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Parafarmacia HOMEOFARMA
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Continuano le nostre serate di formazione e informazione
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Continuano le nostre iniziative !!! Per info telefonare allo: 3473806267
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Sempre meno un 'semplice dispensatore' di farmaci', sempre più un counselor
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homeofarma-blog · 8 years ago
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homeofarma-blog · 8 years ago
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Serata: parliamo del 2^chakra
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homeofarma-blog · 8 years ago
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FERMENTI LATTICI: SAI A COSA SERVONO?
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“I fermenti lattici fanno bene”: ce lo siamo sentiti ripetere così tante volte, dalla pubblicità alla letteratura scientifica, da avere ormai acquisito questa certezza.
Molti, tuttavia, pur sapendo che i fermenti lattici fanno bene, non sanno esattamente perché. A cosa servono dunque i fermenti lattici? E qual è la differenza tra fermenti lattici probiotici e prebiotici?
In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza su queste sostanze, sulle loro funzioni e modalità di utilizzo. In particolare affronteremo i seguenti argomenti:
La differenza tra probiotici e prebiotici
Fermenti ed equilibrio della flora batterica per la salute generale
A cosa servono i fermenti e dove trovarli
Perché e quando usare un integratore di fermenti?
I fermenti contengono lattosio?
Quanti fermenti assumere per ottenere effetti?
FERMENTI LATTICI PROBIOTICI E PREBIOTICI: DIFFERENZE E BENEFICI
Spesso negli integratori alimentari viene sottolineata la compresenza di due tipologie diverse di fermenti lattici:
probiotici
prebiotici
Che differenza c’è esattamente tra fermenti lattici probiotici e prebiotici? E quali sono le rispettive funzioni?
Citando la definizione fornita dalla FAO (Food and Agriculture Organization), possiamo definire i probiotici come fermenti vivi “che somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”.
Sintetizzando, possiamo quindi fare la seguente distinzione.
RFERMENTI PROBIOTICISi tratta di microorganismi attivi e vivi che, una volta raggiunto l’intestino, possono moltiplicarsi e, mediante colonizzazione diretta, favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale.RFERMENTI PREBIOTICICon questo termine si indicano alcune sostanze alimentari che possono essere sfruttate dai batteri “benefici” utili all’uomo; i prebitici sono dunque in grado di favorire crescita e attività di questi “batteri buoni“.
EQUILIBRIO DELLA FLORA BATTERICA E BENESSERE GENERALE
I fermenti lattici contribuiscono a riequilibrare la flora batterica intestinale anche grazie alla capacità di mantenere il giusto grado di acidità (pH).
Un’alimentazione errata, cure antibiotiche, stress ecc. possono creare uno squilibrio nella flora batterica; questo squilibrio può a sua volta lasciare spazio alla colonizzazione dei batteri putrefattivi.
Un’alterazione dell’equilibrio della flora batterica inestinale è detta disbiosi. Questa condizione può favorire la comparsa di problemi di vario tipo, tra cui difficoltà digestive, gonfiori, flatulenza e stitichezza.
La disbiosi, protratta nel tempo, può porre le basi a disturbi di altro tipo che non circoscritti al solo intestino: infatti le sostanze che si formano durante la putrefazione intestinale, passando nel sangue, per così dire lo “avvelenano”. Questa condizione negativa prende il nome di tossiemia.
I fenomeni putrefattivi a livello intestinale, infatti:
«comportano una diminuzione del potenziale immunitario e dei meccanismi di difesa. Dato che i probiotici hanno la capacità di migliorare l’immunocompetenza della mucosa intestinale e di regolarne la permeabilità, è determinante il loro ruolo per il mantenimento di una buona salute» (R. Intorno, L. Lozio, P. Paganelli, Disbiosi e immunità. Prevenire e curare le alterazioni, Milano 2005).
Per questo motivo, mantenere un corretto equilibrio della flora batterica è di fatto un supportofondamentale per la salute generale dell’organismo.
A COSA SERVONO I FERMENTI LATTICI E DOVE TROVARLI
Da quanto scritto nel paragrafo precedente, dovrebbe essere ormai chiaro a cosa servono i fermenti lattici. La loro funzione è quella di mantenere in equilibrio la flora batterica intestinale, impedendo così ai “batteri cattivi” di prendere il sopravvento. Ma dove possiamo trovare queste sostanze?
Molti avranno sentito parlare di alimenti probiotici, in grado di fornire un buon apporto di fermenti lattici vivi. Un alimento naturalmente ricco di fermenti lattici vivi è lo yogurt, ma questi benefici batteri sono presenti anche in alimenti come kefir, miso e crauti.
Ricordiamo, tuttavia, che per avere effetti positivi i fermenti lattici devono raggiungere vivi l’intestino ed essere assunti in quantità adeguate.
Il consumo di questi alimenti può dare sicuramente giovamento, ma potrebbe essere insufficiente a garantire il giusto apporto di fermenti, specie in presenza di un pesante squilibrio a livello intestinale.
PERCHÉ USARE UN INTEGRATORE DI FERMENTI LATTICI?
Come accennato in precedenza, diversi fattori interni o esterni possono alterare l’equilibrio della flora batterica intestinale e favorire lo sviluppo di problemi di salute. Per affrontare, o prevenire, questo tipo di squilibri, è possibile fare ricorso a un‘integrazione di fermenti lattici mediante prodotti specifici.
L’alimentazione, infatti, da sola spesso non è sufficiente a garantire il dovuto apporto di queste sostanze: occorre infatti tenere presente che la lavorazione dei cibi o la loro conservazione degrada la vitalità o la quantità dei fermenti lattici presenti al loro interno.
Sintetizzando, può essere consigliata l’assunzione di fermenti, per sfruttare la loro azione di riequilibrio della flora batterica, nei seguenti casi:
Dopo una cura antibiotica
In presenza di irregolarità intestinale o stitichezza
In presenza di problemi come intestino irritabile o gastroenterite
In presenza di candida, la cui proliferazione è favorita dallo squilibrio della flora batterica
FERMENTI LATTICI E INTOLLERANZA AL LATTOSIO
Per sfatare una credenza ancora molto diffusa ricordiamo che gli integratori di fermenti lattici NON contengono lattosio. Il lattosio è infatti uno zucchero presente nel latte e in nessuna fase della produzione di integratori di fermenti viene usato questo alimento. Questi integrayori possono essere assunti quindi anche da chi è intollerante al lattosio.
QUANTI FERMENTI ASSUMERE PER OTTENERE EFFETTI?
Ricordiamo che, secondo le direttive stabilite dal Ministero della Salute italiano, un integratore probiotico, per favorire realmente l’equilibrio della flora intestinale, deve mettere a disposizione nella dose giornaliera ALMENO 1 miliardo di cellule vive di un singolo ceppo. Assumere dosi inferiori di fermenti lattici non garantisce quindi reali benefici.
I migliori fermenti lattici in commercio, nonché i più completi, sono quelli che, oltre a rispondere al requisito sovraesposto, includono molte varietà di ceppi (dai lactobacilli ai bifidobatteri). Ceppi diversi possono infatti svolgere azioni sinergiche e favorire con più efficacia l’equilibrio della flora batterica.
da: Dr.Giorgini
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homeofarma-blog · 8 years ago
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COME PREVENIRE LE ALLERGIE
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Primo chakra
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Continuano le nostre serate in parafarmacia!!
La connessione a Madre Terra è la base, è la natura che insegna, è da lei che possiamo apprendere ogni cosa serva al nostro cammino spirituale. Siamo su questa Terra per un motivo ben preciso, sia che ne siamo consapevoli o meno, resta un dato di fatto e, il radicamento serve per tutto, è qui il punto da cui si parte. Per info e prenotazioni: 0734.995065
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Laura Tonatto profumi: Apeiron
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L'eccellenza della profumeria italiana
Tonatto Profumi è una maison di profumi torinese specializzata in creazioni artistiche artigianali di alta profumeria, che rappresenta una raffinata ed elegante realtà olfattiva. La creatività italiana è perfezionata dal prezioso know how artigianale del laboratorio Tonatto Profumi, dove tutte le lavorazioni alcoliche sono filtrate a mano, goccia a goccia. L'italianità di Tonatto Profumi viene espressa dall'equilibrio fra tecniche artigianali di alta profumeria e la selezione delle migliori materie prime che vengono costantemente accompagnate da ricerca e sviluppo. Ogni flacone è confezionato a mano e le essenze, selezionate nei migliori laboratori del mondo, non contengono coloranti né oli minerali. Assicurando così la grande artigianalità ed esclusività delle proprie creazioni.
Apeiron: nuova fragranza, un nuovo packaging, un nuovo linguaggio, un nuovo marchio.
Violetta e liquirizia introducono ad un' interazione di opposti, che trova armonia nella reminiscenza dell’antica, dolce e sensuale ambra grigia caratterizzata da una goccia di pregiata fava tonka.
La prima infusione di Ápeiron risale al Marzo 2015. L’infuso di Ápeiron è stato lasciato a maturare in un luogo a temperatura ed umidità controllate, permettendo così all’ambra grigia di potenziare la sua caratteristica di fissatore ed all’accordo di violetta e liquirizia di affascinarne l’identità.
Tonatto profumi, fedele alla qualità delle materie prime selezionate ed alle tecniche artigianali di alta profumeria, introduce nuovi simboli sull’eau de parfum Ápeiron. Un nuovo linguaggio, per comunicare e per rendere il profumo illimitato ed infinito; manifestazione del tempo e dello spazio in cui viviamo.
La formula di Ápeiron, che non contiene coloranti, antiossidanti e fissatori sintetici potrà, nel corso degli anni, vivere dei cambiamenti organolettici (olfattivi e di colore) in base alle condizioni climatiche a cui le materie prime di derivazione naturale verranno esposte. Anche i cambiamenti e gli aggiornamenti nazionali ed internazionali in merito alla sicurezza delle essenze nella profumeria potranno, un giorno, portare a variazioni della formula. Quando questi imprevedibili cambiamenti olfattivi si manifesteranno, allora verranno segnalati con il simbolo (triangolo blu).
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homeofarma-blog · 8 years ago
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homeofarma-blog · 8 years ago
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BIOGLAN, integratori alimentari in polvere
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La natura mette a disposizione un’incredibile varietà di vegetali che ci permettono di prevenire e migliorare l’aspettativa e la qualità della vita attraverso uno dei piaceri più grandi: una “buona” alimentazione. I prodotti Bioglan® Superfoods, grazie alla loro ricca composizione nutrizionale di frutta, verdura ed estratti di piante, permettono di integrare i benefici della natura nella propria cucina e nei menù a colori, per fare dell’alimentazione la propria “medicina”.
Pratici: basta sciogliere la polvere direttamente in acqua o in aggiunta a salutari smoothie alla frutta; ideali per per affrontare al meglio la giornata, grazie alle proprietà degli ingredienti vegetali.
Veniteli a provare !!
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homeofarma-blog · 8 years ago
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LE COSTITUZIONI IN OMEOPATIA
La malattia per l’omeopata è il risultato dell’interazione tra una causa scatenante - che può essere di origine ambientale, chimica, psichica o fisica - il corredo genetico e la capacità reattiva dell’individuo. Già Hahnemann nell’Organon spiegava: “Quelle che noi chiamiamo malattie sono in realtà manifestazioni delle perturbazioni del principio vitale, che tenta di spingere l’organismo alla guarigione”. La recidiva della malattia era dovuta alla “malattia cronica” di fondo che affliggeva il paziente e i singoli eventi clinici non erano che l’espressione periferica di questa.
Componenti fondamentali della diagnosi omeopatica sono lo stato d’animo del paziente, che costituisce uno dei sintomi più importanti che va sempre rilevato, e il “terreno”, ovvero le caratteristiche generali definite dalla “costituzione” di appartenenza e dalla “diatesi”. Nella medicina moderna c’è sempre meno spazio per la storia famigliare o personale del paziente. Vi è una difficoltà concettuale a trarre insegnamento e informazioni dalla biografia patologica del paziente, che potrebbe essere invece utile per una comprensione meno superficiale della malattia contingente e della sua evoluzione futura. La costituzione è l’insieme dei caratteri psicofisici di un soggetto sano ed in equilibrio, mentre per diatesi si intende la predisposizione di un certo organismo a contrarre certe malattie.
Le due classi sono correlate perché ogni costituzione tende preferibilmente ad una certa diatesi, anche se è molto difficile trovare individui che appartengano del tutto ad una sola delle costituzioni omeopatiche. L’individuazione delle costituzioni omeopatiche risale ai tempi di Ippocrate, quando si distingueva tra quattro tipologie di soggetti corrispondenti ai quattro umori del corpo, teoria che dominò incontrastata fino alla metà dell’Ottocento: il Melanconico, che si riteneva caratterizzato da un eccesso di bile nera, il Collerico da un eccesso di bile gialla, il Flemmatico da eccesso di flegma, il Sanguigno da eccesso di sangue. Le varie correnti di pensiero hanno preso in considerazione vari metodi classificativi, ( relazione tra arti e tronco, - prevalenza di alcuni apparati e sistemi funzionali dell’organismo - prevalenza di sistema neurovegetativo oppure somatico e così via) ma di base, corrispondono a quattro costituzioni omeopatiche principali che traggono il loro nome dal rimedio caratteristico più simile al soggetto: Sulfurica (dal Sulfur), Carbonica (dalla Calcarea carbonica), Fosforica (dalla Calcarea fosforica), Fluorica (dalla Calcarea fluorica). Anche se non si osservano mai o quasi mai dei tipi costituzionali puri, questa classificazione risulta molto utile perché fa capo a classi di rimedi che per alcuni aspetti corrispondono a dei capostipiti. In seguito,con il procedere degli studi,altri autori hanno proposto altre classificazioni,che vanno ad ampliare e completare queste. In particolare Martiny ha evidenziato l’importanza dei fenomeni embriogenetici nello sviluppo del soggetto nel condizionare sia caratteristiche psico-fisiche, che predisposizioni a determinate malattie. Questa impostazione completa ed integra sia la originale suddivisione ippocratica dei vari temperamenti (linfatico, sanguigno, bilioso, atrabilioso) che quella dell’omeopatia classica. In base a questa classificazione si hanno quattro gruppi costituzionali: Endoblasta, Mesoblasta, Ectoblasta e Cordoblasta. Grossolanamente si può dire che L’Endoblasta corrisponde alla costituzione carbonica, il mesoblasta alla sulfurica el’ectoblasta alla fosforica. Una breve descrizione delle costituzioni da un punto di vista fisico, psichico e patologico, aiuterà a capire meglio lecostituzioni omeopatiche.
Carbonica La Calcarea carbonica si ricava dal guscio sminuzzato delle ostriche, è un genotipo tipico dell’età pediatrica e adolescenziale. Il Carbonico è di statura media, brevilineo, tende all’obesità flaccida, la sua cute è fredda e pallida, l’aspetto è stanco, i gesti lenti e goffi, i suoi muscoli atonici. Il viso è rotondo ed il collo è largo e corto. La mano è quadrata, come i denti e le unghie. Il Carbonico è un tipo calmo, sedentario, apatico e molto pigro, è razionale, pauroso, disciplinato e responsabile. Tendenzialmente ipotiroideo, può soffrire di una degenerazione dei tessuti vascolari, di artrosi e varici, malattie metaboliche, reumatismi e ipertensione. Tipologia: o Soggetto tendenzialmente basso e grasso. o Articolazione rigide o Mano quadrata o Angolo braccio-avambraccio aperto verso l'alto o Denti e unghie tendenzialmente quadrati o Bambino: testa grossa, ventre prominente, linfatico, vorace Psiche: o Ordinato e disciplinato o Rispettoso, responsabile,coscienzioso Predisposizioni morbose: o Eczema e diarrea o Arterosclerosi o Artrosi o Malattie metaboliche
Sulfurica Prende il nome dal metalloide zolfo che catalizza reazioni biochimiche fondamentali dell’organismo, soprattutto nei processi di detossicazione, è un rimedio di modulazione che accelera o rallenta il metabolismo. Nella costituzione sulfurica si distinguono due sottotipi: il sulfurico grasso e il sulfurico magro. In genere di media statura è robusto, aggressivo e sempre attivo. Il suo colorito è rosso, la cute è calda ed il viso è di forma quadrata. È impulsivo, combattivo e passionale, ipercritico, nervoso. È un soggetto cronicamente intossicato che elimina attraverso le mucose: respiratorie, digestive, genito-urinarie, oculari. Soffre spesso di sintomi alternanti e recidivanti: prurito, secrezioni, bruciori, cefalee e nevralgie. Il suo metabolismo tende ad alterarsi (diabete, gotta, calcolosi epatica e renale, obesità). Tipologia: o Tendenzialmente è un soggetto di media statura. o Ipertrofia muscolare ed ipetricosi. o Corpo e viso e mani quadrate. o Denti e unghie quadrate. o Angolo braccio-avambraccio non in linea (formato un angolo < 180° ) Psiche: o Soggetto equilibrato dal punto di vista psichico o Reagisce bene a qualsiasi stimolo esterno Predisposizioni morbose: o Gode di buona salute, è caloroso o Presenta, in genere, solo problemi cutanei e a volte metabolici specie il sulfurico grasso con l'avanzare dell'età.
Fosforica Il fosfato di calcio è presente in tutti i tessuti organici e in questo soggetto i problemi sono legati al metabolismo di questi due minerali. Si presenta magro e alto con un aspetto elegante, la sua pelle è chiara e pallida ed il viso triangolare ed allungato. Il torace è esile ed i suoi arti sono lunghi e sottili. L’angolo braccio-avambraccio è tendenzialmente in linea. Sono bambini magrolini, con appetito alterno, insonnia e umore variabile. Il Fosforico si esaurisce facilmente e la sua vita interiore domina su quella di relazione. È spesso ipoteso e molto freddoloso. Ha spesso un’intelligenza brillante ma è anche insoddisfatto e scontento. È sempre malaticcio ma di rado soffre di gravi malattie, piuttosto di dimagrimento, anemia e di una demineralizzazione progressiva. Lo sviluppo degli organi che hanno funzione di sostegno e di movimento è insufficiente e quindi i suoi muscoli sono molto deboli, i legamenti tendono ad allentarsi, le ossa tendono ad assumere curvature viziate. Ne possono derivare: scoliosi, cifosi, piedi piatti, petto scavato, ptosi viscerali e lassità legamentosa. Predisposizioni morbose: rinofaringiti, bronchiti, diarree, cefalee, pertosse, cistiti recidivanti, squilibri immunitari fino all’autoimmunità. Tipologia: o Alto e sottile o Articolazioni flessibili o Mano allungata con dita sottili o Unghie e denti lunghi o Angolo braccio- avambraccio tendenzialmente in linea o Bambini: magrolini, appetito alterno, insonnia, umore variabile Psiche: o Intelligente, sentimentale, artista o Elegante ed armonioso Predisposizioni morbose: o Rinofaringiti, bronchiti, asma bronchiale, pertosse o Cistiti recidivanti
Fluorica Il fluoruro di calcio è il rimedio della costituzione fluorica, che non è considerata una costituzione normale ma una deviazione patologica della costituzione fosforica. È un soggetto con dismorfismi, grande lassità legamentaria, ipotonia muscolare, dentizione irregolare. Le dita della mano sono asimmetriche, flessuose. È un tipo instabile e indeciso ma dotato di un’intelligenza intuitiva. Può soffrire di scoliosi, cifosi, malattie ulceranti (ad esempio rettocolite ulcerosa), ipercalcificazioni, osteofiti, osteoporosi,  ernie, varici, emorroidi. Tipologia: o Soggetto con dismorfismi o Esostosi o Grande lassità delle articolazione o Dentizione irregolare o Dita mano dismorfiche o Angolo braccio-avambraccio aperto verso il basso Psiche: o Instabilità e indecisione o Ritardo mentale o intelligenza intuitiva Predisposizioni morbose: o Scoliosi, cifosi o Malattie ulceranti, es. rettocolite ulcerosa o Paranoia o sindrome maniaco-depressiva
L'aspetto endocrinologico Nella scuola endocrinologica del Pende si hanno i seguenti quadri endocrini correlati alle costituzioni: Carbonico: ipotiroideo e ipocorticosurrenalico Sulfurico: normotiroideo e ipercorticosurrenalico Fosforico: ipertiroideo e ipocorticosurrenalico Fluorico: disfunzioni endocrine varie Il fluorico non è una costituzione normale ma è patologica, cioè si ha una espressione patologica derivante della costituzione fosforica. Il fosforico è il longilineo stenico e il fluorico longilineo astenico. La classificazione più prossima alla realtà e più pratica è la seguente: Carbonico: brevilineo astenico Sulfurico grasso: brevilineo stenico Sulfurico magro: longilineo stenico Fosforico: longilineo astenico Fluorico: costituzione patologica in genere derivata dalla fosforica.
DIATESI Hahnemann definì le diatesi “miasmi” quando nel 1828 pubblicò l’opera sul trattamento delle malattie croniche in cui le spiegò per la prima volta, definendole come le vere responsabili delle ricadute delle malattie durante la cura omeopatica. Per diatesi si intende una condizione generale di predisposizione a contrarre certe patologie, apparentemente non collegate. Sono caratterizzate da segni peculiari: la psorica (dalla psora, termine che in greco indicava la scabbia), la sicotica (dal greco sycon, fico, nome di una dermatosi genitale), la luesinica (dalla lue, ovvero la sifilide). Nebel e Vannier aggiunsero in seguito anche la tubercolinica ( TBC ). Il Tubercolinismo sarebbe più precisamente da classificarsi come sotto-diatesi psorica. Di ogni diatesi viene fatto un quadro preciso che si basa sulla genesi delle patologie, sulle caratteristiche di esse e sui rimedi omeopatici di reazione. Queste forme oggi sono da considerarsi non tanto come forme derivate da infezioni, ma bensì come “modi” di fare le malattie, ovvero, modalità reattive. Ogni costituzione tenderà preferibilmente ad una certa diatesi: la Carbonica sarà più della diatesi Sicotica, quella Sulfurica della Psorica, quella Fosforica della Tubercolinica, quella Fluorica della Luesinica. Per non ingenerare confusione, è importante sottolineare che la nozione di diatesi supera la nozione classica di malattia. La diatesi è una storia patologica, una catena di malattie e malesseri strettamente legati al terreno del soggetto, di cui può interessare tutta la vita o solo parte di essa.
Sicotica È il miasma che Hahnemann collegò alla blenorragia e alla crescita di vegetazioni verrucose sui genitali esterni, la cui asportazione provocherebbe una malattia cronica caratterizzata da: neoformazioni cutanee, mucose, catarro cronico, ritenzione idrica, il tutto aggravato dall’umidità. A livello psichico il soggetto soffre di paure immotivate, fissazioni, fobie. Il soggetto sicotico dal punto di vista generale presenta una inibizione del tessuto connettivo che determina sia un aumento di peso, sia un peggioramento dei sintomi con l'umidità. Le patologie a cui va incontro sono: manifestazioni catarrali croniche (ad esempio brochite cronica), uretrite cronica, ipofunzione progressiva dei tessuti fino alla sclerosi. Caratteristica fondamentale della sicosi è la predisposizione a produrre neoformazioni, dalle semplici verruche ai fibromi e papillomi. Dal punto di vista psicologico, il sicotico è soggetto alle idee fisse e alle fobie. Cause della sicosi: Hahnemann riconduceva l'eziologia della sicosi alla presenza di blenorragia negli antecedenti familiari, attualmente si dà molta importanza anche all'abuso di vaccinazioni e all'uso indiscriminato di farmaci come il cortisone. La diatesi sicotica prevale nel soggetto carbonico o nel soggetto sulfurico.
Psorica Il miasma psorico provocherebbe manifestazioni periodiche e alternanti soprattutto a livello cutaneo, pruriginose, con tendenza alla parassitosi, a convalescenze lunghe e ad aggravamenti delle patologie in senso centripeto, ovvero verso l’interno, con riduzione della reattività. A livello psichico tende alla depressione. La psora è uno stato cronico di intossicazione determinato dalle più svariate patologie, sia ereditarie che acquisite ed ha due possibilità di manifestarsi. Nella fase iniziale (detta attiva o stenica) c’è una eliminazione all’esterno delle tossine, per cui troviamo patologie come eczema, foruncoli, diarrea, rinite allergica. Nella fase successiva, astenica, detta passiva non c’è possibilità di eliminazione centrifuga delle tossine che vengono convogliate verso organi interni , per cui è possibile arrivare a disturbi lesionali come ad esempio il diabete o la cirrosi. La psora in genere appartiene al soggetto di costituzione carbonica o sulfurica.
Luesinica Il miasma sifilitico ha un tropismo per il tessuto connettivo e osseo, con irritazioni, ulcerazioni, sclerosi, distrofie e dismorfismi. A livello psichico tende ad essere angosciato, ribelle, tormentato. Il soggetto con questa diatesi può andare incontro alle ptosi viscerali o a patologie come la rettocolite ulcerosa, determinata da alterazioni tipiche del luesinismo : sfiancamento dei tessuti di sostegno e occlusioni delle arteriole. Altre predisposizioni morbose: scarlattina, stomatiti, varici, disfunzioni ormonali, disturbi della dentizione. Dal punto di vista psicologico : i bambini imparano tardi a parlare e negli adulti sono frequenti i disturbi del sonno e l'instabilità psichica che può sfociare nella schizofrenia. Per quanto riguarda l'eziologia è da ricercare la sifilide o l'alcolismo negli antecedenti familiari. La diatesi luesinica è in genere presente nel soggetto di costituzione fluorica.
Tubercolinica Deriva dal miasma psorico con cui ha in comune la grande variabilità morbosa e comportamentale. Il soggetto tubercolinico dimagrisce con facilità, è freddoloso, è predisposto alle malattie da raffreddamento e alla demineralizzazione. Presenta una notevole instabilità emotiva e la tendenza alla malinconia e alla ciclotimia. Diatesi introdotta dallo svizzero Nebel e sviluppata dal francese Leon Vannier. Si riscontra in genere nella costituzione fosforica. Per quanto riguarda l'eziologia è evidente la possibilità di trovare negli avi problemi tubercolari. Fra le cause acquisite sono importanti le carenze alimentari gravi o malattie come la mononucleosi e le colibacillosi recidivanti. Le patologie a cui va incontro il soggetto tubercolinico sono le malattie broncopolmonari, i disturbi da difettosa circolazione venosa periferica e i dimagrimenti. Dei problemi psicologici sottolineo la labilità emotiva.
Dott.Sacripanti Corrado Farmacista
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Avete mai pensato di curare gli animali con l’omeopatia? Erica Savioli, floriterapeuta e naturopata per Green Remedies, ci aiuta a scoprire di più sulla linea di integratori naturali per animali e nello specifico, su quelli pensati per i nostri amici a quattro zampe.
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Efficacia di DDM Chinone nei pazienti affetti da fibromialgia
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La fibromialgia (FM) o sindrome fibromialgica, è una malattia reumatica caratterizzata da dolore muscolare cronico associato a rigidità e tensione muscolare.
La tensione muscolare comporta numerosi disturbi in quanto i muscoli tesi  causano dolore localizzato o diffuso, provocano rigidità limitando i movimenti, si esauriscono con grande facilità (i pazienti affetti da FM sono sempre stanchi e si affaticano facilmente), non permettono di riposare in modo adeguato causando sonno molto leggero e stanchezza al risveglio. La tensione muscolare, inoltre, si riflette a livello dei tendini che diventano dolenti in particolare nei loro punti di inserzione. La fibromialgia è spesso associata anche a disturbi  quali ansia e depressione.
È una malattia a genesi multifattoriale che coinvolge alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale. Studi recenti hanno dimostrato, inoltre, che la disfunzione mitocondriale e lo stress ossidativo possono avere un ruolo importante nella patofisiologia della FM.
Il coenzima Q10 (CoQ10), chiamato anche ubichinone, è una molecola lipofila essenziale per l’efficienza della catena respiratoria mitocondriale e un forte antiossidante ,che ha dimostrato attività anti infiammatoria e anti-nocicettiva, regolando l’espressione dei geni dell’infiammazione.
Bassi livelli di CoQ10 sono stati evidenziati nei pazienti con FM e una significativa diminuzione dei sintomi clinici è stata riportata dopo supplementazione orale di CoQ10.
A questo proposito è stata valutata l’efficacia del CoQ10 in nanoemulsione (ad elevata biodisponibilità orale) ad alto dosaggio (200 mg), associato a Vitamina E, Vitamina B2, Vitamina B6, Vitamina B12 e Acido folico (DDM Chinone – Omeopiacenza Srl), nei pazienti affetti da FM.
Quindici pazienti affetti da FM (età: 54±12 anni, durata di malattia: 7±5 anni, tutte femmine) sono stati reclutati per lo studio e sono stati trattati con 2 bustine di DDM Chinone al giorno per 3 mesi. Lo studio è stato svolto presso la U.O. di Reumatologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa.
Le misure di outcome erano: dolore, rigidità, stanchezza (scala VAS), attività di malattia (Fibromyalgia Impact Questionnaire), Indice di dolore diffuso (WPI), severità (SS), punti dolenti (TP), qualità del sonno (Pittsburgh), ansia e depressione (scala di Zung). La terapia di base dei pazienti (miorilassanti, antidepressivi, omega 3) non è stata modificata durante l’assunzione di DDM-Chinone.
Dopo il trattamento con DDM-Chinone è stato evidenziato un importante miglioramento clinico nei pazienti. Tutti i pazienti hanno riferito un miglioramento di sonno, prontezza mentale, energia, ansia e depressione e una marcata diminuzione del dolore articolare. Nessun paziente ha riferito effetti avversi.
Conclusioni
I risultati dello studio hanno dimostrato l’efficacia di questa nuova formulazione a base di CoQ10 e sono in accordo con la letteratura supportando l’ipotesi che il CoQ10 ad alto dosaggio e ad elevata biodisponibilità orale possa avere un potenziale effetto terapeutico nella FM.
Dr.ssa R.Perazzoli
Bibliografia
Aalbers, Cardiovasc J Afr. 2012; 23:170. Jung et al. J Pharm Pharmacol 2009; 61:1391-5. Yubero, et al., J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2012; 67:3-10. Garrido-Maraver J et al. Front Biosci (Landmark Ed.) 2014; 19:619-33.
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homeofarma-blog · 8 years ago
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Una via per ritrovare il senso di unità con il “TUTTO”
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Sono felice di parlare attraverso queste righe di Reiki, un metodo straordinario per accelerare il processo di riequilibrio fisico, emozionale e spirituale i quali, riallineati, portano attraverso l’imposizione delle mani, alla guarigione ed all’autoguarigione.
Il Reiki aiuta a “sentire” la nostra energia, quella delle altre persone, delle piante, degli animali, dei luoghi, degli oggetti, delle pietre e spesso anche delle situazioni….
Siamo su questa terra con i piedi ben piantati, ma troppo spesso ci dimentichiamo che sopra di noi c’è il cielo con la sua immensità, il suo mistero e che a volte si piega con dolcezza su di noi e ci “apre” qualche porta. Il Reiki è una di queste, non l’unica, ma quella più diretta e adatta a tutti per iniziare o proseguire un percorso di crescita .
Quando volete sono a vostra disposizione per le vostre curiosità o chiarire i vostri dubbi sui trattamenti di Reiki e non solo. Vi aspetto !
Delvais Temperini (Eloise)
Master Reiki- Usui  Shiki Ryoho
Honoring the Spiritual Lineage of Usui Hayashi,Takata and Furumoto
Iscritta alla Reiki International School
Cell. 3473806267
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homeofarma-blog · 8 years ago
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ASMA E ALLERGIE
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Asma (definizione GINA). L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree nella quale sono coinvolti linfociti, eosinofili e mastociti. Negli individui predisposti, tale infiammazione provoca episodi ricorrenti di respiro sibilante, oppressione toracica e tosse, specialmente la notte e/o il mattino. Questi sintomi sono associati ad ostruzione bronchiale diffusa e variabile che è comunque reversibile spontaneamente o in seguito a trattamento. L’infiammazione è associata anche ad incremento della reattività bronchiale a vari stimoli.
• Asma allergica. E’ la definizione di base per l’asma mediata da meccanismi immunologici. Quando sia confermata la presenza di un meccanismo IgE mediato, si raccomanda di usare il termine asma IgE mediata. Le IgE possono dare inizio alla reazione immediata e tardiva. Comunque, come succede in altre malattie allergiche, la componente mediata dalle cellule T è preminente nella fase tardiva e ritardata dell’asma. A seconda della durata dei sintomi, l’asma viene definita intermittente o persistente.
• Asma non allergica. Questo termine si riserva alle forme di asma a meccanismo non immunologico. Si raccomanda di non utilizzare più i vecchi termini di estrinseca, intrinseca, esogena ed endogena per distinguere i sottogruppi di asma allergica e non allergica.
• Rinocongiuntivite. Il termine di rinocongiuntivite allergica definisce le reazioni di ipersensibilità immuno-mediate a livello della mucosa nasale e congiuntivale. Nella maggioranza dei casi è di tipo IgE mediata. In base alla durata dei sintomi, la rinocongiuntivite viene distinta in persistente o intermittente.
• Dermatite. Con questo termine generico si raggruppano le infiammazioni localizzate della cute. Quello che è conosciuto col nome di eczema/dermatite atopica non è un’unica malattia, ma piuttosto un’associazione di disturbi con alcune caratteristiche in comune. Eczema è un termine più appropriato. Quel sottogruppo che si associa ad asma o rinocongiuntivite (eczema in soggetto atopico) dovrebbe essere chiamato eczema atopico. Il contatto con sostanze chimiche a basso peso molecolare può evocare una reazione in cui predominano i linfociti Th1 definita dermatite da contatto allergica. La varietà non allergica può essere descritta anche coi termini di irritativa o tossica.
L’asma non è necessariamente una malattia allergica: mediamente lo è solo nel 50% dei casi. La patologia allergica negli ultimi 50 anni ha avuto un drammatico aumento di incidenza. Si stima che oggi tra il 20% e 30% della popolazione dei paesi industrializzati ne soffra. In questi ultimi tempi anche le allergie alimentari sono notevolmente cresciute.
L’allergia è una reazione anormale e specifica dell’organismo che avviene in caso di contatto con sostanze estranee (allergeniche) che nella maggior parte delle persone di norma non generano disturbi. Si può definire anche una risposta immunologica esagerata che determina danni infiammatori a vari livelli.
In primis a livello delle mucose che vengono in contatto con gli allergeni, successivamente a livello degli organi interni corrispondenti. L’allergia può essere cellulo o anticorpo-mediata. Nella maggioranza dei casi, gli anticorpi responsabili della reazione allergica sono di tipo IgE. Nei casi in cui agisce tale meccanismo, si parlerà quindi di Allergia IgE-mediata. Non sempre una reazione IgE mediata si verifica nei soggetti atopici. Nell’allergia non-IgE-mediata gli anticorpi coinvolti possono essere del tipo IgG, come per esempio nell’anafilassi da destano o nell’ormai rara malattia da siero, precedentemente definita come di tipo III. Nell’aspergillosi broncopolmonare allergica intervengono contemporaneamente sia le IgE che le IgG. Per contro, la dermatite allergica da contatto è sostenuta da un meccanismo cellulo-mediato.
Per prima cosa bisogna considerare che l’eziologia della patologia allergica è plurifattoriale. Esiste in alcuni soggetti una predisposizione genetica (la probabilità di sviluppare una allergia quando nessuno dei genitori è allergico è pari al 15%, la percentuale sale al 50% se uno dei genitori è allergico ed arriva all’80% se entrambi sono allergici) ma questo non è sufficiente per scatenare un fenomeno allergico. E’ necessario che il soggetto sia esposto agli allergeni ambientali e in questi ultimi anni l’ambiente si è “imbibito” di allergeni, pensiamo alla moquette, all’inquinamento ambientale, a cibi sempre più raffinati, ecc. Infine, la causa oggi ritenuta essere forse la più importante per lo sviluppo di un allergia, è l’alterazione dell’equilibrio del Sistema Immunitario.
Corrado Sacripanti
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