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#CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
hauntedbystorytelling · 10 months
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Carlo Mollino ~ Ritratto (senza titolo), Polaroid, 1962-1973. | ODLP
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Carlo Mollino ~ Ritratto (senza titolo), ca. 1956-1962 | Artribune
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Carlo Mollino ~ Untitled, 1956-1962. | From: L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973 · CAMERA · Centro Italiano per la Fotografia
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fashionbooksmilano · 3 months
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Paparazzi Fotografi e divi dalla Dolce Vita a oggi
Photographer and Stars: from the Dolce Vita to the Present
a cura di Walter Guadagnini, Francesco Zanot
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2017, 136 pagine, 190 illustrazioni, 23x28cm, ISBN 9788836637874, Brossura con alette,
Italiano, Inglese
euro 38,00
email if you want to buy [email protected]
Pubblicato in occasione della grande mostra a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, il volume ripercorre la storia e la leggenda dei “paparazzi”, fenomeno fotografico e di costume nato negli anni in cui Roma era diventata “Hollywood sul Tevere”. Attraverso oltre 190 immagini, si susseguono le figure dei protagonisti di quella stagione, soprattutto i divi e le divine del cinema, e i racconti fotografici delle notti brave di Via Veneto tra gli anni cinquanta e sessanta. Le fotografie di Tazio Secchiaroli, Marcello Geppetti, Elio Sorci, Ron Galella e di tanti altri protagonisti di quelle vicende compongono – insieme alle pagine delle riviste in cui furono pubblicate – un affresco della comunicazione popolare del tempo. Terminata la stagione eroica dei paparazzi, quel linguaggio diviene un codice, utilizzato in diversi contesti artistici e commerciali, come dimostrano le immagini di protagonisti della scena fotografica odierna come Alison Jackson, Armin Linke e Ellen von Unwerth, che chiudono il volume.
Torino, Camera, settembre 2017 - gennaio 2018
08/03/24
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zurich-snows · 2 years
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Boris Mikhailov, Diary
By Loring Knoblauch / In Photobooks / June 13, 2016
JTF (just the facts): Published in 2015 by Walther König (here). Hardcover, 430 pages, with 900 color and black and white illustrations. Includes an essay booklet with a text by Francesco Zanot and a short text by the artist. The book was published in conjunction with the exhibition Boris Mikhailov: Ukraine organized by Camera-Centro Italiano per la Fotografia, Turin (here). (Cover and spread shots here.)
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Primi giorni da record per le nuove mostre a Camera
Sono visitabili dal 14 febbraio le tre esposizioni dedicate a grandi maestri della fotografia internazionale con le quali Camera – Centro Italiano per la Fotografia ha aperto, nella propria sede torinese, la stagione 2024. In pochi giorni, le mostre sono già state viste da un pubblico record di 4.000 presenze.     Il rapporto professionale e sentimentale fra Robert Capa e Gerda Taro, la guerra…
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simonettaramogida · 4 months
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PHOTO/ ROBERT CAPA E GERDA TARO LA FOTOGRAFIA L’AMORE LA GUERRA UNA MOSTRA FINO A 2 GIUGNO A TORINO
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agrpress-blog · 5 months
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Il concorso fotografico "Sguardi Plurali sull’Italia Plurale" si ripresenta per la sua seconda edizione, sotto l'egida di FIERI, CSC Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, il Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, con la collaborazione di ARCI Nazionale. L'obiettivo del concorso è delineare l'Italia in una prospettiva plurale ed inclusiva attraverso una selezione di immagini che esplorino la complessità di una società sempre più stratificata e interconnessa. La peculiarità risiede nella ricerca di uno sguardo non stereotipato, rivolto quindi a giovani fotografi con background migratorio, affinché possano dare voce a una prospettiva spesso trascurata. Il quadro che "Sguardi Plurali" intende dipingere comprende la diversità culturale, l'identità, il senso di comunità e le storie quotidiane che contraddistinguono le comunità migranti in Italia. Il bando, in scadenza il 17 marzo 2024, è rivolto a autori under 35 nati all'estero e immigrati in Italia o nati in Italia da almeno un genitore di origine straniera. I partecipanti dovranno presentare un progetto composto da dieci immagini ambientate in Italia, coprendo vari aspetti della quotidianità che evidenzino la pluralità culturale e sociale contemporanea. Il modulo di iscrizione e il bando completo sono disponibili sul sito di FIERI cliccando qui. Le opere selezionate saranno esposte in una mostra itinerante, offrendo al pubblico l'opportunità di immergersi nelle storie e nelle esperienze raccontate attraverso le fotografie. La premiazione e la prima esposizione avverranno a Torino nel maggio 2024, seguite da Bologna e Carbonia nell'autunno 2024 e Milano nella primavera 2025. Questa mostra rappresenta un'occasione unica per condividere narrazioni visive e promuovere una comprensione approfondita delle sfide e delle ricchezze legate alle migrazioni in Italia. La giuria, composta da esperti come Pietro Cingolani, Yassin Dia, Monica Poggi, Viviana Gravano, Wissal Houbabi, Karim El Maktafi, Oleksandra Horobets, Andrea Tinterri e Marco Trulli, assegnerà premi del valore di 2000, 1000 e 500 euro ai primi classificati.
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gaiaitaliacom · 5 months
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Dal 14 febbraio a Torino: Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra
Dal 14 febbraio a Torino: Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra
Dal 14 febbraio al 2 giugno 2024, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia presenta, nelle sale del Centro espositivo di via delle Rosine a Torino, la mostra Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra, a cura di Walter Guadagnini e Monica Poggi. Dopo le personali di Eve Arnold, Dorothea Lange e André Kertész, un’altra grande mostra racconta, attraverso circa 120 fotografie, uno…
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domenicosolimeno · 6 months
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Camera Torino, la poesia delle cose comuni nelle fotografie di André Kertész
Suddivisa in sei sale, l’eccellente selezione di 150 fotografie – svolta tra gli oltre centomila negativi conservati nella Médiathèque du Patrimoine et de la Photographie di Parigi (MPP) – in mostra da Camera Centro Italiano per la fotografia di Torino, ripercorre le principali tappe biografiche del grande fotografo André Kertész. Con mostre al MoMAa, nonché la partecipazione alla 32ma Biennale…
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personal-reporter · 11 months
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Dorothea Lange e Futures 2023 alla Camera di Torino
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A Torino, Camera, il Centro Italiano per la Fotografia,  propone due mostre all’insegna della grande fotografia. La prima è la mostra Dorothea Lange. Racconti di vita e lavoro, che si compone di oltre 200 immagini ed è curata dal direttore artistico Walter Guadagnini e dalla curatrice Monica Poggi, sul la carriera di Dorothea Lange (Hoboken, New Jersey, 1895 - San Francisco, 1965), autrice che è stata, come disse  John Szarkowski, “per scelta un’osservatrice sociale e per istinto un’artista”. Il percorso, visitabile fino all’8 ottobre, si concentra sugli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della sua attività, periodo nel quale documentò gli eventi epocali che hanno modificato l’assetto economico e sociale degli Stati Uniti. Fra il 1931 e il 1939, il Sud degli Stati Uniti fu infatti colpito da una grave siccità e da continue tempeste di sabbia, che misero in ginocchio l’agricoltura dell’area, costringendo migliaia di persone a migrare. Dorothea Lange fece parte del gruppo di fotografi chiamati dalla Farm Security Administration, agenzia governativa incaricata di promuovere le politiche del New Deal,  a documentare l’esodo dei lavoratori agricoli in cerca di un’occupazione nelle grandi piantagioni della Central Valley, e realizzò migliaia di scatti, raccogliendo storie e racconti, riportati poi nelle didascalie che completano le immagini. È in questo contesto che realizzò il ritratto, passato alla storia, di una giovane madre disperata e stremata dalla povertà, che vive insieme ai sette figli in un accampamento di tende e auto dismesse. I temi trattati da Dorothea Lange sono di assoluta attualità e forniscono spunti di riflessione e occasioni di dibattito , oltre a evidenziare una tappa della storia della fotografia del Novecento. In parallelo alla mostra dedicata a Dorothea Lange, fino  all’8 ottobre c’è nella Project Room la collettiva Futures 2023: nuove narrative, a cura di Giangavino Pazzola che coordina i progetti di ricerca. Sei giovani talenti fotografici, selezionati per il programma europeo di promozione e valorizzazione degli artisti emergenti Futures Photography, esplorano il tema della rappresentazione visiva della contemporaneità in oltre 40 scatti. Attingendo a varie pratiche di creazione fotografica, da quelle di riutilizzo di immagini e materiali di archivio fino a quelle che vedono l’impiego di software e nuove tecnologie, i progetti indagano non solo usi e costumi della società odierna, ma anche le nuove tendenze che attraversano il panorama della fotografia contemporanea. I progetti della mostra sono di Andrea Camiolo (Leonforte, 1998), Nicola Di Giorgio (Palermo, 1994), Zoe Natale Mannella (Londra, 1997), Eleonora Roaro (Varese, 1989), Sara Scanderebech (Nardò, 1985), Alex Zoboli (Guastalla, 1990). Read the full article
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lamilanomagazine · 11 months
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Matino: Red Ronnie inaugura la sua mostra fotografica
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Matino (LE): Red Ronnie inaugura la sua mostra fotografica. Taglio del nastro il 28 luglio 2023 alle 20, di “Red Ronnie e la Fotografia”, mostra fotografica dell’artista, ospitata dalle sale del Foscolo, ristorante e galleria d’arte nel cuore storico di Matino (Le). Sarà proprio l’autore degli scatti, Red Ronnie, ad inaugurare l’esposizione visitabile dal 28 luglio ad agosto tutti i giorni, dal martedì alla domenica a partire dalle 19, cogliendo occasione per incontrare giornalisti, visitatori, appassionati. La galleria d’eccezione scelta per ospitare la rassegna non è un luogo casuale. Il Foscolo nasce infatti nel centro storico di Matino nel dicembre 2018, da un'idea di Marta Carichino e Luca Pavia. La prima appassionata di buona cucina, e il secondo importante gallerista d'arte contemporanea, che insieme immaginano un posto che unisce il buono, e cioè una cucina pugliese interpretata in chiave raffinata e contemporanea dal giovane e talentuoso Chef Francesco D'Aprile, al bello, una vera e propria galleria d'arte contemporanea che mette in mostra opere meravigliose dei più importanti Maestri italiani. Il risultato è un luogo piacevole, rilassante, nel quale è forte la sensazione di sentirsi a casa, circondati dalla bellezza e coccolati dal buon cibo. Insieme alle opere d’arte esposte, per tutta l’estate sarà quindi possibile conoscere da vicino la passione del noto critico musicale per gli scatti vivi. “La fotografia è stata la mia prima passione e la Minolta il mio gioiellino. Nessun corso, solo l’istinto. Ho allestito anche una camera oscura dove stampavo le foto in bianco e nero. I primi soggetti: la mia ragazza, le corse automobilistiche e tutto ciò che mi incuriosiva. Ho vinto i primi due concorsi fotografici a cui ho partecipato e, per l’arroganza tipicamente giovanile, non ne ho più fatti altri. Tanto avevano sancito che ero il più bravo. Poi la passione per la musica mi ha portato ai concerti. Riuscire ad avere un pass per me non è mai stato un problema. Quando ho iniziato a collaborare con il mensile Popster, la fotografia era molto importante. Era una rivista patinata, la più bella in Europa. Eravamo in piena era punk. Io fornivo tutto: foto, articolo e intervista. Solo per questo mi pubblicavano servizi su artisti allora sconosciuti, perché le foto erano belle. Poi nel 1980 ho acquistato la mia prima telecamera e, con l’inizio dei miei programmi televisivi nel 1983, ho rallentato il tempo dedicato alla fotografia. Migliaia di diapositive sono state dimenticate nei loro scatolini gialli. Con l’avvento della fotografia digitale sono passato da Canon a Nikon. Spesso giravo con telecamera e macchina fotografica a tracolla. Quando inquadravo qualche situazione interessante, spegnevo la registrazione e scattavo la foto. È stato Cristiano Ragni, del Glance Art Studio, a vedere qualche mia foto e a dirmi che erano molto belle. Così ne ho digitalizzate qualcuna, anche se la miniera di tutte quelle che ho fatto è ancora inesplorata. Un esempio? Guardando diapositive di Vasco Rossi ero attratto da una foto un po’ mossa ma che mi piaceva. Il mio regista, Filippo Baietti, è entrato nel mio studio, ha visto la foto sul computer e immediatamente è corso a prendere l’album “Bollicine” di Vasco Rossi, il disco più importante nella storia del rock italiano. La mia foto era quella del collage in copertina. Ma io non lo sapevo. Allora, all’inizio del 1983 e prima del boom di “Vita spericolata”, ben pochi fotografavano Vasco. Così Guido Elmi, il suo produttore, mi aveva chiesto qualche foto per la copertina. Gli avevo dato un paio di scatolini di diapositive. Quando me li ha restituiti mi ha detto che aveva messo nella busta interna una mia foto di Vasco al Roxy Bar (unica volta in cui c’è andato perché gliel’ho portato io). Ma non mi aveva detto che ne aveva usato anche una per la copertina. Solo dopo quasi 40 anni me ne sono accorto. Ah, fra l’altro, anche la foto nella copertina di “Va bene, va bene così” di Vasco è mia. Il successo dei miei programmi televisivi mi ha dato l’opportunità di frequentare le star musicali più importanti e poterle fotografare da un punto di vista privilegiato. Oggi, con i telefonini, tutti fanno foto. Già con il digitale la scelta della qualità e del momento giusto per scattare non esisteva più. Quando avevi un rullino di 36 diapositive, prima di scattare ci pensavi e curavi l’immagine. Inoltre tutti tengono le foto dentro agli smartphone e le guardano in uno schermo piccolo. Nessuno le stampa per appenderle alle pareti. Per tutte queste ragioni comincio a convincermi pure io che le foto che ho fatto, viste incorniciate, sono davvero belle”. Queste le parole di Red Ronnie sulla nascita della passione per la fotografia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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maralmarr · 2 years
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Alice Pallot, Daniel Szalai, Ugo Woatzi, Pauline Hisbacq, Cian Burke, Mark Duffy, Julia Klewaniec. Courtesy CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.
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From "The Order of Things" @futuresphotography @cameratorino Conversations / Portfolio Review 6 Nov 2022 #portfolio #futuresphotography #annualevent #cameratorino #photography #conversations #martynabenedyka #organvida #fotofestiwal www.martynabenedyka.com (presso Camera Centro Italiano per la Fotografia) https://www.instagram.com/p/CkwAawQoRic/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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marcogiovenale · 5 years
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15 dicembre, macro asilo: “a viso aperto”, di silvia bordini sul sito dell'editore: evento facebook: facebook.com/events/2647006235522943/ • per leggere l’anteprima in pdf • pagina Facebook _
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Le mostre del weekend, da Puccini ai bronzi di San Casciano
(di Marzia Apice) Dal rapporto umano e professionale che legò Robert Capa a Gerda Taro, fino alla passione per la fotografia di Giacomo Puccini, e poi ancora gli straordinari reperti provenienti da San Casciano dei Bagni: sono alcune delle principali mostre di questo fine settimana.     TORINO – A Camera – Centro Italiano per la Fotografia dal 14 febbraio al 2 giugno la mostra “Robert Capa e…
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Bookshop del Museo "Camera Centro Italiano per la Fotografia" - Torino
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agrpress-blog · 5 months
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CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia è pronto ad ospitare un evento senza precedenti, un'immersione nel mondo della fotografia attraverso l'affascinante legame professionale e personale tra i celebri fotografi Robert Capa e Gerda Taro. La mostra "Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l'amore, la guerra", curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, si terrà dal 14 febbraio al 2 giugno 2024 presso le suggestive sale espositive di via delle Rosine a Torino. Con un repertorio di circa 120 fotografie, l'esposizione offre uno sguardo intimo e avvincente su uno dei periodi più significativi della storia della fotografia del XX secolo. La storia di questo legame, tragicamente interrotto dalla prematura morte di Gerda Taro in Spagna nel 1937, viene ripercorsa attraverso gli scatti di entrambi i fotografi, offrendo una visione unica della loro collaborazione e della loro relazione amorosa. Questi due fotografi straordinari, Gerta Pohorylle ed Endre Friedmann, conosciuti come Gerda Taro e Robert Capa, si sono incontrati a Parigi nel 1934, sfuggendo alle turbolenze politiche dell'Europa dell'epoca. L'intensità della loro relazione personale si è riflesso anche nella loro collaborazione professionale, entrambi coinvolti nel mondo della fotografia e della lotta politica. La mostra include una selezione di fotografie scattate da Gerda Taro e Robert Capa, nonché la riproduzione di alcuni provini provenienti dalla famosa "valigia messicana". Questa valigia, contenente 4.500 negativi scattati in Spagna dai due fotografi e dal loro amico David Seymour, noto come "Chim", è stata ritrovata solo nel 2007 a Città del Messico. Questa scoperta ha permesso di attribuire correttamente una serie di immagini di cui non era chiaro l'autore. La mostra è arricchita da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, contenente testi dei curatori. Un evento imperdibile è in programma per il giovedì 15 febbraio 2024, alle ore 18.30: Walter Guadagnini, direttore artistico di Camera e co-curatore della mostra, incontrerà Helena Janeczek, autrice del romanzo "La Ragazza con la Leica", vincitore del Premio Strega 2018. Questo straordinario romanzo ha raccontato la vita di Gerda Taro, il suo amore con Robert Capa e la passione per la fotografia durante gli anni tumultuosi della Parigi degli anni '30.
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