23 giugno … ricordiamo …
#semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Ernst Jacobi, attore e doppiatore tedesco. Attore attivo principalmente in campo televisivo e teatrale, tra cinema e – soprattutto – televisione, ha partecipato ad oltre un centinaio di differenti produzioni a partire dalla metà degli anni cinquanta, lavorando in vari film TV. (n.1933)
2021: Jackie Lane, attrice britannica Ha fondato un’agenzia di doppiaggio, Ad Voice. (n. 1947)
2019:…
IO dico che zaniolo ha gia pronto l’accordo col milan per giugno motivo per cui ha obbligatoriamente inserito la clausola per potersene andare. l’unico motivo per cui sta questi cinque mesi in turchia e’ per poter giocare in nazionale e continuare ad allenarsi prima di smaterializzarsi magicamente a giugno e comparire a milanello
Cmq. qui al 23 di giugno fa 15 gradi. Per fortuna i Tozzi hanno già la risposta pronta: "se fa caldo è il clima, se non fa caldo il meteo non è il clima e cmq. è solo percezione".
primis quella che garantisce il diritto all’autodeterminazione dei popoli. Nessuna nazione intervenne, nonostante le Cancellerie ne fossero informate, questo fa capire che vi fossero accordi e una rete di relazioni segrete. L’unificazione italiana fu la distruzione voluta,
programmata e sistematica, che ridusse il più florido Stato della penisola nella miseria e nel degrado. Le fabbriche furono chiuse, in alcuni casi distrutte, i giovani coscritti o deportati, furono inviati i soldati piemontesi a reprimere il dissenso e compiute stragi indescrivibili. È ora di smontare il “falso storico” che ha generato il luogo comune più deleterio che il Paese abbia conosciuto: il Nord industriale ed evoluto, il Sud agricolo e arretrato. In realtà questo è stato l’obiettivo di casa Savoia e del suo padrone Cavour.
Scorrettamente chiamata dalla storiografia “questione meridionale”, essa emerse dopo l’unità, non prima. Quando l’opera di distruzione del tessuto sociale e produttivo del Sud, diede i suoi amarissimi frutti. Il Regno delle Due Sicilie era lo Stato più industrializzato d'Italia e il terzo in Europa, dopo Inghilterra e Francia, così risultò dalla Esposizione Internazionale di Parigi del 1856. I settori principali erano: cantieristica navale, industria siderurgica, tessile, cartiera, estrattiva e chimica, conciaria, del corallo, vetraria, alimentare.
Nel periodo borbonico (1734-1860) la popolazione si era triplicata, determinando lo Stato preunitario più esteso e popolato. Per la sua politica di sviluppo Ferdinando II formò grandi aziende statali, e incentivò anche il sorgere di aziende con capitale suddiviso in azioni di piccolo taglio, per attrarre nella proprietà anche i ceti medi. Nel 1851 fu istituita la "Commissione di Statistica generale pe' reali domini continentali" con lo scopo di guidare la politica economica del Paese, cui si affiancavano le Giunte Statistiche costituite in ogni provincia e circondario. Molti imprenditori nazionali ed esteri accorsero nel Regno. L’economia ferdinandea privilegiava lo sviluppo occupazionale senza spostare masse dai luoghi di origine. Fu uno sviluppo guidato dallo Stato. La propaganda liberale si scagliò con tutte le sue forze contro tale modello e mise in moto una macchina da guerra che distrusse tutte le industrie del Sud e rubò tutto persino i beni personali dei Borbone: con un decreto del 23 ottobre vennero confiscati alla Casa reale 6 milioni di ducati, anche i depositi che Francesco II
aveva lasciato a Napoli, dopo averli ripresi dal Banco d’Inghilterra, a dimostrazione di quanto fosse legato al suo popolo, lui che napoletano lo era per davvero. Cominciò così, dopo il saccheggio del 31 maggio 1860 del Banco di Sicilia da parte di Garibaldi (80 milioni di euro, 150 miliardi di vecchie lire, quasi la metà delle spese per la guerra franco-piemontese contro l’Austria dell’anno precedente), la corsa alla spogliazione e all’arricchimento. Il Regno delle Due Sicilie, nel settore dell’industria, contava 2 milioni di occupati a fronte dei 400.000 della Lombardia, possedendo 443 milioni di moneta in oro, ovvero l’85% delle riserve auree di tutte le province. Oltre 80 milioni furono prelevati, in una anno, da Torino dalle casse dell’ex Regno delle Due Sicilie. Pochissimi investimenti al Sud ma tante ruberie. La boria e lo sprezzo verso le città del Sud, caratterizzava chiunque arrivasse da Torino. Il luogotenente Farini (in seguito Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia tra il 1862 e il 1863), il dittatore che entrò a Modena il 19 giugno come vincitore di un guerra che non aveva combattuto (gli Estensi fuggirono prima dell’arrivo delle truppe francesi e piemontesi), così si espresse riferendosi a Napoli: “Altro che Italia! Questa è Africa, i beduini a riscontro di questi caffoni, son fior di virtù civile”. Va da sé che il controllo delle ex Due Sicilie fu difficile, regnò la precarietà e l’insicurezza, così cominciò l’atroce guerra civile del brigantaggio. Uno Stato così imposto non poté che generare solo ingiustizie e latrocini. Fu messo in opera un preciso disegno della politica vessatoria di Torino: il Nord
si sviluppò ai danni del Sud. Il primo doveva avere il monopolio dell’industria italiana, al secondo invece fu destinato un ruolo agricolo e di fornitore di mano d’opera per l’industria del Settentrione. “Il dissidio tra la Lombardia e molta altra parte d’Italia ha origini in una serie di fatti: soprattutto il sacrificio continuo che si è fatto degli interessi meridionali”(dalla lettera di Nitti del 5 luglio 1898 a Giuseppe Colombo, direttore del Politecnico di Milano). Carlo Bombrini (banchiere, imprenditore, fondatore della banca di Genova) uomo di fiducia di Cavour e redattore del piano di “riequilibrio” economico post-Unità, disse: “Il Sud Italia non dovrà essere più in grado di intraprendere”. A questo punto riporto uno dei casi più eclatanti di distruzione industriale: l’Officina di Pietrarsa. A Pietrarsa, località posta nella zona orientale della città di Napoli, era attiva la più grande industria metalmeccanica d'Italia, estesa su una superficie di oltre tre ettari. Era l'unica fabbrica italiana in grado di costruire motrici a vapore per uso navale. A Pietrarsa fu istituita anche la
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Lo ricordiamo a tutti, in modo che tutti possano di nuovo far finta di dimenticarselo.
Festa del papà ... "cose" da sapere ...
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Festa del papà
giorno di celebrazione in onore della figura paterna e viene celebrata in vari Paesi del mondo, ma le date e le tradizioni possono variare a seconda della storia e delle usanze locali.
La festa del papà in Italia ricorre il 19 marzo.
Il 19 marzo, secondo la Chiesa cattolica, è scelta come data di festeggiamento per la paternità perchè ricorda San Giuseppe, padre putativo di Gesù,…
Malena Morgan, pseudonimo di Carly Morrison (23 giugno 1991), è un'ex attrice pornografica statunitense.
Cresciuta nel Midwest della costa della Florida, ha lavorato come hostess al ristorante Cracker Barrel. Ha frequentato la scuola superiore conseguendo il diploma nel 2008.
Nel 2011 si trasferisce a Los Angeles, in California, per intraprendere la carriera nel settore per adulti. Dopo aver inizialmente posato come modella di nudo per webcam, ha iniziato a recitare in film hardcore.
Ha posato per Twistys Magazine del settembre 2011 e per il numero di novembre 2011 di Penthouse, di cui è stata ragazza copertina.
Altre pubblicazioni per adulti per cui ha posato e di cui è stata ragazza copertina sono Chéri, Swank, Barely Legal e International Club.
Risiede in California, USA.
Nel 2014 ha annunciato il ritiro dalle scene pornografiche, ma l'anno successivo è tornata a girare nuove scene.
Malena Morgan ha girato film , ma la sua filmografia è in realtà composta principalmente da scene pornografiche.
Malena Morgan ha avuto principalmente e rapidamente successo su Internet posando nuda davanti a una webcam. Ha accumulato un totale di oltre dieci milioni di visualizzazioni su tutti i siti Web (inclusi X siti come YouPorn o PornHub ) messi insieme, il che la rende una vera star su Internet .
Questa lettera d'amore scritta da Johnny Cash alla moglie June Carter Cash è stata eletta come la più bella di tutti i tempi.
23 giugno 1994, Odense, Danimarca.
Buon compleanno Principessa, invecchiamo e ci abituiamo l’uno all’altra. Pensiamo allo stesso modo. Ci leggiamo nel pensiero. Sappiamo cosa l’altro vuole senza chiederlo. A volte capita che non ci sopportiamo. E forse talvolta ci capita anche di dare per scontata la presenza dell’altro. Ma ogni tanto, come oggi, ci rifletto e mi rendo conto di quanto io sia fortunato a dividere la mia esistenza con la donna più straordinaria che abbia mai incontrato. Ancora mi affascini e sei fonte d’ispirazione. La tua influenza non fa che migliorarmi. Sei l’oggetto dei miei desideri, la ragione di vita numero uno su questa terra.
Abbiamo un gruppo di ultras/dj. Le nostre playlist stanno diventando delle canzoni napoletane e ho dovuto imparare anche il ritornello per partecipare attivamente al gruppo.