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#Monte San Salvatore
bergsmotiv · 5 months
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Monte San Salvatore, Lugano
914 m. s. m.
Blick auf Luganersee
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giuseppelaporta · 6 months
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Il Cristo Santissimo Salvatore, della Cattedrale di Termoli
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Come ho già potuto enunciare in varie occasioni, la storia dei nostri beni comuni è pregna di quegli accadimenti inaspettati, benefici e talvolta catastrofici, che plasmano le fondazioni della nostra cultura e della tradizione, locale e nazionale.
La figura del ricercatore quindi, in qualsivoglia ambito e grado, deve attenersi ad un codice morale ed etico ove al momento dell'analisi di un reperto, egli svanisce, mantenendo però un pensiero critico-storico, ottenuto dalla propria formazione e con la pratica sul luogo del mestiere, cercando di rimettere insieme le pagine che raccontano la vita di tali manufatti e di chi li ha ideati.
Sulla facciata principale della Basilica Cattedrale di Termoli, tra gli ordini arcuati è inserito il portale maggiore, che si presenta in un carme di cornici, girali a racemi, archivolti ornati, policromie e soprattutto icone, con la più celebre di questo insieme, che da i connotati identitari al tempio mariano di Termoli, ovvero la lunetta della Presentazione al Tempio, collegata all'agiografia cristica della reincarnazione, a sua volta identificabile a partire dalla bifora di sinistra detta "Dell'Annunciazione", e che un tempo doveva essere composta da una continuazione, riscontrabile facilmente in esempi bipartiti come quello del pulpito di Mastro Guglielmo nella Cattedrale di Cagliari, posizionato originariamente in quella di Pisa.
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Quanto alle statue di questo portale, senza nominare le altre del programma iconografico, possiamo elencare con certa facilità le due coppie di santi che posano ai lati dell'archivolto, su mensole recanti la committenza di queste opere, originaria della Repubblica Marinara di Amalfi.
Un tempo dette mensole dovevano essere sorrette da colonne tristili, di cui restano solo frammenti, in parte trafugati, e un capitello a colletto trilobato, capovolto e conservato nella prima stanza ipogea di Termoli Sotterranea, riconducibile ad una scuola artistica che tende a superare i caratteri del romanico pugliese arcaico e che tendono ad andare verso il gotico nascente, come si può notare anche nelle icone di cui si parlerà e in esempi di colonnati riscontrabili nelle opere di Nicola Pisano, ma anche dei cantieri federiciani del Castello di Siracusa, Castel Del Monte e riportando una sincronia schematica che troviamo anche nel Medio Oriente, come nelle nicchie della Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, e nel vicino pulpito Burhan Ad-Din Minbar, nel Monte del Tempio.
Le statue presenti in questo portale sono ad ora per la maggior parte anonime e oggetto di studio da parte di tanti eruditi, passati e presenti.
A sinistra abbiamo la prima statua di un uomo in abito episcopale, nell'atto benedicente e che poggia su di un uomo ormai distrutto dall'erosione, e tale figura sembra essere quella del proto-vescovo lucerino San Basso, patrono di Termoli, confermato dai caratteri incisi a piombo nella mitria, recanti "SCS BASS".
L'insieme è seguito da due statue purtroppo anonime, vestite anch'esse come vescovi, ma di cui purtroppo mancano i volti, tranne per la figura di destra, testimoniata da una fotografia scattata intorno agli anni 60 del '900, dove compare nella neo-cripta, un uomo barbuto con una aureola spaccata in due lati, purtroppo oggi scomparsa come tanti altri oggetti di questa veneranda basilica.
Ma se c'è una statua davvero singolare tra tutte, è di certo quella di destra, che si mostra con una postura sempre benedicente, ma con un panneggio diverso da quelle pre elencate, che ci indica la presenza di un personaggio biblico, con il suo pallio che copre metà busto e scende lungo la spalla destra, i legacci e le cinture, ma anche le striature del drappeggio che in tutto il programma della facciata, ci indicano bene la presenza di uno stile che non è per nulla simile al gotico fiammeggiante (es. Chartres) ma nemmeno ad un romanico borgognone come a Notre Dame La Grande, oppure anche un semplice romanico pugliese che si ferma alle strutture di Troia o anche Trani e Ruvo.
Questo stile presenta tutte le caratteristiche di una scuola di pensiero locale, che aveva a che fare con le caratteristiche iconografiche bizantine, pregne di simbolismi, colori e didascalie che determinavano una ferrea regola rappresentativa dell'icona, con un suo posto adeguato e una sua caratteristica evangelica, in gran parte apocrifa, ma che nell'esecuzione sembra comunque evolversi in uno stile sempre più plastico ed espressivo, o dinamico, che ci mostra una perfetta transizione stilistica nata probabilmente nel romanico della scuola di Foggia attorno alla figura del protomagister Bartholomeus e condotta in ogni dove, sino a raggiungere l'evoluzione più tarda e prettamente gotica, come nel caso del programma iconografico del duomo di Zara, e che nel caso di Termoli trova un suo uso contemporaneo nel cantiere tardo-romanico di San Giovanni in Venere a Fossacesia.
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Per poter parlare della statua anonima di Termoli, espongo qui i risultati di uno studio condotto negli anni con una vera e propria equipe di esperti se vogliamo, una confutazione di questo studio sviluppata per esempio con il prezioso parere del Professor Ivan Polverari di Roma, e in collaborazione anche con l'Iconografa Assunta Fraraccio , e molti altri che hanno voluto contribuire alla ricerca, che ben presto citerò in maniera dovuta in un saggio storico incentrato sulla figura in questione.
La statua purtroppo tra gli anni 30 e 40 del '900, cadde rovinosamente sul pavé della Cattedrale, poiché il suo cuore di piombo come anche asseriva Don Luigi Ragni, era ormai usurato e sarebbe bastato un non nulla per distruggerla, anche e soprattutto usandola come semplice appiglio per teli.
Per mezzo secolo era possibile visionare la statua solamente dalle fotografie del 1910 svolte dai fratelli Trombetta e ripubblicate dalla storica Ada e da colleghe come la celebre Maria Stella Calò Mariani, oggi rintracciabili facilmente negli archivi Alinari e in quello di Stato come nel caso delle frontali.
In questi decenni fortunatamente la statua venne ripresa in considerazione e, avendo anche io la possibilità di vederla in pezzi da vicino, ho potuto anche ammirarne la ri-apposizione sulla mensola, al seguito di restauri, però dove manca, ancora oggi, il volto perso di quest'uomo dalla barba appuntita e i capelli lunghi.
Nel corso del tempo è poi stata inserita in numerose ricerche ma che purtroppo hanno dato tutte esiti contrastanti, da chi avvalorava la credenza popolare secondo cui fosse San Sebastiano e anche da chi, senza una minima prova, ne asseriva di leggervi le sembianze di San Timoteo, co-patrono della città adriatica e discepolo prediletto di San Paolo Apostolo, presente nel celebre trittico con la presenza di Tito nella prima parasta a sinistra della facciata, e dove si evidenzia la caratteristica iconografica del discepolo, che appartiene alla più parte dello schema greco in cui è rappresentato questo santo, e le cui raffigurazioni anche più elaborate come nella vetrata del Musée De Cluny (XII sec.) e nel Codex Barberiniano, non sono minimamente rintracciabili nella statua senza volto del protiro termolese, sfatando definitivamente la teoria secondo cui ci troviamo davanti al co-patrono di Termoli.
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In accordo invece con ciò che resta del personaggio, e seguendone la simbologia, si può certo dire che non è un vescovo, a differenza dei precedenti tre, si mostra con una postura benedicente e con capelli e barba lunghi, uno sguardo severo, un uomo dormiente ai suoi piedi, che portano dei calzari e che nella mano sinistra doveva sorreggere un oggetto di non grandi dimensioni.
Per districarci in questo groviglio di fili, un notevole aiuto ci viene dato non solo dalle caratteristiche base dell'iconografia greco-ortodossa, ma ovviamente dalle tante modalità in cui esse sono create, dall'alto al basso medioevo, riuscendo finalmente a poter definire l'identità di quest'uomo, che altri non potrebbero essere se non il Cristo Pantocratore, venerato come Santissimo Salvatore in maniera massiccia negli antichi ducati e principati longobardi come quello di Salerno per fare esempi, e che a Termoli rappresenta uno dei culti più antichi della storiografia locale, più antico del culto bassiano, timoteano e persino dei santi minori come Biagio e Sebastiano, un culto che viene confermato esistere ancora nel 1700 dal vescovo Tommaso Giannelli, e che nei primi del '900 era rimasto solo come memoria storica della vecchia comunità cristiana termolese, dissolto nei secoli e dimenticato, probabilmente portando gli stessi analizzatori della statua ad essere influenzati dalla riscoperta di San Timoteo negli anni 40, e tralasciando totalmente la presenza del culto cristico, forse prima consacrazione della ecclesia esistente già nel VI secolo, soppiantata dalla seconda basilica bizantina del X-XI secolo.
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La rappresentazione del Cristo Pantokrator è quasi onnipresente nei programmi iconografici degli edifici di culto medievali, soprattutto in opere votive, manufatti liturgici e pareti musive o affrescate, tra i cui esempi più celebri troviamo le deesis della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, ma anche negli esempi di architettura Arabo-normanna e bizantina dell'Italia insulare e continentale.
Preziosi sono anche i pendenti aurei bizantini e le placchette votive in avorio e steatite, che ad oggi costituiscono un patrimonio davvero inestimabile per l'iconografia storica, anche per l'analisi delle grandi variazioni che potevano essere osservate tra una bottega e l'altra in determinate epoche storiche della cristianità, anche nella nostra penisola, pur se in maniera molto ridotta e postuma.
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Particolarmente interessanti sono i bassorilievi che immortalano il Pantokrator eretto, singolo o nella deesis, dove, anche nelle icone pittoriche, la similitudine con la nostra statua è elevatissima.
Ma ci sono dei dettagli che portano la prova ufficiale di questa identità cristica nella sua esecuzione, ovvero la sua statua gemella, che si trova attualmente sulla già citata basilica di San Giovanni in Venere a Fossacesia, dove si riscontra la medesima mano scultorea, seppure in proporzioni differenti poiché inserite in una lunetta e non poste su dei piedistalli aggettanti, che dimostrerebbero grossomodo la presenza della stessa maestranza operante nel cantiere federiciano di Termoli nella metà del XIII secolo, intorno al 1230, proveniente da quella scuola romanica di ambito foggiano, ma lontana ancora molto da quella plasticità e delicatezza realistica tardo-duecentesca di Nicola Di Bartolomeo Da Foggia, il che ci porterebbe a pensare alla figura di un ulteriore magister formatosi nella scuola romanica di Foggia, che tutti noi conosciamo come Alfano Da Termoli, "figlio di Ysembardo", e la cui famiglia (gli Alfani) trae origine dall'antico Ducato longobardo di Salerno e nei territori stretti di Amalfi, Scala e Ravello.
La caratteristica iconografica delle due statue è prettamente la medesima, mostrandoci il volto purtroppo scomparso alla nostra, con la stessa lavorazione della capigliatura lunga e mossa nelle punte, che travalicano le orecchie, e nell'insieme simbologico del drappeggio e della benedicenza, conferma ancor di più i metodi e le proporzioni che contraddistinguono questo esecutore e ovviamente questa scuola di pensiero.
Altro dettaglio fondamentale di questo studio è capire gli elementi che tutt'ora mancano alla statua del Cristo di Termoli, e ci può venire in aiuto la stessa iconologia bizantina, che ricorda come nella figura del Pantokrator, egli sia raffigurato con il manoscritto nella mano sinistra e la mano destra nell'azione benedicente, ma è altresì vero che il Cristo in moltissime occasioni è ritratto o scolpito con la pergamena, nell'atto di cedere la sua parola ai discepoli affinché la promulgassero al prossimo, ed è un elemento fondamentale per capire la sua familiarità nel nostro territorio, non solo nel caso di Fossacesia, ma anche in quello di San Marco Evangelista nella Cattedrale di Zara, nello stesso San Timoteo del trittico di Termoli e così via, sino anche a giungere in pendenti di ambito votivo come il Cristo Pantocratore di Santa Maria di Trastevere, opera duecentesca di una bottega centro-meridionale del XIII secolo, ulteriore prova delle caratteristiche iconografiche di queste scuole di pensiero locali e delle influenze che esse hanno dato alla produzione artistica sacra.
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Seppure la figura del Cristo, per rango religioso viene vista come fuori posto in un contesto che non sia centrale nella facciata, non mancano quegli esempi in Europa, maggiormente gotici, di una variazione della sua posizione in base al lessico dell'intero schema, cosa che ci fa evincere come nel caso di Termoli anche questa ferrea regola scultorea sia stata ammorbidita, permettendoci anche di identificare come il portale rechi nei piedistalli le quattro figure principali venerate in questo luogo di culto, oltre alla presenza del patrono Timoteo in una zona alta, probabilmente di esecuzione variata dalla originale scelta "progettuale" dell'ordine superiore.
Tutte queste premesse mi hanno concesso di poter postulare una ipotesi di ricostruzione della modesta icona, partendo dai rimasugli strutturali del corpo, come i monconi delle mani, i cui resti dei ponti di giunzione con il busto, del pollice e del dito indice, sono rimasti fusi nel petto, mentre nel caso della gamba sinistra è riconoscibile la sbozzatura ammaccata del panneggio, scambiata in passato per la base di un bastone pastorale o da pellegrinaggio.
Quanto al retro del capo, dietro i capelli e il pallio, si può vedere in maniera chiara un bozzo a rilievo con leggera inclinazione, probabile riminescenza di una aureola scolpita con il busto superiore, elemento comune delle statue in rilievo dal romanico al gotico e anche in età rinascimentale, seppure poi venissero soppiantate dall'uso di aureole metalliche in epoche più prossime a noi.
Basandoci sugli stessi esempi locali, e sulle proporzioni del volto, nonché della durevolezza della pietra calcarea, si può dedurre la presenza di una modesta aureola come nel caso della statua scomparsa, con una fase centrale da cui partivano i bracci della croce, probabilmente patente, e le due scritte identificative del Cristo, come in Fossacesia e generalmente nelle icone; "IHS - XPS", con un bordo ornato dall'alternarsi di file forate.
Nella mano sinistra è plausibile che anche questa statua non recasse la presenza del manoscritto aperto, pensì di una modesta pergamena arrotolata, e per ultimare, sembrerebbe evidente dalle tracce di pigmento bruno in questa, e di foglie d'oro nella statua bassiana e nella lunetta, che le icone della facciata termolese, come anche altrove, fossero dipinte, forse solo negli indumenti e nei dettagli più minimi che la scultura non poteva essere in grado di ricreare per le modeste dimensioni e sottigliezza decorativa.
Una basilica che non smetterà mai di stupirci quella di Termoli, con dei misteri e derivanti elucubrazioni che ogni volta mi fanno girare la testa di fronte a cotanta bellezza, da preservare, ma soprattutto, da valorizzare.
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marie-swriting · 2 years
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Plus Jamais - Stefan Salvatore
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Masterlist
Résumé : Toi et Stefan couchez ensemble depuis quelques mois, mais vous n'avez pas officialisé. Vous voulez plus, mais vous avez peur que votre relation finisse comme celles que vous avez déjà vécues.
Warnings : mention de sexe, mais rien d'explicite, angst, mention de relations passées qui ne sont pas saines, mention de meurtres, dites-moi si j'ai oublié d'autres warnings !
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Chanson qui m'a inspiré : Fingers Crossed par Trevor Daniel & Julia Michaels
Vérifiant que Stefan est toujours endormi, tu quittes le lit. Tu fais tout ton possible pour ne pas faire de bruit, te maudissant à chaque fois que tu fais craquer légèrement le plancher. Tu prends mes vêtements et te rhabille en vitesse. Tu réajustes ton tee-shirt alors que tu te diriges vers la porte d'entrée du manoir des Salvatore. Tu es sur le point de tourner la poignée quand une voix te fait sursauter :
- Tu pars encore en douce ?
- Je ne pars pas en douce, je rétorque à Damon. Et puis, qu'est-ce que tu veux dire par "encore" ?
- S'il te plaît, commence-t-il en levant les yeux au ciel. Ça fait deux mois que tu vois mon frère tous les soirs et que tu te tires le matin comme une voleuse. Je pensais que ça deviendrait sérieux à un moment.
- Eh bien, c'est pas le cas. Je dois y aller, les filles m'attendent.
- Passe le bonjour à Elena pour moi.
- Au revoir, Damon, tu t'exclames sans écouter sa dernière phrase.
Tu montes dans ma voiture et roules jusqu'à chez Caroline, tentant de ne pas montrer que la conversation avec Damon t'a troublé. Bien évidemment, tu savais que Stefan et toi, n'étiez pas discrets. Vous êtes des vampires de plus de cent ans alors vous ne vous voyez pas en douce comme des adolescents, mais personne ne sait que vous passez presque toutes vos nuits ensemble. Mais ça ne regarde seulement lui et toi. Vous n'avez de comptes à rendre à personne. Vous savez ce que vous faites. Enfin, tu espères.
En arrivant chez ta meilleure amie, tu réalises que tu es la dernière. Elles ont déjà commencé à manger les snacks. Avec le temps, elles ont appris à ne plus t'attendre. Elles savent que tu es rarement à l'heure. Tu ne leurs en veux pas de démarrer sans toi. Tu ferais pareil. Rapidement, tu te rajoutes à la conversation en mangeant les chocolats présents sur la table.
Tu passes toute mon après-midi avec Caroline, Bonnie et Elena à discuter de tout et de rien, à regarder des films et à faire d'autres activités. Tu les connais que depuis un an et demi, mais Tu t'es vite rapprochée d'elles. Vous avez toute suite accroché à ton plus grand bonheur.
Alors que Caroline raconte un potin de la ville, tu te propose pour faire réchauffer la pizza que vous avez commandé vers les midis. Tu quittes le salon et vas dans la cuisine. Tu mets les parts au micro-onde. Quand elles sont prêtes, tu prends l'assiette en main. Tu n'as pas le temps de mettre un pied en dehors de la cuisine que Caroline court vers toi alors que Bonnie et Elena tentent de l'arrêter. Tu fronces les sourcils ne comprenant pas ce qu'il se passe. C'est quand Caroline te tend mon téléphone affichant un nouveau message de Stefan que tu comprends l'agitation.
- Quand est-ce que t'allais nous le dire ?! s'offusque Caroline alors que tu essayes de paraître détendue.
- Il n'y a rien à dire.
- Tu rigoles, j'espère ! "Tu passes la nuit chez moi ou je viens te voir ?" et t'appelles ça rien ? Tu allais nous le cacher pendant combien de temps ?
- Caroline, elle a le droit à sa vie privée, lui rappelle Bonnie.
- Et toi, tu allais nous le dire quand pour Klaus ? demandes-tu à Caroline, lui faisant ouvrir grand les yeux alors que Bonnie et Elena la regardent, choquées. Oui, il me l'a dit.
- Ne change pas de sujet !
- N'en fait pas tout une affaire, Caroline, proteste Elena.
- Vous n'êtes pas sérieuses ? Vous ne pouvez pas me dire que vous ne voulez pas en savoir plus après ce SMS ?
- Seulement si Y/N le veut, lui répond Bonnie.
- Comme j'ai dit, il n'y a rien à dire. Oui, on se voit quelques fois les soirs. Mais c'est une fois de temps en temps. Rien de sérieux.
- Attends, c'est donc toi ? te demande Elena qui vient d'avoir une illumination. Damon m'a dit qu'une femme n'arrêtait pas de quitter la chambre de Stefan avant le début du jour. Je pensais pas que c'était toi.
- Pas besoin d'en faire tout un plat.
- Eh attends à nouveau, tu nous dis "quelques fois" ? Damon m'a dit que c'était presque tous les soirs ! Sur une semaine, il doit y avoir qu'une nuit où Stefan est vraiment seul, d'après lui.
- Vraiment autant ? rigole Caroline, étonnée.
- Parfois on ne fait que parler, lui réponds-tu avant de regarder tes trois amies. Bon, vous arrêtez de parler de notre vie privée ? Je ne veux pas en discuter plus longtemps !
- Je comprends pas comment ça se fait que vous n'êtes toujours pas passés au stade au-dessus, dit Bonnie alors que tu soupires.
- Peut-être qu'on a pas envie. Honnêtement, ça me va comme on fait. Je ne sais pas si j'ai vraiment envie d'être en couple à nouveau. Et il n'a jamais parlé de rendre ça sérieux.
- Et pourquoi pas ? te questionne Elena.
- Pour ma part, j'ai presque jamais eu de chance en amour. Mon premier petit ami, enfin prétendant comme on disait, je l'ai tué car je venais d'être transformée et j'ai perdu le contrôle. Le deuxième, il a voulu me tuer quand il a appris que j'étais un vampire. Quant au troisième, on était dans une relation toxique. J'ai testé l'amour et ce n'est pas fait pour moi.
- Toi et Stefan, vous êtes faits pour être ensemble, t'assure Bonnie.
- Je ne sais pas...
- Oh, les regards que vous vous lancez ne mentent pas ! Vous devez être ensemble, s'exclame Caroline.
- On verra. Je ne veux pas qu'il se sente forcé et que..., commences-tu doucement et Elena devine la fin de ta phrase.
- Ça gâche tout ?
- En quelque sorte.
- Parlez-en. Ça se trouve il veut être avec toi, aussi.
Ne voulant pas plus en parler, tu fais en sorte de changer de sujet en rappelant que les pizzas ont dû refroidir, encore. Tu as bien vu que Caroline voulait continuer à en parler, mais un regard noir de Bonnie l'a empêché de le faire. Tu l'en remercies mentalement. Toutefois, le reste de votre journée, tu ne cesses de te repasser en boucle leur avis sur la situation. Il est vrai que tu aimerais bien rendre votre "relation" officielle, mais si ce n'était pas réciproque, tu ne saurais pas où te mettre. De plus, tu as peur que ta prochaine malédiction en amour soit toi gâchant la relation. Après ta dernière histoire, tu t'étais dit que jamais tu te remettrais en couple, mais il a fallu que Stefan et toi vous vous embrassez une fois puis que vous couchez ensemble pour remettre cette idée en question.
La nuit tombée, tu rejoins Stefan chez lui. Il vous faut peu de temps pour que la situation bascule. Quand vous avez fini, tu décides de briser un peu la narration en restant jusqu'à ce qu'il se réveille. Tu ne dors pas, réfléchissant à comment tu vas mener la conversation. Plus le temps passe et plus l'angoisse se fait ressentir. Tu essayes de penser aux pires scénarios et tu espère qu'ils ne se produiront jamais. Tu ne le supporterais pas.
Vers les sept heures du matin, tu sens Stefan remuer doucement à côté de toi. Quand il ouvre les yeux, tu le vois froncer les sourcils quand il remarque que tu es encore allongée à côté de lui. Tu tournes la tête et lui souris tendrement, essayant de paraître détendue.
- Tu es là ?
- Je pensais que ça te ferait plaisir, dis-tu en riant nerveusement.
- Désolé, je me suis mal exprimé. Je ne me plains pas, mais je m'attendais à tomber sur une place vide, comme d'habitude.
- J'ai... J'ai décidé de changer ça. Ça ne te dérange pas, j'espère ?
- Pas du tout, t'inquiète, te sourit-il.
- Stefan, je voulais te parler.
- Je t'écoute.
- Est-ce que tu penses qu'un jour on pourrait passer au stade au-dessus ? Pas que ça me dérange ce qu'on fait, loin de là ! Mais on a passé tellement de temps ensemble ces deux derniers mois et on a jamais précisé si... s'il pouvait y avoir une évolution dans notre relation.
- Je ne m'attendais pas à cette question, avoue Stefan en s'adossant contre la tête de lit.
- Ne te sens pas forcé de faire quoique ce soit ! Je veux juste savoir où on en est.
- Oui, c'est compréhensible. Mais, je dois t'avouer que je ne sais pas. J'adore être avec toi, dire le contraire serait un mensonge, mais je ne sais pas si je suis prêt à me lancer dans une nouvelle relation. Katherine m'a manipulé, Elena est tombée amoureuse de mon frère. Je ne dis pas que tu pourrais faire pareil, mais je ne veux pas revire ces situations ou quelque chose de similaire. Je suis désolé si je t'ai donné un espoir qu'on pourrait être ensemble. J'espère que tu comprends.
- Je comprends, ne t'inquiète pas, lui assures-tu d'un air détaché. Je suis... contente que la situation soit clarifiée... Je dois y aller, j'ai quelque chose à faire chez moi.
Tu vois Stefan se retenir de dire quelque chose, mais tu n'y prêtes pas plus attention et quittes le lit. Tu prends tes affaires sur le sol, mais cette fois au lieu de t'habiller discrètement, tu te dépêches, voulant vite partir. Tu savais qu'il y avait un risque qu'il te repousse mais au fond de moi, tu avais un espoir que ça ne soit pas le cas. Apparemment, tu n'as même plus besoin d'être en couple pour avoir cet horrible pincement au cœur quand tu te sens trahie. Il ne te doit rien, tu le sais, mais ça fait mal. Tu le salues rapidement et pars presque en courant du manoir.
Tu t'es isolée toute la journée. Tu as uniquement parlé à Elena par messages. Sinon, tu n'as presque pas jeté un coup d'œil à ton téléphone. Tu as préféré te perdre dans tes livres, te détachant totalement de ta réalité et de tes problèmes.
Vers les dix-neuf heures, tu regardes si tu as reçu des notifications et tu es surprise de voir plusieurs appels manqués de Stefan. Tu les supprime, ne voulant pas vraiment lui parler. Tu sais que ses raisons de te repousser sont valides. Tu le comprends, tu as ces mêmes peurs, mais tu pensais que vous en parleriez au moins un peu plus. Après, il est vrai que tu as vite coupé court à la discussion, ne supportant pas l'idée d'avoir tout ruiné. Tu t'apprêtes à retourner à ta lecture quand on frappe à ta porte. Sans trop de motivation, tu décides d'ouvrir. Tes yeux s'ouvrent en grand quand tu vois Stefan face à toi. Il a l'air d'être nerveux et de... s'en vouloir ? Il demande à entrer, tu l'invites. Quand tu fermes la porte, vous restez devant vous regardant fixement. Vous n'allez pas dans une autre pièce de la maison. Tu es trop embarrassée pour lui proposer de s'assoir sur le canapé, la conversation de ce matin se rejouant encore dans ma tête. Tu as vraiment été bête à écouter les filles ! Maintenant, c'est tendu entre vous, ce que tu ne voulais pas.
- Je m'excuse pour ce matin, commence-t-il.
- Tu n'as pas besoin, Stefan.
- Non, je te dois des excuses. Je veux passer au stade au-dessus aussi. Quand je me suis réveillé et que je t'ai vu à côté de moi, j'ai commencé à réaliser que je veux être avec toi tout comme toi. Elena m'a dit que tu souhaitais plus, même si tu m'as dit que tu voulais juste savoir.
- Ne me prends pas en pitié, s'il te plait, le supplies-tu, encore plus humiliée.
- Ce n'est pas le cas. J'aime être avec toi. J'aime les moments qu'on a passés, surtout les soirs où on a juste parlé et appris à se connaitre. Je n'avais jamais ressenti une aussi grande connexion avec quelqu'un d'autre. Mais...
- Tu ne veux pas avoir le cœur brisé à nouveau, dis-tu devinant la fin de sa phrase. Je comprends. J'ai cette peur aussi. On a pas vraiment été chanceux en amour, on dirait.
- Ouais, rigole-t-il doucement. Mais j'ai envie d'essayer. Je t'ai repoussé par peur, mais le moment où je l'ai fait, je me suis maudit. Inconsciemment, j'attendais que ce moment, mais je n'ai pas su le remarquer.
- Tes peurs ont parlé pour toi, c'est légitime. Ça a été pareil pour moi hier quand les filles m'en ont parlé, le rassures-tu. Mais avec toi, j'ai envie de surmonter ces peurs. Tu es la première personne avec qui j'ai envie de le faire. J'ai pas envie de passer à côté d'une relation qui pourrait être magnifique juste car mes anciennes blessures sont encore un peu présentes.
- Moi non plus. J'ai assez confiance en toi pour laisser mes peurs de côté. Je veux vraiment qu'on soit ensemble.
Ces dernières phrases te font ressentir une joie immense. Sans réfléchir, tu l'embrasses. Contrairement aux baisers que vous avez déjà partagés, celui-ci est rempli d'amour et de tendresse. Stefan te rapproche de lui en mettant ses mains sur tes hanches. Après quelques secondes, vous vous séparez, mais vos fronts restent collés.
- Tu ne t'enfuiras plus le matin ? veut s'assurer Stefan, un sourire au visage que tu lui rends.
- Plus jamais.
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{Ceci est mon blog secondaire donc je répondrai aux commentaires sous le pseudo @marie-sworld}
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isis-et-osiris · 3 days
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" C' est quand on pense a + rien que l' on laisse le faschisme arriver ".... mais arrettez donc vos prejugers ! ... marine le pen n' est pas faschiste mais nationaliste elle laisse le choix aux francais alors que vous vous imposez vos idees depuis la 2nd guerre mondiale le gaulisme voila ce que chaque president de droite execute ... toute facon marechal petain est sortie lui aussi victorieux comme degaulle cette guerre s' est fini car la resistance a ete payer par petain : travail force ouvriere famille classe sociale et patrie ... la france berceau du monde aussi scrupuleux que les gens ignorent la verite .. ok
Alimenter par la caisse des frcs francais speculer sur le marche italien una piazza fontana le 12/12/69... francois mitterand n' a eu d' autre que ce choix pour creer son parti socialiste en 1973 symboliser par les attentats de rome et milan ... salvatore per uno rigidita alla banca della francia per 24.000.000.000$ cosi sans arme sans haine et sans violence juste 50taine d' employer enfermer dans le tunnel ... rendez nous la balle deja un partout ... la france egalement a acheter le mont blanc 122.000.000.000 Frcs mais ancien .. 12.200.000.000 Frcs nouveau en chiffrant par 000... le mile lira ... c, est sympa giuseppe franchi non ??
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lamilanomagazine · 27 days
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Pnrr, dal Ministero della Cultura 129 mln per la sicurezza sismica in 167 luoghi di culto
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Pnrr, dal Ministero della Cultura 129 mln per la sicurezza sismica in 167 luoghi di culto Il Ministero della Cultura ha assegnato risorse pari a 129,3 milioni di euro per l’adeguamento e messa in sicurezza sismica in 167 luoghi di culto e torri/campanili, nell’ambito della linea di azione 1 dell’investimento 2.4:  Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del FEC e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art), in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il decreto è firmato dal Segretario generale del MiC, Mario Turetta e, al momento, è alla registrazione degli organi di controllo. Considerando anche le assegnazioni previste in due precedenti provvedimenti, tra giugno 2022 e dicembre 2023, il nuovo provvedimento porta a 374,3 milioni di euro le risorse totali assegnate alla linea di azione 1 - Realizzazione di interventi di adeguamento sismico dei luoghi di culto, torri e campanili dell’Investimento 2.4: “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del FEC e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art)”. “Questo piano di nuovi interventi, da Nord a Sud, ci permette di continuare a dare concretezza ai nostri progetti di tutela e valorizzazione. I tragici eventi sismici che negli ultimi decenni hanno colpito la nostra Nazione hanno costituito una seria minaccia anche nei confronti dei nostri beni culturali e in particolar modo di quelle chiese e di quei campanili di cui è ricco il nostro patrimonio artistico. Si tratta di luoghi identitari che testimoniano cultura e storia dei territori e che richiamano turisti di ogni parte del mondo. Abbiamo il dovere non solo di metterli in sicurezza, ma di farne un'occasione di sviluppo socio-economico”, dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Di seguito, l’elenco degli interventi, comprensivo dell'importo finanziato e diviso per regioni: ABRUZZO Collepietro (AQ) Chiesa della Madonna del Buon Consiglio 600.000 € L'Aquila Chiesa Santa Agnese - cappella interna Ospedale San Salvatore 300.000 € Chiesa di Santa Maria degli Angeli o del Guasto 1.000.000 € Chiesa di Santa Maria del Presepe 1.640.000 € Chiesa dell'Assunta 300.000 € Navelli (AQ) Chiesa della Madonna delle Grazie 825.000 € Chiesa della Madonna del Pantano 1.050.000 € Raiano (AQ) Chiesa di Sant'Onofrio 970.000 € Rocca Pia (AQ) Chiesa di Santa Maria delle Grazie 200.000 € San Benedetto in Perillis (AQ) Chiesa della Madonna delle Grazie 350.000 € Sulmona (AQ) Cappella Mazara 600.000 € Bucchianico (CH) Chiesa del Purgatorio 1.130.000 € Vasto (CH) Chiesa Maria SS del Carmine 620.000 €Castiglione a Casauria (PE) Assunzione della B.V. Maria 1.430.000 € San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE) Chiesa di Sant'Antonio 900.000 € Turrivalignani (PE) Chiesa Santo Stefano Protomartire 700.000 € Campli (TE) Chiesa dei Cappuccini 250.000 € Crognaleto (TE) Chiesa di Santa Maria Apparente 500.000 € Fano Adriano (TE) Eremo di Santa Lucia (dell'Annunziata) 400.000 € Giulianova (TE) Chiesa di Santa Maria della Misericordia 1.100.000 € BASILICATA Muro Lucano (PZ) Chiesa di San Bernardino 400.000 € CALABRIA San Lucido (CS) Campanile della Chiesa del Rosario 700.000 € Catanzaro Chiesa di Santa Maria di Mezzogiorno 800.000 € Cropani (CZ) Chiesa Matrice o Collegiata di Santa Maria Assunta 1.875.000 € Isola di Capo Rizzuto (KR) Chiesa Santa Maria Assunta ad Nives 930.000 € Pallagorio (KR) Chiesa di Sant’Antonio da Padova 430.000 € San Mauro Marchesato (KR) Santuario Madonna del Soccorso 630.000 € CAMPANIA Airola (BN) Chiesa Parrocchiale San Donato Martire 400.000 € Arpaia (BN) Abbazia di San Fortunato 300.000 € Bucciano (BN) Santuario Madonna del Monte Taburno 490.000 € Cerreto Sannita (BN) Chiesa San Giuseppe 450.000 € Faicchio (BN) Chiesa di Santa Lucia 600.000 € Sant'Agata de' Goti (BN) Chiesa Sant'Angelo de Munculanis 400.000 € Aversa (CE) Parrocchia S. Maria di Costantinopoli 680.000 € Casal di Principe (CE) Parrocchia SS. Salvatore 675.000 € Lusciano (CE) Cappella San Rocco 130.000,00 € Valle di Maddaloni (CE) Chiesa dell'Annunziata 1.150.000 € Villa di Briano (CE) Parrocchia Maria Santissima Assunta in Cielo 910.000 € Acerra (NA) Cattedrale di Santa Maria Assunta-Duomo di Acerra 945.000 € Forio (NA) Chiesa Basilica di Santa Maria di Loreto 1.500.000 € Torrione 1.100.000€ Giugliano in Campania (NA) Santuario Di Maria Ss. Annunziata 2.000.000 € Meta di Sorrento (NA) Basilica di Santa Maria del Lauro 525.000 € Napoli Basilica S. Giovanni Maggiore 715.000 € Chiesa di San Nicola di Bari 800.000 € Parrocchia San Giuseppe a Chiaia 860.000 € Santa Maria in Cosmedin 1.000.000 € Chiesa dei SS. Bernardo e Margherita 670.000 € Parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo 910.000 € Chiesa dei SS. Cosma e Damiano 1.500.000 € Pompei (NA) Parrocchia Ss. Salvatore 900.000 € Pozzuoli (NA) Chiesa di Santa Maria della Consolazione detta del "Carmine" 2.400.000 € Chiesa San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio di Padova 1.720.000 € Qualiano (NA) Chiesa Santo Stefano 500.000 € San Giuseppe Vesuviano (NA) Santuario di San Giuseppe 590.000 € Sant’Antonio Abate (NA) Santuario di San Gerardo Majella 1.275.000 € Chiesa di San Giuseppe 590.000 € Sorrento (NA) Chiesa Di San Pietro A Mele  150.000 € Chiesa di Santa Maria de Restilianis  165.000 € Chiesa dei Santi Felice e Baccolo  970.000€ Chiesa Di Santa Maria Di Casarlano    230.000€ Torre Annunziata (NA) Basilica Madonna della Neve 590.000€ Casaletto Spartano (SA) Santuario Maria Santissima dei Martiri  270.000 € Cava de' Tirreni (SA) Chiesa di Gesù e Santa Maria della Consolazione a Pregiato 550.000 € Chiesa di San Nicola di Bari e San Giuseppe a Pregiato   1.200.000 € Eboli (SA) Chiesa Madonna delle Grazie 1.250.000 € Mercato San Severino (SA) Complesso ecclesiale dei Santi Vincenzo, Bartolomeo e Martino 270.000 € Nocera Inferiore (SA) Basilica Cattedrale di San Prisco, Parrocchia San Prisco 695.000 € Ottati (SA) Santuario Maria Santissima del Cardoneto 180.000 € San Cipriano Picentino (SA) Parrocchia Ss. Cipriano ed Eustachio 180.000 € Sapri (SA) Chiesa di Santa Croce 1.275.000 € EMILIA ROMAGNA Cesena (FC) Abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena 2.900.000 € Cattedrale di Cesena 240.000 € Dovadola (FC) Chiesa e Campanile di Sant'Andrea in Badia 270.000 € Forlì (FC) Cappellania coadiutoriale Santa Maria in Forno' 740.000 € Cattedrale di Forlì e Campanile 550.000 € Longiano (FC) Chiesa Sant'Apollinare B.V. 130.000 € Sarsina (FC) Chiesa della Madonna Pellegrina in Quarto 185.000 € Sogliano al Rubicone (FC) Chiesa di San Lorenzo Martire 325.000 € Modena Chiesa di San Bartolomeo 1.275.000 € Brisighella (RA) Santuario della Beata Vergine del Monticino 580.000 € Castellarano (RE) Pieve di S. Eleucadio e Valentino in S.Valentino di Castellarano 2.000.000 € Montescudo-Monte Colombo (RN) Chiesa di San Savino 235.000 € Novafeltria (RN) Chiesa di Santa Maria Assunta in Torricella 470.000 € Santarcangelo di Romagna (RN) Campanile Chiesa di San Michele Arcangelo (Collegiata) 320.000 € LAZIO Alvito (FR) Chiesa di San Giovanni Battista 1.500.000 € Arce (FR) Chiesa dei Santi Pietro e Paolo 1.100.000 € Arpino (FR) Chiesa di San Vito 1.500.000 € Cappella San Rocco 780.000 € Ceprano (FR) Chiesa e Convento di Sant'Antonio Abate 1.300.000 € Fontana Liri (FR) Chiesa di Santo Stefano Promartire 1.500.000 € Frosinone Campanile e Cattedrale di Santa Maria Assunta 1.600.000 € Veroli (FR) Chiesa di Sant'Andrea Apostolo 2.600.000 € Fondi (LT) Chiesa di San Pietro Apostolo 1.880.000 € Chiesa di Santa Maria del Soccorso 1.360.000 € Rocca Massima (LT) Chiesa di San Rocco 335.000 € Sezze (LT) Corpo Chiesa - annesso ex Monastero delle Clarisse di Sezze 1.100.000 € Terracina (LT) Chiesa di San Giovanni 2.200.000 € Chiesa Santa Maria della Neve (Madonna della Neve) 900.000 € Casperia (RI) Chiesa di Santa Maria delle Grazie 200.000 € Magliano Sabina (RI) Cattedrale di San Liberatore Vescovo e Martire 545.000 € Rieti Chiesa del Cimitero di Rieti 700.000 € Chiesa di San Benedetto 1.650.000 € Torri in Sabina (RI) Chiesa di Santa Maria Assunta 525.000 € Bellegra (RM) Convento di San Francesco 1.400.000 € Marano Equo (RM) Santuario Madonna della Quercia 650.000 € Montelibretti (RM) Chiesa di Santa Maria del Carmine 450.000 € Monterotondo (RM) Chiesa di Santa Maria Maddalena 530.000 € Palombara Sabina (RM) Chiesa di San Biagio Vescovo Martire 460.000 € Roma Basilica San Giovanni Battista dei Fiorentini 1.600.000 € Acquapendente (VT) Chiesa di Santa Vittoria 275.000 € Bassano Romano (VT) Chiese del Complesso Imm.re Cong. Suore Santo Volto 790.000 € Civitella D'Agliano (VT) Chiesa dell'Immacolata Concezione 400.000 € Nepi (VT) Chiesa di Santa Croce 500.000 € Chiesa di Sant'Eleuterio 525.000 € Proceno (VT) Chiesa di San Martino 275.000 € Vasanello (VT) Chiesa di Sant' Antonio Abate 120.000 € Vetralla (VT) Chiesa di San Francesco 450.000 € Viterbo Chiesa di San Rocco 180.000 € Chiesa e Monastero di Santa Rosa 1.000.000 € LIGURIA Castellaro (IM) Chiesa Parrocchiale San Pietro in Vincoli 620.000 € Montalto-Carpasio (IM) Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista e San Giorgio 540.000 € Ventimiglia (IM) Cattedrale Nostra Signora Assunta 580.000 € Chiesa dei Santi Nicolò e Giuseppe alla Marina 200.000 € LOMBARDIA Soncino (CR) Chiesa di Santa Maria delle Grazie in Soncino 2.950.000 € Casaletto Lodigiano (LO) Chiesa di San Vito Modesto e Crescenza Martiri 355.000 € Caponago (MB) Chiesa di Santa Giuliana 325.000 € Comune di San Damiano al Colle (PV) Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Apostolo 450.000 € Pavia Chiesa di Santa Maria del Carmine 75.000 € MARCHE Carpegna (PU) Chiesa di San Leo in Carpegna 270.000 € Monte Cerignone (PU) Chiesa (Campanile) di San Biagio in Monte Cerignone 170.000 € Chiesa di Santa Maria di Reclauso 240.000 € Monte Grimano Terme (PU) Chiesa di San Giovanni Battista in Monte Tassi 900.000 € Piandimeleto (PU) Chiesa di San Biagio in Piandimeleto 660.000 € Chiesa di Sant'Angelo alle Petrelle 215.000 € Sassocorvaro Auditore (PU) Chiesa (Campanile) di San Martino in Piagnano 285.000 € MOLISE Castropignano (CB) Chiesa e Campanile di S. Lucia   360.000 € Salcito (CB) Chiesa e Campanile di S. Basilio 410.000 € Trivento (CB) Cappella del Seminario 450.000 € Acquaviva d'Isernia (IS) Chiesa di S. Anastasio 1.010.000 € Agnone (IS) Chiesa di S. Biase 430.000 € Castel San Vincenzo (IS) Chiesa S.Martino 410.000 € Colli a Volturno (IS) Chiesa di S.Leonardo 220.000 € Forli' del Sannio (IS) Chiesa e Campanile di S. Biagio 450.000 € Venafro (IS) Chiesa e Campanile di Santi Angeli 500.000 € PUGLIA San Giovanni Rotondo (FG) Chiesa di San Giovanni Battista detta La Rotonda 500.000 € Volturara Appula (FG) Cattedrale di Santa Maria Assunta 1.000.000 € Lecce (LE) Chiesa di San Giovanni Battista o del Rosario 1.000.000 € Maglie (LE) Chiesa Madre 680.000 € Chiesa Madonne delle Grazie 320.000 € Otranto (LE) Cattedrale di Maria SS. Annunziata 900.000 € SARDEGNA Perdasdefogu (NU) Chiesa preromanica San Sebastiano 895.000 € Sorgono (NU) Novenario di San Mauro di Sorgono 760.000 € Aritzo (NU) Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo 650.000 € Isili (SU) Chiesa Parrocchiale San Saturnino 500.000 € SICILIA Paternò (CT) Chiesa Santa Maria del Carmelo 500.000 € Castelmola (ME) Chiesa Matrice di Castelmola - Duomo 1.125.000 € TOSCANA Sestino (AR) Pieve di San Pancrazio 940.000 € Grosseto Chiesa di San Pietro 300.000 € Massa Marittima (GR) Cattedrale di San Cerbone 680.000 € Capannori (LU) Badia di Cantignano Chiesa di San Bartolomeo 620.000 € Montecarlo (LU) Chiesa del Cimitero di Montecarlo "San Rocco" 320.000 € Massa Oratorio di Santa Croce 715.000 € Pistoia Chiesa di San Francesco 500.000 € UMBRIA Perugia Torre Campanaria della Chiesa di Santa Maria Assunta 200.000 € VENETO San Donà di Piave (VE) Campanile del Duomo 530.000 € Verona Complesso Palazzo Vescovile e Torre del Vescovo Ognibene 2.200.000 €... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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shannibal-cannibal · 6 months
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Monte San Salvatore Lugano Switzerland
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Discover the beauty of Monte San Salvatore in Lugano, Switzerland, where nature and history come together for an unforgettable experience.
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wetagconsulting · 6 months
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For sale in Lugano-Bissone, Ticino, Switzerland elegant apartment with terrace & magic lake view from Wetag Consulting on Vimeo.
Apartment for sale in Lugano-Bissone in the building C of the new and modern Residence La Fontana². The west-facing unit is located on the first floor. It offers a beautiful terrace with elegant frosted glass parapets overlooking Lake Lugano and Monte San Salvatore. Ideal for those who love peace and quiet, while having the possibility to easily reach the center of Lugano, which is only 8 km away.
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cryptonita-grunge · 7 months
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Monte San Salvatore Lugano Switzerland
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personal-reporter · 7 months
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La dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma
Il 9 novembre è il giorno in cui cade la memoria della chiesa che, nella Roma dell’Alto Medioevo, fu un punto di riferimento per i cristiani di tutto il mondo… Fino dall'antichità spesso si consacravano a Dio con particolare solennità i luoghi destinati al culto divino e anche la Chiesa lo faceva ai tempi della predicazione apostolica, quando si riunivano nella catacombe, ma in seguito si passò a  delle vere  e proprie chiese. Quando l'imperatore Costantino il Grande, dopo la vittoria su Massenzio, diede piena libertà ai cristiani nel 313 d. C, questi non si risparmiarono per edificare dei nuovi luoghi di culto, intatti sono  numerose le chiese che risalgono a quei tempi. Lo stesso imperatore diede l'esempio facendo costruire sul monte Celio a Roma, sul luogo dove c’era il Palazzo Laterano, una magnifica basilica che fece dedicare al Santissimo Salvatore, inoltre vi fu edificata una cappella dedicata a San Giovanni Battista usata come  battistero, da cui derivò il nome di San Giovanni in Laterano dato alla nuova chiesa. Il Pontefice San Silvestro consacrò solennemente il nuovo edificio il 9 novembre e stabilì che le cerimonie da lui tenute in quella circostanza fossero quelle con cui avrebbero dovuto essere consacrate, da allora in poi, le nuove chiese dei cristiani. La basilica del Santissimo Salvatore, sia per la sua magnificenza, sia per essere stata nel Medioevo la residenza dei Pontefici, fu considerata dai cristiani come la madre di tutte le chiese del mondo, e perciò è anche nota con il titolo di arcibasilica. Fin dai tempi di San Leone Magno a curare la basilica era un ordine speciale di canonici regolari, poi sostituiti dagli attuali prelati. Sebbene il Pontefice San Silvestro avesse ordinato che gli altari nelle chiese dovessero essere di pietra, nella basilica si trova un altare di legno, che era quello che era usato dai Pontefici nella celebrazione dei Divini Misteri,infatti si dice che sia stato usato dallo stesso San Pietro e nessuno, all'infuori del Papa, vi può celebrare. La basilica del Santissimo Salvatore fu più volte distrutta durante il corso dei secoli, ma venne  sempre ricostruita, e l'ultima riedificazione, con il nome definitivo di San Giovanni in Laterano, avvenne sotto il pontificato di Benedetto XIII, che la riconsacrò nel 1724, stabilendo che la memoria della sua prima consacrazione cadesse ogni 9 novembre. Read the full article
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rockleerocksmee · 8 months
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Monte San Salvatore Lugano Switzerland Did you know that Monte San Salvatore in Lugano, Switzerland offers panoramic views that will take your breath away? Explore this hidden gem and immerse yourself in the beauty of nature.
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bergsmotiv · 1 year
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Monte San Salvatore
Lugano 912 m s. m.
Drahtseilbahn - Funicolare
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jacopocioni · 11 months
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Le lapidi di Firenze: seconda parte
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Inferno di Botticelli LAPIDI DANTESCHE Nelle strade del centro di Firenze, si trovano sui muri di palazzi, chiese e case torri delle lapidi dantesche. Vi si leggono incise frasi relative alle tre cantiche della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ai primi del Novecento, il Comune di Firenze sentì il desiderio di rintracciare i personaggi e i luoghi descritti nella sua opera. Iniziò una accurata ricerca per trovare il luogo esatto dove apporre le lapidi. La ricerca fu lunga e accurata. Finalmente nel 1907 iniziò l’apposizione nei siti rintracciati: INFERNO - Filippo Argenti, via del Corso dove erano le case degli Adimari; - Guido Cavalcanti, via Calzaioli dove erano le case dei Cavalcanti; - Ponte Vecchio (loggia di Ponte Vecchio), in sul passo d’Arno; - Brunetto Latini, via dei Cerretani (tra il civico 39 rosso e la chiesa di S. Maria Maggiore; - Famiglia Gianfigliazzi, via de’ Tornabuoni (sopra la vetrina del civico 1 rosso); - Dedicata al Battistero di San Giovanni, Piazza San Giovanni (all’esterno del Battistero verso la via Martelli; - Dedicata alla nascita di Dante Alighieri, posta sulla sua casa; - Bocca degli Abati, il traditore di Montaperti, via dei Tavolini. PURGATORIO Citazione di persone del suo tempo, 2^ cantica.  Sono descritti la Basilica di San Miniato al Monte e il ponte Rubaconte, via di San Salvatore al Monte (inizio della scalinata che porta al Piazzale Michelangelo; Piazza Piave (nella torre della Zecca Vecchia), dedicata al fiume Arno; Versi dedicati a Forese Donati, via del Corso (sopra ai civici 13 – 33 rosso); Piazza di San Salvi, dedica a Corso Donati (nel punto dove sostò l’esercito di Arrigo VII; Dedica alla donna angelicata Beatrice Portinari, (sulla destra dell’ingresso del palazzo Portinari – Salviati). PARADISO Elenco delle lapidi tratte dalla 3^ cantica. Dedicati alla città natale del poeta, Via Dante Alighieri alla Badia Fiorentina (sul fianco sinistro della Badia Fiorentina e alla sinistra del civico 1); Dedicati a Bellincione Berti Ravignani, via del Corso (sopra le vetrine del negozio civici 1 e 3 rosso); In questi versi sono ricordati gli antenati del poeta, via degli Speziali (tra la vetrina del civico 11 rosso e il portone del civico 3); Dedicato alla famiglia Cerchi, via del Corso (sopra le arcate del negozio ai civici 4 rosso e 6 rosso); Dedicata alla famiglia dei Galigai, via dei Tavolini (torre dei Galigai vicino al civico 1 rosso); Sulla famiglia degli Uberti, Piazza della Signoria (nel primo cortile di Palazzo Vecchio); Sulla famiglia Lamberti, via di Lamberti (tra le finestre sopra il civico 18 rosso e 20 rosso); Dedicato ai Visdomini, via delle Oche (presso ciò che resta della Torre dei Visdomini, tra i civici 20 r0s e 18 rosso); Famiglia Adimari, via delle Oche, (tra gli archi delle vetrine ai civici 35 rosso 37 rosso); Famiglia Peruzzi col loro simbolo (le sei pere), Borgo dei Greci (a sinistra della porta al civico 29); Famiglia della Bella, via dei Cerchi (all'angolo di via dei Tavolini); Dedicati a Ugo il Grande, via del Proconsolo (sulla facciata della chiesa Santa Maria Assunta); Famiglia Amidei, via Por Santa Maria (presso la torre degli Amidei, sopra al civico 11 rosso); Dedicati a Buondelmonte Buondelmonti, via Borgo Santi Apostoli (Presso le case dei Buondelmonti, sopra le vetrine dinanzi al civico 6); Dedicati alla statua di Marte, causa degli scontri fra Guelfi e ghibellini, distrutta dall’alluvione del 1333. Ubicata dove si trovava la statua, Ponte Vecchio (angolo Piazza del Pesce); Dedicati alla Firenze antica, Piazza della Signoria (nel primo cortile di Palazzo Vecchio); Dedicati al battesimo, Piazza San Giovanni (nel Battistero verso il Duomo); Preghiera dedicata alla Vergine da San Bernardo, Piazza del Duomo.
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edicoladelcarmine · 1 year
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CHIESE DEL TERRITORIO DEDICATE ALLA MADONNA DEL CARMINE
La Chiesa di Santa Maria in Traspontina è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma (RM). Situata lungo via della Conciliazione, nei pressi del Vaticano, nel rione Borgo; è sede di parrocchia affidata all'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo, e su di essa insiste l'omonimo titolo cardinalizio. La Chiesa fu fondata nel XVI secolo in sostituzione di una più antica, fatta demolire da Pio IV perché di ostacolo alle traiettorie delle bombarde di Castel Sant'Angelo. Per lo stesso motivo la cupola della chiesa appare molto schiacciata. La sua costruzione iniziò nel 1566 da Giovanni Sallustio Peruzzi, quindi proseguirono i lavori con l’architetto bolognese Ottaviano Mascherino (che è anche il progettista della prima struttura del Palazzo del Quirinale e della Chiesa di San Salvatore a Lauro) e furono terminati da Francesco Paparelli nel 1637. La Chiesa occupa, probabilmente il luogo in cui sorgeva, un antico sepolcro di epoca romana a forma di piramide, che nel Medioevo si riteneva fosse stata la tomba di Romolo. Tra le opere d'arte dell'interno si segnala il movimentato altare maggiore barocco di Carlo Fontana (1674), che custodisce un'icona medievale e una pala di Antonio Gherardi rappresentante Santa Teresa ed una statua della Madonna del Carmine del XIX secolo. Nella Chiesa si trovano tre organi a canne: nel transetto, ai lati del coro, ciascuno su un'apposita cantoria, vi sono due strumenti costruiti dal 1668 da Giuseppe Testa, entrambi non funzionanti, dei quali quello di destra successivamente modificato; nell'abside, invece, vi è l'organo Mascioni opus 879, costruito nel 1966, a trasmissione elettrica e con 40 registri su due manuali e pedale. Tra le navate di questa Chiesa, lo scrittore spagnolo Juan Gomez Jurado, ambienta il romanzo "La spia di Dio", edito nel 2006, traduzione di P. Spinato, Longanesi, 2007. Per saperne di più: https://edicoladelcarmine.suasa.it/Roma5.html Per aggiungere informazioni: [email protected]
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stilouniverse · 1 year
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Eremo di San Salvatore a Lecceto
Il vasto complesso architettonico ci accoglie nel mezzo di un fitto bosco di lecci. Si tratta di uno degli eremi più antichi in terra di Siena. Siamo infatti ad una decina di chilometri dalla Porta Fontebranda, e trovasi sul fianco orientale del Monte-Maggio sopra un terreno calcareo-cavernoso, scriveva lo storico Repetti per descriverne la posizione. E noi aggiungiamo: a non molta distanza…
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lamilanomagazine · 8 months
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Ad Aosta ottobre si chiude con il “Trofeo 7 Torri”
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Ad Aosta ottobre si chiude con il “Trofeo 7 Torri”. Il Trofeo 7 Torri è la staffetta della città di Aosta, la competizione che lambisce le vestigia cariche di storia della città romana di Augusta Prætoria e domenica 29 ottobre si appresta a farlo ancora festeggiando la sua 36esima edizione. Nel solco delle ultime edizioni, prosegue anche quest’anno il percorso di rinnovamento con proposte che integrano il classico e ormai storico appuntamento sportivo con alcune novità. Avendo l’obiettivo di creare un appuntamento inclusivo dello sport di Aosta, della Plaine, ma anche di fuori regione, il 7Torri amplia il proprio orizzonte e si propone non solo ai campioni e agli appassionati runner, esperti del mezzofondo e della corsa prolungata, ma strizza l’occhio anche a coloro che vogliono sfidare il cronometro in una prova veloce. Viene, così, proposta per la prima volta per tutte le categorie la 3x500m, la staffetta per i velocisti e coloro che vogliono sfidare il cronometro lungo il quadrilatero del pieno centro finora appannaggio delle sole categorie giovanili, dagli 8 anni a salire. Da piazza Chanoux, sede di partenza e arrivo, con una prova a perdifiato, i protagonisti, tre per ogni team, accelereranno in avenue du Conseil des Commis, via Festaz, via Gramsci e sprinteranno in via De Tillier, per dare il cambio al proprio compagno e raggiungere il traguardo. Come già nel 2022, le prove del T7T saranno aperte a tutti gli sportivi maggiorenni e non più riservato solamente ai tesserati della federazione di atletica. Sarà sufficiente essere in possesso del certificato di visita medico-sportiva agonistica in corso di validità, avere compiuto 18 anni, e trovare altri due compagni con gli stessi requisiti, non necessariamente dello stesso genere, e il gioco è fatto. Sarà poi necessario, per tutti, iscriversi online entro giovedì 26 ottobre. La preiscrizione è obbligatoria sul sito, mentre la mattina di domenica 29 ottobre, sotto i portici del municipio, a partire dalle ore 8,30, si potrà confermare l’iscrizione e per le squadre assolute, sia della 3x500m che della storica 3x4km, versare la quota di 15 euro a staffetta (5 euro a persona). Il 7 Torri mantiene comunque il suo fascino di prova sulla distanza dei 4km, in staffetta composta da tre componenti. I club di atletica leggera si sfideranno per aggiudicarsi il Trofeo, quest’anno rappresentato da un quadro realizzato dall’artista Salvatore Cosentino che verrà assegnato alla società Fidal con il migliore piazzamento femminile e maschile. Il trofeo “7 Torri” prende questo nome in quanto la gara tocca o passa nelle vicinanze delle sette torri erette nel tempo a difesa della cinta muraria della città di Aosta, a esclusione della Tour Fromagel’unica torre che concretamente gli atleti non abbracciano. Il percorso risulta aderente all’ultima edizione con partenza da piazza Chanoux e prosecuzione in avenue du Conseil des Commis, via Tour du Pailleron (Torre Pailleron), via Matteotti, via Cerlogne, via Torino, via Garibaldi, piazza Arco d’Augusto, viale Chabod, via Rey (Torre dei Balivi), via de Maistre, via San Giocondo, piazza Roncas, via Tourneuve (Tourneuve), via Monte Solarolo, via Aubert, via Torre del Lebbroso (Torre del Lebbroso), via Stevenin, via Trottechien/Trotechin (Tour Bramafam), via Festaz, via Gramsci, via De Tillier e piazza Chanoux. «Come già lo scorso anno – commenta l’assessora allo Sport, Alina Sapinet – puntiamo a coinvolgere ancora di più la popolazione ampliando il lotto dei partecipanti. Crediamo che mai come quest’anno la città sia viva e ricca di appuntamenti, alcuni dei quali a carattere sportivo particolarmente partecipati, come l’EdilecoRun24 e “Sport in piazza”, e che non si possa più parlare di stagioni trascurate. Prima del Trofeo 7 Torri, il 21 e 22 ottobre, si terranno le celebrazioni del centenario della sezione valdostana dell’Ana, mentre due giorni dopo la gara, il 31 ottobre, Aosta aderirà alla Giornata nazionale del trekking urbano, prima della Mostra mercato in occasione della festa Patronale di Saint-Martin, prevista per il 5 novembre. Seguirà, la settimana successiva, il festival dei cioccolatieri Art & Ciocc. in piazza Chanoux, e poi sarà già tempo di Marché Vert Noël con l’inaugurazione prevista il 24 novembre».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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1weltreisender · 1 year
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Die romantischsten Plätze der Toskana
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Wer möchte, hat in der Toskana das ganze Jahr über Gelegenheit, seine romantische Seite auszuleben, denn die magische Umgebung schafft hierzu beste Voraussetzungen. Schlösser, Burgen, Villen zwischen hohen Zypressen sowie atemberaubende mittelalterliche Städte, eingebettet in die typisch sanften Hügel der Toskana, tauchen die Besucher in eine märchenhafte Atmosphäre. Eine der berühmtesten Liebesgeschichten wird dem Dichter Dante und seiner großen Liebe Beatrice zugeschrieben, die er mit neun Jahren das erste Mal in Florenz im Portal der Kirche Santa Margherita dei Cerchi erblickt haben will. Ob Fiktion oder Wahrheit, der mittelalterliche Charme der Gassen von Florenz lädt zum Träumen ein. Heute hinterlassen Liebende in der Kirche von „Dante und Beatrice“ Zettelbotschaften vor Beatrices Grab, um ihre eigene Liebe von ihr schützen zu lassen.
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Foto: Firenze Convention & Visitors Bureau S.c.r.l.
Glücksbringer für Paare und Verliebte
Wunderschöne Gärten, Parks, Plätze und Lokale und atemberaubende Strandpromenaden an der toskanischen Küste oder auf den Inseln Elba, Giglio und Giannutri laden zum romantischen Verweilen ein. Nicht umsonst gilt die Toskana als einer der beliebtesten Drehorte für internationale Filme. Orte wie San Gimignano, Anghiari, Pitigliano, Pienza, Certaldo oder Montefioralle, Barberino, Greve, Tavernelle, San Casciano im Chianti-Gebiet scheinen nicht aus dieser Welt und sind für viele noch unentdeckte Perlen, abseits der üblichen Reisewege. In Lucignano im Chiana-Tal bei Arezzo steht der 2,60 Meter hohe „Baum der Liebe“, ein Meisterwerk gotischer Goldschmiedearbeit. Der Legende nach gilt er als Glücksbringer für Paare und Verliebte. Viele Paare besuchen das Stadtmuseum von Lucignano, um sich hier vor dem „Albero dell´Amore“ das Ja-Wort zu geben und sich gegenseitig ewige Treue zu schwören.
Atemberaubende Panoramen
Neben den Städten Florenz, Prato, Siena, Pisa, Pistoia, Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca und der Marmorstadt Massa-Carrara lohnt sich auch ein Ausflug in die höher gelegenen Regionen der Toskana. Auf dem inaktiven Vulkanberg Monte Amiata tummeln sich bezaubernde Ortschaften: Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Roccalbegna, Arcidosso und Santa Fiora. Atemberaubende Panoramen und postkartengleiche Ansichten tun sich hier dem Besucher auf. Felsen, Kirchen, Schlösser und sogar wilde Tiere hat diese faszinierende Landschaft für einen Rückzug aus dem Alltag zu bieten. In Isola Santa, im Herzen der Garfagnana, liegt überraschend eine Oase der Stille und Schönheit. Kleine Steinhäuser, ein smaragdfarbener See und wilde Naturlandschaften lassen Zeit zum Träumen zu zweit. Das Gebiet der Lunigiana hinter Massa-Carrara birgt eine wunderbare Perle: Bei den Apuanischen Alpen liegt der kleine Ort Pontremoli, durch dessen Straßen schon die Frankenstraße geführt hat. Der malerische Ort mit seinen zahlreichen Brücken ist von paradiesischen Wäldern umgeben, deren Bäume die Zutaten für viele typische Süßspeisen der Lunigiana liefern, darunter auch „gli Amor di Pontremoli“, süß wie die Liebe, deren Rezept bis heute geheim geblieben ist und nur von Generation zu Generation weitervererbt wird. Die Toskana ist für viele der Inbegriff der Romantik und dient daher als beliebte Kulisse für Verlobungen und Hochzeiten. Bürokratisch steht dem Ja-Wort in Italien auch nichts im Wege, und die Ämter der vielen Gemeinden oder auch Hochzeitsplaner stehen deutschen Paaren bei der Organisation unterstützend zur Seite. Weitere Informationen: www.turismo.intoscana.it (in deutscher Sprache). Titelfoto / San Gimignano ist eine wunderschöne Kleinstadt in der Toskana. / Foto: Firenze Convention & Visitors Bureau S.c.r.l. (Der Beitrag wurde erstmals im Januar 2017 veröffentlicht)
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Auf dem Foto schiefer als in der Realität - der Turm von Pisa. Foto: Ingo Paszkowsky
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