mai dire che vedere una cosa così, anche se avviene nella più estrema quotidianità, sia normale: io in quel momento in cui le ho visto il seno nudo mi sono comunque eccitato dentro di me. Però ho fatto in modo da non farglielo notare, perché non volevo farle mancare la serenità nello scoprirsi, quindi fuori di me ho fatto finta di non emozionarmi troppo.
E comunque, anche se ormai posso dire che le ho viste e le continuerò a vedere a seno scoperto tutte e tre, non è la stessa cosa in modo uguale per tutte: nel caso di una di loro, che è stata la prima, tutto avviene in modo molto speciale, con un'intimità che con le altre non c'è. E questa differenza resta.
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libero-de-mente · 2 years ago
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𝗗𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗔𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼
𝟭° 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯
Caro diario,
questo mese di dicembre mi sta stremando, sembra non finire mai.
In piena notte ho fatto di necessità virtù, quindi essendo rimasto a piedi con l'auto ho fatto l'autostop. Mai fatto prima in vita mia
Devo dire che ho avuto un discreto successo con il pollice all'insù, visto anche l'orario e la mia faccia, alla terza automobile mi hanno caricato.
La prima era un'auto di lusso e sappiamo bene che con le auto di lusso non si danno passaggi in piena notte. A parte qualche caso che ho potuto vedere con i miei occhi, ma si trattava di signorine lungo il bordo delle strade, altrimenti non è etichetta dei benestanti fare queste cosa. Non si sa mai cosa rischiano.
All'interno della seconda auto c'era una coppietta, lei mi ha guardato quasi come a dire "seeeee certo, proprio a te diamo un passaggio", mentre lui ha volutamente girato lo sguardo dall'altra parte.
La terza auto si ferma, li raggiungo. Sono tre extracomunitari. Mi guardano fisso e seri, molto seri. Rimango di sasso. Poi quello davanti dal lato passeggero, rivolgendosi agli altri due, dice:
- Oh, sembra brava persona.
- E se ci ruba? - risponde quello seduto dietro.
- Tu cosa dici? - dice di nuovo quello davanti rivolto a chi guida.
- Mmh, così sembra Gesù, tutto bagnato. Dai vieni - risponde quello alla guida, che mi invita anche con un cenno della mano.
- Infatti sono un povero Cristo - rispondo d'istinto facendo il brillante... con dei, probabili, mussulmani. Che idiota sono stato.
Non capendo se fossero seri o se mi stessero prendendo in giro, decido di salire. Del resto non mancavano molti chilometri a casa mia.
- Grazie - dico con un filo di voce quasi in tono reverenziale - grazie mille
- Noi non dare passaggi agli sconosciuti, molto pericoloso - dice quello che guida e gli altri due si mettono ridere.
Noto che quello seduto con me continua a fissarmi con molta insistenza, è uno molto alto si vede. Si fanno quattro chiacchiere sul perché fossi a piedi, su che lavoro facevano loro e da dove venivano. Insomma discorsi di normale routine.
Ma il tizio al mio fianco non ha mai parlato e mi fissava sempre tra il serio, il perplesso e il pensieroso.
Poi a un certo punto spalanca gli occhi, me ne sono accorto perché al buio con la loro pelle scura gli occhi e i denti erano uno spettacolo pirotecnico.
- Adesso mi ricordo di te - mi dice puntandomi il dito
In quel momento non avevo compreso se fosse una minaccia, un'accusa o una rivelazione spirituale.
- D-di me? Ti ricordi di me? - chiedo
- Si, tu uscivi da una pisseria con pissa in mano. Io passavo a piedi e avevo chiesto un'informasione. Tu ricorda?
- Io? - rispondo come quando mia madre mi accusava di aver sbafato tutta la Nutella - sei sicuro?
- Si, mi ricordo di te. Poi tu messo pissa in bagagliaio e dato me passaggio a casa.
A quel punto come da un cassettino dei ricordi lontani mi esce un ricordo, di me che con una pizza calda nel cartone stavo per tornare a casa. Il tipo di colore sudato con un enorme zaino che mi incrocia sul marciapiede e mi chiede le indicazioni per un Comune della Val Seriana. Mi ricordo che con il dito gli indicai la direzione, quella che in effetti stava seguendo, salvo poi rendermi conto che a quella destinazione mancavano dodici chilometri.
Mi ricordo che glielo feci notare e alla domanda se avrebbe percorso tutta quella strada a piedi, lui rispose allargando una mano con uno sguardo che diceva "pensi che abbia altre alternative?".
Fu allora che buttai la "pissa" calda nel bagagliaio e gli diedi un passaggio. Mi ricordo che continuava a ripetermi che io ero davvero una brava persona, a mani giunte, durante tutto il tragitto.
- Ma si ora ricordo - gli dissi
La conversazione e i ricordi finiscono, sono davanti a casa.
Scendo li ringrazio e al tipo della "pissa" stringo forte la mano.
- Questo è karma - gli dico.
- Chi casso è karma? - mi risponde stranito.
Caro diario, siamo al primo giorno dell'Avvento e qui da me sono già passati i tre re Magi. Sotto il segno di una stella cometa di nome karma. Ma che non tutti conoscono.
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veronicadambr · 2 years ago
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E quindi notai con estremo disappunto quante poche anime speciali esistevano al mondo e quanta mediocrità, invece, dilagava.
Dal mio carattere imperterrito, creatore di dualismo, sgorgava trionfante la convinzione d’esser destinata a percorrere un cammino decisamente diverso da ciò che, abusivamente, si definisce “normale”.
Tortuoso, certo, solitario, alle volte, ma assolutamente soddisfacente.
E così, tra una riflessione e una pulizia d’animo da sensi di colpa che non m’appartenevano, giunsi alla conclusione che la chiamata con il fato non poteva più esser messa in attesa.
Da quel momento in poi sarei stata io il timoniere, il mozzo, il capitano e persino il geolocalizzatore dei miei sogni e della mia intera vita.
Mai più dietro le quinte.
~ Veronica D.
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pettirosso1959 · 5 months ago
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#laissezfaire
E adesso lasciate fare. Anzi, lasciateli fare. Sono cose da uomini potenti, da signori del mondo e devono sbrigarsela tra di loro, soprattutto se davvero si vuole scrivere la parola fine al conflitto fra la Russia e l'Ucraina. Non ci metta più il becco nessuno: né i pacifisti, né l'Europa, né il Vaticano, né Zelenskij stesso. Putin ha detto che ne vorrà parlare con Trump, Trump ha dichiarato che troverà la giusta soluzione per tutti. E non sembri strano se dico che neppure Zelenskij dovrà stare al tavolo della discussione: il mandato di presidenza è scaduto, il reclutamento di uomini forzato che costringe giovani tra i 18 e i 21 anni -rapiti, gettati in un bus e trasferiti in trincea al prezzo di 100 dollari a cranio per i reclutatori- sta indignando le famiglie che non hanno più lacrime per piangere i loro morti, lo stratega dei pianti continui al soldo degli interessi dei dem non ha più senso di esistere. Se il 'new start' deve essere, che lo sia. E visto che Vladimir Putin ha accettato di parlare con Donald Trump e solo con lui, l'occasione è ghiotta, anche perchè fu proprio il suo nemico Zelenskij a volere per decreto nel maledetto ottobre del 2022 il divieto di trattare e negoziare con la Russia. Quindi ora stia a Kiev. E aspetti.
Putin e Trump si sentono da prima ancora che DJT tornasse alla Casa Bianca, i due avevano rapporti diretti già nel corso del primo mandato di Trump. Fra 'grandi' ci si comprende al volo, senza parlare. Putin ha sempre sostenuto che 'se DJT fosse stato Presidente nel 2020 e non fosse stata rubata la vittoria, la guerra contro l'Ucraina non sarebbe mai scoppiata'. Lo dice convintamente perchè sa che con Trump la Nato non avrebbe 'abbaiato ai confini dell'Europa Orientale e alle porte della Russia' (per dirla con le parole del Papa) provocando reazioni, come già si augurava di poter fare un giorno Joe Biden, ancora senatore nel 1997. Lo dice perchè sa che con le giuste motivazioni anche in Donbass sarebbe terminata la mattanza iniziata nel 2014 con il favore degli americani liberal e dem. E migliaia di morti sarebbero stati risparmiati. Putin e Trump si incontreranno e parleranno ma da soli. E non ai capi di un tavolo lungo dieci metri come interlocutori sgraditi, ma vicini come amici seduti di fronte a due birre. Perchè ne va del futuro del mondo d del loro posto nella storia.
Putin chiederà di mantenere lo status quo derivante dagli effetti di guerra. Ne ha il pieno diritto, non si muore invano e del resfo Zekenskij, l'America (Trump ha già bloccato il prossimo 'assegno') e l'EU hanno voluto combattere fino all'ultimo ucraino perdendo territori su territori. Del resto la Russia si è presa ciò che voleva: cinque province che portano dal Donbass fino alla Crimea e riconducono sotto la propria bandiera le aree russofone. Tutto il resto dell'Ucraina rimane con Kiev, più o meno devastato ma rimane con Kiev. Non so se rimarrà con Zelenskij il cui mandato -come detto- è scaduto. E lui stesso non è più molto gradito a un popolo che fatica a sognare di rimanere in patria anche a fine guerra. Messo un punto su questo, a Putin sarà chiesto di disarmare l'Iran. Il regime di Teheran ha appena chiuso un accordo strategico con Mosca. L'Iran si vorrebbe dotare di una atomica. A Mosca il compito di impedirlo. In cambio Trump offrirebbe più influenza in Medio Oriente dopo la sconfitta subita in Siria. Avendo così due risultati: un freno all'espansione turca nell'area e il plauso di Israele e di Arabia Saudita (che ha ripreso da due giorni i buoni rapporti con Washington siglando investimenti per 600 miliardi).
Poi, insieme, Trump e Putin penseranno forse a un summit più diffuso, attorno a un grande ovale o separatamente, con il cinese Xi, con l'India, il Brasile e -se sarà in grado di capire al volo che è momento per le inversioni a U su 'green' e 'woke' e politiche generali- forse anche con EU e quel che resta di una Gran Bretagna alla deriva. Il tutto per disegnare un nuovo mondo più 'normale', pacifico e se sarà possibile duraturo. Ma da quel bilaterale Trump-Putin non si scappa. Sarebbe un ennesimo schiaffo a chi continua a dire che con DJT il mondo e la democrazia sono in pericolo, mentre a fare le guerre e a creare i disastri che sono tutti da sanare sono stati proprio i suoi idoli. Ipocriti senza faccia né vergogna, ai quali ignoranti senza onore né coscienza danno ascolto. Imbecilli manipolatori e utili idioti manipolati. Felici di lasciarsi manipolare in nome dell'ideologia e del timore -più che dell'altro- del doversi guardare in uno specchio e ammettered8 aver sbagliato tutto: riflessi di fallimento.
Lucio Rizzica.
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importantnaturefunnycolor · 9 months ago
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IL BISOGNO DI NON APPARTENERE.
In questa società che "corre troppo velocemente" (frase ripetitiva che fa sembrare tutto abbastanza scontato) alcuni di noi sentono il peso e la pressione dell'appartenenza e dell'obbligo. Di conseguenza le persone si stanno rifugiando nella riscoperta di sé stessi e di un nuovo modo di vivere, nuovo mindset e nuove prospettive.
Questa non è una verità assoluta.
Ma se vogliamo fare un discorso completo partendo dall'inizio, parecchi di noi sono stati educati da genitori a cui è stato bene stare dov'erano, che hanno lavorato, si sono sentiti creati e stabili e hanno avuto una famiglia e tutti vissero felici e contenti. Ma erano epoche diverse. Quest'ultima frase come anche quella di "la vita corre troppo velocemente" sono tipi di frasi dette così tante volte per tutto che perdono di significato. Ma è ciò non le smentisce affatto.
La globalizzazione e poi internet hanno fatto in modo che tutto scorra velocemente e ci siamo immersi in questo flusso dimenticandoci cosa siamo, cosa vogliamo e i valori che per noi contano.  Si è creata una società che definisce un normale generico e non soggettivo, così il definire giusto e sbagliato e così le scelte di vita, cosa fare e come vestirsi e identificarsi. Perché questo?
L'avvento di questo comportamento negativo dei social, a parere mio, si è manifestato mettendo un potere del genere nella mano di tutti, senza prima dare un'educazione. Perché parliamoci chiaro: "chi è che approva una legge senza averne capito i pro e i contro?". Stessa cosa.
Da un lato tutti gli aspetti negativi servono quanto quelli positivi, sennò non ci sarebbero persone disturbate che si prenderebbero la briga di insultare e di giudicare la vita altrui.
Navigare nell'ignoranza per alcuni è mera abitudine di cui non si vorranno mai separare, neanche se tu stessi lì a spiegargli ogni minima cosa. Non si ascolta e non si capisce.
Molti giovani mostrano sintomi di ADHD (tra le più semplici) fino ad arrivare a malattie molto più gravi, proprio a causa di questo stile di vita frenetico, che ci chiede continuamente risultati svolgendo compiti che non sappiamo nemmeno di dover svolgere e quindi ci sentiamo già stressati e inappagati, che quando ci sediamo a cena con la nostra famiglia, ci sentiamo peggio, perché non possiamo essere capiti da persone che hanno già avuto una crescita in epoca diversa e che adesso si sentono solo di dover riposare, normale che un genitore oggi non comprende il figlio.
D'altronde non vi è un manuale che indichi qual è il miglior modo per fare il genitore perché come ogni figlio è diverso dall'altro anche ogni genitore lo è. Quindi convivere in amore, in famiglia e in ogni tipi di relazione diviene molto difficile. Perché essendo tutto enormemente commercializzato e vi è tanto di tutto si tende a vedere tuto sotto l'ottica di: "butto perchè posso avere di meglio".
Anche i discorsi motivazionali in questa società vengono fatti unilateralmente; non viene spiegato quanto possa essere difficile per un amico, genitore, parente ,nonno,  figlio, fidanzato, stare affianco a quella determinata persona, perché diversa da te, ma che ami e  accetti al di sopra di tutto.
 Si sta sempre lì a puntare il dito.
TUTTI CONTRO TUTTI!
Nessuno cerca un buon modo per: dialogare;  capirsi;  accrescersi;  identificarsi;  stare meglio; aumentare la propria autostima.
Ma (ritornando al discorso iniziale) c'è chi lo fa! Fortunatamente!
Alcuni sentono il bisogno di non dover appartenere, di doversi reinventare, di doversi aprire ad altro.
In quel momento scatta una potenza emotiva che ti permetterebbe di fare qualsiasi cosa, fa parte di sé e della sopravvivenza umana,  potenza emotiva che scatta nel momenti più bui.
Prendi in mano le redini della tua vita e  dai una svolta.
C'è chi prende un van e gira il mondo, chi abbandona tutto e prova esperienze mistiche e spirituali, chi opta per fare una scalata che dura giorni.
Qualsiasi cosa sia è quella che ti farà capire il contenuto del barattolo della vita, la tua, lavorare per ciò che ti preme di più. Lavorarci anche solo per renderlo un hobby.
La vita insegna e proprio per questo lo scopo è imparare ad imparare.
Imparare a sviluppare la propria personalità, le proprie emozioni, il proprio carattere, il proprio metodo di studio.
Imparare a vivere i tuoi anni, imparare a usare l'intelligenza (che vi prego di non confondere con la cultura) nelle emozioni e nei dialoghi.
Imparare ad amare e amarsi, imparare a non basare tutto su un giudizio a primo acchito.
Imparare che bisogna lavorare più sull'interno che sull'apparenza.
Ci sono infiniti modi per essere fieri di qualcosa, che ci fanno sentire realizzati, appagati, danno possibilità di  evolverci e vedere tutto in modo diverso, con nuove prospettive.
Anche nella fisica classica erano arrivati ad ottenere risultati ma bisognava vedere le cose in modo diverso nella fisica moderna e si svilupparono  la branca della fisica quantistica e relativistica.
In realtà è inutile che adesso ti sforzi di pensare ad una vita diversa, in un posto diverso, perché adesso puoi solo vedere un futuro basato su come sei cresciuta e su come sei oggi, che non potrà mai identificare un futuro che non c'è.
Il futuro può indentificarsi solo quando smetterai a pensare e comincerai ad essere quello che vuoi, stando lì a porti domande per: migliorarti; capirti nel profondo dell'inconscio; provare ad amarti oltre tutto e tutti, perchè stare da soli con sé stessi è la quiete dell'anima, piuttosto che stare soli in mezzo agli altri.
Questi modi sono quelli che ti fanno scegliere le persone giuste da portati dietro e  in caso contrario di salutarle nei modi migliori.
 Sono quelle che non ti fanno bruciare nelle discussioni ma ti fanno dissolvere tutta la rabbia a livelli inspiegabili se non li vivi a cui l'altro non potrà mai arrivare.
Non è presunzione. Bada bene!
Sono questi i modi che ti fanno conquistare i valori, i tuoi valori, quelli che ti definiscono e che in base a te, definiscono il giusto e sbagliato che reputi opportuno.
Non bisogna mai stare demordere. Tenta e provaci, ostinandoti a voler essere quello che hai imparato ad essere.
-annieee-
voi che ne pensate?
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reportsgaysbr · 1 year ago
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RELATO 04
Olá eu me chamo Gabriel e vou contar uma vez q eu peguei um colega d sala
Tava na escola normal e vi q o Kaique meu colega, nessa época na sala tava me olhando demais ai so suspeitando não disse nada ai, fui ao banheiro e ele atrás ai chegou la, ele pegou na minha bunda e sorriu eu continue andando ne .Fomos para a sala d aula ai chegou la ele tava me olhando ai, olhei para ele e ele tinha escrito no seu caderno assim (quero te comer) e me mostrou o seu caderno ai eu disse ( vai dar certo) com meu coração acelerado pq ia ser a minha 1 vez transando nunca tinha feito isso so chupado mesmo ! Ai deu a hora d saimos da escola e saimos , fomos para um mato aki no nosso setor .Ne chegando la ele tirou a sua roupa.
E mandou eu tirar a minha também e tirei ne, comecei a chupar ele o pau grande acho q era uns 17cm ja e chupei bastante ai, ele pediu para comer meu cu ai eu disse q não pq eu nunca tinha dado ne ai ele disse q ia ser bom e q ia ser devagar! Beleza deixei fiquei de 4 para ele, ele cuspiu no cu e na cabeça da sua piroca e começou colocando devagar, ele pegou e enfiu tudo d uma vez só e doeu para caramba chega gritei e sangrou um pouvo aí ele mandou eu ir chupando sua rola até parar d doer ai chupei com tanta vontade que ele chegou gozou dentro da minha boca. E fomos embora e desse dia pra cá ja peguei ele so q nunca dei pra ele pq dói d mais kkk
Mais ele tem uma piroca deliciosa 😈
✍️Assinado: Membro anônimo
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myleszply195 · 1 year ago
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11 Ways to Completely Ruin Your scambisti
FILM PORNO ITALIANO VIDEO PORNO
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Ebbene, qui l'unica preoccupazione che avrai è ingenuamente scegliere quali video come vedere, uno dopo l'altro fino a che finalmente riuscirai per calmare tutto quel fuoco che ti brucia dentro. Possiamo garantire che questo sarà il compito più difficile che avrai mentre sei in nostra compagnia, e delle nostre ragazze. Abbiamo sempre avuto produzioni di video porno vittoria alta qualità, che risalgono a qualche decennio fa, ovvero quando le pornostar italiane erano già famose in tutto il mondo. Oggi, con la comparsa dei video porno amatoriali, gli italiani si sono ispirati al loro passato ed attualmente filmano i piu importanti video xxx fatti in casa che si sono in grado di guardare. Ecco perché vengono effettuate nati siti web gratuiti ben noti come Lupoporno o Amaporn, che attualmente forniscono quotidianamente tantissimi film porno amatoriali direttamente sul tuo schermo. Dal cielo alla terra, la nostra pagina raccoglie in un unico luogo un’esposizione successo donne italiane per il godimento dei nostri desideri più perversi.
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Tumblr media
La mafia siciliana e le sue troie danno spettacolo in codesto porno spettacolare che farà parlare il mondo intero. Non perdetevi questo film completo per nulla al mondo. Le Pornostar vengono effettuate molto popolari e se dovessi mai vedere una singola tale pornostar bionda con grandi tette nella vita reale, allora vedrai la differenza.
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laragazza-checresce · 1 year ago
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Hei notturni come state? Non mi sono più fatta sentire, mi sono chiusa un po' in me stessa ma alla fine neanche quella è la soluzione giusta o forse un po' si, mi fa bene pensare ma non troppo, perché poi scatta la depressione.
Ho lasciato il lavoro, era una merda, non sono fatta per quelle cose, ho bisogno di interagire con le persone, voglio che siano felici. Non ho ancora capito che lavoro mi piacerebbe fare ma sicuramente a contatto con la gente...
Sono giovane, so che ho ancora molto tempo per capire la mia strada ma non lo so, mi sento indietro in ogni cosa che faccio.
I miei amici hanno il lavoro, la macchina bella, convivono e hanno figli... Sono felici? Sinceramente non lo so, ma sicuramente sanno che fare ahahahah
... È un periodo un po' buio per me, credo che febbraio nel complesso sia stato un mese molto cupo, notizie brutte, casini con il mio ex migliore amico, con la mia ex...
So che non devo pensare al passato perché non serve a nulla, ma come si fa se mi viene a bussare la porta ogni giorno? Io ci ho provato ad andare avanti giuro, mi sono impegnata ma nulla ancora qua sono, intrappolata in un tunnel temporale.
D**** lo conosco da quasi 10 anni e B* da quasi 4...sono stati importanti per me ma ora sinceramente non so che fare, mi stressano, già ho i miei problemi, loro mi complicano il tutto. Sempre a scrivermi, vogliono vedermi BASTA NON NE POSSO PIÙ. Manco posso dirlo però perché non mi ascoltano, loro pensano a se stessi non so se hanno paura di rimanere soli o sono ossessionati da me. B* mi vuole sempre vedere, quando usciamo mi parla è normale dai, prova a baciarmi ma easy so cavarmela mentre d**** mi chiede quando ci sono per uscire a parlare almeno 4/5 volte al giorno, È STRESSANTE. Ha dei problemi non so, ma bastaaaaa!! Arrenditi d**, eri innamorato probabilmente lo sei ancora ma non puoi continuare così sai? Ti distruggi dentro, io non ti voglio e mai ti vorrò. Devi allontarti da me, farà male ma già ce la stavi facendo, continua e poi è inutile starmi vicino, vogliamo cose diverse, hai 22 anni e devi andare avanti per la tua strada e lasciarmi andare sulla mia, cazzo, non puoi dire di non averci provato. Sarai per sempre nei miei ricordi come la persona con più guinness record per non essertene andato via da me e averle provate tutte ma veramente tutte.
Però tutto arriva ad un limite e io e te l'abbiamo superato. Io con te a fianco non posso conoscere nuove persone, avere un* fidanzat*, essere tranquilla perché tu mi porti stress e io non posso piu reggerlo okay? Non mi lasci avere nuovi rapporti perché ti intrometti sempre e mi fai rovinare l'inizio di un qualcosa. Non te ne accorgi ma purtroppo credo tu lo abbia sempre fatto. Il 90% delle persone sono scappate da me per colpa tua. Non voglio darti colpe assolutamente però, sai rifletti un po'...forse esageri no? Ammettilo a te stesso che vivrai meglio. Impara a conoscerti e a migliorarti.
Io non sto bene, sto cercando lavoro, non trovo nulla, sono disperata, le cose con mamma non vanno per niente bene okay?
Litighiamo sempre, ci diamo contro, non sappiamo più ascoltarci, lei pensa a se stessa e io scappo, credo.
Non si sta più bene nemmeno in casa, cosa che prima amavo. È tutto strano, voglio andare via da qua. Non credo che sia il mio momento di creare un futuro cercare qualcuno e magari avere una famiglia.
Sono in un'altro Mood, ho bisogno di fare nuove conoscenze, ho bisogno di viaggiare, scoprire nuovi luoghi, culture, ho bisogno di guadagnare proprio per capire cosa vorrò fare nella vita: chi voglio essere?.. per capirlo bisogna avere la mente libera e sicuramente due soldi quindi mi sa che a breve parto lascio i miei problemi qua e mi faccio una bella stagione e, a settembre, si vedrà...
So solo che qua ora non sto bene e non ci voglio più rimanere. Fumo un sacco, penso da sola, piango e ascolto un sacco di musica. L'unica persona che mi ascolta e mi fa svariare è tipo la mia migliore amica credo, non so, è una persona che dal nulla è diventata molto importante e ne sono felice, ragiona come me, ci troviamo un sacco, sono contenta.
Mi dispiace per b* ma non so che fare io non riesco più a sopportare il suo carattere, ha dei comportamenti molto particolari con me e non mi piacciono. Ha degli sbalzi d'umore incredibili e io già ho i miei se mi prendo anche i suoi CIAO non esco più da sto tunnel, giuro ..non so come arrivare alla luce, è veramente difficile. Avrei avuto un qualcosa con lei tempo fa, ma serio eh, però ho capito che non fa per me, è durata finché durata ma basta non me la sento più, non so se riusciremo a stare amiche che si vedono ogni tanto ma non credo proprio, lei è gelosa protettiva non accetterà mai questo. O tutto o niente, quindi ci starò male ma prima o poi la lascerò continuare a percorrere la sua strada in totale libertà, lei non ha bisogno di me, in fondo è vario forte e troverà sicuramente una persona adatta a lei e soprattutto che sappia prenderla con il suo carattere tosto...non è da tutti, molto impegnativo...le voglio bene e rimarrà sempre nel mio cuoricino ghiacciato.
Comunque in realtà questa lettera volevo scriverla perché ho appena finito di guardare un episodio di Un professore, sono le 04:16 del 1 marzo (speriamo sia un mese ricco di belle novità) e ad una certa è finito e così a caso mi è venuto un flashback del passato. Ho provato a cercare nella chat di V** la frase "ti voglio bene" e sapete cosa? Non l'ha mai detto. Pazzesco oh
Vabbè ora basta, credo di essermi sfogata abbastanza
Provo a dormire buonanotte.. <3
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buffay-memories · 1 year ago
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Pela primeira vez estou encerrando um ano com gratidão. É estranho sentir e pensar isso, mas é algo bom. 2023 não só foi importante, mas como necessário. Um ano ruim para muitos, incríveis para outros, o que é ruim para você, está sendo incrível para muitos. 
Não consigo dizer que esse ano foi perfeito, ou incrível demais, ou extremamente perfeito. Eu julgo esse ano de 2023 como um ano NECESSÁRIO. 
Sim! Necessário, preciso e fulcral. Julgo esse ano como um início de sentidos para vida. Todos os anos eu só jogava com a barriga ou tentava só passar os dias. Esse ano, não. Em 2023, eu dei passos importantes para minha liberdade, me afastei (de forma dolorosa) de pessoas que estavam comigo a bastante tempo, me auto conheci, me auto julguei, e eu não consegui controlar meus sentimentos (ainda estou no processo).
Minha liberdade, 03/07/2023, acho que meu ano de fato começou nessa data. Libertação da voz, mente, corpo e alma. Eu sou Eu. Quem sou eu? Comecei a descobrir recentemente, um processo longo, mas já iniciado. Logo depois, comecei a namorar, primeiro namoro, eu afirmo! Porém, mesmo que não tenha sido perfeito, e que já tenha chegado ao fim, eu achei importante, me ensinou muitas coisas e como de fato é difícil um relacionamento, principalmente quando você luta sozinho. Perfeito? Não foi, Necessário, sim!
Abri meus olhos para algumas coisas, fechei para outras, por isso eu afirmo que esse ano não foi incrível ou perfeito. O que mais achei de importante, foi a descoberta da minha presença. Eu gosto de mim, gosto de ser sozinho. Sair sozinho? Eu topo! Ir no cinema, viajar sozinho? Eu topo!
Sempre esteve comigo, tudo o que eu precisava. Eu mesmo. Eu sei, isso parece louco, mas meu Deus, eu amo sair dozinho, resolver tudo sozinho, gosto de independência. Talvez seja por isso que estou entrando em conflito constante com minha família e isso está me assustando.
Então... Viajei, fui feliz, eu chorei, quase entrei em depressão, namorei, fiz amigos, desfiz amizades, criei laços, provei do amor, da raiva, do perigo, da intensidade, da loucura. Falta algum? Provavelmente.  
Desfazer amizades foi uma decisão importante. Não que dizer que deixei de falar, ou não vejo mais. Mas, sabe quando você se decepciona e não se encaixa? Ou talvez, vendo uma pessoa indo por caminhos que você não iria. Foi triste, foi doloroso, chorei, mas necessário. Hoje eu sei que tenho pessoas para contar em horas terríveis e felizes, mas sei também, que pode não ser eterno. Nada é eterno, eu não sou, o mundo não é. 
Eu dedico muitos créditos a minha libertação e autoconhecimento as viagens que faço com muito empenho. Esse ano de 2023 viajei 3x, e 2 foram com amigos, e que meu Deus, viajar sozinho supera e cura muitas coisas. Em fim! Viajar, conhecer pessoas novas, adrenalina de chegar e ser tudo diferente, eu gosto de sair do normal, e fiz muito isso. Curitiba de longe foi a mais importante das viagens, pulando de avião em avião, aeroporto em aeroporto, ouvindo conversas das pessoas, um “OI” ou um “HI”, sorrisos tímidos e piscadas de olhos, tudo está em minha mente. Fotos são importantes, de fato, você embasa a afirmação de que viajou (eu como sempre pensando no próximo e suas afirmações e consentimento), mas o mais importante é a questão da memoria e imagens que a câmera não pode pegar. Para o próximo ano, eu desejo muitas viagens, até agora, só uma planejada, mas quem sabe... sonhos podem se realizar ao menos a gente esperar. 
Acho que a única coisa que não mudou foi a minha relação com meu aniversário... É uma data morta, na qual eu não sinto nada, não quero nada e muito menos felicitações. Cheguei a pensar em modificar isso, mas deixei guardado em minha mente. Daqui a menos de 10 dias, farei 22, e sinto orgulho de ter essa idade e estar na minha posição. Espero que com 22 em 24, eu esteja preparado para uma batalha que no final eu vença. Afinal, depois da tempestade, preciso de calmaria e vento fresco. 
Bem, 2024...
Eu espero que você continue o meu processo de desenvolvimento para a felicidade, coisas boas, realizações, mudanças e alegrias. Que se caso, eu me perder, me coloque na linha e me desenvolva. 
Obrigado, 2023...
Você sem duvidas está no top 3 dos melhores anos da minha vida, não esquecerei você. Vai em paz, e que seu próximo irmão me faça bem assim como você me fez.
this is me trying
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k4rflo · 2 years ago
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Sembra scritto ieri ma è successo mesi fa, una storia infinità quanto drammatica.
Ciao, inizio col dire che ero molto combattuto se mandarti questo messaggio e puoi anche non rispondere a questo, ma tieni bene a mente tutto quanto.
Non riesco ancora a comprendere che cosa ti è preso, solo ora mi rendo conto di tutto quello che è successo, solo ora con il tempo sto metabolizzando la cosa.
Volevo dirti che non so come sia possibile far andare via tutto solo per una discussione, perché effettivamente altre motivazioni non trovo. Addirittura sembra che io ti abbia fatto qualcosa, sarà normale? Bah
Ho fatto tutto tranne che qualcosa di sbagliato.
Cosa è successo effettivamente? Cosa si è rotto? Ho mille domande nella mia testa alle quali forse non avrò mai una risposta.
E tutto quello che ti sto per dire è perché mi sono stancato, stancato di aspettare qualcosa che so per certo non arriverà mai.
Non perché io pretendessi qualcosa da parte tua, ma per il semplice fatto che non riesco minimante a capire il perché di tutte le cose.
E così hai deciso di non voler più parlarmi? Da un giorno all’altro, dalla sera al mattino, forse per colpa mia? Per sfizio? Per vendetta? Rabbia? Capriccio? Per cosa esattamente? forse per mille altri motivi?
Voglio solo dire che non so come tu faccia a stare distante dalla persona che (dicevi d’ amare), non so come tu faccia a vivere la tua vita come se non fosse successo nulla.
lo non so come tu faccia a reggere questa situazione, questa “mancanza”... che sento solo io, Non ti viene in mente ogni singolo momento passato insieme?
Ogni sorriso, ogni cosa fatta insieme, baci, abbracci e sai cos'è?
Che a me viene tutto in mente, tutto, sia bello che brutto e di tutto ciò non butterei via nulla perché tutto quello che io sento, che provo è vero.
E fa male, fa male spegnere se stessi.
Perché ci ho messo il cuore e l’anima, per te.
Ho cercato di darti il mio amore, il mio tempo e tutto quanto il possibile nella faccia della terra.
Mi hai detto che si è rotto qualcosa, che le tue intenzioni non erano allontanarmi, e invece sei arrivata al punto di non parlarmi nemmeno più, forse era infondo quello che volevi. Penso non lo saprò mai
So di dover rispettare le tue decisioni.
E le rispetto.
Privato di comunicazione e mille altre cose, va bene tutto quello che vuoi ma che senso ha comportarsi così? l'amore è fare le cose in due, nel bene e nel male, penso di avertelo detto sempre. Solo nel bene non vale. E forse per te non c’è mai stato, o forse da tempo ormai.
E sinceramente io di stare nella speranza che un giorno tu potessi tenerci a me, così come io a te o amarmi non mi va più.
Ho provato in più e più modi a sistemare i miei errori, da quelli più stupidi a quelli più grandi, a darti il meglio di me, ogni singolo giorno nonostante consapevole della situazione, a starti vicino anche quando non volevi nessuno vicino.
Ed ero lì, per te, esclusivamente per te.
Per mesi ho dovuto sopportare il fatto che tu mi parlassi di merda e mi trattassi come una persona estranea nella tua vita da un giorno all’altro, senza mai un minimo di interesse nei miei confronti o semplicemente un po’ d’affetto, senza una spiegazione e senza una motivazione.
Ho sopportato i tuoi atteggiamenti, i tuoi cambi di idea e le tue scelte incomprese per mesi e mesi, perché nonostante tutto io continuavo a crederci.
E so per certo che chiunque avrebbe detto ciao e arrivederci e io invece no, sono stato lì, nonostante non mi facesse bene.
E l’ho fatto perché volevo, non perché qualcuno mi obbligasse, perché io pensavo fosse solo un brutto momento, momento che non finiva mai.
Ho avuto dei piccoli flash di speranza, falsa a quanto pare.
Ti ho voluto rendere partecipe della mia realtà, la quale mi sembravi disposta a conoscere e ad essere partecipe. Perché io tendevo e ci tenevo a dirti tutto di me. Ogni singola cosa anche quella più banale.
Volevo che tu fossi dentro la mia vita a tutti i costi.
Perché io ero la persona più felice di sto mondo con te accanto.
Perché io ero convinto che volevo te nella mia vita. Tutte quelle cose dette, quei programmi e tutte quelle cose belle io le sento ancora dentro.
Ti ricordi tutti quei programmi? Le tappe? “Io un giorno senza di te mai” tutto lo sento vivo, e faccio una fatica immensa a spegnere tutto questo.
Io non sono arrabbiato con te, perché rispetto ogni tua singola decisione, ma ora come ora sono molto triste, e forse anche un po’ deluso, non da te ma dalle aspettative che mi ero fatto.
Perché mi hai detto svariate volte di volermi nella tua vita, e mi sembravi tanto convinta, e ti giuro questa cosa mi faceva stare tanto bene, mi hai detto che volevi che io fossi più presente e che volevi che facessimo mille cose insieme e io ho fatto in modo che succedesse, ssempre nel limiti delle mie possibilità, di trovare un modo di starti più vicino possibile.
Io il tempo per te lo facevo, anche quando non ne avevo, e ho provato in mille modi e spero tu questo lo sappia. Perché non è da tutti farsi 10/15 ore di pullman o svegliarsi alle 3/4 del mattino per andare a vedere una persona, la quale poi magari si rifiuta di vederti per ? Non lo capirò mai il perché tu non abbia voluto vedermi, ma forse un po’ inizio a capire.
Chi altro avrebbe mai fatto tutto quello che io ho fatto per te? Non ne ho idea.
mi hai detto tante cose belle e brutte e io ho sempre cercato di venirti in contro, e dare il meglio di me stesso, per te. Perché per me contava solo la tua felicità. Come tutt’ora.
Ho sempre cercato di soddisfare i tuoi sfizzi e le tue voglie, perché mi piaceva vedere quel tuo sorriso e sentire la tua felicità.
Anche quando facevo fatica a farlo, continuavo; continuavo a credere che prima o poi..
avresti capito chi effettivamente avevi davanti a te,
a chi veramente era disposto a distruggere il mondo pur di vederti felice.
Ti guardavo con quei occhi che so di non aver mai avuto prima.
Ti ho messa al primo posto, in qualsiasi momento, ti ho messo anche prima di me stesso e molto probabilmente questo neanche lo sai.
Ogni singola cosa la facevo per te.
Perché per te ho dovuto molte volte mettere da parte me stesso.
Ma l’ho fatto per te, perché credevo davvero in quello che facevo.
Io personalmente non so cosa sia successo, con chi sia successo e come è successo, perché da parte tua non ho mai ricevuto un chiarimento.
E so che per te avrei fatto di tutto e di più, per te, perché vedo la persona che ho amato di più in vita mia, ci vedo tutti i progetti, tutte le cose fatte insieme.
Non ci vedo solo un immagine ma un'infinità di ricordi, risate, luoghi, foto, odori..
Mi sono impegnato in una maniera assurda per provare a far funzionare le cose, ma forse per te non era abbastanza.
Perché a quanto pare L’unico a volere tutto questo ero io.
E mi manca non poterti più raccontare le mie giornate, i miei scleri, le mie felicità è le mie sofferenze, mi manca il tuo messaggio al mattino o alla fine della giornata.
E poi è stato così semplice lasciarmi andar via???
Ero così tanto importante non è così??
Ah povero illuso io. Ci ho creduto davvero.
Mi mancano tante cose in questo momento.
Ma ora devo smettere.
Ora, devo lasciar andare le cose senza interferire, perché le carte non avevano torto.
E l’ultima cosa.
non mi sembra di essermi comportato male, anzi sono stato chiaro, sincero, amorevole e ho dato tutto me stesso. Ma per più che provi a cercare di capire non capisco, non concepisco.
E sai che c'è?
Che anche se dovesse essere l'ultima volta, io ti dico che ti amo.
Ma è ora che io vada.
A presto? Arrivederci? Addio?
Grazie per tutto, di cuore.
-Atte. K4rflo
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Presente. Capitolo 4 - Metà giugno 2021
“Se devo fermarmi, dimmelo adesso. Perché se mi lasci andare avanti, Vittoria Alata, nemmeno la tua Kamui mi potrà trattenere finché non avrò trionfato con te”
(TW: NSFW,smut, OC, CamusxOC, riferimento a coppia MiloxCamus, coppia HET, riferimento a coppia HOMO, D/s, Dom!Camus, Diamond Dust con uso creativo)
La sorpresa di Nike fu ancora maggiore quando, pochi giorni dopo, invece che con Milo, si ritrovò a letto con Camus.
Era venuto a trovarla, come faceva sempre da quando era tornato, quando finiva un nuovo libro di filosofia. Glielo consigliava sua madre, che la insegnava alla Sorbonne, e lui ovviamente lo trovava nella biblioteca lasciatagli da Dégel. Di tutti i cavalieri d'oro era senza dubbio il più intellettuale, nel senso occidentale del termine.
A Nike, che era stata l’unica abitante del Santuario, insieme a Saori, ad avere avuto una vita ed un’educazione normale prima che il Cosmo le si risvegliasse, piaceva molto quel tipo di conversazione.
“Posso entrare?” chiese sulla soglia dell’ingresso laterale. Quando andava da Nike usava sempre quello, così da non dovere passare per il tempio principale. Teoricamente, per entrare nella tredicesima casa, tutti i cavalieri avrebbero dovuto indossare la loro armatura, nel caso avessero incontrato Athena. Ma Nike aveva rimosso questa regola quando la si andava a trovare informalmente. Soprattutto visto che Saori c’era molto raramente.
“Altrimenti dovrei passare tutto il tempo con la Kamui addosso anch’io” aveva usato come giustificazione.
“Hey Cam! Certo entra! Hai fame?”
“Comme toujours!” esclamò lui entrando e sedendosi al suo solito posto del tavolo.
“DeathMask è tornato dal suo paesello di nascita e ha portato una quantità di delizie. Scegli tu: sfincione o arancini?”
“Perché dici o?”
Entrambi scoppiarono a ridere. Uno dei pochi vantaggi di essere Cavalieri era che il Cosmo, assieme agli allenamenti estenuanti a cui si sottoponevano ormai da anni, bruciava tutto.
“Allora cos'hai da raccontarmi stavolta? Cos'hai finito di leggere?” chiese lei mentre mangiavano.
“Sono finalmente riuscito a leggere per bene il Simposio di Platone”
“Ah sì me lo ricordo me l’ha fatto leggere la prof. di filo in terza liceo” esclamò lei, pentendosene immediatamente. Camus, come gli altri, era stato strappato da bambino dalla sua famiglia per essere allenato. Non gli era stato concesso di finire le elementari, figuriamoci il liceo.
“Scusa…”
“Fa niente… Comunque, ho trovato interessante la parte in cui dicono che l'amore etero non può mai essere puro, perché la componente legata all’istinto animale finirà sempre per prevalere”
“Sì me lo ricordo anch’io. Abbastanza ironico pensare che queste parole furono scritte non lontano da dove siamo ora, proprio l'unico posto al mondo dove anche l'amore etero è unicamente fine a se stesso” aggiunse lei con un sorriso un po’ malinconico, riferendosi alla legge di Athena, una maledizione più che altro. Poiché servivano la Dea, i suoi cavalieri di rango più elevato, loro inclusi, erano fisicamente incapaci di avere figli. Fisicamente incapaci di avere qualcuno nella loro vita importante abbastanza da mettere in discussione la loro fedeltà e ubbidienza ad un ordine, un incarico, o durante una guerra. Non potevano tradizionalmente neanche permettersi innamorarsi, ma quella regola idiota e inapplicabile era già stata rimossa ancora prima dei tempi di Shion e poi estesa anche alle relazioni tra Cavalieri proprio da Nike.
“Dai, spostiamoci sul divano” disse lei dopo finito di mangiare.
“Ma… abbiamo sempre parlato al tavolo” rispose lui colto di sorpresa. Sul divano? Cioè, faccia a faccia a meno di un metro di distanza? Era concesso a lui starle così vicino tra quei muri? Rischiare di toccarla per sbaglio?
“Lo so” disse lei sedendosi.
“Ma non ho mai capito perché. Con quello che dev'essere costato questo divano a Saga, tanto vale usarlo. È molto più comodo” e lo invitò. Nella sua mente Camus fece un breve calcolo e decise che deliberatamente rifiutare un invito diretto da una dea sarebbe risultato molto più irrispettoso che rischiare di sfiorarla per sbaglio.
‘Anche se le circostanze sono diverse, ho già avuto occasione di toccarla. Non può essere tanto grave’ e si sedette.
Quello che non aveva calcolato era che ora, per la prima volta, forse perché le era così vicino, la bellezza di Nike lo colpì tutta in una volta. Da quando era tornato da Milo non aveva più avuto donne, ma non significava che fosse indifferente alle bellezze di un corpo femminile. E quello di Nike, adesso che finalmente lo notava, non poteva essere descritto a parole. Era semplicemente perfetto.
‘Idiota, cosa sei, un adolescente? Non farti venire certe idee. Sei appena tornato in vita, vuoi farti ammazzare di nuovo?’
“Tu e Milo” cominciò lei
“Siete l’esempio perfetto di quello che è descritto nel simposio”
“Hai ragione, siamo fortunati”
“Beh avete avuto la vostra dose di sofferenza”
“Io non tanto quanto Milo. In fondo io sono solo morto. Lui ha dovuto vivere col mio ricordo. A proposito, grazie”
“Di cosa?”
“Di averlo aiutato in quel periodo terribile”
“Te l’ha detto?” chiese lei mezza presa dal panico, mezza sollevata all’idea di non dover più mantenere il segreto.
‘Cos’avrà spifferato per tirarsela quello scemo di un greco? Se ha detto in giro che mi piace farmi cuspidizzare da lui mentre siamo a letto lo distruggo’
“Non nei dettagli. È orgoglioso, come tu ben sai. Ma mi ha detto che, senza di te, dopo il rifiuto di Athena di lasciarlo andare, sarebbe morto di disperazione”
“È servito molto a tutti e due, sai? Mancavi molto anche a me. Tutti voi mi mancavate” disse Nike, posando affettuosamente una mano sul suo ginocchio.
Camus si rese conto che era la prima volta nella sua nuova vita che la toccava al di fuori di un combattimento o una qualche occasione speciale. E l’effetto che stava avendo era innegabile. Lui, proprio lui, l’uomo dei ghiacci, era seriamente a rischio di perdere il controllo per colpa di una mano su un ginocchio. Però se considerava a chi apparteneva quella mano... si voltò a guardarla negli occhi. Si rese conto che anche questa era una prima volta. Il suo viso sembrava scolpito dagli dèi. e molti avrebbero mobilitato interi eserciti pur di compiacerlo. Non a caso era la manifestazione terrena della dea della Vittoria. Si domandò se Elena, the face that launched a thousand ships, non fosse stata una sua precedente incarnazione.
‘Se decide di leggermi il Cosmo, sono finito. Però è lei che sta toccando me, quindi non può essere tanto grave. Ma riguardo ad altre fantasie, è meglio se le metto a tacere sul nascere. Oppure no?’
Senza la minima idea di cosa si sarebbe potuto aspettare come conseguenza, Camus fece una delle poche azioni impulsive delle sue vite, la prima in assoluto di quella corrente, e mise la sua sinistra su quella di Nike, che era ancora sul suo ginocchio.
‘Non si è tirata indietro, e non ha smesso di guardarmi negli occhi. E se invece, per caso, certe mie idee fossero corrisposte? In fondo questa nuova vita è un regalo. Ce lo siamo promessi, io e Milo, di prenderla a morsi e assaporarne ogni minuto’
“La tua pelle è caldissima” disse lui, rompendo finalmente il silenzio assordante.
“È la Kamui. Da quando la indosso di nuovo il mio Cosmo brucia sempre come una fornace. Dovresti vedere in battaglia”
“Ho visto”
Lei rise.
“Intendevo l'altro tipo di battaglia. Quella che si fa a letto”
“Allora mostrami” ribatté lui, cogliendo il momento per rubarle un bacio.
Non se lo aspettava, ma in qualche modo ci aveva sempre sperato. Appena si rese conto che le loro labbra si stavano toccando, si fece trasportare dal momento, gli mise le braccia intorno al collo e aprì la bocca. Lui, per contro, le cinse la vita attraendola a sé, e rese quel bacio veramente francese.
Fu tutto incredibilmente intenso e profondo, e immediatamente le fece desiderare di andare oltre, molto oltre. Ma qualcosa la bloccò. Fu lui a parlare quando se ne accorse.
“Mia signora” si scusò, scendendo immediatamente dal divano e inginocchiandosi davanti a lei, come aveva fatto mille altre volte.
“Perdona la mia sfacciataggine. Ma da quando sono morto, ogni minuto di questa nuova vita è un regalo, e ho seguito il mio istinto e desiderio, pensando che anche tu volessi. Nessuna punizione sarà mai sufficiente”
“Alzati dai, e guardami. Sai che odio queste formalità. Non è per quello che ho esitato. È per Milo”
“Milo ed io non siamo monogami. Come ho detto, non vogliamo sprecare nessun secondo di questa nuova vita che ci è stata concessa per miracolo” aggiunse lui.
“Ed io non voglio avere nessun rimpianto”
“E, oltre a baciarmi, cos’altro vorresti non rimpiangere? Cos’altro vorresti fare?”
‘Sono già in ginocchio… e già nei casini… tanto vale’ pensò lui.
Lentamente, senza dire nulla, le aprì le gambe e cominciò a baciare l'interno delle sue ginocchia. Vedendo che lei non rifiutava, anzi, rispondeva sospirando alle sue carezze, si fece piano strada più in alto. Che Nike non portasse nulla sotto la sottoveste era evidente da prima, e il suo lavoro era per questo molto più facile. Con tocchi prima leggeri poi sempre più intensi, Camus si abbandonò a un languido French Kiss con la sua perla. Lei piantò le unghie nel tessuto del divano, sopraffatta dai sensi. Dei, quanto era bravo.
“Cam… Camus… se continui… mi fai venire”
Far venire la dea della vittoria. Decisamente qualcosa di nuovo nella lista di cose da depennare nella sua nuova vita.
‘Se è proibito toccarla, a darle una piccola morte così probabilmente io rischio quella grande. La terza. Però quando mi ricapita?’
Continuò. Col risultato predetto.
Alzò lo sguardo verso Nike, che lo guardava con quell'espressione che conosceva bene nelle donne che aveva avuto.
Ma non le bastava. Voleva di più.
“Acquario, portami a letto” gli comandò finalmente.
“Ai tuoi ordini”
Entrambi si alzarono e si avviarono alla camera baciandosi, afferrandosi, e liberandosi, oltre che dalle inibizioni, della maglia di lui, una vecchissima divisa del PSG.
Il retro delle sue gambe toccava già il bordo del letto quando lei esitò. Lui immediatamente lasciò andare la presa dal suo corpo, che tanto voleva, e smise di baciarla.
“Se devo fermarmi, dimmelo adesso. Perché se mi lasci andare avanti, Vittoria Alata, nemmeno la tua Kamui mi potrà trattenere finché non avrò trionfato con te”
“Devo essere sicura che tu lo voglia quanto me. Nonostante Milo”
“Di Milo abbiamo già parlato. Abbiamo un accordo, io e lui. E poi con te sarebbe una cosa completamente diversa”
‘Che avete un accordo, lo so anche meglio di te. Però...’
“Devo sapere se lo vuoi veramente”
Lui le afferrò la destra e se la permette sul cuore. Il battito andava a mille. Con l’altra mano le sollevò il mento per guardarla negli occhi.
“Regarde-moi ! Selon toi ?”
Non c'erano dubbi. 
“Et tu ? Qu’est-ce que tu veux ?”
Non le serviva ascoltare altro. Si arrese finalmente del tutto, riprendendo a baciare Camus e affondando le dita tra i suoi capelli colore del sangue. Lui da quel momento lasciò andare i pochi freni che gli erano rimasti, principalmente dovuti al diverso rango che i due avevano al Santuario. Afferrandola per i glutei, la sollevò e depositò sul letto, liberandosi poi dei pantaloni prima di raggiungerla.
Nike non aveva mentito, l'eccitazione che stava per condurli al sesso aveva scaldato ancora di più la sua pelle già bollente. Anche il Cosmo di Camus era su di giri, solo che il suo era freddo. Molto freddo. Praticamente senza pensarci, cominciò ad emanare gelo dalle mani mentre le usava per rimuovere la sottoveste che le era rimasta. Lei tremò e sospirò di piacere.
“Ti piace il mio ghiaccio?” chiese mentre le baciava il collo.
“Sembra di sì” rispose lei praticamente senza fiato. Per Camus fu una rivelazione. La fantasia che non sapeva di aver sempre avuto prese forma nella sua mente. Lui poteva creare gelo dal nulla. Tutto il suo corpo poteva diventare gelo dal nulla. E lei, così torridamente, sovrumanamente calda, avrebbe ricevuto un po’ del suo gelo. Le sue labbra e il suo respiro divennero freddi come il vento della Siberia dove aveva passato tanti anni mentre riprese a baciarle il collo e le labbra. Poi passò ai seni, aggiungendo anche le mani. Ad ogni suo gelido tocco lei reagiva di piacere, di sollievo dal fuoco che la bruciava da dentro. Era come giocare coi cubetti di ghiaccio, solo che il ghiaccio era lui. E non si sarebbe mai sciolto.
L’eccitazione di quel gioco gli stava dando alla testa, e Camus decise che era ora di passare oltre i preliminari. Di fare sul serio. Le afferrò le mani, gliele portò sopra la testa.
“Il tuo Cosmo da solo non basterà a sciogliere il mio ghiaccio. Se vuoi liberarti, dovrai invocare i bracciali della Kamui”
“Liberarmi da cosa?” non fece in tempo a chiedere che lui le congelò i polsi alla spalliera del letto. Camus aspettò qualche istante, per verificare di non essere andato troppo oltre. Ma Nike non si ribellò, anzi gli sorrise maliziosa. Non chiedeva altro. Le si distese sopra duro come il marmo e la vittoria divenne finalmente sua.
Non faceva sesso con una donna da quando era risorto ad Asgard. Non negò a se stesso che alcune cose gli erano mancate. La morbidezza della sua pelle, le sue curve accentuate, il seno prosperoso. Ma soprattutto gli mancava l'essere in completo controllo di tutto ciò che avveniva durante il rapporto. Il fatto che lei avesse accettato di farsi immobilizzare le braccia lo eccitava oltre l’immaginabile. Poteva scegliere come muoversi, con che ritmo, l'intensità di ogni colpo, cosa toccare e cosa no. Poteva in ogni istante decidere se farla venire o aspettare.
 A lei questa tortura, questo totale abbandono piaceva quanto a lui. Camus pensò che il corpo di questa donna, di questa dea, sarebbe stato il sogno di ogni uomo. Non solo era praticamente perfetto sotto ogni punto di vista, fatto per guardarlo, fatto per toccarlo. Era soprattutto fatto per scoparlo. Per quanto sapesse già di essere bravo – era francese in fin dei conti – mai aveva visto una donna reagirgli così intensamente. Lo vedeva dalle sue espressioni, dai suoi sussurri, dai suoi baci. Ma soprattutto lo sentiva dal suo Cosmo.
Quando fu sazio decise finalmente di concederle l’orgasmo a cui era così vicina. Mentre veniva di nuovo, Nike gli strinse le gambe attorno alla vita talmente forte da provocargli dei lividi. Così costretto, con Nike che era così intensa, anche lui si lasciò andare pochi istanti dopo, esplodendo come un’Aurora Execution.
La liberò dal ghiaccio mentre le era ancora dentro, la baciò e si stravaccò sulla schiena accanto a lei, esausto ma estatico.
Poi realizzò.
“La mia terza vita è finita vero?”
“Cosa? Perché?”
“Secondo le regole ufficiali non posso nemmeno sfiorarti. E invece ti sono appena venuto dentro. Dopo averti praticamente violentato. Legandoti al letto, e prima ancora di là sul divano” disse più che altro a se stesso, fissando il soffitto con lo sguardo vitreo.
“Me ne sono sempre fregata di quella regola ufficiale idiota. Non posso cambiarla perché Saori su di sé la vuole applicata. Per tenere lontano Seiya credo. E poi violentata, stai scherzando? Ti ho dato il consenso più di una volta. E tu in cambio mi hai dato due orgasmi da perdere la testa. Già non volevo che ti accadesse mai più nulla di male prima. Figurati adesso”
Lo abbracciò e baciò a stampo, rassicurandolo e inavvertitamente colpendo i lividi che gli aveva lasciato. Lui sorrise e poi fece una smorfia esagerata di fastidio.
“Nike va bene che sei un cavaliere di platino, ma controlla la tua forza”
“In che senso?” chiese lei, massaggiandosi i polsi per far riprendere la circolazione. Camus le indicò il fianco.
“Come cazzo li spiego questi lividi?”
Lei scoppiò a ridere di gusto.
“Di’ la verità, che te li ho fatti io durante un allenamento. Solo non specificare che tipo di allenamento”
Poi gli stese la mano sui lividi, curandoglieli all’istante.
“Giuro, la prossima volta ti congelo anche le caviglie”
“Prossima volta?”
“Ehm… sì se vorrai che ci sia una prossima volta”
Lei si mise su di un fianco a guardarlo e allungò una mano sui suoi addominali scolpiti e definiti.
“Camus ti sei visto? Certo che vorrò. Però hai messo la barra molto in alto per te stesso. Da ora in poi devi sempre farmi venire così forte come poco fa”
“Haha. Farò del mio meglio promesso. E non preoccuparti però, non dobbiamo usare il ghiaccio per niente in futuro”
Lei lo guardò con la sua caratteristica resting bitch face.
“Cam, secondo te, ho difficoltà a trovare uno che mi scopi?”
La sua unica risposta fu squadrarla da capo a piedi e indietro, soffermandosi sui glutei e il seno perfetti, arrestandosi infine sugli occhi, di uno smeraldo così intenso da sembrare finti, e alzare un sopracciglio.
“Appunto. Idiota, se mi faccio scopare da te mi aspetto, anzi, pretendo almeno un po’ di ghiaccio” disse baciandolo per l'ultima volta di quella serata.
Mentre rientrava all’undicesima casa, Camus ripensava a quello che era appena successo alla tredicesima. Mai si sarebbe potuto immaginare di fare sesso con Nike. Un po’ per via del suo rango, ma principalmente perché non aveva mai osato sperare che lei lo guardasse con quegli occhi prima di quella notte. E soprattutto mai gli sarebbe venuta in mente quella fantasia che aveva effettivamente realizzato con lei poco prima, e che avrebbe con tutte le sue forze cercato di ripetere in futuro. Giocare col ghiaccio, usarlo per restringere i movimenti a letto, solo pensarci lo face quasi tornare indietro per il secondo round. Come mai non ci aveva mai pensato prima, con Milo ad esempio? Ma no, non avrebbe funzionato. Con Milo era diverso, molto diverso. Il loro era l’amore fatto nel senso più alto, c'era sempre una forma quasi di sacralità nella cosa che in qualche modo li preveniva dal voler andare oltre il vanilla. Soprattutto dopo essersi persi per così a lungo. Mai avrebbe pensato, né desiderato del resto, usare il suo ghiaccio su Milo. Per questo, da quando erano tornati in vita, avevano stipulato il loro accordo. Scopiamo con chi vogliamo e ci leviamo le voglie, e tra di noi si fa l'amore con tutta l’anima.
Si addormentò domandandosi se Milo avesse già usufruito dell’accordo, e con chi. Sarà andato oltre il vanilla? E se sì in che modo? Ma in fondo, preferiva non sapere. Davvero.
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