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orafixwatchblog · 10 months
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Jacob & Co: L'Incredibile Storia di un Pioniere dell'Orologeria di Lusso
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Jacob & Co non è solo un marchio di orologi di lusso: è un emblema di audacia, innovazione e stile unico. Scopriamo l'entusiasmante viaggio di questa maison di orologeria, da una piccola gioielleria di New York alla ribalta mondiale.
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La nascita di un'icona
La storia di Jacob & Co inizia nel 1986 nel cuore della frenetica New York, dove il giovane Jacob Arabo, un immigrato uzbeco dell’allora Unione Sovietica, apre una piccola gioielleria nel celebre quartiere Diamond District, un negozio che diventerà il primo tassello del suo futuro impero. 
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Arabo dimostra subito un talento innato per l'oreficeria e un occhio acuto per gli affari. L'attenzione al dettaglio, la creatività e la passione per l'innovazione diventano i marchi distintivi delle sue creazioni, catturando l'attenzione di un pubblico esigente e sofisticato. Nel giro di pochi anni i suoi pezzi unici attirano l'attenzione delle celebrità, catapultando il marchio nell’élite dell'orologeria e della gioielleria di lusso. 
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Nel 2007 viene fondata la Jacob & Co. SA a Ginevra in Svizzera dove vengono creati tutti i nuovi segnatempo di alta orologeria con incredibili complicazioni e sorprendenti scelte estetiche.
I Modelli Iconici
Jacob & Co ha oggi una vasta gamma di orologi di lusso che si distinguono per la loro unicità e il design innovativo. Alcuni di questi possono essere considerati pietre miliari del marchio... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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Zenith: Tradizione e Innovazione nel Mondo degli Orologi di Lusso
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La maison stellata è stata capace di innovare e rinnovarsi. Una storia affascinante e unica che ha fatto di Zenith un nome emblematico nel mondo dell'orologeria di lusso.
Se l'arte dell'orologeria fosse un concerto, Zenith sarebbe senza dubbio la sinfonia di punta. Con oltre un secolo di eccellenza, l'azienda svizzera ha scolpito il suo nome nella storia, diventando sinonimo di precisione, innovazione e lusso. Andiamo allora a scoprire la storia della Zenith e del suo lungo viaggio tra Svizzera, Stati Uniti e ritorno a casa. 
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La Storia della Zenith
La storia della Zenith è come il meccanismo di un orologio: complesso, affascinante e perfettamente sincronizzato. Tutto iniziò nel 1865 a Le Locle, una piccola città della Svizzera nota per essere un centro dell'orologeria di precisione. Qui, un giovane e intraprendente Georges Favre-Jacot, con una visione rivoluzionaria, gettò le fondamenta dell'azienda.
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Favre-Jacot volle unire tutte le competenze dell'orologeria sotto un unico tetto, un'idea assolutamente innovativa per il suo tempo. Prima, i pezzi degli orologi venivano fabbricati in luoghi diversi, per poi essere assemblati insieme. Favre-Jacot cambiò questo approccio, portando maestri artigiani, incisori, tornitori e altri esperti del settore tutti insieme. Questa innovazione permise alla Zenith di controllare ogni singolo aspetto della produzione, garantendo una qualità senza compromessi.
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Negli anni ‘30 la fama e la qualità della manifattura attirano le attenzioni di vari governi che la scelgono per le proprie forze di difesa. Nel tempo Zenith fornirà orologi per la marina francese, quella britannica e quella italiana. Durante le accanite gare cronometriche degli anni ’50, Zenith presentò un movimento che sbaragliò i concorrenti: il Calibro 135. Le numerose funzionalità innovative gli valsero addirittura cinque vittorie consecutive ai premi di cronometria dell’Osservatorio di Neuchâtel, dal 1950 al 1954: un vero record. Il marchio Zenith ha avuto un ruolo cruciale nella storia dell'orologeria, creando più di 600 movimenti di orologi diversi dal 1865 ad oggi, compreso l’iconico movimento cronografico automatico Zenith El Primero. Il successo della casa orologiera è certificato da oltre 2.300 premi ricevuti per la precisione delle sue creazioni, facendo di Zenith uno dei marchi di orologi più premiati nella storia.
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C’è stato però anche un periodo molto difficile per la maison. Negli anni ’70, infatti, con l’avvento dei movimenti al quarzo la tradizione meccanica svizzera sembrava ormai sorpassata. Con la crisi di vendite molte case storiche sparirono e la Zenith rischiò la stessa fine.  Nel 1972 l’azienda venne ceduta alla statunitense Radio Corporation che, man mano, cessò la produzione dei movimenti meccanici per provare a cavalcare l’onda del quarzo senza troppo successo e rischiando di cancellare tutto l’incredibile know how della Zenith. Nel 1978 però la proprietà tornò in mano a imprenditori svizzeri che progressivamente gli ridiedero lustro riportandola nell’olimpo delle maison orologiere. Il movimento  Zenith El Primero venne anche fornito alla Rolex per creare il loro primo cronografo automatico, il Daytona. Dal 1999 Zenith fa parte dalla LVMH, il gruppo dedicato al lusso, proprietario di molti altri marchi, tra cui Hublot, TAG Heuer e Bulgari.
Il Logo Zenith e il suo Significato
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Il logo di Zenith si è evoluto ed è cambiato molto in oltre un secolo. Passando da grafiche art nouveau a stilizzazioni anni ‘70, fino all’ormai iconica stella a 5 punte.  La scelta del nome 'Zenith' ovviamente non è casuale. In astronomia, il termine “zenith” indica il punto più alto della sfera celeste in verticale sopra la nostra testa. Il punto più alto che può raggiungere un corpo celeste nel suo movimento apparente nel cielo. Una perfetta sintetizzazione delle ambizioni della maison che punta a superare i limiti dell’orologeria, raggiungendo nuovi vertici di precisione e innovazione... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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Panerai: Il Faro del Tempo, tra Mare e Storia
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Dai fondali marini alle vette dell'alta orologeria, Panerai illumina il cammino con la sua storia affascinante e i suoi modelli iconici.
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Nel mare infinito dell'alta orologeria, un marchio emerge come un faro, guidando la via verso l'innovazione e l'eleganza senza tempo: Panerai. Questo marchio di orologi di lusso, con la sua storia radicata nella tradizione della marina italiana e i suoi disegni audaci e distintivi, ha navigato attraverso le onde del cambiamento e della concorrenza, guadagnandosi il suo posto tra i marchi più prestigiosi e rispettati nel mondo dell'orologeria di lusso. Panerai non è solo un marchio, è una filosofia, un'ode all'eccellenza e alla passione. Che tu sia un appassionato di orologi, un collezionista o semplicemente un amante del bello, Panerai ha una storia ricca di fascino da raccontare, dagli esordi in esclusiva per la Regia Marina prima e la Marina Militare poi fino alla commercializzazione civile dei suoi storici e iconici modelli. Una storia affascinante che ti farà innamorare di questo marchio.
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La Storia di Panerai
La storia di Panerai è un viaggio affascinante che inizia nel 1860 a Firenze, Italia. Giovanni Panerai, l'uomo che diede il nome alla maison, aprì la sua bottega orologiera in quella che era la capitale dell'arte e della cultura 
italiana. Un negozio specializzato nella vendita e riparazione di orologi svizzeri di marca come Rolex e Omega. La bottega grazie alla lungimiranza e capacità del proprietario si era specializzata anche in altro, la fornitura di apparecchiature speciali per la Regia Marina italiana come le strumentazioni di bordo per navi e sommergibili, bussole e sestanti. Nel 1916, infatti, aveva brevettato il Radiomir, un materiale luminescente radioattivo, a base di radio, capace di rendere leggibili gli strumenti anche al buio. 
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Negli anni ’30 con la nascita dei primi incursori subacquei fu naturale per l’Esercito rivolgersi a Panerai per la creazione di un orologio adatto allo scopo. Durante il periodo fascista d’altronde l’autarchia del regime richiedeva soprattutto produzioni italiane e, essendo già Panerai un fornitore militare, la scelta fu facile. L’orologio per gli uomini rana doveva essere subacqueo, molto resistente e soprattutto leggibile anche al buio delle profondità marine e nelle operazioni notturne.
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Per la realizzazione Panerai utilizza i componenti provenienti dal suo magazzino di riparazione di orologi. Sceglie un movimento Rolex ed anche una cassa a forma di cuscino della stessa maison svizzera, che con il suo brevetto Oyster assicurava impermeabilità, precisione e robustezza. Per il quadrante opta per una versione nera in cui gli indici, realizzati con il suo luminescente Radiomir, potessero risaltare. Nasce così il primo orologio della Panerai, denominato semplicemente Radiomir e la storia ha inizio. L’evoluzione e i miglioramenti saranno continui ma coperti da segreto militare. Panerai, infatti, non venderà i suoi orologi al pubblico ma li fornirà in esclusiva all’esercito.
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Ecco allora l’iconico proteggi corona a ponte con leva di pressione, il quadrante “sandwich” a dischi sovrapposti, la realizzazione del nuovo materiale luminescente Luminor per sostituire il pericoloso e radioattivo Radiomir. Con la fine della guerra fredda però le spese militari vennero notevolmente ridimensionate e l’azienda fiorentina si ritrovò in grandi difficoltà economiche. Per superare la crisi nel 1993 viene realizzata e commercializzata la prima collezione “civile” riprendendo stile e caratteristiche dei classici modelli militari.
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L’estetica è dirompente, andando a sdoganare la possibilità di avere orologi da polso di grandi dimensioni e appariscenti. Silvester Stallone s’innamora di questi modelli così massici e maschili, scegliendone uno personalizzato addirittura per un suo film e portando all’attenzione del grande pubblico il marchio italiano. Il potenziale di Panerai viene notato anche dal gruppo Richemont (allora gruppo Vendome), uno dei leader mondiali dell’alta orologeria e del lusso... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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Tudor: Il Gigante Nascosto dell'Orologeria di Lusso
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Tra i marchi dell’orologeria di lusso lo scudo di Tudor brilla sempre più. Innovazione, stile e maestria professionale hanno permesso di creare orologi sempre più iconici e ambiti.
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In quasi cento anni di storia il marchio svizzero è riuscito a forgiare il proprio personale sentiero nell’industria orologiera svincolandosi dall’ingombrante parentela con Rolex. Negli anni la Tudor è stata capace di trasformarsi ed evolversi fino a diventare uno dei marchi di riferimento del settore. Alla ormai celebre robustezza dei suoi modelli è stato unito uno stile sempre più unico e riconoscibile, capace di affascinare i tanti appassionati del marchio.
Storia del Marchio
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La Tudor nasce nel 1926 quando Hans Wilsdorf, già fondatore del colosso Rolex, decise di creare un nuovo marchio di orologi che avesse la stessa affidabilità di un Rolex, ma ad un prezzo più accessibile. Il nome "Tudor" fu scelto per evocare le immagini della dinastia Tudor dell'Inghilterra e un periodo di grandi progressi e scoperte.
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Dopo aver registrato il nome e il logo, Wilsdorf iniziò a sviluppare una serie di orologi di qualità eccellente. Il primo grande successo di Tudor arrivò nel 1952, con il lancio del modello Oyster Prince. Questo orologio, con la sua cassa Oyster impermeabile e il suo movimento automatico, fu un enorme successo commerciale e consolidò la reputazione di Tudor come marchio di orologi di qualità.
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La vera svolta però è arrivata negli ultimi decenni grazie ad una produzione ormai svincolata dalla casa madre e sempre più indipendente e personale. I vari Black Bay o Pelagos sono la dimostrazione di grandi capacità tecniche e innovazione che sfociano in qualità, precisione, stile e affidabilità... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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Vacheron Constantin: la precisione artigiana al servizio dell'eleganza
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Andiamo a scoprire la storia di una delle maison di orologeria più antiche e prestigiose al mondo, capace a oltre 250 anni dalla sua fondazione di continuare a innovare e affascinare con creazioni senza tempo.
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La Storia di Vacheron Constantin
Nel 1755 a Ginevra, Jean-Marc Vacheron apre un laboratorio di orologeria, gettando le fondamenta di un'azienda che sarebbe diventata la più antica manifattura orologiera al mondo, capace di mantenere ininterrotta la sua attività da oltre 250 anni. Riuscire a sopravvivere alla Rivoluzione francese, a due guerre mondiali, alla crisi del quarzo e a quella degli smartwatch non è cosa da tutti, ma Vacheron Constantin c’è riuscita brillantemente. Il lungo viaggio temporale del marchio inizia dunque da un orologiaio visionario che fonda un’azienda di famiglia. Le abilità tecniche tramandate di padre in figlio crescono sempre più presentando già alla fine del ‘700 i primi orologi con complicazioni. La popolarità aumenta come anche le vendite e iniziano le prime esportazioni all’estero nelle vicine Francia e Italia. Ma è solo l’inizio dell’ascesa. 
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Nei primi decenni dell’800 aumenta la produzione di segnatempo classici e parallelamente vengono presentati anche orologi sempre più complessi come quelli musicali che attirarono l’attenzione di compositori e artisti dell’epoca. La pregevole fattura manuale dei vari componenti tecnici è sorprendente, come anche la ricerca estetica di queste realizzazioni. Non a caso a rivolgersi alla maison c’è anche il principe Carlo Alberto, futuro Re di Sardegna.  Saranno queste le cifre stilistiche a contrassegnare la storia della casa ginevrina: tecnica ed estetica raffinate. 
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Nel 1819 si unisce alla società François Costantin, l’azienda viene rinominata Vacheron & Constantin e l’espansione diventa globale.  Mentre Vacheron guida l'azienda dalla sede di Ginevra, Constantin si dedica a promuovere i modelli della maison in tutto il mondo. Il successo è immediato con i nuovi mercati affascinati dalle esclusive creazioni Vacheron Constantin. In particolare il Nord America che si trasforma nel mercato principale dell’azienda. Grazie alle attività combinate di Vacheron e di Constantin il loro marchio diventa rapidamente un nome noto e rispettato a livello globale, consolidando la propria posizione come uno dei leader nell'industria dell'orologeria di lusso.
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Risale a questo periodo il motto dell’azienda coniato da Constantin mentre era in viaggio e scritto al socio in una lettera: “Fare meglio se possibile, ed è sempre possibile”. Una frase che ha guidato l’azienda per oltre due secoli. Nel 1839 arriva anche la rivoluzione tecnica: Georges-Auguste Leschot viene assunto come ingegnere di produzione. È lui l’inventore della tecnica pantografica, che ha permesso agli orologiai di incidere le parti più piccole e i quadranti. Grazie al pantografo Vacheron & Constantin è riuscita a superare la concorrenza degli altri marchi e nel 1844 è stata premiata con la medaglia d’oro dalla Società delle Arti per “la scoperta più utile per l’industria di Ginevra”. 
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La maison ginevrina entra dunque nell’era moderna e industriale mantenendo salde le proprie caratteristiche. La storia ricca di successi e incredibili realizzazioni di uno dei marchi più importanti della storia dell’orologeria non si ferma più. La maestria nel proporre ogni tipo di complicazione in design classici ed eleganti affascina tutto il mondo unita a quella di realizzare movimenti sempre più sottili. Nel 1996 Vacheron Constantin è entrata a far parte del gruppo dedicato al lusso Richemont che ne ha acquisito l'intero capitale azionario e consolidato la lunga eredità di lusso e savoirfaire... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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Hublot: L'arte della Fusione e la Rivoluzione dell’Orologeria di Lusso
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Un viaggio attraverso la storia di un marchio che ha reinventato il mondo dell’alta orologeria con il suo inconfondibile stile.
Proprio in Svizzera, nel cuore di una nazione in cui l’arte del tempo è legge e tradizione, è nato un marchio che ha osato sfidare i confini dell'orologeria di lusso: Hublot. 
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In un'epoca dominata da case orologiere secolari, orologeria lusso Hublot ha saputo disegnare una traiettoria unica, fondendo in maniera inedita tradizione e innovazione per creare veri e propri capolavori del tempo. Unendo design unici e un rivoluzionario approccio di fusione dei materiali, Hublot ha scritto una nuova pagina nella storia dell'orologeria di lusso.  Il marchio, nato nel 1980 e dunque relativamente giovane per gli standard dell’alta orologeria svizzera, ha saputo creare un'icona nel mondo degli orologi di lusso, un emblema di stile, di coraggio e di qualità, rispettando la tradizione ma sempre con uno sguardo rivolto al futuro. 
Una storia d’innovazione
La storia della Hublot inizia nel 1980 con Carlo Crocco, un visionario imprenditore italiano che aveva l'ambizione di creare un marchio di orologi completamente diverso da qualsiasi altro. Dopo aver lavorato per molti anni nell'azienda orologiera di famiglia, il gruppo Binda, Crocco decise di lanciarsi nella nuova avventura e si trasferì in Svizzera, il cuore dell'industria orologiera mondiale.
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Il suo obiettivo era creare un orologio di lusso che fosse allo stesso tempo sportivo ed elegante, un orologio che potesse essere indossato in ogni occasione, completamente diverso da quelli che si potevano trovare sul mercato. Nasce così Hublot orologi di lusso, un marchio che fin dalla sua nascita si distingue per un design audace e l'uso innovativo dei materiali.  Il nome stesso, che significa "oblò" in francese, è un omaggio alla forma unica degli orologi che il marchio si appresta a produrre, una forma che ricorda proprio l’oblò di una nave fissato con sei viti in piena vista.
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Questa scelta di design non è casuale, ma rappresenta la filosofia del marchio: un oblò, infatti, è un punto di connessione tra due mondi, un simbolo perfetto per un marchio che vuole unire tradizione e innovazione, eleganza e audacia, artigianalità e tecnologia... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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Breitling: Un Salto nel Tempo tra Lusso e Avventura - La Storia degli Orologi Breitling
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Breitling: Un Salto nel Tempo tra Lusso e Avventura
Dalle prime avventure aeree alla conquista dello spazio: la storia di Breitling raccontata attraverso i suoi orologi.
Dal 1884, le lancette degli orologi Breitling hanno continuato a girare, abbracciando l'evoluzione del tempo e celebrando oltre un secolo di maestria, innovazione e design di lusso. Andiamo allora a scoprire l'affascinante storia di Breitling, la genesi del suo iconico logo, i modelli che hanno lasciato un segno indelebile nell'industria degli orologi, le curiosità e le sue particolarità oltre ai suoi illustri testimonial. 
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La Storia di un Marchio Leggendario
Nel 1884, Léon Breitling aprì un laboratorio a Saint-Imier, una piccola città tra le montagne svizzere. Affascinato dalla sfida di creare strumenti di misurazione del tempo accurati, intraprese un viaggio che avrebbe portato il suo nome in cima all'olimpo dell'orologeria. Il suo primo successo venne con i cronografi da tasca e i contatori industriali, grazie ai quali Breitling si guadagnò rapidamente la reputazione di produttore di strumenti di precisione. Visto il grande successo già nel 1892, la sede venne trasferita a La Chaux-de-Fonds, un centro dell'orologeria svizzera dove venne costruita la nuova fabbrica.
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Con il passaggio di testimone al figlio Gaston nel 1914, l'azienda si spostò su nuovi orizzonti. Gaston condivideva la passione del padre per l'innovazione e, dopo la morte di Léon, realizza il primo cronografo da polso. Questo innovativo orologio aveva un pulsante di start/stop/reset integrato nella corona, una caratteristica rivoluzionaria per l'epoca. Breitling continuò a svilupparsi sotto la guida di Willy Breitling, nipote del fondatore. Sotto la sua guida, nel 1934, l'azienda presentò un altro grande successo: il primo cronografo da polso con due pulsanti, separando la funzione di reset dal pulsante di start/stop. Questa innovazione permise ai piloti di utilizzare i loro orologi come strumenti di navigazione pratici e affidabili.
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Dal ’37 i cronografi vennero adottati come strumentazione di bordo per gli aerei militari della RAF la Royal Air Force britannica. Anni di successi portarono orologio Breitling ad affrontare un nuovo millennio con una solida eredità alle spalle. Oggi, l'azienda continua a sviluppare e produrre orologi di lusso che combinano precisione, affidabilità e design raffinato, con un occhio sempre rivolto all'innovazione.
Il Logo e Il Suo Significato
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Il logo di orologio Breitling, caratterizzato da una "B" stilizzata sovrapposta a un'ancora e contornato da due ali, è una rappresentazione emblematica del brand. La "B" rappresenta il nome del marchio, mentre l'ancora simboleggia la sua connessione con il mare e le ali la sua affinità con il cielo. Sintesi perfetta della produzione di questo prestigioso marchio specializzato in orologi professionali adottati da aviatori militari... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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TAG Heuer: Lo spirito delle corse declinato al lusso
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Il marchio TAG Heuer, con la sua straordinaria tradizione di precisione e lusso, ha conquistato il mondo dell'alta orologeria. Ecco la storia dietro l'eleganza senza tempo del marchio svizzero.
Orologi TAG Heuer, un nome che riecheggia nel mondo dell'alta orologeria con un'aura di sofisticata eleganza e ingegneria di precisione. Da oltre un secolo, TAG Heuer è un sinonimo di lusso, sportività, e soprattutto, di tempo misurato con estrema precisione.
Dagli innovativi cronografi agli orologi di lusso, orologi Tag Heuer ha sempre cercato di spingere i limiti della tecnologia e del design.
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La Storia del Marchio
Edouard Heuer fondò l'omonima azienda nel 1860, nella piccola e tranquilla città di Saint-Imier, in Svizzera.
Heuer aveva una passione insaziabile per l'innovazione, e nel 1882, ottenne il suo primo brevetto per un cronografo, uno strumento in grado di misurare il tempo con un'accuratezza senza precedenti.
Proprio la ricerca nel campo dei cronografi ad alta precisione fece guadagnare rapidamente fama all’azienda che aveva ben chiaro il potenziale delle automobili e della nascente passione per le corse.
Nel 1911, viene infatti presentato il “Time of Trip”, il primo cronografo da installare sul cruscotto di auto o aerei.
L’inizio secolo è anche il momento in cui gli uomini (e non solo le donne) iniziano a mettere da parte gli orologi da taschino per passare a quelli da polso, e Heuer unisce queste due nuove tendenze nel suo primo cronografo da polso nel 1914.
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La vera svolta arriva però nel 1916 con la presentazione del Mikrograph, un cronografo capace di arrivare alla sorprendente precisione di 1/100 di secondo. Un’innovazione molto utile per rilevare i tempi delle competizioni sportive tanto che Heuer diventa il cronometrista ufficiale delle Olimpiadi di Anversa, Parigi e Amsterdam tra il 1920 e il 1928.
La storia e la fama del marchio, capace di creare modelli iconici come il Monaco o il Carrera continua crescere diventando sinonimo di corse automobilistiche.
La crisi del settore verso la fine degli anni settanta però, dovuta all’invenzione dei movimenti al quarzo, Investe anche la casa svizzera che nel 1985 viene venduta alla TAG, acronimo di Techniques d’AvantGarde, un’azienda di tecnologia High-tech. I due nomi vengono uniti creando l’odierna TAG Heuer.
Non è l’unico passaggio di proprietà però, perché nel 1999 il prestigioso marchio entra nella galassia del gruppo francese del lusso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SA per oltre 700 milioni di dollari rinnovando la scalata di TAG Heuer nell’olimpo dell’orologeria di lusso.
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Il Logo
L’evoluzione del logo della orologi TAG Heuer ha seguito la storia della maison.
All’inizio infatti era solo Heuer e il logo originale lo mostra appieno. Nonostante risalga al 1860, il logo della maison diventa subito iconico e ben riconoscibile grazie alla forza e modernità della sua realizzazione. La scritta Heuer in bianco viene infatti inserita in uno scudo nero a cinque lati riprendendone la forma.
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Nel 1985 quando la proprietà passa alla TAG Heuer viene aggiunto un rettangolo sopra lo scudo. Al suo interno la scritta TAG con una particolare G maiuscola che finisce con due frecce. Cambiano anche i colori dello sfondo, rosso per la parte bassa, verde per quella alta, il tutto circondato da una doppia linea bianco grigia.
Nel 2015 viene invece realizzata la versione odierna che, cambiando leggermente colori e proporzioni, esprime ancora meglio la perfezione e la modernità del marchio.
Il logo viene allargato, il rettangolo dedicato alla scritta TAG abbassato, con le lettere che ora presentano un font sempre in grassetto maiuscolo ma chiaro e perfettamente leggibile, e per quanto riguarda la cornice ora la doppia linea è in banco e nero.
Forma e colori di questo marchio lo rendono immediatamente riconoscibile. In un panorama dominato da loghi in bianco e nero, le scelte cromatiche della TAG Heuer spiccano ancora di più... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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IWC Schaffhausen: Un volo oltre le nuvole tra aviatori e alta orologeria 
L’azienda svizzera di Sciaffusa in oltre 150 anni di storia è diventata una delle più grandi e prestigiose maison di alta orologeria al mondo.  Dai suoi iconici modelli dedicati all’aviazione agli eleganti e lussuosi orologi con grandi complicazioni, la IWC ha continuato a innovare nel solco della tradizione.
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La Storia di IWC Schaffhausen
Tra le grandi case di orologeria di lusso svizzere la IWC Schaffhausen (International Watch Company) ha probabilmente la storia più curiosa e inaspettata, e probabilmente anche la più controcorrente. Esattamente come il viaggio del suo fondatore, Florentine Ariosto Jones, un giovane ingegnere e orologiaio di Boston, che nel 1868 decide di trasferirsi dagli Stati Uniti in Europa, decisamente controcorrente rispetto alle migrazioni delle popolazioni in quegli anni. La scelta, per un giovane e ambizioso orologiaio, non poteva che essere la Svizzera, ma anche in questo caso la scelta non è convenzionale. La nuova fabbrica di orologi viene fondata a Sciaffusa nel nord est germanofono del paese, lontana dal fulcro svizzero e francofono dell’orologeria tradizionale svizzera. Altra particolarità è il nome scelto, IWC, acronimo di "International Watch & Co”, un nome in inglese per un’azienda svizzera di proprietà americana.
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Jones aveva un sogno: creare orologi da tasca di alta qualità per il mercato americano utilizzando l'abilità e la precisione dei maestri orologiai svizzeri. Nella città sul Reno trovò un ambiente ideale per mettere a frutto la sua idea, automatizzando, con il know how d’oltreoceano, l’obsoleto sistema manuale di lavorazione svizzero di fine ottocento. Ad affiancare Jones in questa impresa ci pensa l’industriale e orologiaio Johann Heinrich Moser. Questi infatti aveva appena costruito un impianto idraulico sul Reno in grado di alimentare le nuove fabbriche della zona. Inizia così il fortunato viaggio della IWC capace,in oltre 150 anni di innovazione e tradizione, di lasciare un segno indelebile nella storia dell’orologeria. Gli inizi però sono tutt’altro che semplici. Le vendite negli Stati Uniti non decollano e già nel 1873 l’azienda va in bancarotta. Acquisita dalla Banca Commerciale di Sciaffusa per la simbolica cifra di 143 mila Franchi Svizzeri, viene rinominata “InternationaleUhrenfabrik”. Il nuovo direttore è un altro americano: Frederik Frank Seeland. La peggior scelta possibile. Dopo aver falsato i bilanci e abbassato al minimo la qualità degli orologi infatti, scappa in America con oltre 220 mila Franchi Svizzeri. Dopo essere arrivata al fallimento per due volte in dieci anni, finalmente arrivano i proprietari giusti. L’azienda viene rilevata da Johann Rauschenbach-Vogel, industriale meccanico di Sciaffusa, e trasformata in un’impresa completamente svizzera. Rauschenbach intravede subito la possibilità di un nuovo rilancio riconvertendo la produzione in orologi svizzeri di qualità. L’azienda rimarrà in mano alla famiglia per quattro generazioni, cambiando più volte il nome (Uhrenfabrik von J. Rauschenbach, Uhrenfabrik von Ernst Homberger-Rauschenbach) per tornare al nome dato dal fondatore solamente negli anni ’70 del novecento, IWC Schaffausen.
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La qualità dei segnatempo della IWC, unita alla particolarità della sua storia, gli ha permesso un altro singolare primato. L’azienda infatti è risuscita negli anni a essere perfettamente trasversale nella scelta dei suoi clienti istituzionali, passando con scioltezza (e con la classica neutralità svizzera) a fornire orologi da tasca per le ferrovie americane nel 1895, per poi passare agli orologi antimagnetici durante la grande guerra, ai B-Uhren da aviatore per la Luftwaffe nazista e subito dopo a quelli per l’esercito britannico.  Dal 2000 la manifattura è di proprietà dal gruppo di lusso Richemont.
Il Logo 
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Il logo di IWC Schaffhausen è tanto semplice quanto raffinato, un'incarnazione perfetta della precisione svizzera. Le lettere "IWC" sono presentate in un tipo di carattere elegante e distintivo, una chiara indicazione della sua provenienza internazionale. Sotto di esso, la parola "Schaffhausen" sottolinea l'orgoglio del brand per la sua eredità svizzera e il luogo dove tutto ha avuto inizio. Una combinazione essenziale e minimalista, con la raffinatezza che incarna perfettamente la filosofia del marchio... CONTINUA
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orafixwatchblog · 10 months
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Orologi Tissot: L’innovatore dell'Orologeria Svizzera
Nei suoi 170 di storia orologi Tissot è riuscita a evolversi anticipando e cavalcando i cambiamenti storici del settore: dai primi orologi da tasca a quelli da polso, dagli orologi meccanici a quelli al quarzo. Le scelte di orologi da uomo Tissot si sono sempre rivelate all’avanguardia, non solo nella tecnica ma anche nel design e nei materiali utilizzati: inaspettati, controcorrente e assolutamente innovativi.
La Storia della orologi Tissot
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Tutto inizia nel 1853 nel cuore della Svizzera a Le Locle, una piccola città situata nella pittoresca regione del Giura. È qui che Charles-Félicien Tissot e Charles-Émile Tissot, padre e figlio, posero le fondamenta di quello che diventerà uno dei più rinomati marchi di orologi al mondo:orologi Tissot.
La Chs Tissot & Fils (questo il primo nome ufficiale dell’azienda) come la maggior parte delle case orologiere svizzere fondate in quell'epoca inizia la sua attività assemblando orologi con parti acquistate dai singoli produttori della regione. La reputazione della orologi Tissot cresce velocemente grazie ai suoi orologi da tasca con cassa in oro altamente affidabili che incontrano il favore del pubblico.
La svolta arriva dopo soli 5 anni quando il giovane Tissot, Charles-Emile, bel conscio dell’importanza del marketing inizia a girare il mondo per promuovere gli orologi della maison.
Grazie al suo lavoro le vendite aumentano vertiginosamente con le esportazioni che monopolizzano l’intera produzione. Il successo è virale sia negli Stati Uniti che soprattutto in Russia dove anche lo Zar Nicola II si fa realizzare appositamente un orologio da tasca, facendo di orologi da uomo Tissot un nome conosciuto e apprezzato nell'alta società russa. Il nuovo secolo però complica le cose con il mercato russo che si chiude per effetto della Rivoluzione d'Ottobre e con la crisi economica del ’29 che rallenta le vendite anche oltreoceano. 
Nel 1930 orologi Tissot decide allora di fondersi con Omega, dando vita al primo gruppo orologiero svizzero, la Société Suisse pour l'Industrie Horlogère (SSIH). Questa fusione segna l'inizio di una nuova era di crescita e innovazione per orologi Tissot.
Negli anni '80, Tissot e la SSIH si fondono con la ASUAG (Allgemeine Schweizerische Uhrenindustrie AG) dando vita al Gruppo Swatch, il più grande produttore e distributore di orologi al mondo.
Oggi, orologi da uomo Tissot è riconosciuto come uno dei marchi di orologi più innovativi e di alta qualità al mondo, con una presenza in oltre 160 paesi. La sua storia è una testimonianza dell'eccellenza dell'orologeria svizzera, combinata con un incessante spirito d’innovazione e un costante impegno per la qualità.
Il Logo
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Nella versione attuale la T è inserita in uno dei due quadrati sopra la scritta Tissot. Il nome del paese invece è stato sostituito dal suo simbolo, la croce bianca su sfondo rosso presente nel secondo quadrato.
Anche i colori scelti per il logo non sono casuali. Alla scritta in nero, infatti, si uniscono proprio i colori biancorossi della Svizzera... CONTINUA
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Richard Mille - La Rivoluzione dell'Orologeria di Lusso
Richard Mille ha reinventato l'orologeria di lusso
Andiamo a scoprire come Richard Mille ha reinventato l'orologeria di lusso, combinando tecnologia all'avanguardia, materiali innovativi e design audaci per creare orologi che sono veri e propri capolavori di ingegneria e stile.
Nell'universo dell'orologeria di lusso, esistono nomi che sono sinonimo di tradizione, eleganza e artigianalità secolare. Poi c'è Richard Mille, un nome che è diventato sinonimo di innovazione radicale, design audace e una passione per la sfida. Fondato nel 2001, il marchio Richard Mille è relativamente giovane rispetto ai suoi illustri colleghi. Tuttavia, in meno di due decenni, ha rivoluzionato l'industria orologiera con il suo approccio unico e innovativo, conquistando un posto d'onore tra i giganti dell'orologeria mondiale.
La Storia di Richard Mille
La storia del marchio più costoso ed esclusivo del panorama degli orologi di lusso inizia nel 2001, quando il suo fondatore Richard Mille decise di creare un marchio di orologi che incarnasse la sua visione dell'orologeria del 21° secolo. Richard Mille aveva una lunga esperienza nel settore, avendo lavorato per marchi di prestigio come Seiko e Mauboussin. Ma con il suo marchio, voleva fare qualcosa di diverso, di rivoluzionario. Così, Mille si associò con l'ingegnere Dominique Guenat e, grazie alla collaborazione con Audemars Piguet e Montres Valgine, crearono insieme un orologio che rompeva tutte le convenzioni: l’RM 001 Tourbillon, un orologio che combinava un design futuristico con una meccanica d'avanguardia. 
L’RM 001 non era solo un orologio, era un manifesto, un simbolo della filosofia di Richard Mille: l'orologeria come arte, come espressione della personalità, come sfida continua alla mediocrità.  Da subito la cassa “tonneau” ha delineato l’estetica della maison diventandone un marchio di riconoscibilità. Nei successivi due decenni, Richard Mille ha continuato a spingere i confini dell'orologeria, creando orologi che sono veri e propri capolavori di design e di tecnologia. Ultrasottili, ultraleggeri, con complicazioni uniche, materiali sorprendenti e forme particolari. Ogni nuovo modello è una sfida, una possibilità di sperimentare nuove soluzioni, di esplorare nuovi territori, di superare nuovi limiti.
Le Unicità del Marchio
Richard Mille è un marchio unico, e questa unicità si riflette in ogni aspetto del suo lavoro, dalla progettazione degli orologi alla scelta dei materiali, dalla filosofia dell'azienda alla sua comunicazione. Uno degli elementi distintivi di Richard Mille è la forma tonneau dei suoi orologi. Questa forma, che ricorda un barile, è diventata un simbolo del marchio, riconoscibile a prima vista. Ma la scelta della forma tonneau non è solo una questione di estetica: è anche una questione di ergonomia, poiché questa forma consente di distribuire in modo uniforme il peso dell'orologio sul polso, garantendo un comfort ottimale. Un altro elemento distintivo di Richard Mille è l'uso di materiali innovativi. Il marchio è noto per la sua passione per la tecnologia e per la sua volontà di sperimentare nuove soluzioni. Così, Richard Mille utilizza materiali come il titanio, la ceramica, il carbonio NTPT (ThinPly Technology) e persino lo zaffiro per le sue casse, creando orologi che sono allo stesso tempo leggeri, resistenti e straordinariamente belli... CONTINUA CON FOTO
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Jaeger LeCoultre: L’orologio degli orologiai
Jaeger-LeCoultre è sinonimo di eleganza, precisione e tradizione. Immergiamoci nel mondo di un marchio che con le sue incredibili complicazioni ha segnato la storia dell'orologeria di lusso.
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Nel firmamento dei grandi marchi di alta orologeria, Jaeger-LeCoultre occupa sicuramente un posto di primo piano. La capacità di creare movimenti straordinari da oltre un secolo, largamente utilizzati anche da altri marchi, gli ha fatto guadagnare il titolo di “Orologiaio degli Orologiai”. Tutti i componenti dei suoi orologi d’altronde vengono progettati e prodotti internamente, inclusi i movimenti e con oltre 430 invenzioni brevettate, la maggior parte delle quali sono diventate assoluti punti di riferimento nel settore dell’orologeria, e quasi 1.300 calibri unici realizzati, si capisce bene da dove arrivi tutto il rispetto che ha guadagnato nel tempo. Oltre alla sorprendente capacità di creare movimenti ultrapiatti già all’inizio del ‘900 è riuscita anche a padroneggiare le tre complicazioni orologiere più complesse. Il suono, con la ripetizione dei minuti, la precisione, con il tourbillon a più assi e il campo astrale, con lo sviluppo di alcune delle più sofisticate indicazioni celesti che siano mai state mostrate in un orologio. 
La Storia di Jaeger-LeCoultre
La storia di Jaeger-LeCoultre inizia nel cuore della Valle di Joux in Svizzera, nel 1833. Antoine LeCoultre fondò un piccolo laboratorio orologiero che nel tempo si evolse in quello che oggi è uno dei marchi più rispettati nel campo dell'orologeria di lusso. LeCoultre era un inventore nato e per perfezionare i suoi meccanismi nel 1844 creò il Millionomètre, il primo strumento al mondo in grado di misurare il micron, ponendo le basi per l'orologeria di precisione. Nel 1847, introdusse un sistema che eliminava la necessità di una chiave per il riavvolgimento e l'impostazione dell'orologio, un'innovazione implementata nel tempo anche da tutte le altre maison. Quando Elie LeCoultre, figlio di Antoine, si unì all'azienda nel 1903, l'attenzione verso l'innovazione non si fermò, anzi.  Negli stessi anni Edmond Jaeger, un orologiaio di Parigi sviluppò un rivoluzionario movimento ultrapiatto di soli 1,38 mm di spessore.
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Tuttavia, non avendo la capacità di produrlo, lanciò una sfida agli orologiai svizzeri. Chi avrebbe avuto la capacità di realizzarlo? Inutile dire che la maison LeCoultre primeggiò su tutti iniziando una proficua collaborazione con Jaeger. La sfida rappresentò un importante punto di svolta nella storia dell'orologeria e portò alla creazione di molti nuovi movimenti ultrapiatti, che ancora oggi sono considerati tra i più prestigiosi e sofisticati da produrre.
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La loro collaborazione si rivelò molto fruttuosa tanto che le due maison decisero di fondersi nell’odierna Jaeger-LeCoultre, diventando una delle più grandi e rispettate case orologiere al mondo. Dal 2000 la maison svizzera fa parte dal gruppo Richemont, primo antagonista di Rolex, diventando uno dei leader mondiali dell’alta orologeria e del lusso.
Modelli Iconici
Nella sua lunga storia Jaeger LeCoultre ha realizzato molti orologi diventati vere e proprie icone dell’alta orologeria. Andiamo allora a vedere le creazioni più celebri.
Jaeger LeCoultre Reverso
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Presentato nel 1931, il Reverso è sicuramente l’orologio più iconico e riconoscibile della Jaeger-LeCoultre. La sua nascita tra l’altro è davvero particolare. Tutto inizia qualche anno prima quando Cesar de Trey, un uomo d’affari svizzero in viaggio in India, assiste a un incontro di polo dell’esercito britannico lì stanziato. A fine partita uno degli ufficiali si lamenta per l’ennesimo orologio rotto durante il gioco e confida a de Trey il desiderio di averne uno capace di resistere agli urti di quello sport. Tornato in patria, de Trey ne parla con l’amico LeCoultre. Da lì alla realizzazione del sorprendente Reverso il passo è breve. L’orologiaio svizzero ha le capacità tecniche necessarie per realizzarlo, mentre per il design, viene chiesto aiuto al designer francese René-Alfred Chauvot... CONTINUA
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Patek Philippe: Il gigante dell’alta orologeria svizzera
La maison di Ginevra da più di un secolo continua a innovare e stupire con incredibili creazioni capaci di diventare veri e propri oggetti del desiderio.
For over a century, the Geneva-based maison has continued to innovate and amaze with incredible creations that have become true objects of desire.
La Storia
La storia di uno dei marchi più importanti dell’orologeria svizzera inizia nel lontano 1839. È in quell’anno, infatti, che a Ginevra il visionario polacco Antoine Norbert de Patek e l’orologiaio ceco François Czapek danno vita alla “Patek, Czapek & Cie”. Una collaborazione che durerà solo 6 anni ma che metterà le basi per quello che sarà uno dei simboli delle dell’alta orologeria svizzera. Nel 1844, infatti, dopo che i due primi soci si dividono, ad affiancare Patek arriva un orologiaio francese conosciuto a Parigi, Adrien Philippe, considerato non a torto un vero genio del settore. Il nuovo binomio è subito vincente e le innovazioni tecniche in questo periodo pionieristico diventano la norma per la nuova azienda. Philippe perfeziona per primo il meccanismo di carica senza chiave, scoperto in precedenza da Abraham Louis Breguet, e lo implementa in un orologio della maison. Nel 1845 la manifattura produce anche il suo primo orologio da tasca con la ripetizione dei minuti e Philippe in poco tempo da direttore tecnico dell’azienda diventa ufficialmente socio di Patek. Così, dal 1° gennaio 1851, il nome dell'azienda cambia in Patek, Philippe & Cie.
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The History The history of one of the most important brands in Swiss watchmaking begins in the distant year of 1839. It is in that year, in Geneva, that the Polish visionary Antoine Norbert de Patek and the Czech watchmaker François Czapek establish "Patek, Czapek & Cie." Although their collaboration lasted only 6 years, it laid the foundation for what would become a symbol of Swiss haute horlogerie. In 1844, after the two original partners part ways, a French watchmaker known in Paris, Adrien Philippe, joins Patek. He is rightfully considered a true genius in the industry. The new partnership immediately proves successful, and technical innovations during this pioneering period become the norm for the new company. Philippe is the first to perfect the keyless winding mechanism, previously discovered by Abraham Louis Breguet, and implements it in a watch by the maison. In 1845, the manufacture also produces its first pocket watch with minute repeater, and in a short time, Philippe, from being the technical director of the company, officially becomes a partner of Patek. Thus, from January 1, 1851, the name of the company changes to "Patek, Philippe & Cie."
Il Logo
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Il logo di Patek Philippe è un simbolo intriso di storia e fascino che gli appassionati di alta orologeria riconoscono a prima vista. I nomi dei due fondatori sono scritti in stampatello maiuscolo con un carattere elegante e pulito che ben rappresenta la cura del dettaglio e la precisione dei segnatempo della maison. Sotto i nomi invece il legame con la città culla dell’alta orologeria dove ha sede l’azienda, Ginevra. 
The Logo The logo of Patek Philippe is a symbol imbued with history and charm that enthusiasts of fine watchmaking recognize at first glance. The names of the two founders are written in uppercase letters with an elegant and clean typeface, which well represents the attention to detail and precision of the maison's timepieces. Below the names, there is a connection with the birthplace of fine watchmaking, where the company is headquartered, Geneva.
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Ma è soprattutto la Croce di Calatrava a rappresentare la Patek Philippe. Una croce gigliata simbolo dell’antico ordine monastico-cavalleresco spagnolo dei Cavalieri di Calatrava. La scelta di questo simbolo però, oggi così iconico, non è stata immediata, nonostante fosse stato registrato già nel 1887. Per vederlo, infatti, si è dovuto aspettare i primi decenni del ‘900 con il lancio dell’omonima linea di segnatempo. I motivi della scelta di questo simbolo (o della lunga attesa prima di utilizzarlo) restano un mistero. L’eleganza della croce gigliata e il richiamo ai valori di un’epoca cavalleresca e cristiana (i Cavalieri di Calatrava nel XII secolo, infatti, difendevano la nuova Castiglia dalle armate musulmane) hanno sicuramente avuto il loro peso nella scelta, regalandoci oggi un logo iconico, elegante e belriconoscibile.
Modelli Iconici
Quando parliamo di Patek Philippe, parliamo di modelli che hanno fatto la storia dell'orologeria. Ogni singolo orologio è un capolavoro, ma ci sono alcuni modelli che sono diventati vere e proprie leggende.
But it is above all the Calatrava Cross that represents Patek Philippe. A fleur-de-lis cross, symbol of the ancient Spanish monastic-chivalric order of the Knights of Calatrava. However, the choice of this symbol, now so iconic, was not immediate, despite being registered as early as 1887. In fact, it was not until the early decades of the 1900s with the launch of the eponymous line of timepieces that we could see it. The reasons behind the choice of this symbol (or the long wait before using it) remain a mystery. The elegance of the fleur-de-lis cross and its reference to the values of a chivalrous and Christian era (the Knights of Calatrava in the 12th century defended the new Castile against Muslim armies) surely played a significant role in the decision, giving us today an iconic, elegant, and recognizable logo. Iconic Models When we talk about Patek Philippe, we are talking about models that have made history in watchmaking. Each individual watch is a masterpiece, but there are some models that have become true legends.
Calatrava
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Partiamo proprio con un modello che ha fatto la storia della maison, il Calatrava. Diventato ormai simbolo di eleganza allo stato puro, dagli esordi a oggi ha visto la sua collezione allargarsi e incorporare le migliori complicazioni orologiere che solo le grandi maison sono in grado di padroneggiare. Ma il fascino senza tempo del Calatrava deriva soprattutto dal suo design che esprime eleganza e lusso in ogni dettaglio, soprattutto nei modelli più vicini all’originale. La nascita di questo iconico “dress watch” è infatti datata 1932, quando la nuova proprietà decide di rilanciare l’azienda e superare la crisi economica mondiale di quegli anni e di farlo nel migliore dei modi. Serviva qualcosa di rivoluzionario, qualcosa di completamente diverso dall’estetica di quel periodo e il Calatrava (chiamato inizialmente referenza 96) ci riuscì appieno. Viene incaricato del progetto l’inglese David Penney che si ispira alla scuola tedesca del Bauhaus. La forma deve seguire la funzione e allora spariscono orpelli, manierismi, decorazioni e tutto ciò che è superfluo. Cassa rotonda, quadrante pulito, indici a bastone e lancette Dauphine. Una vera rivoluzione, vincente. Oggi praticamente tutti i grandi marchi hanno un dress watch in listino, l’espressione massima dell’eleganza, e inevitabilmente tutti sembrano ispirati e derivati da quel primo iconico Calatrava...
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Calatrava
Let's start with a model that has made history for the maison, the Calatrava. Now a symbol of pure elegance, from its beginnings to today, its collection has expanded and incorporated the finest watch complications that only the great maisons are capable of mastering. But the timeless charm of the Calatrava primarily derives from its design, which expresses elegance and luxury in every detail, especially in the models closest to the original. The birth of this iconic dress watch dates back to 1932 when the new ownership decided to relaunch the company and overcome the global economic crisis of those years in the best possible way. Something revolutionary was needed, something completely different from the aesthetics of that period, and the Calatrava (initially called reference 96) succeeded fully. The Englishman David Penney was entrusted with the project and drew inspiration from the German Bauhaus school. Form must follow function, so embellishments, mannerisms, decorations, and anything superfluous disappeared. A round case, a clean dial, stick indices, and Dauphine hands. A true and successful revolution. Today, practically all major brands have a dress watch in their lineup, the ultimate expression of elegance, and inevitably, they all seem inspired by and derived from that first iconic Calatrava... CONTINUE OUR MODELS WHO WE ARE
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