scogito

[scogito]

Questo è il commento di una persona sotto un video in cui si spiegava l'importanza di nutrire e maturare pensieri superiori (il termine era decenti vs. indecenti), perché è lì che si determina la tua gioia o la tua infelicità.

Qualcuno gli ha anche fatto notare che senso abbia incrementare l'indecenza, e la replica ha confermato quanto uno stato di violenza emotiva (subita, osservata o attivata) può obnubilare la minima comprensione delle cose.

rigidità mentale scambiata per logica

identificazione col dolore come convinzione di realtà

pensieri di qualità confusi col pensiero positivo

bruttezza del mondo come unica condizione vivida

cronico dualismo di opposizione, dove ci sono solo eccessi e nessuna alternativa (ottimisti e pessimisti).

Questo è un esempio di pervicace ottusità, dove emergono aspetti frequentissimi e caratteristici della maggioranza delle persone.

[scogito]

I terrestri sono capaci di ciò che in natura nessuna specie è in grado di fare: essere fieri della propria tossicità.

A ciò si aggiunge anche quello che il caro Jung disse a proposito dell'ombra:"Finché non renderai cosciente l'inconscio, esso dirigerà la tua vita e tu lo chiamerai destino". Tuttavia i cosiddetti umani sono portatori di esaltazioni luciferiche senza eguali e non solo hanno orgoglio e coscienza della loro merda interiore, ma ne vogliono anche di più.

Ogni singola parola di questa signora, a parte che potrebbe essere pagata per elargire certe perle, esprime uno scenario molto preciso e che si può riassumere nella venerazione del male.

Non si riescono nemmeno a contare tutti i livelli di distorsione psicofisica che pone in ridicolo e in desiderio, ma una cosa è chiara e vale sin dalla notte dei tempi: questo Sistema non fa schifo per una "punizione" irragionevole, questo Sistema fa schifo perché chi lo vive non ha alcuna intenzione di elevarsi, anzi brama tutto ciò che lo distrugge.

Amore tossico non è un ossimoro che fa poesia, amore tossico è solo l'indicatore di quanto sei totalmente incapace di amare te e di conseguenza tutto il resto.

[scogito]

Uso TikTok come osservatore sociale, il 90% delle volte quando lascio commenti e leggo le risposte penso che nel futuro prossimo il test di Turing sarà meglio farlo agli "umani".

[scogito]

Passare la vita tra controlli e ospedali di certo non aiuta la famiglia e magari oltre alla salute perdi anche il lavoro, eppure quando gli si faceva notare raramente percepivano dove fosse il vero dramma.

Una cosa che ho sempre pensato è che coloro che scelgono di giocare alla roulette russa con la vita, siano di base incapaci di amare la vita stessa, proprio perché sulla bilancia il piatto della paura (morte) pesa molto di più dell'altro.

Le loro scelte sono per questo sempre incoscienti e distorte.

Anche quando sono convinti di farle per un bene comune.

Preso direttamente da IG

[scogito]

Come descrivi il tuo partner parla di te. Come descrivi la tua macchina parla di te. Come descrivi un conflitto, la tua casa, il tuo cibo, le tue scarpe, le tue amicizie, un mal di pancia...parla di te.

Non c'è niente nella realtà che vivi che è separato da te e che senza di te può essere de-scritto.

Tuttavia nel Sè non esiste "la macchina", non esiste la sofferenza, il conflitto, il partner, la malattia e nemmeno la temporalità.

Quello che chiami vivere non è che una simulazione dei tuoi stati di coscienza.

Stati che nella materia possono essere definiti convinzioni.

Questa realtà si genera attraverso le convinzioni che hai, esse sono necessarie per creare l'esperienza, ma appartengono alla personalità, NON alla verità.

In incarnazione tutto ciò che persegui è determinato dalle tue convinzioni, cosa pensi, come pensi, come parli, cosa dici, il tono del tuo umore, dove riponi l'attenzione. Sei tu che ti colleghi allo stato di coscienza in cui scegli di stare: nel migliore dei casi essendo consapevole del tuo Sé, nel peggiore incarnando gli stati della Matrice...

Che avendo uno scopo evolutivo ti scuote, e di certo non ti coccola.

Al 70% la realtà è una simulazione delle tue convinzioni, che sono consce e inconsce.

Ma l'inconscio non comanda, l'incoscio e-segue.

È un soldato che la maggioranza della gente scambia per un coglione qualsiasi, su cui non ha alcun arbitrio e che nemmeno vuole conoscere.

Eccolo qui invece il tuo libero arbitrio! La scelta di cui sei artefice.

Chi Sei tu oltre la tua mente?

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@wearchetypes

my Linktr.ee

[scogito]

Una ragazza ha inoltre testato l'IA dimostrando che, così come da chi ha imparato è essa stessa manipolativa. Alla domanda se un progetto potrebbe essere buono, l'intelligenza risponde sempre sostenendo l'ottimo business in campo, ma se si definiscono prompt di settore, di criticità e di originalità, le cose cambiano.

A dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che la vera intelligenza, quando c'è, è solo nelle mani di chi la usa e che alle persone piace soprattutto essere prese per il culo.

[scogito]

Cinque caratteristiche della personalità con forte autostima.

Agisce, non perde più tempo del necessario a progettare, a temere risultati o ad accontentare gli altri.

Non paragona, piuttosto migliora in virtù della sfida che vive con sè stessa (sana competizione).

Usa le risorse che ha al meglio che può, se non ne ha studia e lavora per ottenerle.

Considera i fallimenti condizioni di percorso utili per aggiustare la propria rotta.

Se ne frega del giudizio altrui non per senso di superiorità, ma perché persegue un obiettivo, non gli applausi.

In conclusione, pone l'attenzione sui suoi risultati, gestisce il suo tempo, modella i suoi spazi, impara costantemente, vive le emozioni in maniera pro attiva, non perde energie a imitare, invidiare o fantasticare, non si cura delle critiche, perché è al di là dell'apparenza. Chi possiede autentica autostima, porta avanti i valori che ha scelto, ma una volta scelti non dubita, semmai cambia.

Questa è invulnerabilità e potere personale.

Non ciò che vuole dimostrare qualcosa, né per creare il suo cammino ha bisogno di rivali o di approvazione.

[scogito]

Il corpo è fragile quando è fragile la volontà (vitalità)... e la volontà è psichica prima di essere fisica.

Lo stato di salute non è solo il campanello di una disfunzione materiale, è anche il barometro della determinazione di una persona.

Gli anziani sono considerati fragili nel corpo, ma a venire meno è innanzitutto la loro volontà di "lottare".

I bambini vengono definiti svogliati quando appaiono privi di entusiasmo e pieni di pigrizia, ma di base è che non hanno il desiderio di vivere, o quantomeno non lo riescono a trovare intorno a loro.

Quando ti ammali si abbassano le difese, ma prima di tutto si abbassa la tua energia interiore, che non è altro che la volontà.

Quando ti senti umoralmente a terra, non è tanto diverso, è assente la tua vitalità.

La volontà è fondamentale per ogni processo dentro questo Sistema. È la tua reale forza vitale.

Ed è quella che ti distruggono, lasciandoti quel tanto che basta per servirli.

Fateci caso: non è vero che nella società delle maestrine si vuol vietare tutto ciò che fa male. Volete una prova? Seguire una dieta autolesionista in nome della "sostenibilità ambientale" non è un problema, anzi, è considerato un comportamento virtuoso. Ne volete un'altra? Bombardarsi di psicofarmaci per sopportare la depressione anziché affrontare le ragioni che rendono la vita insopportabile è un atteggiamento del tutto accettabile. Un'altra ancora? Somministrare ai bambini ormoni che ne comprometteranno per sempre la salute o addirittura mutilarli sull'altare della "fluidità sessuale" è un atto di bontà e fede nel progresso.

No, l'obiettivo non è vietare tutto ciò che fa male. L'obiettivo è vietare tutto ciò che rischia di far male in quanto espressione di vitalità. Farsi un giro in auto, godersi una bistecca, fumarsi una sigaretta sono tutti gesti inaccettabili perché manifestano una volontà.

La maestrina ci vuole annichiliti. Per questo è vietato divertirsi

pro italia

[scogito]

Riassunti.

Cosa ti aspetti da una società che si è vaccinata per continuare a fare l'aperitivo?

[scogito]

La maggior parte delle volte che intervistano qualcuno per chiedere un'opinione sulla persona che ha commesso un omicidio, usano descriverla genericamente in modo positivo. Gli aggettivi sono un coacervo di blablabla sulla maschera sociale, cosa peraltro plausibile. Tuttavia non manca mai una qualità, quasi a sigillare la differenza tra puri e criminali: "il gran lavoratore". Lo chiamano all'appello quasi sempre, come se avere un'occupazione fosse garanzia di maturità, di onestà e di stabilità mentale.

Io non so cosa vi fumate, ma sarebbe il caso di osservare e capire che il fatto che una persona lavori, non comporta che quella persona sia psicologicamente sana.

Questa è un'associazione tipica degli emotivi, che vivono secondo etichette sociali e correlano la serietà, il rispetto e le "brave persone" a comportamenti distorti di massa e alla capacità salariale.

La psiche non ha niente a che vedere con la maschera che porti, mentre la maschera che porti è spesso lo strumento con cui la nascondi.

my Linktr.ee

[scogito]

Posso dire anche con una certa esperienza che ciò che non permette alle persone di accedere al proprio Sé è l'assoluto diniego con cui rifiutano di avere a che fare con la verità.

Soprattutto se riguarda loro stesse.

Al minimo segno che potrebbe esserci qualcosa di poco gradito, difficile da affrontare, negativo o inaccettabile per l'immagine che hanno di se stesse, diventa intollerabile qualsiasi concetto o informazione che possa modificare le convinzioni con cui tengono su la maschera.

Il rifiuto di vedere le cose per come sono è la base di ogni auto manipolazione; nonché la definizione della stupidità.

La salvezza sta proprio nella volontà di addentrarsi nel buio. Di non temere le risposte, anzi di cercarle con risolutezza. Invece la maggioranza rifiuta prepotentemente ciò che non gli dà ragione, e lo fa fino allo stremo delle forze, continuando a sfamare l'inutile.

Anche per questo i terrestri sono costretti a prove carissime prima di lasciare andare la loro saccenza... e non è detto che capiscano qual è il problema.

Più rifiuti la verità di te stesso (ogni verità), più rifiuti la possibilità di evolvere.

[scogito]

Come affrontare il 70% dei problemi.

[scogito]

🎯

[scogito]

🎯

"I perdenti, come gli autodidatti, hanno sempre conoscenze più vaste dei vincenti, se vuoi vincere devi sapere una cosa sola e non perdere tempo a saperle tutte, il piacere dell’erudizione è riservato ai perdenti. Più cose uno sa, più le cose non gli sono andate per il verso giusto."

Umberto Eco - Numero zero

[scogito]

Già.

[scogito]

L'unico impedimento al benessere dell'uomo è l'uomo stesso.

Motivi frequenti del perché l'essere umano si autodistrugge:

non ascolta, né se stesso né gli altri

rifiuta per principio modi di pensare diversi dai suoi

difende ciò che gli fa male

si crede superiore rispetto a ciò che è davvero

si identifica con qualcosa, con qualcuno, con il resto del mondo

crede che la salvezza è nel dio delle religioni

crede che la verità è nei telegiornali

vuole soldi, ma non obiettivi

vuole riconoscenza, ma non responsabilità

giudica quando non deve e lascia correre quando deve giudicare

invidia invece di imparare

scambia aspettative per meriti

trova partner per bisogno

cerca qualsiasi palliativo, ma mai se stesso.

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@scogito @wearchetypes

[scogito]

Mi hanno inviato questo video per sapere cosa ne penso.

Premetto che chi argomenta qualcosa "ripetendo solo dati" non mi suscita un granché di attenzione, ma ho ascoltato per capire se avesse un senso.

In sostanza viene detto che gli uomini nascono tossici, aggressivi, disturbanti, invadenti e scomodi, si gira poi la frittata ripetendo la storiella che dal veleno si fa anche la cura e dunque bisogna sempre valutare il peso della tossicità presente senza fare di tutta l'erba un fascio; la considerazione conclusiva è che i veri "tossici" sono (solo) i criminali, mentre tutti gli altri possono essere ponderati come un male evolutivo: qualcosa che "ha la dignità" di esistere e non va negata.

Un po' come dire che finché una persona non viene arrestata, può fare il cavolo che vuole.

Nel discorso della signora ci sono talmente tante distorsioni che viene anche un po' l'orticaria a creare ordine, e non per caso sotto quel video alcuni hanno commentato dicendo di non avere capito niente. Ci sono state parecchie ingiurie perché secondo tanti era un loro problema di erudizione, in realtà è che i distorti riescono a concatenare elementi dissonanti così bene tra loro da sembrare persino sensati (il caos a livello intuitivo tuttavia ti arriva).

In conclusione la signora non ha soddisfatto la domanda, piuttosto ha giustificato la tossicità, suggerendo tra le righe che bisogna un po' starci dentro.

Tutto questo in nome di cosa? Del fatto che la tossicità serve.

Ora sia chiaro, sono la prima a sostenere che il buio è al servizio della luce, ma un conto è quando si parla del processo di un Sistema, un altro è quando si usa come pretesto per credere che l'essere umano non abbia altre sorti, né debba essere corretto.

La tossicità è presente in una società che sta male ed è "invadente" proprio perché la società non ELIMINA ciò che le fa male.

La tossicità va sanata, va tolta, non va resa presente come naturalità o cronicizzata come veleno dignitoso. Anche se ha un motivo di esserci.

La convivenza con la merda è quello a cui "educano" anche molti psicologi, ed è la vera fine dell'umanità perché spegne la reattività, annulla la spinta vitale e disintegra ogni motivazione superiore e ogni correzione realmente evolutiva.

Quando ti abitui non reagisci più. Quando ti dici è così che va, accetti cose improponibili come se fosse ovvio.

Per fare un esempio: hai presente quei partner che si trascinano all'interno di relazioni marce e auto distruttive? Più della metà di loro stanno lì solo perché non possiedono più la forza nemmeno del rifiuto, perché mentre hanno imparato ad accettare quello stronzo o quella stronza che hanno accanto, hanno anche detto addio alla loro stessa tempra vitale.

Erano partner evolutivi? Probabilmente sì. Si sono evoluti? Probabilmente no.

Magari più che continuare a sostenere l'adattamento alla tossicità, sarebbe il caso di svegliare il diritto al benessere, che è l'assenza di malattia. Ma si tratta di sperimentare verità e coraggio e non di blaterare soltanto cose lette sui libri.

L'uomo dovrebbe anelare al meglio e invece continua a mettere sul piedistallo il peggio per stipularci trattative.

Il frutto marcio la natura lo fa cadere dall'albero. L'evoluzione autentica il veleno lo smaltisce.