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#additivi alimentari
medicomunicare · 2 months
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I pericoli della dieta occientale al di là delle patologie indotte: il ruolo dei cambiamenti climatici e delle malattie "remora"
Il costo reale degli alimenti trasformati Al di fuori di nazioni come gli Stati Uniti e l’Europa occidentale, è stato osservato in tutto il mondo un aumento del consumo di prodotti alimentari trasformati ricchi di zuccheri raffinati, grassi e sali. Questo cambiamento nelle abitudini alimentari, spesso definito “occidentalizzazione delle diete”, è stato ampiamente attribuito all’accessibilità…
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scontomio · 1 month
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💣 Venandi Mangime Secco per Animali al Salmone, Senza Cereali 🤑 a soli 7,99€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/venandi-mangime-secco-per-animali-al-salmone-senza-cereali/?feed_id=266659&_unique_id=66c5bd1527a85&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Venandi%20Mangime%20Secco%20per%20Animali%20al%20Salmone%2C%20Senza%20Cereali Un mangime secco per gatti di alta qualità, ricco di carne e senza cereali, perfetto per una dieta naturale e sana. Ingredienti sostenibili e genuini. Il mangime secco per gatti a base di salmone rappresenta una scelta eccellente per chi desidera offrire al proprio felino un'alimentazione sana e gustosa. Con un contenuto di carne pari al 75%, questo prodotto si distingue per la sua alta qualità e per l'attenzione agli ingredienti. La selezione di materie prime provenienti da colture regionali e sostenibili garantisce un apporto nutrizionale completo e bilanciato, ideale per mantenere il gatto in forma e in salute. La formula senza cereali e senza glutine è particolarmente adatta per gatti con sensibilità alimentari o intolleranze. Grazie all'assenza di additivi artificiali, zuccheri e conservanti sintetici, questo mangime offre un'alimentazione genuina e naturale, permettendo al gatto di godere di un pasto che rispetta le sue esigenze nutrizionali. Utilizzando questo mangime, i proprietari possono notare un miglioramento nell'energia e nella vitalità del proprio animale domestico. La ricchezza di proteine di alta qualità contribuisce a sostenere la massa muscolare e a promuovere una pelliccia lucente e sana. Inoltre, il sapore del salmone è irresistibile per molti gatti, rendendo ogni pasto un momento di piacere. Le recensioni online lodano frequentemente questo prodotto per la sua qualità e per la reazione positiva dei gatti. Molti proprietari hanno notato come i loro felini apprezzino il gusto e la consistenza, rendendo più semplice il momento della pappa. Scegliere un mangime come questo significa prendersi cura del benessere del proprio gatto, offrendo un'alimentazione che unisce gusto e salute in un'unica soluzione. #coupon #venandianimal #secco #offerteamazon #scontomio
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stranotizie · 5 months
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Sid: "Serve limitare l'uso di cibi ultra-processati e guardare le etichette, la politica indichi regole più stringenti" Misurazione del diabete 06 maggio 2024 | 13.27 Redazione Adnkronos LETTURA: 2 minuti .social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent; } .arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px; height: 32px; padding: 0; margin-right: 10px; } Additivi alimentari sotto la lente dei ricercatori per i rischi legati allo sviluppo del diabete di tipo 2. In particolare 7 emulsionanti, contenuti in centinaia di prodotti ultra-processati, sono sospettati di favorire questa malattia metabolica. Una nuova analisi dello studio prospettico di coorte NutriNet Santé li pone 'alla sbarra' come fattori in grado di aumentare il rischio di diabete di tipo 2. Lo studio, pubblicato su 'The Lancet Diabete & Endocrinology', ha analizzato i dati di oltre 104mila adulti arruolati dal 2009 al 2023 a cui è stato chiesto di compilare registri dietetici di 24 ore ogni 6 mesi, con lo scopo di valutare l'esposizione agli emulsionanti. E' la prima ricerca che mette in relazione la malattia e questi prodotti. Gli emulsionanti sono una famiglia di additivi alimentari ampiamente utilizzata nell'industria perché permettono di migliorare la consistenza, il colore e il gusto dei cibi processati. Gli emulsionanti servono a miscelare liquidi come acqua e oli agendo sui loro legami polari e sono onnipresenti nei cibi ultra-processati: si trovano nel cioccolato, nei prodotti da forno, in biscotti, gelati, maionese, salse, oli. Durante lo studio del campione, l'1% ha sviluppato diabete di tipo 2 durante il follow-up di 6-8 anni. Dei 61 additivi identificati, sono 7 gli emulsionanti 'attenzionati' associati all'aumento del rischio di diabete: E407 (carragenine totali), E340 (esteri di poliglicerolo di acido ricerolo), E472e (esteri di acidi grassi), E331 (citrato di sodio), E412 (gomma di guar), E414 (gomma arabica), E415 (gomma di xantano), oltre ad un gruppo chiamato 'carragenine'. Gli additivi sono stati assunti nel 5% dei casi da frutta e verdure ultra lavorate (come verdure in scatola e frutta sciroppata), nel 14,7% da torte e biscotti, nel 10% da prodotti lattiero-caseari. "Come diabetologi, questo studio ha tre conseguenze importanti: la necessità di contenere il consumo di cibi ultra-processati, l'appello ad una maggiore attenzione alle etichette e la necessità di chiedere una regolamentazione più stringente allo scopo di proteggere i consumatori", sottolinea Angelo Avogaro, presidente della Società italiana di diabetologia (Sid). Sebbene siano necessari ulteriori studi a lungo termine, "le alterazioni del microbiota intestinale fanno ritenere che potrebbero essere necessario rivedere gli Ada (livelli giornalieri di assunzione). Precedenti prove che legavano l'assunzione di carragenina all'infiammazione intestinale hanno portato l'Jecfa", il comitato congiunto Fao-Oms sugli additivi alimentari, "a limitarne l'uso nelle formule e negli elementi per neonati. Stiamo assistendo ad un preoccupante aumento del diabete di tipo 2 anche tra bambini e adolescenti", conclude Raffaella Buzzetti, presidente eletto Sid. {} #_intcss0{display: none;} #U11412702340pHD { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11412702340i9 { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11412702340yXG { font-weight: bold; font-style: normal; } Fonte
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italiaefriends · 5 months
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"Spezie che migliorano il gusto e spezie che danno sapore alla vita" di Riccardo Rescio
Le spezie sono gli indispensabili additivi alimentari necessari per la preparazione delle pietanze che abbiamo imparato ad apprezzare dal momento che le abbiamo conosciute, gustate e apprezzate, ma oltre al gusto c’è anche un aspetto importante a cui attribuire la valenza di spezie, sono gli additivi naturali necessari per dare sapore alla vita.L’amicizia, l’amore, il lavoro, la passione, la…
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daniela--anna · 5 months
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#didyouknowthat💡
⚠️WATCH OUT FOR THE COCHINIGLIA!
🍊Have you ever drank blood orange juice?
In addition to water, blood orange juice (only 30%), sugar and glucose-fructose syrup (therefore added sugars!), we find the coloring E120.
⚠️This is a red dye obtained by drying and grinding the dried body of the cochineal, i.e. an insect.
🔴 WHY IS IT TO BE AVOID?
MEALYBITS CAN CAUSE:
▪️ALLERGIES: It can cause allergic reactions such as hives, itching, swelling and even anaphylactic shock.
▪️ DIGESTIVE PROBLEMS: In some sensitive individuals, cochineal can cause digestive problems such as abdominal pain, diarrhea and nausea.
⚠️ Cochineal is often hidden behind the acronym E120 admitted by law among food additives,
therefore it can be added without clearly specifying that it is an insect.
This can mislead consumers who want to avoid animal products.
So if we want to protect our health, it would be good to get into the habit of always reading labels and remembering this acronym: E120
🌐📚Text from: "Uninformed Consent"
#sapeviche💡
⚠️ATTENZIONE ALLA COCCINIGLIA!
🍊Avete mai bevuto il succo di arancia rossa?
Oltre ad acqua, succo di arancia rossa (solo il 30%), zucchero e sciroppo di glucosio-fruttosio (quindi zuccheri aggiunti!), troviamo il colorante E120.
⚠️Questo è un colorante rosso ottenuto dall'essiccazione e dalla macinazione del corpo essiccato della cocciniglia, ovvero un insetto.
🔴 PERCHÉ È DA EVITARE?
LA COCCINIGLIA PUÒ CAUSARE:
▪️ALLERGIE: Può causare reazioni allergiche come orticaria, prurito, gonfiore e persino shock anafilattico.
▪️PROBLEMI DIGESTIVI: In alcuni individui sensibili, la cocciniglia può causare problemi digestivi come dolori addominali, diarrea e nausea.
⚠️ La cocciniglia è spesso nascosta dietro la sigla E120 ammessa per legge tra gli additivi alimentari,
perciò può essere aggiunta senza che sia specificato chiaramente che si tratta di un insetto.
Questo può trarre in inganno i consumatori che vogliono evitare prodotti di origine animale.
Quindi se vogliamo tutelare la nostra salute, sarebbe buono prendere l'abitudine di leggere sempre le etichette e imparare memoria questa sigla: E120
🌐📚Testo da: "Consenso Disinformato"
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tecnowiz · 7 months
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App per leggere le etichette degli alimentari
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Capire le etichette degli alimentari può essere un vero rompicapo. Tra ingredienti sconosciuti, valori nutrizionali e claim salutistici, orientarsi diventa un'impresa. Ecco perché le app per leggere le etichette degli alimentari sono diventate strumenti essenziali per chi desidera fare scelte alimentari consapevoli.
Scopri i segreti degli alimenti con le app per leggere le etichette degli alimentari. Decifra ingredienti, controlla valori nutrizionali e fai scelte consapevoli per la tua salute
Ti sei mai chiesto cosa ci sia davvero dentro i prodotti che acquisti al supermercato? Sai come interpretare le informazioni nutrizionali e gli ingredienti che compaiono sulle confezioni? Se la risposta è no, non sei il solo. Molti consumatori si trovano spesso in difficoltà a decifrare le etichette alimentari, che possono essere confuse, ingannevoli o incomplete. Per fortuna, esistono delle app scanner che  leggono le etichette alimentari e che ti aiutano a scoprire la verità sui cibi che mangi e a fare scelte più consapevoli e salutari.
Cos’è un’app per leggere le etichette degli alimentari?
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Un’app per leggere le etichette degli alimentari è un’applicazione per smartphone o tablet che ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto alimentare e di visualizzare le informazioni relative alla sua composizione, qualità, origine e impatto ambientale. In questo modo, puoi confrontare facilmente diversi prodotti e scegliere quello che più si adatta alle tue esigenze e preferenze.
Quali sono i vantaggi di un’app per leggere le etichette degli alimentari?
Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti offre diversi vantaggi, tra cui: - Decifrare le etichette alimentari: spesso le etichette alimentari usano termini tecnici, sigle o additivi che non sono facilmente comprensibili. Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti traduce questi termini in un linguaggio semplice e chiaro, e ti spiega cosa significano e quali sono i loro effetti sulla salute. - Scanner le etichette alimentari: non sempre hai il tempo o la voglia di leggere attentamente le etichette alimentari, soprattutto quando sei di fretta o hai tanti prodotti da scegliere. Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto in pochi secondi e di avere una panoramica immediata delle sue caratteristiche. - Controllo gli ingredienti alimentari: se hai delle allergie, intolleranze, diete particolari o semplicemente vuoi evitare certi ingredienti, un’app per leggere le etichette degli alimentari ti aiuta a identificare la presenza di sostanze potenzialmente nocive o indesiderate, come zuccheri, grassi, sale, coloranti, conservanti, OGM, glutine, lattosio, ecc.
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- Valutare la qualità dei prodotti alimentari: non tutti i prodotti alimentari sono uguali, e spesso il prezzo non è un indicatore affidabile della loro qualità. Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti fornisce una valutazione oggettiva e indipendente della qualità di un prodotto, basata su criteri scientifici e certificati, come la freschezza, la provenienza, la tracciabilità, il rispetto delle norme igieniche e sanitarie, ecc. - Scegliere prodotti più sostenibili: se ti preoccupi dell’ambiente e vuoi ridurre il tuo impatto ecologico, un’app per leggere le etichette degli alimentari ti aiuta a scegliere prodotti più rispettosi del pianeta, che hanno una minore impronta di carbonio, che non contengono ingredienti di origine animale, che sono biologici, equosolidali, a km zero, ecc.
Quali sono le migliori app per leggere le etichette degli alimentari?
Esistono diverse app per leggere le etichette degli alimentari, ma non tutte sono uguali. Alcune sono più complete, altre più semplici, alcune sono gratuite, altre a pagamento, alcune sono disponibili solo per alcuni paesi, altre per tutto il mondo. Tra le app più popolari e apprezzate, possiamo citare: Yuka (Android/iOS)
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Yuka è un’app francese che ti permette di scansionare oltre 1 milione di prodotti alimentari e cosmetici e di avere una valutazione della loro qualità, basata su un algoritmo che tiene conto degli ingredienti, dei valori nutrizionali, degli additivi e dell’impatto ambientale. Ogni prodotto riceve un punteggio da 0 a 100 e un colore (verde, giallo, arancione o rosso) che indica il suo livello di salubrità. Inoltre, l’app ti suggerisce dei prodotti alternativi più sani e ti offre dei consigli per migliorare la tua alimentazione. Yuka è disponibile gratuitamente per iOS e smartphone Android, ma solo in Francia, Belgio, Svizzera e Spagna. Open Food Facts (Android/iOS)
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Open Food Facts è un’app collaborativa e open source che ti permette di scansionare oltre 1,5 milioni di prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo e di visualizzare le informazioni relative agli ingredienti, ai valori nutrizionali, agli additivi, alle allergie, alle certificazioni, ecc. Ogni prodotto riceve un punteggio da A a E e un colore (verde, giallo, arancione o rosso) che indica il suo impatto sulla salute, basato sul sistema Nutri-Score. Inoltre, l’app ti permette di contribuire al database aggiungendo o modificando le informazioni sui prodotti. Open Food Facts è disponibile gratuitamente per iOS, e cellulari Android e in diverse lingue. CodeCheck (Android/iOS)
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CodeCheck è un’app tedesca che ti permette di scansionare oltre 20 milioni di prodotti alimentari e cosmetici e di avere una valutazione della loro qualità, basata su criteri scientifici e indipendenti, come il sistema Nutri-Score, il sistema NOVA, il sistema EWG, ecc. Ogni prodotto riceve un punteggio da 1 a 10 e un colore (verde, giallo, arancione o rosso) che indica il suo livello di salubrità. Inoltre, l’app ti offre dei consigli personalizzati in base alle tue preferenze, allergie, diete, ecc. CodeCheck è disponibile gratuitamente per iOS e telefonini con sistema Android, ma solo in Germania, Austria e Svizzera. Edo (Android/iOS)
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Edo è un’app che ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto alimentare e di avere una valutazione della sua qualità, basata su un punteggio da zero a dieci, una sintesi delle caratteristiche positive e negative, la presenza di allergeni o intolleranze, e una lista di alternative più sane. Edo è disponibile gratuitamente per Android e melafonini con sistema iOS12. Food Scanner ( Android/iOS)
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Food Scanner è un’app che ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto alimentare e di visualizzare le informazioni relative agli ingredienti, ai valori nutrizionali, agli additivi, al sistema Nutri-Score, e alla compatibilità con le tue preferenze alimentari (vegetariano, vegano, senza glutine, ecc.). Food Scanner è disponibile gratuitamente sul Play Store di Google per Android e su App Store di Apple per iOS.
Conclusione
Le app per leggere le etichette degli alimentari sono degli strumenti utili e pratici che ti aiutano a conoscere meglio i prodotti che acquisti e consumi, e a fare scelte più consapevoli e salutari. Ti basta avere uno smartphone o un tablet e scansionare il codice a barre di un prodotto per avere tutte le informazioni che ti servono. Che aspetti? Prova subito una di queste app e scopri la verità sui cibi che mangi!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. App per leggere le etichette degli alimentari. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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gaetaniu · 8 months
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Un comune conservante alimentare ha effetti inaspettati sul microbioma intestinale
I produttori di alimenti spesso aggiungono conservanti ai prodotti alimentari per mantenerli freschi. Lo scopo di questi conservanti è quello di uccidere i microbi che potrebbero decomporre e rovinare il cibo. Additivi comuni come lo zucchero, il sale, l’aceto e l’alcol sono stati usati come conservanti per secoli, ma le etichette degli alimenti moderni rivelano oggi ingredienti più sconosciuti…
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Efsa sottolinea i rischi su 8 aromi per affumicatura
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare “non esclude” rischi di genotossicità per otto aromatizzanti di affumicatura, gli additivi alimentari aggiunti a carni, pesce e formaggi in alternativa all’affumicatura tradizionale. Gli additivi erano stati analizzati già dal 2009 al 2012, quando gli esperti Efsa avevano individuato problemi di sicurezza sui livelli d’uso proposti per la maggior…
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apteika · 1 year
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La funzionalità renale
Indagini di laboratorio per lo studio della funzionalità renale. Esame delle urine e significato dei principali parametri: volume urinario, pH, glucosio, ematuria, cilindri, proteinuria, urea, creatinina e sua clearance. il rene  svolge un ruolo fondamentale nell' organismo. Con le sue molteplici funzioni contribuisce al mantenimento dell'equilibrio idrico e chimico fisico.
I reni sono due organi che si trovano nella parte posteriore della cavità addominale, ai lati della colonna vertebrale.
Molte delle complesse reazioni chimiche che si svolgono nelle cellule portano alla formazione di prodotti terminali di "rifiuto" (azotemia, creatinina, acido urico ecc.)
La maggior parte di queste sostanze vengono eliminate dal corpo, principalmente attraverso la via renale, con la stessa rapidità con la quale vengono prodotte.
Molti di questi "rifiuti" sono "innocui", ma l'accumulo di essi all'interno dell'organismo può provocare disturbi funzionali anche gravi.
I reni hanno anche altre funzioni, tra queste quella di eliminare sostanze chimiche estranee (farmaci, additivi alimentari ecc.) oppure quella di funzionare come una ghiandola che produce ormoni in grado di contribuire alla produzione dei globuli rossi (eritropoietina), al controllo della pressione arteriosa (angiotensina) o di intervenire sul metabolismo osseo (vitamina D).
Molte sono le cause che possono sia singolarmente che in associazione contribuire ad alterare il corretto funzionamento di questo organo con ripercussioni diffuse a tutto il corpo.
Pochi e semplici controlli, nella maggior parte dei casi, possono rilevare la presenza di uno di questi fattori nocivi o di un iniziale danno renale, consentendo al medico specialista, cioè il nefrologo, di intervenire prontamentenemici del tuo rene:
Le regole per una corretta prevenzione
Infezioni delle vie urinarie s ono dovute al passaggio di germi che dall'esterno (nella donna) o dall'intestino arrivano alla vescica e risalgono ai reni. I disturbi che possono comparire sono: bruciore mentre si urina, stimolo frequente ed incapacità a trattenere le urine, sangue (urine rosse o color Coca-Cola).
La diagnosi si fa essenzialmente con l'esame microscopico delle urine e con la coltura dei germi eventualmente presenti per individuarne il tipo e di conseguenza il farmaco più efficace. Se le infezioni non sono trattate, o sono trattate in modo inadeguato o se sono molto frequenti per la contemporanea presenza di altri problemi che le favoriscono, possono portare ad una malattia cronica del rene e alla perdita della sua funzione.
Calcolosi i calcoli si formano per l'aggregazione di cristalli di varie sostanze contenute nelle urine (calcio, acido urico, struvite, cistina).
Esistono sia una predisposizione familiare sia alcune malattie che facilitano la loro formazione. Tra le patologie predisponenti sono da ricordare:
·    le infezioni del tratto urinario;
·    le difficoltà al transito delle urine;
·    i disordini del metabolismo come l'iperparatiroidismo, la cistinuria, l'iperossaluria o l'ipercalciuria;
·    le malattie del rene come la malattia cistica midollare.
Il primo sintomo della calcolosi è di solito drammatico: la colica. Questa si manifesta con dolore intenso al fianco interessato con irradiazione verso il pube e la gamba. E' accompagnato, talvolta, da nausea, vomito e stimolo frequente ad urinare.
L'esame delle urine ed esami strumentali come l'ecografia renale e la radiografia dell'addome seguiti in un secondo tempo da una urografia e da uno studio metabolico sulla natura del calcolo, permettono di porre diagnosi indirizzando verso un terapia medica, dietetica o semi invasiva come la litotrissia.
E' comunque buona norma assumere giornalmente 2 o più litri di acqua al fine di diluire le urine e rendere più difficile la formazione del calcolo.
Diabete i l diabete mellito è una delle cause più comuni di malattia renale. Infatti circa il 40% dei diabetici di Tipo I (insulino dipendenti) e circa il 5% dei diabetici di Tipo II (non insulino dipendente) sviluppano insufficienza renale.
Se sei un paziente diabetico è buona norma seguire queste regole:
·    Controlla attentamente la glicemia mantenendola a livelli assai vicini a quelli normali.
·    Misura regolarmente la tua emoglobina glicosilata. Ti fornisce un'idea del controllo glicemico negli ultimi 2-3 mesi.
·    Segui scrupolosamente i consigli del tuo medico in merito alla somministrazione dell'insulina e dei farmaci, e per quanto riguarda la dieta e l'esercizio fisico.
·    Controlla regolarmente la tua pressione arteriosa, se dovesse risultare maggiore di 140/80 mmHg comunicalo al tuo medico.
·    Chiedi al tuo medico quali benefici puoi ottenere da farmaci specifici come gli ACE inibitori.
·    Controlla periodicamente con l'esame delle urine l'eventuale presenza di microalbumina e/o proteine. Se scopri di avere proteinuria controlla anche la creatinina e la funzione renale.
·    Domanda al tuo medico quando dovrai ridurre la quantità di proteine nella tua dieta.
Glomerulonefrite è una malattia dei reni sempre bilaterale. La più piccola unità funzionale del rene, cioè il glomerulo, va incontro a processi infiammatori e si trasforma in tessuto fibrotico ed inefficiente perdendo lentamente nel tempo la sua peculiarità di rimuovere dal sangue le tossine e l'acqua in eccesso. I sintomi che appaiono in fase avanzata sono: anemia ed affaticamento, PA elevata, gonfiore soprattutto delle gambe e riscontro di anomalie dell'esame urine (presenza di sangue e/o proteine). Sfortunatamente i reni possono essere severamente danneggiati già da molto prima che i sintomi appaiono. Di solito la malattia difficilmente può essere guarita ma la giusta terapia e un adeguato controllo clinico sotto la supervisione del nefrologo può comunque rallentare la progressione del danno renale.
Ipertensione i nostri reni giocano un ruolo fondamentale nel mantenere entro livelli normali la pressione arteriosa subendo dei danni quando questa è elevata (ipertensione). Infatti poiché il sangue scorre all'interno dei vasi arteriosi un aumento della pressione può provocare danni sulle loro pareti e se i vasi interessati sono quelli renali si può arrivare ad una compromissione della funzione di questi organi.
La maggior parte delle persone ipertese non avvertono sintomi, quindi l'unico modo per scoprirlo è quello di controllarla periodicamente e se dovesse superare i 140/90 mmHg è doveroso consultare il medico.
E' buona norma: controllare il peso corporeo; non assumere tanto sale; fare esercizio fisico; limitare il consumo di alcolici e sottoporsi periodicamente ad un controllo oculistico del fondo dell'occhio.
Tutto ciò è importante perché la pressione arteriosa è strettamente correlata alla salute dei tuoi reni.
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medicomunicare · 7 months
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Il fieno greco: una vecchia erboristica diventa preziosa per potenziali nuovi farmaci, alimenti e bevande
Il crescente interesse nell’adozione di uno stile di vita più sano è stato accompagnato da un maggiore utilizzo di ingredienti alimentari sani, ovvero composti bioattivi presenti in natura che hanno funzioni nel corpo umano correlate alla salute umana. Questi alimenti sono spesso definiti alimenti funzionali e sono fondamentali per prevenire le malattie, gestire le condizioni croniche e fornire…
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Nasce il prodotto da forno ricavato da scarti dell'industria agroalimentare
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Nuovi prodotti da forno ad elevato valore aggiunto realizzati con l’utilizzo di proteine e molecole benefiche ricavate da scarti dell’industria agroalimentare. È l’obiettivo del progetto PROVIDE, che conta su un finanziamento di circa un milione di euro e vede la partecipazione di un consorzio di sei partner internazionali, tra cui ENEA. I primi risultati saranno presentati lunedì 22 maggio a Roma presso Sapienza Università di Roma nel corso dell’evento Evolution beyond Innovation in Circular Food Systems - Open event, organizzato dall'Agenzia in collaborazione con METROFOOD-IT. “Pane, pizza, biscotti e molti altri prodotti da forno sono tra gli alimenti più comuni e convenienti da consumare in luoghi, tempi e condizioni diverse. Ed ora, grazie a questo progetto, avranno tra i loro ingredienti nuove fonti proteiche e molecole dalla funzione nutrizionale e nutraceutica per rispondere alla crescente domanda di una dieta diversificata, sana e sicura”, spiega Claudia Zoani, ricercatrice ENEA della Divisione Biotecnologie e agroindustria e referente del progetto. “Inoltre - prosegue - queste molecole possono essere estratte direttamente dai sottoprodotti di altre filiere agroalimentari. In questo modo, saremo in grado di promuovere concretamente la sostenibilità e la circolarità delle produzioni e ridurre gli scarti, garantendo qualità e sicurezza dei nuovi prodotti”. I ricercatori sono al lavoro sui nuovi ingredienti benefici provenienti da scarti lattiero-caseari (produzione annua: 180-190 milioni di tonnellate), semi oleaginosi e residui di fermentazione della birra (produzione annua: oltre 40 milioni di tonnellate). “Abbiamo concluso due attività strategiche per il progetto, ossia l'identificazione e l’estrazione delle molecole e le attività dei focus group nei diversi Paesi, Italia inclusa, finalizzate a valutare l’accettabilità dei nuovi prodotti da parte dei consumatori. Ed ora sono in corso le prove di panificazione e la caratterizzazione dei nuovi prodotti da forno in termini di qualità e sicurezza alimentare”, aggiunge Zoani. Per il progetto PROVIDE il team ENEA ha impiegato diverse tecnologie di estrazione a basso impatto ambientale, come quella a membrana che consente di separare componenti mirati come proteine, lattosio e riboflavina (vitamina B2) dal siero di latte e fibre dal grano esausto dei birrai senza l’uso di additivi chimici, oppure l’impianto a CO2 supercritica(pressione a 73.8 bar e temperatura a 31°C) che rappresenta un'alternativa non tossica ed economicamente vantaggiosa per l’estrazione di composti aromatici (polifenoli e flavonoidi) e volatili da sottoprodotti alimentari, in particolare dai semi oleaginosi come quelli di girasole. “Queste tecnologie sono già utilizzate nell’industria alimentare e attraverso il progetto PROVIDE valorizzeremo i diversi sottoprodotti per ottenere cibi sempre buoni, più sani e a zero sprechi. Pensiamo solo al siero del latte: è il principale sottoprodotto della produzione di formaggio. Con 10 litri di latte si producono un chilogrammo di formaggio e ben 9 litri di siero di latte ma questo ‘residuo’ contiene sostanze benefiche come vitamine o proteine. Si può così ottenere una maggiore disponibilità di ingredienti fondamentali, che possono migliorare la salute e il benessere dei consumatori, con conseguente aumento di nutrienti essenziali e composti bioattivi nella dieta, o di sostanze che possono migliorare il gusto e l’aroma del cibo”, conclude Zoani. Read the full article
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lamannafranco · 1 year
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Bere acqua in bottiglia di plastica fa male
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Bere acqua in bottiglia di plastica fa male
Lo dice il Dipartimento di Eco-tossicologia Acquatica dell’università di Francoforte Secondo un recente studio condotto ricercatori del Dipartimento di Eco-tossicologia Acquatica dell’università di Francoforte, l’acqua in bottiglia di plastica contiene xestrogeni, sostanze di sintesi che imitano l’azione degli estrogeni. Il concetto è stato anche ampiamente ribadito dalla rivista Environmental Science and Pollution Research. L’acqua in bottiglia di plastica conterrebbe tracce di xenoestrogeni nel 60% dei campioni esaminati nel 2008 scegliendo tra 12 marche tedesche su 20. Quella più sicura è invece l’acqua confezionata in bottiglie di vetro. A quanto pare, i contenitori di plastica rilasciano evidenti tracce di xenoestrogeni, i cui effetti sono potenzialmente dannosi per l’organismo. Ne ha parlato un’agenzia di stampa on line il cui contenuto è qui di seguito www.agenziadistampa.eu/index.php/lista/115-medicina/1362-acqua-minerale-in-bottiglia-attenti-agli-estrogeni LA CAUSA La causa sarebbe da imputare agli additivi utilizzati per migliorare la resistenza dei materiali o mantenerne brillanti i colori: stabilizzatori, antiossidanti, pigmenti. Sono additivi ricavati dalla plastica, come per esempio il bisfenolo, hanno la caratteristica di rilasciare sostanze chimiche nel prodotto alimentare che contengono. Che l’acqua in bottiglia di plastica faccia male non è una novità. Lo hanno sempre sospettato in tanti ma finalmente adesso abbiamo delle testimonianze da parte di dottori, biologi e tecnologi alimentari. E’ il caso del Dott. Cristian Fioriglio, Biologo, Tecnologo alimentare della Polizia di Stato. Secondo quanto riportato dal dott Fioriglio nel suo articolo (http://www.medicalive.it/contaminazione-bisfenolo-bpa/), E' stato dimostrato che la contaminazione da Bisfenolo A (BPA), un componente potenzialmente pericoloso presente nelle plastiche alimentari e quindi anche nell'acqua in bottiglia di plastica, dipende maggiormente dalla temperatura del cibo che dal grado di usura del contenitore. Gli esperimenti condotti dai ricercatori di Francoforte sembrano dimostrare,  che la maggior parte degli estrogeni contenuti nelle acque minerali analizzate provenga proprio dalla confezione. Lo confermerebbe anche il fatto che di 4 acque provenienti dalla stessa sorgente ma imbottigliate in confezioni diverse (vetro e plastica), quelle in bottiglie di plastica contengono una quantità di xenoestrogeni nettamente superiore alle altre. Anche a distanza di sei/sette anni dalla loro produzione, le bottiglie di plastica rilasciano lo stesso ammontare di BPA rispetto ai contenitori appena prodotti. La principale causa che comporta la contaminazione da BPA non è però data dall’età delle bottiglie, ma dalla temperatura del liquido riversato al loro interno. Maggiore è il calore sviluppato, maggiori sono i quantitativi di BPA rilasciati dai policarbonati che costituiscono la bottiglia. Ad oggi ci sono molti studi in corso riguardo la potenziale tossicità dell’acqua in bottiglia di plastica. Una cosa è certa: fintanto che non abbiamo tutte le certezze del caso, è meglio evitare di consumare acqua in bottiglia di plastica. Qual è allora la soluzione? Ci sono 2 possibilità per risolvere il problema: - Bere acqua dal rubinetto purificata - Acquistare acqua in bottiglie di vetro Puoi a questo punto dirigere la tua scelta verso l’uso dell’acqua in bottiglie di vetro che di fatto sostituirebbe l’acqua in bottiglia di plastica. Certo, sembrerebbe la scelta più giusta, ma devi caricarti di pesi enormi e del problema di restituire i vuoti qualora la acquistassi su cauzione e con vuoto a rendere. Inoltre anche se in bottiglia di vetro, vari studi hanno riscontrato che nell'acqua in bottiglia sono presenti diversi inquinanti, come l’alluminio, l’arsenico, il silicio, silice,borio,berillio ecc… UNICA SOLUZIONE L’unica soluzione radicale al problema dell’acqua in bottiglia di plastica è quella di istallare un sistema di purificazione dell’acqua Domestico. AcquEtika® ACQUA-BIO E’ acqua batteriologicamente pura e  ultra-filtrata. Quindi da oggi, batteriologicamente pura e  ultra-filtrata con i sistemi AcquEtika® ACQUA-BIO Ed inoltre, non utilizzando più acqua in bottiglia di plastica,combatti drasticamente l’inquinamento da plastiche.
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scienza-magia · 1 year
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Catalisi chimica a temperatura ambiente per risparmiare energia
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Scoperta a livello atomico può cambiare il mondo del petrolio e della chimica. Gli ingegneri chimici dell’Università del Wisconsin-Madison hanno sviluppato un modello di funzionamento delle reazioni catalitiche su scala atomica. Si tratta di un progresso considerato una svolta nella ricerca sulla chimica computazionale. La comprensione potrebbe consentire a ingegneri e chimici di sviluppare catalizzatori più efficienti e di mettere a punto i processi industriali – potenzialmente con enormi risparmi energetici, dato che il 90% dei prodotti che incontriamo nella nostra vita sono prodotti, almeno in parte, attraverso la catalisi. Il team ha pubblicato la notizia del loro progresso sulla rivista Science. I materiali catalitici accelerano le reazioni chimiche senza subire essi stessi cambiamenti. Sono fondamentali per la raffinazione dei prodotti petroliferi e per la produzione di prodotti farmaceutici, plastiche, additivi alimentari, fertilizzanti, carburanti verdi, prodotti chimici industriali e molto altro. Due brevi filmati sono disponibili in un file zip a questo link della pagina Science abstract.
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Scienziati e ingegneri hanno trascorso decenni a mettere a punto le reazioni catalitiche; però, poiché attualmente non è possibile osservare direttamente tali reazioni alle temperature e alle pressioni estreme spesso coinvolte nella catalisi su scala industriale, non si sa esattamente cosa avvenga su scala nanometrica e atomica. Si sa cosa entra, cosa esce, ma non esattamente le singole operazioni a livello atomico. Questa nuova ricerca aiuta a svelare questo mistero, con potenziali importanti ramificazioni per l’industria. Infatti, solo tre reazioni catalitiche – il reforming del metano a vapore per produrre idrogeno, la sintesi dell’ammoniaca per produrre fertilizzanti e la sintesi del metanolo – utilizzano quasi il 10% dell’energia mondiale. Manos Mavrikakis, professore di ingegneria chimica e biologica presso l’UW-Madison, che ha guidato la ricerca, ha dichiarato: “Se si riducono di pochi gradi le temperature a cui si svolgono queste reazioni, si ottiene un’enorme diminuzione della domanda di energia che oggi l’umanità deve affrontare. Diminuendo il fabbisogno energetico per far funzionare tutti questi processi, si riduce anche la loro impronta ambientale”. Mavrikakis e i ricercatori post-dottorato Lang Xu e Konstantinos G. Papanikolaou, insieme alla studentessa Lisa Je, hanno sviluppato e utilizzato potenti tecniche di modellazione per simulare le reazioni catalitiche su scala atomica. Per questo studio, hanno esaminato le reazioni che coinvolgono i catalizzatori di metalli di transizione in forma di nanoparticelle, che includono elementi come il platino, il palladio, il rodio, il rame, il nichel e altri importanti per l’industria e l’energia verde. Secondo l’attuale modello di superficie rigida della catalisi, gli atomi strettamente impacchettati dei catalizzatori di metalli di transizione forniscono una superficie 2D a cui i reagenti chimici aderiscono e partecipano alle reazioni. Quando si applica una pressione e un calore o un’elettricità sufficienti, i legami tra gli atomi dei reagenti chimici si rompono, permettendo ai frammenti di ricombinarsi in nuovi prodotti chimici. Mavrikakis ha spiegato: “L’ipotesi prevalente è che questi atomi metallici siano fortemente legati tra loro e forniscano semplicemente dei ‘punti di atterraggio’ per i reagenti. L’ipotesi di tutti è che i legami metallo-metallo rimangano intatti durante le reazioni che catalizzano. Per la prima volta, quindi, ci siamo posti la domanda: “L’energia necessaria per rompere i legami nei reagenti potrebbe essere di entità simile all’energia necessaria per rompere i legami all’interno del catalizzatore?””. Secondo la modellazione di Mavrikakis, la risposta è sì. L’energia necessaria per lo svolgimento di molti processi catalitici è sufficiente per rompere i legami e consentire a singoli atomi di metallo (noti come adatomi) di liberarsi e iniziare a viaggiare sulla superficie del catalizzatore. Questi adatomi si combinano in cluster, che servono come siti sul catalizzatore dove le reazioni chimiche possono avvenire molto più facilmente rispetto alla superficie rigida originale del catalizzatore. Utilizzando una serie di calcoli speciali, il team ha esaminato le interazioni di importanza industriale tra otto catalizzatori di metalli di transizione e 18 reagenti, identificando i livelli di energia e le temperature che possono formare questi piccoli cluster metallici, nonché il numero di atomi in ogni cluster, che può anche influenzare drasticamente i tassi di reazione. I loro collaboratori sperimentali dell’Università della California, Berkeley, hanno utilizzato la microscopia a scansione tunneling a risoluzione atomica per osservare l’assorbimento del monossido di carbonio sul nichel (111), una forma cristallina stabile di nichel utile nella catalisi. I loro esperimenti hanno confermato i modelli che mostravano che vari difetti nella struttura del catalizzatore possono anche influenzare il modo in cui i singoli atomi di metallo si liberano e la formazione dei siti di reazione. Mavrikakis afferma che il nuovo quadro sta mettendo in discussione le fondamenta del modo in cui i ricercatori comprendono la catalisi e il modo in cui si svolge. Potrebbe applicarsi anche ad altri catalizzatori non metallici, cosa che studierà in futuro. È anche rilevante per la comprensione di altri fenomeni importanti, come la corrosione e la tribologia, o l’interazione delle superfici in movimento. “Stiamo rivedendo alcuni presupposti ben consolidati per capire come funzionano i catalizzatori e, più in generale, come le molecole interagiscono con i solidi”, ha detto Mavrikakis. Il successo di questa ricerca può rivoluzionare tutti i processi chimici, perché permette di calcolare con precisione l’energia da utilizzare e di ottimizzarlo. Chi riuscirà a sfruttare meglio questa conoscenza avrà un vantaggio competitivo notevole, mentre si prospetta un calo significativo del costo di un insieme di prodotti chimici di sintesi.  Read the full article
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tiffanyrivers · 1 year
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Elementi Pensare Mentre Selezionare Il Il Più Ideale Salute E Benessere Prodotto
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Sul mercato puoi trovare un'ampia gamma di prodotti per la salute, dai trattamenti medici agli integratori alimentari. Puoi facilmente acquistare il prodotto sbagliato che non soddisferà le tue esigenze. Questo articolo descrive i fattori da considerare quando si acquista un prodotto per la salute.
Efficienza E Qualità
Considera la capacità del prodotto di trattare o alleviare la condizione di cui soffri quando scegli un prodotto per la cura della salute. I prodotti per la salute sono disponibili in una varietà di forme. Possono essere in forma compressa, liquida o semisolida. Trova la forma in cui ti senti più a tuo agio e scegli quella. Leggendo la etichetta, puoi determinare la qualità di un prodotto. Chiedi se il prodotto o il supplemento è approvato dalla FDA o dal National Poison and Drugs Center per assicurarti di acquistare un prodotto sicuro.
Formule E Dosaggi
Dovresti anche avere un'idea delle formule e dei dosaggi del prodotto. Successivamente, puoi confermare con il tuo medico o farmacista le prescrizioni fornite sulle etichette così come le formule. La verifica delle prescrizioni ti assicurerà di utilizzare il dosaggio e le formule corretti e ti proteggerà da avvelenamento e overdose. Oltre alle formule e al dosaggio, il marchio deve anche offrire alternative e metodi che i consumatori possono utilizzare in caso di overdose o avvelenamento. Dovrebbero esserci contatti degli assistenti sanitari pertinenti che possono essere contattati in caso le due cose si verificano. Puoi ottenere ulteriori informazioni su fitness visitando benessere fisico e mentale sito web.
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Stai lontano da OGM
Evita prodotti geneticamente modificati. Gli OGM hanno un numero di effetti collaterali. Sono anche collegati a malattie croniche come il cancro. Scegli prodotti come quelli realizzati da Thrive, realizzati con sostanze naturali. Guarda le recensioni dei clienti di Thrive che hanno utilizzato i prodotti dell'azienda. Non è un bene idea di consumare alimenti geneticamente modificati.
Evitare prodotti che contengono additivi o coloranti
La maggior parte dei i prodotti per la salute con un sapore dolce e un colore sono sintetici e contengono sostanze chimiche. Tu possono essere l'acquisto di prodotti per la salute per curare una particolare malattia, ma possono anche esporti a nuove malattie a causa delle sostanze chimiche. I prodotti zuccherati non tutti ferirti. Alcuni sono aromatizzati in modo che i bambini possano consumarli facilmente perché amano i dolci.
Guarda il costo
È essenziale considerare anche il costo dei prodotti, anche se questo non è un fattore significativo perché chiunque non vede l'ora di guarire; il prezzo del prodotto non ha molta importanza. Anche il costo dei prodotti è importante, anche se non è un fattore importante. Chiunque voglia guarire non si preoccuperà del prezzo. Dovresti anche tenere presente che non tutti i prodotti costosi sono i migliori e non tutti i prodotti più economici sono i peggiori. I prodotti naturali che sono migliori per te sono spesso più economici degli OGM prodotti.
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Yogurt neonato 5 mesi: è consigliabile?
Lo yogurt è un alimento che, grazie alla sua composizione nutrizionale, può essere introdotto nella dieta di un bambino a partire dai 6 mesi di età. Tuttavia, alcuni genitori possono chiedersi se sia indicato dare lo yogurt a un neonato di 5 mesi. Yogurt neonati 5 mesi: cosa dicono i pediatri? In generale, la maggior parte dei pediatri sconsiglia di introdurre lo yogurt nella dieta di un bambino prima dei 6 mesi di età. Ciò è dovuto al fatto che il sistema digestivo del bambino non è ancora completamente sviluppato e potrebbe avere difficoltà a digerire alcuni degli ingredienti contenuti nello yogurt, come i latticini. Tuttavia, se il bambino è già stato introdotto ad altri alimenti solidi e semisolidi, come frutta, verdura e cereali, e sta mangiando bene, allora potrebbe essere sicuro introdurre lo yogurt nella sua dieta a partire dai 5 mesi. In questo caso, è importante scegliere uno yogurt naturale intero, senza zuccheri aggiunti, aromi o additivi. Quali sono i nutrienti dello yogurt? Lo yogurt può essere una buona fonte di proteine e calcio per il bambino, ed è anche un alimento facile da digerire grazie alla presenza di batteri benefici per la salute intestinale del bambino, come i probiotici. Tuttavia, è importante non esagerare con la quantità di yogurt data al bambino, poiché potrebbe non essere in grado di digerirlo completamente. Inoltre, se il bambino ha una storia familiare di allergie alimentari o intolleranze, è importante consultare il pediatra prima di introdurre lo yogurt nella sua dieta. Il pediatra potrebbe consigliare di iniziare con piccole quantità di yogurt e monitorare attentamente eventuali reazioni allergiche. Quando introdurre gli alimenti solidi e semisolidi nella dieta del bambino? In generale, è importante introdurre gli alimenti solidi e semisolidi nella dieta del bambino gradualmente e uno alla volta, per permettere al sistema digestivo del bambino di adattarsi e per monitorare eventuali reazioni allergiche o intolleranze alimentari. Inoltre, è importante scegliere alimenti nutrienti e di alta qualità, come frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, per fornire al bambino tutti i nutrienti necessari per la crescita e lo sviluppo sano. In conclusione, se il bambino sta mangiando bene e il pediatra ha dato il suo consenso, introdurre lo yogurt nella dieta del bambino a partire dai 5 mesi può essere sicuro e benefico per la salute del bambino. Tuttavia, è importante scegliere uno yogurt naturale intero senza zuccheri aggiunti e introdurre gradualmente gli alimenti solidi nella dieta del bambino. In caso di dubbi o preoccupazioni, è sempre meglio consultare il pediatra. Foto di Aline Ponce da Pixabay Read the full article
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SENZA CONSERVANTI
I conservanti sono additivi alimentari aggiunti ai cibi per proteggerli dalle proliferazioni microbiche e allungarne la durata: possono essere sintetici oppure di origine naturale. Devono essere indicati in etichetta con una cifra, preceduta dalla lettera E. La dicitura senza conservanti punta ad evidenziare la naturalità di un prodotto, valore sempre più apprezzato dai consumatori. Va detto che…
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