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#Vittorio Salerno
darlingbandit · 4 months
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Watching Libido because it’s early Giallo and the film debut of Giancarlo Giannini (who’s listed as “John Carl John” in the opening credits of the cut I’m watching.)
(Look at his big eyes, two times too big for his little baby face.)
(I apologize for infantilizing you, Giancarlo Giannini.)
(But you were objectively adorable.)
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techaddictsuk · 2 years
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The Savage Three (1975)
The Savage Three (1975)
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ozu-teapot · 1 year
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The Tiger and the Pussycat | Dino Risi | 1967
Ann-Margret, Vittorio Gassman, Giambattista Salerno, et al.
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eyerightfictions · 1 year
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LIBIDO (Ernesto Gastaldi & Vittorio Salerno, 1965)
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theersatzcowboy · 1 year
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The Bird with the Crystal Plumage / L'uccello dalle piume di cristallo (1970)
Director: Dario Argento
Cinematographer: Vittorio Storaro
Starring: Tony Musante, Suzy Kendall, Enrico Maria Salerno, Eva Renzi
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abatelunare · 1 year
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In Roma il gran pericolo è il disgusto delle cose belle, che viene come conseguenza triste del vederne troppe (Vittorio Imbriani, Passeggiate romane, Roma, Salerno Editrice, 2007).
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ibleachednirvana · 2 years
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Libido (1965) dir. Ernesto Gastaldi, Vittorio Salerno
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giancarlonicoli · 8 days
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2 giu 2024 08:25
SE NE È ANDATO ALLA BELLA ETÀ DI 93 ANNI PHILIPPE LEROY, ATTORE CON UNA CARRIERA DI 190 FILM E CON UN PASSATO AVVENTUROSO: PARACADUTISTA, LEGIONARIO, CONTRABBANDIERE E UNA SERIE DI MEDAGLIE IMPORTANTI - BELLO, ALTO, ELEGANTE, PER NOI ERA UNA SORTA DI FRANCESE ITALIANIZZATO, MA PER IL GRANDE PUBBLICO DELLA TV È STATO IL MIGLIORE DEGLI YANEZ A FIANCO DI KABIR BEDI NELLA LUNGA SAGA DEDICATA A SANDOKAN… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Con una carriera di 190 film, da “Il buco” di Jacques Becker nel 1960 a “Hotel Gagarin” di Simone Spada nel 2018, con ruoli che lo hanno reso popolarissimo, da Albert il Professore in “7 uomini d’oro” a Leonardo Da Vinci nella serie televisiva “La vita di Leonardo Da Vinci”, con un passato oltremodo avventuroso, paracadutista, legionario, contrabbandiere, combatte coi francesi in Vietnam a Bien Dien Phu, poi in Algeria, una serie di medaglie importanti, Légion d'honneur, La Croce al Valor Militare, Croix de guerre des théâtres d'opérations extérieures.
Philippe Leroy, che se ne è andato ieri alla bella età di 93 anni, ha affrontato la vita e i ruoli che ha interpretato al cinema con la stessa spavalderia. Ha recitato con qualsiasi regista da Fernando Di Leo in “Milano calibro 9” a Jean-Luc Godard in “Una donna sposata”, da Riccardo Freda in “Solo contro Roma” a Luc Besson in “Nikita”, attraversando in lungo e in largo sia il cinema italiano, dove è sempre vissuto dopo il 1961, a quello francese, dove ogni tanto tornava.
Per noi era una sorta di francese italianizzato, un duro da polar o da avventuroso, ma per il grande pubblico della tv è stato il migliore degli Yanez salgariani possibili a fianco di Kabir Bedi nella lunga saga dedicata a Sandokan.
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Poco adatto al peplum, e al western, anche se era stato il protagonista di “Yankee” di Tinto Brass, esperimento piuttosto bizzarro, è stato incredibilmente duttile sia nella commedia, lavorando con tutti, da Vittorio Caprioli in “Leoni al sole” a Giorgio Capitani in “Non fate la guerra fate l’amore” a Pasquale Festa Campanile in “le voci bianche”, sia nel cinema d’autore anni ’60, penso a “Senilità” di Mauro Bolognini a “Interno berlinese”, “Al di là del bene e del male” e “Il portiere di notte” di Liliana Cavani, alternando una certa ironia, come nella saga di “7 uomini d’oro” di Marco Vicario, a una recitazione più da duro, diventando negli anni ’60 un attore che faceva cassetta, pagato 40 milioni di lire a film (contro i 50 di Totò e i 30 di Salerno).
Bello, alto, elegante, all’occorrenza avventuriero, avrebbe potuto interpretare qualsiasi ruolo nel cinema italiano degli anni 60 e 70. Nato a Parigi nel 1930, considerato la pecora nera della famiglia, una famiglia importante, nonno capo della Scuola di Scienze Politiche di Parigi, padre deputato, madre economista, zio ambasciatore, a 16 anni scappa di casa e va in America senza una lira attraversandola tutta e finendo anche in prigione. Torna e fa un po’ di tutto prima di partire soldato per la guerra di Indocina, dove combatte a Bien Dien Phu, e poi in Algeria.
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 Ma lo troviamo, almeno così si legge sui giornali del tempo, in Tailandia, a Tahiti. Inizia a lavorare nel cinema un po’ per caso all’inizio del 1960 con un ruolo, quello di Manu Borrelli, in “Il buco” di Jacques Becker, dove troviamo anche una giovanissima Catherine Spaak, che ritroverà poi in Italia.  Venne anche nominato ai premi BAFTA, gli Oscar europei. Ma dal set di “La verité” con Brigitte Bardot viene cacciato dal regista, il grande Henri Georges Clozout ufficialmente per motivi artistici, ma secondo i pettegolezzi del tempo perché il fidanzato di B.B., gelosissimo, aveva fatto incredibile scenate dopo aver scoperto che c’era qualcosa tra lui e la Bardot.
 Fa altri film in Francia, come “piena luce sull’assassino” di Georges Franju con Pierre Brasseur, ma ben presto lo troviamo fisso in Italia, dove ha il ruolo di O Zelluso (lo zozzone) in “Briganti italiani” di Mario Camerini con Vittorio Gassman, Ernest Borgnine, Bernard Blier, in “Caccia all’uomo” di Riccardo Freda e in “Leoni al sole” di Vittorio Caprioli che lo lancia come uno dei flaneur della costa amalfitana, Mimì. Sui giornali americani si legge che il motivo dello spostamento dalla Francia all’Italia sia dovuto non a interessi artistici, ma al fatto che una soffiata degli amici gli ha fatto capire che a Parigi è sotto tiro da parte delle forze algerine dell’Oas, che non hanno molto gradito quello che ha fatto in Algeria.
Anche se il cinema italiano lo accoglierà a braccia aperte, in piena politica di coproduzioni, girerà “Senilità” di Bolognini con Claudia Cardinale a Trieste, “L’attico” di Gianni Puccini, “Il terrorista” di Gianfranco De Bosio, l’horror “Il castello dei morti vivi” di Warren Kiefer con Christopher Lee e un giovane Donald Sutherland, all’occorrenza si sposterà in Francia. Lo troviamo infatti nel polar “Grisbi da un miliardo” di Charles Gerard, “Una donna sposata” di Godard con Macha Meril, che gli darà una bella spinta internazionale e verrà presnetato al Festival di Venezia nel 1964.
Marco Vicario, che lo ha avuto già protagonista di “Le ore nude”, lo sceglie come protagonista assieme a Rossana Podestà di “7 uomini d’oro” e “Il grande colpo dei 7 uomini d’oro”, risposta italiana ai film di grandi colpi. Sono i suoi film di maggior successo popolare negli anni ’60 assieme alle commedie in costume, come “Una vergine per il principe” di Pasquale Festa Campanile e “La mandragola” di Alberto Lattuada.
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Seguita a alternare ruoli più seriosi, “Lo scandalo” di Anna Gobbi in coppia con Anouk Aimée, “L’occhio selvaggio” di Paolo Cavara dove interpreta un film-maker alla Gualtiero Jacopetti, a più tranquille commedie, “Che notte ragazzi!” con Marisa Mell o “La matriarca” di Pasquale Festa Campanile, dove incontra nuovamente Catherine Spaak. Fa di tutto, dal film politico, “Cuore di mamma” di Salvatore Samperi, al fantascientifico erotico di “Ecce Homo” di Bruno Gaburro dove recita con Irene Papas, all’erotico surreale di “Femina Ridens” di Piero Schivazappa con Dagmar Lassander, a “Come quando perché”, ultimo film di Antonio Pietrangeli.
Divide con Gabriele Ferzetti i ruoli da maschio adulto alto-borghese, anche per la figura fisica. Gira moltissimi film anche negli anni ’70, “Roma bene” di Carlo Lizzani, dove fa appunto il ricco marito di Virna Lisi, il buffo “Ettore lo fusto” di Enzo G. Castellari dove è Ettore, “Il soldato di ventura” di Pasquale Festa Campanile con Bud Spencer e “La vita di Leonardo Da Vinci” di Renato Castellani. Seguita a richiamarlo il cinema francese. Lo troviamo così in “Coraggio scappiamo” di Yves Robert con Jean Rochefort e Catherine Deneuve, “Un uomo una donna oggi” di Claude Lelouch, “Il ritorno di Casanova” con Alain Delon e France Luchini.
Negli ultimi vent’anni ha girato di tutto, un po’ casualmente, da “Don Gnocchi” a “L’ispettore Coliandro”, da “Elisa di Rivombrosa” a “Piazza delle cinque lune”, da “Il sangue die vinti” a “I Cesaroni”. Ripensando ai suoi film mi disse in una puntata di Stracult che non si ricordava quasi niente. Erano davvero troppi. Ma fino a 80 anni ha continuato a fare paracadutismo senza paura. Facendosi anche male.
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    #ProyeccionDeVida
🎥 Cine Italiano, presenta:
🎬 “YO LA CONOCÍA BIEN” [Io la conscevo bene]
🔎 Género: Drama
⏰ Duración: 99 minutos
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✍️ Guión: Antonio Pietrangeli, Ruggero Maccari y Ettore Scola
🎼 Música: Benedetto Ghiglia y Piero Piccioni
📷 Fotografía: Armando Nannuzzi (B&W)
🗯 Argumento: Adriana llega a Roma desde la provincia de Pistoia para intentar entrar en el mundo del cine. Una vez en la capital colecciona amantes y oficios, aunque muchos hombres intentan aprovecharse de ella, porque Adriana es guapa e ingenua y jamás vive el día a día, porque eso la forzaría a programas complicados. Así que vive minuto a minuto: tomar el sol, escuchar discos, bailar son sus únicas actividades. Por lo demás, es voluble, inconstante, siempre necesita nuevas y cortas reuniones; no importa con quién: con ella misma, nunca.
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👥 Reparto: Stefania Sandrelli (Adriana Astarelli), Nino Manfredi (Cianfanna), Franco Nero (Italo - The garage attendant), Ugo Tognazzi (Gigi Baggini), Jean-Claude Brialy (Dario Marchionni), Franca Polesello (Maria - The usherette), Vittorio Gassman, Mario Adorf (Emilio Ricci), Joachim Fuchsberger (The Writer), Véronique Vendell (Alice Stendhal) y Enrico Maria Salerno (Roberto)
📢 Dirección: Antonio Pietrangeli
© Productoras:Les Films du Siecle, Roxy Film & Ultra Film
🌏 Países: Italia-Alemania del Oeste (RFA)-Francia
📅 Año: 1965
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📽 Proyección:
📆 Jueves 06 de Junio
🕔 6:30pm.
🏡 Auditorio Leonardo Da Vinci del Instituto Italiano de Cultura (av. Arequipa 1055, Urbanización Santa Beatriz - Lima)
🚶‍♀️🚶‍♂️ Ingreso libre
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🎤 El dato: Después de la proyección se realiza el Conversatorio: "Nadie la conocía de verdad. La obra maestra de Antonio Pietrangeli".
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Nominati nuovi dirigenti alla Questura di Avellino
Avvicendamento ai vertici della Questura di Avellino. Su disposizione del Capo della Polizia, Vittorio Pisani, Renato Alfano è il nuovo dirigente della Divisione polizia amministrativa, e Aniello Ingenito il nuovo capo della Squadra Mobile. Provengono entrambi dalla Questura di Salerno. Alfano in precedenza aveva diretto la Polstrada di Avellino mentre Ingenito era stato a capo del commissariato…
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lamilanomagazine · 3 months
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Roma, La Questura commemora l'Agente Claudio Graziosi, vittima dei Nuclei Armati Proletari nel 1977
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Roma, La Questura commemora l'Agente Claudio Graziosi, vittima dei Nuclei Armati Proletari nel 1977. Ricorreva Venerdì 22 il 47° anniversario dell'uccisione della Guardia di P.S. Claudio Graziosi. Durante la mattinata, in occasione della cerimonia di commemorazione, il Vicario della Questura di Roma, Francesco Rattá, in rappresentanza del Questore Carmine Belfiore, a nome del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, ha deposto una corona d'alloro sulla lapide collocata all'interno del Commissariato San Paolo, in via Portuense 183. Claudio Graziosi, fu ucciso il 22 marzo 1977, da un terrorista dei NAP, i Nuclei Armati Proletari, a bordo di un autobus dell'ATAC.; appartenente al IV Reparto Celere di Napoli, era stato aggregato nella Capitale per servizi di ordine pubblico. Alle ore 23:00 di quella sera la guardia Graziosi, libero dal servizio, si trovava a bordo di un autobus della linea 27 dell'ATAC, che percorreva Viale Trastevere verso Monteverde. In uno dei passeggeri, una giovane donna bionda, riconobbe Maria Pia Vianale, una pericolosa terrorista evasa da poco dal carcere di Pozzuoli. Claudio Graziosi si avvicinò allora all'autista e, dopo essersi qualificato, gli chiese di dirigersi verso il più vicino posto di Polizia - il comando della Polizia Stradale di via Volpato - nei pressi dell'attuale Commissariato San Paolo. I passeggeri iniziarono a protestare e Graziosi dovette qualificarsi nel tentativo di bloccare la donna. Un secondo terrorista dei NAP, Antonio Lo Muscio, giunse alle spalle del poliziotto, sparandogli alla schiena. I due terroristi fuggirono in direzione del ponte ferroviario di via Portuense. Decine di equipaggi di Polizia e Carabinieri concorsero alle loro ricerche. Il successivo 1° luglio i terroristi rimasero coinvolti in un conflitto a fuoco dinanzi alla chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma. L'uomo venne ucciso, mentre Maria Pia Vianale venne arrestata insieme ad un'altra terrorista, Franca Salerno. Venerdì, alla presenza delle Autorità civili, militari e alla presenza dei familiari e dei colleghi della vittima, è stata ricordata ancora una volta l'importanza di mantenere vivo il ricordo del sacrificio degli appartenenti alle forze dell'ordine per tutelare le istituzioni democratiche e contrastare le strategie della lotta armata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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reginadeinisseni · 6 months
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Umiliati e offesi - Fëdor Dostoevskij - Seconda puntata - Sceneggiato TV
descrive la decadenza della nobiltà russa di fine Ottocento utilizzando la struttura del romanzo d'appendice.
Nel 1958 la Rai trasmise una riduzione televisiva del romanzo in quattro puntate, con la regia di Vittorio Cottafavi e l'interpretazione di Enrico Maria Salerno (Vanja) e Annamaria Guarnieri (Nelly). Il romanzo venne pubblicato nel 1861 nella rivista Vremya ("Il Tempo"), fondata poco tempo prima dallo stesso scrittore insieme al fratello Michail, e venne accolto molto freddamente dalla critica del tempo.
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personal-reporter · 7 months
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Panettoni in vetrina: appuntamento a Pinerolo
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Pinerolo si conferma capitale del Panettone da venerdì 8 a domenica 10 dicembre 2023, ospitando nel Teatro Sociale i migliori produttori di questo lievitato tipico delle feste di fine anno. Una location particolare di grande fascino. “Panettone in Vetrina” è una manifestazione consolidata da 18 anni, che ha valorizzato la storia e la qualità di questo dolce nato a Pinerolo nel 1922, con la ricetta originale di Galup (basso e glassato) che ha celebrato il suo centenario l'anno passato. Dopo qualche traversia, la ditta Galup ha ripreso in pieno la sua ottima produzione. L'evento, promosso dall'Assessorato al Turismo e Manifestazioni del Comune di Pinerolo, con il contributo di Pasticceria Internazionale – Chiriotti Editori e di Galup e il patrocinio di TurismoTorino e Provincia è nato assai prima di una simile rassegna nel capoluogo sabaudo.Per tre giorni, il panettone sarà protagonista di degustazioni, incontri, laboratori e spettacoli, per far conoscere e apprezzare questo simbolo particolare  della tradizione gastronomica piemontese.Saranno presenti più eccellenze della pasticceria sia industriale come la Galup di Pinerolo (Torino) in fondo padrona di casa, sia artigianale di tutta Italia. Espongono: Pasticceria Giovanni Dell’Agnese di Torino; Pasticceria Flavio Martini di Valeggio sul Mincio (Verona); Pasticceria Don Nino di Palermo (una gradita news entry); Pasticceria Bisco (Silvano Baldi) di Costigliole d’Asti (Asti); Pasticceria Gabbiano di Pompei (Napoli); Antica Pasticceria Castino di Pinerolo (Torino); Pasticceria Pepe di S. Egidio del Monte Albino (Salerno). Ma non è finita: ospite speciale di questa edizione sarà l’Azienda Agricola Reuccio di Bene Vagienna, celebre in tutto il mondo per la sua Nocciola Piemonte IGP e per la ricca gamma di creme spalmabili, torte e delizie dedicate alla pregiata Tonda Gentile Trilobata.I visitatori potranno così scegliere tra numerose specialità dolciarie e abbinare i vini da dessert dell’azienda vitivinicola L’Autin di Barge (CN), dell’Azienda agricola Giro di Vite di Pinerolo e della Fondazione Malva-Arnaldi di Bibiana (TO).Come in ogni edizione, maestri panificatori e pasticcieri saranno a disposizione dei visitatori per soddisfare ogni curiosità legata alla leccornia: dai segreti della produzione alle proprietà nutrizionali e sensoriali; dai diversi momenti e modi in cui è possibile consumarlo ai numerosi abbinamenti, proposti a tutti coloro che desidereranno sperimentare la versatilità di questo orgoglio italiano.lngresso libero e gratuito. Panettone in Vetrina rappresenta anche un’occasione per scoprire la città e le tante iniziative del periodo natalizio:  Le proiezioni natalizie: luci e arte sui monumenti simbolo di Pinerolo. In Piazza San Donato, Cavallerizza Caprilli, Torre del Municipio, Portici Blu Via Buniva, Piazza Facta, Viale Giolitti tutti i giorni dalle 18.00 alle 02.00. Biennale Scultura | Incursioni di Paolo Grassino alla Cavallerizza Caprilli e in vari luoghi della città Musei aperti: Visite gratuite alla Mostra “Serghej Potapenko” alla Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone; Museo della CavalleriaMercatini di Natale e Mani Creative. Centro storico e Portici Ottocenteschi di Via Buniva. Tutti i weekend dal 25 novembre al 24 dicembreNodo Christmas Temporary Shop. Tutti i weekend dal 25 novembre al 24 dicembre Nodo Concept Space (Piazza Vittorio Veneto). Erreci Read the full article
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m-anarrr · 10 months
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docrotten · 1 year
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THE BIRD WITH THE CRYSTAL PLUMAGE (1970) – Episode 190 – Decades Of Horror 1970s
“Right! Bring in the perverts” They always make for a good police lineup. Join your faithful Grue Crew – Doc Rotten, Chad Hunt, Bill Mulligan, and Jeff Mohr – as they get their Giallo on with Dario Argento’s first shot at directing, The Bird with the Crystal Plumage (1970).
Decades of Horror 1970s Episode 190 – The Bird with the Crystal Plumage (1970)
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An American expatriate in Rome attempts to unmask a serial killer he witnessed in the act of attempted murder – and is now hunting him and his girlfriend.
  Director: Dario Argento
Writers: Dario Argento; Fredric Brown (novel, The Screaming Mimi, 1949) (uncredited)
Produced by: Salvatore Argento (producer); Artur Brauner (executive producer: CCC Filmkunst) (uncredited)
Music by: Ennio Morricone
Cinematography by: Vittorio Storaro (director of photography)
Film Editing by: Franco Fraticelli
Selected Cast:
Tony Musante as Sam Dalmas
Suzy Kendall as Julia
Enrico Maria Salerno as Inspector Morosini
Eva Renzi as Monica Ranieri
Umberto Raho as Alberto Ranieri
Renato Romano as Professor Carlo Dover (credited as Raf Valenti)
Giuseppe Castellano as Monti
Mario Adorf as Berto Consalvi
Pino Patti as Faiena
Gildo Di Marco as Garullo
Rosita Torosh as 4th Victim (as Rosa Toros)
Omar Bonaro as Police Detective
Fulvio Mingozzi as Police Detective
Werner Peters as Antique Dealer
Karen Valenti as Tina, 5th Victim
Carla Mancini as Girl watching TV
Bruno Erba as Police Detective
Reggie Nalder as Needles, Yellow Jacket Assassin (uncredited)
With his first feature directorial effort, modern horror master Dario Argento immediately showed off his skill, precision, and artistry. Often looked upon as the rise in popularity for Giallo films, The Bird with the Crystal Plumage (1970) would set the bar for all the pre-slasher killer mystery thrillers for over a decade even giving the father of the subgenre, Mario Bava (The Girl Who Too Much, 1963; Blood and Black Lace, 1964), a run for his money. While Argento adapts many influences into his first of a series of films known as the “Animal Trilogy,” along with The Cat o’ Nine Tails (1971) and Four Flies on Grey Velvet (1971), his film would in turn influence many films for decades to come. Some of those films would be directed by his peers such as Bava and Lucio Fulci. Others who would pay homage would be the likes of Carpenter and de Palma. Jeff, Doc, Bill, and Chad gather to discuss the film, its creators, and its mark on the genre.  
At the time of this writing, The Bird with the Crystal Plumage is available to stream on a multitude of streaming and PPV services including Kanopy, Tubi, Prime Video, and Screambox to name a few.  The film is also available as a Blu-ray and as a 4K Ultra HD Blu-ray from Arrow Video.
Gruesome Magazine’s Decades of Horror 1970s is part of the Decades of Horror two-week rotation with The Classic Era and the 1980s. In two weeks, the next episode, chosen by Chad, will be The Dunwich Horror (1970). Yog-Sothoth, anyone?
We want to hear from you – the coolest, grooviest fans: comment on the site or email the Decades of Horror 1970s podcast hosts at [email protected]
Check out this episode!
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marrahitech · 1 year
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➡️ Prova Sky Q a 9€ per 30 giorni. Non perderti l’intera stagione di The Last of Us in esclusiva su Sky. 😉Vieni a trovarci! sky.it/salerno Corso Vittorio Emanuele 221 TelWhatsapp 👉 089 289 5750 #sky #intrattenimento #wifi #Skyglass #tvsky #colorisky #summer #Internet #pics #instagood #cinema #sport #coppeeuropee #basket #uefa #fibrasky #netflix+sky #skytg24 #skysport #skylovers #SkyMotori #seriea https://www.instagram.com/p/CqCrlMytOg3/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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