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#Raffaella Meloni
toscanoirriverente · 11 months
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infosannio · 1 year
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Revelli: “Dal conflitto d’interessi all’impunità ai potenti. In Silvio c’è l’Italia peggiore”
Parla lo storico e politologo Marco Revelli: al peggio non c’è mai fine. “Meloni potrebbe persino superarlo”. (Raffaella Malito – lanotiziagiornale.it) – Professore Marco Revelli, storico e politologo, quale eredità lascia Silvio Berlusconi?“Lascia un’eredità pesante per l’Italia e gli italiani. Oggi noi assistiamo a una celebrazione in qualche modo sproporzionata, non giustificata solo dal…
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itsallhoney · 2 years
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HONEY
“It’s about a time in my life where I was drinking every day to distract myself from pain but it doesn’t sound like that. It sounds like a campfire singalong. I want it to be whichever thing anybody needs when they’re listening to it. It feels hopeful to me, and hope is the saddest feeling of all. A lot of my friends sing on this one -- Caleb Wright, Raffaella Meloni, and Jake Luppen. The whole record is about trying to achieve that drunken honey feeling without painful relationships and alcohol. This song is sort of a window into my most avoidant time.”
Samia (via twitter)
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lamilanomagazine · 10 months
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Minacce a Licia Ronzulli: recapitata busta con proiettile
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Minacce a Licia Ronzulli: recapitata busta con proiettile. È stata intercettata dalle forze dell’ordine una busta con dentro un proiettile e delle minacce indirizzata alla capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli. Il plico, stando a quanto si apprende, sarebbe stato intercettato nei giorni scorsi dalla Polizia, grazie ad una segnalazione arrivata da una sede delle Poste. La Digos di Roma sta indagando sulla lettera, sottoposta anche ad accertamenti dalla Polizia Scientifica. Solidarietà trasversale è giunta alla senatrice dal mondo politico. «Alla senatrice e amica Licia Ronzulli desidero rivolgere la mia sincera e affettuosa vicinanza per le minacce ricevute. Mi auguro che gli inquirenti facciano piena luce su questa grave intimidazione». Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa. «Chi spera di condizionare le idee e le battaglie politiche con proiettili o minacce, è un illuso ed un vigliacco - dichiara il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè -. Illuso perché, conoscendo la presidente Ronzulli, so bene quanto atti intimidatori come questo non faranno che spronarla a lavorare con ancora più energia e grinta, che non le mancano di certo, in difesa degli ideali di Forza Italia, sui quali si fonda la sua passione politica. Vigliacco perché il confronto deve avvenire sul piano delle idee e non facendosi scudo dell’anonimato. All’amica Licia va la mia più affettuosa solidarietà». La premier Giorgia Meloni “esprime a nome suo e del governo solidarietà alla senatrice Licia Ronzulli per le minacce ricevute e, al contempo, condanna fermamente il grave gesto intimidatorio”. «Solidarietà all’amica Licia Ronzulli: le minacce non spaventano né lei né il governo. Avanti tutta, col sorriso, e con gratitudine per lo straordinario lavoro delle forze dell’ordine», dice il vicepremier Matteo Salvini. A Ronzulli sono arrivati i messaggi di moltissimi esponenti del suo partito, Forza Italia, a partire dal leader e vicepremier Antonio Tajani: «Solidarietà a Licia Ronzulli per il vile gesto intimidatorio che ha subito. Ogni forma di violenza e terrore sarà combattuta. Forza Licia, ti siamo vicini in questo momento». «Solidarietà da parte di tutta Italia Viva alla senatrice Licia Ronzulli per le minacce ricevute - afferma la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva -. La violenza e le intimidazioni non possono avere nessuno spazio nel dibattito politico e siamo certi che la collega non si farà condizionare. Ci auguriamo che le forze dell’ordine facciano al più presto chiarezza su questo preoccupante episodio».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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federicodonati · 2 years
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100x100 CINEMA opener from Alkanoids on Vimeo.
Client: sky cinema Italia Sky Cinema Art Director: Gianluca Rendina
Creative director: Tai Yuh Kuo Creative producer: Raffaella Roccella Art Direction & Motion Design: Valerio Bosi, Marco Meloni Music & Sound Design: Daniele Prina, Fabio di Santo
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nwdsc · 2 years
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(▶︎ Honey | Samiaから)
Honey by Samia
2023年1月27日リリース All songs produced by Caleb Wright Mad At Me produced by Rostam Batmanglij with Caleb Wright Alli Blois - engineer Christian Lee Hutson - guitar, piano, vocals Jon Lindquist - drums Sam Rosenstone - keys and piano Joey Hays - drums Megan Mahoney - Bass Mitchell Seymour - synth, piano, bass Dawson Freeman - guitar, vocals Cameron Schmidt - guitar Brenna Kassis - vocals Hannah Cole - vocals Papa Mbye - vocals Briston Maroney - vocals Jake Luppen - vocals Raffaella Meloni - vocals Photography by Sophia Matinazad and Jacqueline Justice Creative Direction by Sophia Matinazad LP design by Max Taeuschel
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guerrillahaus · 3 years
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garadinervi · 3 years
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Antonio Barrese 1965/2020. Arte come Progetto – Progetto come Arte / Art as a Project – Project as an Art, Edited by Peter Weibel, Valentino Catricalà, and Stefania Gaudiosi. Essays by Giovanni Anceschi, Raffaella A. Caruso, Volker W. Feierabend, Miroslava Hájek, and Lucilla Meloni, Texts by Eugenio Alberti Schatz, Getulio Alviani, Giovanni Anceschi, Silvana Annicchiarico, Mara Campana, Raffaella A. Caruso, Aldo Colonetti, Gillo Dorfles, Stefania Gaudiosi, Marco Meneguzzo, Margit Rosen, and Lea Vergine, Manfredi Edizioni, Imola (BO), 2021
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iwaseasymeat · 7 years
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Raffaella - Sororicide [4K 60FPS] (live @ Rockwood Music Hall Stage 3 2/6/18)
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papanihao · 4 years
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PROMAXBDA_Rome 2018 OPENER from Alkanoids on Vimeo.
Client: Promax BDA - Steve Kazanjian - Lester Mordue
Alkanoids team Creative producer: RAFFAELLA ROCCELLA Director: MANOLO TURRI Creative Director: TAI YUH KUO Art Director: VALERIO BOSI, MARIO RUGGIERO 3d Artist: VALERIO BOSI, MARIO RUGGIERO, MARILISA BESANA 2d Artist: FABIO VALESINI, ALESSANDRO NOBILE, MARCO MELONI Plasticine Artist: STEFANO COLFERAI Edit: MARCELLA PISCITELLI Sound Design: VALERIO PALERMO
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lifeinmotion · 4 years
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MTV /// HITS - Making of from Alkanoids on Vimeo.
Client: Viacom MTV MTV supervisor: Luca Dusio
Alkanoids team
Creative director: Tai Yuh Kuo Creative producer: Raffaella Roccella 2D designer: Marco Meloni 3D designer: Marco Serracca
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manukyan · 5 years
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TV8 Pedro! /// opener from Alkanoids on Vimeo.
Credits
Client: TV8 TV8 Creative supervisor: Costanza Bombarda
Alkanoids team
Creative director: Tai Yuh Kuo Creative producer: Raffaella Roccella Art director: Valerio Bosi 3D artist: Marco Serracca Designer: Marco Meloni
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infosannio · 1 year
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Reddito di cittadinanza, De Masi: “Dal governo attacco agli ultimi. Per vendicarsi dei 5 Stelle”
Il sociologo De Masi: delinquenziali le critiche a Tridico. “Ai tempi del Covid ha gestito l’Inps eroicamente”. (di Raffaella Malito – lanotiziagiornale.it) – Il Reddito di cittadinanza è stato sospeso per migliaia di famiglie. Domenico De Masi, sociologo del Lavoro, rischiamo una rivolta sociale?“La guerra che Giorgia Meloni ha sferrato contro i poveri – dal Reddito di cittadinanza al salario…
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eduardomarin90 · 5 years
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MTV /// HITS - Making of from Alkanoids on Vimeo.
Client: Viacom MTV MTV supervisor: Luca Dusio
Alkanoids team
Creative director: Tai Yuh Kuo Creative producer: Raffaella Roccella 2D designer: Marco Meloni 3D designer: Marco Serracca
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lamilanomagazine · 1 year
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Il Governo pone la fiducia alla Camera sul decreto P.A
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Il Governo pone la fiducia alla Camera sul decreto P.A Il governo pone la fiducia alla Camera, tra le proteste dell'opposizione ma soprattutto dei magistrati contabili, sul decreto P.a. che contiene la stretta sui controlli della Corte dei Conti sulle spese del Pnrr e la proroga dello scudo erariale. La linea dell'esecutivo, ribadita dalla premier, resta comunque quella di non arretrare: nessun bavaglio - puntualizza - ma norme che erano già state messe in pista da governi precedenti. I giudici, però, ribadiscono nettamente la propria contrarietà dopo un'assemblea straordinaria convocata, su richiesta della base, proprio in concomitanza con l'approdo in Aula del provvedimento. "Non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile ma la tutela dei cittadini", è l'allarme lanciato dalla Corte. "La conferma dello scudo erariale - mettono nero su bianco in una nota i magistrati - in assenza del contesto di emergenza pandemica nel quale è nato, impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività. Al contempo, l'abolizione di controlli in itinere, su attività specificamente volte al rilancio dell'economia, significa indebolire i presidi di legalità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa". Con la fiducia su questo testo - protestano intanto dall'opposizione - si mette un doppio bavaglio: ai giudici e al Parlamento. Il governo, in ogni caso, tira dritto e mette la fiducia sul provvedimento. Nel corso della mattinata di ieri,5 giugno 2023, previste le dichiarazioni di voto in diretta tv a partire dalle ore 12.30. Nel mentre il centrosinistra prepara battaglia e proverà a farsi sentire anche con gli interventi e gli ordini del giorno che si preannunciano numerosi tanto che non è escluso che si possa arrivare a una seduta fiume. "E' un governo - accusa il leader di M5s Giuseppe Conte - in ritardo sull'attuazione del Pnrr, abbiamo una rata da riscuotere da Bruxelles e non la stiamo riscuotendo. E come pensano di risolvere il problema? Eliminano il controllo della Corte dei conti, che non è concepito per ritardare ma semplicemente per vigilare. Non sopportano i controlli". "Da mesi - attacca la capogruppo Dem alla Camera Chiara Braga - chiediamo chiarezza sul Pnrr, ad oggi abbiamo invece solo una governance centralizzata e paralizzata che ha fatto accumulare inutili ritardi e l'annuncio di un voto di fiducia per cancellare il ruolo di controllo della Corte dei Conti. Non c'è governo più insofferente al controllo di quello di destra". "La norma che ha messo il bavaglio alla Corte dei Conti rispetto ai controlli sul Pnrr è incostituzionale, il governo Meloni così segue il modello Orban", accusa il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli. Non mancano, però, anche i distinguo nell'opposizione con il Terzo Polo che puntualizza che non voterà la fiducia ma fa sapere di condividere la necessità di velocizzare i processi operativi legati al Pnrr: "velocizzare non esclude i controlli - dice la capogruppo in Senato Raffaella Paita - si può essere efficienti e controllare allo stesso tempo". Al più tardi mercoledì mattina, dovrebbe dunque arrivare il via libera finale della Camera al testo che poi deve passare al Senato per un esame che, nonostante i tempi per la conversione non siano strettissimi, si annuncia pressoché blindato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sportpeople · 6 years
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Un’afa opprimente ingloba buona parte dell’Italia, rendendo difficoltoso e pesante anche il minimo movimento. È il 14 luglio e – presa della Bastiglia a parte – l’unica cosa di cui necessiterebbe l’essere umano è una sana giornata di mare o una rigenerante camminata in montagna, possibilmente oltre i mille metri.
C’era una volta la sosta estiva. Un momento in cui il pallone “dei grandi” andava in soffitta e a rotolare, per strada o nelle spiagge, era solo quello di noi ragazzini che – orfani dei campionati – ci dilettavamo in infiniti tornei dove ognuno prendeva una squadra da rappresentare. Era là che con la fantasia potevi pensare di essere Roberto Baggio, Francesco Totti, Gabriel Batistuta, Alessandro Nesta o Luis Nazario da Lima, al secolo Ronaldo.
Per i ragazzini di oggi è anche difficile dar sfogo alla propria inventiva e vedere almeno per tre mesi il pallone come una cosa “propria”, senza per forza dover ricorrere al calcio giocato. Tutto è convenuto progressivamente verso il restringimento delle tempistiche: le preparazioni anticipate per far fronte ai preliminari europei e le amichevoli in Oriente per incassare qualche milione.
L’inizio dei campionati ad agosto rappresenta (giudizio personale) una delle scelte più rivedibili effettuate negli ultimi anni. Vuoi per le temperature non certo “morbide” dell’Italia in quel periodo, vuoi per i tanti che ancora hanno il viziaccio (sic!) di prenotare vacanze e vuoi perché per decenni il mese di settembre era tradizionalmente odiato per l’inizio delle scuole e amato per il ritorno del pallone. Ma quest’ultima è soltanto una perversione tradizionalistica che, lo comprendo, ormai rischia di suonare ridondante, unendosi in maniera becera alla filosofia mercificata delle paginette Facebook pro “nostalgia”.
Forse le amichevoli di luglio rimangono in minima parte dei momenti ancorati al nostro passato. Sebbene suddette partite si svolgessero al massimo tra le fresche montagne dell’Austria o del Trentino. Al massimo, ciò che ci era concesso, erano rassegne come il torneo “Trofeo Dino Viola”, giocatosi nel 1992 a Firenze e nel 1993 a Roma, con tanto di mini derby della Capitale, incidenti in Nord e sfottò laziali per la vittoria ottenuta grazie a un gol di Signori (all’epoca funzionava così, il calcio trasmetteva talmente tanta adrenalina che guai a perdere una stracittadina, anche se giocata a burraco).
La Roma ha deciso di effettuare la preparazioni tra le mura amiche di Trigoria, optando così per due amichevoli a pochi passi da casa: il match del Francioni sarà infatti seguito dalla partita contro l’Avellino che si disputerà a Frosinone venerdì prossimo.
Già un paio d’anni fa i capitolini fecero visita ai nerazzurri, all’epoca militanti in Serie B. Malgrado il tempo trascorso non sia moltissimo tante cose sono cambiate a Latina. Il vecchio club è fallito costringendo il calcio locale a ripartire dalla Serie D. Un colpo basso, che non ha sicuramente aiutato una tifoseria volenterosa e impegnata a sensibilizzare una città umorale e incostante nei confronti della propria squadra.
Certo, diciamocela tutta: oggi tanti fattori non hanno invogliato i tifosi pontini a raggiungere l’impianto di Piazzale Prampolini. Innanzitutto la politica dei prezzi è stata alquanto discutibile. A fronte degli onesti 11,50 Euro applicati alla curva di casa e al settore ospiti, chi ha voluto sedersi in Gradinata ha dovuto spendere 26,50 Euro, in Tribuna Laterale 36,50 Euro mentre per la Tribuna Centrale il prezzo arrivava addirittura a 46,50 Euro. Un paradosso se si pensa che nell’amichevole di due anni fa Gradinata, Tribuna Laterale e Tribuna Centrale costavano di meno (rispettivamente 18, 27 e 35 Euro).
Paradosso accentuato poi dai diversi valori in campo rispetto al 2016, quando il Latina era comunque una buona squadra di Serie B e la sfida in campo non poteva assumere palesemente i contorni di una sgambata senza grande mordente calcistico. Quando si vende un “prodotto” si dovrebbe anche tener conto del valore della “merce”. Non si può dar via un chilo d’oro allo stesso prezzo di un chilo di acciaio. O no?
Quando si dice che il caro prezzi è una vera e propria piaga del nostro calcio ci si riferisce proprio a queste situazioni. All’abitudine, ormai neanche tanto rara, che si ha di alzare il costo dei tagliandi anche in circostanze in cui davvero non servirebbe. Sta di fatto che il risultato è sotto gli occhi di tutti: Francioni non al completo (e con prezzi più morigerati probabilmente si sarebbe raggiunto senza problemi il sold out) e tifosi del Latina praticamente concentrati solo al centro della Curva Nord.
Se ci si mette poi l’orario lavorativo (18:30) e la vicinanza del mare, si capisce che questa gara non era propriamente destinata al pubblico di casa.
I biglietti staccati in prevendita sono circa 4.000, a cui se ne aggiungeranno altri mille acquistati direttamente ai botteghini. A tal merito da sottolineare le solite scenette all’italiana, con la disorganizzazione latente che provoca ingenti code ai cancelli e il conseguente ingresso a partita iniziata da parte di molte persone, giustamente inviperite per essersi perse buona parte della prima frazione nonostante il caro obolo versato.
Con il settore ospiti ancora sotto sequestro, il contingente ultras romanista è stipato in tribuna coperta. Sono presenti quasi tutti i gruppi (a occhio non ho visto lo striscione dei Boys) e il primo coro che parte dalla zona occupata dai Fedayn è indirizzato ai ragazzi ancora detenuti a Liverpool per gli incidenti di Anfield Road dello scorso aprile. Una vicenda spinosa, in cui primeggiano ancora molti punti d’ombra e che nei prossimi mesi dovrebbe conoscere se non l’epilogo quanto meno un’importante svolta determinata dal processo fissato per ottobre.
Intanto proprio in serata si verrà a sapere che Sean Cox – il tifoso dei Reds finito in coma a margine dei tafferugli – si sta lentamente riprendendo. Una buona notizia che ovviamente dovrà esser seguita anche da un congruo iter legislativo, nella speranza che venga fatta luce e i ragazzi detenuti non vengano giudicati in base alle pressioni mediatiche ma in relazione ai fatti realmente accaduti.
Tornando “all’ovile”, posso inoltrarmi nel campo che meno preferisco: la cronaca del tifo. Passano le stagioni, si accatastano gli articoli scritti, ma parlare di manate, cori a rispondere e bandieroni mi dà sempre più urto. Anche perché, ahinoi, troppo spesso gli scenari sono simili. Non me ne voglia nessuno, ma a un certo punto ti interessa solo la storia che c’è attorno al tifo, ai gruppi e a chi li compone. O magari a una particolare partita.
Tuttavia posso dire che il settore romanista offre una discreta prova, rapportata ovviamente alla poca importanza della partita e al contesto amichevole. Buoni picchi soprattutto nel secondo tempo, con un nuovo coro partorite sulle note di una celebre canzone di Raffaella Carrà e il ritorno dello storico “Quando al ciel s’alzeran le bandiere, e i tamburi a suonar torneran…”. Coro che ha segnato intere generazioni di tifosi romanisti e che risale addirittura alla fine degli anni ottanta: i tamburi che dovevano “tornare a suonar” erano infatti quelli banditi dalla Questura (assieme allo striscione del CUCS) dopo il tragico derby del 28/10/1979, culminato con la morte di Vincenzo Paparelli.
E se parliamo di tamburi allora possiamo aprire una finestra anche sulla tifoseria di casa, dove questo strumento è tornato da qualche tempo a far breccia nel cuore dei suoi astanti. Un scelta retrò, che ha sicuramente contribuito a dari vigore al tifo nerazzurro. Quest’oggi inoltre viene esposto per la prima volta lo striscione centrale Ultras Pontini, dietro cui si raggruppa lo zoccolo duro del tifo locale.
I presenti sosterranno a gran voce la propria squadra per tutto il tempo, colorando sovente il settore con bandieroni e bandierine. Ovviamente il risultato (9-0 finale per la Roma) non può essere davvero indicativo. Il Latina ha iniziato la propria stagione da pochi giorni e la squadra è ancora in costruzione. L’intento è quello di riconquistare il professionismo e a tal proposito la rosa si sta arricchendo di giocatori importanti per la categoria.
Al termine della partita sono proprio i giocatori pontini ad affrettarsi sotto la Nord per ricevere l’abbraccio dei propri sostenitori. È un reciproco incoraggiamento per la stagione che verrà. Ma anche una scena che fa da contraltare i loro “colleghi” più celebri. Salvo il bel gesto del neo acquisto Justin Kluivert, “reo” – almeno per il calcio di questi tempi – di regalare una maglia ai tifosi capitolini – e pochi altri, quasi tutti tirano dritti verso il settore ospiti. Come da copione.
Anche per questo sono sempre più dell’idea che, ammainate le bandiere e scomparsi quasi in toto i giocatori attaccati alle proprie vesti, occorra prendere una netta distanza dagli uomini che scendono sul manto verde. Nel bene e nel male. Troppe volte il loro opportunismo rischia di essere un boomerang per le curve stesse. L’ultras – al netto delle sue idiozie e dei suoi errori – resta comunque un bersaglio facile (e prediletto da alcuni) quindi facilmente demonizzante per un coro o una protesta. Sebbene in parecchie occasioni questi possano anche essere esagerati i fuori luogo, ma figli di comportamenti e atteggiamenti distorti, boriosi e irrispettosi proprio da parte dei calciatori.
Simone Meloni
Amichevole Latina-Roma: cronaca e ricordi col vento d’estate in poppa Un'afa opprimente ingloba buona parte dell'Italia, rendendo difficoltoso e pesante anche il minimo movimento. È il 14 luglio e - presa della Bastiglia a parte - l'unica cosa di cui necessiterebbe l'essere umano è una sana giornata di mare o una rigenerante camminata in montagna, possibilmente oltre i mille metri.
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