#tazza originale
Explore tagged Tumblr posts
Photo

Una tazza originale per iniziare bene la giornata https://www.design-miss.com/tazza-originale-iniziare-bene-la-giornata/ Un simpatica #tazza per iniziare la giornata con il piede giusto
0 notes
Text
Bassotuba non c'è
Io sono quello che non ce la faccio Io sono stanco, anzi, stanchissimo. La vita moderna ha dei ritmi e delle pretese che tenerci dietro, io non ce la faccio. Oppure no Io sono esaurito. Ho finito, nel breve volgere di sette lustri, l’energia vitale che mi è stata concessa. Sono scarico. Sembro vivo, ma sono morto. Oppure no Io sono un martire della letteratura. Ho scritto un romanzo che è piaciuto molto a due editori, uno dei quali molto importante. Molto colpiti. Originale, mi han detto. Ti chiamiamo entro fine luglio, mi han detto. Oggi è l’otto di agosto e sono qui in casa che aspetto. Non succede niente. Questo niente mi ammazza. Oppure no Io sono deperito da una lunga dieta e dalla delusione che l’ha seguita. Non entravo più nelle braghe e mi son messo a dieta. Sono stato a dieta otto mesi. Dimagrivo pochissimo, ma costantemente. Un chilo al mese. Un bel giorno, sono entrato nel paio di braghe più stretto che avevo. Sono uscito di casa, la cintura stretta nell’ultimo buco, e vedevo riflessa nelle vetrine l’immagine di un uomo agile e fresco. I pantaloni fasciavano elegantemente una vita sottile. Il ventre piatto del pugilatore. Ero diventato cordiale e piacevole, parlarmi insieme. Se ne accorgevano tutti, quelli che mi incontravano. Ma come stai bene, come sei in forma. Sono stato magro tre giorni. E’ lì che mi sono abbattuto. Oppure no Io sono sotterrato da una storia sentimentale, finita male. Bassotuba è andata via con un sociologo e io non ho retto al distacco. Che ancora adesso, sui muri di casa, ci sono appesi i biglietti che mi lasciava, non buttare le cicche nella tazza del water!!! Io guardo quei tre punti esclamativi e torno indietro e spengo la cicca nel portacenere. Come se adesso servisse a qualcosa. Come se un’azione potesse in qualche modo cambiare la mia condizione presente. Invece no.
Paolo Nori
9 notes
·
View notes
Text

☕️ 🌧 A Singapore, una caffetteria ha introdotto un nuovo concetto chiamato "Sweet Little Rain". Quando un cliente ordina una bevanda, sia essa un caffè o un tè, può scegliere di farsela servire con una nuvola di zucchero filato sospesa sopra la tazza. Quando il calore della bevanda colpisce la nuvola, lo zucchero si scioglie delicatamente, creando l'effetto di una dolce "pioggia". Questa simpatica esperienza ha l’obiettivo di offrire un momento visivo e sensoriale unico e lasciare un ricordo originale.
35 notes
·
View notes
Text

TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol.1 From the Empire
FLIGHT NIGHT - Capitolo 1
Traduzione italiana di jadarnr basata sui volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨

“Hostess, scusi? Potrei avere del latte nel mio te? E anche diciamo dodici… no tredici cucchiaini di zucchero?” Chiese.
Jessica si voltò a guardare il giovane uomo dall’altra parte del bancone. Indossava occhiali spessi ed una semplice e scolorita veste da prete. Quel povero viaggiatore sembrava parecchio fuori luogo.
Anche se gli ultimi tempi erano stati duri, la sala panoramica era elegante ed affollata. Uomini e donne ben vestiti chiacchieravano e ridacchiavano, una musica allegra suonava, bicchieri tintinnavano, e l’aria era pervasa dal fumo dei sigari. La sala era piena di persone ricche ed importanti.
Era una notte perfetta per volare.
“Mmm? Hostess? Signorina?” Chiese nuovamente l’uomo.
“Uh? Ah s-sì!” Rispose lei.
Jessica fece scorrere una mano lungo i suoi capelli castani lunghi fino alle spalle, sforzandosi di svegliarsi dal suo sogno ad occhi aperti. Si allacciò il suo grembiule. Il suo sorriso la rese più giovane ed il suo viso pieno di lentiggini si illuminò.
“Uh, aveva chiesto dello scotch?”
“No un te con il latte. E tredici cucchiaini di zucchero”
L’hostess sbattè gli occhi: “Beh, se vuole dei dolci abbiamo anche torte e pasticcini, signore”
“Sono sicuro che sono fantastici ma…” Il prete guardò il suo portafoglio. Le sue spalle si afflosciarono “Ho solo cinque dinari… quindi prenderò soltanto un te per favore”
Persino i bambini dei ricchi che correvano nella sala avevano più soldi di lui. Lo stesso stipendio del mese scorso di Jessica ammontava a duemila dinari. Come aveva fatto quel povero prete a salire sulla Tristan - la nave piú lussuosa a volare tra Londinium e Roma?
“Mi lamento sempre con la sede centrale” scherzò il prete “E la caffetteria qui fa pagare cento dinari per la cena. Che furto! Sono cosí povero, un solo pasto svuoterebbe tutto il mio conto in banca”
“Non mi dica che non ha mangiato?” Chiese la ragazza.
Lui scrollò le spalle: “Non da circa venti ore. Ho tentato di non stancarmi troppo rimanendo a dormire nella mia camera, ma stava comunque iniziando a girarmi un po’ la testa. Ho pensato che se avessi alzato un po’ la glicemia, avrei potuto tenere duro fino a Roma” rispose in tutta onestà.
“I preti vivono una vita molto dura”
Il prete prese le parole comprensive di Jessica come un complimento. Annuí come se stesse pregando Dio. “Come vede si tratta una questione di vita o di morte… Dunque, potrei avere il mio te zuccherato ora?”
Lei annuí. “Certo, ecco qui”
“Mh… questo te è così buono. È autentico, vero? Non quello nelle bustine che ti lascia—“
SBAM!
Prima che il liquido denso potesse raggiungere le sue labbra per un secondo sorso, un bambino che correva per la sala con un palloncino in mano andò a sbattere contro una gamba del prete, che finì con lo sbattere la testa sul bancone, rovesciando ovunque l’intero contenuto della tazza— sui suoi lunghi capelli, sulla sua veste, sui suoi occhiali, ovunque. Nel frattempo il bimbo inciampò, cadde per terra e si mise a piangere.
“Va tutto bene piccolo? Ti sei fatto male?” Chiese Jessica.
Ignorando completamente il prete dai capelli d’argento, che gocciolavano di te, corse dal bambino. Per fortuna il ragazzino era più impaurito che ferito.
Jessica afferrò la corda del palloncino che aveva consegnato ad ogni bambino che era salito a bordo e aiutó il bimbo a rimettersi in piedi.
“G-grazie signorina” balbettò il ragazzino.
“Di niente. Ma devi tornare dai tuoi genitori. É quasi ora di andare a letto.”
“S-sì. Mi scusi Padre” disse il bambino imbarazzato.
Il prete, che stava cercando di sistemarsi i capelli bagnati, sorrise in modo rassicurante al bambino che lo stava guardando preoccupato “Ah ah ah! Non è successo nulla. Era solo una tazza di te. Nessun problema. Non devi preoccuparti. Davvero.”
“Hai visto che prete gentile? Ora però devi andare a letto. Mi raccomando torna dritto nella tua stanza”.
Il ragazzino annuì e corse via. Jessica si assicurò che lasciasse il salone sano e salvo prima di tornare a rivolgersi al prete.
Lui stava guardando il te rovesciato. Stava lì a fissarlo, la sua espressione piena di rimpianto.
“Padre, vorrebbe un sandwich? Non c’è bisogno di pagare… offre la casa”
Lui si illuminò. “Offre la casa? Davvero? Oh Signore, grazie signorina. Lei è un angelo forse? Ora che ci penso, mi è sembrato di vedere un suo ritratto in una chiesa”
Lei alzò gli occhi al cielo “Sono solo una hostess”
Con un crepitìo, una voce meccanica parló da un altoparlante posto sul bancone.
“Parla il ponte di comando—Jessica, potresti portarci le nostre cene?”
“Sì Capitano Connelly… Uhm, Padre, può attendere un minuto? Torno subito” disse.
“Aspetterò quanto vuole, Signorina…?”
“Lang. Sono Jessica Lang”
“Lang?” Ripetè. Per un momento il prete sembrò cercare di ricordare qualcosa. “Ha forse una qualche parentela con la designer di questa nave, morta lo scorso anno, la Dottoressa Catherine Lang?”
“Sì, era mia madre”
Il prete alzò le sopracciglia “Quindi è lei al comando di questa nave?”
“No! Sono solo una hostess. Ho studiato un po’ per diventare pilota, ma non ho ancora la certificazione, e poi sono una donna…”
“Non c’è nessuna legge che le impedisca di volare, Jessica. Io stesso conosco una donna che pilota una nave volante… Oh, mi scuso. Non mi sono presentato. Il mio nome è Abel”
Il prete sollevó i suoi occhiali rotondi e si presentó inchinandosi “Abel Nightroad— prete errante al vostro servizio”
#trinity blood novels#trinity blood#abel nightroad#sunao yoshida#jessica lang#flight night#rage against the moons#thores shibamoto#traduzione italiana
9 notes
·
View notes
Text

Era il 19 marzo 1971 e niente fu come prima: i Jethro Tull pubblicano Aqualung è la copertina icona dei Jethro Tull. Fondati dall’istrionico Ian Anderson, i Jethro Tull hanno segnato un’epoca e hanno impresso il loro graffiante stile nella musica toccando tantissimi generi, dal jazz, al blues, al rock, al folk, fino all’elettronica. Il flauto, suonato dallo stesso Ian in modo cosi personale, è diventato un vero marchio di fabbrica. Iniziamo questo racconto sulla copertina più iconica del gruppo con una curiosità: il brano Aqualung, la title track, che eseguono dal vivo praticamente in tutte le loro performance, è uno dei pochi pezzi, che nella sua registrazione originale non ha il flauto! Il riff di Aqualung con quelle micidiali sei note eseguite da Martin Barre fu composto sulla chitarra acustica da Ian Anderson che a tal proposito racconta: “Suppongo che sia stato un po’ ispirato dalle note drammatiche di apertura di Beethoven della Quinta Sinfonia. Suoni alcune note e ti viene in mente un motivo, che è potente e stabilisce l’intera natura della canzone. È una grande cosa quando puoi farlo. I Deep Purple lo hanno fatto con Smoke on the Water. I Cream lo hanno fatto con Sunshine of Your Love. Quando crei uno di quei riff semplici e magnifici, è una cosa fantastica. È un bel gioiello nel firmamento musicale”. LA COPERTINA Ma veniamo alla copertina che in origine era textured, cioè telata. È un album “gatefold” ossia apribile che consentiva agli artisti di inserire più informazioni ed indizi sull’opera che presentavano. La cover è un dipinto di Burton Silverman raffigurante un uomo barbuto dai capelli lunghi in abiti trasandati. L’ispirazione scaturì da una fotografia di un senzatetto, scattata dalla moglie di Anderson a Thames Embankment, lungo gli argini del Tamigi. Una figura ai margini della società che osserva tutto. Perfetta per il contenuto lirico del disco ricco di riferimenti sociologici, religiosi e di vita comune. Da notare il netto contrasto tra il barbone e il manifesto alle sue spalle che pubblicizza eleganti e dispendiose vacanze natalizie in una località sciistica delle Highlands scozzesi meridionali. L’illustrazione materializza quasi il suo “rantolo” affannoso e minaccioso che è il vero senso del disco, che in origine doveva chiamarsi My God. Come lo stesso Ian Anderson ci svela, il titolo deriva dal rumore di un respiratore subacqueo. L’Aqua-lung è infatti il nome originale della prima attrezzatura subacquea sviluppata da Jacques Cousteau e Emile Gagnan nel 1943. L’interno della copertina, mostra un altro dipinto con i componenti del gruppo in abiti stravaganti all’interno di una cattedrale: Ian Anderson a bocca aperta che canta e tiene un incensiere; Jeffrey Hammond, il bassista, che beve da una tazza e ha in testa un casco da aviatore; Clive Bunker, il batterista, che è accovacciato sullo sfondo con una croce in mano; Martin Barre, il chitarrista storico della band, che è in abiti seicenteschi mentre John Evan suona il piano
2 notes
·
View notes
Photo

Storia Di Musica #282 - The Rolling Stones, Beggars Banquet, 1968
Ciò che unirà i dischi di Luglio sarà una caratteristica simpatica: hanno avuto tutti le copertine censurate, tanto che ne pubblicherò spesso due, quella che sostituì l’idea originale e l’originale, che in molti casi verrà rispolverata e pubblicata in occasione di rimasterizzazioni, anniversari o cambi di formati. Il disco che inizia la piccola antologia di copertina controversie ne aveva una geniale, ma uscì con quella che vedete in alto: un bigliettino di invito, con tanto di Répondez s’il vous plaît in basso a sinistra. Un invito che la più irriverente rock band del mondo, proiettata già nel 1969 a detenere un ruolo fondamentale nella storia del rock, dava a tutti i suoi fans. Si giocò sull’idea del banquet del titolo per quest’idea, anche delicata, ma nulla aveva a che fare con la prima copertina, per me leggendaria e tra le più belle di tutti i tempi:
Secondo la leggenda, la foto originale fu scattata nel bagno di un concessionario di auto tedesche della California, a cui furono aggiunti irriverenti graffiti, sul retro, lo stesso muro conteneva i titoli delle canzoni del disco da Barry Finenstein. Non fu censurato per il “God Rolls His Own”, nemmeno per la freccia del Sogno di Bob Dylan che finisce sul manico dello sciacquone, ma perchè si intravedeva la tazza della toilet: non so dire perchè nei paesi anglosassoni ci sia questa fobia della tazza, ma la lista di copertine censurate o ritenute offensive solo perchè era visibile quel sanitario è sorprendente. Resta da dire del disco, che esce nel dicembre del 1968, che riporta il suono dei Rolling Stones nel solco del rock blues di cui sono gli indiscussi maestri, abbandonando i giochi psichedelici del precedente Their Satanic Majesties Request, disco un po’ folle, un po’ costruito in risposta al Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles ma che è stato presto dimenticato, tranne per la spettacolare copertina in 3D. Con Beggars Banquet si apre invece un lustro memorabile, con almeno 5 capolavori in fila, che segnano la storia del rock. Il disco si apre con uno dei brani più famosi di tutti i tempi, ma che lascio per ultimo nel racconto. Fu per gli Stones l’ultimo disco con Brian Jones (che morirà tragicamente l’anno successivo), e per anni si ricamò su una sua estromissione pratica dai brani, ma in verità nonostante la sua paranoia e la crescente disaffezione per la band, schiacciato nel connubio artistico tra Jagger e Richards, suonò in quasi tutti i brani. La band inizia a lavorare al disco ad inizio 1968, e della vena creativa che sentono ne è dimostrazione il singolo che lancerà il disco, Jumpin’ Jack Flash (che non appare in scaletta). Si sciorinano dolenti blues, la spettacolare No Expectations, una canzone country acustica che vira verso la parodia del genere stesso, Dear Doctor, che parla sfacciatamente di un mezzo ubriaco che si lamenta che la futura spossa è scappata con suo cugino Lou, Parachute Woman è l’ennesimo blues sbroccato di Jagger (Parachute Woman, Land on Me Tonight, ed è l’allusione più leggera), Jigsaw Puzzle è un altro capolavoro del disco, ritmata e calzante, con un testo narrativo in pieno stile Bob Dylan (che sarà spesso un a fonte indiretta per i Glimmer Twins). Altra canzone mito è Street Fighting Man, ispirato alle manifestazioni parigine del ‘68 e ai cortei anti guerra del Vietnam, ma rimane un po’ distaccato l’approccio alla questione. Diviene però evidente anche una virata “di musica sociale” del gruppo, in brani come Factory Girl, sulle donne operaie, e un bellissimo pezzo, Salt Of The Earth, dove è addirittura Keith Richards che canta, in una canzone omaggio alla classe operaia sale della terra con un crescendo meraviglioso e che chiude un disco storico e leggendario. Che deve parte della sua leggenda alla canzone che apre il disco: scritta da Mick Jagger e Keith Richards, in vacanza a Positano, fu ispirata al cantante dalla lettura di quel capolavoro assoluto che fu Il Maestro E Margherita di Michail Afanas'evič Bulgakov, che Marianne Faithfull, all’epoca sua fidanzata, gli aveva regalato. Quindi Jagger immagina che Lucifero, una persona facoltosa e di classe, si presenti e inizi a raccontare della sua grandezza. Tra le altre: Ed ero là quando Gesù Cristo ebbe il suo momento di dubbio e dolore, Mi assicurai che Pilato se ne lavasse le mani e suggellasse il suo destino (...) Guardavo con gioia mentre i vostri re e regine combattevano per dieci decenni per gli Dei che avevano creato (...) Vagavo per San Pietroburgo quando vidi che era tempo di cambiare, uccisi lo zar e i suoi ministri, intervallate dal quel beffardo “Pleased to meet you\Hope you guess my name\But what’s puzzling you\Is the nature of my game”. Ma oltre il testo, è la musica che è trascinante come poche: un ritmo samba rock che accompagna il canto veloce e sentito, che tra scoop che fecero scandalo (Ho urlato "Chi uccise i Kennedy?" quando dopo tutto siamo stati tu ed io, a poche settimane dell’assassino di Robert candidato alla Presidenza degli Stati Uniti), a frecciatina agli amici di Liverpool (E piazzai delle trappole per i cantastorie che rimasero uccisi prima di raggiungere Bombay, malizioso riferimento al viaggio spirituale in India dei Beatles). Il brano prendeva in giro le voci, all’epoca diffuse, sul satanismo degli Stones, e tra le sue caratteristiche leggendarie c’è il famoso coretto, che nel testo originale del brano è a volte “wooo wooo” a volte “Who? Who?” fu aggiunto all’ultimo momento da Jimmy Miller, il loro fido produttore, con le voce a supporto di Marianne Faithfull e Anita Pallenberg, la fidanzata di Richards. La canzone è diventata una leggenda ben oltre l’ambito musicale, basta ricordare come si presenta V di V per Vendetta: Lasciate che mi presenti, sono un uomo ricco... e di buon gusto!. Tutto sommato alla fine è stato meglio che censurarono un cesso piuttosto che tutta questa meraviglia.
16 notes
·
View notes
Text

#etsy#acquerello#watercolor#painting#moka#mokawatercolor#coffee#coffeepainting#cafe#coffeewatercolor
1 note
·
View note
Text
Grafico x Nobel della letteratura
In che senso l'ultimo post del Grafico risale a un anno fa? Il tempo passa sì velocemente senza il trash amore a infestare le nostre vite... Le scuse sono doverose, e in attesa di progetti più grandi, si è deciso di aggiornare il blog con un post nostalgico, fatto anche un po' perchè a seguito del grande restauro l'admin si è ricordata di certe perle nascoste fra i post e ha deciso che necessitavano di un post highlight. Ah sì. Avete letto bene. C'è stato un restauro. Visto l'età che si trascinano dietro alcuni post, c'è stato un leggero editing con rimozione di alcuni dati troppo sensibili e con la correzione di errori di battitura per i quali all'epoca avrete probabilemnte urlato allo schermo. Ci sono anche state delle piccole aggiunte, ma non vi rovineremo il piacere della ricerca e non vi diremo dove trovarle ;) Detto ciò, in memoria dei bei vecchi tempi, stiliamo una lista delle citazioni letterarie e cinematografiche del quale il Grafico si è impossessato, in questo #tbt di apprezzamento all'admin che ha dovuto rieditare e riscrivere tutti i 54 [sì, sono 54] post del sito. N.D.A. [nota dell'admin] - confido che i post delle sub-pagine siano corretti perchè ormai è troppo tardi per fare una seconda manche.
1.Settembre 2019 : "La Danza delle streghe" - Gabry Ponte
Spiriti potenti, vi invochiamo Vegliate su noi, che stanotte gossippiamo Volti alla tazza di thè, alta la fronte Danzano i gossip del Grafico - nte.
Versione originale: "Spiriti potenti, vi invochiamo Vegliate su noi, che stanotte balliamo Volti alla luna, alta la fronte Danzano le streghe di Gabry Ponte"
2. Settembre 2020 : Monologo di Morpheus - Matrix
Il trash amore è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella pagina web in cui siamo. È quello che percepisci quando qualcuno si incontra alla finestra, o quando apri il link magico. L’avverti quando vai a scuola, quando vai in scambio, quando apri Instagram o WhatsApp. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità. La verità che sei uno schiavo, come tutti gli altri sei nato in catene. Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha muri, che non ha odore, a parte quando qualcuno dimentica la sacca da ginnastica in classe troppo a lungo. Una prigione, per il vero amore.
Versione originale: "Matrix è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L' avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità Neo: Quale verità? Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri sei nato in catene. Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha muri, che non ha odore. Una prigione, per la tua mente."
3- Ottobre 2020 : Monologo di Cady - Mean Girls
Nel mondo reale Halloween è la notte in cui i ragazzini si mascherano e chiedono dolcetto o scherzetto. Nel mondo del Grafico Halloween è la notte in cui Leshi può diventare una grandissima puttanella nessuno gli può dire niente, anche se in realtà lo fa tutto l’anno.
Versione originale: "Nel mondo reale Halloween è la notte in cui i ragazzini si mascherano e chiedono dolcetto o scherzetto. Nel mondo delle ragazze Halloween è la notte in cui una ragazza può vestirsi come una modella porno e nessuno le può dire niente."
4. Maggio 2021 : Monologo di Neo - Matrix
So che mi state leggendo, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi, paura del trash. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire, sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso pubblicherò il post e farò vedere a tutta questa gente quello che non si voleva vedessero, mostrerò un mondo pieno di trash, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini, un mondo in cui tutto è possibile, quello che accadrà dopo dipenderà da voi e da loro.
Versione originale: "So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi, paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire, sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e faro vedere a tutta questa gente quello che volete che non vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in qui tutto e possibile. Quello che accadrà dopo, dipenderà da voi e da loro."
& Monologo - Gossip Girl
Vi sarete pure liberati della 5F, ma non vi libererete mai del trash. Ci sarà sempre qualcuno che guarda da fuori e cerca di entrare. Di chi saranno adesso le storie trash? È un segreto che si scoprirà solo vivendo. XoXo Grafico
Versione originale: "Vi sarete anche liberati di Dan Humphrey, ma non vi libererete mai di me: ci sarà sempre qualcuno dal di fuori che vorrà intrufolarsi... Chi sono io ora? È un segreto che non rivelerò mai! Xoxo gossip girl."
5. Il Signore dei Triangoli : "Il Signore degli Anelli" - J.R.R. Tolkien
Quando il signor Editore Anonimo del Grafico del sito del Grafico annunziò che la società avrebbe presto festeggiato il suo quinto compleanno con una notizia sontuosissima, tutto il web si mise in agitazione.
Versione originale: "Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggings annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione."
6. Post di Moushi : "Il Nome della Rosa" - Umberto Eco
Giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questa pagina web testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui mi accadde di assistere in gioventù, a partire dell'anno del Signore 2017. Che Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto allora avvenne in un luogo remoto a nord della penisola italiana, in una scuola di cui è pietoso e saggio tacere anche il nome.
Versione originale: "Giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questa pergamena testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui mi accadde di assistere in gioventù, sul finire dell'anno del Signore 1327. Che Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto allora avvenne in un luogo remoto a nord della penisola italiana, in un abbazia di cui è pietoso e saggio tacere anche il nome."
Ora che finalmente sono state esplicitate tutte le citazioni utilizzate nei vari post potrete dormire in pace per la prima volta da anni. Le avevate già individuate tutte? Con la promessa che si sono dei nuovi contenuti in preparazione, ma senza specificare la data di pubblicazione, ci vedremo nel futuro. D'altronde, per aggiungere l'ennesima quote: "il tempo non porta altro che guai. mi occuperò del secondo grande mistero dell'universo: il trash!" Per quest'ultima lascio a voi lettori il piacere di scoprirne l'origine.
XoXo Grafico
Per premiare voi che avete letto il post nella sua interezza, lasciamo la lista delle entrate che hanno avuto delle aggiunte. Per cercarle vi basterà cercarle sulla barra di ricerca del sito così come ve le listeremo:
- Marzo2019
-Novembre2019 ural-trash
-Marzo2019 ural-trash
- Giugno2020
- Dicembre2020
- Febbraio2021
Buona lettura!
0 notes
Text
☕✨ Inizia la giornata con stile! ✨☕
Scopri la nostra tazza da colazione esclusiva, perfetta per gli amanti del design e dei dettagli unici! 🎨🔥 Realizzata in ceramica premium, questa mug non è solo un semplice accessorio, ma un'esperienza per il tuo caffè o cappuccino! ☕💖
✅ Design accattivante e resistente ✅ Materiali di alta qualità ✅ Perfetta per tè, caffè e cioccolata calda 🍵🍫 ✅ Regalo originale per amici e familiari 🎁
📢 Disponibilità limitata! Ordina ora e porta un tocco di originalità nella tua routine mattutina! 🌞🥐
#TazzaDaColazione #MugDesign #ColazionePerfetta #CaffèLover #IdeeRegalo #TazzeOriginali #KitchenStyle #CoffeeTime ☕✨
#streetwear#fashion#graphic design#graphicdesign#print on demand#printondemand#tshirts#tumblr milestone#TazzaDaColazione#MugDesign#ColazionePerfetta#CaffèLover#IdeeRegalo#TazzeOriginali#KitchenStyle#CoffeeTime ☕✨
2 notes
·
View notes
Text
· · ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⤹ �� 𝐞𝐭𝐡𝐚𝐧 𝐡𝐮𝐠𝐡𝐞𝐬 ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ‧‧‧‧ ʟɪғᴇ ʙɪᴛᴇs › ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀hamptons, ny ‧‧‧ 07.08.2024 ─── ㅤㅤ ㅤㅤ ㅤ Sapore di salsedine invadeva le narici del britannico che sera ritrovato a sedere su quella sedia a dondolo che aveva visto anni migliori. Lo doveva ammettere, la casa era semplicemente perfetta, con un arredamento moderno ma ricercato, e quella sedia in qualche modo stonava con tutto l'insieme ed in particolar modo il grande patio di legno bianco, eppure era ancora lì, nonostante gli anni. Le onde s'infrangevano lentamente, un movimento costante da essere quasi ipnotico, mentre la quiete era tutto ciò che desiderava. Sentiva i rumori della città in lontananza, ma la pace, la tranquillità di quel faro che sovrastava tutto e tutti era ciò che chiunque avrebbe mai desiderato. Montauk era una piccola perla rara che aveva conquistato il suo cuore dal primo momento in cui la vide. Solamente quando l'uomo alzò lo sguardo in direzione della spiaggia, vide una figura femminile avvicinarsi. Inspirò a lungo, ripercorse ricordi che non avrebbe dovuto nemmeno accarezzare, ed espirò attendendo il suo arrivo. ㅤㅤㅤㅤㅤㅤ ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Grazie per avermi ricevuto con così poco preavviso… So che potrebbe essere strano, ma i-io… Dio, perché deve essere così difficile? » ᴇᴛʜᴀɴ ʀᴀʟᴇɪɢʜ « Peyton… » ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Lo so, lo so… » ᴇᴛʜᴀɴ ʀᴀʟᴇɪɢʜ « Appunto, dunque respira. Una cosa per volta, okay? » ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Ti ha mai detto nessuno che intimorisci? Anche quando leggi nella mente delle persone, sai? E' estenuante. » ᴇᴛʜᴀɴ ʀᴀʟᴇɪɢʜ « Mh, me lo hai detto qualche volta, sì… Accomodati, ti porto intanto una tazza di the. » ㅤㅤㅤㅤㅤㅤ Lo sguardo della donna era impresso su qualche ricordo lontano. E non importavano le urla dei gabbiani, il rumore del mare o perfino quel silenzio rotto dai suoni circostanti, il pensiero della italo americana era focalizzato su un unico obiettivo. L'uomo portò le tazze all'esterno dell'abitazione, un lungo patio li ospitava ma era tutto quel legno bianco a essere oggetto di attenzione da parte della interior designer. ㅤㅤㅤㅤㅤㅤ ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Avevo dimenticato quanto lavoro avessi fatto qui. Non vengo da questa parte degli Hamptons da anni. » ᴇᴛʜᴀɴ ʀᴀʟᴇɪɢʜ « Ho fatto fare qualche lavoretto qui e là, ma ho voluto mantenere la struttura originale. » ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Hai fatto bene… Ascolta, Ethan… » ᴇᴛʜᴀɴ ʀᴀʟᴇɪɢʜ « Peyton dillo e basta, okay? Siamo amici e l'età dell'imbarazzo l'abbiamo già superata entrambi. » ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Lo so, è che… Non è semplice. Ma è come lo strappo di un cerotto, no? Devo essere rapida… Si tratta di Piper. » ㅤㅤㅤㅤㅤㅤ ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤ[ ... ]
0 notes
Photo

Un bicchiere take-away divertente e funzionale https://www.design-miss.com/una-bicchiere-take-away-divertente-e-funzionale/ Un #design divertente e funzionale, che rende unica l’esperienza di sorseggiare un caffè!
0 notes
Text
Bode Inspiratório: 46 tazze di caffè per celebrare la creatività e la resilienza
Bode Inspiratório è un progetto che mi ha davvero ispirato. Nato da una sfida tra 46 autori e illustratori durante il lockdown del 2020, è una collezione di tazze in porcellana che celebra la creatività e la resilienza.
Ogni tazza racconta una storia diversa, illustrata con uno stile unico e originale. Le storie catturano le sfumature del periodo di confinamento con immaginazione, umorismo e sensibilità.
Se siete alla ricerca di un tocco di ispirazione, vi invito a scoprire di più su Bode Inspiratório e ad acquistare la vostra tazza preferita!

https://bit.ly/3TWqKmd
#BodeInspiratorio#caffè#arte#creatività#resilienza#lockdown#storie#illustrazioni#VistaAlegre#ispirazione#colore
0 notes
Text
Regalibri a Natale (o no?)
A un lettore per Natale basta regalare un libro per vederlo felice. Mi pare abbastanza ovvio (un po’ come “Si je n’étais pas mort, je serais toujours en vie”). Mondadori ha la promozione ‘compri tre libri ti regalo una tazza’ (con la frase stampata del tuo autore preferito, che idea originale, chissà le notti in bianco che ha passato quello/a che l’ha inventata), sino al 31 dicembre. Neri…
View On WordPress
0 notes
Text
TRINITY BLOOD
REBORN ON THE MARS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol. 1 - La Stella di Lacrime
IL BANCHETTO DELLE TENEBRE
CAPITOLO DUE
Traduzione italiana di jadarnr basata sui volumi inglesi editi da Tokyopop
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨

Sotto le lampade che oscillavano nel soffitto, uomini e donne vestiti con abiti tradizionali colorati ballavano senza sosta. Le veloci piroette, che potevano dare le vertigini, erano passi unici della danza folcloristica della regione.
I volti degli uomini, che accompagnavano il ritmo con fischi e battiti di mani al suono vivace e rustico della ghironda e della fisarmonica, erano rossi come il fuoco. Tra risate e prese in giro, si passavano bottiglie dei migliori liquori, mentre le botti di vino venivano aperte una dopo l'altra. Essendo una cantina scavata nel seminterrato della più grande taverna della città, c'era abbondanza di bevande e di cibo.
Ma non c'erano solo bevande e cibo. Una semplice stampante rotativa, pile di volantini appena stampati e strumenti di produzione di uso incerto erano sparsi ovunque, occupando ogni angolo. Accanto a un tornio meccanico c'era una mitragliatrice artigianale.
- Bene bene… Vi definite Partigiani, quindi pensavo che viveste da qualche parte in mezzo alle montagne. Non avrei mai immaginato che aveste un nascondiglio così grande proprio nel centro della città
- È proprio perché siamo in mezzo alla città che non possiamo essere trovati. Come si dice: 'Se vuoi nascondere un albero, nascondilo in una foresta'... Ecco, prenda, Padre
Una tazza fumante fu consegnata al sacerdote, che emise un sospiro ammirato mentre osservava da fuori il cerchio della danza. Dopo aver ricevuto con cura il latte caldo pieno di zucchero, Abel ringraziò la ragazza che gli sedeva accanto.
- Ah, grazie mille, signorina Esther... Huum! È delizioso
- Sono contenta. Visto che hai detto che non volevi bere altro alcol, ho chiesto in cucina di farvelo preparare velocemente
Guardando il prete felice, con la bocca tutta sporca di bianco, la suora dai capelli rossi sorrise soddisfatta. Quando sorrideva, gli angoli degli occhi si abbassavano, facendola sembrare più giovane dei suoi diciassette anni. Da quel sorriso spensierato, nessuno avrebbe potuto capire la sua vera identità di Csillag, una pericolosa criminale ricercata dalle autorità come leader di un gruppo terroristico. Persino Abel, che era stato salvato da lei solo poche ore prima, vedendo il suo sorriso ingenuo, cominciò a chiedersi se non fosse solo uno scherzo.
- Cosa c'è, padre?
- Ah!
Abel si accorse che stava fissando il volto di lei senza rendersene conto, e riportò frettolosamente la sua mente alla realtà. Gli occhi di lapislazzuli della ragazza lo fissavano con un'espressione di curiosità.
- Ho qualcosa sulla faccia?
- Ah, no, niente... non è niente...
Scuotendo la testa così energicamente che si poteva quasi sentirne il rumore, Abel si schiarì in fretta la gola con un colpo di tosse discreto. Cambiando la sua espressione per sembrare il più serio possibile, cambiò argomento.
- A proposito, sorella Esther. È vero che siete voi il leader di questo gruppo di partigiani? Il Fronte di Liberazione Umana di István, così lo chiamate? Siete voi a guidarli e a coinvolgerli in attività antigovernative in città?
- Sì, beh, è così. Ma dire che sono il leader mi sembra un po' esagerato, non crede?
Come cercando le parole giuste, Esther inclinò leggermente la testa.
- In realtà, quello che faccio è solo coordinare i vari membri. Dei rifornimenti e della raccolta fondi, per lo più donazioni da parte dei cittadini, si occupa il proprietario di questa taverna, il signor Ignatz. La pianificazione delle operazioni sul campo è compito di Dietrich... Dietrich, puoi venire qui un momento?
Un giovane, che stava chiacchierando animatamente con alcuni compagni, rispose alla voce della suora e le si avvicinò.
- Cosa c'è, Esther...? Oh, Padre Nightroad, a proposito, mi dispiace per prima
La mano bianca, che scostava i capelli castano-rossicci, si protese verso il sacerdote in un gesto amichevole di stretta di mano.
- È stata una notte difficile, vero? Sono Dietrich von Lohengrin. Piacere di conoscerla
- Ah, piacere di conoscerla
Abel allungò frettolosamente la mano al giovane, che si sedette tra loro, accanto a Ester.
Era spaventosamente bello. Dal nome sembrava essere uno straniero, probabilmente uno studente di scambio proveniente da qualche regione germanica. Anche un uomo l'avrebbe trovato attraente, guardando quel viso sottile ed elegante. Involontariamente anche Abel nel guardarlo cambiò espressione, poi tentò di tornare subito serio, ma...
- C’è qualcosa che non va, padre?
Esther si piegò verso di lui con un'espressione preoccupata, pensando se portargli una coperta calda.
- Allora, Ester, hai messo al corrente Padre Nightroad di tutto quanto?
- Proprio ora... Immagino che ora anche lui se ne sia reso conto, ma sono loro, i vampiri, a controllare questa città. Un'antica famiglia conosciuta come Casa dei Marchesi d'Ungheria
Esther pronunciò quella parola - vampiri - al volume più basso possibile. Sotto la lampada che oscillava dal soffitto, il volto della suora mostrò una leggera espressione di paura.
- Ufficialmente, István sarebbe una città libera. Tuttavia, per centinaia di anni, questo luogo è stato sotto il loro dominio. Fabbriche, banche, fattorie, tutte le strutture più importanti appartengono a loro, e il parlamento della città è solo una facciata. E la Polizia Militare? Sono solo i loro cani da guardia
- E gli abitanti della città sono il loro cibo
Si inserì Dietrich in modo provocatorio, senza sorridere.
- Anche lei ha visto la situazione in città, vero, Padre? Le condizioni di vita di tutti hanno raggiunto il limite. Il Marchese d'Ungheria impone pesanti tasse alla città e investe tutto in armamenti militari. Chi non riesce a pagare le tasse viene portato via dalla Polizia Militare e mandato in prigione. Nessuno è mai tornato da lì...
- Ma aspettate un attimo. Non siete anche voi responsabili del degrado della città? Distruggete le strutture pubbliche, rubate i rifornimenti, uccidete le persone...
- Gli unici luoghi che attacchiamo sono le strutture della Polizia Militare!
Forse offesa da quell'affermazione incauta, la voce di Esther si era leggermente alzata.
- Abbiamo salvato le persone mandate in prigione, ci siamo ripresi il cibo confiscato con la forza dalla Polizia Militare... E' vero, in quei frangenti finiamo per combattere contro di loro. Accade che qualcuno muoia. Ma se non lo facciamo...
- Esther...
Dietrich posò delicatamente la mano sulla spalla della ragazza, con la voce bassa. Lo sguardo che rivolse ad Abel divenne ancora più duro, come se lo stesse rimproverando.
- Padre, voi ci chiamate assassini, ma che altro possiamo fare se non combattere? Rimanere in silenzio e lasciarci trasformare in cibo da loro? Anche la Chiesa ha abbandonato questa città... Stando così le cose, l'unico modo che ci resta è sporcarci le mani di sangue, no?
- Abbandonati dalla Chiesa? E cosa sta facendo la Reverenda Madre? Se c'è così tanta attività di vampiri, dovrebbero segnalarla a Roma e chiedere l'avvio di una crociata...
- Lei non sa nulla, Padre
Come se si lamentasse della sua ignoranza, Dietrich scosse la testa.
- Sa perché i vampiri sono riusciti a dominare questa città per centinaia di anni? Sa cosa si trova oltre i Carpazi, a est di questa città?
- Capisco, si tratta dell'Impero... giusto...?
Come se si vergognasse della propria avventatezza, Abel chinò il capo.
L'Impero - ufficialmente conosciuto come Impero della Vera Umanità o Tara Metuselah. Quello Stato era una grande nazione situata a est di Istvan. Il suo territorio si estendeva dall'est dei Carpazi alla costa del Mar Nero, in altre parole occupava quasi l'intera metà orientale della zona abitabile dell'umanità in quell'epoca. La sua capacità tecnologica, con una ricca potenza nazionale che utilizzava numerose tecnologie perdute, si diceva potesse rivaleggiare persino con il Vaticano, che era il leader della società umana.
Tuttavia, nonostante fosse una grande nazione, tutto ciò che riguardava quel Paese era avvolto da un profondo mistero, compresa l'esistenza dell'Imperatrice al vertice del governo, o quello che pensavano gli innumerevoli nobili del paese. E non era un caso, perché l'Impero della Vera Umanità era l'ultimo e più grande stato di una specie non umana sulla Terra, in altre parole, il paese fondato da loro, e tutti i nobili, senza eccezione, compresa l'Imperatrice, erano vampiri.
- Questa città è la zona di transizione tra la Chiesa cattolica romana, il Vaticano a ovest e l'Impero a est. Il confine tra il mondo umano e quello dei vampiri. Se il Vaticano dovesse intervenire, potrebbe sfociare in una guerra totale tra umani e vampiri. Per questo motivo, Roma è estremamente cauta nei confronti di questa città, come se fosse un punto sensibile. A tutti gli effetti, si potrebbe dire che gli abitanti della città siano stati abbandonati
- Ma anche se siamo abbandonati dal Vaticano, tutti noi siamo nati qui su questa terra e qui moriremo... Per proteggere noi stessi e coloro che amiamo, non abbiamo altra scelta che combattere
La voce di Esther, che continuò le parole di Dietrich, era carica di incrollabile determinazione. Nei suoi occhi azzurro-dorati, Abel sentì di scorgere il motivo per cui aveva conquistato la lealtà dei partigiani.
- In realtà, ad oggi abbiamo causato solo un po' di scompiglio all'interno del loro territorio. Ma anche una cosa del genere è una grande vittoria per noi. Con questo, anche gli abitanti della città devono aver capito che non sono invincibili. Un giorno, sicuramente...
- Ma è un peccato che non siamo riusciti a distruggere la 'Stella di Lacrime'. Avrei voluto davvero poter fare qualcosa al riguardo
- La Stella di... come ha detto?
- La 'Stella di Lacrime'... è l'asso nella manica del Marchese d'Ungheria
Sentendo la domanda di Abel, posta in tono un po' imbarazzato, Dietrich si rivolse a lui con l'espressione di un insegnante paziente.
- Secondo le leggende, si tratta di una tecnologia perduta risalente a prima dell'Armageddon e si dice che sia una delle potenti armi che hanno causato l'Armageddon stesso
- Ha causato l'Armageddon? Che tipo di arma è? Una grande arma da fuoco o qualcosa del genere?
- Purtroppo non ne sono certo. Si dice che sia un potere in grado di far scendere grandi fiamme dal cielo o di provocare enormi terremoti, tra le altre teorie. Ma si suppone che solo il Duca d'Ungheria possa controllarlo
- Ah, capisco. È piuttosto spaventoso, vero...? Hm? Aspettate un attimo. Se esiste davvero qualcosa di così pericoloso, perché il Marchese d'Ungheria non lo usa? Se attaccasse subito Roma, il Vaticano non sarebbe più un problema, no?
- Si dice che l'arma sia stata distrutta in battaglia molto tempo fa... Ma recentemente si è diffusa la voce che il Marchese d'Ungheria la stia restaurando. La nostra rete di informazioni ha anche raccolto notizie secondo cui egli sta acquistando macchine da altri Paesi a prezzi molto alti, anche se il loro utilizzo rimane sconosciuto
- E dopo averle spiegato tutto questo, Padre, le chiedo di prendere una decisione personale
Con un discreto colpo di tosse, Esther interruppe il discorso di Dietrich. Cambiando la sua espressione, fissò il sacerdote, che sembrava si stesse sentendo male a pensare a ciò che aveva appena sentito.
- Finché resterete in questa città, non potrete sfuggire al Marchese d'Ungheria. Soprattutto dopo quello che è successo stanotte... Per la vostra sicurezza, vi chiediamo di restare con noi d'ora in poi. Va bene?
- Ah... Va bene, se non può essere diversamente… Dopo quello che è successo, non posso più tornare in chiesa... Ah... Questo significa che dovrò passare il resto della mia vita al vostro seguito, è così?
- Eh? Oh, no. Essere al nostro seguito per tutta la vita sarebbe solo un intralcio...
- O Signore, la mia vita sembra essere in un vicolo cieco... Ah, ho finito il latte. Mi scusi, posso averne ancora?
- Oh sì, faccia come se fosse a casa sua. La cucina è in cima alle scale
Mentre guardava le spalle del prete che usciva dalla sala piagnucolando, Dietrich sussurrò sottovoce:
- Questo prete, è davvero a posto? Non è che finirà solo per essere un grosso peso?
- In ogni caso non possiamo semplicemente abbandonarlo, non credi? In effetti non sembra poter essere molto utile... ma per ora mi prenderò io cura di lui. Non preoccuparti
- Ma, ecco...
Dietrich cercò di insistere per controbattere qualcosa, ma vedendo l'espressione di Esther sembrò rendersi conto dell'inutilità di qualsiasi altro consiglio. Fece anche un sorriso un po' ironico e scrollò delicatamente le spalle.
- Beh, è proprio questo tuo lato generoso che mi piace molto
- Ah! Perché sono così sfortunato?
Mentre riscaldava il latte nella cucina deserta, il prete brontolava in continuazione. Si stava avvicinando l'alba e il cielo oltre la finestra cominciava a colorarsi di azzurro. Era stata certamente una lunga notte. Sembrava essere durata quaranta o cinquanta ore.
- Pensavo che finalmente avrei potuto rilassarmi un po' in campagna, ma è solo primo giorno qui e già è successo tutto questo. Anche se avessi diversi corpi, non basterebbero... Ah, Signore, la mia vita è così difficile
<Non è sempre difficile, Padre Abel?>
All'improvviso, una voce femminile gentile rise dolcemente vicino al suo orecchio. Ma... da dove era venuta? Nella grande cucina non c'era nessuno, a parte Abel. Tuttavia, egli non sembrò particolarmente sorpreso e si limitò a toccare leggermente l'auricolare - un comunicatore in-ear - nel suo orecchio
- Buonasera, sorella Kate... o dovrei dire buongiorno? Quando siete arrivati?
<Siamo appena arrivati. Ho ricevuto il rapporto di Gunslinger. Sembra che presto ci sarà un'operazione su larga scala della Polizia Militare... Proprio in questo momento i veicoli blindati si stanno muovendo nell'area. Ecco, ecco! Non è un carro armato quello che sta passando?>
Eppure ciò che si vedeva della città dalla finestra della taverna consisteva solo in file di tetti bassi ed edifici economici, senza strade in vista. Dov'era la proprietaria di quella voce e cosa stava guardando?
<Beh, dopo i disordini di poco fa non sorprende che la Polizia cittadina sia così agitata... Sembra che anche Gunslinger sarà molto impegnato. Che disdetta>
- Allora, sorella Kate, cosa ha riferito Gunslinger? Qual è l'obiettivo dell'operazione?
<Non si sa ancora. Tuttavia, sembra che la sorveglianza delle chiese della città sarà intensificata>
Nella città di István c'era solo una chiesa.
- Hmm. Quindi finalmente intendono iniziare a fare pressione
<Caterina sembra considerare preferibile far rientrare tutte le persone appartenenti al clero. Tuttavia, se Roma agisce apertamente ora, potrebbe finire per provocare l'avversario>
- Se è così, l'unica opzione è quella di fuggire dalla città in segreto... Sarà difficile
<Dovrete tenervi pronti>
Mentre rimescolava la pentola che cominciava a bollire, Abel sembrava riflettere su qualcosa. Poi annuì come se avesse preso una decisione.
- Non c'è alternativa. Dovremo chiedere l'aiuto dei membri del gruppo dei Partigiani per organizzare il tutto in qualche modo. Se il rapporto di Gunslinger è corretto, sono una squadra estremamente abile
<Padre Abel, a proposito di questi Partigiani...>
La voce, che fino a quel momento era stata di tono leggero, divenne improvvisamente cupa.
<A dire la verità c'è un problema. Poco prima del loro attacco... c'è stata uno strano movimento da parte della Polizia Militare. Sembra che quasi tutte le armi e le munizioni conservate nell'armeria siano state rimosse. La coincidenza è piuttosto... opportuna, non credete?>
- ...Pensi che siano trapelate informazioni dalla parte dei Partigiani?
<Probabilmente sì. La prego di fare molta attenzione. Mi farò sentire di nuovo. Per il momento continui ad aspettare qui>
- Capito... Fate attenzione anche voi, Iron Maiden
Dopo aver toccato nuovo l'auricolare e aver chiuso la conversazione con la persona che non poteva vedersi, Abel continuò a rimescolare nella pentola con un'espressione pensierosa. Era il momento di parlare un po' con Esther.
#trinity blood#sunao yoshida#abel nightroad#trinity blood novels#traduzione italiana#thores shibamoto#reborn on the mars#la stella di lacrime#il banchetto dell’oscurità#esther blanchett#dietrich von lohengrin
4 notes
·
View notes
Text
"Insalata di quinoa con agrumi"

Benvenuti su GiardinoWeb! Oggi vi presentiamo una ricetta fresca, colorata e piena di sapori vibranti: l'insalata di quinoa con agrumi e salsa allo zenzero. Questa preparazione creativa e originale è perfetta per un pranzo estivo leggero o per sorprendere i vostri amici durante un incontro culinario. La combinazione della quinoa nutriente, degli agrumi succosi e della salsa allo zenzero pungente renderà ogni boccone un'esplosione di gusto. Preparatevi a deliziare il palato con questa ricetta unica! Ecco gli ingredienti che ti serviranno: - 1 tazza di quinoa - 2 tazze d'acqua - 2 arance - 1 pompelmo rosa - 1 limone - 1 limetta - 1 cetriolo - 1 peperone rosso - 1 peperone giallo - 1 carota - 1 cipolla rossa - 1 mazzetto di prezzemolo fresco - 1 mazzetto di menta fresca Per la salsa allo zenzero avrai bisogno di: - 1 pezzo di zenzero fresco (circa 2 cm) - 2 cucchiai di olio extravergine di oliva - Succo di 1 limone - Sale e pepe q.b Ecco come preparare l'insalata di quinoa con agrumi e salsa allo zenzero: Inizia cuocendo la quinoa. Sciacquare sotto l'acqua fredda per eliminare eventuali impurità. Metti la quinoa in una pentola e aggiungi l'acqua. Porta ad ebollizione, poi riduci il fuoco e lascia cuocere coperto per circa 15-20 minuti, finché la quinoa non si assorbe tutta l'acqua. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per altri 5 minuti. Sgranate la quinoa con una forchetta e mettila da parte a raffreddare. Nel frattempo preparate la salsa allo zenzero. Grattugia lo zenzero fresco in una ciotola e aggiungi l'olio extravergine di oliva, il succo di limone, il sale e il pepe. Mescola bene fino a ottenere una salsa omogenea. Metti da parte. Sbuccia le arance, il pompelmo rosa, il limone e il lime. Rimuovi la parte bianca e taglia gli agrumi a fette oa spicchi, a tuo piacimento. Taglia il cetriolo, i peperoni, la carota e la cipolla rossa a cubetti o julienne. In una grande ciotola, unisci la quinoa raffreddata, gli agrumi, le verdure tagliate, il prezzemolo fresco tritato e la menta fresca tritata. Mescola delicatamente per distribuire gli ingredienti. Versare la salsa allo zenzero sulla quinoa e mescolare nuovamente per condire uniformemente. Assaggia e aggiusta di sale e pepe se necessario. Lasciare riposare l'insalata di quinoa in frigorifero per almeno 30 minuti per far amalgamare i sapori. Prima di servire, mescola nuovamente l'insalata e guarnisci con foglie di menta fresca. Questa insalata di quinoa con agrumi e salsa allo zenzero è una scelta fresca, colorata e sana per un pranzo estivo o un'occasione speciale. I sapori degli agrumi si fondono perfettamente con la leggera acidità della salsa allo zenzero, creando un'esplosione di gusto. Puoi mandarmi le tue ricette scrivendo a "Il giardino in cucina" [email protected] Segui la nostra nuova pagina e il canale Read the full article
0 notes
Photo

Moscow Mule anyone?
#moscow mule#ricette#ricette cocktail#cocktail moscow mule#moscow mule ricetta#moscow mule ingredienti#moscow mule cocktail ricetta originale#moscow mule ricetta originale#ginger bber#ginger beer#vodka#cocktail con vodka#boccale#tazza di rame#rame#lime#lime ginger beer e zenzero#cocktail allo zenzero
1 note
·
View note