blackcoffeewhitesugar - Tumblr blog

[blackcoffeewhitesugar]

[blackcoffeewhitesugar]

Leggo perché la vita non mi basta.

- F. Pessoa

[blackcoffeewhitesugar]

irony

[blackcoffeewhitesugar]

- Encomio di Elena, Gorgia.

[blackcoffeewhitesugar]

Magari sono io con il mio carattere un po' (tanto) strano, ma per queste cose veramente non ci dormo la notte.

In vita mia sono sempre stata circondata da persone che ad ogni singola cosa discretamente "bella" sentivano questo irrefrenabile bisogno di raccontarmelo nei dettagli. Posso capire "mi ha detto ti amo! " oppure "hey mi sa che mi sono innamorata" , anzi, mi fa piacere sentire cose del genere.

Non concepisco invece che mi venga detta ogni piccola frase, gesto, magari anche piuttosto intimo che preferirei davvero non sapere. Non perché non mi piaccia sapere che le mie amiche sono felici, ma perché sono cose talmente intime che se fossi in loro le farei restare tra me e l'altra persona. Odio il fatto che per parecchia gente una cosa non sia VERA se non ne sono a conoscenza tutti, se non è di dominio pubblico.

Ma non è stupendo quando ci viene detta una frase, ci viene rivolto un sorriso, un gesto, un segno, e lo teniamo solo per noi? Di quelli che fanno spuntare un sorriso se ci si pensa di notte, che non fanno chiudere occhio, che fanno accelerare il battito. 

Preferisco tenere queste cose solo e soltanto per me, godermele e viverle, piuttosto che alzare il telefono e andarlo ad urlare al mondo.

-Lils

[blackcoffeewhitesugar]

Vorrei solo dirvi che la pizza della sorella di lils è veramenteuno spettacolo!

Spero che imparerai dalla sorellona cara

-PeP-

[blackcoffeewhitesugar]

domani Pep testerà la pizza di mia sorella per la prima volta, chi avrà la meglio? Sono aperte le scommesse.

- Lils

[blackcoffeewhitesugar]

comunque ho sempre pensato che chi non parla molto ha gli occhi che fanno un casino tremendo.

cit.

-Lils

[blackcoffeewhitesugar]

because he can. 

[blackcoffeewhitesugar]

Okay, sono le 20:04, è domenica e ho passato tutto il giorno su i libri in vista dell'imminente esame. Sto scrivendo sotto consiglio della sempre sclerata lils poiché a parer suo ne ho altamente bisogno dato che a quanto pare esce fumo grigio dalle mie orecchie. 

Sinceramente non so neanche cosa raccontarvi, non sono ne in ansia ne nulla in questo momento, vorrei solamente stendermi, leggere un buon libro e non sentire i miei che sono più in ansia di una tredicenne al suo primo appuntamento.

Sono in compagnia della mia beneamata Heineken da 66 che suggella la chiusura di giornata mentre vagabondeggio per tumbrl e facebook in cerca di qualcosa di entusiasmante da leggere/vedere ma, come al solito il convento non passa nulla di buono e sono quindi costretto ad annoiarvi con le mie strascicate parole dettate dalla stanchezza e dal disagio mentale. Vorrei tanto fare un discorso intelligente ma, ve lo giuro, in questo momento non sarei capace neanche di raggiungere il divano per andare a continuare a non far nulla ( ma in una location decisamente più comoda). Non so se voi, cari/e lettori/lettrici abbiate mai provato l'ebrezza di studiare per più di nove ore in un solo giorno (spero che siate così geniali da non aver mai provato una cosa simile) ma, vi assicuro che si entra in uno stato mentale completamente a se. Si diventa apatici, il tutto ci scorre senza che noi abbiamo la voglia di far nulla. In realtà vorremo fare milioni di cose (come uscire a prendere una boccata d'aria, rilassarsi a vedere un film/leggere un libro, giocare ai videogames) ma in realtà non siamo capaci di fare nulla, o meglio, lo facciamo, ma senza l'entusiasmo e la voglia che ci mettiamo di solito. Non sto dicendo che quello che facciamo per distrarci non ci sta bene, semplicemente che mentalmente si è su un altro pianeta. IL PIANETA DEL NULLA. Almeno per quanto mi riguarda non sono ne felice, ne triste. Ne stressato, ne rilassato. Ne in ansia, ne tranquillo. Un unico e immenso centro, tant'è che mi sembro uno zombie. 

Comunque, non continuo che sennò vi fate una bruuttabruutta opinione del sottoscritto ( quando non passo tutto questo tempo su i libri non sono assolutamente così, chiedete a lils). Ora basta che sennò, smettete di leggere il post prima di terminarlo lol.

Un saluto da un fusissimo PeP

[blackcoffeewhitesugar]

-PeP-

[blackcoffeewhitesugar]

" credo che l'università non faccia per me, ma non fa niente "

ebbene no, non è l'universitario Pep a scrivere questo post bensì io, Lils, la povera liceale. 

Direte, ma cosa ne puoi sapere dell'università una che se tutto va  bene ci andrà tra due anni e mezzo? Credetemi, è bastato poco per farmi odiare le sessioni d'esame *ammicca*. A proposito, siate di conforto al'altro admin che si spera uscirà vivo dopo la prima settimana di febbraio.

Il punto principale del post è, ma a una che non ha voglia di fare un cazzo come me, (studiare in primis) conviene iscriversi all'università?

Una persona sana di mente muoverebbe il proprio fondoschiena alla ricerca  di un qualche lavoro (anche se senza laurea è praticamente impossibile, ma tralasciamo), ma Lils, no, sapete cosa fa? Dopo aver ascoltato i più terrificanti racconti su quanto bisogni stare appresso ai libri, sulla difficoltà delle materie, sulle notti insonni con la sola compagnia del caro vecchio caffè, l'admin più furba del pianeta si mette a fare ricerche sulle facoltà di indirizzi sociali con specializzazione in criminologia a Roma! Mi spiegate cos'ho che non va?

Perché io non lo so proprio.

Morale della favola: se la vostra testa, le viscere, il fegato, la milza, gli intestini e qualsiasi altro organo del vostro corpo vi dicono di fare una cosa apparentemente giusta, voi, se in quel momento di follia ve lo sentita, fate tutt'altro.

Chiudendo la mia bellissima sclerata giornaliera, auguro un buon sabato sera a tutti (anche se, per trovarvi a casa, davanti al pc, su tumblr, non dev'essere così buono questo sabato)

-Lils

[blackcoffeewhitesugar]

Perché la felicità a volte è un attimo, e quell'attimo ti sorprende.

- Laila Andreoni

[blackcoffeewhitesugar]

in questo momento ho una voglia irrefrenabile di un frappuccino al caramello,e non posso averlo. Indovinate perché? No, non perché sono le undici di sera, ma per il semplice motivo che vivo in un paese del cazzo chiamato Italia. Dovrebbe essere illegale vivere senza Starbucks.

- lils

[blackcoffeewhitesugar]

Ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale. (Tranquilla, lavoro solo di fantasia) -PeP-

[blackcoffeewhitesugar]

comunque tutti questi racconti di Pep sono fantastici, eh, ma la cosa che uccide la sua ex mi lascia un po' perplessa. Caro, stai cercando di dire al mondo che hai intenzione di farmi fuori?

- lils

[blackcoffeewhitesugar]

Erano arrivati, erano li, li vedevo. Con le loro sirene stridule che illuminavano a sprazi il cortile di casa mia. Ero riuscito a scappare in tempo, prima che mi trovassero in casa con la camicia sporca di sangue e il cadavere della mia ex steso sul tappeto, di fronte al camino acceso. Ero nascosto dietro un cespuglio, su una collinetta, proprio dietro casa e potevo udire a gran voce le urla degli agenti che invocavano il mio nome in attesa che mi facessi vivo. Ero ricercato da qualche mese ormai, per l'omicidio di due miei ex soci d'affari e ora, alla lista si è aggiunta anche la mia ex fidanzata. Non ho fatto quel che ho fatto per divertimento o per un regolamento di conti. Semplicemente sentivo il bisogno di dare un taglio alla mia vita precedente e quelle tre persone erano le uniche che non avrei potuto lasciarmi alle spalle se non con un finale del genere. Non sono mai stato fiero del mio passato, ne di quello che ho fatto, ne di quello che ho provocato. Per questo ho deciso di metterci una pietra sopra e ricominciare da zero. Una volta che mi fui accertato che la polizia avesse capito che non mi trovavo in casa e, dopo l'arrivo della scientifica, mi mossi. Pensai che il modo migliore per non farmi trovare fosse quello di andare il più lontano possibile, dove nessuno mi conoscesse, nessuno mi avesse mai visto su i notiziari e dove avrei finalmente avuto modo di ricominciare da zero. L'unico problema era: DOVE?. 

Mentre mi allontanavo dal luogo del delitto, cominciai a frugarmi nelle tasche, con la speranza di avere con me qualcosa che potesse tornarmi utile per la fuga. Presi il cellulare. Non potevo portarlo con me, sarebbe stato pericoloso. Lo buttai. Trovai le chiavi della macchina. Mi sarebbero potute tornare utili. Le tenni. Continuai a frugare e pescai il portafogli. Era pieno di carte di credito che non mi sarebbero mai più servite, ma le tenni. Non si sa mai. I soldi. Li tenni. Presi poi la mia carta di identità e la patente. Sapevo che non avrei potuto portarli con me, sarebbero stati di ostacolo alla fuga. Detti un ultimo sguardo ai documenti. C'era scritto Vincent Spada. Gettai anche quelli.

-PeP-