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viendiletto · 8 months
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Bibliografia
A. Colella, L’esodo dalle terre adriatiche – Rilevazioni statistiche, Opera per l’Assistenza ai Profughi Giuliani e Dalmati, 1958
A. Santin, Al tramonto. Ricordi autobiografici di un vescovo, 1978
L. Vivoda, L’esodo da Pola - agonia e morte di una città italiana, Nuova LitoEffe, 1989
S. Cella, La liberazione negata. L’azione del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, Tipografia Del Bianco, 1990
R. Pupo, Venezia Giulia 1945. Immagini e problemi, Editrice Goriziana, 1992
S. Cella, Dal plebiscito negato all’esodo, ANVGD Gorizia, 1993
G. Perselli, I Censimenti della popolazione dell’Istria, con Fiume e Trieste, e di alcune città della Dalmazia tra il 1850 e il 1936, 1993
E. Bettiza, Esilio, Mondadori, 1996
R. Pupo, Violenza politica tra guerra e dopoguerra: foibe, deportazioni ed esodo delle popolazioni istriane e dalmate (1943-1956), in «Annali/Museo storico italiano della guerra», 1997
N. Milani, A. M. Mori, Bora. Istria, il vento dell’esilio, Marsilio, 1998
G. Nemec, Un paese perfetto. Storia e memoria di una comunità in esilio: Grisignana d’Istria (1930-1960), LEG Edizioni, 1998
F. Rocchi, L’esodo dei 350mila Giuliani Fiumani e Dalmati, Difesa Adriatica, 1998
F. Salimbeni, Le foibe, un problema storico, Unione degli Istriani, 1998
L. Vivoda, Campo profughi giuliani Caserma Ugo Botti, Istria Europa, 1998
N. Luxardo, Dietro gli scogli di Zara, Editrice Goriziana, 1999
A. Petacco, L’esodo, Mondadori, 1999
R. Spazzali, Epurazione di frontiera: le ambigue sanzioni contro il fascismo nella Venezia Giulia 1945-1948, LEG Edizioni, 2000
G. Rumici, Fratelli d’Istria: 1945-2000, italiani divisi, Ugo Mursia, 2001
M. Brugna, Memoria negata. Crescere in un centro raccolta profughi per esuli giuliani, Condaghes, 2002
G. Oliva, Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, 2002
G. Rumici, Infoibati (1943-1945): i nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti, Ugo Mursia, 2002
R. Pupo, R. Spazzali, Foibe, Mondadori, 2003
R. Marsetič, I bombardamenti alleati su Pola 1944-1945, 2004
E. Ratzenberger, Via Volta 2. Un’infanzia a Fiume, Edizioni Biografiche, 2005
G. Crainz, Il dolore e l’esilio. L’Istria e le memorie divise d’Europa, Donzelli, 2005
E. Miletto, Con il mare negli occhi. Storia, luoghi e memorie dell’esodo istriano a Torino, Franco Angeli, 2005
G. Paiano, La memoria degli Italiani di Buie d’Istria, 2005
M. Cattaruzza, L’Italia e il confine orientale, Il Mulino, 2007
L. Giuricin, La memoria di Goli Otok - Isola Calva, 2007
E. Miletto, Istria allo specchio. Storia e voci di una terra di confine, Franco Angeli, 2007
E. Rover, Cronache istriane di un esule, L. G. Ambrosini & C. Tipografia Editrice, 2008
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Primo volume: dall’inizio del Novecento al Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2008
P. Sardos Albertini, Il rumore del silenzio: la storia dimenticata dell’Adriatico orientale, 2008
S. Tazzer, Tito e i rimasti. La difesa dell’identità italiana in Istria, Fiume e Dalmazia, Libreria Editrice Goriziana, 2008
R. Turcinovich Giuricin, La giustizia secondo Maria. Pola 1947: la donna che sparò al generale brigadiere Robert W. De Winton, Del Bianco Editore, 2008
L. Vivoda, Quel lungo viaggio verso l’esilio, Istria Europa, 2008
G. Rumici, M. Cuzzi, R. Spazzali, Istria, Quarnero, Dalmazia: storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo, LEG Edizioni, 2009
E. Miletto, Arrivare da lontano. L’esodo istriano, fiumano e dalmata nel biellese, nel Vercellese e in Valsesia, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”, 2010
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Secondo volume: il Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2010
G. Oliva, Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia, Mondadori, 2011
G. Nemec, Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell’area istro-quarnerina, 2012
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Terzo volume: L’immediato dopoguerra, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2012
L. Vivoda, In Istria prima dell’Esodo. Autobiografia di un esule da Pola, Istria Europa, 2012
V. Facchinetti, Protagonisti senza protagonismo. La storia nella memoria di giuliani, istriani, fiumani e dalmati nel mondo, La Mongolfiera, 2014
V. Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l’incidente di Spalato e le scelte politico-militari, 2014
R. Turcinovich Giuricin, … e dopo semo andadi via, Edizioni Laguna – ANVGD Gorizia, 2014
F. Molinari, Istria contesa. La guerra, le foibe, l’esodo, Ugo Mursia, 2015
G. Nemec, Dopo venuti a Trieste. Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970, Alpha & Beta, 2015
A. Cuk, Cuori senza frontiere: il cinema del confine orientale, 2016
E. Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960, 2017
O. Moscarda Oblak, Il “Potere Popolare” in Istria. 1945-1953, 2017
A. Cuk, La città dolente, Alcione Editore, 2020
R. Turcinovich Giuricin, R. Poletti, Tutto ciò che vidi. Parla Maria Pasquinelli. 1943-1945 fosse comuni, foibe, mare, Oltre Edizioni, 2020
R. Pupo, Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza, Laterza, 2021
G. La Perna, Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe, Ugo Mursia, 2022
R. Pupo, Il lungo esodo: Istria : le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Rizzoli, 2022
R. Spazzali, Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47), Ares, 2022
R. Turcinovich Giuricin, Esuli due volte: dalle proprie case, dalla propria patria, Oltre Edizioni, 2022
E. Dionis Bernobi, Una vita appesa a un filo, 2023
R. Spazzali, Il disonore delle armi: Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana, Ares, 2023
E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro di Raccolta Profughi giuliano-dalmati di Laterina (1946-1963), Aska Edizioni, 2023
Documenti e articoli
Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947) – Zrtve talijanske nacionalnosti u rijeci i okolici (1939-1947)
Mappa ed elenco delle foibe
Grido dell’Istria, n° 20, 21 e 41
Arnaldo Harzarich, l’angelo delle foibe
Documentari, incontri e lezioni
Adriatico amarissimo. La stagione delle fiamme e la stagione delle stragi
Conferenze del giovedì dell’ANVGD di Milano
Da quella volta non l’ho rivista più. Incontro con Raoul Pupo
Esodo. L’Italia dimenticata
Esodo. La memoria tradita
Istria: il ricordo che brucia (1, 2)
Le Foibe
Le foibe, l’esodo e la catastrofe dell’italianità adriatica
Il tempo del ricordo. Le foibe e l’esodo istriano-giuliano-dalmata
Vergarolla
Filmati storici
Martiri italiani. Le foibe del Carso (1946)
L’esodo da Pola. La salma di Nazario Sauro a Venezia (1947)
L’esodo degli italiani da Pola (1947)
Pola addio (1947)
Pola, una città che muore (1947)
Le condizioni dei profughi giuliani accolti a Roma (1948)
Fertilia (1949)
Piccoli profughi giuliani (1951)
A Sappada con i piccoli profughi giuliani (1952)
Siti utili
Archivio de L’Arena di Pola
Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio
Associazione delle Comunità Istriane
Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio
Associazione Giuliani nel Mondo
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Bologna
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Udine
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Venezia
Associazione Triestini e Goriziani in Roma
Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata
Centro di ricerche storiche Rovigno
Circolo di Cultura Istroveneta “Istria”
Comitato 10 Febbraio
Comunità di Lussinpiccolo
Coordinamento Adriatico
Deputazione di Storia Patria
Elio Varutti
FederEsuli
Fondazione Giorgio Perlasca – Le Foibe e l’Esodo
Fondazione Rustia-Traine
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
L’Arena di Pola – Libero Comune di Pola in Esilio
Lega Nazionale
Mailing List Histria
Società Dalmata di Storia Patria
Società di Studi Fiumani
Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio
Unione Italiana
Università Popolare di Trieste
Romanzi d’autori istro-quarnerini e dalmati
P. A. Quarantotti Gambini, La rosa rossa (1937)
E. Bettiza, Il fantasma di Trieste (1958)
F. Tomizza, Materada (1960)
F. Tomizza, La ragazza di Petrovia (1963)
F. Tomizza, Il bosco di acacie (1963)
P. A. Quarantotti Gambini, I giochi di Norma (1964)
P. A. Quarantotti Gambini, Le redini bianche (1967)
F. Tomizza, L’albero dei sogni (1969)
F. Tomizza, La torre capovolta (1971)
F. Tomizza, La quinta stagione (1975)
F. Tomizza, La miglior vita (1977)
F. Tomizza, Il male viene dal Nord (1984)
L. Zanini, Martin Muma (1990)
N. Milani, Una valigia di cartone (1991)
E. Bettiza, Esilio (1996)
M. Madieri, Verde acqua. La Radura (1998)
G. Fiorentin, Chi ha paura dell’uomo nero? (2000)
F. Tomizza, La visitatrice (2000)
F. Tomizza, Il sogno dalmata (2001)
E. Bettiza, Il libro perduto (2005)
F. Molinari, L’isola del Muto. Storia del pescatore dalmata che parlava ai gabbiani (2006)
A. M. Mori, Nata in Istria (2006)
N. Milani, Racconti di guerra (2008)
L. Toth, La casa di calle San Zorzi (2008)
L. Zanini, Martin Muma (2008)
R. Turcinovich Giuricin, S. De Franceschi, Una raffica all’improvviso, navigando lungo le coste dell’Istria e Quarnero (2011)
L. Toth, Spiridione Lascarich – Alfiere della Serenissima (2011)
A. M. Mori, L’anima altrove (2012)
E. Bettiza, La distrazione (2013)
N. Milani, La bacchetta del direttore (2013)
N. Milani, Lo spiraglio (2017)
L. Toth, Il disertore dalmata (2018)
N. Milani, Di sole, di vento e di mare (2019)
N. Milani, Cronaca delle Baracche (2021)
E. Mestrovich, A Fiume, un’estate (2022)
R. Turcinovich Giuricin, Di questo mar che è il mondo… (2023)
Pellicole cinematografiche e spettacoli teatrali
La città dolente (1949)
Cuori senza frontiere (1950)
Magazzino 18 (2013)
Red Land Rosso Istria (2018)
La rosa dell’Istria (2024)
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campaniasport · 3 months
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La Corsa del Ricordo fa tappa ad Aversa, al parco Salvino Pozzi si ricorda il campo profughi giuliano-dalmata
AVERSA – Ha riscosso grande successo la prima edizione campana della Corsa del Ricordo – manifestazione podistica organizzata in ricordo degli esuli Giuliani, Fiumani e Dalmati da Associazioni Sportive e Sociali Italiane (Asi) e dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) – che si è tenuta questa mattina ad Aversa con partenza alle 08.30 presso il parco Salvino Pozzi, area dove…
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lamilanomagazine · 8 months
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Vicenza: Giorno del Ricordo, venerdì 9 e sabato 10 febbraio le cerimonie per commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata
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Vicenza: Giorno del Ricordo, venerdì 9 e sabato 10 febbraio le cerimonie per commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. Per celebrare il Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 febbraio e commemora i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata nel secondo dopoguerra, venerdì 9 e sabato 10 febbraio sono previste due cerimonie istituzionali organizzate dal Comune di Vicenza in collaborazione con l'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) - sezione di Vicenza, a cui saranno presenti il sindaco Giacomo Possamai, il prefetto Salvatore Caccamo e le autorità civili e militari. All'ex collegio Opera Pia Cordellina (sede della scuola media Giuriolo, in contra’ Santa Maria Nova) venerdì 9 febbraio alle 9.30 verrà deposta una corona d'alloro in memoria degli esuli italiani che il 3 febbraio 1947 trovarono rifugio in questo luogo, che all'epoca era sede del convento di Santa Maria Nova. Sarà presente una delegazione del liceo scientifico Lioy e dell'istituto comprensivo 5 con la dirigente Bianca Maria Lerro. Al cimitero Maggiore, sabato 10 febbraio alle 10, verrà deposta una corona d'alloro sul monumento dedicato a tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. Il Comune di Vicenza, in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana, il Conservatorio di musica Pedrollo, la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e la sezione di Vicenza dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), propone un nutrito calendario di appuntamenti fino al 22 febbraio, tra cerimonie istituzionali, spettacoli, concerti, presentazioni di libri e letture ad alta voce con laboratori nelle biblioteche di quartiere della città. Le scuole saranno coinvolte giovedì 8 febbraio alle 10, nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale Città di Vicenza, in occasione dello spettacolo teatrale "Passi" con Farmacia Zooè. Nell'ambito della rassegna "Sabati musicali" sabato 10 febbraio alle 17 nella sede di Palazzo Cordellina (Biblioteca civica Bertoliana) si potrà assistere al concerto "Adagio di Samuel Barber trascritto per coro di flauti". Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Evento organizzato dal Conservatorio di musica A. Pedrollo, in collaborazione con Biblioteca Bertoliana. Informazioni: 0444 578211, [email protected] Gli ultimi due eventi in calendario sono organizzati da Comune di Vicenza, in collaborazione con Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili: la Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino lunedì 12 febbraio alle 17.30 ospiterà l'incontro "Il Giorno del Ricordo e le istituzioni vent’anni dopo" con Davide Rossi dell'Università di Trieste; a Palazzo Cordellina gioved�� 22 febbraio alle 17.30 verrà presentato il libro di Roberto Spazzali, "Pola. Città perduta. L'agonia, l'esodo (1945-47)", Ares 2022. Informazioni 0444 578211, [email protected] La Biblioteca Bertoliana, inoltre, ha predisposto un programma di letture ad alta voce con laboratorio nelle sede succursali dal titolo "Ricordiamoci la pace" dal 5 al 19 febbraio. Ai bambini tra i 6 e i 10 anni sono dedicate le letture, a cura della Cooperativa Socioculturale-Biblioteca Bertoliana, di lunedì 5 febbraio alle 17.00 nella sede di Anconetta, in via Dall'Acqua 16 (informazioni e prenotazioni 0444578264, [email protected]) e di mercoledì 7 febbraio alle 16.30 nella sede di Riviera Berica, viale Riviera Berica 631 (informazioni e prenotazioni 0444578262, [email protected]). L'appuntamento di venerdì 9 febbraio alle 16.45 nella sede di Palazzo Costantini, in contra’ Riale 13, è rivolto ai bambini dai 4 anni ed è a cura delle volontarie della Biblioteca Bertoliana Marta Peruffo e Giuliana Serblin (informazioni e prenotazioni 0444578223, [email protected]). Giovedì 15 febbraio alle 16.45 nella sede di Villa Tacchi, viale della Pace 89, Maria Grazia Cristino, Annarosa Favero e Renata Serra intratterranno i bambini tra i 6 e i 10 anni (informazioni e prenotazioni 0444578263, [email protected]). Nella sede di Laghetto, in via Lago di Pusiano 3, venerdì 16 febbraio alle 16.30 le letture, a cura di Daniela Bilibio, saranno rivolte a bambini dai 6 anni (informazioni e prenotazioni 0444578265, [email protected]). Infine lunedì 19 febbraio alle 16.30 nella sede di Villaggio del Sole, in via Colombo 41/A, AGESCI Vicenza 1 accoglierà i bambini tra 4 e 8 anni (Info e prenotazioni: 0444 578266 | [email protected]) Calendario delle iniziative al link... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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mariodavidmascia · 2 years
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IL GIORNO DEL RICORDO Oggi sono stato delegato dal Sindaco Marco Bucci a partecipare in rappresentanza del Comune di Genova alla cerimonia in memoria dei martiri delle foibe, che si è tenuta presso il cippo dedicato alle vittime istriane fiumane e dalmate alla presenza dell'associazione genovese ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) presieduta da Fabio Nardi. Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. La giornata è stata istituita nel 2004 con lo scopo di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”: tra i 5mila e i 10mila italiani rimasero vittime delle foibe in Istria e Dalmazia, durante e subito dopo la seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1947. Agli eccidi fece seguito l’esodo giuliano dalmata, l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana in Istria e nel Quarnaro, esodo che si concluse solo nel 1960: tra i 250mila e i 350mila Italiani furono costretti a lasciare le loro case. (presso Cimitero Monumentale di Staglieno) https://www.instagram.com/p/Coe9jj7oZhq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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apsny-news · 2 years
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'Laura Antonelli, La Diva malinconica', il documentario su Rai3 - Tv
(ANSA) – ROMA, 09 FEB – Chi era davvero Laura Antonelli? Lo racconta il documentario di Bernard Bédarida e Nello Correale, “Laura Antonelli, La diva malinconica”, prodotto da Tipota Movie Company in collaborazione con Rai Documentari e con il sostegno dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), in onda domani 10 febbraio su Rai 3. Un ritratto dagli inizi della sua vita alla sua…
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anvgdpalermo-blog · 6 years
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@film_red_land (Rosso Istria) a #Palermo In occasione della commemorazione del "Giorno del Ricordo" si ripropone la II proiezione del Film per il progetto "100 sale" in Italia Il Film sarà proiettato al #cinema #multisala #aurora, martedì 5 Febbraio ore 20:30, via Tommaso Natale 177. Prenotate al 091533192 oppure al 3357579199 #film #redland @comunepalermo #normacossetto #istria #fiume #dalmazia #anvgd #anvgdpalermo #instaoftheday #instapalermo #sicilia #palermocity @leolucaorlando @nello.musumeci @alessandroarico @diventerabellissima @geraldine_chaplin_actress #franconero @maximiliano_hernando_bruno #unipa @unipa.it #normacossetto (presso Palermo, Italy) https://www.instagram.com/p/BtA-kjcFhcK/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=zn2jxkhn09rv
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paoloxl · 6 years
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Il 5 febbraio verrà proiettato al cinema Astra a Trento “Red Land”, un film revisionista applaudito da Casa Pound. La proiezione è organizzata da Anvdg con la partecipazione della Fondazione Museo storico e del sindaco di Trento.
Prima di entrare in argomento una doverosa premessa: ricordiamo che la storia del confine orientale è stata ricostruita nelle sue linee generali in un testo agile e funzionale al grande pubblico già nel 2000 dalla relazione frutto del lavoro della commissione storico-culturale italo-slovena intitolata «Relazioni italo slovene 1880-1956». In merito stime degli uccisi nelle foibe o in generale dai partigiani jugoslavi e italiani ormai vi è un ampio consenso di massima. Nel loro libro «Foibe» Raoul Pupo e Roberto Spazzali stimavano a circa 5.000 il numero degli uccisi. Nella raccolta di interviste curata da Nicoletta Bourbaki «La storia intorno alle foibe» Jože Pirjevec parlava di 400-500 vittime in Istria subito dopo l'8 settembre e di poco più di 2.600 nel periodo immediatamente successivo alla fine della guerra. Pochi giorni fa il professor Pupo in un'intervista rilasciata al Gazzettino Veneto del 30 gennaio 2019 parla di 5-600 uccisi in Istria nel periodo successivo all'8 settembre e di 3-4.000 (con «forse qualcosa di più») vittime dopo la cacciata dei nazifascisti, affermando che a suo parere stime esatte sono molto difficili.
Insomma i fatti e la loro dimensione in linea di massima sono appurati, permane, come è ovvio e giusto che sia, il dibattito interpretativo, che lasciamo ad altri contesti perché ciò di cui ci preme parlare qui è l'uso politico di quella storia che quest'anno si arricchisce di un nuovo capitolo grazie al film «Red Land – Rosso Istria», che sarà proiettato a Trento al cinema Astra la sera del 5 febbraio in un evento che sarà introdotto da ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia), Fondazione Museo storico e sindaco di Trento.
Il film è liberamente ispirato ad un fatto reale: l'uccisione della studentessa Norma Cossetto ad opera di insorti nel settembre-ottobre 1943, il suo corpo fu rinvenuto nella foiba di Surani, vicino ad Antignana/Tinjan nell’Istria centrale, assieme ad altri 25 cadaveri. Era figlia del Podestà di Visinada Giuseppe Cossetto, che morì in combattimento in quei giorni dopo essersi aggregato al 134° battaglione camice nere, impegnato al fianco dei tedeschi nella riconquista dell'Istria.
Il problema è che il contesto mostrato dal film, ovvero l'Istria del 1943, è completamente falsato. Appena accennate (ed edulcorate) le politiche di snazionalizzazione della popolazione slovena e croata messe in atto dal fascismo, mai mostrati i crimini di guerra commessi dal Regio Esercito Italiano nei vicini territori Jugoslavi.
In «Red Land» la placida quiete dell'Istria viene d'improvviso prima interrotta dalla notizia dell'armistizio l'8 settembre e poi dall'arrivo di un manipolo di sadici «titini», che grazie alla complicità degli antifascisti italiani impongono il proprio regno del terrore.
Peccato che un rapporto di fine ottobre 1943 della stessa resistenza Jugoslava pubblicato in «Foibe» da Raoul Pupo e Roberto Spazzali affermi che l'8 settembre 1943 non vi erano in Istria reparti partigiani organizzati. Si era trattato di un'insurrezione di elementi locali ed i vertici Jugoslavi lamentavano proprio lo spontaneismo della cosa, con la sua disorganizzazione e le sue uccisioni a casaccio.
Infatti nel giro di un mese l'Istria venne riconquistata dai nazifascisti che ammazzarono qualcosa come 2.800 persone nel corso della repressione e ne deportarono altre 2.500. Le uccisioni e gli infoibamenti da parte degli insorti in molti casi avvennero proprio nel corso della riconquista tedesca, come risposta al fatto che erano spesso i fascisti locali ad indicare ai tedeschi chi fucilare, come accadde a Kanfanar/Canfanaro (dove vennero fucilate 26 persone dopo che gli insorti avevano liberato i soldati italiani che stavano venendo deportati dai nazisti) e a Nova Nas/Villanova del Quieto. Ovviamente stiamo parlando della violenza in Istria nel settembre-ottobre 1943, altre sono le dinamiche di ciò che accadde nel maggio 1945 nel quadro di costruzione del regime Jugoslavo.
Nel film per di più i «titini» se la filano senza neanche provare ad affrontare i tedeschi, dopo aver ucciso o abbandonato i propri complici italiani. In realtà la riconquista dell'Istria durò quasi un mese e ci furono duri scontri come a Tican/Tizzano, dove caddero in 84 tra partigiani e civili.
Ma non troverete nulla di tutto questo nel film «Red Land». I partigiani Jugoslavi uccidono, torturano e stuprano senza altra motivazione che puro sadismo, non esiste il contesto, non esiste un pregresso. Gli slavi ammazzano e stuprano perché son slavi, punto. Ancora più inspiegabile è l'atteggiamento degli antifascisti italiani che benché apertamente disprezzati e minacciati dagli Jugoslavi si fanno loro complici fino ad essere ammazzati tutti da loro o dai tedeschi che arrivano a salvare la situazione.
Come ha scritto il gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki nella sua recensione del film «Rosso Istria è il primo film del dopoguerra in cui i nazisti fanno un ingresso alla “arrivano i nostri”» . Del resto non vi si accenna neppure di sfuggita al fatto che i «salvatori» nazisti di lì a poco nella risiera di Trieste avrebbero aperto un campo di concentramento in cui morirono 5.000 persone, vi transitarono 20.000 deportati (di cui solo 1.500 sopravvissero).
Normale che un film del genere piaccia a Casa Pound (che scommettiamo sarà presente con tutti i suoi iscritti) e che il loro gerarchetto accoltellatore millanti il merito di aver resa possibile la proiezione del film anche Trento. Una volta tanto ha ragione, quella mostrata nel film è la lettura fascista dei fatti, una lettura secondo cui solo il dolore e le sofferenze degli «italiani» contano.
Del resto «Red Land» è un film fortemente condizionato dal contesto politico in cui è stato prodotto e da chi lo ha voluto e finanziato (si vedano in proposito i i due articolo dedicati al film dal gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki). Non a caso lo stesso Salvini ha “sponsorizzato” a spada tratta il film: non è difficile vedere nella rappresentazione simil-zingaresca che viene fatta degli “slavi” l’immagine dell’altro da sé, dell’immigrato criminale “per natura” e negli antifascisti italiani “i buonisti” complici della “sostituzione etnica” del proprio popolo. Di fatto siamo di fronte al primo film di propaganda del nazionalismo salviniano e solo degli ingenui (o degli ipocriti) possono pensare che si possa stemperare la palese carica ideologica del film con qualche discorsetto di contestualizzazione storica o di generica condanna della violenza.
Anvgd, Fondazione Museo storico e sindaco di Trento avrebbero potuto presentare un'opera storiografica o un documentario, hanno preferito invece un film del genere (del resto ricco di scene parecchio splatter), e di fatto hanno scelto di avallare la narrazione fascista dei fatti. Qualunque cosa possano dire introducendo la visione la ascolteranno solo loro e sarà solo un modo per provare a pulirsi la coscienza. Di fatto hanno scelto di legittimare l'uso politico del passato a vantaggio di uno spirito nazionalista solo utile al razzismo e al neofascismo odierni.
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lullaby85 · 6 years
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campaniasport · 3 months
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Arriva in Campania la Corsa del Ricordo, domenica 7 luglio appuntamento ad Aversa
AVERSA – Nel suo itinerario da nord a sud per l’Italia la Corsa del Ricordo approda anche in Campania, altra regione che fu meta dell’esodo Giuliano Dalmata. Domenica 7 luglio la manifestazione organizzata da Asi e da ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) approda ad Aversa, città dove le vicende post-belliche, che coinvolsero tanti nostri connazionali, fu dolorosamente vissuta.…
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lamilanomagazine · 8 months
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Vicenza, Giorno del Ricordo, appuntamenti in città per commemorare le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata
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Vicenza, Giorno del Ricordo, appuntamenti in città per commemorare le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata Il Giorno del Ricordo, che si celebra ogni anno il 10 febbraio, commemora i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata nel secondo dopoguerra. Il Comune di Vicenza, in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana, il Conservatorio di musica Pedrollo, la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e la sezione di Vicenza dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), propone un nutrito calendario di appuntamenti per tutte le età che si estende dal 5 al 22 febbraio, tra cerimonie istituzionali, spettacoli, concerti, presentazioni di libri e letture ad alta voce con laboratori nelle biblioteche di quartiere della città. Venerdì 9 e sabato 10 febbraio sono previste le due cerimonie istituzionali organizzate dal Comune di Vicenza in collaborazione con Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) - sezione di Vicenza. All'ex collegio Opera Pia Cordellina (sede della scuola media Giuriolo, in contra' Santa Maria Nova) venerdì 9 febbraio alle 10 verrà deposta una corona di alloro in memoria degli esuli italiani che il 3 febbraio 1947 trovarono rifugio in questo luogo, che all'epoca era sede del convento di Santa Maria Nova. Al cimitero Maggiore, sabato 10 febbraio alle 10, verrà deposta una corona d'alloro sul monumento dedicato a tutte le vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. Le scuole saranno coinvolte giovedì 8 febbraio alle 10, nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale Città di Vicenza, in occasione dello spettacolo teatrale "Passi" con Farmacia Zooè. Nell'ambito della rassegna "Sabati musicali" sabato 10 febbraio alle 17 nella sede di Palazzo Cordellina (Biblioteca civica Bertoliana) si potrà assistere al concerto "Adagio di Samuel Barber trascritto per coro di flauti". Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Evento organizzato dal Conservatorio di musica A. Pedrollo, in collaborazione con Biblioteca Bertoliana. Informazioni: 0444 578211, [email protected] Gli ultimi due eventi in calendario sono organizzati da Comune di Vicenza, in collaborazione con Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili: la Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino lunedì 12 febbraio alle 17.30 ospiterà l'incontro "Il Giorno del Ricordo e le istituzioni vent'anni dopo" con Davide Rossi dell'Università di Trieste; a Palazzo Cordellina giovedì 22 febbraio alle 17.30 verrà presentato il libro di Roberto Spazzali, "Pola. Città perduta. L'agonia, l'esodo (1945-47)", Ares 2022. Informazioni 0444 578211, [email protected] La Biblioteca Bertoliana, inoltre, ha predisposto un programma di letture ad alta voce con laboratorio nelle sede succursali dal titolo "Ricordiamoci la pace" dal 5 al 19 febbraio. Ai bambini tra i 6 e i 10 anni sono dedicate le letture, a cura della Cooperativa Socioculturale-Biblioteca Bertoliana, di lunedì 5 febbraio alle 17.00 nella sede di Anconetta, in via Dall'Acqua 16 (informazioni e prenotazioni 0444578264, [email protected]) e di mercoledì 7 febbraio alle 16.30 nella sede di Riviera Berica, viale Riviera Berica 631 (informazioni e prenotazioni 0444578262, [email protected]). L'appuntamento di venerdì 9 febbraio alle 16.45 nella sede di Palazzo Costantini, in contra' Riale 13, è rivolto ai bambini dai 4 anni ed è a cura delle volontarie della Biblioteca Bertoliana Marta Peruffo e Giuliana Serblin (informazioni e prenotazioni 0444578223, [email protected]). Giovedì 15 febbraio alle 16.45 nella sede di Villa Tacchi, viale della Pace 89, Maria Grazia Cristino, Annarosa Favero e Renata Serra intratterranno i bambini tra i 6 e i 10 anni (informazioni e prenotazioni 0444578263, [email protected]). Nella sede di Laghetto, in via Lago di Pusiano 3, venerdì 16 febbraio alle 16.30 le letture, a cura di Daniela Bilibio, saranno rivolte a bambini dai 6 anni (informazioni e prenotazioni 0444578265, [email protected]). Infine lunedì 19 febbraio alle 16.30 nella sede di Villaggio del Sole, in via Colombo 41/A, AGESCI Vicenza 1 accoglierà i bambini tra 4 e 8 anni (Info e prenotazioni: 0444 578266 | [email protected]) Calendario delle iniziative al link... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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viendiletto · 8 months
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27 gennaio, una data da non dimenticare per Fiume
Il 27 gennaio 2024 ricorre il centesimo anniversario di un avvenimento negletto dal secondo dopoguerra ad oggi, ma che all’epoca suscitò entusiasmo e manifestazioni di giubilo in tutta Italia. Veniva infatti firmato quel giorno il cosiddetto “Patto di Roma” con cui il Regno d’Italia e il Regno dei Serbi-Croati-Sloveni (che divenne poi la futura Jugoslavia) si spartivano di comune accordo il territorio del minuscolo “Libero Stato di Fiume”.
Creato a seguito del trattato di Rapallo del 12 novembre 1920 fu una creatura nata morta. Fiume, fino al 1918 Corpus separatum della corona di Santo Stefano (l’odierna Ungheria) era città prettamente italiana che si affacciava sulle rive del golfo del Quarnaro, circondata però da un entroterra a predominanza slava. Il trattato di Londra del 26 aprile 1915 con cui il regno d’Italia s’impegnava ad entrare in guerra contro le potenze centrali gli garantiva cospicui compensi territoriali ma improvvidamente il ministro degli esteri italiano Sidney Sonnino non aveva reputato di richiedere tra essi anche la città liburnica. Il 30 Ottobre 1918 il consiglio comunale in carica di Fiume, denominatosi “Consiglio Nazionale Italiano” proclamava all’unanimità (compresi i consiglieri eletti nelle liste del locale partito autonomista di Riccardo Zanella) l’unione della città alla madrepatria italiana.
La città nel novembre 1918 fu raggiunta dalle truppe del regio esercito ma contemporaneamente la Francia, che mirava ad usare la città come base navale, vi insediò un contingente di truppe coloniali annamite. Il presidente americano Woodrow Wilson si palesò subito fermamente contrario a concedere Fiume all’Italia per motivi di ritorno elettorale (puntava molto per essere rieletto sul voto degli immigrati slavi negli USA ) e anche per un certo arrogante manicheismo, decisamente ingenuo e fuori luogo nel contesto della conferenza di pace di Versailles, dove aveva visto e permesso a Francia ed Inghilterra di tutto e di più. Ben presto scoppiarono disordini tra i cittadini fiumani, spalleggiati dai Granatieri di Sardegna, e le truppe francesi: nel luglio 1919 scontri provocati dai soldati francesi portarono all’uccisione di alcuni soldati dell’esercito transalpino. I granatieri furono allontanati dalla città e sostituiti con altre truppe meno “solidali” con i fiumani.
Il 12 settembre 1919 Gabriele d’Annunzio, il poeta soldato, alla guida di un reggimento dei granatieri ed altre truppe raccolse il grido di dolore dell’infelice città e vi si insediò tenendo alta la fiaccola dell’italianità fiumana fino al “Natale di sangue” 1920 quando fu scacciato dal regio esercito in ottemperanza appunto al trattato di Rapallo. Insediatosi nel 1921 il governo zanelliano il nuovo staterello fu subito e continuamente scosso da feroci scontri tra i cittadini che volevano l’annessione all’Italia ed i sostenitori di Zanella. Nel 1922, dopo ulteriori feroci scontri con morti e feriti, Zanella abbandonava la città rifugiandosi nella vicina Sussak, sotto l’ala protettrice di Belgrado.
Vennero alfine intavolate trattative che portarono alla divisione del territorio conteso: la città a maggioranza italiana passava al Regno d’Italia, cui era unita da una stretto corridoio che andava da Volosca a Borgomarina, nei sobborghi occidentali della città; l’entroterra con il Delta (posto tra l’Eneo e la Fiumara, ad est della città, ove erano posti i magazzini maggiori del porto e il binario della ferrovia che univa Fiume all’entroterra mitteleuropeo) e porto Bàross (per gli italiani porto Nazario Sauro, foraneo al porto principale di Fiume) passavano al regno serbo-croato-sloveno.
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Il 16 marzo 1924 l’annessione veniva sancita dalla visita in città del Re Vittorio Emanuele III di Savoia: veniva così coronato, purtroppo solo temporaneamente ed in modo incompleto, il sogno dei cittadini della “città olocausta”, come la definì d’Annunzio.
Franco Pizzini Sezione di Venezia dell’Associazione Nazionale Alpini Capogruppo alpini di Fiume d’Italia 
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viendiletto · 9 months
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L’ultimo Tricolore nel cielo di Zara
Macerie. Macerie. Macerie. E dalle campagne le truppe partigiane di Tito che avanzavano verso la città deserta, abbandonata da quasi tutti gli abitanti dopo mesi di bombardamenti a tappeto.
Questo era ciò che vedeva dalla cima del campanile del Duomo di Zara il Tenente dei Carabinieri Ignazio Terranova il 31 ottobre 1944. Zara diventata la “Dresda dell’Adriatico” sotto i bombardamenti anglo-americani, la città italiana con più vittime civili in percentuale: il  10% dei suoi 20.000 abitanti morì sotto le bombe. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì la Medaglia d’Oro al Valor Militare al gonfalone della Città di Zara per ricordare il suo martirio, ma non è ancora stato possibile consegnare ufficialmente questa onorificenza.
Ancor prima che la motonave Toscana attirasse l’attenzione dell’opinione pubblica sull’esodo che si stava consumando da Pola nel dopoguerra, fu la nave Sansego a portare in esilio migliaia di zaratini a guerra in corso, con il rischio di attacchi aerei o di cannoneggiamenti partigiani dalla costa. Approdavano ad Ancona e Trieste i primi profughi di quello che sarebbe diventato l’Esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati, mentre Zara, città simbolo della presenza italiana autoctona in Dalmazia, continuava a subire bombardamenti affinchè qualcuno potesse dire: “Zara è morta, d’ora in poi ci sarà solamente Zadar”.
Il nazionalismo croato dietro la bandiera rossa dell’esercito partigiano jugoslavo avrebbe così completato la snazionalizzazione della Dalmazia avviatasi con l’editto del Consiglio della Corona emanato dall’Imperatore asburgico Francesco Giuseppe il 12 novembre 1866.
In mezzo a questa desolazione e nel momento in cui Zara per prima tra le città italiane del confine orientale avrebbe sperimentato cosa significava “Liberazione” per i “titini”, il Tenente Terranova issò sul campanile del Duomo il Tricolore. Quel Tricolore, che nel novembre 1918 aveva salutato le navi della Marina da Guerra italiana che approdavano in città alla fine della Prima guerra mondiale, veniva esposto per l’ultima volta sul cielo di Zara. Nei giorni seguenti si avviò l’epurazione politica da parte dell’OZNA, la polizia segreta titoista, la quale fece rapidamente circa 200 vittime nel capoluogo dalmata tra deportati verso l’ignoto, annegati in mare con una pietra al collo (“il mare Adriatico è stata la nostra foiba” commentava Ottavio Missoni, esule dalmata e a lungo Sindaco del Libero Comune di Zara in Esilio) e fucilati, tra i quali Ignazio Terranova, il quale aveva in precedenza fatto parte del comitato clandestino antitedesco sorto in città.
Una storia che la nipote Maria Carmela Terranova ha voluto ricordare con un libro che è stato anche presentato alla Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale, una storia che ha portato al conferimento di un riconoscimento alla memoria nel corso delle cerimonie istituzionali del Giorno del Ricordo, una storia che vogliamo ricordare oggi, 7 gennaio, Giornata nazionale della bandiera.
Lorenzo Salimbeni
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anvgdpalermo-blog · 6 years
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RIPOSA IN PACE E RIABBRACIA TUO PADRE E I TUOI CARI, ORA SAPRAI LA VERITÀ #Clara #Morassi #Stanta @rodolfo_ziberna @comunedigorizia , @guidogermanopettarin #ANVGD #anvgdpalermo #gorizia #foibe #istria #fiume #dalmazia #palerno #sicilia #italia #popoloinfuga #siciliaterradiaccoglienza #titovergognaitaliana #tito #giustizia dignità #dignitàperlevittime @nello.musumeci @alessandroarico @matteosalviniofficial @luigi.di.maio @leolucaorlando , @francescogiunta2017 @unipa.it @fabiolobono (presso Palermo, Italy) https://www.instagram.com/p/Bn1ftbWHQFU/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=4ssolmtnrfd7
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anvgdpalermo-blog · 6 years
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Accadde oggi 16 Settembre 1866-rivolta del 7e1/2 molti palermitani si ribellarono per il mancato rispetto e violazione dei diritti dei palermitani da parte dello stato. 1906 nacque a #Pola Attilio Bartole che dai primi anni dell'inizio della #Repubblica #italiana ha cercato di dare #diritti e #dignità agli #esuli e cercando di portare a conoscenza allo #stato, per cercare di intervenire, delle continue #violazioni del trattato di #pace da parte di #Tito e della #Jugoslavia 1916 a turriaco nel goriziano nacque Jole Voleri, una grande #attrice. #foibe #anvgd #istria #fiume #dalmazia #anvgdpalermo #popoloinfuga #siciliaterradaccoglienza unipa @unipa.it https://www.instagram.com/p/BnyDX7OnYTt/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=p9t52ecsop6f
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anvgdpalermo-blog · 6 years
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Accadde Oggi, 13 Settembre, 1928 Vengono a mancare: - Giuseppe Sabalich, Prolifico #Intellettuale di #Zara - #ItaloSvevo, #Scrittore e #Drammaturgo di #Trieste 1944 venne arrestato dai #tedeschi #GiovanniPalatucci, Ultimo #Questore di #Fiume che cecrò di salvare concittadini #Ebrei, e fo.dare lo"#Stato #Libero di Fiume". #anvgd #anvgdpalermo #istria #dalmazia #italia #palermo #sicilia #siciliaterradiaccoglienza #popoloinfuga #foibe #iononscordo @regionesiciliana @leolucaorlando @comunepalermo @nello.musumeci @alessandroarico @matteosalviniofficial @giuseppeconte_ufficiale @luigi.di.maio #instaoftheday #instastorie https://www.instagram.com/p/BnpvswTHZoT/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=qb4ph19mfuf
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anvgdpalermo-blog · 6 years
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LUNEDÌ 24 SETTEMBRE SARÀ CONVOCATO IL "GRUPPO DI LAVORO ESULI ISTRIANI, FIUMANI E DALMATI" AL MIUR Con il seguente ordine del giorno: - programmazione attività a.s. 2018-2019; - varie ed eventuali. #anvgd #anvgdpalerno #istriafiumedalmazianeslovenianecroazia #istria #fiume #dalmazia #italia #palermo #terminiimerese #sicilia #siciliaterradiaccoglienza #popoloinfuga #miur #ministerodell'istruzione #foibe #iononscordo #NormaCorsetto #redland @film_red_land @fabiolobono @regionesiciliana @leolucaorlando @comunepalermo @terminimerese @francescogiunta2017 @nello.musumeci @alessandroarico @fabiolobono #instaoftheday #instastorie #foibe https://www.instagram.com/p/BnneIV2n-XN/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=cxnjqcm4juck
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