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nicolae · 3 months
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The Republic of Plato: A Philosophical Odyssey
Sfetcu, Nicolae (2024), The Republic of Plato: A Philosophical Odyssey, Cunoașterea Științifică, 3:1, xxx,   Abstract The Republic, written by the ancient Greek philosopher Plato, is a timeless masterpiece of political philosophy and ethics. Composed around 380 BCE, this influential work presents a comprehensive vision of an ideal society and explores fundamental questions about justice,…
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PòLIS - Gianpiero Menniti racconta la Comunicazione l'Arte e la Politica 
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LA MACCHINA DEL TEMPO 
Il passato è vivo: racconta, insegna, suscita, illumina. Provo a riflettere sul tema della democrazia attraverso le "parole" di chi, tra i primi, seppe interpretarne il significato fattivo. Il celebre "epitaffio" pronunciato da Pericle agli ateniesi nel 430 a.C., riportato dallo storico Tucidide nel suo "Guerra del Peloponneso", è il manifesto della democrazia ateniese e dei caratteri che la costituirono, giacenti in una visione a noi sconosciuta della "bellezza" e della "conoscenza".
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troppostanca · 7 years
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La top 20 del Guardian, i venti libri che hanno cambiato il mondo
1. Stephen Hawking, Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo Un popolare saggio scientifico dell’ astrofisico britannico, pubblicato nel 1988. L’intento del libro è di rendere nota e comprensibile la moderna teoria cosmologica, fornendo dapprima al lettore le basilari nozioni della fisica, corredate da un esauriente profilo storico. Nonostante il genere di nicchia, il saggio divenne un best-seller, vendendo in tutto il mondo oltre nove milioni di copie e rendendo estremamente popolare il suo autore.
2. Mary Wollstonecraft, La Rivendicazione dei diritti della donna Scritto dalla femminista britannica del diciottesimo secolo Mary Wollstonecraft, è una delle prime opere di filosofia femminista. In essa, l’autrice risponde a quegli intellettuali, teorici politici ed educatori dell’epoca che hanno voluto negare l’istruzione delle donne.
3. Immanuel Kant, La Critica della ragion pura Uno degli scritti più importanti del filosofo prussiano. La Critica della ragion pura viene definita come un’analisi critica dei fondamenti del sapere.
4. George Orwell, 1984 1984 (Nineteen Eighty-Four) è uno dei più celebri romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949 ma iniziato a scrivere nel 1948 (anno da cui deriva il titolo, ottenuto appunto dall’inversione delle ultime due cifre). È stato definito il romanzo distopico per eccellenza
5. Charles Darwin, L’origine delle specie (Titolo completo: Sull’origine delle specie per mezzo della selezione naturale o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita) è una tra le opere cardini nella storia scientifica, e indubbiamente una delle più eminenti in biologia.
6. Edward Said, Orientalismo Un saggio pubblicato nel 1978, che tentò di spiegare e ridefinire le modalità con cui l’Europa rappresenta, nella sua storia, l'”Oriente”.
7. Rachel Carson, Primavera silenziosa Pubblicato nel settembre del 1962, il libro è comunemente ritenuto una sorta di manifesto antesignano del movimento ambientalista e descrive con tanto di ricerche e analisi scientifiche i danni irreversibili del DDT e dei fitofarmaci in genere sia sull’ambiente che sugli esseri umani.
8. Karl Marx e Friedrich Engels, Il Manifesto del Partito Comunista Scritto fra il 1847 e il 1848, fu pubblicato a Londra il 21 febbraio del 1848. La prima e parziale traduzione italiana fu pubblicata nel 1889. Una successiva traduzione, ancora parziale, nel 1891, mentre nel 1892 fu pubblicata a puntate nel periodico “Lotta di classe”, ad opera di Pompeo Bettini, la prima traduzione completa del Manifesto.
9. William Shakespeare, Opere complete Shakespeare, fatta eccezione per i due poemetti giovanili Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia, non curò mai la pubblicazione delle proprie opere. I Sonetti e altre sedici composizioni teatrali, frutto probabilmente di trascrizioni clandestine, furono pubblicate senza il consenso dell’autore prima della morte di Shakespeare (1616). Nel 1623 gli attori ed amici di Shakespeare John Heminge e Henry Condell curarono un’edizione in-folio intitolata Mr. William Shakespeare’s Comedies, Histories & Tragedies, successivamente denominata “First Folio”. La stampa include tutte le opere teatrali di Shakespeare attualmente riconosciutegli
10. Germaine Greer, L’eunuco femmina Edito nel 1970 e divenuto un bestseller internazionale, fu accolto da critiche sia positive che negative. Rimane ancora oggi un libro importante nella letteratura femminista
11. EP Thompson, Rivoluzione industriale e classe operaia in Inghilterra Edward Palmer Thompson è stato uno storico, scrittore e pacifistabritannico. Di idee socialiste, è noto per i suoi lavori sui movimenti radicali britannici di fine Ottocento e inizio Novecento, e in particolare per il suo libro The Making of the English Working Class (1963), una pietra miliare della storia sociale e della storia del lavoro
12.  Albert Einstein, La teoria della relatività generale Si basa essenzialmente sulla nozione che tutte le leggi della fisica possono essere espresse da equazioni «covarianti», cioè da equazioni che conservano la stessa forma matematica indipendentemente dal sistema di riferimento scelto e dalle variabili spazio-temporali usate. Per il resto della sua vita Einstein si dedicò all’elaborazione di una teoria «del campo unificato», vale a dire di una teoria che potesse render conto sia delle forze gravitazionali sia di quelle elettromagnetiche. Le tre appendici alla fine del volume rappresentano, appunto, i successivi tentativi compiuti da Einstein in tal senso fino a poco prima della sua scomparsa.
13. Desmond Morris, La scimmia nuda La fama mondiale per Desmond Morris arrivò nel 1967 con la sua pubblicazione La scimmia nuda. Il libro è rivoluzionario per lo sguardo sconvolgente e al contempo molto scientifico con il quale affronta l’evoluzione del comportamento umano sin dalla preistoria, analizzando l’uomo in quanto primate. Pur essendo l’unica scimmia priva di peli (da qui l’aggettivo nuda) il comportamento dell’uomo è sostanzialmente analogo a quello degli altri primati. Ristampato numerose volte e tradotto in molte lingue, il libro continua ad essere un best-seller.
14. Niccolò Machiavelli, Il Principe Il Principe (titolo originale in lingua latina: De Principatibus, “Riguardo i Principati”) è un trattato di dottrina politica scritto da Niccolò Machiavelli nel 1513, nel quale espone le caratteristiche dei principati e dei metodi per mantenerli e conquistarli. Si tratta senza dubbio della sua opera più nota e celebrata, quella dalle cui massime (spesso superficialmente interpretate) sono nati il sostantivo “machiavellismo” e l’aggettivo “machiavellico”.
15. Platone, La Repubblica La Repubblica (in greco antico Πολιτεία, traslitterato in Politéia) è un’opera filosofica in forma di dialogo, scritta approssimativamente tra il 390 e il 360 a.C. dal filosofo greco Platone. Ha avuto enorme influenza nel pensiero occidentale.
16. Thomas Paine, I diritti dell’uomo I diritti dell’uomo (Rights of Man) è un’opera di Thomas Paine del 1791. Il libro asserisce in sintesi che un popolo deve rovesciare il regime che non è in grado di salvaguardare i diritti dell’individuo e gli interessi della nazione.
17. Simone de Beauvoir, Il secondo sesso Il secondo sesso (Le Deuxième Sexe) è un saggio della scrittrice francese Simone de Beauvoir pubblicato a Parigi nel 1949 (Gallimard editore) e in Italia, dalla casa editrice il Saggiatore, nel 1961. È una delle opere più celebri e più importanti per il movimento femminista e, ai giorni nostri, è spesso citata come riferimento nei discorsi femministi.
18. Richard Hoggart, The Uses of Literacy Quando una società diventa più ricca, si perdono altri valori? Le competenze che l’istruzione e l’alfabetizzazione sono state spazzate via dalla cultura pop? I media ci costringono in un mondo superficiale e materiale – o possono essere utilizzati a fin di bene? Il libro pone queste domande.
19. Adam Smith, La ricchezza delle nazioni La ricchezza delle nazioni o Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, pubblicata il 9 marzo 1776, è la principale opera di Adam Smith, ritenuto il fondatore dell’economia politica liberale.
20. John Berger, Punti di vista Nel corso della storia, nessuna società è mai stata dominata dai messaggi visivi quanto la nostra. Eppure, paradossalmente, siamo sempre meno capaci di vedere le immagini per quello che sono. Da un lato accettiamo acriticamente i messaggi della pubblicità, dall’altro attribuiamo alle immagini dei quadri del passato un’importanza e un contenuto che va oltre ciò che tali immagini realmente mostrano. Da quando l’opera d’arte è diventata riproducibile attraverso mezzi meccanici, essa ha perso gran parte dell'”aura” che le derivava dall’essere unica e originale. Quello che resta sono le semplici immagini, a prescindere da chi le ha create, e il loro linguaggio, che può essere utilizzato per vari scopi. John Berger dimostra come le opere d’arte del passato e la pubblicità moderna siano due mondi molto più vicini di quanto ci hanno insegnato o siamo abituati a credere
Definizioni da Wikipedia, Ibs, laFeltrinelli.com
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reaconaria · 7 years
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Instituições democráticas, práticas anti-republicanas, por Flavio Morgenstern
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No dia 25 de agosto de 2017, Flavio Morgenstern deu a palestra “Instituições democráticas, práticas anti-republicanas”, fechando o Terceiro Ciclo de Palestras Santa Generosa.
Segundo Flavio, “democracia” é uma das palavras mais complicadas usadas no nosso vocabulário político. Para se defender qualquer coisa atualmente, basta colocar o adjetivo “democrático”. A linguagem possui uma dimensão psicológica, conforme já sabia Aristóteles. As palavras, além de uma definição histórica, também pertencem a uma esfera psicológica. As pessoas reagem a palavras conforme seu entendimento pessoal, mas também segundo o entendimento social que se dá a elas. Por exemplo, nenhuma palavra é mais assustadora que “nazismo”. É a palavra mais usada pela esquerda, em qualquer contexto.
Platão define três formas de governo, Monarquia, Aristocracia e Politéia. Esses sistemas podem ser degenerados. Quando isso acontece, a monarquia degenera em tirania, a aristocracia em oligarquia e a politéia em democracia. Durante 23 séculos, de Platão até Locke, o termo “democracia” teve conotação negativa.
A única exceção parcial é a democracia de Péricles, que é famosa por sua produção cultural, muito mais que por seu sistema de governo. A democracia ateniense é lembrada, mais que por qualquer outro motivo, pela morte de Sócrates. Se a decisão da maioria é a única lei, a maioria pode decidir matar Sócrates, ou matar Jesus Cristo.
Os romanos criaram um sistema inspirado na Politéia de Platão, mas baseado em instituições. Nesse sistema, chamado de República, o poder foi circunscrito, limitado. Mesmo que seja tomada uma péssima decisão, uma vez que o poder está circunscrito, essa péssima decisão tem pequenas conseqüências.
Quem tentou recriar essa idéia foi a América. Os Founding Fathers não queriam, de forma alguma, criar uma democracia. O que eles mais temiam era o modelo ateniense. Criaram uma república.
Ser americano não significa pertencer a uma etnia, nem ser descendente de americanos, nem nascer no território americano, mas sim defender a idéia de que a América é um lugar de liberdade, “the land of the free and the home of the brave”. A América é um país que é uma idéia.
Quem estiver interessado no livro com textos do Monsenhor José Mayer Paine, apresentado no início da palestra pode obter mais informações aqui.
Flavio Morgenstern é escritor, analista político, palestrante e tradutor. Utiliza os estudos sobre linguagem — lingüística, retórica, hermenêutica e filosofias da linguagem — para uma melhor apreensão de termos em debates públicos. É autor do livro “Por trás da máscara: do passe livre aos black blocs” e fundador do portal Senso Incomum.
O Terceiro Ciclo de Palestras Santa Generosa foi organizado pelo professor Rodrigo Gurgel.
Instituições democráticas, práticas anti-republicanas, por Flavio Morgenstern was originally published on Reaçonaria
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lovacedon · 7 years
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Ao menos quatro ex-presidentes da República estão na lista de Fachin
Ao menos quatro ex-presidentes da República estão citados na lista do relator da operação da Lava Jato no Supremo Tribunal Federal (STF), Edson Fachin, revelada nessa terça-feira (11). Apenas Fernando Collor de Melo é alvo de inquérito. Lula é alvo de pedido de investigação. Os demais estão apenas citados em delações cujos conteúdos foram remetidos à primeira instância.
Com relação ao tucano Fernando Henrique Cardoso, Fachin determinou a remessa de autos para a primeira instância da Justiça Federal em São Paulo, onde reside o ex-presidente, sobre "vantagens indevidas não contabilizadas" às campanhas presidenciais de FHC, segundo revelou Emílio Odebrecht, pai de Marcelo. “Trata-se de petição instaurada com lastro nas declarações prestadas pelo colaborador Emílio Alves Odebrecht, o qual relata o pagamento de vantagens indevidas, não contabilizadas, no âmbito da campanha eleitoral de Fernando Henrique Cardoso à Presidência da República, nos anos de 1993 e 1997”, narra Fachin.
FHC foi eleito presidente pela primeira vez em 1994 e reeleito em 1998. Fachin declinou da competência sobre essa investigação porque o tucano não detém mais foro privilegiado.
Com relação ao petista Luiz Inácio Lula da Silva, o ex-presidente é alvo de seis pedidos de investigações criminais, não de inquéritos, enviados para a primeira instância, feitos com base na delação premiada do Grupo Odebrecht. Os pedidos incluem supostos crimes feitos pelos delatores da Odebrecht nas obras do sítio de Atibaia (SP), acerto de uma mesada para seu irmão Frei Chico em negócios em Angola, apoio da Odebrecht na atividade empresarial desenvolvida por seu filho Luís Cláudio Lula da Silva e “tratativas” com Lula e o ex-ministro da Casa Civil Jaques Wagner, feitas pela Odebrecht, para edição da Medida Provisória 703/2015, que altera as regras para acordos de leniência. Fachin autorizou o envio à Justiça Federal e ao Ministério Público Federal em São Paulo, de trechos de delações premiadas da Odebrecht que citam pagamentos de caixa 2 à campanha de Fernando Haddad à Prefeitura de São Paulo, em 2012. Os colaboradores afirmaram que a empreiteira buscava, como contrapartidas, a concessão de Certificado de Incentivo Desenvolvimento (CID) e a aprovação de medidas legislativas favoráveis aos seus interesses.
Lula é réu em cinco ações penais – duas da Lava Jato, no Paraná, uma na Operação Zelotes, uma na Operação Janus e uma em Brasília.
Fachin também autorizou o encaminhamento dos depoimentos à Procuradoria da República do Distrito Federal e deferiu o envio dos autos à Justiça Federal em Brasília sobre suposta atuação conjunta com o governador de Minas Fernando Pimentel (PT-MG) para viabilizar a contratação do grupo para obras no Porto de Mariel, em Cuba.
Com relação à petista Dilma Rousseff, Fachin determinou o levantamento do sigilo da investigação sobre "vantagens indevidas, não contabilizadas" da Odebrecht à campanha eleitoral à Presidência da República em 2014. Fachin mandou enviar cópia do relato do delator Alexandrino de Salles Ramos de Alencar e documentos apresentados ao Tribunal Regional Federal 3.ª Região São Paulo e à Procuradoria Regional da República.
Com relação ao senador Fernando Collor de Melo (PTC-AL), o alagoano é o único ex-presidente da República alvo de inquérito da lista de Fachin por suspeita de receber dinheiro ilícito do grupo Odebrecht e, em troca, atuar em benefício da empresa no Poder Legislativo. O senador é suspeito de receber R$ 800 mil de propina e caixa 2 para sua campanha de 2014. Nos depoimentos dos executivos Fernando Luiz Ayres da Cunha Santos Reis e Alexandre José Lopes Barradas consta que o valor foi pago pelo Setor de Operações Estruturadas do Grupo Odebrecht, que controlava os pagamentos de propinas a políticos. Nos arquivos, Collor é chamado de “Roxinho”.
Histórico. Não é a primeira vez que Collor aparece nas investigações da operação Lava Jato. Em julho de 2015, a Polícia Federal deflagrou a operação Politéia, a primeira no âmbito dos inquéritos abertos pelo STF para apurar suposto envolvimento de políticos com foro privilegiado no esquema de desvios de dinheiro na Petrobrás.
Investigadores fizeram buscas na Casa da Dinda, residência do ex-presidente Collor em Brasília, e apreendeu veículos de luxo, como Lamborghini e Ferrari.
Além dele, a operação focou também nos senadores Ciro Nogueira (PP-PI), Fernando Collor (PTB-AL) e Fernando Bezerra Coelho (PSB-PE). Também foram alvos o deputado Eduardo da Fonte (PP-PE), o ex-ministro das Cidades Mário Negromonte e o ex-deputado João Pizzolatti (PP-SC).
Segundo a PF, foram apreendidos documentos, jóias e dinheiro nos locais. A soma de dinheiro em espécie foi de R$ 4 milhões, US$ 45 mil e US$ 24,5 mil.
Em fevereiro deste ano, à pedido do procurador da República Rodrigo Janot, Fachin arquivou as investigações contra Collor na operação.
Em seu despacho, o ministro disse que “à exceção das hipóteses em que o procurador geral da República formula pedido de arquivamento de Inquérito sob o fundamento da atipicidade da conduta ou da extinção da punibilidade, é pacífico o entendimento jurisprudencial desta Corte considerando obrigatório o deferimento da pretensão, independentemente da análise das razões invocadas. Trata-se de decorrência da atribuição constitucional ao procurador-geral da República da titularidade exclusiva da opinio delicti a ser apresentada perante o STF”.
Ao menos quatro ex-presidentes da República estão na lista de Fachin
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PòLIS - Gianpiero Menniti racconta la Comunicazione l’Arte e la Politica
Il celebre "epitaffio" pronunciato da Pericle agli ateniesi nel 430 a.C., riportato dallo storico Tucidide nel suo "Guerra del Peloponneso", è il manifesto della democrazia ateniese e dei caratteri che la costituirono, giacenti in una visione a noi sconosciuta della "bellezza" e della "conoscenza".
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PòLIS - Gianpiero Menniti racconta la Comunicazione l’Arte e la Politica
Il celebre “epitaffio” pronunciato da Pericle agli ateniesi nel 430 a.C., riportato dallo storico Tucidide nel suo “Guerra del Peloponneso”, è il manifesto della democrazia ateniese e dei caratteri che la costituirono, giacenti in una visione a noi sconosciuta della “bellezza” e della “conoscenza”.
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lovacedon · 7 years
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Fachin manda para Moro 'sobra' do inquérito contra Collor
Ao decretar o arquivamento da investigação contra o senador Fernando Collor (PTC/AL) - acolhendo manifestação da Procuradoria-Geral da República -, o ministro Edson Fachin, do Supremo Tribunal Federal (STF), determinou a remessa para o juiz Sergio Moro da parte do inquérito 4250 que mira em investigados não detentores de foro privilegiado perante a Corte máxima.
A "sobra" do inquérito aberto na operação Politéia - deflagrada pela Polícia Federal em julho de 2015 - para investigar suposto envolvimento de Collor em esquema criminoso de corrupção e lavagem de dinheiro no âmbito da Petrobras Distribuidora S/A. vai ser enviada para a 13ª Vara Criminal Federal de Curitiba, base de Moro e da Lava Jato.
Em julho de 2015, na operação Politéia - a primeira deflagrada no âmbito dos inquéritos abertos pelo Supremo para apurar suposto envolvimento de políticos com foro privilegiado no esquema de desvios de dinheiro na Petrobras -, a PF fez buscas na Casa da Dinda, residência do ex-presidente Collor em Brasília, e apreendeu veículos de luxo.
Politéia, em grego, faz referência ao livro "A República", de Platão, que descreve uma "cidade perfeita", na qual a ética prevalece sobre a corrupção.
Na ocasião, os agentes federais também fizeram buscas em endereços de dois ex-diretores da BR Distribuidora, no Rio, Luiz Cláudio Caseira Sanches e José Zonis - ambos foram indicados aos cargos por Collor. Sanches ocupou a Diretoria da Rede de Postos de Serviços e Zonis, a Diretoria de Operações de Logística da BR Eles negam a prática de ilícitos.
Na sexta-feira (17), como informou o site do Supremo, ministro Fachin arquivou a parte da apuração relativa a Collor. A decisão foi amparada em pedido do procurador-geral Rodrigo Janot, segundo o qual "não existem elementos probatórios mínimos para o prosseguimento da investigação".
De acordo com Janot, "não foram levantados elementos suficientes para fundamentar a continuidade do inquérito e a consequente propositura de ação penal".
"Seria temerário o oferecimento de uma denúncia com base apenas em declarações de um colaborador, principalmente em hipóteses como a dos autos, em que os elementos de prova reunidos parecem infirmar as genéricas palavras de tal agente", ponderou o procurador-geral da República.
Atribuição
Ao decidir pelo arquivamento da parte do inquérito que cita Collor, o ministro do Supremo, relator da Lava Jato na Corte, destacou. "À exceção das hipóteses em que o procurador-geral da República formula pedido de arquivamento de Inquérito sob o fundamento da atipicidade da conduta ou da extinção da punibilidade, é pacífico o entendimento jurisprudencial desta Corte considerando obrigatório o deferimento da pretensão, independentemente da análise das razões invocadas. Trata-se de decorrência da atribuição constitucional ao procurador-geral da República da titularidade exclusiva da opinio delicti a ser apresentada perante o STF."
O ministro ressaltou, porém, que o arquivamento deferido com base na ausência de provas suficientes "não impede o prosseguimento das investigações caso futuramente surjam novas evidências".
Fachin mandou enviar cópia digital dos autos à 13ª Vara Federal de Curitiba, "a fim que se adote as providências necessárias e cabíveis com relação aos demais envolvidos, não detentores de foro por prerrogativa de função no Supremo".
Fachin manda para Moro 'sobra' do inquérito contra Collor
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