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lamilanomagazine · 1 year
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WUNDERKAMMER ESTATE 2023: dieci appuntamenti con concerti, libri, tavole rotonde, masterclass e opera lirica
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WUNDERKAMMER ESTATE 2023: dieci appuntamenti con concerti, libri, tavole rotonde, masterclass e opera lirica. Concerti, focus sui grandi cantanti del passato, performance di arte e musica all’alba, presentazioni librarie, masterclass e un’opera di Mozart. Questi, in sintesi, gli appuntamenti di WunderKammer Estate 2023, proposta estiva della WunderKammer Orchestra (WKO). Dieci eventi tra luglio e settembre, di cui sette in casa, a Pesaro, e tre trasferte, due a Montepulciano, ospite del Cantiere Internazionale d’Arte, ed una a Macerata in collaborazione con Macerata Opera. Paolo Marzocchi: direttore artistico WKO La WunderKammer Orchestra, originariamente un’associazione nata intorno ad un ensemble strumentale, si rivela sempre più un organismo articolato che partendo da Pesaro comincia ad essere presente in festival e realtà regionali e nazionali, con un’attività artistica che guarda anche oltre i confini italiani. In quest’ottica è emblematico il concerto di apertura affidato alla pianista inglese Cordelia Williams, per la prima volta in Italia. Lo spazio dedicato alla voce è come sempre grandissimo, dall’appuntamento ormai consueto con Atelier Belcanto, masterclass di canto lirico affidata a Bruno De Simone e ad Alessandra Rossi che si terrà a settembre, preceduto dall’evento dedicato al centenario di Maria Callas e da quello dedicato a Sesto Bruscantini in collaborazione con Macerata Opera. Un momento di intersezione tra differenti linguaggi artistici è il concerto all’alba di Roberto Paci Dalò, che per la terza edizione de “Lo Spazio in Ascolto – la voce della scultura” dialogherà idealmente con le sculture di Loreno Sguanci, davanti all’opera ‘Porta Mare’. L’attenzione ai giovani musicisti, una delle missioni principali della WKO, porta quest’anno il WunderKammer Youth Ensemble, l’orchestra giovanile della WKO, al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano con due produzioni, un’opera di Mozart al Teatro Poliziano, e un concerto sinfonico nel metafisico Tempio di San Biagio, con artisti di primo piano come Riccardo Zanellato, ma anche con giovani già affermati come Arsen Dalibaltayan e Francesco Leone. Da non dimenticare anche le presentazione dei due libri di Guido Giannuzzi e Giovanni Oliva, con l’incontro con gli autori. Stefano Gottin: presidente WKO La carrellata di eventi estivi della WKO è coerente con la pratica di un’offerta variegata e polifunzionale da parte della Associazione nell’ampio panorama della musica d’arte. L’offerta, consapevolmente differenziata e originale, tiene anche conto della composizione della compagine associativa costituita perlopiù da neofiti curiosi di varia appartenenza anagrafica e professionale. Questa linea di indirizzo è anche volta a creare le condizioni per un ricambio, non solo generazionale, del pubblico. Infine, la presenza della WKO fuori dalla piazza di Pesaro e nel contesto di importantissime programmazioni come quelle del Macerata Opera e del Cantiere di Montepulciano, segnala un crescente radicamento dell’Associazione a macchia di leopardo in tutto il territorio nazionale. PROGRAMMA 2 LUGLIO Pesaro - Cordelia Williams Si comincia domenica 2 luglio a Pesaro. Alle 21.30 il cortile di Palazzo Montani Antaldi ospita il primo concerto italiano della pianista polacco-gallese-inglese Cordelia Williams. Riconosciuta per la poesia, la convinzione e la forza interiore del suo modo di suonare e per la profondità delle sue interpretazioni, la Williams è stata giovane pianista dell'anno BBC nel 2006, a 17 anni, riconoscimento dell’emittente inglese assegnato per l’eccezionale talento musicale. Si è esibita in tutto il mondo tra Europa, America e Asia e trasmette regolarmente per BBC Radio 3. È particolarmente nota per la sua straordinaria comprensione e interpretazione della musica di Schubert e Schumann che, insieme a Bach, costituiscono gli autori del programma che propone nel concerto di Pesaro. 15-16 LUGLIO Montepulciano - Bastiano e Bastiana La WunderKammer Youth Ensemble (WKYE), orchestra giovanile della WKO, è ospite del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, diretto da Mauro Montalbetti e Jonathan Webb, con due produzioni. La prima è 𝗕𝗮𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗲 𝗕𝗮𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗮, opera comica in un atto di Wolfang Amadeus Mozart, che va in scena sabato 15 luglio alle 21.30 e, in replica, domenica 16 luglio alle 18.00 al Teatro Poliziano. L'autorevole direzione di Tito Ceccherini guida la WKYE nelle esecuzioni musicali. La regia è di Luca Fusi, sul palco, i ruoli di Bastiana, Bastiano e Cola sono affidati rispettivamente al soprano Laura Zecchini, al tenore Matteo Tavini, al baritono Paolo Leonardi. 23 LUGLIO Montepulciano - WunderKammerMusik - Concerto in San Biagio Domenica 23 luglio ore 21.30 al Tempio di San Biagio, WunderKammerMusik- Concerto in San Biagio è la seconda produzione del WunderKammer Youth Ensemble al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Il concerto vede insieme l’ensemble, il celebre basso Riccardo Zanellato - Oscar della Lirica 2019, punto di riferimento del repertorio verdiano, tra i bassi preferiti da Riccardo Muti - e il giovane pianista croato Arsen Dalibaltayan - vent’anni e già vincitore di tanti premi all’attivo - diretti da Ivan Gambini. In programma brani di Beethoven, Donizetti, Marzocchi/Biber e Mozart. 24 LUGLIO Pesaro - WunderKammerMusik Lunedì 24 luglio nel cortile di Palazzo Montani Antaldi alle 21.30, replica pesarese del concerto WunderKammerMusik. Insieme alla WunderKammer Youth Ensemble, a Ivan Gambini e ad Arsen Dalibaltayan, il basso Francesco Leone, giovane cantante già molto apprezzato sui palcoscenici di teatri come, il Lirico di Cagliari, il Comunale di Bologna, il Regio di Parma, il Massimo di Palermo, il Petruzzelli di Bari, il Carlo Felice di Genova, il Macerata Opera Festival, il New National Theatre di Tokyo. 6 AGOSTO Pesaro - Callas 100 La WunderKammer ripete l’esperienza del 2022 quando partecipò con un forum e un concerto alle celebrazioni del centenario di Renata Tebaldi, e la raddoppia con due eventi dedicati ad altrettante leggendarie voci liriche. Domenica 6 agosto Palazzo Montani Antaldi ospita “Callas 100”, evento dedicato alla ‘Divina’ Maria Callas, uno dei più grandi soprani di sempre, incastonata nel firmamento per aver unito, come poche o forse nessuna, una grande vocalità con una superba capacità interpretativa. Ore 17.30: si comincia all’Auditorium con una ‘Tavola rotonda dedicata a Maria Callas nel centenario della nascita’ a cui partecipano Michael Aspinall, musicologo e storico della vocalità, docente e cantante lirico, Carla Maria Casanova, giornalista e scrittrice, Alessandra Rossi, soprano, docente di canto e referente artistica della Divisione Opera della WKO, e Oreste Bossini, critico musicale, giornalista e scrittore. Moderatore Stefano Gottin, letture di Clio Gaudenzi. Ore 21.30: tutto si sposta nel Cortile per il ‘Concerto lirico in onore di Maria Callas’ con il soprano Jelena Dojčinović accompagnata al pianoforte da Lorenzo Bavaj. In programma musiche di Bellini, Donizetti, Rossini e Verdi. 14 AGOSTO Pesaro - Presentazione libro G. Oliva Lunedì 14 agosto, al Casale il Boncio alle 17.30, incontro con l’autore Giovanni Oliva che presenta “Note. Istantanee musicali”, edizioni Doppiavoce. Oliva si occupa dal 1980 di musica e teatro, affiancando a quella di organizzatore l’attività didattica in conservatori e Master. In questo suo ultimo libro ripercorre quasi quarant'anni di ricordi ed esperienze e racconta i lati meno conosciuti di centouno musicisti assai noti con i quali ha lavorato nella sua lunga carriere. 16 AGOSTO Macerata - Omaggio a Sesto Bruscantini nei vent'anni dalla scomparsa Mercoledì 16 agosto, ci spostiamo a Macerata per celebrare un altro grande della lirica, un artista marchigiano che ha conquistato il mondo. Sesto Bruscantini (Civitanova Marche, 10 dicembre 1919 – Civitanova Marche, 4 maggio 2003) è considerato il miglior baritono buffo del dopoguerra e vero maestro di un intero repertorio. Quarantacinque anni di gloriosa carriera conclusasi nel 1991 per lasciare spazio all'insegnamento che è continuato fino alla sua morte. L’evento è in collaborazione con il Macerata Opera Festival e segue la stessa formula di quello dedicato a Callas. Ore 17.30: agli Antichi Forni Tavola rotonda, moderata da Stefano Gottin, con Marco Beghelli, docente di Filologia musicale, di Forme della poesia per musica e di Drammaturgia musicale all’Università di Bologna, il celebre baritono buffo Bruno de Simone che fu allievo di Bruscantini, Andrea Foresi, autore del libro “Una vita per l'opera. Conversazioni con Sesto Bruscantini”, Roberta Pedrotti, scrittrice, giornalista e critica musicale, Lucia Rosa, presidente Associazione Amici dello Sferisterio, Alessandra Rossi, soprano, docente di canto e referente artistica della Divisione Opera della WKO e Gianni Tangucci, direttore artistico dell'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Ore 21.30: al Teatro Lauro Rossi ‘Concerto lirico’ con Bruno de Simone, baritono, Marilena Ruta, soprano, Aleksandra Meteleva, mezzosoprano e Lorenzo Martelli, tenore. Al pianoforte Lorenzo Bavaj, musiche di Bizet, Donizetti, Mozart e Rossini. 18 AGOSTO Pesaro - Lo spazio in ascolto. La voce della scultura Venerdì 18 agosto torna per il terzo anno consecutivo, con un suggestivo appuntamento al sorgere del sole, “Lo Spazio in Ascolto. La voce della scultura”, progetto pluriennale di WunderKammer Orchestra e Archivio Loreno Sguanci, che pone l’attenzione sulle opere d’arte en plein air che arricchiscono la geografia culturale della città di Pesaro. Alle 5.30 del mattino ci si ritrova in viale Trieste dove, intorno alla scultura “Porta a mare” dell’artista Loreno Sguanci, prenderà vita una performance musicale, protagonista Roberto Paci Dalò, clarinetto e suoni elettronici. Data da definire - AGOSTO Pesaro - Presentazione libro G. Giannuzzi In programma nella seconda metà di agosto alla Libreria Il Catalogo, incontro con l’autore Guido Giannuzzi che presenta “Variazioni sul destino”, edizioni Pendragon, storie vere di ignoti e non, che hanno avuto la ventura di incrociare nei loro destini alcuni tra i più celebrati compositori nella storia della musica. Guido Giannuzzi, che alla professione di fagottista nell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna associa quella di saggista, è alla sua quarta opera letteraria. Data da definire - SETTEMBRE Pesaro - Atelier Belcanto Quinta edizione di “Atelier Belcanto”, corso di alto perfezionamento nel canto lirico organizzata da WKO con i due docenti di eccezione. Alessandra Rossi, soprano e docente di canto di riconosciuto livello internazionale, è anche referente artistica della Divisione Opera della WKO, e Bruno de Simone, celebre baritono riconosciuto come punto di riferimento nel repertorio belcantistico, insignito del Premio “Rossini d’Oro” 2007, da decenni calca i maggiori palcoscenici del mondo. La masterclass si concluderà con il consueto Concerto Finale aperto al pubblico nel quale gli allievi si esibiranno nelle arie studiate durante il corso. Saranno assegnate premi e borse di studio e rilasciati i diplomi e gli attestati di partecipazione. Patrocini e collaborazioni WUNDERKAMMER ESTATE 2023 è realizzata con il Patrocinio del Comune di Pesaro; la collaborazione di Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Macerata Opera Festival 2023, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che WKO ringrazia per aver messo a disposizione il Cortile e l’Auditorium di Palazzo Montani Antaldi, Amat; il sostegno di Sistemi Klein, Giardino di Santa Maria, Ceramiche Bucci, Roberto Valli Pianoforti. Info e Biglietti Concerti Pesaro Biglietti Concerti del 2/7, 24/7 e 6/8: Intero € 20,00 | Ridotto soci WKO € 15,00 | Under 26 € 5,00 | Under 12 € 1,00. Acquisto biglietti: online sui canali Vivaticket e nelle biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket; Biglietteria Teatro Sperimentale dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 19; Tipico.Tips negli orari di apertura dell’esercizio; presso Palazzo Montani Antaldi un’ora prima dell’inizio del concerto. Eventi Montepulciano Biglietti e Info: online sui canali Vivaticket e sul sito. Concerto Macerata Biglietti: posto unico € 15,00. Acquisto online sui canali Vivaticket e sul sito. Lo Spazio in Ascolto - Pesaro Ingresso libero. Info Cell. +39 366 6094910; [email protected]; wunderkammerorchestra.com  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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globalhappenings · 3 years
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Roberto Abbado new director of the Bologna Philharmonic
Roberto Abbado new director of the Bologna Philharmonic
(ANSA) – BOLOGNA, 16 DEC – Roberto Abbado is the new principal conductor of the Philharmonic of the Municipal Theater of Bologna for the three-year period 2022/24: this was announced by the new president of the institution Guido Giannuzzi. The Milanese director takes over from Hirofumi Yoshida. The Bolognese symphonic complex, born in 2008 within the mother institution, the Teatro Comunale di…
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pangeanews · 5 years
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“Certo, la sua è una storia incredibile…”: Paul Wittgenstein (fratello di Ludwig) era un pianista meraviglioso. E suonava con un braccio solo. Francesco Consiglio, impossessato, dialoga con Guido Giannuzzi
Un fatto strano, quasi un impossessamento per me spaventoso, accadde una mattina, mentre leggevo la storia di un pianista con un braccio solo. I miei occhi s’indebolirono, una forza sconosciuta s’impadronì del mio braccio destro e io vissi spettatore di me stesso, mentre la penna andava per suo conto…
Francesco Consiglio è solo l’eco di un nome. Non so chi sia. Un qualche imbrattacarte forse, uno scrittore da quattro soldi, uno dei tanti.
Io mi chiamo Paul.
Paul Ebbasta, vi piace questo nome? L’ho scelto perché la fama viene sempre a mio fratello e io non voglio essere oscurato da lui.
Dovete sapere che Johann Christoph Bach, al quale mi lega il triste destino che tra un poco scoprirete, era un grande organista, ma se solo pronunciassi il suo nome in pubblico, troverei di sicuro un falso sapientone pronto a dire: “Ti stai sbagliando, si chiamava Sebastian. Johann Sebastian Bach”.
“E invece no”, sarei costretto a replicare, fulminando con un’occhiata di sdegno il malaccorto interlocutore. “Sto parlando di Christoph, uno dei tanti fratelli del famoso compositore tedesco”.
“Bach aveva dei fratelli? Mai saputo”.
Lo stesso accadrebbe se parlassi di Modest Čajkovskij, autore di vari libretti operistici per il famoso Pëtr Il’ič, o di Gabe Jarrett, batterista e fratello del pianista Keith. E chissà se qualcuno di voi lettori sa dell’esistenza di Maria Anna Mozart, sorella maggiore di Wolfgang Amadeus, che un giorno le scrisse: “Non sapevo fossi in grado di comporre in modo così grazioso. Ti prego, cerca di fare più spesso queste cose”. Dopo aver girato l’Europa esibendosi insieme al fratello, Maria Anna fu costretta a smettere di suonare per imparare a cucire e trovare marito.
Un manuale di sopravvivenza per fratelli di personaggi famosi dovrebbe necessariamente contenere un capitolo dedicato ad Alberto Savinio, pittore, drammaturgo, regista, filosofo, musicista e soprattutto uomo furbo. Essendo fratello di Giorgio de Chirico, pensò bene di abiurare l’ingombrante cognome e, dopo essersi trasferito a Parigi, visse uno straordinario momento di celebrità suonando il pianoforte con una tale veemenza di passione che le sue ammiratrici, armate di fazzoletti, andavano a pulire i tasti macchiati di sangue.
Questi artisti sono come fratelli per me, i miei veri fratelli.
Ora che mi sono sfogato, dirò chi sono. Mi chiamo Paul Wittgenstein, ma ogni volta che viene pronunciato quel cognome, tutti pensano a mio fratello Ludwig Josef Johann, autore del Tractatus Logico-Philosophicus, uno dei testi filosofici più importanti del Novecento. E pensare che una volta il famoso ero io, il pianista con un braccio solo, mentre Lud studiava ingegneria senza riuscire a conseguire la laurea. Io mi rodo, anche se ormai sono quasi sessant’anni che vivo in Paradiso, nel cielo dei musicisti, e prendo lezioni di quietismo per guardare con distacco le vicende degli umani.
Ero nato a Vienna nel 1887, settimo di nove figli: sei maschi e tre femmine. Mia madre, Leopoldine Kalmus, una brava pianista, era amica dei più grandi musicisti dell’epoca: Brahms, Mahler, Joseph Joachim, Richard Strauss, Clara Schumann. Mio padre Karl, un ricchissimo industriale dell’acciaio, a dispetto della fama, assai meritata, di uomo burbero e autoritario, si adoperava in attività di mecenatismo a beneficio degli artisti viennesi. Pensate che a casa mia c’erano sei pianoforti, era proprio una casa della musica!
Da giovane studiavo con il famoso pianista polacco Theodor Leschetziky e sembravo avviato a una brillante carriera, quando, allo scoppio della Prima guerra mondiale, mi arruolai, ma solo perché costretto, nell’esercito austro-ungarico. Durante uno scontro a fuoco con i russi presso la città di Zamosc, nella Polonia sudorientale, fui colpito al gomito destro e svenni. Quando mi risvegliai, scoprì che mi avevano amputato il braccio. Ero sopravvissuto, ma in un modo tale da desiderare la morte, dato che rischiavo di essere privato della cosa che amavo di più: suonare il piano.
Con eccezionale forza d’animo, decisi di continuare a suonare con un arto solo. Maurice Ravel scrisse per me il Concerto per pianoforte per la mano sinistra, che suonai per la prima volta il 5 gennaio del 1932, con l’Orchestra Sinfonica di Vienna diretta da Robert Heger.
Il resto, se volete, potete leggerlo in un libro dedicato a me, intitolato Paul Wittgenstein, il pianista dimezzato (odio questo titolo), scritto da Guido Giannuzzi, professore dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
L’altra notte mi sono fatto chilometri e chilometri di gradini, percorrendo tutta la scala che conduce dal Paradiso alla Terra, e sono andato a bussare alla porta dello scrittore. Quando mi ha visto è impallidito e voleva chiudermi la porta in faccia (irrilevante, l’avrei attraversata in un baleno) ma dopo si è ricordato di essere uno scrittore, gente abituata a tutto, e mi ha offerto da bere.
Così abbiamo conversato per un po’.
Il suo è un ‘agile libretto’, quarantasei pagine appena, ma dense di informazioni e pertinenti osservazioni. Il titolo però non mi è piaciuto. Io non sono un pianista dimezzato. Come artista sono sempre stato integro e intero. Legga cosa scriveva di me il New York Herald Tribune: “Dopo i primi momenti, in cui ci si chiede come diavolo possa fare, uno quasi si dimentica che sta ascoltando un pianista la cui manica destra penzola vuota al suo fianco”. Non avrà mica pensato che il pubblico veniva ai miei concerti per vedere un fenomeno da baraccone?
Via, non si scaldi tanto! Il titolo è un’evidente citazione da Calvino e il suo Visconte dimezzato. Senta cosa diceva lo stesso Calvino del suo libro e vedrà che anche lei apprezzerà il mio titolo: “Ho pensato che questo tema dell’uomo tagliato in due, dell’uomo dimezzato, fosse un tema significativo, avesse un significato contemporaneo: tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l’altra”. E comunque anche suo fratello Ludwig (oops, l’ho nominato, mi scusi…) temeva che quella del fenomeno da baraccone potesse diventare la sua sorte, sconsigliandola di continuare a suonare. Infatti, litigaste anche su questo.
Oh, sì, non voglio pensarci. Torniamo al libro. Le mie pagine preferite sono quelle in cui scrive che la mia vita non è stata una passeggiata su un tappeto rosso. Ho avuto chiodi sotto i piedi e spine che mi ferivano il cuore, ma non ho smesso di percorrere la strada della musica. Io sono un buon esempio di come si possano affrontare, con coraggio, gli attacchi della sorte. Se uno è debole di spirito e si lascia vincere dalla rassegnazione, vedrà morire i suoi sogni. Lo confessi, mio caro Giannuzzi: lei ha scritto questo libro nella convinzione che io possa essere d’esempio ai giovani.
Caro Maestro, adesso sono io che mi offendo! Pensare di scrivere per dare degli esempi ai giovani!  Per chi mi ha preso? I giovani svegli i loro esempi se li prendono da sé, non hanno certo bisogno di essere imbeccati. Certo, la sua storia è incredibile anche perché, diciamo la verità, lei prima della “disgrazia” aveva tenuto praticamente un solo concerto pubblico; la sua forza d’animo è stata davvero impressionante, per concepire di costruire una carriera dal nulla. E non solo: lei ha anche inventato un genere che non esisteva, cioè il concerto solistico per la mano sinistra! Prima della sua intuizione c’erano solo studi o brevi pezzi per pianoforte, ma senza un’orchestra ad accompagnarlo. Lei ha certo avuto una determinazione e una visionarietà uniche. E non pensi di vedere della piaggeria in queste mie considerazioni: col suo caratterino, non si sa mai, meglio dirlo…
Non posso darle torto quando lascia intendere che ero un irascibile e scontroso figlio di papà. Ma questa mia mancanza di tatto nelle relazioni con il prossimo faceva parte di una caratteristica familiare. I Wittgenstein erano estremamente severi o troppo sensibili, una miscela di sentimenti contrastanti. Mio padre era più duro dell’acciaio che vendeva, e il risultato fu che tre miei fratelli si suicidarono, e due sorelle si sposarono con mariti che finirono pazzi. Con tutto quello che ho passato, come facevo ad avere un buon carattere?
Capisco, capisco. E infatti, gliene do atto, nella mia biografia. Però, anche lei deve riconoscere che non ha fatto niente per cambiare troppo il suo essere un Wittgenstein; come dicono gli inglesi, “the apple doesn’t fall far from the tree”. Se no, come spiegherebbe le rispostacce da padrone che si è permesso di dare ai più grandi compositori dell’epoca, cui andava di volta in volta commissionando concerti? Da Britten a Strauss, da Prokof’ev a Hindemith, per non parlare di Ravel, vuol forse negare che siano veri tutti gli aneddoti (anche divertenti, per carità) che ho riportato? Diciamo che la malattia non ha certo migliorato alcune asperità ma, come dire, caro Maestro, lei un po’ ci ha marciato…
Nel libro vengono accennati alcuni bruschi rapporti tra me e quello là… insomma, mio fratello. Sono questioni di eredità. Ne parli lei se vuole, io preferisco dimenticare.
Questa è davvero una brutta storia: quando i nazisti hanno annesso l’Austria, lei, Ludwig e le vostre sorelle vi siete trovati a dover gestire le folli richieste economiche dei tedeschi per avere una patente che attestasse che non eravate ebrei ma “mezzo ebrei”. Una circostanza davvero umiliante: come, una delle famiglie più ricche e in vista di Vienna, peraltro cristianizzata da due generazioni, costretta a dover pagare una cifra astronomica per fingere uno status che non era il vostro? Così, come spesso succede in questi casi, la famiglia si spaccò, con le sue sorelle intenzionate a cedere alle richieste naziste, Ludwig ­– già divenuto cittadino inglese – totalmente disinteressato alle questioni economiche e lei – da poco trasferitosi in America – solo contro tutti a combattere come un leone per scongiurare questo ladrocinio. È davvero doloroso pensare che non vi siate più riconciliati, da quella volta, e che lei, di passaggio anni dopo a Vienna per un concerto, non sia neanche andato a trovare sua sorella Hermine morente.
Sì, ha ragione, sarei dovuto andare. Ma il passato è passato, non si può rimediare. Caro Herr Giannuzzi, è stato un piacere conoscerla, ma ora devo salutarla e correre in Paradiso, perché il Barba non vuole che si faccia tardi e si arrivi insonnoliti alla messa cantata del mattino. Però voglio farle un’ultima domanda, e mi auguro che sarà sincero nel rispondere: al di là di questa mia mutilazione che ‘fa notizia’, lei mi crede un pianista di valore?
Caro Paul… (posso chiamarla così? Ho vissuto diversi mesi occupandomi di lei, mi sento uno di famiglia… E poi, voi austriaci siete così fissati con i titoli: Herr Doktor, Herr Professor… Tant’è che lo stesso Musil vi prende in giro con la sua Kakania nell’Uomo senza qualità!) Allora, caro Paul, se posso, cosa vuole che le dica, io ho ascoltato qualcosa che si trova online – vabbé, adesso non sto a spiegarle cosa vuole dire online, sono diavolerie moderne, tanto le basti – e senz’altro il suo modo di suonare è furente, ma molto impreciso. Certo, sono registrazioni abbastanza avanti negli anni, in cui forse lei aveva già perso un po’ di smalto giovanile. Sospenderei il giudizio sul piano della qualità, se mi permette, però le dico una cosa molto più importante, per me: lei suonava col cuore e in tutta quella foga e in quell’impeto io ho riconosciuto, commuovendomi, la sua grande sofferenza e la sua immensa forza di volontà. Adesso, si riposi un po’ qui da me, la strada per tornare in Paradiso è lunga…
Francesco Consiglio
*Guido Giannuzzi è uno dei fondatori della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, oggi Orchestra Filarmonica di Bologna, per la quale cura la programmazione. Nel 2017 ha pubblicato “Paul Wittgenstein, il pianista dimezzato” e nel 2018 un nuovo libro, “Gli ombrelli di Satie”.
*Francesco Consiglio ha pubblicato “Le molecole affettuose del lecca lecca” (Baldini e Castoldi, 2014) e “Ammazza la star” (Castelvecchi, 2018). Scrive di musica classica su Pangea.news e Musicaesatta.it.
L'articolo “Certo, la sua è una storia incredibile…”: Paul Wittgenstein (fratello di Ludwig) era un pianista meraviglioso. E suonava con un braccio solo. Francesco Consiglio, impossessato, dialoga con Guido Giannuzzi proviene da Pangea.
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