#E IO C’ERO
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misskyeyes · 7 months ago
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Cosí, per l’ebbrezza di mettere il tag Metamorelisa/Fabrelisa su qualcosa che NON è una manip.✨❤️‍🩹
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angelap3 · 7 months ago
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Ieri mattina alle sei ho incontrato un signore con ancora le pantofole e la vestaglia che raccoglieva le foglie bagnate davanti al suo palazzo. Aveva almeno 70 anni e impugnava la scopa con forza dando spazzate veloci.
Nel vederlo così agitato, il mio cane si è spaventato e ha fatto un salto indietro.
Al che il signore si è fermato e gli ha detto “vieni qui bello, vieni qui”.
Ma Huck era ancora diffidente e non si è mosso.
“Non volevo spaventarlo” mi ha detto.
“Oh, non si preoccupi, è un attore nato questo qui.”
“Purtroppo stanotte con questa pioggia e il vento sono cadute un sacco di foglie e adesso devo raccoglierle in tempo!”
“In tempo per cosa?”
“Prima che QUELLA esca per prendere la macchina.”
“Quella chi?”
“E ieri sera abbiamo pure litigato!!!”
“Ma con chi?”
“Mia moglie!”
“Oh.”
“Adesso sta ancora dormendo… bella vita!”
“Be’, sono le sei del mattino…”
“Appunto, ma tra poco si sveglia, esce e scivola se non le tolgo, perché gliel’ho detto diecimila volte che deve alzare i piedi ma secondo te lo fa? L’anno scorso è pure caduta e si è rotta una caviglia!”
“Sono un pericolo queste foglie bagnate.”
“Sì, ma basta stare attenti! E invece lei non lo fa… Pensavo avesse capito la lezione e invece anche quest’anno la stessa storia: per fortuna l’altra settimana c’ero io e si è appoggiata a me quando è scivolata, sennò cadeva di nuovo!”
“E quindi sta spazzando le foglie prima che esca?”
“Sì, e prima che si svegli perché non voglio che sappia che sono stato io!”
Anche se hanno litigato, ha spazzato tutto il marciapiedi fino alla macchina di sua moglie.
Se qualcuno, d'ora in poi, mi chiederà cos'è l'amore... gli racconterò questa storia.
- Autore sconosciuto
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fatalquiete · 2 months ago
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Avrete letto quella notizia della signora francese che pensava di chattare con Brad Pitt e ha mollato al truffatore più di 800.000 euro.
Mortacci de pippo.
Ora io sta cosa l’ho lasciata un po’ decantare perché da una parte c’è il fastidio viscerale per chi fa una roba del genere, dall’altra mi viene da dire “eh però fija mia aiutaci ad aiutarti”.
Come stracazzo fai a credere che Brad Pitt venga a chattare con te che fai l’insegnante in Francia e ti chieda dei soldi.
Non hai nemmeno il bidet, da che presupposto partiamo?
E sii buona su.
Assurdo.
Ne parlavo giusto ieri sera in chat con la mia nuova fidanzata, Angelina Jolie.
Ebbene sì, ho voluto prima accertarmi che fosse lei perché c’è pieno di malintenzionati ma dopo che le ho fatto un bonifico mi ha mandato una foto al mare e un messaggio vocale con una voce un po’ maschile e un accento un po’ indiano ma perché ha la raucedine e sta studiando l’indiano per un nuovo film.
Insomma ci siamo fidanzati.
Parlandone con lei non ci capacitiamo di come una persona che comunque dovrebbe essere colta giacché insegna possa cascare in un tranello del genere.
Con Angelina è stata magia fin da subito.
Mi ha scritto dicendomi che le si è fermata la macchina nel Massachussets, lei spesso va nel Massachussets perché c’è uno che fa i pretzel buoni, e per pura combinazione le hanno bloccato la carta di credito.
Ma vi pare? Bloccano la carta di credito ad Angelina Jolie.
Ovviamente lì per lì non ci ho creduto, non sono uno stupido.
Poi però mi ha detto che mi avrebbe fatto contattare da una sua amica e subito dopo mi ha scritto un’altra che diceva di essere l’amica di Angelina che era lì con lei e, pensate un po’, anche a lei hanno bloccato la carta.
Maremma scorporata ma che casini fanno da quelle parti con le carte di credito?
Insomma a quel punto l’ho aiutata con una cifra simbolica per farla arrivare a casa e tanto che c’ero le ho offerto il pretzel e lei per ringraziarmi mi ha mandato un audio dolcissimo con un forte accento calabrese ma perché mi ha detto che sua zia era di Tropea e infatti mi ha mandato una foto di una vecchia signora con l’aglio.
Valle a spiegare che a Tropea fanno le cipolle, non ho voluto insistere perché comunque non è che puoi sfagiolare la fava ad Angelina Jolie altrimenti è inutile che poi ti lamenti che sei solo come un Border Collie in una casa abitata esclusivamente da gatti.
Da lì abbiamo iniziato a parlare, parliamo tanto io e Angelina, mi ha raccontato di sé, qualche volta le bloccano la carta e io le do una mano ma ragazzi, sono pur sempre un servo della gleba a testa alta mica posso tirarmi indietro.
Anche perché mi ha detto che vuole venirmi a trovare e quindi mi tocca dare una pulita e comprare i bicchieri che sono due mesi che mi si è rotto l’ultimo e bevo con le mani a conchetta.
Quindi nulla, volevo solo dire che anche se ci sono tanti farabutti l’amore vero esiste e io ne sono la testimonianza.
DISCLAIMER: lo so che stai per commentare che non si scherza su sta roba. Lo so. Ti vedo che ti pulsa la vena e ti puzza l’arteria ma ti prego fermati. Voglio darti un’altra chiave di lettura. Il pezzo racconta che a volte a turno un po’ tutti siamo scemi e non bisognerebbe giudicare senza prima accettare il fatto che una debolezza ce l’hai pure tu. E pure io. Certo l’ho messa giù con ironia e tu l’ironia l’hai barattata con il disagio ma ti prego, rileggi con questa idea in testa. E poi insultami. Tanto lo farai comunque. Ma ti vu bi. Sempre.
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fiori-interiori · 2 months ago
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ho strappato
la pelle delle vecchie ferite
sotto c’ero io
nuda, viva
e senza scuse.
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la-roccia-nera · 6 months ago
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Io c’ero e non dimentico 😎
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thebestofyourgirls · 6 months ago
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pensavo a quante ragazze sono state nel tuo letto
e non c’ero
non mi hai più pensata o ricordata, altre ti hanno dato piacere
e non c’ero
vorrei urlare che sono gelosa, ma non sono debole
e non devo
smettere di parlarti o forse essere me stessa e dirti come sto
e non devo.
perché io lo ricordo, come fosse ora, ma poi ho perso a causa mia, ridicola e stupida. ma è giusto così.
ora questa è un’altra vita.
-hsox
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elenascrive · 10 months ago
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I temuti 50
sono approdati
So che di paura Te ne fanno
veramente tanta
Ma credimi a quello che sto per dirti
non hai nessuna ragione di temerli
Sei in grado di affrontarli
come tutte le grandi sfide
affrontate finora,
che Ti hanno condotta
a questo imponente, suggestivo Traguardo!
Del resto non c’è bisogno che
Te lo dica Io: quanto sei tosta!
La Tua forza infatti non conosce limiti,
quando la scateni infatti
anche solo attraverso
quel Tuo inconfondibile, radioso
potente sorriso,
diventi così invincibile
che non ce n’è per nessuno!
E poi lasciatelo dire:
a guardarti non si direbbe,
il Tuo volto è lo stesso di sempre,
di quando Ti ho conosciuta 8 anni orsono
non sei cambiata affatto!
Il tempo non ha sgualcito
la Tua bellezza,
lasciandola pressoché intatta!
Sei una Grande Donna Lucia,
ecco perché nessuna età
potrà mai scalfire la Tua eterna giovinezza
Mi commuovo se penso che quasi
un decennio di questo Primo Mezzo Secolo
lo hai trascorso anche con Me,
Grazie ai Nostri rispettivi cammini che
ad un certo punto si sono incrociati
per non più separarsi
Allora colgo al volo
la ghiotta occasione
per ringraziarti di avermi permesso
di entrare dalla porta del Tuo cuore
per non farmi più uscire
Per tutte quelle volte che mi hai difesa
anche e soprattutto quando non c’ero,
valorizzandomi a gran voce
sia come lavoratrice sia come persona
Il Tuo straordinario appoggio
continua ad essere Prezioso
Menomale che ci sei!
Sappi che la stima che nutri nei Miei riguardi
è assolutamente reciproca
Ti ho sempre vista come
Eterna stacanovista,
con un impegno
e un senso del dovere
da fare invidia!
Ammiro e adoro
la Tua serietà e professionalità
e tutte le altre Tue Qualità,
che Ti rendono anche una
Super Lavoratrice
Nessuno potrà mai affermare
il contrario!
Chi ci prova dovrà vedersela con Me!
Allora non mi resta che concludere,
gridandoti:
Tanti Cari Auguri
di Buon Compleanno Lucia Cara,
Grazie di tutto!
Ti voglio bene
Tua Elenina
@elenascrive
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libero-de-mente · 4 hours ago
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Signore e signori, benvenuti nel mio spettacolo, che potrei intitolare come l'inizio delle favole: “C'ero una volta"; ma oggi non lo so se ci sono ancora. Sì, perché un tempo ero in una favola, il protagonista di una storia epica, con tanto di drago da sconfiggere e pulzelle da conquistare. Ma poi il mio copione è finito nelle mani di uno sceneggiatore sbagliato: così niente "e visse felice e contento" ma “storia sospesa per bassi ascolti e share pietoso”.
Tutto è iniziato quando ho scoperto che il mio spirito guida, quello che doveva indicarmi la via, si era fatto ritirare la patente per guida in stato di confusione esistenziale. Prima che lo portassero via in manette metafisiche, ha avuto il coraggio di dirmi: “Tranquillo, c’è sempre una soluzione!”. Peccato che si sia dimenticato di dirmi dove cazzo cercarla la "soluzione". Così, rimasto senza guru, ho adottato come nuovo mentore l’urlo di Munch. Almeno lui, con quella faccia da panico cosmico, sembrava capire i tempi schizzati in cui vivevo. Bei tempi, eh, quando ancora c’ero una volta. Ora? Non torneranno più, e credo che neanche io tornerò. Non come prima, almeno.
Da quando ho capito che nella vita bisogna agire, ho preso la cosa alla lettera: non agisco, mi agito. Sempre, ovunque, come un frullatore senza coperchio. Ho smesso di seguire le vie del Signore, perché c’è troppa coda, tipo autostrada ad agosto. Così, per tirare avanti, ogni mattina mi travesto da persona mentalmente stabile. Splendido, scintillante, ma con qualche ammaccatura. Perché “ammaccato” dopo “scintillante” suona bene, no? Fa rima con “stanco ma ancora in piedi”. Va beh, solo un carrozziere d'auto capirebbe il dualismo "scintillante e ammaccato". Un prima e un dopo, dove in mezzo ci sta un incidente.
Sul mio sentiero alternativo, lontano dalle vie divine, procedo a un pezzo dopo l'altro, lasciando dietro di me pezzi di me stesso. Come Pollicino nella foresta. Non fraintendetemi, non parlo di crescita personale: parlo di pezzi veri, tipo la pazienza, i sogni, un paio di calzini spaiati. Un giorno diventerò pazzo, ma con calma, un neurone alla volta.
Dopo anni di questa vita, devo ammetterlo: sono stanco. Sto cominciando ad accusare stanchezza, ma il suo avvocato è un fenomeno, ha fatto cadere tutte le accuse. Le mie vittorie? Non arrivano mai dalle cose ben pianificate, quelle ragionate. No, le mie soddisfazioni più grandi sono nate da azioni mentre mi dicevo: “Sto per fare una minchiata colossale”. E, credetemi, non deludono mai.
Mi ripeto spesso: “Ho più tempo che vita”. Quindi perché non usare questo tempo per sbagliare con più stile, più eleganza? I miei errori non sono casuali, oh no. Sono calcolati con precisione scientifica, usando formule come il Principio di Indeterminazione alla Come Viene Viene o la Teoria del "caos ad menulam canis". Roba da Nobel, se solo il Nobel accettasse candidature scritte su un tovagliolo.
Potrei mandare tutti al diavolo e unirmi alla folla, ma laggiù c’è troppa ressa. Preferisco restare nel mio eremo personale, con una vista mozzafiato sul nulla e un’atmosclera che, devo dire, di sera ha il suo perché.
In fondo sono rimasto lo stesso di sempre: quello che sceglie la strada sbagliata e poi deve sprintare per rimediare. Solo che ora lo faccio con l’affanno del fiatone.
Un consiglio per chi mi incontra al mattino: non ditemi “Buongiorno”, perché per me è un concetto astratto, tipo la pace interiore. E non ditemi “Ti vedo bene”, perché sotto questa facciata da survivor c’è un buco nero che urla: “Dammi una pizza!”. E, per favore, se mi cercate, non peggiorate la mia situazione. Abbiate pietà. Non sono un eroe, sono solo un tizio che cerca di non perdere altri pezzi per strada. Grazie, e buona serata… o almeno, provateci.
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misteriirrisolti · 2 months ago
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Col tempo sono cambiata.
Non solo fuori, ma soprattutto dentro.
Una volta bastava poco per fidarmi di qualcuno: un sorriso, due parole gentili, e io c’ero. Pronta a seguire, a chiudere un occhio, a giustificare tutto pur di non restare sola.
Mi sembrava giusto così. Pensavo che avere qualcuno accanto, anche se a metà, fosse meglio che stare da sola al cento per cento.
Poi la vita mi ha insegnato altro. Mi ha fatto vedere cose, mi ha fatto sentire mancanze anche quando ero circondata da persone.
Ora ho imparato.
Non rincorro più nessuno, non chiudo più occhi né cuore per chi non lo merita.
Preferisco la mia compagnia, il mio silenzio, la mia pace.
La solitudine non mi spaventa più.
Anzi, mi protegge. Mi ricorda chi sono e quanto valgo, senza bisogno di essere vista o approvata da qualcun altro.
Non sono più la stessa.
E va bene così.
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unfilodaria · 5 months ago
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Parlare di Pino Daniele è come parlare di un nume tutelare, solo però dall’ampia discografia che va dal 1977 (Terra mia) al 1994 (il live E sona mo’ tratto dai due concerti di Cava dei Tirreni… posso dire con orgoglio “io c’ero”). Dopo quella data, tranne qualche raro pezzo, il Pino Daniele che ho amato si dissolve, piegato alle logiche di mercato.
Pino, l’amore mio, l’unico cantautore che dà risposte ad ogni mia domanda, sensazione, emozione. C’è sempre una canzone che si sposa al mio stato del momento, quelle che amo cantare mentre guido, oppure quando sono triste o felice. Poi ci sono gli album Feticcio, quelli che ascolterei all’infinito: Nero a metà, Vai Mo’, Un uomo in blues, E sona mo’.) Non ho un brano preferito ma una decina: quando il mio umore traballa A testa in giù, se penso che non posso accontentarmi Voglio di più, quando è sera Notte che se ne va, quando penso a Napoli Un angelo vero… e ancora ancora ancora.
Pino ci manchi ma sei ancora qui con me.
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angelap3 · 8 months ago
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«Avrò avuto vent’anni, non ero nessuno e non avevo fatto ancora niente. Mi trovai in uno studio televisivo davanti a un dirigente loquace ed entusiasta: “Lei è fortunata. La vede quella scalinata? La scenderà ogni settimana con un abito meraviglioso e una benda sugli occhi. Nell’ultima puntata se la toglierà per annunciare i premi della Lotteria Italia”.
Lo guardai e poi dissi la mia: “Grazie, ma odio le scale, in giro ci sono almeno ottomila ragazze più belle di me e questa cosa può farla chiunque. Lei forse non lo sa, ma lo scoprirà: io sono bravissima”.
Mi sono impegnata perché come diceva mia madre: “Se le cose non le fai bene, poi devi rifarle due e tre volte”. Non mi piace perdere tempo. Se però una cosa non la sento, la rifiuto. Perché non ho mai creduto nel rimmel o nel mio personaggio, ma nell’idea, nella creatività e nel destino. Sono rimasta sempre me stessa e ho provato a non cambiare pelle.
Timida, che quando ricevo un premio o un riconoscimento smetto quasi di parlare e a disagio, un disagio profondo, quando intorno a me c’è troppa gente. Divento un’altra e alle grandi feste non vado mai. Non saprei cosa dire e cosa fare e cercherei subito un modo per fuggire. Se mi fossi specchiata nel successo sarei stata insopportabile. Ho cercato di evitarlo, per me e per le persone che avevo intorno, ma non ho faticato perché è la mia natura.
Oltre il balletto, le prove, le canzoni, il trucco, i concerti e tutto il resto, c’ero sempre io. Quella che dimessa e struccata va in vacanza a un’ora da Roma e d’inverno indossa il golf e la calzamaglia perché sente freddo. Amo il mio nido e le mie piccole certezze. La Carrà mi è simpatica, ma con Raffaella Pelloni ci vivo tutti i giorni. La vita è una partita a carte e a me piace avere il mazzo in mano. Io me la sono giocata. A volte ho pagato un prezzo e altre mi è andata bene, ma non posso dire di non essermi divertita».
Raffaella Carrà
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inoverdosediillusioni · 1 year ago
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primo concerto da sola, è stato wow, così felice di non essermi persa qualcosa che volevo fortemente solo perché non c’era qualcuno con cui condividere l’esperienza. c’ero io e bastava, minchia se bastava.
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graceandfamily · 9 months ago
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E’ durata circa un'ora la visita del Principe Alberto II di Monaco al Santuario della Verna. Il sovrano ha vistato in forma strettamente privata la Cappella delle Stimmate e il refettorio, dove ha potuto vedere le foto della madre, la principessa Grace, he nel 1968 visitò il Santuario assieme alla figlia Caroline, allora undicenne.
Al termine si è intrattenuto con i giornalisti e ha raccontato la sua emozione nel visitare questo luogo sacro. “E’ molto emozionante per me vedere questo luogo in questo importante anniversario degli 800 anni delle stimmate - ha detto il Principe - e vedere anche le tracce della visita della mia mamma e di mia sorella. Oggi viviamo in un’epoca difficile, dobbiamo trovare l’ispirazione da esempi come quello di San Francesco. Oggi la responsabilità è enorme anche per i piccoli paesi”.
A La Verna ad accogliere il Principe, anche il presidente di Rondine, Franco Vaccari che nel 1968 era presente a La Verna durante la visita della Principessa Grace. “Io c’ero in quel 1968 - ha detto Vaccari - ero un ragazzo molto emozionato. Non ricordo le sue parole, ma ricordo il suo infinito garbo. Ho quindi raccontato al Principe, nei nostri incontri, di questa visita ed è stata indubbiamente un’ulteriore spinta affinché oggi la visita in terra aretina partisse proprio da La Verna. Con il Principato di Monaco abbiamo un rapporto ormai da alcuni anni, loro fanno tante azioni di cooperazione e di sostegno per la pace e per l’ambiente”.
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nitroglycerin-a · 1 year ago
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La cosa più triste della situazione in casa è che vedo quei due animali fare una vita tristissima, il cane ha sradicato un cavo della luce in casa perché oggi la coinquilina è rimasta chiusa fuori 3 ore perché da circa 4/5 giorni le si sono rotte le chiavi ed io le continuavo a dire: “vattele a fare, la ferramenta sta qua davanti, ci metti 10 minuti”, “ah ma tanto sei in casa te no?” No, non ero in casa, gliel’ho detto 40 volte che non c’ero e lei lo stesso mi ha chiesto implorandomi di incontrarci in un punto per darle le MIE chiavi, sapendo che IO sarei rimasta chiusa fuori visto che sono arrivata quando stava già al lavoro, boh, la casa puzza, è venerdì, ho pianto fortissimo pensando all’amore, mi sono persa in barriera di Milano, è stata una giornata piena di grigiume e malinconia. Il macchinista del tram tossiva come un fumatore avvelenato da 3 pacchetti al giorno e posso assicurare che non è per le sigarette visto che sono stata 5 minuti aggrappata vicino alla cabina del conducente ed ho inalato una quantità di polvere di ferro e di fumo di freni che non respiravo più, è stata la cosa più drenante e avvilente che abbia mai visto in tanto tempo; forse alla fine del mio percorso tornerò in campagna, forse è lì che dovrò stare.
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luposolitario00 · 8 months ago
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C’è una ragazza che è venuta una volta nel mio negozio, e l’ho aiutata a preparare una torta. Di recente, è tornata più spesso, anche se quando io non ero presente. Sabato è tornata proprio mentre c’ero io, e i miei colleghi mi hanno detto: “È tornata!”, scherzando sul fatto che sarebbe la mia crush. L’ho salutata e le ho chiesto come stesse e se la torta fosse venuta bene, e lei mi ha risposto di sì. Sì, è una bella ragazza, ma questo non significa che io sia innamorato. Però, ammetto che è carina☺️🐺
Luposolitario00🐺
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ah-buh · 2 years ago
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Boh raga oggi così! Da un momento all’altro mi sono resa conto che io ci sono sempre stata per gli altri, anche quando stavo male io, io c’ero e c’ero senza il bisogno che qualcuno mi dicesse che aveva bisogno di qualcuno vicino perché io tanto ero già lì. Ma poi ho pensato, ma quando sta male io perché non c’è mai nessuno? Perché dite “grazie mille ci sarò anch’io sempre per te” e poi vi fermate alle parole? Perché non vi dimostrate mai per ciò che dite di essere?
Io non posso essere sempre l’unica cretina che si fa in 20 per gli altri
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