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#SPAGNA
ilblogdellestorie · 2 months
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Lamine Yamal mostra la EuroCup al fratellino
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donaruz · 2 months
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Olè 🇪🇸🇪🇸🇪🇸
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libriaco · 22 days
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Specchio delle mie brame
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«[...] dicono anche che nessuno conosce davvero la propria voce...». «E nemmeno la propria faccia. Io per lo meno posso dirti che per quanto mi riguarda, uno dei momenti in cui provo più vergogna è quando resto da solo a guardarmi allo specchio, e nessun altro mi vede. Finisco col dubitare della mia stessa esistenza, e siccome non riesco a riconoscermi, immagino di essere un sogno, un’entità immaginaria...»
M. de Unamuno, [Niebla, 1914], Nebbia, Roma, Fazi, ebook 2013 [Trad. S. Tummolini]
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byronthesecond · 2 months
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Albert Moulton Foweraker
Moonlight, Malaga
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un-mei-no-akai-ito · 2 months
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Quando l'amore è vero
ed è corrisposto,
è come vivere
in un sogno.
(Cit La Promessa)
@un-mei-no-akai-ito (Lun 29.07.24 h 19:55) // @un-mei-no-akai-ito
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captain-redchar · 2 years
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🌹 Nyo!Spain 🇪🇸
[ig]
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gregor-samsung · 8 months
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“ Quando il cameriere arrivò con la limonata Pereira gli chiese: che notizie ci sono, Manuel? Notizie contrastanti, rispose il cameriere, pare che ora in Spagna ci sia un certo equilibrio, i nazionalisti hanno conquistato il Nord, ma i repubblicani la vincono al centro, pare che la quindicesima brigata internazionale si sia comportata valorosamente a Saragozza, il centro è in mano alla repubblica e gli italiani che appoggiano Franco si stanno comportando in maniera ignobile. Pereira sorrise e chiese: lei per chi tiene, Manuel? A volte per l'uno a volte per l'altro, rispose il cameriere, perché sono forti tutti e due, ma questa storia dei nostri ragazzi della Viriate che sono andati a combattere contro i repubblicani non mi piace, in fondo anche noi siamo una repubblica, abbiamo cacciato il re nel millenovecentodieci, non vedo quale sia il motivo di combattere contro una repubblica. Giusto, approvò Pereira. “
Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, Feltrinelli, 1994 [Libro elettronico]
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francescainviaggio · 2 months
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Valencia, Spain.
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Caminito del Rey - Andalucía (España) by Andrea Moscato
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basically-im-a-clown · 2 months
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HA VINTO IL CALCIO.
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libriaco · 10 months
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Fannullone io?
No, io non sono un fannullone! La mia immaginazione non riposa mai. I veri fannulloni sono loro, quelli che dicono di lavorare mentre non fanno altro che stordirsi e soffocare i pensieri.
M. de Unamuno, [Niebla, 1914], Nebbia, Roma, Fazi, ebook 2013 [Trad. S. Tummolini]
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justamaneater · 6 days
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nuovo piatto preferito con le patate!! tortilla de patatas (con salsa aioli😭)
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stranomavero-o · 6 months
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gregor-samsung · 10 months
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" L’impegno in difesa di paesi inermi corrispondeva all’immagine degli Stati Uniti propagandata dai manuali di storia delle scuole superiori, ma non all’operato reale dell’America nel mondo. Gli Stati Uniti avevano provocato una guerra con il Messico e si erano annessi metà del paese. Avevano finto di aiutare Cuba a liberarsi dalla Spagna, poi si erano insediati sull’isola con una base militare, investimenti economici e un diritto di intervento riconosciuto. Si erano impadroniti delle Hawaii, di Puerto Rico, di Guam e avevano combattuto una guerra feroce per sottomettere i filippini. Avevano “aperto” il Giappone al loro commercio con l’intimidazione e le cannoniere. Avevano proclamato la politica della “porta aperta” verso la Cina, per poterla sfruttare come stavano facendo le altre potenze imperiali; insieme ad altre nazioni avevano inviato truppe a Pechino per affermare la supremazia occidentale nel paese, e ve le avevano tenute per più di trent’anni. Pur esigendo la porta aperta in Cina, gli Stati Uniti avevano ribadito con fermezza (con la dottrina Monroe* e molti interventi militari) che in America Latina la porta era chiusa: ovviamente chiusa per tutti salvo che per gli stessi Stati Uniti.
Avevano organizzato una rivoluzione contro la Colombia e creato lo stato “indipendente” di Panamá per costruire e controllare il canale. Avevano inviato cinquemila marines in Nicaragua nel 1926 per contrastare una rivoluzione, ed erano rimasti nel paese con una forza militare per sette anni. Nel 1916 erano intervenuti nella Repubblica Dominicana per la quarta volta, mantenendovi poi le truppe per otto anni. Erano entrati ad Haiti per la seconda volta nel 1915, lasciandovi i soldati per diciannove anni. Tra il 1900 e il 1933 gli Stati Uniti erano intervenuti a Cuba quattro volte, in Nicaragua due, a Panamá sei, in Guatemala una volta, in Honduras sette. Nel 1924 la finanza di metà dei venti stati dell’America Latina era diretta almeno in parte dagli Stati Uniti. Nel 1935 più della metà delle esportazioni di acciaio e di cotone degli Stati Uniti era diretta al mercato latinoamericano. Alla vigilia della conclusione della Prima guerra mondiale, nel 1918, una forza americana di settemila uomini sbarcò a Vladivostok nel quadro di un intervento alleato in Russia e vi rimase fino all’inizio del 1920. Altri cinquemila soldati furono sbarcati ad Arcangelo, un altro porto russo, sempre come parte di un corpo di spedizione alleato, e si fermarono per quasi un anno. Il dipartimento di Stato riferì al Congresso: «Tutte queste operazioni mirano a controbilanciare gli effetti della rivoluzione bolscevica in Russia». In breve, se l’entrata degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale mirava a difendere (come credettero molti americani, di fronte alle invasioni naziste) il principio del non intervento negli affari di altri paesi, il passato della nazione gettava dubbi sulla sua capacità di sostenere quel principio. "
*Proclamata il 2 dicembre 1823 (Nota del trascrittore).
Howard Zinn, Storia del popolo americano. Dal 1492 ad oggi, traduzione di Erica Mannucci, Il Saggiatore, 2018 [Libro elettronico]
[Edizione originale: A People's History of the United States, Harper & Row Publishing, 1980]
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undiariocheparladime · 7 months
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