Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più.
Non è questione di perdonare, io l’ho perdonato. Ma non esiste più, per me. La memoria è importante. Non esistono colpevoli, ma esistono persone che cessano di esistere. E’ il minimo che possiamo fare. E’ giusto.
Quanta tristezza ho provato nel rivedere Alessandro Baricco in tv.
Mi piace ricordarlo come indimenticabile protagonista del Circolo Pickwick (trasmissione irripetibile al giorno d’oggi).
Quanta letteratura mi hai fatto scoprire ed amare mio caro Baricco!
Nonostante la sensazione provata ho pensato che quel che è grande non può essere assottigliato da niente e la forza di alcune parole nessuna malattia potrà mai spegnerla…
"C'è questa cosa che non avevo mai capito nella vita, che ho scoperto tardi...che tu ti giochi una buona quantità delle tue possibilità di stare sul pianeta terra con felicità...te le giochi sulla capacità che tu hai di lasciar andare le cose…”
Perché c'era qualcosa, tra quei due, qualcosa che in verità doveva essere un segreto, o qualcosa di simile.
Così era difficile capire ciò che si dicevano e come vivevano, e com'erano.
Ci si sarebbe potuti sfarinare il cervello a cercar di dare un senso a certi loro gesti. E ci si poteva chiedere perché per anni e anni. L'unica cosa che spesso risultava evidente, anzi quasi sempre, e forse sempre, l'unica cosa era che in quel che facevano e in quello che erano c'era qualcosa - per così dire - di bello.
Perché ciò che ci salverà, non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo.
Sono una donna felice, come lo dovrebbe essere qualunque donna
nel riverbero di questa età luminosa.
Ho debolezze eleganti e cicatrici charmantes.
Non ho più illusioni sulla nobiltà delle persone e per questo
so apprezzare la loro inestimabile arte di convivere con le proprie imperfezioni.