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È il mio 8 anniversario su Tumblr 🥳

Wow... Il tempo vola...

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Dylan O’Brien and Lily Collins

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DYLAN O'BRIEN

CADDO LAKE (dir. Celine Held & Logan George, 2024)

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Conchiglia.

Ansia pare irrequietezza

Il nesso

Ansia appare ad alta frequenza mentre guardi il tuo riflesso

Senza alcun senso fissi ciò che ti fa senso

Una lacrima brilla sul tuo volto adesso

Sogni di modellare il tuo corpo come argilla

Di insicurezza la tua coscienza è brilla

Autocommiseri l'assenza di autostima

Una splendida conchiglia diversa tra le altre

Ma il mare ci sta dentro a tutte quante

Non si guarda nel passato sei incosciente

Consiglio dato con una richiesta assente

Perdi attimi nel tuo presente

Sei stata forte e ora pensi di fermarti

In questo modo hai iniziato a frantumarti

Non ci devi pensare dicono in tanti

Devi essere più forte dicono altri

e ti distacchi poi tieni tutti distanti

Aspetti solo di dimenticarli

Altri attimi passati ad odiarti poi torni apatica

Mi trattengo tutto il tempo la mia mente è sadica

Mi spengo e poi riaccendo per un difetto di fabbrica

Vi sembro una formica? tienetevi le vostre briciole

Persone frivole invertebrate

Valgo meno di zero eppure non mi meritate

Tra vite vantate gonfiate di credo

Scelgo di star male davvero piuttosto di fingere risate sforzate  lacrime escono camuffate un sorriso doloroso

Un filo sottile tra apatia e nervoso

Lo strappi e stai male ma il fastidio ti pervade

Il trauma ti assale

qualcosa si è rotto e non si può aggiustare

Mano sul petto ora batte a stento

Conchiglia all'orecchio, ne onde ne mare,

è il vuoto che sento, mi ci trovo al centro, il mio spettro è uno specchio che riflette il nero che ti mangia dentro.

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🖤🩹

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Mi chiedo quante cose non ho detto per paura di essere fraintesa. Quanti sogni ho soffocato per timore di essere giudicata. Mi chiedo quanto di me ho perso per non disturbare gli altri.

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Paranoia?

Presente all'appello🙋🏻‍♀️

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Ti è mai capitato di renderti conto di aver sbagliato tutto...?

Mi è già capitato di fermarmi e riflettere su quanto seguire i consigli delle persone mi stesse in realtà allontanando da me stessa... Per paura di essere sbagliata... Per paura di non essere abbastanza...

Credo che questo sia l'unico sbaglio, mettere a tacere quello che la tua essenza ti sussurra, costantemente, metterlo in dubbio... E ascoltare gli altri... Questo a lungo andare credo sia nocivo... Sicuramente per me lo è...

Ma comunque sbagliare fa parte del percorso, sempre... Non esiste una mappa su come percorrere correttamente la vita, se ti dicono che esiste... Bhe... Ti stanno solo vendendo un prodotto...

Semplicemente va percorsa, sbagliando, inciampando, perdendosi... L'importante è ritornare sempre sulla propria strada... E esplorarne altre non può fare altro che aiutarti a riconoscerla...

Credo che nulla succeda per caso, abbi fiducia nel tuo destino e non smettere mai di leggere i segnali che l'universo ci invia tutti i giorni! Belli o brutti che siano ! :3 🖤

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Mi ritrovo sempre a fare i conti con degli stupidi sensi di colpa.

Colpe che mi sono state attribuite da chi?

Colpa di che cosa?

Eppure quest'agonia è così reale...

Impossibile si tratti solo del frutto di una mera percezione.

Ossessione per l'evoluzione, per una costante metamorfosi.

La mente genera giorno dopo giorno degli standard da raggiungere.

Non fare nulla per raggiungerli ti spinge a sentirti bloccata.

Sentirti bloccata ti fa sentire sbagliata.

Chi lo ha detto che essere sempre, costantemente produttivi sia la "forma giusta" di vivere? Non credo nemmeno esista.

Il diritto di riflettere si tramuta anch'esso in senso di colpa.

Fermarsi, senza fare assolutamente niente... sta perdendo il suo significato autentico.

Tutta questa frenesia, gli stimoli costanti, creano uno stato di irrequietezza e una costante sensazione di non star facendo abbastanza, di poter dare sempre di più, di possedere un infinità di strumenti per dare sempre il 100%, e ci si odia per non riuscirci.

Come posso separare l'azione spinta solamente da un enorme senso di colpa come alternativa, e l'azione motivata da un desiderio della consapevolezza del benessere che ne deriverà?

È come aiutare per un meschino tornaconto invece che per il semplice desiderio del buono.

E forse questa è solo una mia lotta interiore con il mio cinismo.

Vorrei potermi sbilanciare senza essere consumata dalla paranoia...

Un po' come stare su una nave in mezzo ad una bufera, la nave si sta per dividere a metà, e forse non va bene restare in mezzo, ma forse non va bene nemmeno muoversi questo è l'ignoto con cui devi fronteggiare, dovrai decidere da che parte sbilanciarti, senza la certezza di doverlo fare.

Agire per un misero senso di colpa che ne deriverà se non avverrà l'azione non ne vale la pena.

Agire per benessere personale non dovrebbe recare alcun senso di colpa in caso contrario, dunque alleni la clemenza con te stessa tentando disperatamente di reprimere il senso di colpa che ne deriva.

Il risultato è uguale in entrambi i casi, e resti in balia, bloccata, sentendoti in colpa anche per questo.

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Non fare nulla non comporta assolutamente nulla.

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Perché la vita fa schifo?

Sono le persone il problema🫠

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Sento un immenso bisogno della me di qualche anno fa, della forza che c'era in lei, era inarrestabile... La saggezza, la pazienza, la lucidità nell'attendere la fine di eventi traumatici teascorsi in un apposita apatia, per evitare di farsi distruggere.

Ho bisogno di lei, ma pare avermi abbandonato, proprio come finiscono per fare tutti quanti.

Più cerco di venire incontro e comprendere la mia essenza più essa sembra svanirmi tra le mani.

Più cerco di amarmi e più trovo motivi per detestarmi.

Ho bisogno di nuovo di quella bambina che fin da quando ne ha memoria... si è dovuta prendere cura degli adulti che la circondavano... E ora che lei è una adulta non c'è nessuno su cui poter fare affidamento.

Sarà che oramai sono difettata? Oppure lo sono sempre stata e mi accorgo solo ora?

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Finchè una donna vede l'altra come suo avversario, il patriarcato va avanti.

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E il modo in cui mi guardano...

Loro come se fossero soddisfatte di essere migliori di me...

E loro... Come se il mio viso fosse sprecato su un corpo del genere... Come se fosse qualcosa che dipende da loro, o qualcosa sulla quale hanno il diritto di scegliere, di oggettificarlo.

E tra una battuta e l'altra non perdono mai tempo per dire la loro stupida verità camuffata da barzelletta...

"Eh ti vedo ingrassata..." e la prima volta che te lo dicono non ci fai nemmeno troppo caso...

"Sei ingrassata... Dovresti metterti a dieta" e la seconda volta abbassi lo sguardo, guardi i tuoi fianchi, le tue cosce... Ti assicuri che la maglietta che stai indossando ti copra le braccia...

"Stai ingrassando perché mangi male."

"Sei ingrassata, perché?"

Più volte in una sola giornata... Torni a casa, ti pesi alla bilancia... Ti senti frustrata per aver preso peso...

Guardi la persona che ti ama per quello che sei...

"Amore, mi trovi ingrassata?"

Sorride "Sei bellissima, non dire stronzate."

Ti guardi allo specchio, ti pizzichi qua e la, alzi le spalle...

Ridi e scherzi... Cerchi di far passare il tempo mentre lavori...

"Guarda, lui ha perso molti chili... Si vede che andava a camminare... Tu eri dietro di lui?"

Cosa devi fare? Ridi... Non vuoi sembrare permalosa, ma sopratutto non vuoi mostrare che una di queste insulse persone, che non hanno alcuna importanza nella tua vita, possa averti in qualche modo ferito... E quindi ridi...

Non vuoi mostrare che giorno dopo giorno stanno scavando uno dopo l'altro lungo la tua corazza, e giorno dopo giorno si passano lo scalpello e picchiettano in profondità, quanto sarà spessa la tua corazza?

"Quanto pesi ora?" Ridono

"70 chili..." e invece ne pesi 72, ma qualcosa dentro di te, la vergogna per il tuo corpo, ti spinge a mentire a persone della quale non devi rendere conto proprio di nulla.

"Vedrai presto peserai 80 chili."

"Perché mi dici questo?"

"Cosi... Vuoi scommettere?"

Fanculo... Vai a casa... Dalla persona che ti ama...

"Cosa mangiamo per cena amore?"

"Non ho fame..."

Sei al lavoro... Ridi... Scherzi con tutti...

"Lo sai... Questo nostro collega ti fa la bella faccia ma dice che sei diventata una cicciona..."

Davanti a tutti... Senza alcun tatto... Detto da una ragazza, mentre rideva.

Mi passa il sorriso e me ne vado... torno a casa... Mi peso... Mi odio...

Ridi e scherzi... Mentre lavori... Per far passare il tempo... Nonostante non sopporti più nessuno li dentro... Cerchi comunque di farti vedere solare, come lo sei sempre stata...

"Eh sei ingrassata..."

"Quanto pesi ora?"

Pesi 85 chili... Non sai cosa dire...

"Secondo me lei pesa 90 chili..."

Guardano una ragazza

"Lei pesa 90 chili" ridono....

Anche lei ride... poi per pulirsi la coscenza dice "poverina..."

"Eh ma lei è l'unica che continua a ingrassare qui dentro, tutti quanti dimagriscono." Aggiunge uno di loro ridendo.

Non sanno che sono le 20 di sera... e tu non mangi nulla dal giorno prima... Ridono... mentre a te hanno tolto il sorriso.

Questo è quello che significa prendere peso mentre lavori in una ditta... Con un sacco di uomini... Che non hanno altro da fare di meglio se non classificare e giudicare scopabili o meno i corpi delle donne con la quale lavorano...

Ma la cosa più straziante sono le ragazze... Così stupide... Fin quando una donna vedrà concorrenza verso un'altra donna il patriarcato andrà avanti.

Ps... Ho 21 anni... da quando ho 19 anni le persone della mia azienda mi fanno vivere questi momenti mentre lavoro, persone di ogni età... uomini di 30/40/50 anni...

Le cose e le frasi che ho elencato qui... non sono nemmeno la metà di quelle che vivo giorno dopo giorno.