Text
Kingdom Hearts: Birth By SLeep
Mettendo per ora da parte Union X, in ordine di timeline, BBS è il primo titolo della saga, l’inizio di tutto. Ambientato dieci anni prima a Kingdom Hearts (il primo gioco), viene narrata la storia di tre giovani combattenti: Aqua, Terra e Ventus.
Trama
Per quanto riguarda la trama, riporto di seguito quelle che viene descritto nelle “cronache” all’interno del gioco Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance.
Il maestro Xehanort aveva deciso di abbandonare il suo allievo Ventus sulle Isole del Destino. Il cuore del ragazzo era fratturato… inutile, ma fu salvato quando un “nuovo cuore” trovò Ventus e lo aiutò a riempire il vuoto.
Passarono molti anni e Ventus dimenticò l’accaduto. Aveva trovato una nuova casa nella Terra di Partenza, un luogo sacro protetto da generazioni di Maestri del Keyblade. Là conobbe altri due giovani di nome Aqua e Terra e insieme si addestrarono con il maestro Eraqus per diventare anche loro Maestri del Keyblade.
Sia Aqua che Terra avrebbero dovuto essere nominati Maestri del Keyblade, ma il maestro Xehanort intervenne e convinse Eraqus a sottoporre i suoi allievi all’esame per il “Marchio della maestria”. Mentre Aqua riuscì a superare la prova, Terra fallì e la cosa creò attrito tra lui e i suoi amici.
Poco dopo vennero a sapere dei Nesciens, strane creature che si nutrivano di negatività e che maestro Xehanort era sparito. Terra partì per risolvere entrambi i misteri; Ventus fuggì per stare insieme al suo amico. Aqua invece ricevette da Eraqus istruzioni di tenere sott’occhio Terra e di riportare Ventus a casa il prima possibile.
Così cominciò il loro viaggio.
Durante i viaggi di Terra, il maestro Xehanort fece dubitare al ragazzo della sua morale e lo convinse che la luce e oscurità erano ugualmente importanti e che quindi era necessario preservare il loro equilibrio. Altrove, Ventus incontrò Topolino, un altro allievo, e si ritrovò a incrociare il suo Keyblade con quello di Vanitas, un giovane mascherato.
I tre amici si ritrovarono al Giardino radioso, ma troppo era cambiato. Terra si sentì tradito da Eraqus e Aqua e si ritirò ancora di più tra le grinfie di Xehanort; Ventus prese le parti di Terra e scapò di nuovo. Ad Aqua non rimase che un misto di senso di colpa, preoccupazione e affetto.
Guidato forse dal destino, Terra arrivò alle Isole del destino e incontrò Riku. Decise di trasmettere il potere del Keyblade a questo ragazzino che gli ricordava così tanto se stesso.
Dopo qualche tempo, Aqua visitò la stessa isola e scoprì cosa aveva fatto Terra. Anche lei trovò uno spirito gemello in Sora, l’amico di Riku, e disse al bambino di stare sempre al fianco del suo amico e di guidarlo anche durante i momenti più bui della sua vita.
Anche Ventus fece una scoperta. Mentre era impegnato a salvare Topolino, si trovò davanti il maestro Xehanort e venne a sapere del suo legame con un’arma chiamata “χ-blade”.
Ventus tornò dal maestro Eraqus alla ricerca di risposte sul suo passato, ma la verità era troppo pericolosa per tutti, quindi Eraqus non ebbe scelta che rinchiudere il cuore del suo allievo per prevenire il disastro. Terra arrivò giusto in tempo e lottò con il suo maestro per proteggere il suo amico. Ma era proprio quello che il maestro Xehanort desiderava; Terra osservò con orrore mentre il suo nuovo “mentore” dava il colpo di grazia a un Eraqus ormai indifeso. Era stato ingannato.
Terra cerco di riportare Ventus al sicuro sulle isole del Destino, ma Vanitas, il ragazzo mascherato, era già là. “unisciti a me, diventa il χ-blade”, disse. E poi Ventus ricordò la verità: Vanitas era parte di lui, l’oscurità che era stata estratta dal suo cuore.
Guidati dal destino, Terra, Ventus e Aqua si ritrovarono al Cimitero del Keyblade.
In lontananza, apparirono il maestro Xehanort e Vanitas. Seguì un violento scontro e alla fine, Xehanort prese possesso del corpo di Terra. Nel frattempo, Ventus fu costretto a scontrarsi con Vanitas e scelse di distruggere se stesso e la sua controparte oscura per impedire che il χ-blade fosse forgiato.
Dopo la battaglia, Topolino riuscì a salvare Aqua e Ventus, ma il ragazzo non si risvegliò e Terra era sparito. Il viaggio di Aqua non era ancora finito.
Aqua si ricordò degli insegnamenti del suo maestro. Dopo aver trovato un luogo sicuro dover far riposare Ventus, sigillò la Terra di partenza, la quale sarebbe stata in seguito chiamata “il Castello dell’Oblio”.
Il cuore di Ventus era stato spento quasi del tutto, così si ritirò al sicuro dentro quello di Sora, quello stesso “nuovo cuore” che lo aveva già salvato in precedenza.
Aqua trovò e affrontò Xehanort, che aveva preso possesso del corpo di Terra. Dopo un lungo combattimento, Aqua precipitò nell’oscurità e si sacrificò per fare tornare Terra nel regno della luce.
Aqua vagò nel reame dell’oscurità per un decennio prima di incontrare uno sconosciuto. Questo straniero le parlò di un certo ragazzo che era diventato il salvatore di tutti i mondi. Quando Aqua sentì il nome del giovane, i suoi occhi si riempirono di lacrime e il suo viso si illuminò di speranza.
Gameplay
Dopo il tutorial iniziale (dove comunque inizi a conoscere i tre protagonisti), possiamo decidere con chi esplorare i mondi con uno dei tre (Terra, Ventus e Aqua), così da poter conoscere la storia su ben tre punti di vista differenti. Action RPG, viaggi tra i mondi per svariate ragioni, che differiscono da personaggio in personaggio. Ci scontreremo con vari nemici, come Xehanort, Vanitas e perfino contro il maestro Eraqus, seppur non sia un nemico, ma non avremo scelta durante il capitolo di Terra. Negli ultimi combattimenti si consiglia di apprendere in precedenza delle passive utili che aiutino a rimanere in vita, perché in alcuni punti si fatica a bloccare le combo dell’avversario (passive utili possono essere quelli per la difesa o HP Recovery 1).
Procediamo ora al sistema dedicato alle “skill”.

Lista comandi: All’interno di Birth By Sleep le skill prendono una denominazione diversa che è “Comandi”. Questi comandi possono essere di vario genere così da poter dare l’opportunità al giocatore di usare una propria tecnica durante i combattimenti più difficili. Le categorie sono le seguenti:
- Comandi Attacco - Comandi Magia - Comandi Oggetti - Comandi Multigiocatore - Comandi Movimento - Comandi Difesa - Comandi Contrattacco - Comandi Tiro
Alcuni comandi riesci ad ottenerli attraverso il Negozio Moguri che puoi trovare in ogni singolo mondo visitabile, altri attraverso il Negozio Moguri presente solo nell’Arena Miraggio e altri solo dopo aver fuso dei comandi tra loro. Quali sono i requisiti per poter fondere tra loro dei comandi? Innanzitutto ogni comando (Comando Attacco e Comando Magia), ha un livello che deve essere portato al massimo (solitamente non va oltre il quarto livello). Esistono due modi per poterli livellare: inserirli nella lista comandi (non per forza si devono usare); oppure attraverso il “Tabellone di Comando” (ci sarà una spiegazione a parte per questa funzione). Un altro elemento fondamentale per poter fondere i Comandi, sono i “cristalli” farmabili dai Nesciens dei vari mondi, oppure acquistabili dal Negozio Moguri dell’Arena Miraggio. I cristalli disponibili sono i seguenti:
- Cristallo Radioso - Cristallo Sprint - Cristallo Vigore - Cristallo Vitalità - Cristallo Ristoro - Cristallo Sazietà - Cristallo Striato - Cristallo Caos
Come già descritto in precedenza, i cristalli si possono ottenere sconfiggendo solo determinati Nesciens in mondi specifici. Un mio consiglio è sfruttare al meglio l’Arena Miraggio, dove si possono vedere nel complesso tutti i tipi di Nesciens presenti nel gioco (più dei boss speciali presenti solo in quel luogo).

Minigiochi:

Come ogni Kingdom Hearts che si rispetti, c’è anche una lista di minigiochi, ma quello principale è il “Tabellone di Comando”. Le regole sono molto semplici, raggiungi un punteggio prefissato e vai a conquistare le basi colorate. In parole povere è alla stregua del gioco dell’oca – misto – Monopoly (usi i dadi per muoverti in mappe sconclusionate, compri i tasselli e raggiungi la meta finale). Esistono varie mappe dove affronteremo sfidanti diversi (per un massimo di tre giocatori alla volta, noi inclusi), in alcuni di essi ci sono Aqua, Terra e Ventus (ovviamente a secondo del personaggio scelto, gli altri due saranno i nostri sfidanti), oppure potremmo trovare Minni, Cenerentola o addirittura l’amichevole Stitch! Perché un gioco del genere è così lungo? La risposta è molto semplice: permette di livellare i comandi a nostra disposizione molto più facilmente. Questo procedimento è molto utile, specialmente con quei tipi di comandi che ci potrebbero servire per creare comandi complessi o difficili da ottenere a causa delle continue mutazioni richieste.
Esempio:
Per poter ottenere il comando Zantetsuken, si possono fondere i seguenti comandi (in due modi diversi):
Incrocio Sonico + Stopga Catalizzatore Buio + Stopga
Il comando Stopga è disponibile solo se fondi o due Stopra (ottenibili se fondi due Stop), oppure Stop con Stopra. Sfruttare dunque il Tabellone di Comando facilita il tempo che potremmo usare per livellare questi tipi di comandi (questo accade perché se non si livella al massimo il comando, non sono disponibili per le fusioni).
Ci sono altri mini giochi all’interno di Birth By Sleep e li troviamo tutti nello stesso luogo: la Città Disney. All’interno della Città Disney ci sono molti mini giochi dove potrete mettervi alla prova senza limiti:
- Corse Folli - Gelato Ritmato - Pallafrutta
Corse Folli: Le Corse Folli si possono affrontare sia alla Città Disney che all’Arena Miraggio (in quest’ultimo luogo richiede inoltre di finirli entro un tempo limite per poter ottenere più medaglie). Le corse sbloccabili sono: Pista bucolica; Circuito Disney; Gran Circuito; Circuito Castello. Al compimento di tutte le corse presenti, si potrà sbloccare il Keyblade Trionfante.
Gelato Ritmato: Come dice il nome del gioco, la missione sarà quella di andare a tempo con la musica insieme ai tre amici Qui, Quo e Qua. Grazie alle serie di combo che si ottengono durante la partita, si potrà avere un gelato altissimo, che costituirà un record registrabile sul Diario del giocatore. Grazie a ciò si potrà sbloccare la versione Professionista del gioco, dove riaffronteremo le canzoni con un livello di difficoltà maggiore. Le canzoni disponibili sono le seguenti: Il Mondo è Piccolo; Fragore di Motori; Paradiso Gelato; Isole del Destino; Mano nella Mano.
Pallafrutta:
Ultima gioco ma non meno importante, è il gioco della Pallafrutta, un misto tra la pallavolo e il calcio. Si lancia la frutta contro il campo avversario cercando di fare gol nella loro rete. I round disponibili sono quattro con avversari differenti: Calzavedetta (round 1); Boxer (round 2); Cip e Ciop (round 3); Capitan Giustino (round 4).
Impressioni sul gioco:
A livello di trama l’ho trovato molto bello, specie grazie all’opportunità di poter vedere tutti i tre punti di vista dei protagonisti, così da immergersi sempre di più nella trama e affezionandoci (piangendo allo stesso tempo), seppur tragicamente, a tutti e tre indistintamente. I collegamenti con i titoli a seguire sono molto forti e verranno presi in considerazione fino alla loro “salvezza” (tenendo in considerazione che probabilmente si cercherà di salvare tutti e tre da quel destino crudele che gli è stato assegnato da Xehanort). Nel caso in cui qualcuno desiderasse giocare tutta la saga di Kingdom Hearts in ordine cronologico, questo sarebbe il primo da affrontare, bisogna però preparare i fazzoletti e le bestemmie, perché non è facile accettare il finale triste in serbo per il giocatore.
Terra è un personaggio che in apparenza sembra forte con un cuore di ghiaccio (almeno secondo il mio parere), ma si rivela essere il più sentimentale del trio, capace di farsi in quattro per i suoi amici più preziosi, specialmente per il piccolo Ventus, che vede come un fratello minore.
Ventus è molto attaccato a Terra che lo vede come un fratello maggiore, colui che lo ha aiutato a padroneggiare la meglio il suo Keybade, l’unico che effettivamente durante la saga, la impugna al contrario. Quasi si abbandona al suo destino, ma non cede e trovando rifugio in Sora, ritrova la forza di lottare, trovando così il coraggio che un giorno, quando si risveglierà, potrà mostrare ai suoi amici.

Aqua verrà spesso incompresa durante la storia. L’unica dei tre ad essere diventata Maestra del Keyblade, attraverso alcuni ordini dettati dal suo maestro Eraqus, cercherà di tenere sotto controllo Terra e riportare indietro Ventus, perché ha timore che stia per accadere qualcosa di terribile dopo la scomparsa del maestro Xehanort e l’apparizione di un ragazzo mascherato di nome Vanitas. Terra e Ventus capiranno male quel suo gesto e le conseguenze non saranno delle migliori ma, nonostante tutto, cercherà di non perdersi d’animo e farà di tutto per salvare i suoi amici. Metterà al sicuro Ventus e proteggerà Terra con la sua armatura riportandolo nel regno della luce a costo della sua stessa vita/libertà, finendo inesorabilmente nel Regno dell’Oscurità.
Interessanti sono i mondi esplorabili in questo titolo, con musiche molto belle (sono di parte, ho amato quelle presenti dentro il Dominio Incantato). I mondi disponibili in questo titolo sono i seguenti:
- La Terra di Partenza; - Il Dominio Incantato; - Il Bosco dei Nani; - Il Castello dei Sogni; - La Torre Misteriosa; - Il Giardino Radioso; - La Città Disney; - Il Monte Olimpo; - Lo Spazio assoluto; - L’Isola che non c’è; - Le Isole del destino; - Il Cimitero dei Keyblade.

Non vi resta che buttarvi a capofitto in questo gioco.
[gli screenshot di gioco sono fatti da me come breve guida, così da mostrarvi alcune fasi di gioco spiegate in questo piccolo articolo]
2 notes
·
View notes
Text
Kingdom Hearts – Una porta che conduce alla verità
Perché affrontare un discorso enorme come quello della saga di Kingdom Hearts? Cos’ha di complesso da dovergli dedicare tanto tempo? Vedremo mai la fine?
Kingdom Hearts è una saga nata nel 2002, con la sua prima uscita all’interno della console Playstation 2, protratta nel tempo tra altre console e al momento a piantato radici con la Playstation 4, dove vi son raggruppati tutti i titoli usciti fino ad ora.
Questa saga si differenzia da altre innanzitutto per quanto riguarda l’ordine di gioco, a causa degli innumerevoli titoli “non numerati” che in un primo momento possono confondere coloro che vogliono addentrarsi in questa storia. Prima di affrontare una spiegazione generale di ogni titolo, sarà meglio mostrare una timeline generale:

Come noterete dall’immagine, i titoli non sono pochi, ma procediamo con ordine: I primi tre dello stesso colore (a partire da sinistra) sono all’origine di tutto, basato sulla serie Unchained X presente sui sistemi Android e iOS. X Back Cover è un film dove viene narrata la storia dei Foreteller, seguiti da un’entità ancora oggi misteriosa, il Maestro dei Maestri. Ogni Foreteller costituisce una fazione che nel gioco stesso si dovrà scegliere tra Unicorno (Ira), Volpe (Ava), Orso (Aced), Anguis (Invi) e Leopardo (Gula).

La missione base del gioco costituisce nel raccogliere più Lux possibili. I lux sono alla stregua della Luce che viene raccolta per mantenere intatto l’equilibrio da Luce e Oscurità. Ogni Foreteller ha il compito di radunare dei bambini, possessori del Keyblade e con essi raccogliere i fantomatici Lux. Ma non è l’unica missione affidata a costoro: il Maestro dei Maestri ha affidato ad ognuno di loro una missione speciale e con essi un libro chiamato “il Libro della Profezia”, scritto dal Maestro dei Maestri in persona, dove preannuncia una guerra inevitabile, dove l’oscurità prevarrà sulla luce in tutti i mondi esistenti, la Guerra del Keyblade, ancora oggi ricordata nei titoli a seguire della saga di Kingdom Hearts. X [chi] è la prima parte del gioco per smartphone/tablet dove viene ripreso una parte del film X Back Cover, e a seguire le vicende del nostro protagonista personalizzabile che affronta le vicissitudini che riguardano gli altri bambini non solo della sua stessa fazione ma anche del destino crudele che li attende, da qui inizia Union X [Cross] (sempre lo stesso gioco, ma con un mega aggiornamento dove vengono mostrati i protagonisti che dovranno salvare la luce dall’oscurità). Come già scritto prima, ai bambini di tutte le fazioni è prescritto un destino crudele: affrontare inevitabilmente la Guerra del Keyblade e perdere la vita a causa di essi. Solo 5 persone si salveranno, formando un “team” che prenderà il nome di Dandelion. Queste persone sono quelle che dovranno ripristinare la luce dopo la Guerra del Keyblade, a causa dell’oscurità che li copre. Questo gioco è ancora in corso, ma ha già buttato le basi di quello che probabilmente e inconsciamente ci siamo ritrovati nei titoli a seguire presenti sulle console.
Birth By Sleep
Ambientato molto dopo la fantomatica Guerra del Keyblade e precede il primo Kingdom Hearts di 10 anni. Qui i protagonisti sono tre: Terra, Ventus e Aqua. Come per ogni Kingdom Hearts che si rispetti, anche la loro storia non è per nulla facile e si ritroveranno a dover affrontare un destino triste dettato da un nemico comune: Xehanort.
Questa figura la ritroveremo in tutta la saga poiché è l’antagonista principale di tutta la saga.
Della trama di questo gioco e dei suoi collegamenti, ne riparleremo in un secondo momento (così come per gli altri giochi, qui spiegherò solo in via generale della timeline).
Kingdom Hearts 0.2: Birth by Sleep - A Fragmentary Passage
Dura poche ore e si trova dentro la raccolta 2.8 pubblicato per Playstation 4. Narra le vicende di Aqua all’interno del Regno dell’Oscurità subito dopo Birth by Sleep e collegato ad un frammento del primo Kingdom Hearts.
Nonostante duri poche ore, è bello da esplorare, visto che troviamo alcuni mondi di Birth By Sleep dentro il Regno dll’Oscurità con qualche alterazione. Molto belle anche le musiche che portano ad immergere il giocatore sempre di più nell’oscurità insieme alla protagonista.
Kingdom Hearts
Il primo titolo della saga uscito sul mercato videoludico. Racconta la storia di tre bambini: Sora, Riku e Kairi.
Giocheremo nei panni di Sora accompagnati da due personaggi che diventeranno ben presto suoi grandissimi amici: Paperino e Pippo. Viaggeranno per i mondi alla ricerca di Re Topolino andando incontro ai piani malvagi di Malefica (La Bella Addormentata del Bosco), e trovando un Riku inghiottito dall’oscurità.
Kingdom Hearts 358/2 Days
Si accavalla con la fine di Kingdom Hearts a causa di una nuova entità che va a crearsi col sacrificio di Sora: Roxas, il Nessuno di Sora. In questo gioco saremo nei panni di Roxas e vedremo come ha vissuto i suoi 358 giorni e mezzo all’interno dell’Organizzazione XIII. Farà amicizia con due persone: Axel e Xion. Quest’ultima scopriremo in seguito che avrà molte cose in comunque col nostro protagonista, e ancora di più con Sora. Axel invece è un semplice membro dell’Organizzazione e si affezionerà ai due giovani rischiando se stesso fino alla fine.
Questo gioco usciì per Nintendo DS e riadattato con solo cinematic all’interno della raccolta 1.5 in vendita per Playstation 3 e in seguito per Playstation 4.
Kingdom Hearts Chain of Memories
Ambientato dopo il primo KH e a cavallo con 358/2 Days, in CHain of Memories ritroviamo il nostro amico Sora, insieme a Paperino e Pippo, all’interno del Castello dell’Oblio con un gameplay molto diverso rispetto a quello che siamo abituati, in quanto si combatterà attraverso delle carte in nostro possesso, così anche per poter viaggiare per i vari mondi. Sora avrà il suo primo incontro con l’Organizzazione XIII e farà inoltre la conoscenza di una figura molto importante: Naminé. La ritroveremo in questo gioco, ma anche in 358/2 Days e anche in Kingdom Hearts 2, ma questo ne riparleremo in un secondo momento.
Kingdom Hearts 2
Il secondo capitolo del filone principale dove si potranno ricongiungere Roxas e Sora, ritroveremo Riku e Kairi, scopriremo la vera identità di Ansem il saggio, e combatteremo nuovamente contro l’Organizzazione XIII. In questo capitolo della saga troveremo molti di scena, vari sacrifici (dolorosi da digerire) e nuovi mondi da esplorare (più alcuni già visti in precedenza).
Mi sembra doveroso lasciare uno screenshot con il nostro Roxas a Crepuscopoli perché mannaggia a me quanto ci ho pianto non durerà molto la parte in cui giocheremo nei suoi panni.
Kingdom Hearts Coded
Unico spin-off della saga, ci immergeremo nel cybermondo per ripristinare tutti i dati del grillario che narrano le vicende del primo capitolo di Kingdom Hearts. Giocheremo nei panni di un Sora digitale guidato dalla voce di Re Topolino per poter rimuovere i bug presenti nei vari mondi. Questo gioco è stato ridotto a cinematic (come capitò con 358/2 Days) nella raccolta uscita per Playstation 3 e in seguito per Playstation 4.
Kingdom Hearts 3D: DReam Drop Distance
Ambientato poco prima di Kingdom Hearts III, giocheremo sia nei panni di Sora che quelli di Riku dove affronteranno un esame per diventare Maestri del Kyblade. Viaggeranno per vari mondi, ma scopriremo ben presto che qualcuno sta tramando qualcosa, specialmente nei confronti di Sora. Uscito inizialmente in inglese per Nintendo 3DS, la versione rimasterizzata per Playstation 4 nella raccolta 2.8 lo troveremo in lingua italiana, inoltre, all’interno di questo gioco, c’è una sezione chiama “cronache” dove si potranno leggere tutte le storie dei precedenti capitoli della saga (tranne quella di Unchained X). Nulla è lasciato al caso, e verranno presi in ballo tantissime cose all’interno di questo capitolo, dunque non lasciatevelo scappare.
Una cosa in più che troveremo sono loro, da accudire e livellare:
Direi che dopo questa spiegazione generale, possiamo passare ad analizzare ogni singolo gioco nel dettaglio.
- aky
6 notes
·
View notes
Text
Go go post
Sarà un lavoro molto lungo, lo so, ma tra prossimamente arriveranno argomenti a me molto cari come un bel giro di lore tra NieR e NieR:Automata. Probabilmente sarà suddiviso su più articoli perché cercherò di trattare argomenti complessi con tutti i collegamenti del caso nell’intento di far apprezzare al meglio l’ambientazione di questo gioco che, da parte mia, ritengo un bel capolavoro.
Tra i prossimi titoli che affronterò (e su cui sto già lavorando), ci sarà la saga di Kingdom Hearts, dove proverò a trascrivere quella che è la timeline e le mie teorie su quello che potrebbe esserci (o che mi piacerebbe ci fosse), per non parlare di tutti i documenti segreti presenti nei vari giochi e impressioni sul gameplay dei vari titoli. Anche qui ci sarà da dvertirsi perché avrei molte cose da trattare, e non vedo l’ora di pubblicare (così da avere tutto un mio database sulla saga come promemoria personale) il tutto!
Di recente ho aggiunto qualcuno che mi aiuterà in questa impresa per poter ampliare questo piccolo angolo di informazioni, ma ne riparleremo una prossima volta.
Si procede!

0 notes
Text
NieR: Automata
Non è facile parlare di questo titolo senza causare qualche piccolo spoiler, ma cercherò di fare del mio meglio per esporre solo le mie impressioni a riguardo (tentare non nuoce)
NieR: Automata è un gioco complesso e difficile da discutere in poco tempo. C’è molta roba di cui parlare. Ci sono in ballo molte storie, molti combattimenti e molti anni dietro questo titolo apprezzato da molti, ma proviamo a dare un’occhiata veloce ai fatti precedenti.
Drakengard
Ricorre l’anno 2004 quando in Europa arrivò per Playstation 2 Drakengard, un action RPG criticato per il gameplay “pesante” rispetto ad altri giochi usciti in quel periodo, ma con una storia intricata, cupa e con finali diversi da sbloccare.
Attraverso il quinto finale (Finale E) nonché True Ending, ci ritroveremo a quelle che saranno le basi di un altro gioco, fortemente collegato che in pochi sapevano: NieR. (in pochi in quanto non ci fu un successo “memorabile” per questa saga, e molti giocarono NieR ignari dei collegamenti con la saga di Drakengard. Questo almeno per quanto riguarda la divulgazione in Europa)
Di Drakengard ricordo inoltre che esitono 3 titoli: Drakengard e Drakengard 2 sono disponibili per Playstation 2, mentre Drakengard 3 per Playstation 3.
NieR
Fu l’anno 2010 quando uscì su Playstation 3 il preludio di quello che avverrà all’interno di NieR: Automata. Ci sarebbero molte cose da raccontare su questo gioco, ma ritengo sia opportuno dedicargli un articolo a parte per poterlo valorizzare al meglio, magari applicando una timeline decente che possa dare un’idea ben precisa di tutti gli avvenimenti che accadono in questo gioco e che si ricollegano, seppur in modo tragico, al titolo successivo. Non dimentichiamoci, inoltre, che esistono ben due versioni di questo gioco: NieR Gestalt e NieR Replicant, ma solo il primo di questi verrà commercializzato fuori dal suo Paese d’origine (cioè fuori dal Giappoone), dove vediamo il nostro protagonista, Nier, nei panni di un padre con la propria figlia appresso, Yonah ed è ambientato 1300 anni dopo alla True Ending del primo Drakengard. Seppur questo gioco è stato apprezzato abbastanza dai videogiocatori grazie alla trama e all’ambientazione, è stato buttato giù dalla critica a causa del gameplay. Vorrei aggiungere, inoltre, che le musiche sono davvero ben fatte, e ti coinvolgono nel gioco senza che ve ne rendiate conto, rimanendo così nei ricordi nel giocatore. Interessante le visite verso nuove civiltà e luoghi inesplorati, ma ne parleremo in un secondo momento. Ora arriviamo all’argomento base di questo “piccolo” articolo.
NieR: Automata - prime impressioni
Quando conobbi questo gioco, ancora non conoscevo i collegamenti con i giochi precedenti. Conoscevo la saga di Drakengard, la seguivo già da qualche anno, ma non sapevo ai tempi i collegamenti diretti con questa saga, inoltre non ho mai avuto il piacere di giocarli a causa della mancanza di console (la Playstation 2 la comprai quando ormai c’era già sul mercato la terza e la Playstation 3 non l’ho mai acquistata), ma internet è un mondo vasto e le informazioni girano continuamente. Quando uscì la demo, inizialmente mi guardai una diretta streaming di un amico per vedere com’era effettivamente il gioco, dopodiché ebbi pure l’occasione di provarlo, notai che effettivamente mi piaceva molto e, come se non bastasse, non solo doveva uscire su PS4, ma anche su Steam. Prima di poter acquistare il gioco, mi fiondai a capofitto nel web per potermi informare ancor di più su tutto quello che riguarda la lore del gioco, con tanto di video interi di cutscenes che duravano millanta ore dedicato ai giochi precedenti. Non volevo perdere un singolo attimo.
Dopo giorni interi di informazioni, comprai super decisa il gioco da Steam per pc. Inutile dire che me lo son divorato per un mesetto e mezzo pieno, un po’ per volta quasi tutti i giorni.
Qui desidero aprire una piccola parentesi.
NieR: Automata è un titolo che si può benissimo giocare anche senza conoscere i fatti precedenti, sia ben chiaro questo. La mia scelta nel volermi informare sui fatti precedenti è dettato dal mio interesse per la saga e, trovando finalmente l’occasione di poter giocare a uno di questi titoli, non ho perso l’occasione per potermi immergere a 360° nella sua ambientazione, che mi ha da sempre affascinata. Tutto ciò per poter (a parer mio) apprezzare di più questo gioco con i suoi piccoli riferimenti che fan partire dei feels potenti indescrivibili.
Trama
Proverò a fare un piccolo riassunto riguardo alla trama (incrocio le dita). Son passati molti anni dal primo NieR. L’umanità si sta estinguendo a causa di una precedente invasione aliena col susseguirsi di una feroce guerra contro le biomacchine. Gli ultimi umani sopravissuti si trasferiscono sulla Luna, e progettano le loro armi di difesa. Nascono così gli androidi-soldati e con essi un progetto di difesa denominato YorHa. La storia si concentrerà su tre androidi in particolare: 2B, 9S e A2.
La demo giocabile è a tutti gli effetti una delle scene iniziali del gioco e ti mostra da subito un’ambiente assai ostile, con biomacchine pronti ad ucciderti senza esitazioni.
Anche qui la musica non manca. Canzoni molto belle che ti fanno immergere in questo mondo avvolto dal caos e dalle continue guerre che sembrano non finire mai. Magari questa è la volta buona che tutto ciò potrebbe finire e far ritornare così la pace che tanto si sperava.
Il resto è tutto da scoprire.
Cosa ne pensi del gioco?
Adoro ogni singolo angolo del gioco. L’ho giocato molto volentieri e lo rifarei se necessario, ma solo dopo aver letto tutti i drama, novel, ecc. Non mi accontento solo del gioco. La trama l’ho trovata coinvolgente e per una persona curiosa come me è l’ideale, perché ti porta a voler conoscere ogni piccola cosa, anche la più insulsa ma che riterrei ugualmente importante. Il resto è storia.
youtube
3 notes
·
View notes
Text
World of Final Fantasy
Già dai primi trailer, mi interessò particolarmente questo gioco, tant’è vero che feci il pre-order senza tante indecisioni. Cosa mi attirò: i vari mondi della saga Final Fantasy in un unico gioco in primis. Adoro la saga di FF, ma preferisco parlarne in un altro momento, continuiamo dunque con il resto della spiegazione. L’idea di poter visitare i vari mondi, mi piaceva moltissimo, specie quando vidi il Garden di Balamb, lì ho letteralmente urlato durante la diretta E3 2016. Mi piacciono molto i disegni chibi, vedere tutti questi personaggi così piccoli carini mi ha fatto apprezzare ancora di più la cosa. Mi piaceva poter vedere da un nuovo punto di vista questi personaggi amati innazitutto nel loro mondo con tutta la serietà possibile, perdendo purtroppo di credibilità con quelle sembianze, ma andava bene lo stesso. Un nuovo punto di vista poteva essere la soluzione per tutti, includendo pure due fratelli in questo “lungo” viaggio dentro il mondo di Grymoire. Di seguito il trailer in questione:
youtube
TRAMA
Cercherò di non fare spoiler per dare la possibilità ai lettori di capire solo a grandi linee quali sono state le mie impressioni a riguardo con un quadro generale della faccenda. Di per sé la base della trama è assai banale. Ci troviamo davanti due fratelli, una volpina (la piccola Tama, rappresentata nell’immagine qui sopra) e una persona, Enna Kross, che ci dirà poco a riguardo sulla missione da compiere e ancor meno poco su chi sia lei in realtà. Ci diranno di salvare Grymoire, popolato dai Lilichini e “mostri” chiamati Miraggi. Coloro che non rispettano la loro “statura chibi” vengono chiamati Jiganti (dunque l’altezza normale dei personaggi che impersonifichiamo, Enna Kross inclusa) e, durante il gioco avremmo la possibilità di diventare piccoli e carini come tutti gli altri Lilichini, così da girare indisturbati. Come salvare Grymoire? Ci saranno due cose da fare: sconfiggere l’esercito di Bahamut e “catturare” i Miraggi, costruendo così un piccolo esercito. Direi che da qui si può concludere la parte dedicata alla trama del gioco per poter seguire un altro argomento importante.
IL SISTEMA DI COMBATTIMENTO
Torniamo agli albori con un sistema di combattimento che i giocatori della saga Final Fantasy conoscono bene: sistema di combattimento a turni. Parere personale sulla scelta: ritengo sia stata una scelta dovuta dalle continue lamentele di tutti coloro che non hanno digerito i vari cambiamenti effettuati negli ultimi anni sul sistema di combattimenti che prima continuava imperterrito a resistere nella saga, ma che poco per volta è mutato fino ad un cambiamento netto quale Final Fantasy XV (dove appunto tale sistema risulta essere assente). In soldoni ritengo sia un “contentino” per questa fascia di giocatori, ma dall’altra ritengo sia una cosa carina mostrare alla nuova generazione un sistema a noi ben noto e molto presente nei nostri vecchi giochi (Final Fantasy, The Legend of Dragoon e tanti altri). Un’aggiunta carina a questo sistema è sicuramente stata la pila (da vedere l’immagine sopra messa), che va a formarsi in base alla “grandezza” dei personaggi. Un sistema che puoi sfruttare sia da Lilichino che da Jigante. Il sistema è come segue:
L - M - S > LARGE - MEDIUM - SMALL
Da Lilichino veniamo classificati come M, mentre da Jigante come L, di conseguenza sappiamo come impilare il resto, inutile dire che in base a chi mettiamo noi in squadra, si sommano le statistiche di tutti e tre e con essi le spell da poter usare, inoltre con alcuni in particolare si possono eseguire delle spell combo (trovai molto carina quella che si può fare con Valefor). E per quanto riguarda i punti esperienza? Classico metodo anche qui: vai in giro per Grymoire e ci sono gli incontri casuali. Sconfiggendo altri Miraggi (con possibilità inoltre di catturarli), ottieni i punti esperienza desiderati. Per quanto riguarda le abilità, vedremo un sistema presente già da Final Fantasy X, ma “migliorato”. Prima lo conoscevamo come sfereografia, ora miraggiario:
Quello qui rappresentato è un esempio di quello che affronterete in questo gioco. Ogni miraggio ha un proprio miraggiario dove poter aumentare le proprie statistiche e apprendere nuove abilità, senza però andare a mischiarsi con i miraggiari altrui (citando nuovamente Final Fantasy X dove ci ritrovavamo in situazioni del genere). Dopo aver appreso determinati requisiti, questi MIraggi avranno anche modo di potersi evolvere, potendo così accedere ad una nuova mappa del miraggiario dove potranno apprendere ulteriori abilità. Notiamo così che questo discorso sull’acquisizione dei Miraggi e le loro evoluzione si volge ad un argomento molto criticato in questo gioco, quello dell’ACCHIAPPALI TUTTI.
Non posso che dargli ragione purtroppo. In questo gioco il fine ultimo è di catturarli davvero tutti, hai una miraggiopedia da concludere. Si passano molte di ore di gioco a farmare per il raggiungimento dello scopo. Ovviamente in questo modo ci si rende conto dell’enorme differenza di ore sfruttate per la trama rispetto a quelle usate per trovare tutti i MIraggi e le loro rispettive evoluzioni, i vari dungeon, l’arena miraggio, e tutte le prove a seguire.
CON I DLC COME SIAMO MESSI?
Questione DLC discutibile senza chissà quale flame visto che quelli a pagamento sono davvero degli extra a poco prezzo e riguardano a dei Miraggi extra da poter ottenere, ma le vere rivelazioni sono i due DLC gratuiti: poter evocare Sora (Kingdom Hearts) e Balthier (Final Fantasy XII). Il primo era disponibile per un tempo limitato, mentre Balthier è ancora disponibile presso lo store online.
Ho amato troppo Sora come DLC, adorabile in ogni suo “pixel”, per non parlare della sua utilità. Non felice di aver avuto l’occasione di acquistarlo prima che lo togliessero. Balthier invece come l’ho provato, l’ho messo da parte. Quando uscì ormai avevo finito il gioco (stavo già facendo i dungeon extra da farmare, ma la trama l’avevo già finita da un bel pezzo). Non dimentichiamoci poi degli extra della day one edition, dove ho avuto l’occasione di poter evocare Sephirot (in formato chibi perdere di credibilità, sorry) e giocare il tutto con l’audio giapponese (che altrimenti ti sogni fino all’eternità, questo almeno su console).
IMPRESSIONI
L’ho giocato molto volentieri seppur con qualche difficoltà. Certe movenze date ai personaggi che mi ricordavano i dorama giapponesi, mi dava sui nervi (con alcune gag reputate nosense e privi di utilità alcuna). Sistema di combattimento molto carino, i posti esplorabili carinissimi, ho potuto ammirare Rydia in tutta la sua pucciosità, maledetta me che la adoro con tutto il cuore.
Le prime uscite del gioco furono per PS4 e PSVita. Comprai la versione day one direttamente su PSVita, poiché ritengo che questo gioco sia più carino attraverso una console portatile, un po’ come quando da bambini si portava dietro il Game Boy per poter giocare a Pokémon, e qui si riprendere la questione in cui si va a spiegare che il gioco è fatto per i nostalgici, ma sotto tanti punti di vista. Provai a giocarlo anche su PS4 (me lo son fatto prestare per mera curiosità), constatando che avevo ragione nel giocarlo su console portatile (con conseguente drop del gioco su PS4 in meno di 4 ore di gioco, sorry). Non è facile trovare persone che abbiano apprezzato questo gioco. Da parte mia posso dire che se piace il sistema di combattimento a turni e si ha voglia di girare per tutta Grymoire alla ricerca di tutti i Miraggi, questo è il gioco giusto da fare. Rilassante con i suoi piccoli colpi di scena, storia per nulla pesante, i posti da visitare puramente nostalgici per coloro che hanno giocato i precedenti FF. Da giocare assolutamente su console portatile, evitando PS4 e Steam (non è che vanno bene, anzi, è solo un mio punto di vista su come apprezzare al meglio il titolo).
4 notes
·
View notes
Text
Final Fantasy XV
*in aggiornamento*
Dopo lo scetticismo iniziale, ho preso la pazienza in mano e mi son messa su Final Fantasy XV. Puntiamo intanto alle premesse: ero già a conoscenza di una buona parte di problemi affrontati per la realizzazione del gioco, ma ciò non va a giustificare i miei commenti a seguire. Parliamo intanto di quello che bisognerebbe fare prima di incominciare il gioco: Kingslave (il film) e Brotherhood (mini serie anime di 5 episodi). Il film nel complesso non è male, l'ho guardato volentieri (più che altro per Regis, ma vabbeh) e cerca di darti un'idea di come sarà il gioco (anche perché sono in contemporanea con il viaggio di Noctis verso Altissia, quindi ok), mentre la serie anime mostra molto il passato dell'allegra brigata e del motivo che ha portato Noctis da piccolo a conoscere Lunafregna. Parliamo ora del gioco.
Come ho vissuto la cosa:
70 ore di gioco nel nulla tranne forse qualche ora buona per la curiosità. Spiego il perché di ciò: le missioni secondarie.
La maggior parte delle missioni secondarie affrontate sono un modo come un altro per "obbligarti" a girare tutta la mappa, una mappa che in molti punti non trovi niente, nessun’anima viva, nemmeno animali, toh magari qualcuno a cui dare dei kit d'emergenza perché hanno problemi con la macchina. Purtroppo questa cosa mi ha fatto annoiare per un bel pezzo perché l'idea di "open world" non l'ho trovata davvero interessante. Le parti dove bisogna esplorare i dungeon invece li ho apprezzati, mi piaceva anche lo stile architettonico e partiva anche l'interesse nell'esplorare ogni angolo del posto.
Per quando riguarda le missioni di caccia ho visto un futuro Re senza un soldo dove gli consigliano di andarsi a guadagnare i soldi da solo, quale miglior modo se non con la caccia! E fu così che si iniziano le gite in tutti i punti ristoro puntando inoltre al non farli dormire per beccare molti più punti esperienza (prima pagando 10k e solo poi 30k). Sinceramente avrei preferito una motivazione più plausibile, contando poi che sono davvero tantissime le missioni in questione, tanto che te li porti fino al capitolo 15, nel caso in cui perdessi la pazienza prima (come nel mio caso). Armata di tanta buona volontà, decisi di arrivare almeno a Rank 5 prima di continuare la storia, una storia dove il suo livello era 29 ma il mio era ben oltre il 43 a causa, appunto, delle molteplici quest secondarie. Ricordano molto le missioni che fai nei classici MMO e, sinceramente, se avessi voluto fare un MMO, avrei giocato ad altro.
Passiamo alla trama del gioco:
se di trama si può parlare (a causa delle lacune causate dalla scadenza per l'uscita del gioco e le innumerevoli cose che volevano e speravano di metterci dentro), mi è dispiaciuto constatare quanto possa durare poco se non addirittura POCHISSIMO rispetto alle ore passate nelle missioni secondarie, giurin giurello. Nonostante tutto la base era davvero buona, ma gli spezzoni forzati hanno portato una delusione su larga scala per svariati giocatori della saga (causa di molti flame che ancora oggi si possono leggere). Parliamo di un giovane che effettivamente vive in un modo abbastanza passivo tutto ciò che gli circonda, ma mostrando ugualmente rispetto verso le persone che lo circondano (l’allegra brigata, Luna e il padre) e mostra se stesso solo con i suoi tre amici (un barbaro, un mago e un bardo). Poco per volta la sua vita viene completamente stravolta (vicende del film) il barbaro decide di scuotere (percuotere) il futuro re per farlo andare avanti, fino al Capitolo 8 su 14 (vorrei sottolineare la cosa), non succede altro (oltre al raccogliere le armi ancestrali e trovare un modo per raggiungere Luna e riconquistare il proprio regno) e pensi sia giusto fare il bulletto con tutte le stazioni dell’impero facendole saltare in aria (KABOOM!).
Non sto a fare spoiler nel caso in cui ci siano ancora varie persone interessate ad intraprendere questa avventura, ma vorrei provare a commentare lo stesso come ho visto la parte finale rispetto a tutto il resto: storia tristissima, si vede un Noctis che non ha nemmeno il tempo per piangere se non per brevi attimi, ed è così fino alla fine. Nonostante tutto la sua missione è andare avanti, portare a termine la profezia. Questo dimostra come le scelte personali non potranno mai superare il volere degli Dei, di conseguenza le “scelte” che ti fa fare durante il gioco, porteranno sempre alla stessa cosa (la storia è lineare e non si basa su più finali, motivo principale).
La scena finale è forse l’unica cosa che mi ha ricordato il motivo per cui si chiama “Final Fantasy”, solo che speravo in tutto questo in ogni parte del gioco non solo alla fine, altra delusione.
Per pareri che portano a spoiler, non esitate a chiedere, sono sempre pronta a tutto.
Stile di combattimento:
Già dai primi video di gioco (intendo i teaser completamente cancellati) e dalla demo (ho giocato a quella presente in Type 0) ero consapevole che avrei sicuramente affrontato qualcosa di nuovo introdotto all’interno della saga, come l’addio al sistema di combattimento a turni. Ci ho messo una pietra sopra quasi subito per quello, ma le magie NO. Boccette mai usate, solo provate per capire a cosa servissero: a niente. Un buono modo per combattere alla fine è scegliere fin da subito le abilità da attivare dallo schema abilità presente nl menù di gioco e il resto è easy. Inizialmente li mettevo su Ignis, poi l’ho sfruttato come healer e ho lasciato perdere del tutto la magia. Magia Bianca e Magia Nera che sono sempre stai molto presenti all’interno della saga, totalmente annullati, visto poi l’ambientazione del gioco che, effettivamente, non lasciava nessun margine a tutto questo (le armi elementali è il massimo che sono riusciti a mettere, sempre su Ignis poi).
Stile di combattimento che vediamo assai mutato all’interno dei DLC (episodi di Gladio, Ignis e Prompto) dove addirittura quello di Prompto diventa quasi un FPS, mentre quello di Ignis l’ho trovato molto interessante (adatto al suo personaggio, ti permette di poter decidere varie strategie a seconda dei propri gusti e della difficoltà).
DLC dei tre episodi: Gladio, Ignis e Prompto.
Dei tre il più forzato ritengo sia quello di Gladio perché una cosa dove tu vai a dire “senti, mi allontano per un po’” e ti rispondono “ok, fai pure” è un NO totale. Nonostante il luogo sia molto carino ed effettivamente ci dimostra uno stile di combattimento totalmente concentrato sulla forza bruta, forzare in questo modo l’episodio è stato tristissimo, ma mai triste quanto le poche apparizioni di Cor che si faranno sentire solo in questo episodio. Speravo tantissimo di vedere molto più spesso Cor all’interno di tutta la storia di FF XV.
Interessante l’episodio di Ignis che riprende le vicissitudini dopo lo scontro con Leviatano. Sarebbe stato carino introdurlo come nel capitolo 13 dove ti facevano scegliere se giocare con Noctis oppure Gladio con Ignis (anche se poi c’era scritto che con Noctis la difficoltà rimaneva standard mentre con Gladio andavi sul facile, magari si poteva omettere ciò e concentrarlo di più sul carattere dei personaggi piuttosto che sulla presunta difficoltà del gioco stesso).
Per quanto riguarda l’episodio dedicato a Prompto, non so come esprimermi. Sistema di combattimento completamento diverso dettato dalle sue armi, e già si doveva prevedere. Nonostante tutto però è fattibile e si procede con calma, ma tenendo ugualmente qualche lacuna di storia anche dentro l’episodio stesso (che non riesco ad accettare).
Royal Pack (in aggiornamento)
Scelte aziendali per quanto riguarda la vendita
Tra le scadenze e i rattoppamenti vari, in generale ci sono state molte scelte aziendali discutibili, dovuti perlopiù dai “piccoli” rimedi apportati per provare a rendere la storia “completa” (parliamo di una storia dove usciranno DLC fino al 2019, dunque nemmeno si può definire tale) e il flame di coloro che hanno subito lo smacco con la Royal Edition che, paragonandolo ai costi di ogni singolo DLC, effettivamente il prezzo d’uscita è molto più basso rispetto all’acquisto singolo di ogni parte di gioco (dagli episodi al multiplayer). Vedremo come si evolverà la cosa fino alla fine dei DLC (facendo un conto totale delle spese.
Consiglierei il gioco? Forse. Alla fine è una scelta personale scegliere quante ore desideri dedicare al gioco. Puoi dedicarne 40, oppure 200, ma la trama attuale la riesci a fare tutta ugualmente. Nella situazione attuale consiglierei l’acquisto della Royal Edition (o Windows Version nel caso in cui l’acquisto sia tramite Steam) e vedere in seguito gli altri DLC che usciranno (contando che faranno appunto uscire un secondo season pass).
Se si dovesse acquistare la storia per la trama, consiglierei di non farlo, o almeno per ora no. Meglio aspettare che esca davvero tutto e, al massimo, poco prima dell’acquisto guardare il film e la mini serie anime. Inutile dire che anche una buona ricerca per leggere la linea temporale non è male. Viene spiegato a grandi linee l’antica civiltà di Solheim e la guerra tra i vari regni. Purtroppo il resto è lasciato all’immaginazione del giocatore e ancora oggi non ci è stata data chiarezza su molti punti della trama, quindi tocca solo aspettare per capire cos’hanno intenzione di fare con questo prodotto incompleto.
Ad Aky piace il gioco? Eh, bella domanda. Problema vuole che nel bene e nel male il gioco l’ho fatto volentieri e quasi fino alla fine l’ho giocato convincendomi che non stessi giocando un Final Fantasy, guardandolo sotto un punto di vista totalmente estraneo. L’ho giocato volentieri ma probabilmente, quando finirò tutto il gioco (compreso ogni dlc), non lo riprenderò mai più in mano, forse per fare qualcosa for fun, ma di certo non per rifarlo da capo. Non posso dire che mi piaccia, ma nemmeno che faccia schifo. Rimango ancora imparziale nonostante io lo stia giocando così assiduamente come se mi piacesse (sigh). Si vedrà in futuro.
1 note
·
View note
Text
Cyberdimension Neptunia: 4 Goddesses Online
Divorato in meno di una settimana, ho finalmente avuto il piacere di poter provare (finire senza ritegno alcuno) questo gioco.
Nuovo capitolo della saga Neptunia, ci immergiamo in un mondo fantasy popolato nuovamente da waifu, dove lo scopo principale è acquistare prima i vestiti e poi le armi/armature, poiché l'occhio vuole sempre la sua parte. A parte l'ovvietà, il sistema di gioco è molto carino, riprende quello che si vede in Neptunia U, ma con qualche miglioria. Non è un MMO al 100% ma coglie l'occasione di far vivere un'esperienza simile (quest di caccia, scelta skill, dungeon da esplorare, farming, ecc), potendo così scegliere a piacimento il personaggio preferito, ognuno con una propria classe. Per quest'avventura ho scelto di usare Vert, non solo perché mi piace come personaggio, ma anche per una questione di classe, appunto. La classe Enchanter l'ho ritenuta comodissima, sia per gli attacchi a distanza che quelli ravvicinati, con l'opportunità di poter recuperare HP, non solo per me, ma per tutta la squadra, rendendo il tutto molto equilibrato, nonostante ci fosse pure il Priest (impersonificato da Blanc). La storia è molto carina da leggere, semplice da tradurre (gioco completamente in inglese), e nel classico stile Neptunia saga, un insieme di piccole gag, nonché di parti serie nei momenti giusti e pieno di citazioni che vengono da altre parti (come videogiochi, anime, manga, ecc). Un parere personale che riguarda al tempo di gioco: grazie al tempo libero che mi sono presa con la forza (doveroso), l'hype dei mesi precedenti (gioco uscito prima per PS4, ma era già da molto tempo che se ne parlava), e il genere che mi piace, ho pensato di giocarlo a tempo pieno e con poche pause così da potermi immergere completamente nel gioco. Ci ho giocato molto volentieri e con entusiasmo, tanto che sicuramente continuerò a giocarci anche a tempo perso. Ma ora passiamo alla parte deludente: il multiplayer quasi assente.
Assente per una serie di motivi, la prima tra tutte è il lag continuo. Se sei l'host non ne risenti, ma tutti gli altri si beccano una partita fatta a scatti continuo, rendendo ogni cosa ingiocabile. Sinceramente mi ha fatto esitare nel completare le quest multiplayer questa cosa, e non solo: la stanza multiplayer si chiude automaticamente ogni volta che si finisce una quest, nel senso che bisogna poi ricreare la stanza per poter rigiocare insieme, e non solo per cambiare quest. Se ci fosse modo per poter sistemare questo “problema”, non sarebbe male, ma temo che non ci saranno novità a riguardo, purtroppo. Tenterò ugualmente la sorte quando avrò il coraggio di affrontare quelle quest.
Detto ciò concludo il tutto dicendo che la opening è BELLISSIMA <3 (anche la ending ma la opening è imbattibile). nep-nep
0 notes
Text
Why
L'idea è solo di fare una raccolta personale di tutto ciò che seguo, così da mantenere un piccolo database virtuale a riguardo. Spero solo di riuscire a concludere qualcosa di decente <3
1 note
·
View note