springcornfield
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lovely sunbeam
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springcornfield · 7 years ago
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casa felicità
in questi ultimi giorni mi sembra di aver dimenticato tante cose. la settimana più brutta sta per terminare, con una scenica temperatura sottozero, ed io mi sento un po’ strana, oltre che infreddolita.
prima cercavo di vedere la felicità in qualcosa di tangibile, concreto. dall’alto dell’accidia, dell’abitudine, dell’indifferenza. ora mi sembra di scorgere un senso nuovo, di aver capito più cose. se prima la mia felicità era un posto ben sicuro dagli sguardi, chiuso, protetto, adesso è davvero esemplificabile in mille altre cose. non ho più paura di uscire se fa freddo, non sono scoraggiata. ho capito che la mia casa sei un po’ tu e che non sono le 4 mura. e ho capito che sono esattamente come tutti gli altri, un’umana insicura che non sa dove andare e che mette tutte le sue energie nell’inseguire una cosa che luccica più delle altre, la felicità. ed è per questo che ti propongo di stare insieme, perchè mi rende felice. e lo so, sei un cultore delle pause intellettuali di riflessione per capire, ma perchè imporsi ed evitare la felicità? è qui, non costa niente, ogni tanto del vino ma a solo 2 euro al calice. facciamo i felici, facciamo gli amanti, litighiamo, facciamo pace, ridiamo di tutti, mettiamoci dei limiti e sorridiamo quando riusciamo a superarli, ma facciamolo insieme
io oggi vedo U, ti va se stasera ci vediamo? a nanna presto promesso.
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springcornfield · 7 years ago
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P come Puffy
P sta per puffy ora, per nessun altro più, e puffy sta per te. Ti vorrei spiegare in un elenco congenialissimo a voi ingegneri cosa significa per me stare con te, condividere lo stesso spazio ed una stessa casa. - dormire abbracciati e rilassati, con le braccia penzolanti sull'altro, con il respiro profondo che ogni tanto trasformi in un russare che mi sono abituata far diventare musica (cacofonica, ma in qualche modo fonica.) - dirsi buongiorno e stroppicciarsi gli occhi mettendosi sempre la coperta davanti alla bocca - mangiare i CEREALI e i grancereale al cioccolato -cominciare con un bacio e finire a stringersi sudati in qualsiasi parte della casa, lavarsi insieme e ridere, sorridere, guardare e spostare lo sguardo velocemente e ritornare a fissarci -mangiare tutte le verdure amare che poi è un verbo bellissimo e non vedo perché non possa essere un bell'aggettivo per le verdure -abbracciarsi sul divano mentre guardiamo qualsiasi programma in tv che se poi non è sufficientemente interessante facciamo l'amore e se lo è ne discutiamo con i più grossi discorsi sopra i massimi sistemi dell'universo -sapere che anche se la giornata è andata malissimo hai qualcuno con cui parlare, condividere, da abbracciare e baciare per farti di nuovo pensare che la vita è bella dopotutto. E qui mi vorrei soffermare, perché desidererei che sia la vita a spalarmi la merda addosso, e che ci sia tu ad aiutarmi a pulire. Non sicuramente spalarci merda addosso a vicenda. -le paglie ed il vino e fumare e fare i discorsi sopra i massimi sistemi dell'universo, tra Jamaica ed Amsterdam, poi guardarci mangiarci con gli occhi ed avere l'epilogo più bello del mondo Ora, ecco qui tutte le cose che vorrei rimanessero uguali. Mi dilungherei davvero tanto a raccontarti cosa vorrei cambiasse. Vorrei studiare, lavorare, stare bene, farti sapere che non devi sentirti scomodo se studi perché non mi stai togliendo tempo, forse ne stai dedicando al te del futuro che potrebbe chissà essere affiancato da una bella negretta simpatica e che ama Beyoncé. Vorrei tornare a casa e raccontarti tutta la soddisfazione che ho ricevuto dalla vita in quella giornata, voglio farti sentire partecipe e responsabile del mio processo in cui mi metto in forma, vorrei non avere più imbarazzo ad andare in palestra, mandarti dei messaggi con i cuori, farti trovare fiori e sorprese tutti i giorni. Vorrei lavare i piatti e lavare per terra, curare un rifugio comune, essere felice perché alla fine è con te. Vorrei crescere con te e non sentirmi a disagio, vorrei che entrambi sbagliassimo e chiedessimo scusa, vorrei così tanto dalla vita e dalla vita con te E poi vorrei te, un po' come prima, vorrei gli occhi verdi e le labbra, vorrei l'accento di merda mentre mi dici che mi ami sottovoce, vorrei prendere in giro tutti e tutto con te perché alla fine siamo noi due contro il mondo e ridiamo di lui sempre So che l'erba voglio non cresce neanche nel giardino del re, ma quanto vorrei che crescesse l'erba vorrei Tua, Puffy
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springcornfield · 8 years ago
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caro, ti scrivo
caro p.
odio dover sentire la necessità di dirti tutto questo, principalmente perché non posso permettermi di avere pretese. ma nonostante questa vocina da grillo parlante continui a tormentarmi, non riesco a rispettarla. quindi, l’idea migliore che mi è venuta è di scrivere ciò che penso su un blog ormai impolverato che parla di adolescenza e poco più
penso che, malgrado ciò che ci siamo detti tante volte, la memoria sbiadisce, e che per te questo processo irreversibile forse è già cominciato. e per ricordare, salendo sulla nostra navicella totalmente rivestita in argento per rispettare rigorosamente la legge del tamarro, tornerei a roma. galeotto fu il lungotevere, forse la droga o le birre dal paki, ma ripensandoci riconosco che in fondo non è stato che un capriccio. un capriccio il mio, di dover far breccia su di te o sul video maker (ed alla fine, un sacco di rimorso per aver scelto l’accento di Liga su quello di Valentino Rossi) ed un capriccio forse il tuo, di avere qualcosa di non necessario che ancora non mi spiego. tutto in mezzo a bidelli imborghesiti, capi con ampie stempiature, ricercatori dall’isola di pasqua, sirio, trastevere, la pioggia. ed ancora, dormire insieme, correre in stazione, doverti salutare ed infine le prime volte in cui la consapevolezza di volerti vicino a me cominciava a sgomitare nell’inconscio.
e poi, torino, all’improvviso. e la birra alla crosta di pane, i viali alberati meravigliosi e tu in mezzo, a completare il quadro.. la grande notizia in portoghese. un attimo di gioia così grande in una vita a cui non riusciamo mai trovare un obiettivo. e finalmente sapere che tu l’hai trovato, anche se ti stai cagando addosso, anche se non ti sembra la cosa più giusta da volere ora. la cosa più bella che il mondo potesse darti, al di fuori di un capo decente e non dondolante quando cammina. P, l’amore di una donna che ama solo te, il frutto del vostro amore, la vostra vita insieme
e se ritorno a pensare alla cinna torinese adolescente che sarei io, fa molto male. fa male, ma con la consapevolezza che infine amare significa volere il meglio, ed è evidente che questo sia il tuo posto, la tua vita, la tua persona da amare. indubbiamente la gelosia si fa spazio ogni tanto, la tristezza di non poterti più accarezzare, sapere che tu da un giorno all’altro scomparirai. ma tenerti vivo ogni giorno nella memoria, pensarti con la scusa di ogni stronzata mi fa ricordare che in fondo mi ricordo come si ama, e che tu sia stato una delle cose più belle che sia capitata.
ed infine, i grandi campi di letame emiliani a terminare questa trilogia. ti dirò, scesa dal treno, mi sentivo già diversa. mi sentivo già consapevole, non credevo che quella sarebbe poi stata la piega delle ore a seguire. e la mattina dopo, sfogliando jodorowsky e facendo colazione in casa tua ho pensato che in fondo amare l’amore è molto meglio di amare una persona. quando ti chiedo di lei, lo faccio per immaginarvi felici insieme, con il bimbo, in mezzo alla natura. qualche polaroid sulla libreria del soggiorno sicuramente non mi fa immaginare chi sia lei, e le tue descrizioni riservate tanto meno, ma voglio davvero immaginare sia la donna più dolce del mondo, che ti faccia sentire come nessun altro e che tu voglia passare la tua vita con lei, felice.
e caro P, ti scrivo anche per ringraziarti. sento di dover essere molto riconoscente, perché in fondo solo ora ho imparato cosa significa realmente amare, depurandolo da sentimenti come la gelosia, l’invidia, la tristezza di non essere ricambiata allo stesso modo. amare, un flusso dall’interno verso l’esterno, nel non giudicare le idee poco chiare, nel riconoscere la tua gentilezza dolce. e lo so, la convivenza imminente, gli armadi da montare, la grande paura.. ma tutto questo è meraviglioso, e tu devi cominciare a pensare che lo sia per goderti ogni minuto con lei, per essere felice. e l’equazione è semplice P felice = S felice
io ripartirò con lo zaino in spalla per qualche altra meta, non potendo far altro che assicurarti che hai lasciato un enorme segno indelebile sul mio cammino. e questo lo scopro quando canto e penso a te, dimenticandomi ovviamente le parole, e quando dipingo, parlo, penso. e non posso fare altro che esserne felice.
buon viaggio
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springcornfield · 9 years ago
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Obama at his first State of the Union Address and his last one
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springcornfield · 9 years ago
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play this at my wedding or funeral I don’t care where but just plAY IT
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springcornfield · 9 years ago
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springcornfield · 9 years ago
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springcornfield · 10 years ago
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springcornfield · 10 years ago
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When I was on the big island in Hawaii, I spent a lot of time observing people at secluded beaches. This man was out on a rock in the middle of the ocean crying. I could hear his cries even though I was ashore. It broke my heart to see a man in so much pain, crying out in desperation in the middle of the ocean…
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springcornfield · 10 years ago
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springcornfield · 10 years ago
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springcornfield · 10 years ago
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springcornfield · 10 years ago
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springcornfield · 10 years ago
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James Karales :: from ‘The Selma to Montgomery Civil Rights March’, 1965
src: Duke University
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springcornfield · 10 years ago
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8 Things to Give Up
1. Self rejection
2. Negative self-talk
3. Criticising others
4. Being a people pleaser
5. Fear of failure
6. Procrastination
7. Holding onto grudges
8. Expecting perfection
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springcornfield · 10 years ago
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il fallimento e la risposta della vita
La scuola è un meccanismo che deve comprendere tre parti fondamentali: il professore, la famiglia e lo studente. Ho un ragionamento che è applicabile in realtà a qualsiasi situazione, ma che si applica particolarmente in questo momento della mia vita alla scuola italiana. Tutto ciò che vedo è una situazione disperata in cui l’aiuto è essenziale, ma il quesito risiede nel come gridare aiuto, ed a chi. Perchè se qualcuno arriva ad una consapevolezza più tardi, si accorge dei propri errori, prova a migliorare sè stesso deve avere risposte lapitadorie dall’esterno? Perchè un ventenne deve avere concrete minacce da parte dei propri genitori di essere sbattuto fuori casa senza neanche un diploma in mano soltanto perchè, con l’atteggiamento sbagliato, è inciampato una volta e rischia di inciampare un’altra? Che post di merda, soltanto parole a caso che mi fluttuano nel cervello, puro dispiacere, sentirsi impotente, crescita umana e confronto aggressivo. violenza psicologica, parole un po’ buttate a caso insieme in un pentolone Comunque vada, qualunque sia la fine, vorrei tu riesca a capire che ti amo, più del sole e del mare e di tutte le foglioline di maggio messe insieme, e che ci sarò sempre. Come se ci stessimo sposando, nella buona e nella cattiva sorte sopra quel divano blu con le coperte stroppicciate e le tue labbra sulle mie, da koala aggressivo-passivo orfano che dà baci da mangusta e che vive come tutti fallimenti, delusioni e sconforto, che si scalderanno fino a sciogliersi e dissolversi tra un nostro abbraccio
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springcornfield · 10 years ago
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