Tumgik
#annaspa
ffantasmi · 1 year
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Una pozza di anime che annaspa al buio in un posto dove non ci può vivere nessun altro. […] La corrente fa paura perché non sai dove ti porta, ma almeno non stai andando affondo.
Questo mondo non mi renderà cattivo a series by Zerocalcare
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Scivolare con le parole, lungo la pelle di un sogno....
Inventare nuove immagini da dipingere nella carne..
Infilando le parole nel ventre di un'emozione e scavare nei brividi. .
Graffiando il fiato che annaspa fra le lenzuola
Nel tempo percorrere le stagioni del tuo sorriso..
Affogando nelle pieghe dei tuoi sguardi
Fatti di occhi e di gelo e di voglia
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Serata Poetica 😁
Buona Serata Tumblerini 🥂
# dal web
#me
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libero-de-mente · 5 months
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La notte di Natale
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I passi frettolosi della gente, chi corre e chi annaspa.
Si è sempre in ritardo con qualcosa.
Osservo e mi faccio piccolo, passo inosservato, va bene così.
Sono come un essere invisibile, chi mi sfreccia accanto non mi nota.
La casa è addobbata come ho potuto, forse è meglio dire come ho voluto. Al minimo per non rovinare l'atmosfera ai miei figli. Va bene così.
La cucina, l'acqua che bolle nella pentola. Lo sfrigolio dalla padella mi fa capire che ci siamo. Preparo con cura le pietanze. Questa sera della vigilia di Natale, in parte, la passerò da mia madre.
Lei, essere debole, rassegnato, che non vuol più reagire ai dolori della sua esistenza. Le ho preparato da mangiare, finirò di scaldare il tutto da lei. Mia madre apparecchia la tavola, la tovaglia rossa è d'obbligo in casa sua. Come ai tempi in cui la tavola era un altare della convivialità, ricca di pietanze e di persone, di voci e di risate, di spensieratezza e calore umano.
Le taglio il cibo, pezzetti piccoli mi raccomando, e la guardo mentre mangia soddisfatta il cibo preparatogli da suo figlio. Mi fa strano essere io a prepararle da mangiare. Ma va bene così.
Torno a casa, la cena. Manca un figlio. Ha deciso di lavorare questa sera, per essere un po' indipendente. E va bene così.
Esco per andarlo a riprendere. Aspetto fuori. Guardo la Luna, il cielo e limpido, non fa freddo colpa dell'alta pressione dicono.
Penso. A quante volte ho detto a me stesso "va bene così". Troppe volte, davvero. Penso a quanti questa notte, nonostante mille sforzi, diranno va bene così. Mentre altri avranno di che lamentarsi, nonostante abbiano tanto di più.
La gente dovrebbe scambiarsi gli occhi, per guardarsi con gli occhi in un altro, con altre possibilità e stile di vita.
Questa notte in cui qui da noi si pensa a essere più buoni, mentre la realtà è che spesso si è solamente un po' meno egoisti.
Interrompo i miei pensieri, un trillo di telefono. "Madre" sussurro, la paura che stia male mi prende la gola. La sua voce commossa mi ripete che era tutto buono, che si sente felice. Che io sono il "suo Albero di Natale". La saluto.
Arriva mio figlio, mi chiede perché piango, gli dico una innocente bugia: manca Alvin e manca Minù.
In parte è vero, ma quello che più mi manca è di essere sereno. Mi manca quella telefonata che vorrei ricevere, che vorrei fare. Ma di cui non ho il coraggio. Ma va bene così.
Buon Natale, a chi con pazienza mi legge, a chi dopo due righe scorre e va oltre e a chi sa invece interpretare a fondo i miei pensieri.
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vintagebiker43 · 1 year
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Chi ha assistito poco fa al primo vero confronto diretto tra Elly Schlein e Giorgia Meloni in Parlamento non può non riconoscere la sproporzione imbarazzante di temi, di contenuto, di qualità politica, anche di mezzi espressivi.
Da una parte si è vista una giovane leader, Elly Schlein, consapevole del proprio ruolo, che ha messo all’angolo la Presidente del Consiglio su tutte le grandi questioni del nostro tempo.
Il lavoro: “Siete ossessionati dall’immigrazione, ma non vedete l’emigrazione di tanti giovani costretti da precarietà e salari bassi a costruirsi un futuro altrove”.
Il salario minimo: “Le ricordo che durante la scorsa legislatura il Pd ha provato ad approvare il salario minimo, ma lei e i suoi alleati avete votato contro”.
I diritti: “Avete quasi cancellato Opzione donna perchè le vostre priorità sono altre: i rave, i condoni, la guerra alle Ong e da ieri colpire i figli e le figlie delle famiglie omogenitoriali che hanno gli stessi diritti di tutti i bambini e bambine che fanno parte della nostra comunità".
Dall’altra, una Presidente del Consiglio che annaspa, traccheggia, parla per slogan, non può più urlare come ai tempi dell’opposizione e allora manda la palla in tribuna scaricando la responsabilità dei salari sui governi passati (e allora il Pd?).
E a chi, come Magi, le fa notare le sue responsabilità su Cutro, risponde che “la nostra coscienza è a posto”. A posto. Con 84 morti che nessuno ha provato a salvare.
Oggi, in quell’aula, è venuta fuori la differenza abissale tra chi sa fare (davvero) opposizione senza urlare, senza bava alla bocca, e chi risponde alle critiche politiche come se fosse ancora una deputata di minoranza senza alcun incarico o responsabilità.
No, scusate, non basta essere donna per rompere il soffitto di cristallo. Bisogna anche essere credibili. Mai come oggi, ce lo hanno entrambe ricordato.
@Lorenzo Tosa
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falcemartello · 2 years
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+++Breaking News++++++
OGGI PREVISTO CDM. VERSO LA DICHIARAZIONE DI STATO DI EMERGENZA DA CRISI IDRICA.
PREVISTA LA NOMINA DI UN "COMMISSARIO STRAORDINARIO per il contrasto e la prevenzione della siccità" in carica fino al 31/12/2024, con - si apprende - SIGNIFICATIVI POTERI SOSTITUTIVI e facoltà di agire in deroga alle normative ordinarie.
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SICCITÀ VOLUTA
"L’acqua quest’estate è poca ma non così poca da giustificare quello che si sta preparando con il DPCM siccità. Casualmente l’emendamento 22.6 del PNRR inserito a gennaio 2022 prevede che entro luglio 2022 dovrà essere valutata la capacità degli enti locali di gestire il patrimonio idrico e in caso di valutazione negativa dovranno essere coinvolti i privati.
Quello che accadrà è che dopo essere stata razionata, l'acqua tornerà a fluire grazie alla gestione "efficiente" dei privati (come per le autostrade) e la pagheremo molto di più.
La scusa sarà che sta diventando un bene scarso. La realtà è un’altra.
Il capitalismo delle merci è morente, quello finanziario annaspa: il controllo di acqua, terra, cibo, informazioni e corpi umani è il nuovo oro"
Vanessa Siebezzi
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lovelesswhiteblood · 1 year
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Cosa c'è da aggiungere.
Sono stanca, terribilmente stanca, sono stanca di ogni cosa, sono stanca di esistere, e sono stanca di esistere perché in realtà la mia esistenza è misera ed irrilevante, e non come quella della maggior parte della popolazione, la mia è ancora più squallida, priva di dignità. Sono l'immagine sfocata di quella che dovrebbe essere una persona, sono un fantasma reietto che annega, annaspa e soffoca costantemente, perché quella che per altri è aria, è vita, per me è un lago di petrolio viscido e colloso che non fa altro che farmi affondare sempre di più, che mi fa bruciare i polmoni, che mi corrode lo stomaco ma che crudele non mi concede la morte. Dopotutto, come potrebbe se in realtà non sono niente? Come potrebbe annientare il vuoto, come potrebbe annullare qualcosa che è già annullato? Non può, ma quel lago oscuro e catramoso non mi lascerà andare, lo so bene, mi tiene incatenata a se in una perpetua tortura, quasi come fossi un po' il suo cane da compagnia, e devo ammettere che in certi momenti è proprio così che mi sento, come un cane fedele che aspetta, aspetta, aspetta, ma resta sempre lì, immobile in speranze morte anni addietro, quando ancora aveva del pelo a scaldarlo, della pelle a vestirlo ed un'anima a donargli ancora speranza, quando ancora il mostro della rabbia, della frustrazione e della disperazione non gli aveva lasciato solo le ossa, concedendoli a stento una patetica illusione di vita.
#pensieri #original #depressione #borderline #bipolare
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Note
Ho letto il tuo libro e vorrei esprimere il mio parere e sentire cosa ne pensi. Trovo che il tuo modo di scrivere sia molto bello, intenso, ricco di metafore ma comunque scorrevole. Le tematiche affrontate sono molto “adolescenziali” nel senso che rispecchiano i dubbi di qualcuno che annaspa alla ricerca di risposte, senza trovarle. Non so quanto di ciò che hai scritto sia tuo e quanto sia “inventato”, in ogni caso la lotta interiore del tuo personaggio è tenera e commuovente, quasi buffa talmente a volte sembri tragica. Spero nel prossimo libro di trovare un ulteriore evoluzione e spero anche che sul tuo blog in futuro lascerai più spazio a te stesso e al tuo affascinante mondo interiore. (Si, ti leggo da tanto tempo)
Grazie del supporto e del pensiero.
Nel romanzo c'è molto di me e della mia post-adolescenza, nel prossimo ci sarà di sicuro una sorta di evoluzione umana, se migliore o peggiore starà poi a chi li leggerà deciderlo.
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eleisenefrega · 10 months
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Senza di te.
Sono trascorsi 6 mesi e 8 giorni da quanto il tuo cuore ha smesso di battere. Ho ben impressi tutti i pochi, ma intensi giorni che abbiamo passato prima di quell'ultimo giorno. Mi dicevi di sentirti poco bene, mi dicevi che ti faceva male da una parte. Mi ricordo la sera che ti hanno ricoverato. Mi sentivo sollevata perché pensavo che ti avrebbero fatto qualcosa, che saresti stato meglio da lì a poco. Dopo 2 giorni di accertamenti abbiamo avuto una notizia devastante. Da lì abbiamo trascorso circa una decina di giorni in ospedale. Tu non sapevi niente ed io facevo viaggi in macchina 3 volte al giorno pur di vederti. Sono viaggi che non mi dimenticherò mai. Vedevo le lucine fuori dalle case, gli alberi illuminati, la gente che faceva le corse per comprare regali e vestiti per l'ultimo dell'anno, guardavo tutti indaffarati a preparare il cenone ed io invece stavo morendo dentro perché sapevo di lì a poco che tu non saresti più stato con me. Credo, in realtà, che non lo stavo capendo davvero e forse ancora oggi ti aspetto. Te ne sei andato di domenica pomeriggio abbracciato alla mamma e con me accanto che ti dicevo di volerti bene. Non so se l'hai sentita quella frase, ma spero di sì perché è stata l'ultima cosa che sono riuscita a dirti. Non abbiamo avuto mai un rapporto confidenziale, cioè ti raccontavo le mie così si, ma non quelle profonde. Adesso forse le vedi da solo. Forse adesso ti rendi conto anche te da lassù cosa succede nella mia vita e chissà cosa ne pensi, quello che avresti da dire. Chissà se sei un pò orgoglioso di me. Io mi sento così sola, così triste. Mi sento annaspa in un matrimonio che cola a picco, con un marito che 8 giorni fa si è rivolto a me con delle parole che mi hanno tanto ferita e adesso viviamo come 2 estranei. Passo ogni giorno cercando di sopravvivere, mi aggrappo alla voglia di far felici i miei bambini. Cerco di crescere indipendenti, studiosi, educati, rispettosi e con tanta voglia di viaggiare e di capire che devono solo essere felici. Credo di fare un macello, non sono poi così brava, ma ci metto tanto impegno. Spero che almeno questo tu lo stia vedendo. La mamma è tanto triste, ma questo lo senti sicuramente anche te. Eravate troppo legati, e come avevi immaginato te, abbiamo discusso. Non si fida di me, non si fida di nessuno e sto buttando dei bocconi che sembrano lame. Non è un bel periodo babbo. Se puoi aiutami un po anche te.
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stregaka · 2 years
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Oriana spiega l’amore in
“Lettera a un bambino mai nato”
Lo amavo? Un giorno io e te dovremo discutere un poco su questa faccenda chiamata amore. Perché, onestamente, non ho ancora capito di cosa si tratti. Il mio sospetto è che si tratti di un imbroglio gigantesco, inventato per tener buona la gente e distrarla. Di amore parlano i preti, i cartelloni pubblicitari, i letterati, i politici, coloro che fanno all’amore, e parlando di amore, presentandolo come toccasana di ogni tragedia, feriscono e tradiscono e ammazzano l’anima e il corpo. Io la odio questa parola che è ovunque e in tutte le lingue. Amo-camminare, amo-bere, amo-fumare, amo-la-libertà, amo-il-mio-amante, amo-mio-figlio. Io cerco di non usarla mai, di non chiedermi nemmeno se ciò che turba la mia mente e il mio cuore è la cosa che chiamano amore. [...] E tuo padre, guarda: più ci penso, più credo di non averlo mai amato. L’ho ammirato, l’ho desiderato, ma amato no. Così coloro che vennero prima di lui, fantasmi deludenti di una ricerca sempre fallita. Fallita? A qualcosa servì, dopotutto: a capire che nulla minaccia la tua libertà quanto il misterioso trasporto che una creatura prova verso un’altra creatura, ad esempio un uomo verso una donna, o una donna verso un uomo. Non vi sono né cinghie né catene né sbarre che costringano a una schiavitù più cieca, a un oblio altrettanto cieco dei tuoi diritti, della tua dignità, della tua libertà. Guai se ti regali a qualcuno in nome di quel trasporto. Come un cane che annaspa nell’acqua cerchi invano di raggiungere una riva che non esiste, la riva che ha nome Amare ed Essere Amato, e finisci neutralizzato deriso deluso. Nel caso migliore finisci col chiederti cosa ti spinse a buttarti nell’acqua: lo scontento di te stesso, la speranza di trovare nell’altro ciò che non vedevi in te stesso? La paura della solitudine, della noia, del silenzio? Il bisogno di possedere ed essere posseduto?
Oriana Fallaci
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bones39 · 3 months
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Si è piccoli, si imita, si ha bisogno di essere compresi da un mondo che pretende di stare al passo ma non rallenta per prestare orecchio. Si mostra di aver imparato la lezioncina a memoria, di saper dire cose, ma dentro restiamo quel bambino che annaspa in un mondo di suoni.
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alex23196 · 3 months
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Ti giuro, amore mio, che darò fuoco
Molli senza nemmeno provare
perché il futuro è incerto, e ti spaventa
perché ciò che ti abita, non lo controlli
perché non hai la forza, e non puoi farlo vedere.
E ti dici che abbandonare ogni cosa sia la mossa migliore.
Ti convinci tu lo faccia per un bene superiore ed altruistico.
Ti racconti una storia mentre ti stai già allontanando.
La paura ti mangia da dentro
dandole corda
la tua autostima annaspa
e tu con lei.
Ti giuro, amore mio, che darò fuoco
ad ogni singola barriera fra me e me
estirpando le mie radici
scuotendo le mie fondamenta
cavandomi gli occhi per girarli all'interno
e guardarmi negli angoli più orripilanti
e vulnerabili
pur di conoscerla, la mia bestia dormiente,
pur di non abbandonarti
non farti sentire sola
ed esserti accanto
quando mi vorrai con te.
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gaiaitaliacom · 5 months
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Il nuovo primo ministro francese è Gabriel Attal: 34 anni e gay
Con una eccellente mossa politica che conferma perché Macron sta dove sta e qualcuno a casa nostra annaspa tra decisioni che cambiano ogni 24 ore e promesse non mantenute, ecco la nomina del nuovo primo ministro francese che è più di un’occhiolino alle politiche inclusive francesi. Lui è Gabriel Attal, 34 anni, gay è un fedelissimo di Macron, viene dai socialisti ed è il più giovane primo…
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enricaleone91 · 7 months
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Record per Tale e quale show
Ascolti 28 ottobre - 3 novembre
Analisi auditel dal 28 ottobre al 3 novembre, la Rai annaspa rimanendo a galla solo grazie ai pochi punti di forza rimasti. Tale e quale show è sicuramente uno di questi; venerdì 3 novembre ha, infatti, segnato il 25,5% di share con quasi 4 milioni di spettatori. Andando a ritroso, Blanca tiene bene alla larga il Grande Fratello, che mantiene un 17% in entrambe le puntate.  Rai Uno, però, è…
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roma-sera-giornale · 7 months
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Il Dragone annaspa e si allea apertamente con i terroristi
La posizione cinese sul conflitto in corso in Medio Oriente è sempre più ambigua: da un lato la dichiarata neutralità, dall’altro il sostegno ai Paesi islamici nel rafforzare il coordinamento sulla questione palestinese
De Ficchy Giovanni la Cina si schiera apertamente a favore della causa palestinese e sostiene la coesione del mondo islamico di fronte al conflitto tra Hamas e Israele.  Xi Jinping, ha completato la svolta del Dragone , schierandosi al fianco di stati canaglia quali Iran, e Quatar. In linea con la lettura dei media ufficiali cinesi che da più di una settimana accusano l’America di aver…
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max-conversation · 8 months
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Un editore vorrebbe pubblicarlo, insieme ad altri racconti, solo che non li ho ancora scritti
Vulnerabile
So quando accadde, e non so il perché.
Era di buon mattino, fuori la giornata sembrava incerta.
Era un mattino di primo di marzo se non erro.
Il mare, fronte casa, specchiava il colore delle nubi, quel particolare nero fumé, indossato solo per proteggersi da un sole nascosto, dal calore incerto, dato che intorno a me si percepiva l’echeggiare di un inverno ormai stanco.
Erano stati tempi difficili, è strano come la vita ti riempia di regali un giorno, e ti consegni del carbone il giorno dopo; ma andavo bene, ero tranquillo.
Oziavo su Facebook leggendo turpiloqui e malevolenze a più non posso……. stavo per quittare, come sempre disgustato dal mare di mediocrità in cui annaspa una gran fetta di genere umano…. quando vidi una foto……….datata 7 febbraio.
Per un paio di minuti rimasi interdetto……….come rapito mi persi in un viso di una bellezza eonica, quasi soprannaturale, con un’espressione fatta di sfumature diverse, tutto il bello del mondo mi si parò davanti, nascosto, in un piccolo, grazioso viso.
Mi segnò, ma al momento non ci feci caso e proseguii per la mia strada.
Passavano i giorni, e ogni tanto la mia mente gioiva del ricordo di quel viso gentile, e a quel pensiero, la quiete…………la tanto agognata quiete, solo per qualche istante.
Un pò stupito e un pò curioso cercai la foto, non fu difficile, la mia cronologia FB è breve, e la trovai.
Era di una signora o signorina ( all’epoca non sapevo, non mi andava di leggere informazioni personali ) mi piacque il suono del suo nome, saltai a piè pari la pagina di presentazione e passai alle foto, cercai quella del 7 febbraio, la trovai e con immenso stupore mi accorsi che era diversa.
Sicuro di essermi sbagliato tornai alle foto, non trovandone una simile mi convinsi che era quella……diversa, ma quella. Mi voltai a guardare il mare, era calmo, soffiava una brezza leggera, era una di quelle mattine di primavera che ancora risentono del ricordo del letargo invernale, pensai e imputai questa stranezza percettiva alla diversa giornata, al me diverso dal giorno prima…….finì lì.
Passarono i giorni, ogni tanto andavo a rimirare qualche tua foto, sempre con rispetto e sincera ammirazione, e mi resi conto che non erano diverse le foto, era la tua bellezza, complessa, piena di sfumature, che scopri non a caso poco alla volta, come quando riascolti Benedetti Michelangeli suonare Debussy, un pezzo di Bill Evans, quando guardi e riguardi un quadro di Monet o un’opera del Tiepolo.
Ma mancava qualcosa, qualcosa che percepivo ma non vedevo……… e non capivo.
Arrivò ferragosto, il trambusto feriale, il molesto ma piacevole urlare dei bambini in spiaggia, il molesto e non piacevole urlare di mamme e nonne palesemente inadatte a quel ruolo, convinte che la perfetta forma fisica sia a base di polpette e parmigiana……….la vita insomma e pian piano il ricordo del primo marzo andò affievolendosi fin quasi a scomparire
Una notte, nella quiete del mio studio, mi ricordai di te…….decisi così di far visita a Facebook.
Fu una cosa dirompente, appena aperta la pagina c’eri tu, bellissima, un’espressione di cui sino ad allora non conoscevo neanche l’esistenza, due occhi che ti fanno desiderare la fine solo per non poter più vedere altro, perché altro non ha più senso.
Zompai letteralmente dalla sedia urlando di uno stupore assolutamente inatteso.
Mi dovetti sedere……e per l’eternità di un istante……come un solo fotogramma, ripetuto più e più volte per un tempo infinito, fu quiete.
Sono giustamente razionale, e non essendo io una persona presa dai turbinii del machismo, ho iniziato a pormi domande……….domande del tipo……. << chi è questa donna?!! Perché mi fa stare così??!!….solo una foto poi!!! >>
Non mi è piaciuto.
Io sono un musicista, viaggio da quand’ero ragazzo, incontro tante belle donne a cui onestamente, non presto molta attenzione, riservando loro solo cortesie dovute, null’altro.
Decido quindi di vedere qualcosa in più nella pagina presentazione, i tuoi studi etc.
Quando ho letto che eri libera da vincoli affettivi ho provato un non so che di piacevole, solo una sensazione, e non mi è piaciuto, non mi è piaciuto per niente.
Non ho mai avuto interesse per la bellezza fine a se stessa, ciò che mi attrae è il fascino che esprimono gli occhi di una mente brillante.
Scorro ancora e mi imbatto nella pagina di una poetessa.
Sicuramente non sono sufficientemente colto da poter analizzare una poesia, ma quello che ho letto mi ha toccato molto, bellissime, di una difficoltà immane, tanti mondi in una rima.
Leggevo… e più leggevo e più chiara in me si palesava la convinzione che fossi tu.
Ne fui certo!!
E ho capito, era lei che avevo visto nelle foto!!!
Al che mi sono chiesto: perché due persone si piacciono? perché per me sei un concentrato di tutto ciò che è amabile, e per qualcun altro il nulla?
Cos’è che permette a due anime gentili di guardarsi, e scoprire di volere altro, un altro sguardo, un altro sorriso sino al desiderio di volersi rendere vulnerabili l’uno all’altro?
Io non ti conosco, com’è possibile che mi rendi vulnerabile?
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CHINO SULLE SERE
Chino sulle sere, lancio le mie reti tristi nei tuoi occhi oceanici. Li si tende e arde nella pira più alta la mia solitudine che annaspa come un naufrago.
Lancio rossi segnali oltre i tuoi occhi assenti che ondeggiano come il mare sulla sponda di un faro.
Sorvegli solo le tenebre, femmina distante e mia, dal tuo sguardo talora emerge la costa dello spavento.
Chino sulle sere, getto le mie reti tristi in quel mare che scuote i tuoi occhi oceanici.
Gli uccelli notturni beccano le prime stelle che splendono come la mia anima quando ti amo.
La notte galoppa sulla sua cavalla ombrosa sparpagliando spighe azzurre sul campo.
-Pablo Neruda
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