Tumgik
#BANDEONISTA
cristinabcn · 9 months
Text
La aventura del tango: El Gordo Triste
ANTONIO PIPPO PEDRAGOSA Periodista, Director General de Cultura Tanguera. Columnista – Editorialista -¿Sabés lo que pasa, piba? Esta noche tengo unas ganas de morirme que no puedo más… –le dijo de pronto el gordo triste a la periodista uruguaya María Esther Gillio, quien le hacía un reportaje impar y conmovedor, probablemente el mejor. No fue una respuesta. María Esther hurgaba en los meandros…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
chez-mimich · 4 years
Text
“RICERCARE” DI DANIELE DI BONAVENTURA. Pochi sanno cosa sia un clavicordo, ma in compenso ogni appassionato di musica antica ne avrà sentito il suono. Il clavicordo è uno strumento barocco, in realtà nato nel XIV secolo, che secondo alcuni ha origini ancora più remote e deriverebbe da un suo parente stretto, il monocordo, inventato addirittura da Pitagora di Samo nel IV secolo a.C. Nel medioevo si trasformò fino a raggiungere l'aspetto odierno, ovvero una specie di pianola dotata sia di tastiera, sia di corde. Benché con lo strumento si suoni più o meno lo stesso repertorio del clavicembalo, il cui suono gli assomiglia parecchio, il clavicordo emette un suono molto più flebile e discreto ed è apparentemente più adatto allo studio che ad un concerto. Una particolare caratteristica tecnica, è che il martelletto è sostituito dalla cosiddetta "tangente" che opera in due modi: divide la corda (come fosse il ponticello del violino), e la percuote, ma a differenza dei martelletti del pianoforte che una volta colpita la corda tornano indietro, la "tangente" continua a farla vibrare fino a che si tiene premuto il tasto. Il suono prodotto risulta essere molto ricco, poiché contiene tutti gli armonici della nota. La lezione tecnica può finire qui. E adesso viene il bello: può un jazzista utilizzare questo strumento? La risposta potrebbe essere affermativa, ma certamente con qualche riserva. La seconda domanda è più impegnativa: può un jazzista utilizzare "in solo" il clavicordo? Qui si potrebbe rispondere, forse. Se poi ci chiedessimo se può un jazzista fare un disco per "clavicordo solo", potremmo essere presi per pazzi. Invece si può e si può farlo, anche ottenendo risultati sorprendenti. Ci ha provato Daniele Di Bonaventura, "bandeonista", pianista, compositore ed altro, che non è proprio il primo venuto, avendo suonato anche con musicisti come Enrico Rava, Dave Murray, Paolo Fresu, Miroslav Vitous e Uri Cane, solo per citarne alcuni e scusate se è poco. Il risultato? Assolutamente eccezionale. Sgombriamo il campo dal fatto che si tratti di un disco facile. Non lo è, ma l'uso della metodologia della sperimentazione e della ricerca jazz, applicata ad uno strumento di un'altra epoca, ha prodotto questo gioiello che va sotto il nome di "Ricercare". Di Bonaventura crea un universo sonoro assolutamente straniante, dove un suono antico si cimenta in armonie non consone al suo "status", producendo suoni surreali nel senso più nobile e storico del termine. Il disco, uscito lo scorso 26 gennaio, è una strabiliante mescolanza di allusioni sonore mai completamente compiute, che evocano un universo musicale colto e raffinato e che ingloba in sé i ritmi della musica afroamericana, minimalismo novecentesco e musica antica. Una ricerca musicale condotta con intelligenza e curiosità intellettuale, non certo comuni. Dieci tracce sonore che celano magnifici segreti musicali, rocamboleschi ritmi, misteriose alchimie, preziosità delicate. Ed è significativo che il lavoro di Daniele Di Bonaventura si chiami "Ricercare" poiché questa è ricerca vera, profonda, mossa dal desiderio e non dalla consolazione. Qualcosa di diverso, di molto diverso, dalle solite cose.
8 notes · View notes
inveterade · 4 years
Text
Arthus Fochi | Saiba mais sobre a “Quarentena” nas plataformas digitais
Arthus Fochi | Saiba mais sobre a “Quarentena” nas plataformas digitais
Arthus Fochi. “Eu sou um cantautor, sou compositor e cantor das minhas próprias músicas e vou andando por essas vertentes”. É assim que esse artista carioca se define quando questionado sobre o trabalho que faz há mais de dez anos. Músico, cantor, poeta, produtor, historiador e pesquisador de ritmos latinos, consegue de sua própria maneira convergir todas essas formações em seu trabalho. 
Em maio…
View On WordPress
0 notes
diegolavezzari-blog · 7 years
Photo
Tumblr media
Bandeonista. • • • #bandoneon #bandeonista #conventillos #conventillosdelaboca #ciudaddebuenosaires #italoargentino #tango #buenosaires #buenosairescity #buenosairesphoto #laboca #boca #caminito #caminitodelaboca #gardel #eltiemponopasa #sigloxx #cambalache #music #musica #photo #foto #photography #photographer #photos #photomafia #comoenitalia #italia #mibuenosairesquerido #cienbarriosporteños #100barriosporteños #argentina #arg #nikon #nikond5300 (en Caminito)
0 notes
palavradigital-blog · 2 years
Text
O mago que uniu o tango ao jazz e a música clássica
O mago que uniu o tango ao jazz e a música clássica
Um retrato da vida tumultuada do lendário do compositor e bandeonista Astor Piazzolla, filho de Italianos e  que se vivo o fosse, hoje teria mais de 100 anos, é o resultado do filme Piazzolla: os anos do tubarão, dirigido por Daniel Rosenfeld, que também participou da elaboração do roteiro ao lado de  Fernando Regueira.  O documentário foi construído a partir de imagens e registros de áudio…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Text
Espetáculo "Noites uruguaias" será neste domingo (29) na Casa da Ópera
Tumblr media
Para comemorar os 194 anos de independência da nação uruguaia, grandes nomes da música e da dança do país farão uma única apresentação  neste domingo (29) na Casa da Ópera , às 18h00, do espetáculo “Noites Uruguaias”.
Tumblr media
Victória Cochiarara e Guillermo Puentes, estão entre os participantes Os apreciadores podem retirar senhas gratuitas no local. No palco o grupo Triptango, a cantora e intérprete Maia Castro, o bandeonista Leonel Gasso, a percussionista Fernanda Bértola Mari, o tecladista Horacio di Yorio e os bailarinos de tango Guillermo Puentes e Victoria Cocchiararo, com coreografias de María Ines Camou, que subirão ao palco por  iniciativa do Consulado do Uruguai em Minas Gerais, cujos representantes estarão em Ouro Preto,  em parceria com a Prefeitura da cidade. Fotos: You Tube e Ivonne Morales Read the full article
0 notes