#NATO unity
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Russia-NATO Conflict Alert: Germany Warns of Attack by 2029
Introduction: The Looming Security Crisis Germany’s chief of defence, General Carsten Breuer, has issued a chilling warning: Russia may be preparing for an attack on NATO within the next four years. This declaration, made at the Shangri-La Dialogue in Singapore, underscores a growing urgency among Western nations to bolster military readiness. With the Russia NATO conflict intensifying, NATO…
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Welp.
Zelenskyy outright calling Putin 'Voldemort' then proceeding to explicitly beg for nuclear weapons, and going on to suck up to Trump's ass so hard he may as well have buried his head in Orange Man's anus was NOT on my 2025 bingo card.......
Man, I really hate all politicians....
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“ Il vigente ordine delle cose resta antieuropeo. Letteralmente: contro Europa. Non solo il soggetto Europa non esiste né appare alla vista, ma l’organizzazione dello spazio europeo è ispirata al principio di impedire che si formi. Perché è questo l’interesse degli Stati Uniti d’America: un continente stabile ma non troppo, da loro strategicamente dipendente. Al quale non intendono rinunciare, malgrado l’impallidire delle radici etniche e culturali europee nella società americana sempre meno riducibile al paradigma Wasp. Se gli americani si ritraessero, significherebbe abdicare alla dominanza su scala globale costruita in oltre un secolo di glorie. Implicherebbe la necessità di riscrivere la loro stessa storia. Per inventarne un’altra. È il dilemma che attanaglia oggi l’impero europeo dell’America, ma che è inscritto fin dalla nascita nella sua parabola.
All’Antieuropa l’europeismo, in special modo il suo mito, ha contribuito e contribuisce tuttora. Storia non scritta, anzi celata, financo denegata nella narrazione corrente. Ma praticata. Non toglie che l’Europa del dopo-1945 sia anzitutto prodotto dell’europeismo americano. In duplice senso. Geopolitico: incardinamento degli Stati Uniti d’America in Europa per impedire gli Stati Uniti d’Europa, loro doppio intollerabile in quanto contropotenza. Ideologico: sostegno all’europeismo europeo in quanto incapace di unire gli europei, invece utile per pacificarli, adagiarli nel declassamento inevitabile dopo aver collettivamente perso due guerre mondiali. Parcheggiandoli nella post-storia. L’impero europeo dell’America (Iea), senza il quale Washington non avrebbe potuto aspirare al primato mondiale, è costruito a partire dalla decisione di restare nella parte di continente conquistata con la Seconda guerra mondiale, per impedire che vi risorga una minaccia alla propria sicurezza. Impresa avviata dopo la vittoria su Hitler con la partizione della Germania e della penisola europea, bisecata dalla Cortina di ferro. Culminata a partire dallo scadere dello scorso secolo nell’allargamento della sfera imperiale americana all’Europa centro-orientale in conseguenza del crollo dell’impero sovietico e dell’allargamento della Bundesrepublik alla DDR (1990). Successo persistente, eppure minacciato dal convergere di tre fattori: la difficoltà per Washington di tenere insieme a sé e sotto di sé uno spazio tanto vasto ed eterogeneo in carenza di un credibile Nemico assoluto – tedesco, russo, cinese o una combinazione fra questi; il correlativo riemergere delle pulsioni antimperiali nella repubblica statunitense, nata e raccontata a se stessa e al mondo quale emancipazione di coloni dalla metropoli inglese; la conseguente crisi di legittimazione e di efficienza dell’architettura strategica americana in Europa, la Nato. La minaccia per l’impero americano in Europa non sta quindi nello sterile ideal-europeismo europeo ma nella sua crisi. Nell’antieuropeismo – almeno a-europeismo – serpeggiante oggi fra gli europei. Nel clima del ciascuno per sé nessuno per tutti, surriscaldato dalla sequenza di crisi economiche, migratorie, epidemiche e belliche scoppiate nell’ultimo decennio. “
Lucio Caracciolo, La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa, Feltrinelli (collana Varia), novembre 2022. [Libro elettronico]
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Pedro Sánchez torpedoes Nato unity on eve of essential summit
Unlock the White Home Watch e-newsletter without cost Your information to what Trump’s second time period means for Washington, enterprise and the world Spain’s opt-out from a Nato pledge for members to spend 5 per cent of GDP on defence has blown up efforts to point out unity forward of a leaders’ summit that was geared toward placating US President Donald Trump. Poland on Monday warned that…
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Consekuenze Geopolitiche della Guerra in Ucraina
Un punto sulla guerra U.S.A.-Russia Quando scrissi questo articoletto https://umanitapolitica.blogspot.com/2022/03/percheputin-ha-invaso-lucraina-non.html mi promisi di fare un punto sulla situazione nel momento in cui si fosse verificata qualche tipo di soluzione del conflitto. Per dire la verità non immaginavo che passasse così tanto tempo e una soluzione concreta non c’è, ma si sono…

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#alessandro orsini#conflitto#guerra#imperialismo#nato#putin#russia#stati uniti#trump#ucraina#zelensky
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youtube
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The Sibling Divide: Russia & Ukraine – A Family Story
The Sibling Divide: Russia & Ukraine – A Family Story Imagine a large, old family living on a massive estate for centuries. This family, despite having different personalities and traditions, has always lived together. Their shared history is deep—same ancestors, same culture, same struggles.For centuries, Ukraine was not a separate country, but a key part of the Russian world. It was known as…
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The Need for a Strong Germany in Modern Europe
Shaking Off the Shadows of the Past for a Unified Future The geopolitical landscape is increasingly volatile. The call for a robust and proactive European defense strategy has never been more urgent. Russia allocates 10% of its GDP to military spending. It also uses over 30% of its annual budget for this purpose. The threat on NATO’s doorstep is palpable. This alarming reality necessitates a…
#collective security#defense force#defense strategy#EU defense strategy#europe#European collaboration#European defense#European security#European stability#European Union#European unity#European values#geopolitical landscape#German leadership#German military#Germany#historical constraints#history#military capacity#military spending#nato#news#pacifism#politics#russia#security strategy#unified Europe#World War II
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Con il passare degli anni, l’ipotesi che potesse verificarsi realmente un’invasione militare dall’Est divenne sempre più improbabile
La primissima formazione bicamerale con funzione d’indagine fu la “Commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di Via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia”, formata da 40 tra deputati e senatori e istituita nel novembre del 1979 <49. Lavorò per i successivi 4 anni e portò a 5 procedimenti giudiziari a partire dal 1983 a carico dei membri delle Brigate…

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#1956#1990#2000#commissioni#Daniele Pistolato#Francesco Cossiga#fredda#Giovanni Pellegrino#Giulio Andreotti#Gladio#guerra#inchiesta#NATO#parlamentari#segreti#servizi#Stati Uniti#Stay Behind#URSS
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Con il passare degli anni, l’ipotesi che potesse verificarsi realmente un’invasione militare dall’Est divenne sempre più improbabile
La primissima formazione bicamerale con funzione d’indagine fu la “Commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di Via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia”, formata da 40 tra deputati e senatori e istituita nel novembre del 1979 <49. Lavorò per i successivi 4 anni e portò a 5 procedimenti giudiziari a partire dal 1983 a carico dei membri delle Brigate…

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Con il passare degli anni, l’ipotesi che potesse verificarsi realmente un’invasione militare dall’Est divenne sempre più improbabile
La primissima formazione bicamerale con funzione d’indagine fu la “Commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di Via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia”, formata da 40 tra deputati e senatori e istituita nel novembre del 1979 <49. Lavorò per i successivi 4 anni e portò a 5 procedimenti giudiziari a partire dal 1983 a carico dei membri delle Brigate…

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Con il passare degli anni, l’ipotesi che potesse verificarsi realmente un’invasione militare dall’Est divenne sempre più improbabile
La primissima formazione bicamerale con funzione d’indagine fu la “Commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di Via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia”, formata da 40 tra deputati e senatori e istituita nel novembre del 1979 <49. Lavorò per i successivi 4 anni e portò a 5 procedimenti giudiziari a partire dal 1983 a carico dei membri delle Brigate…

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" 1999. La Nato inizia a violare i patti invitando e inglobando Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, anche se la Russia in ginocchio non rappresenta alcuna minaccia. Mosca protesta, ma non ha la forza di reagire. È la prima applicazione delle teorie dell’ex consigliere per la Sicurezza nazionale di Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski, e dei “neocon” della destra americana sull’esigenza di circondare, assediare, provocare e dissanguare la Russia costringendola a un riarmo sempre più costoso, a una reazione armata e a una definitiva sconfitta militare. La seconda mossa della Nato è attaccare il principale alleato dei russi in Europa: la Serbia di Slobodan Miloševic, bombardata per 11 settimane senza alcun mandato dell’Onu. Incredibilmente l’Occidente si schiera con i separatisti albanesi del Kosovo, in gran parte musulmani, che con il loro “esercito di liberazione” – la famigerata Uck – compiono da anni stragi e attentati terroristici contro la minoranza serba e vogliono staccarsi da Belgrado. Ma si finge di non vederli, mentre parte la propaganda Usa sulla “pulizia etnica” e le “fosse comuni” serbe, in parte vere (come quelle kosovare) e in parte inscenate dai Servizi americani per far fallire i negoziati di Rambouillet (Parigi). Così il 24 marzo la Nato, Italia inclusa, inizia a bombardare Belgrado e altri centri della Serbia e del Kosovo, anche e soprattutto su obiettivi civili. Bilancio di quei 78 giorni di attacchi ininterrotti: tra i 1.200 e i 2.500 morti, quasi tutti civili, e un fiume di profughi. Ma la Nato non la chiama guerra, bensì “operazione di ingerenza umanitaria”.
Eltsin telefona a Clinton: “È inaccettabile: è il primo segnale di cosa potrebbe accadere se la Nato arrivasse ai confini della Russia. Le fiamme della guerra potrebbero bruciare per tutta l’Europa”. Ma neppure stavolta ha la forza per reagire: è vecchio e malato, e le sue folli liberalizzazioni suggerite dal Fmi hanno messo la Russia in ginocchio. Però Eltsin scatena la seconda guerra in Cecenia contro i ribelli separatisti e islamisti. Poi nomina premier il direttore del Servizio segreto Fsb (l’ex Kgb), Vladimir Putin, che a fine anno lo sostituirà anche come presidente. E in dieci anni riconquisterà la Cecenia con massacri, devastazioni indicibili e decine di migliaia di morti su entrambi i fronti. Intanto avvierà il riscatto economico e strategico della Russia, ma a prezzo di un regime sempre più autoritario e repressivo. "
Marco Travaglio, Scemi di Guerra. La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un Paese pacifista preso in ostaggio dai NoPax, PaperFIRST (Il Fatto Quotidiano), febbraio 2023¹ [Libro elettronico].
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Con il passare degli anni, l’ipotesi che potesse verificarsi realmente un’invasione militare dall’Est divenne sempre più improbabile
La primissima formazione bicamerale con funzione d’indagine fu la “Commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di Via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia”, formata da 40 tra deputati e senatori e istituita nel novembre del 1979 <49. Lavorò per i successivi 4 anni e portò a 5 procedimenti giudiziari a partire dal 1983 a carico dei membri delle Brigate…

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Indo-Pacifico: l'occidente e le provocazioni militari per la "pace e sicurezza".
Questa estate sono state eseguite due imponenti esercitazioni nell’area marittima dell’indo-pacifico e del Mar Cinese Meridionale. La prima a luglio denominata Pitch Black 24 partita da Darwin in Australia, un addestramento su larga scala con 20 nazioni partecipanti, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Germania, Giappone, Corea del Sud ed ovviamente Italia, che ha dispiegato 400…
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